19 April, 2024
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La tratta ferroviaria Alghero-Olmedo riapre in tempo per riportare a bordo del treno dell’Arst gli studenti (il primo viaggio è previsto intorno al 15 settembre) mentre per arrivare fino a Sassari bisognerà attendere almeno la fine del mese di ottobre. Ad un anno di distanza dallo stop imposto dalla direzione generale dell’ufficio speciale dei Trasporti (che fa capo al ministero delle Infrastrutture) per la mancanza delle condizioni di sicurezza e dei necessari interventi di manutenzione, sembrano dunque avviati a soluzione i disagi patiti da pendolari e viaggiatori, costretti a rinunciare forzatamente al collegamento su rotaia e trasportati sui bus sostitutivi messi a disposizione dall’azienda regionale dei trasporti che ha visto però, nel frattempo, dimezzate le presenze a bordo.

La riapertura della strada ferrata è stata accolta con soddisfazione dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha partecipato al sopralluogo in stazione ad Olmedo e nel cantiere di Mamuntanas, insieme con l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, il sindaco e gli amministratori di  Olmedo e Alghero, Toni Faedda e Mario Conoci, l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, ed i vertici dell’Arst guidati dal direttore generale, Carlo Poledrini.

«La conclusione dei lavori e quindi l’imminente ripartenza del treno per Olmedo e Sassari sono una bella ed importante notizia – ha dichiarato Michele Pais – ma il sogno resta l’allungamento del collegamento ferroviario fino all’aeroporto di Fertilia».

Centodieci giorni di lavori, cinquecentomila euro di investimento, tre ponti metallici completamente ristrutturati, sono invece i principali dati snocciolati dal direttore dell’Arst Carlo Poledrini per testimoniare la complessità dell’intervento sulla Sassari-Alghero e confermare l’impegno dell’azienda per garantire collegamenti sempre più efficienti e in sicurezza sull’intera rete ferroviaria gestita dalla società dei trasporti a totale partecipazione regionale.

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«Anche oggi abbiamo chiesto un incontro ai ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, ed entro questa settimana attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare un preaccordo in assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo.»

Lo hanno detto gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dei Trasporti, Giorgio Todde, intervenendo sulla crisi al Porto canale di Cagliari.

«È una crisi che la nuova Giunta regionale, non avendo alcuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza, ha trovato al momento del suo insediamento e ha seguito con attenzione da subito, soprattutto per rilanciare il porto e tutelare i lavoratori – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Todde -. Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo.»

«Un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo», hanno concluso i due assessori della Giunta Solinas.

Basta con le menzogne su presunte lacune della Regione in ordine alla crisi del Porto canale di Cagliari”. E’ la risposta degli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dei Trasporti, Giorgio Todde, alla nota del ministero dello Sviluppo economico che ha accusato la Regione Sardegna di ritardi sulla vicenda. La crisi – hanno sottolineato gli assessori Alessandra Zedda e Giorgio Todde è cominciata da alcuni anni, ovvero da quando l’azienda Cict, socia del Cacip, per ben due anni non è riuscita a rispettare il movimento dei container previsto dalla concessione, fatto sul quale la Regione non ha alcuna competenza. Inoltre, la cassa integrazione è assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo”. Da subito, la Regione – hanno aggiunto Alessandra Zedda e Giorgio Todde – ha dato la propria disponibilità a vagliare qualsiasi azione di politica attiva di supporto e non si può certo sostituire al Ministero. Da quando è sorta la vertenza, peraltro, il presidente Solinas ha chiesto ripetutamente l’intervento della Presidenza del Consiglio dei ministri, anche sulla riduzione dei vincoli paesaggistici (assurdi in un‘area industriale), senza ricevere alcuna risposta. Chi accusa è lo stesso Mise che deve emanare il Dpcm sulla Zona economica speciale (Zes), ma ancora tace”. Questa nota ministeriale denota poca serietà e totale mancanza di onestà intellettuale, oltre che ignoranza politica nell’affrontare la crisi, avanzando l’unica proposta di una cassa integrazione farlocca’. Finora, nessun ministro competente (Infrastrutture, Lavoro e Sviluppo economico) ha mai presenziato ad alcun tavolo. Addirittura, il ministro Danilo Toninelli, mentre a Roma la Regione partecipava ad un importante tavolo ministeriale sul tema, si trovava in campagna elettorale ad Alghero, facendosi sostituire dal capo di gabinetto. Nessuno di loro, pur avendo la competenza, il dovere e la responsabilità di governare la crisi, ha mai proposto una legge per salvare il Porto di Cagliari, come è avvenuto per Genova, Gioia Tauro o Taranto. Lasciamo ai Sardi la valutazione delle lacune di questi ministri”, hanno concluso gli assessori Alessandra Zedda e Giorgio Todde.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, la Giunta ha dichiarato la sussistenza dello stato di emergenza, in conseguenza degli eccezionali e gravissimi incendi verificatisi dallo scorso mese luglio e ha deliberato di richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. La direzione generale della Protezione civile regionale predisporrà ora una relazione tecnico illustrativa da inviare a Palazzo Chigi.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, è stato deciso il trasferimento all’ANCI Sardegna, per l’annualità 2019, della somma di 200 mila euro destinata a promuovere, attraverso pubblicazioni e strumenti divulgativi, l’offerta turistico culturale dei comuni sardi, in un’ottica di rete con gli operatori locali e in armonia con gli strumenti di comunicazione messi in campo dalla Regione e particolarmente con quelli dell’assessorato del Turismo.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta ha stabilito di incrementare con ulteriori 450 mila euro il capitolo destinato agli aiuti a favore delle micro, piccole e medie imprese per la loro partecipazione alle più significative manifestazioni fieristiche nell’ambito del settore agro alimentare.

Via libera anche alle direttive per l’attuazione dei diversi interventi di promozione agro alimentare inseriti nella legge regionale di stabilità 2019.

Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, l’Esecutivo poi ha approvato le direttive d’attuazione sui finanziamenti, previsti dalla norma sulla suinicoltura, a favore dei comuni per gli interventi volti a delimitare o infrastrutturare aree idonee all’allevamento suinicolo.

Su proposta dell’assessore del Turismo Gianni Chessa, la Giunta ha deciso di sostenere ulteriori iniziative, rispetto a quelle già previste, capaci di far emergere il valore “esperenziale del viaggio” in Sardegna; in particolare si tratta di eventi che supportano il prodotto turistico balneare e sono capaci di attrarre nuovi flussi nel corso di tutto l’anno, specie nei mesi cosiddetti di spalla. La cifra stanziata è di 381 mila euro.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, la Giunta ha approvato il programma delle attività per il 2019 della sezione sarda del Comitato Italiano Paralimpico, già destinatario di uno stanziamento di 100 mila euro.

Sempre su proposta dell’assessore Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha autorizzato la riapertura dei termini per la presentazione della rendicontazione dei contributi concessi dalla Regione nell’ambito degli interventi a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari per il 2018. Previsto anche che la documentazione, alla luce delle difficoltà incontrate e segnalate dagli organismi beneficiari, possa essere inviata, non solo via P.E.C., ma anche attraverso posta ordinaria o consegna a mano. La nuova data di scadenza è stata fissata per il 12 settembre 2019.

