29 March, 2024
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Fabiano Serra (Atletica Edoardo Sanna Elmas) in campo maschile e Marinella Curreli (ASD Siurgus Donigala) in campo femminile, si sono imposti nell’ottava edizione della Palmas Corre, gara organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, della TDS (Timing Data Service), della Uisp e di tutte le associazioni operanti nel paese.

Fabiano Serra ha coperto i 7 km del tracciato in 24’07”, Marinella Curreli in 29’51”. Fabiano Serra ha preceduto Omar Gessa (ASD Atletica Pula) e Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia; alle spalle di Marinella Curreli si sono classificate, nell’ordine, Tiziana Letizia Granara (Cagliari Marathon Club) e Patrizia Bernardini (ASD Sulcis Atletica Carbonia).

Sono stati poi premiati i primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile.

Per il terzo anno consecutivo ai vincitori è stato assegnato anche il Trofeo Giovanni Loi.

La gara non competitiva ha visto imporsi Alessio Pusceddu in campo maschile ed Alessandra Lilliu in campo femminile. Alle spalle di Alessio Pusceddu, che ha chiuso in 28’12”, si sono classificati Alessandro Angius e Maurizio Sanna; alle spalle di Alessandra Lilliu, arrivata al traguardo in 32’30”, sono arrivate Melania Garau ed Ana Manzano.

Al termine delle premiazioni dei primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile, un premio speciale è stato assegnato ai tre concorrenti più anziani: Ninuccia Mongittu, 83 anni; Giuseppe Virdis ed Antonio Ladu, entrambi 81enni.

L’associazione culturale Palmas Vecchio anche quest’anno ha donato un contributo ad un’associazione che opera nel sociale, la Duchenne Parent Project onlus, per l’assistenza ai bambini affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, costituito da 1 euro per ognuno dei 489 partecipanti, ed una somma integrativa per complessivi circa 1.000 euro.

 

 

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A mezzanotte si conclude la campagna elettorale per le Amministrative che in Sardegna interessa 38 Comuni (inizialmente erano 43 ma in cinque Comuni non sono state presentate liste e qualche giorno fa sono stati la Giunta regionale ha nominato i commissari straordinari. Nel Sulcis Iglesiente i Comuni chiamati alle urne sono tre: Iglesias, Fluminimaggiore e Teulada.

A Teulada i candidati alla carica di sindaco sono due. Il sorteggio ha definito la posizione nella scheda elettorale.

Al primo posto c’è Paolo Dessì, 57 anni consigliere regionale del gruppo Misto, ex sindaco di Sant’Anna Arresi, che guida la lista “Teulada Adesso”. Di seguito i 12 candidati alla carica di consigliere comunale: Silvia Albai, Gian Franco Boi, Ruggero Cossu, Valeria Garau, Marina Lai, Alessia Madeddu, Grazia Manca,Veronica Mangiamele, Beniamino Melis, Nicola Meloni, Francesca Monni, Gian Luca Urru.

Al secondo posto nella scheda elettorale c’è il sindaco uscente Daniele Serra, 42 anni, che guida la lista “Teulada in Testa”. Di seguito i 12 candidati alla carica di consigliere comunale: Alessandro Serafini, Francesco Zedda, Giacomo Piras, Gloria Addis, Stefano Urru, Massimiliano Arrus, Silvia Selis, Antonio Frongia, Giovanni Loi, Massimo Ignazio Etzi, Emanuela Melis, Andrea Cinus.

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Daniele Serra, 42 anni, sindaco uscente, guida la lista “Teulada in testa”, per le elezioni Amministrative del prossimo 10 giugno. La lista, depositata come prima ieri mattina, comprende ben sette consiglieri uscenti (cinque della lista di maggioranza “Teulada protagonista”, due della lista seconda classificata alle elezioni del 2013 “Trasparenza e Rinnovamento”) e i quattro candidati più votati, tra i quali i due consiglieri eletti, della lista “Trasparenza e Rinnovamento”.

Di seguito l’elenco dei 12 candidati alla carica di consigliere comunale:

Alessandro Serafini (1974)

Francesco Zedda (1974)

Giacomo Piras (1970)

Gloria Addis (1964)

Stefano Urru (1974)

Massimiliano Arrus (1986)

Silvia Selis (1983)

Antonio Frongia (1972)

Giovanni Loi (1964)

Massimo Ignazio Etzi (1963)

Emanuela Melis (1979)

Andrea Cinus (1958).

