23 April, 2024
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Il gruppo che faceva riferimento ad Articolo Uno ad Iglesias aderisce al progetto Sinistra Futura.
“Siamo un gruppo di persone di sinistra che provengono da esperienze culturali e politiche differenti: alcuni si avvicinano alla politica attiva per la prima volta, altri ritornano dopo anni di delusioni e rassegnazionedice il portavoce provvisorio di Sinistra Futura Iglesias, Gianluca Tocco -. Siamo un gruppo di uomini e donne di sinistra, provenienti da esperienze culturali diverse. Alcuni di noi si avvicinano alla politica attiva per la prima volta, altri ritornano dopo anni di disillussione e di rassegnazione.”
“In un momento storico in cui il termine “sinistra” viene troppo spesso accantonato, noi crediamo ancora che si possano e si debbano mettere in campo delle politiche vicine ai cittadini e ai loro bisogniaggiunge Gianluca Tocco -. Politiche che possano tutelare il mondo dei lavoratori e allo stesso tempo l’ambiente. Politiche che puntino alla risoluzione dei conflitti e non li alimentino. Politiche per i giovani e gli anziani. Politiche di sinistra.”
“I nostri alleati naturali sono tutti i soggetti che si riconoscono all’interno di un campo progressista e di sinistra. Come gruppo cittadino abbiamo attualmente interlocuzioni con tutti coloro che, a livello territoriale, si riconoscono in questo campoconclude Gianluca Tocco -. L’esito di queste interlocuzioni determinerà le nostre scelte in relazione alle prossime elezioni amministrative ad Iglesias.”

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Il neo sindaco Mauro Usai, ha convocato la prima seduta del Consiglio comunale di Iglesias eletto il 10 e 24 giugno, per la giornata di giovedì 12 luglio, alle 18.30.

I punti all’ordine del giorno della seduta d’insediamento sono sette. Al primo punto figura l’esame delle condizioni di eleggibilità del sindaco e dei consiglieri comunali. Seguirà il giuramento del sindaco, Mauro Usai.

Al terzo e al quarto punto figurano le proposte di elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale. Il Consiglio procederà poi all’elezione della commissione elettorale comunale.

Il sindaco comunicherà quindi al Consiglio comunale i nominativi degli assessori che faranno parte della sua Giunta. In caso di inserimento nell’Esecutivo di consiglieri eletti, per l’incompatibilità tra i due incarichi prevista dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, gli stessi dovranno dimettersi dal Consiglio comunale e subentreranno loro i primi dei non eletti nelle rispettive liste.

All’ultimo punto dell’ordine del giorno, figura la comunicazione relativa alle deliberazioni della Giunta comunale su “variazione fra microaggregati all’interno dei medesimi missione programma titolo, e rettifica alle previsioni di cassa al bilancio 2018-2020” e prelevamento dal fondo di riserva straordinario 2018.

Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale di Iglesias.

Maggioranza: 16 consiglieri.

Partito democratico 7 consiglieri: Francesco Melis 468 preferenze, Daniele Reginali 417, Marco Loddo 325, Monica Marongiu 242, Franca Maria Fara 227, Carlotta Scema 207, Ubaldo Scanu 136. Primo dei non eletti: Diego Rosas 110.

Piazza Sella 4 consiglieri: Ignazio Mocci 462, Eleonora Deidda 381, Vito Didaci 153, Nicola Concas 106. Primo dei non eletti: Federico Casti 97.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai 3 consiglieri: Alessandro Pilurzu 172, Claudia Sanna 165, Matteo Demartis 126. Primo dei non eletti: Federico Marras 116.

Il tuo segno per Iglesias 1 consigliere: Simone Pinna 198. Primo dei non eletti: Gianluca Tocco 131.

Adesso Iglesias: Carlo Murru (candidato alla carica di sindaco eletto consigliere che subito dopo il ballottaggio ha annunciato la sua adesione alla coalizione di maggioranza).

Minoranza: 8 consiglieri.

Candidati alla carica di sindaco eletti consiglieri: Valentina Pistis, Federico Garau.

Movimento 5 Stelle 2 consiglieri: Francesca Tronci 388, Bruna Moi 231. Primo dei non eletti: Sandro Giordano 218.