Sempre in materia di Pubblica istruzione, la Giunta ha stabilito i criteri e le modalità per la ripartizione delle risorse, per il 2019, in materia di tutela delle minoranze linguistiche. L’importo totale a disposizione è pari a poco meno di 700 mila euro.

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, ha approvato le modifiche alle linee guida del Reis 2018, rese necessarie per superare le incompatibilità emerse con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza e consentire ai Comuni di proseguire l’erogazione della misura regionale sino all’esaurimento delle code del 2018.

Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, la Giunta ha impartito gli indirizzi per l’avvio delle procedure legate all’affidamento del servizio di trasporto marittimo in continuità territoriale con l’isola dell’Asinara, sulla linea Porto Torres – Cala Reale.

Sempre su proposta dell’assessore dei Trasporti, l’Esecutivo ha dato il via libera allo schema di convenzione fra Ministero, Regione, Enac e Sogaer, per l’avvio di lavori di adeguamento delle infrastrutture di supporto all’assistenza al volo all’interno dell’aeroporto Mario Mameli di Elmas. L’importo totale dei lavori è di circa 23 milioni di euro.

Approvate anche le nuove linee guida che dovranno seguire i comuni per la redazione dei regolamenti sull’esercizio dei servizi di taxi e noleggio con conducente, alla luce delle recenti nuove norme nazionali in materia, nonché del parere sulla loro applicazione resa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Sempre su proposta dell’assessore Giorgio Todde, la Giunta ha inoltre deliberato la rimodulazione e la ripartizione delle risorse, previste all’interno del POR FESR 2014-2020, destinate al completamento e all’avvio di nuovi interventi previsti dall’azione “sistemi di trasporto intelligenti”. Gli interventi si concretizzeranno, in particolare, nel completamento dei sistemi di interoperabilità fra vettori con la bigliettazione automatica e nel monitoraggio dell’intera flotta del trasporto pubblico locale, attraverso il sistema AVM. L’importo totale previsto dal programma è di 10 milioni di euro.

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«Cosa accadrà quando, tra un mese esatto, cesserà l’accordo temporaneo tra Air Italy e Alitalia? Cosa accadrà da settembre quando il parco aerei di Air Italy verrà ridotto? All’orizzonte si intravede un grande punto interrogativo. Lo scenario non è per niente roseo. Ho apprezzato la soluzione approntata dal Presidente Solinas per far fronte all’emergenza ma dobbiamo ricordarci che si è trattato di una soluzione temporanea e che i posti di lavoro dei circa 600 dipendenti della compagnia aerea, ora dopo ora, sono sempre più in bilico. Non abbiamo garanzie per scongiurare l’ennesimo tentativo da parte di Air Italy di abbandonare la base di Olbia. Anzi, le condizioni attuali non fanno ben sperare: in primo luogo perché attualmente Air Italy dispone soltanto di cinque vettori di corto raggio che coprono le tratte su Roma e Milano, e dal primo settembre da cinque diventeranno tre; poiché due di questi dovranno essere restituiti alla compagnia bulgara dalla quale erano stati affittati. Questo già dimostra lo scarso interesse della compagnia nell’investire sulla base sarda. Non solo: anche per quanto riguarda la manutenzione, sappiamo che Air Italy ha già contattato l’Ati Tech di Napoli per effettuare il check previsto sui due vettori da restituire. In sostanza, i tecnici di Air Italy sono già stati esclusi da questo lavoro e in programma non c’è nessun’altra commessa. Occorre muoversi per tempo, e pensare già da oggi a come dovrà essere strutturato il nuovo bando di continuità territoriale.»

In commissione Trasporti si riaccendono i riflettori sulla vertenza Air Italy: il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vicepresidente della Commissione, nella seduta di martedì, ha riportato all’attenzione dell’assessore Giorgio Todde e dei commissari il dramma che coinvolge le centinaia di dipendenti della compagnia.

Roberto Li Gioi ha chiesto che la Giunta inizi a pensare fin da oggi al nuovo bando di continuità territoriale e proposto l’inserimento di una clausola particolare: «Eventualmente potrebbe essere inserita una clausola di favore, che dia un vantaggio alla compagnia con sede legale o amministrativa nell’Isola. Un aspetto che avrebbe importanti ricadute sul territorio: garantirebbe il livello occupazionale, e dal punto di vista fiscale, il versamento delle imposte in Sardegna».

«All’aeroporto di Olbia – aggiunge Roberto Li Gioi – ci sono due hangar, uno di questi continua ad essere affittato al magnate Usmanov, mentre l’altro, secondo il MOE (Manuale aziendale dell’impresa di manutenzione), non risulta idoneo ad essere adibito alla manutenzione di aeromobili. In programma non c’è nessun lavoro di adeguamento da parte dell’azienda, l’hangar è addirittura ridotto a un immondezzaio. Inoltre lo scorso febbraio Mark Boraman, il responsabile del settore maintenance di Air Italy, aveva garantito che sarebbero stati destinati 300mila euro per la risistemazione dell’hangar uno, ma questi soldi non sono mai arrivati.»

Dal prossimo mese di gennaio si aggiungerà l’aeroporto di Olbia verrà chiuso per permettere l’esecuzione dei lavori di prolungamento della pista. Un intervento che verosimilmente si protrarrà per almeno un mese e che – secondo Roberto Li Gioi – potrà dare adito ad ulteriori pretesti da parte di Air Italy.

«Il quadro sopra descritto – conclude il consigliere regionale del M5S – conferma che a tutt’oggi non esiste uno straccio di piano industriale. La situazione resta allarmante non solo per i circa 600 lavoratori interessati ma anche per i pesantissimi risvolti che un eventuale abbandono di Air Italy avrebbe sul tessuto economico sociale di Olbia e dell’intera Gallura.»

 

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Il Consiglio regionale ha approvato il rendiconto per il 2018 ed il disegno di legge sulle agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica.

Il presidente Michele Pais ha informato il Consiglio che la conferenza dei capigruppo ha concordato il testo di una mozione con cui l’intera Assemblea esprime ferma condanna nei confronti degli atti intimidatori accaduti nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso a Cardedu e a Dorgali. Successivamente lo stesso presidente ha dato lettura del testo della mozione n. 46 nella quale “si impegna la Giunta ad assumere tutte le iniziative idonee a prevenire i fenomeni segnalati ed a sensibilizzare il Governo nazionale per avviare tutte le azioni possibili per tutelare concretamente chi svolge il delicato ruolo di amministratore locale”.

Aprendo la discussione il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha definito la mozione “il minimo si potesse fare dopo gli ultimi avvenimenti criminosi che sono avvenuti a danno del sindaco di Cardedu Matteo Piras e a danno della sede del Partito Democratico di Dorgali e aggiungerei anche le minacce subite dal vice sindaco di San Teodoro. Credo che questo problema atavico, ha sostenuto, abbia davvero necessità di essere finalmente affrontato in maniera seria e determinata in modo che la Giunta si faccia interprete col Governo nazionale affinché si adottino tutti gli atti e gli strumenti possibili e immaginabili per porre freno a questo fenomeno che sta diventando quasi un processo ineludibile. Lo Stato, secondo Daniele Cocco, deve rispondere mettendo a disposizione i presidi dello Stato mentre alcune caserme dei centri più piccoli dell’interno della Sardegna sono state chiuse. E non è possibile, ha poi lamentato, che chi sta a capo del Ministero dell’interno o chi per lui chieda ai Comuni di farsi carico di mettere a disposizione delle strutture per poter riaprire quelle caserme. Io credo che se la risposta è questo ben poco si potrà fare; quindi è lo Stato che noi vogliamo e lo Stato ci deve essere. Quindi, ha concluso, chiedo che la risposta dello Stato sia concreta e concretezza vuol dire non chiudere quelle caserme che ci sono, non togliere quei servizi che ci sono, ma oltre che potenziarle quelle caserme che sono stati chiuse io chiedo ad alta voce che vengano immediatamente ripristinate.

Il consigliere Fausto Piga (Fdi) ha annunciato la posizione favorevole del suo gruppo sulla mozione. In questa legislatura, ha ricordato, registriamo probabilmente per la prima volta il maggior numero di Consiglieri primi cittadini ed anche amministratori locali. Fare il sindaco del paese in cui vivi, ha spiegato, è quanto di più bello, credo, possa capitare; un ruolo prestigioso di responsabilità, un ruolo che non si fa per soldi, soprattutto nelle piccole comunità, ma con tanta passione e con tanto entusiasmo, con lo spirito di essere utili al prossimo. Di fronte agli ultimi atti intimidatori, ha proseguito, deve essere forte la posizione di quest’Aula nell’appellarsi al Governo centrale, perché effettivamente si prenda carico di questa problematica, che non riguarda soltanto gli amministratori locali ma anche associazioni, partiti, di autorità di pubblica sicurezza; e credo perciò che, al di là delle frasi di circostanza, bisogna essere chiari, non vogliamo passerelle del politico di turno, non vogliamo solidarietà, pacche sulle spalle o strette di mano, ma fatti concreti come il potenziamento dei presidi di pubblica sicurezza in tutti i Comuni, soprattutto i più piccoli. Ma, soprattutto, ha continuato, dobbiamo avere risposte verso il trovare i colpevoli di questi atti, perché purtroppo quasi sempre rimangono impuniti.

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha assicurato il sostegno del gruppo al documento che, come tale, non può avere effetti pratici immediati ma almeno quello di manifestare la vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale a tutti gli amministratori che vivono in trincea la loro esperienza amministrativa e diventano terminali di tensioni di cui spesso non sono responsabili o di scelte che fanno nell’interesse della comunità che magari scontentano qualcuno e questo qualcuno si vendica nel modo più facile nei loro confronti; atti inaccettabili e criminali che purtroppo sono spesso accompagnati da un sentimento anche di impunità, ecco perché è importante che ci sia non soltanto il presidio ma anche un’azione efficace delle forze dell’ordine nel contrastare questi fenomeni, nell’individuare i responsabili e nel colpirli il più pesantemente possibile. Abbiamo poi la novità, ha proseguito, dell’aggressione alla sede di un partito politico, nello specifico il PD; spero che non sia così, ma all’apparenza sembra un atto di terrorismo politico, cosa preoccupante che penso vada stigmatizzata al pari degli attentati nei confronti degli amministratori locali, perché sono gesti che minano alla radice le dinamiche della nostra democrazia. Quindi, ha concluso, credo che sia necessaria un’azione di tipo preventivo e repressivo, ma anche di tipo educativo e tipo pedagogico nei confronti della cittadinanza perché si comprenda che questi atti hanno un effetto devastante che va al di là degli atti in se stessi.

Il consigliere Emanuele Cera (Forza Italia) ha ricordato che ogni tanto ci ritroviamo di fronte ad attentati e ad atti che non sono sicuramente l’espressione della democrazia in Sardegna. Attentati ed atti che, a suo avviso, vanno tutti fermamente condannati, da quelli contro il sindaco di Cardedu, all’attentato contro la sezione comunale del PD di Dorgali. Nell’esprimere la mia solidarietà, ha aggiunto, lo esorto a tenere duro e a continuare a rappresentare la propria comunità con spirito di servizio, nella massima espressione della democrazia.

Si deve assolutamente impedire, ha auspicato, che il territorio venga abbandonato alle scorrerie di chi invece non vuole regole e vuole agire liberamente nella gestione del bene comune.  Credo poi, ha detto ancora Cera, che la riapertura dei presidi su tutto il territorio regionale sardo sia un atto dovuto da parte dello Stato centrale e ritengo doveroso difendere i sindaci e difendere la democrazia della nostra isola, con una vera e concreta azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità; mettiamo i sindaci nelle condizioni di poter rappresentare le proprie comunità, di garantire la democrazia, e offrire alle comunità amministrate i servizi utili e necessari di cui hanno bisogno.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha ricordato che agli amministratori locali, sempre in prima linea, sono sempre più esposti ad attentati che in Sardegna registra dimensioni tali da collocarla ai primi posti a livello nazionale come incidenza sulla base della popolazione, oltre alla novità per la Sardegna di un attentato alla una sede di un partito. In questi anni, ha detto ancora, ho visto sfilare numerosi ministri dell’interno che hanno preso impegni che poi non si sono dimostrati utili lasciando gli amministratori locali ad atti delinquenziali puro, dovuti semplicemente al ruolo che svolgono i sindaci, che è quello di garantire la legittimità degli atti pubblici. Rispetto a queste cose noi dobbiamo reagire e prendere posizione nell’interesse della nostra democrazia. In Sardegna, ha proseguito, è stato attivato un sistema di videosorveglianza indubbiamente utile, ma abbiamo necessità di un’attenzione vera da parte dello Stato e del potenziamento della rappresentanza delle forze dell’ordine sul territorio, nella speranza che sia davvero l’inizio di un percorso che punta ad un controllo maggiore del territorio e ad una prevenzione di questi attentati.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha affermato che, oltre all’attentato subito dal Sindaco di Cardedu, merita una riflessione particolare quello nella sezione del Pd di Dorgali per alcune caratteristiche purtroppo nuove in Sardegna al quale si sono aggiunte poi le scritte intimidatorie qualche giorno fa al sindaco di Cuglieri e l’intimidazione al vicesindaco di San Teodoro. Rispetto a questo, ha osservato, non so se possa essere utile da sola la presenza sul territorio delle forze dell’ordine, i cui organici in Sardegna complessivamente sono in realtà molto consistenti o se invece non sia indispensabile avere presidi di cultura, istruzione, scuola ed educazione alla vita e al rispetto della vita altrui.

Il consigliere Gian Franco Satta (Psd’Az) si è soffermato sulla complessità della figura dei Sindaci, che non hanno la bacchetta magica e non possono risolvere tutti i problemi di ogni giorno, ma questa complessità bisognerebbe avere la forza di iniziare a spiegarlo soprattutto dalle scuole, respingendo la logica del buco non tappato che è colpa del Sindaco, come il buco nella strada, l’albero che sta cadendo o la mancanza di lavoro. Non solo, ha continuato, sappiamo benissimo che oggi il Sindaco è anche terrorizzato a fare una delibera, perché sente gli occhi puntati anche dalla magistratura che spesso, anziché occuparsi proprio di chi ha commesso questo tipo di attentati, si occupa invece di puntualizzare gli errori degli amministratori.