Forza Italia 2 consiglieri: Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242. Primo dei non eletti: Gianfranca Mannu 240.

Riformatori Sardi 1 consigliere: Roberto Frongia 220. Primo dei non eletti: Luisella Corda 67.

Iglesias in Comune 1 consigliere: Alberto Cacciarru 224. Primo dei non eletti: Matteo Medda 124.

Giampaolo Cirronis

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Due giorni fa, alle ore 1.20 del mattino, il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato il regolamento per il funzionamento del Museo Civico Archeologico di Iglesias. Un atto che mi riempie di orgoglio e soddisfazione, un grande risultato di questa maggioranza, una vittoria per tutti coloro che attendevano questo risultato da oltre trent’anni. Ringrazio l’assessore della Cultura Simone Franceschi per l’ottimo lavoro e la commissione consiliare Cultura del comune di Iglesias. Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono spesi e si spendono da tanti anni per questo risultato, prof. Luciano Alba prima di tutti. I prossimi mesi saranno dedicati all’allestimento dei locali del Castello Salvaterra, in vista dell’inaugurazione e dell’apertura del Museo.

Riporto il mio intervento in Consiglio comunale in merito:

«Finalmente. Finalmente oggi 11 maggio 2017 siamo qui riuniti ad approvare il regolamento del Museo Civico Archeologico di Iglesias.

Dico “finalmente” perché la nascita di questo museo ha una storia molto lunga, tortuosa e travagliata. Anzi, sarebbe il caso di parlare di “preistoria” più che di “storia”, dato che tutto ha inizio ben oltre TRENTA anni fa, nei primi anni ’80.

Infatti, è già allora che, per fare in modo che l’amministrazione comunale si interessasse al tema in questione, tante associazioni che sono fiore all’occhiello della nostra città da anni ed anni (CISSA, CSI, Italia Nostra, Associazione Mineraria Sarda, FIDAPA, Associazione Lao Silesu, Pro Loco, ASI e così via) si sono prodigate per fare in modo che quest’importantissima opera venisse realizzata, e per fare in modo quindi che i numerosi reperti archeologici trovati all’interno del nostro territorio comunale in seguito alle ricerche scientifiche condotte nella zona venissero resi fruibili alla comunità.

Fu portato avanti un grande lavoro, lungo e puntiglioso, in cui vennero coinvolti attori importanti e rinomati, fra cui il prof. Enrico Atzeni, allora docente di paletnologia del’Università degli Studi di Cagliari e studioso in particolare dell’archeologia dell’iglesiente, che fornì il suo contributo al Comune di Iglesias per la preparazione di una delibera per la parte scientifico-archeologica, nonchè il contributo determinante della nostra concittadina Celestina Sanna che predispose la minuta della prima delibera di giunta.

Fu portato avanti un lavoro in sinergia, quindi, fra le associazioni culturali e l’amministrazione e il Consiglio Comunale, uniti nel raggiungimento di un obbiettivo comune di crescita per una città che già allora prospettava un futuro di sviluppo turistico.

Ho qui la prima delibera del Consiglio comunale, data 4 gennaio 1988, con cui questo consiglio comunale deliberò l’istituzione di un Museo Civico Archeologico Comunale. Parliamo quindi di ben 29 anni fa. La delibera prevedeva la costituzione del museo nei locali del Centro Culturale in via Cattaneo, al primo piano.

Da questo momento, una serie infinita di circostanze ha di fatto interrotto in continuazione l’iter per la costituzione del museo archeologico (prima l’atteso ritorno della biblioteca comunale nella sua sede originaria di via Gramsci, poi l’atteso risanamento dei locali individuati che erano inagibili a causa di infiltrazioni di acqua dal tetto, precarie condizioni igieniche inadatte ad ospitare le vetrine e i mobili in legno, ecc…)

Dobbiamo arrivare addirittura al 9 febbraio del 2010 per ritrovare traccia, negli atti amministrativi, del Museo Civico Archeologico, con cui la Giunta guidata da Pierluigi Carta ha approvato il progetto di Arredamento del Museo Archeologico realizzato dal prof. Luciano Alba, il nostro concittadino che più di tutti in questi anni ha dedicato il suo tempo, il suo lavoro, la sua professionalità e la sua passione per la nascita di questo Museo.