Chiedo quindi, ha concluso, che il Consiglio regionale, magari anche nella persona del Presidente del Consiglio, si impegni per il futuro ad intervenire per attivare i servizi di videosorveglianza dove non ci sono, vero deterrente contro questo tipo di atti che non hanno mai una giustificazione e non ce l’hanno neanche quando viene colpito un partito, come a Dorgali, dove forse potrebbero esserci secondo me anche dei risvolti non politici.

Il consigliere Pierluigi Saiu (Lega) ha definito il dibattito in Consiglio un atto dovuto, nei confronti dei Sindaci e degli amministratori locali che proprio in questi giorni hanno subito attentati, intimidazioni, e sono stati oggetto di violenza, come le loro famiglie, ed i loro cari. A nome della Lega, Pierluigi Saiu ha poi espresso solidarietà nei loro confronti, ferma massima condanna dei gesti criminali che li hanno colpiti e l’auspicio che i colpevoli vengano individuati e puniti. Ma questo dibattito, ha affermato, ha la funzione di dire ai Sindaci della Sardegna che non resteranno soli; i Sindaci oggi e gli amministratori locali in generale sono bersagli perché hanno molte responsabilità, sono la rappresentanza politica più vicina ai cittadini, la prima frontiera del malessere delle persone e allora non saremmo del tutto onesti se non riconoscessimo che la funzione di questo dibattito è soprattutto quella di richiamare alle sue responsabilità il Governo nazionale senza per questo sottrarci alle nostre, come Consiglio regionale della Sardegna. In prima Commissione, ha ricordato, è iniziato il dibattito sulla riforma degli enti locali, e quella sarà la sede in cui affrontare anche il tema della solitudine degli amministratori locali, chiamati ad affrontare tutti i giorni il malessere delle persone, dei cittadini, amministratori ai quali dobbiamo dare  strumenti, poteri e risorse per affrontare efficacemente i problemi che i cittadini delle nostre comunità tutti i giorni fanno presenti.

Pierluigi Saiu ha, infine, rivolto al Consiglio un appello per evitare che il dibattito superi i livelli di guardia, diventi eccessivo, si trasformi come è successo anche all’inizio di questa legislatura in azioni di autentico linciaggio contro l’avversario politico che diventa nemico, un appello che ha auspicato sia condiviso da tutte le forze politiche.

Dopo l’on. Pierluigi Saiu anche l’on. Gallus ha espresso la solidarietà agli amministratori locali a nome dell’Udc e ha invitato “i giovani a non mollare e a impegnarsi per i loro Comuni nonostante le minacce e gli attentati alle istituzioni”.

Ha preso poi la parola il presidente Pais che  ha messo ai voti la mozione, approvata dall’Aula all’unanimità con 49 voti.

A seguire, l’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha riferito che i segretari comunali di Olbia e Tempio hanno ricevuto una comunicazione dall’ufficio elettorale per richiedere l’elenco dei consiglieri comunali e sindaci in carico in vista delle elezioni provinciali del 5 ottobre. “Mi chiedo dunque, alla luce dell’imminente chiusura del Consiglio, che fine abbia fatto la mia proposta di legge 6 e quali siano le reali intenzioni della maggioranza sotto il profilo della riforma degli enti locali”.

Sempre dal Pd l’on. Piero Comandini ha parlato “dell’ennesima fumata nera della Giunta sulla nomina del commissario dell’Ats. Ci sono rischi enormi in tutto questo: la più importante azienda pubblica sarda è senza rappresentante legale e nessuno può firmare le procedure per costituirsi in giudizio. Non esiste nemmeno il responsabile della sicurezza e qualunque danno accada non si sa bene in capo a chi debba essere posto. Ci sono evidenti profili che riguardano la Corte dei conti e i diritti dei cittadini”.

Per la Sinistra l’on. Daniele Cocco si è rivolto all’Aula sul tema dei trasporti e delle Motorizzazioni civili della Sardegna, in gravissime difficoltà per mancanza di personale come segnalato anche in un recente atto parlamentare dal Gruppo Psd’Az in Consiglio regionale. L’on. Daniele Cocco ha segnalato la necessità di aprire una interlocuzione con la Direzione delle Motorizzazioni civili al ministero dei Trasporti, “anche in considerazione della presenza in Sardegna in questi giorni dei massimi dirigenti che hanno dato disponibilità per un incontro istituzionale”.

L’on. Pierluigi Saiu (Lega) ha replicato all’on. Giuseppe Meloni ed ha annunciato i prossimi impegni della commissione Autonomia, garantendo che “per la Gallura la nuova maggioranza si comporterà di certo meglio di come si è comportata la precedente”.

Per l’on. Giovanni Satta (Psd’Az) “le istanze di un territorio così vasto e importante saranno ascoltate”.

Sullo stop del trenino verde l’on. Lai (Sinistra) ha sollecitato un impegno perché “oggi Arst ha certificato che 130 lavoratori rischiano di rimanere a casa se non viene firmato prima possibile il contratto di servizio tra l’assessorato ai Trasporti e l’Arst”.

La capogruppo Cinque Stelle, on. Desirè Manca, è intervenuta per dire: “Perdiamo ore in questa aula per parlare del nulla. Iniziamo a parlare di temi perché la gente fuori aspetta i nostri fatti”. Il presidente Michele Pais ha spiegato che l’ordine del giorno prevede temi concreti e proposte di legge.

L’Aula ha iniziato ad affrontare il rendiconto di gestione dell’esercizio 2018 del Consiglio regionale. L’on. Antonio Piu a nome del collegio dei questori lo ha illustrato. L’on. Antonello Peru (FI) ha toccato il tema del personale, che nei prossimi anni passeranno per effetto dei pensionamenti dal 176 a circa la metà e ha aggiunto: “Non possiamo reclutare attraverso la mobilità della pubblica amministrazione le funzioni apicali perché si tratta di sostenere l’azione legislativa. Dunque, ritengo sia necessario dare nuovi strumenti di lavoro ai consiglieri al di là della appartenenza politica di ciascuno di noi”.

A nome dei Riformatori l’on. Michele Cossa ha detto: “L’on. Antonello Peru ha messo il dito nella piaga rispetto al problema del personale, che è un problema davvero per tutti dentro il Consiglio regionale. Siamo a volte nella condizione di rischiare di produrre leggi che sono contrarie alla stessa intenzione del legislatore”.

Dello stesso avviso l’on. Giorgio Oppi (Udc), che ha detto: “Per i quattro anni precedenti ho votato contro il bilancio del Consiglio regionale e l’ho fatto per tante ragioni, non ultimo la perdita di dignità del Consiglio regionale. Oggi per la prima volta voterò a favore ma certo preoccupa il fatto che nel giro di un anno e mezzo una quarantina di dipendenti andranno in pensione. Servono strutture necessarie e moderne: siccome la volontà c’è, ripeto, voterò a favore, ma è necessario fare in fretta tutte le gare perché il Consiglio regionale abbia la sua centralità e il suo ruolo”.

Il presidente Pais ha annunciato che all’inizio di settembre verrà redatto un piano di riordino generale del Consiglio regionale e ha aggiunto: “Verranno date tutte le risposte necessarie”.

L’Aula ha approvato il rendiconto e gli allegati.