Finalmente oggi, trent’anni dopo, votiamo il regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Museo Archeologico. Un atto concreto, un atto che rappresenta uno degli ultimi passaggi per fare questo grande regalo alla nostra città, al mondo della cultura, dell’archeologia e della storia del nostro territorio.»

Gianluca Tocco

Consigliere di maggioranza del comune di Iglesias

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Riesplode lo scontro, nel Consiglio comunale di Iglesias, tra maggioranza e opposizione. L’occasione è arrivata con la convocazione della riunione consiliare di lunedì 27 febbraio, richiesta dai consiglieri di opposizione per parlare principalmente degli “equilibri politici venutosi a creare negli ultimi mesi” dopo i cambiamenti maturati nella Giunta guidata da Emilio Gariazzo e disertata da tutti i consiglieri di maggioranza, eccezion fatta per il presidente del Consiglio comunale Mauro Usai che ha rispettato il suo ruolo istituzionale.

Ieri sera i capigruppo di maggioranza, Ubaldo Scanu del “Partito Democratico”, Gianluca Tocco di “Sinistra Ecologia Libertà” e Pierina Chessa de “Il tuo segno per Gariazzo”, hanno spiegato in una nota le ragioni della mancata partecipazione alla riunione del Consiglio comunale.

«Permane in noi la difficoltà di comprendere le reali motivazioni che hanno spinto i colleghi della minoranza a richiedere reiteratamente una discussione in Consiglio – con relativo conseguente dispendio di risorse pubbliche – sugli “equilibri politici venutosi a creare negli ultimi mesi” – scrivono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa -. Quanto questo ordine del giorno fosse risibile, oltre che pretestuoso e non pertinente nella sostanza, lo raccontano i numeri e non solo. In questi quarantaquattro mesi di consiliatura abbiamo partecipato a 92 Consigli comunali esaminando, discutendo ed approvando centinaia di atti, mozioni e regolamenti. L’attività politica si è inoltre svolta attraverso centinaia di commissioni consiliari nonché con tutto ciò che non è strettamente istituzionale come viaggi in Regione, sopralluoghi, assemblee, incontri, tavoli di lavoro, etc. Nello specifico, nei circa quattro mesi passati dal 17 ottobre 2016, giorno in cui i colleghi della minoranza hanno deciso di impiegare il loro tempo e le loro energie per richiedere la discussione in oggetto, la giunta comunale ha prodotto ben 95 deliberazioni, mentre nei cinque consigli comunali tenutisi nello stesso intervallo temporale sono state approvate 25 proposte, discusse 2 mozioni e hanno ottenuto risposta 5 interrogazioni ed una interpellanza.»

«Tra gli atti approvati in Consiglio nel periodo considerato – aggiungono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa – ve ne sono alcuni di particolare importanza, quali l’approvazione delle linee guida per la redazione del Piano Urbanistico Comunale, l’adesione alla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, l’approvazione delle tariffe relative alla tassa sui rifiuti (ancora una volta più basse rispetto a quelle dell’anno precedente) e il benestare all’utilizzo dei fondi della legge 37/98 per poter investire nella riqualificazione della Città; atti sui quali i nostri colleghi della minoranza hanno quasi sempre votato contro, quando non si sono astenuti o hanno deciso di uscire dall’aula consiliare. Sappiano perciò gli iglesienti che se spenderanno qualcosa di meno in bolletta, se possono già godere di un mercato più bello e ristrutturato, se potranno fruire di una sala per proiezione cinematografica, se avranno un centro storico finalmente illuminato, se non vedranno più l’obbrobrioso generatore di via Cavour, se gli abitanti di via Giordano la vedranno riqualificata dopo decenni e i giovani calciatori di Bindua potranno finalmente cambiarsi in spogliatoi degni di questo nome sarà grazie ai soli voti di questa maggioranza. Ed è perciò – concludono Ubaldo Scanu, Gianluca Tocco e Pierina Chessa – che non abbiamo voluto essere partecipi di quello che consideriamo un consiglio comunale improponibile e incomprensibile; uno sterile, scomposto e inutile attacco all’amministrazione perpetrato ai danni delle tasche dei cittadini.»