Il presidente dell’assemblea sarda ha quindi dichiarata aperta la discussione sul disegno di legge n. 37 ed ha concesso la parola al capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, che ha proposto l’inversione dell’ordine del giorno, chiedendo l’immediata discussione del disegno di legge n. 25 (Giunta regionale) che ridefinisce i confini tra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes.

Preso atto del favore unanime alla proposta avanzata dal capogruppo Michele Cossa, il presidente Michele Pais ha concesso la parola al consigliere del gruppo Progressisti, Diego Loi, per l’illustrazione del provvedimento. Il consigliere della minoranza ha quindi dato lettura della relazione allegata al testo di legge e ne ha auspicato l’approvazione da parte dell’Aula.

Alfonso Marras (Riformatori) ha espresso soddisfazione per “la definizione di una vicenda che si protrae da tempo” e per la dimostrazione della vicinanza della Regione alle popolazioni interessate e ai territori. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del consigliere di Forza Italia, Emanuele Cera, che ha ringraziato Giunta e commissione per l’attenzione dimostrata ed ha però ricordato che “restano altri casi simili da risolvere”. Giuseppe Meloni (Pd) si è detto contento per l’imminente approvazione del provvedimento ed ha evidenziato che nella Prima commissione è presente una proposta di legge che prevede il ricorso al referendum per la ridefinizione dei confini delle province.

L’assessore degli Enti Locali, Quirico Sanna, ha dunque dichiarato il favore della Giunta e il Consiglio ha proceduto con distinte votazioni ad approvare il passaggio all’esame degli articoli, quindi l’articolo 1 (Ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresnuraghes); poi l’articolo 2 (Regolamento dei rapporti patrimoniali e finanziari) sul quale ha annunciato voto favorevole a nome del gruppo la consigliera della Lega, Annalisa Mele; l’allegato a) e il testo finale, che ha avuto il via libera con 53 favorevoli e un astenuto.

Aperta la discussione sul Disegno di legge n. 37 (Giunta regionale) “Agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica. Modifiche al comma 33 dell’articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019)” il relatore Michele Cossa (Riformatori sardi) ha illustrato i principali contenuti del provvedimento che stanzia 14 milioni di euro per l’abbattimento dei costi dei titoli di viaggio per gli studenti.

L’esponente della maggioranza ha salutato con favore l’incremento degli stanziamenti ma ha posto l’accento sulle problematicità che caratterizzano il trasporto pubblico locale, ad incominciare dalla vetustà dei mezzi e dalla inadeguatezza dei collegamenti stradali e ferroviari («E’ inutile fare gli sconti sugli abbonamenti se non possiamo offrire mezzi di trasporto adeguati»). Serve affrontare il tema del trasporto pubblico – ha concluso il capogruppo Michele ossa – ed auspico che già in finanziaria si stanzino le risorse necessarie per migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi del trasporto».

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha lamentato con toni polemici l’assenza dall’Aula dell’assessore regionale dei Trasporti ed ha chiesto un rinvio della discussione del disegno di legge, reclamando chiarimenti da parte dell’assessore Giorgio Todde.

Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha quindi replicato informando il Consiglio degli impegni dell’assessore Giorgio Todde a Roma per siglare il contratto che consente la riattivazione in Sardegna del Trenino Verde, in conseguenza anche delle intervenute modifiche legislative.

Dopo una breve sospensione dei lavori, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, è intervenuto nel merito del provvedimento ed ha criticato l’approccio alla discussione proposto dal relatore Cossa, sottolineando invece l’importanza delle misure proposte nel disegno di legge in favore degli studenti e più in generale per sostenere l’istruzione in Sardegna. «Non sono i trasporti al centro della discussione – ha spiegato l’esponente della minoranza – ma le politiche verso i giovani e gli studenti, considerato che il futuro ci riserva una Sardegna sempre più povera ignorante  e vecchia». Deriu ha quindi ribadito la necessità di investimenti nell’istruzione ed ha ricordato come l’iniziativa sia stata varata nella precedente legislatura («Plaudo all’iniziativa e auspico che si approvi il prima possibile perché più che gli assessori presenti mi interessano gli atti, soprattutto quando chi li ha proposti non ha aiutato granché a redigerli»).

Antonio Piu (Progressisti) ha invece dichiarato di apprezzare l’impostazione al dibattito offerta dal relatore Michele Cossa e si è rammaricato per l’assenza dell’assessore Todde. «Quando si stanzino 14 milioni di euro per il trasporto degli studenti – ha spiegato l’esponente della minoranza – è importante sapere se potranno viaggiare su mezzi e strade adeguati». Antonio Piu ha definito l’imminente via libera alla proposta legislativa come “una vittoria del buonsenso” ricordandone la prima approvazione nella precedente legislatura.

Il presidente Michele Pais ha quindi dato la parola al consigliere Fausto Piga (FdI), il quale si è detto favorevole al disegno di legge e ha evidenziato l’importanza di ridare dignità al trasporto pubblico locale e di invogliarne l’utilizzo. Per Fausto Piga da troppo tempo si interviene poco in questa direzione. Il consigliere ha quindi evidenziato i problemi  degli autobus e del parco treni, ormai vecchi, sottolineando che questa maggioranza ha ereditato una situazione complicata, “ma abbiamo cinque anni per fare meglio e bisogna iniziare subito”. Fausto Piga ha poi chiesto attenzione per “assuntori” della linea a scartamento ridotto, che  vorrebbero capire quale indirizzo si intende prendere per la loro stabilizzazione. Eugenio Lai (Leu) ha condiviso l’intervento del collega del Pd, Roberto Deriu, ricordando che l’obiettivo è quello di fare un  grande investimento sui nostri ragazzi, partendo dai trasporti e la mobilità, continuando con la cultura e l’istruzione. Lai ha ricordato che sono stati tanti gli interventi messi in campo dalla precedente Giunta, tra cui il progetto Iscol@, e che bisogna proseguire in questa direzione garantendo ai ragazzi il diritto all’istruzione e a una mobilità sostenibile. Sul tema degli autobus da sostituire, il consigliere di opposizione ha anche ricordato all’Aula che stanno arrivando i mezzi della prima parte degli acquisti fatti dalla precedente Giunta. Poi rivolgendosi al capogruppo della Lega, Dario Giagoni e alla risoluzione del problema del Trenino verde, ha affermato che sarebbe auspicabile prevenire le polemiche in politica con una migliore programmazione e che pur facendo piacere che i problemi siano stati risolti, lasciano l’amaro in bocca visto che siamo a stagione turistica inoltrata.  Sugli assuntori ha auspicato infine una risoluzione positiva.

Massimo Zedda (Progressisti) ha affermato di volersi concentrare sull’argomento in discussione: ossia  il fatto che i giovani abbiamo gravi disagi e difficoltà a spostarsi con i mezzi pubblici, con forti limitazioni soprattutto nelle aree periferiche. Disagi che contribuiscono allo spopolamento di molte aree della Sardegna, costringono gli studenti ad affrontare ore di viaggio per poter frequentare scuole e università e, non essendo presenti mezzi che viaggiano di notte, costringono i giovani a utilizzare mezzi propri con un elevato rischio di incidenti. Massimo Zedda ha affermato che, per combattere lo spopolamento, la dispersione scolastica, gli incidenti stradali, bisogna avere un trasporto pubblico efficiente e trasporti alternativi come il  car sharing. Per il consigliere di minoranza serva anche un monitoraggio degli orari che consenta a chi usa i mezzi pubblici di programmare gli spostamenti.