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Il piano di riorganizzazione dei servizi sanitari nel Sulcis Iglesiente divide le forze politiche anche al loro interno. Sulla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Sirai di Carbonia ed il suo trasferimento al Cto di Iglesias, annunciato ufficialmente ieri dal commissario straordinario Antonio Onnis e programmato per le giornate di domani e giovedì, il Partito Democratico è diviso, come hanno confermato ieri le dichiarazioni dell’ex sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e del sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.

E’ diviso anche il quadro dirigente di Sinistra Ecologia Libertà. L’altro ieri sul trasferimento del reparto è intervenuto Gianluca Tocco, segretario cittadino iglesiente di Sinistra Ecologia Liberà che ha  ricordato di aver «votato l’ordine del giorno elaborato da tutte le parti politiche in Consiglio comunale ad Iglesias in cui si chiede all’assessore regionale Arru di rispettare gli impegni presi coi cittadini iglesienti e del territorio. Non sono mai stato campanilista, ma ora rivendico i diritti dei miei concittadini. Per questo – ha aggiunto Gianluca Tocco -, chiedo ai rappresentanti del mio partito Sinistra Ecologia e Libertà di vigilare ed assicurare che gli impegni presi nei confronti dei cittadini iglesienti e sulcitani vengano rispettati».

Ieri sulla vicenda sono intervenuti il coordinamento cittadino di Carbonia di Sinistra Ecologia Libertà e lo stesso Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, che concordano sulla necessità di rivedere la scelta fatta.

«Il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia Libertà ha partecipato e notato la forte presenza dei sindaci e sindache del territorio alla riunione del Consiglio comunale straordinario fuori dal presidio ospedaliero Sirai per chiedere il mantenimento del punto nascite a Carbonia – si legge in una nota -. Anche noi come. Sinistra Ecologia Libertà Carbonia chiede ai sindaci e le sindache che ora mostrano contrarietà a questo provvedimento di impegnarsi per la riconvocazione della conferenza sociosanitaria al fine di ridiscutere la decisione presa qualche mese fa, con l’unico voto contrario dell’ex sindaco di Carbonia.»

«Il mantenimento del punto nascite a Carbonia – conclude il coordinamento cittadino di SEL Carbonia – è fondamentale per la sicurezza delle donne e nascituri al momento del parto e nel periodo immediatamente successivo, in quanto in caso di emergenza, a Carbonia, sono presenti reparti e specialisti che possono intervenire.»

«Sono comprensibili le preoccupazioni e le proteste per lo spostamento del punto nascite di nascite – ha aggiunto l’on. Luca Pizzuto, consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà – ma è bene ricordare che questa scelta è stata determinata da una vocazione nella conferenza socio sanitaria territoriale dove i sindaci a larghissima maggioranza si sono espressi per lo spostamento del punto nascita. Se si vuole realmente modificare questa scelta – ha concluso Luca Pizzuto – è importante che quei sindaci che oggi manifestano contrarietà facciano convocare al più presto una conferenza socio-sanitaria per modificare la scelta fatta in passato.»

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Il segretario iglesiente di SEL, Gianluca Tocco, interviene sulla collocazione del polo materno infantile al CTO di Iglesias.

«In nome di una razionalizzazione che sta gradualmente tagliando i servizi sanitari in tutto il territorio nazionale, ci siamo ritrovati di malavoglia ad accettare un compromesso anche a livello cittadino – scrive in una nota Gianluca Tocco -. Abbiamo preso atto tristemente che, nella visione di razionalizzazione e ripartizione dei servizi che sta rendendo la sanità pubblica simile ad una Società per Azioni, a causa della scarsa densità di popolazione del nostro territorio del Sulcis Iglesiente non era più possibile mantenere dei reparti doppioni nelle strutture ospedaliere di Iglesias e di Carbonia. La questione è sempre stata affrontata con un campanilismo esasperato sia da una parte che dall’altra, in particolare in prossimità delle varie tornate elettorali e delle sue relative “promesse da mercante” piovute dalle varie parti politiche. Un campanilismo talmente inutile e fine a se stesso che ha perennemente ignorato la VERA e DEFINITIVA soluzione per mantenere tutti i servizi ospedalieri nel nostro territorio ad alto livello: l’ospedale unico a metà strada fra i due centri.»