Pierluigi Saiu (Lega Salvini Sardegna) ha affermato di avere grande rispetto per i consiglieri dell’opposizione, quando si partecipa a un confronto sui temi e sul merito delle questioni, “mentre non mi appassiono in nessun modo a una polemica sulla presenza di un assessore ai banchi”,  ricordando che l’assessore Giorgio Todde si è molto impegnato perché la variazione di bilancio in esame venisse presentata e venisse autorizzata la rideterminazione della spesa sulla scontistica  per gli studenti.  Ha poi risposto al consigliere Eugenio Lai: “La priorità per noi non è prevenire le polemiche, per noi la priorità è risolvere i problemi”. Pierluigi Saiu ha poi affermato che è importante che l’Aula voti questo provvedimento che garantirà agli studenti uno sconto sulle tariffe pari all’80%. Il consigliere di maggioranza ha poi ricordato che la dotazione inizialmente prevista dalla passata Giunta, 10.5 milioni di euro, si è dimostrata inadeguata e insufficiente. Con questo disegno di legge verrà rideterminato lo stanziamento aggiungendo 3,5 milioni di euro ai 10,5 milioni di euro per consentire agli studenti sardi di poter contare su un provvedimento importante. E ha affermato che “la discussione sul trasporto pubblico locale vada rimandata alla sede deputata a questo confronto e cioè alla riforma del trasporto pubblico locale a cui dobbiamo iniziare a lavorare”.

Il presidente Pais ha quindi dato la parola all’assessore del Lavoro, e vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, la quale in apertura ha confermato che l’assessore Giorgio Todde era impegnato per la firma del contratto sul Trenino verde e che, diversamente, sarebbe stato in aula. “La tematica dei trasporti interni ed esterni riveste per la nostra Regione certamente un’importanza strategica e di ampio respiro”. Alessandra Zedda, rappresentando la visione dell’assessore Giorgio Todde e del presidente Solinas, ha affermato “stiamo parlando di uno degli adempimenti fondamentali che non solo ha questa Giunta, ma ha certamente anche questo Consiglio” Alessandra Zedda si è detta d’accordo sulla necessità di portare in Aula un’ampia discussione sulla tematica dei trasporti, e non solo sul trasporto pubblico locale, e dei provvedimenti conseguenti”. L’assessora ha ricordato l’importanza della mobilità interna anche nell’ottica di combattere la dispersione scolastica, ma anche lo spopolamento. E ha aggiunto: “La prossima sfida del Fondo Sociale Europeo, in particolare per gli Assi che riguardano l’istruzione, la formazione e l’inclusione, sono fortemente legati al tema del trasporto perché non si può abbattere uno spopolamento se non abbiamo un’infrastrutturazione regionale, e qui inserisco anche i temi dell’infrastrutturazione ferroviaria e del gommato”, ha proseguito, “dobbiamo avere una visione complessiva”. Alessandra Zedda ha annunciato che “l’obbligo formativo sarà fortemente sostenuto dal vitto, alloggio e trasporto e riguarderà gli studenti più bisognosi e non solo, perché attraverso l’obbligo formativo probabilmente avremo modo di combattere di più e meglio la dispersione scolastica”. Alessandra Zedda ha ricordato che in discussione c’è una variazione di bilancio con un’integrazione di 3,5 milioni, risultati necessari “in base a calcoli più rispettosi delle esigenze da qui ai prossimi mesi” e ha affermato l’urgenza di approvare il disegno di legge in modo da poterlo rendere operativo nei tempi utili per gli studenti.  Poi parlando del rientro della Sardegna nell’Obiettivo 1 ha affermato che “la prossima sfida dei fondi comunitari credo che ci veda tutti i protagonisti affinché davvero da un lato l’essere rientrati nell’Obiettivo 1 ci porta magari ad avere due minuti di riflessione negativa, ma dall’altra ci deve far capire da subito che la sfida del raddoppio dei fondi comunitari ci deve veramente far capire che è iniziata una nuova era”, e ha auspicato che “si possa utilizzare la programmazione 2021-2027 insieme per intervenire davvero in maniera determinante sui principali problemi che viviamo tutti i giorni, ma soprattutto che affliggono la nostra Sardegna e impediscono lo sviluppo”.

Il presidente ha quindi chiuso la discussione generale e ha messo in votazione il passaggio all’esame degli articoli, che è stato approvato.  L’Aula ha approvato poi in rapida sequenza gli articoli 1 (votanti 51, sì 51), 2 (votanti 50, sì 50), 3 (votanti 50, sì 50), e gli allegati 1 (votanti 49, sì 49) e 2 (votanti 51, sì 51). Prima della votazione finale il presidente ha dato la parola al capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, per  dichiarazione di voto. Il consigliere ha annunciato il voto favorevole suo e del suo gruppo, ricordando che oltre all’approvazione degli sconti è necessario anche rinnovare il parco mezzi. Michele Cossa ha aggiunto: “Raccolgo la proposta dell’onorevole Zedda di dedicare una seduta su questo argomento, ma vorrei parlarne di fronte a un disegno di legge”.

Voto favorevole del gruppo del Pd è stato annunciato dal capogruppo Gianfranco Ganau. “Esprimo apprezzamento per la proposta che è arrivata in Aula e che integra con 3,5 milioni di euro lo stanziamento precedentemente impostato per 10,5 milioni e che sta a testimoniare che non è inutile questo provvedimento che ha una valenza importante. Una valenza che è finalizzata appunto all’abbattimento dei costi per gli studenti pendolari e che va a favorire la partecipazione scolastica contro la dispersione e anche contro lo spopolamento, com’è stato giustamente sottolineato dalla vicepresidente, l’onorevole Alessandra Zedda, e si inserisce in una serie di azioni a sostegno della scolarità e della formazione che sono state messe in campo lo scorso anno”. Gianfranco Ganau ha ricordato i progetti per la ristrutturazione delle scuole e la costruzione di nuove strutture di edilizia scolastica conformi alle nuove esigenze didattiche con il progetto Iscol@, gli interventi contro la dispersione scolastica contenuti all’interno del progetto “Tutti a Iscol@”,  il sostegno alle Università sostenuto da questo Consiglio regionale, agli interventi a sostegno delle borse di studio che hanno raggiunto il 100 per cento degli aventi diritto”.

Voto favorevole anche da parte del gruppo del Pd’Az è stato espresso dal capogruppo Franco Mula, il quale si è detto dispiaciuto per l’assenza dell’assessore Giorgio Todde perché quando un disegno di legge viene votato all’unanimità è un grande risultato. “Quando si parla di diritto allo studio, di dispersione scolastica, e dei nostri giovani noi siamo tutti sensibili”. Mula ha aggiunto, infine, che la nomina per l’Ats arriverà “a brevissimo”. Voto favorevole è stato annunciato anche da Roberto Deriu (Pd), il quale ha detto di voler portare l’attenzione della maggioranza “sulla parola “giovane”, la parola “studente”, la parola “borsa di studio”, la parola “studio”, la parola “Università”, la parola “scuola”, perché sono le parole decisive del nostro futuro”. Voto favorevole è stato annunciato anche dal capogruppo di Leu, Daniele Cocco, a nome del suo gruppo.  “Siamo disponibilissimi e contenti di poter votare questo provvedimento e lo saremo ancora quando arriveranno in Aula questo tipo di provvedimenti, perché dobbiamo lavorare per il nostro futuro. Dopo che la previdenza è diventata provvidenza credo che dobbiamo fare molto di più per i nostri giovani”.

Voto favorevole è stato annunciato da Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, il quale ha espresso “soddisfazione riguardo al fatto che un problema sollevato poche settimane fa abbia trovato una soluzione unanimemente condivisa dall’Aula”, ricordando che uno dei più grandi problemi dell’Isola è l’abbandono scolastico. Francesco Agus ha sottolineato che “l’anno scorso oltre 5 mila studenti in più l’anno scorso hanno potuto beneficiare di borse di studio, tra questi più di mille avevano già deciso di non iscriversi all’università” e ha concluso “sarebbe criminale se in questa legislatura appunto si portasse queste mille persone, più di mille sardi, a interrompere i loro studi”.

Voto favorevole annunciato anche da Massimo Zedda (Progressisti) il quale ha ricordato i costi elevati degli abbonamenti dell’Arst e che questo provvedimento è molto importante. Massimo Zedda ha poi ricordato che, dopo una serie di interventi “il Ctm oggi è un’azienda che, insieme all’Atm di Milano è il fiore all’occhiello del trasporto pubblico a livello europeo”.

Voto favorevole del gruppo della Lega Salvini Sardegna è stato espresso dal consigliere Michele Ennas e ha voluto chiarire che “anche oggi ne ho sentito un sacco, come ne ho sentito in Commissione, nessuno ha messo in discussione questo provvedimento, ma era necessario trovare le risorse perché non erano state previste dalla Giunta precedente”. Michele Ennas ha sottolineato che c’è la massima attenzione verso i giovani e gli studenti e che ci saranno anche nuove iniziative. Il consigliere ha poi ricordato che l’Assessore “in questo preciso momento sta firmando un atto importantissimo, che è quello del Trenino Verde, che vedremo ripartire”, ribadendo l’impegno costante dell’assessore Giorgio Todde “al lavoro per il futuro della Sardegna e per quello che serve nel settore dei trasporti”.

Voto favorevole anche da parte del gruppo FdI è stato espresso dal capogruppo Francesco Mura. “Riteniamo questo provvedimento un atto di giustizia nei confronti di chi, in maniera quasi eroica sceglie di vivere nelle comunità della Sardegna che non può e non dovrà essere penalizzato dal costo del trasporto pubblico, soprattutto quando si tratta di studenti e della loro formazione”.

Favorevole anche Laura Caddeo (Progressisti), la quale ha esortato l’Aula a tenere in considerazione l’opinione dei giovani studenti e di sentire cosa hanno da dire. Voto favorevole anche da parte del gruppo del M5S. Alessandro Solinas (M5S) ha ringraziato la Giunta e i colleghi che “votando all’unanimità questo provvedimento stanno compiendo quello che è sicuramente un passo avanti nei confronti della tutela di quella che dovrebbe essere una categoria protetta, come lo studente pendolare, come lo dovrebbe essere anche allo studente fuori sede, senza nulla voler togliere a chi vive nei luoghi di studio”. E ha aggiunto:  “È stata veramente una cosa buona che si sia riusciti ad approvare questo provvedimento in maniera così celere”.

Il presidente ha messo in votazione il testo che è stato approvato all’unanimità con 49 voti favorevoli.

Giuseppe Meloni (Pd) ha chiesto di aprire la discussione della Mozione n. 6 al posto della proposta di legge 4. Il presidente Pais ha ricordato che in sede di conferenza di capigruppo era stato indicato il termine della seduta alle 15.30 per consentire ai consiglieri di partecipare ai funerali del Sindaco di Maracalagonis Mario Fadda.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, sull’ordine dei lavori, ha sollecitato il rispetto dell’ordine del giorno, proponendo di proseguire limitatamente alla relazione della legge n. 4.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula si è associato alla proposta, aggiungendo il suggerimento di rinviare a martedì prossimo la discussione del provvedimento

Il presidente, intendendo rispettare l’intesa raggiunta fra i capigruppo, ha proposto al relatore una breve esposizione

Il relatore Piero Maieli (Psd’Az), primo firmatario della legge e presidente della commissione Attività produttive ha affermato che il provvedimento riprende alcuni contenuti di una legge dello Stato introdotto a suo tempo per i formaggi di alta qualità e recentemente estesa al pecorino romano. La sua ulteriore estensione ai vini sardi soggetti ad invecchiamento (che in Sardegna rappresentano un volume di affari di circa 70 milioni di euro), ha aggiunto Piero Maieli, permetterebbe alle aziende una maggiore facilità di accesso al credito. In conclusione, il consigliere ha ricordato che in commissione la legge è stata approvata all’unanimità, per cui ha auspicato lo stesso largo consenso da parte del Consiglio.

Il presidente ha sottoposto al Consiglio la possibilità di passare alla votazione o di rinviare la discussione della legge ed ha constatato che l’Aula si è espressa a favore della seconda ipotesi. Subito dopo ha tolto la seduta, riconvocando il Consiglio per martedì 6 e mercoledì 7 agosto, alle 10.30.

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«Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici è un segnale importante in chiave di sostenibilità ambientale, farlo attraverso una riduzione del costo dell’abbonamento, quindi incrementando le risorse a favore degli studenti, è certamente una misura di agevolazione economica volta anche all’inclusione sociale.»

Così il relatore del provvedimento sul trasporto pubblico Michele Cossa, capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, che oggi ha illustrato la misura in Aula. Il provvedimento che determina un incremento di 3.500.000 euro per l’anno 2019, in aggiunta ai 10.500.000 già previsti per il triennio 2019-2021, è stato licenziato appena due giorni fa dalla Terza Commissione.

L’approvazione del testo in Commissione è stata preceduta nei giorni scorsi dall’audizione dell’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde e da una discussione relativa appunto al trasporto pubblico locale in Sardegna, nel corso della quale, spiega Michele Cossa, «sono state prese in esame le criticità relative al Tpl. Ho evidenziato come il tema dell’obsolescenza dei mezzi Arst non possa essere secondario, data la necessità di investire con urgenza su autobus moderni e sicuri. Sono convinto che il  grado di modernità di una società si evince anche dalla qualità del trasporto pubblico locale». Anche e, soprattutto, in considerazione del fatto che, aggiunge il relatore del provvedimento e capogruppo dei Riformatori sardi, «un trasporto pubblico efficiente contribuisce a combattere fenomeni negativi come la dispersione scolastica e lo spopolamento dei territori, entrambe manifestazioni drammatiche di decadimento socio-economico che purtroppo la Sardegna conosce bene». Per Michele Cossa il diritto alla mobilità interna presuppone infatti una nuova e moderna flotta di bus, dato che «l’età media dei mezzi è 12,4 anni contro i 5,7 del 2009 e contro i 7 anni della media europea. Servono 28 milioni di euro l’anno per acquistare 100 nuovi autobus l’anno e rinnovare progressivamente tutti i mezzi oggi in esercizio».