«Abbiamo accettato malvolentieri la razionalizzazione che ha PRIVATO Iglesias di alcuni importantissimi servizi sanitari legati all’urgenza, riuscendo a strappare nell’accordo il mantenimento del polo materno infantile, ostetricia e ginecologia territoriale. Accordo che è stato sottoscritto da tutti i Sindaci del nostro territorio, fatta eccezione del Sindaco di Carbonia – aggiunge il segretario iglesiente di SEL Gianluca Tocco -. A tutto questo aggiungiamo i MILIONI di soldi pubblici spesi per il rilancio del CTO di Iglesias, mirati alla realizzazione del polo materno infantile, come concordato dal piano sanitario in fase di realizzazione. Ora che i lavori sono conclusi, non sta né in cielo né in terra che gli accordi non vengano rispettati e il polo materno infantile territoriale non trovi la sua giusta collocazione al CTO di Iglesias.»

«Per questo ho votato l’ordine del giorno elaborato da tutte le parti politiche in Consiglio comunale ad Iglesias in cui si chiede all’assessore regionale Arru di rispettare gli impegni presi coi cittadini iglesienti e del territorio. Non sono mai stato campanilista, ma ora rivendico i diritti dei miei concittadini. Per questo – conclude Gianluca Tocco -, chiedo ai rappresentanti del mio partito Sinistra Ecologia e Libertà di vigilare ed assicurare che gli impegni presi nei confronti dei cittadini iglesienti e sulcitani vengano rispettati.»

Il Consiglio comunale di Iglesias nella seduta di ieri ha ratificato le dimissioni di un consigliere di maggioranza, Franco Tocco del gruppo Sinistra, Ecologia e Libertà, e di un consigliere di minoranza, Giuseppe Pes del gruppo Piazza Sella, sostituti rispettivamente dai primi dei non eletti, Gianluca Tocco e Simone Saiu, entrambi già consiglieri comunali nella precedente consiliatura.
Le dimissioni di Franco Tocco, annunciate la scorsa settimana, arrivano in un momento delicato per la maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Gariazzo, già alle prese con le scelte dei due nuovi assessori che saranno chiamati a rilevare le deleghe lasciate vacanti dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo.

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Il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia Libertà di Iglesias interviene oggi sull’urbanizzazione dell’area circostante l’istituto Baudi di Vesme che dovrebbe approdare a breve in Consiglio comunale.

«In materia urbanistica – scrive in una nota Gianluca Tocco – c’è una precisa differenza di compiti tra l’ufficio tecnico comunale e il Consiglio comunale e non ci deve essere subordinazione fra le due strutture, ma collaborazione e sinergia. A uno spetta la verifica della regolarità tecnica, all’altro la visione dello sviluppo della città e la difesa di questa visione. Un piano di lottizzazione tecnicamente ineccepibile può non soddisfare e talvolta collidere con la visione condivisa dello sviluppo; è in questa evenienza che emerge il ruolo solenne del Consiglio comunale e si disegna la storia e la crescita di una città. Per questo chiediamo al Consiglio di assumere appieno il suo compito quando esaminerà il Piano di lottizzazione dell’area circostante l’Istituto Baudi di Vesme.»

«Alla Commissione urbanistica – spiega Gianluca Tocco – è pervenuta la richiesta d’esame della variante al Piano di lottizzazione della zona di cui sopra. La parte vistosa dell’intervento consiste nella costruzione di 168 appartamenti monotipo in 4 edifici a torre e di un edificio per servizi di 15-500 mc. Le quantità, metri quadri e metri cubi, sono legittime, ma la tipologia, la collocazione, l’impatto sono quanto serve per lo sviluppo di quella parte della città? In una zona ad elevatissima densità di traffico (accesso a tre scuole e al Superstore Conad) si aggiungono un’eccezionale concentrazione di servizi (presumibilmente un altro centro commerciale più grande dell’attuale) e di residenze, col conseguente richiamo di ulteriore traffico mentre la viabilità rimane immutata e peggiora per l’inserimento di parcheggi a pettine lungo strada.»