«Resta necessario, così come evidenziato in Commissione – conclude Michele Cossa – attuare una riorganizzazione complessiva del trasporto locale che, attenta alle reali esigenze della popolazione, realizzi una integrazione efficiente ed economica di tutti i servizi regionali e locali ottimizzando l’uso di tutte le modalità di trasporto ferro-gomma-mare.»

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Più risorse per agevolare le tariffe per gli studenti che utilizzano il trasporto pubblico e per fronteggiare il problema della dispersione scolastica. Nel disegno di legge, approvato questa mattina dal Consiglio regionale, è previsto anche  un ulteriore stanziamento di 3,5 milioni di euro, incrementando così la spesa annua di 14 milioni di euro a carico della Regione.

«Sono così garantiti i diritti degli studenti sardi – spiega il presidente Michele Pais – perché le situazioni di disagio dei numerosi studenti fuori sede che utilizzano il trasporto pubblico, non possono rappresentare un freno al diritto allo studio. Questa importante misura va incontro anche all’esigenza di contrastare la dispersione scolastica, fenomeno che tutte le istituzioni sarde, ed il Consiglio Regionale in primis, si impegnano a contrastare per garantire dignità e futuro ai nostri figli.»

Sempre in materia di Trasporti il Presidente Pais interviene sulla tratta ferroviaria del nordovest Sardegna.

«A fine ottobre 2019 la tratta ferroviaria che collega Sassari con Alghero riaprirà e l’assessore regionale ai Trasporti Giorgio Todde sta seguendo con attenzione l’andamento dei lavori. L’adeguamento ai nuovi sistemi di controllo, per i quali il ministero dei Trasporti ha stanziato 31,6 milioni di euro per le tratte ferroviarie Sassari-Alghero e Sassari-Sorso, stanno comportando lunghi lavori che però proseguono a tappe forzate. La tratta Olmedo-Alghero – precisa Michele Pais – potrebbe riaprire il 15 settembre in occasione dell’inizio dell’anno scolastico.»

«Le infrastrutture della nostra isola sono una priorità – conclude il presidente Michele Pais – ed i disagi che oggi sono costretti ad affrontare i cittadini sardi, saranno ripagati con opere che garantiranno sicurezza e sistemi di controllo moderni e che ci consentiranno di non intervenire per i prossimi decenni.»

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Il Trenino verde può ripartire. Con l’entrata in vigore della legge sulle linee ferroviarie a uso turistico approvata dal Parlamento e pubblicata ieri, la Regione ha dato il via libera al contratto di gestione e manutenzione con l’Arst, ultimo passaggio per il riavvio del servizio. «Abbiamo sollecitato più volte – commenta con soddisfazione l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde – che la vecchia legge venisse modificata: è stata approvata e finalmente ieri è entrata in vigore. Così oggi stesso abbiamo dato l’ok al contratto con l’Arst e il Trenino verde può ripartire da subito. È una grande vittoria per tutta la Sardegna, sono contento per i nostri operatori turistici. È un treno storico, una risorsa importante e non solo simbolica per la nostra economia, e in questi anni io e tutta la Giunta faremo di tutto per valorizzarlo», conclude Giorgio Todde.

 

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La commissione Trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia), ha ascoltato l’assessore Giorgio Todde, il direttore generale dell’Arst Carlo Poledrini, i rappresentanti del Comitato Trenitalia e l’Associazione Utenti del Trasporto pubblico locale sui collegamenti ferroviari e stradali del Nuorese.

L’avv. Claudio Solinas, portavoce del Comitato Trenitalia che nel 2017 ha proposto una petizione sottoscritta da 10.000 utenti, ha lamentato che la provincia di Nuoro non ha un servizio pubblico efficiente, la linea ferroviaria Nuoro-Macomer copre la distanza di 57 km in 1 ora e 16 minuti e l’unica alternativa per raggiungere i porti e gli aeroporti della Regione sono i collegamenti con gli autobus. «Questa situazione – ha sostenuto – aggrava ancora di più l’isolamento di un intero territorio, già colpito da un costante processo di spopolamento». Solinas, che ha poi ricordato le mozioni sull’argomento approvate dal Consiglio regionale nella precedente legislatura, ha proposto di cedere la linea a RFI (Rete ferroviaria italiana) che potrebbe essere disposta ad investire nel rilancio della linea.

Successivamente Michele Vacca dell’Associazione utenti del trasporto pubblico locale ha messo l’accento sulle condizioni inefficienti di tutti i 139 km del trasporto pubblico locale su ferro, nel quale i treni marciano ad una velocità massima di circa 70 km all’ora, suggerendo per il Nuorese un collegamento con la zona industriale di Pratosardo.

In sede di replica, il direttore dell’Arst Carlo Poledrini ha precisato in apertura che sono stati effettuati importanti interventi sul tracciato (79 milioni) e sui mezzi (15 milioni) che consentiranno nei prossimi anni l’aumento della velocità dei treni in condizioni di sicurezza. Ma già attualmente, ha precisato, la Nuoro-Macomer è coperta da bus Arst e da mezzi sostitutivi nelle domeniche e nei festivi.

L’assessore dei Trasporti Giorgio Todde ha riconosciuto l’esistenza del problema del trasporto pubblico locale nell’area nuorese, sottolineando però che gli investimenti effettuati produrranno sicuramente un miglioramento significativo del servizio, stimolando anche la domanda dell’utenza. Sulla cessione della Nuoro-Macomer ad Rfi, ha osservato che «occorre capire se c’è un reale interesse della società perché in passato, per esempio, aveva rifiutato la proposta».

Affronteremo il problema in un’ottica di sistema, ha concluso l’assessore, potenziando le infrastrutture delle aree ora in sofferenza con progetti di qualità che però richiedono risorse consistenti.

Nel dibattito, hanno preso la parola i consiglieri regionali Laura Orrù e Antonio Piu (Progressisti), Roberto Li Gioi (M5S), Pierluigi Saiu (Lega) e Francesco Mura (Fdi).

Nella seconda parte della riunione l’assessore Giorgio Todde ha riferito alla commissione sugli sconti tariffari riservati agli studenti sardi e sulla vicenda di Air Italy.

Per quanto riguarda gli sconti l’assessore ha ricordato che, rispetto agli stanziamenti disposti nella precedente legislatura, esisteva una mancata copertura per circa 3,5 milioni, ora individuata con la collaborazione dell’assessore della Programmazione portando la disponibilità complessiva a 14 milioni. «Credo molto nel sostegno pubblico a queste spese per il diritto allo studio – ha dichiarato Todde -, anche perché provengo da una zona marginale della Sardegna dove questo problema è molto sentito dai giovani e dalle loro famiglie».

Su Air Italy l’assessore Giorgio Todde ha espresso apprezzamento per la forte iniziativa del presidente della Regione, intervenuto in modo incisivo e tempestivo raggiungendo un accordo con le compagnie, ed anche per i vettori che hanno mostrato realismo e buon senso. «L’accordo che è stato raggiunto tiene e funziona – ha concluso l’assessore dei Trasporti – ma dobbiamo concentrare tutto il nostro impegno verso il futuro, soprattutto sulla nuova gara della continuità».