«La ragione della ripartizione dei volumi fra residenziali (70%) e servizi connessi alla residenza (20%) – aggiunge Tocco – è quella di indurre al disegno di una città che si espande salvaguardando i caratteri di vivibilità; non ghetti dormitorio e centri commerciali, ma zone che replicano in piccolo la città con residenze che si alternano a uffici e servizi. Nella zona insistono tre Istituti di istruzione superiore e, per le opportunità offerte dall’attuale Piano regolatore, in continuità territoriale può essere unito un quarto Istituto, il Fermi. Questo consentirebbe la creazione di un campus scolastico con un’ampia area di pertinenza e la possibilità di creare servizi comuni: strutture sportive, biblioteche multimediali degne di tale nome, laboratori (la scuola futura senza laboratori è una finta scuola), sistemi di doposcuola, corsi alternativi ecc., tutte cose che nessun istituto potrà mai fare singolarmente. Il Piano strategico di Iglesias ha colto questa opportunità. Il piano di lottizzazione proposto rischia di perderla per sempre. E’ una città ben triste una città che non ha prospettive e non sa cogliere le opportunità.»

«Abbiamo un Piano regolatore di oltre 30 anni, studiato per sanare una situazione esistente complessa e compromessa. Entro il prossimo anno dovrebbe essere approvato il nuovo Piano urbanistico: anche esso dovrà in buona parte prendere atto di situazioni esistenti e sanarle ma allo stesso tempo ci saranno i margini per progettare Iglesias. Quindi, perché non provare già da ora a porre le basi per una idea diversa di città, a partire dalla progettazione di un quartiere residenziale? Chiediamo al nostro Consiglio di riflettere sul progetto, valutare tutte le migliorie possibili e pretenderle. In quella parte di città – conclude Gianluca Tocco – si possono porre le fondamenta (letteralmente, in questo caso) per un buon esperimento urbanistico che sani anche gli errori del passato e di una collaborazione tra pubblico e privato che non subordini gli interessi dell’uno a quelli dell’altro ma porti alle soluzioni migliori per le esigenze di entrambi.»

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Venerdì 5 dicembre si è tenuto a Iglesias il 1° Congresso provinciale del Centro Democratico Sardegna. L’assemblea  degli iscritti, presieduta dal commissario regionale del partito, il deputato Roberto Capelli, ha eletto per acclamazione primo segretario provinciale del Sulcis Iglesiente Pierpaolo Boi e, quali componenti del direttivo provinciale: Rita Melis, Patrick Pinna, Michele Pinna, Pietro Fenu, Roberto Floris e Bruna Moi.

Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi ospiti, tra i quali il segretario cittadino di Sinistra Ecologia Libertà Gianluca Tocco, e iscritti che hanno rappresentato la drammatica situazione del Sulcis e dell’intera Sardegna, non limitandosi ad evidenziare le varie problematiche ma illustrando progetti e soluzioni. E’ stato particolarmente toccante il collegamento telefonico realizzato con le “donne dell’Igea” che presidiano la galleria della Miniera di Monteponi che hanno trasferito all’intera assemblea la determinazione con la quale combattono la difesa del lavoro e della dignità ad esso legata.

Il neo segretario, Pierpaolo Boi, ha ribadito, anche a nome dell’intero partito del Centro Democratico Sardegna, l’impegno a sostenere e proporre tutte le azioni utili per garantire un futuro al Sulcis, che passa prima di tutto nell’apertura del partito a tutte quelle energie che vorranno contribuire alla costruzione di un nuovo percorso politico nell’alveo dell’onestà, della trasparenza, della competenza e della valorizzazione del merito.

«Il Centro Democratico Sardegna si propone con una squadra aperta al dialogo – ha ribadito Pierpaolo Boi -, una squadra in cui tutti avranno voce e di cui tutti avranno la responsabilità diretta nel costruire un futuro libero, non condizionato dai padroni delle tessere spesso padroni anche delle nostre vite.»

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