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Nasce anche in Sardegna l’Alleanza delle cooperative dall’unione di Legacoop, Confcooperative e Agci, al T Hotel, alla presenza del presidente nazionale Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, e Alleanza delle cooperative, del presidente nazionale di Legacoop Maurizio Lusetti e del presidente nazionale dell’Agci.

«Mentre tutti si dividono, la Cooperazione, grazie al suo Dna, lavora per unire imprese e persone, sotto un’unica sigla di rappresentanza – ha spiegato Claudio Atzori, presidente di Legacoop – oggi la Cooperazione sarda dà vita al primo coordinamento regionale, attraverso la nomina dei propri gruppi dirigenti». A rimarcare l’importanza dell’iniziativa il presidente dell’Agci della Sardegna Sergio Cardia. Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza delle cooperative nazionale e di Confcooperative nazionale ha ricordato l’impegno «del mondo della cooperazione contro le false coop, la raccolta di firme» e l’importanza dell’iniziativa messa in campo a livello nazionale e in Sardegna. «Uno degli elementi caratterizzanti è quello di aver costituito una voce unica che si è confrontata e si confronta con le istituzioni. L’Alleanza – ha detto – è il soggetto in cui le Istituzioni vedono l’unico interlocutore con cui confrontarsi». L’Alleanza delle cooperative, con 39.000 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni).

Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%. Va altresì considerata la raccolta delle banche di credito cooperativo (157 md).

I cooperatori e le cooperative dell’Alleanza rappresentano, tra l’altro il 14,8% degli sportelli bancari del Paese; il 34% della distribuzione e del consumo al dettaglio; 35 miliardi di produzione agroalimentare Made in Italy; oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare dove 355.000 persone occupate nelle nostre cooperative erogano servizi sociosanitari a 7.000.000 di Italiani. Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop ha parlato della necessità di guardare al «futuro e ai giovani» e rimarcato l’importanza «della cultura della legalità che non è imparare a esse onesti ma avere consapevolezza e rispetto delle norme». Rosario Altieri, presidente nazionale di Agci ha rimarcato il fatto che «con la costituzione della Alleanza delle cooperative della Sardegna è un altro tassello del mosaico nazionale e la tessera della è Sardegna molto importante nel panorama nazionale. Ci auguriamo che l’intero quadro possa essere completato entro breve tempo». A chiudere i lavori, dopo una serie di interventi con esperienze del mondo della cooperazione (3A Arborea e Santadi), Fabio Onnis. Successivamente l’assemblea ha eletto poi la presidenza di cui fanno parte Claudio Atzori, Daniele Caddeo, Sergio Cardia, Michele Fiori, Gianni Locci, Giovanni Loi, Gilberto Marras, Fabio Onnis e Roberto Savarino. Presidente è stato eletto Fabio Onnis, copresidenti Claudio Atzori e Sergio Cardia.

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Modesto Fenu copia

A Monastir, anche l’opposizione è favorevole al Centro forestale nella vecchia scuola penitenziaria. Il progetto è stato prospettato dal segretario regionale Fedres, Safor Ignazio Masala, con il placet dell’Amministrazione comunale di Monastir, «perché spendere dai 10 ai 14 milioni di euro, cifra già preventivata dalla Regione, per la realizzazione di un nuovo centro, quando la struttura della polizia penitenziaria, ora inutilizzata, si incrocerebbe con le esigenze dei ranger». 

A sostenere il progetto c’è anche il gruppo di minoranza “Monastir, il paese che vorrei” : «Ben venga anche l’immediato accoglimento da parte della Giunta – evidenziano il capogruppo Modesto Fenu e gli altri consiglieri Silvia Cinus, Giovanni Loi e Giuseppe Cinus -. La struttura, che ingloba foresteria, alloggi, aule didattiche attrezzate, palestra e poligono di tiro, sarebbe adeguato ad ospitare gli agenti forestali. Sarebbe un ottima opportunità per il territorio oltre che una scelta logistica opportuna e razionale. Per questo riteniamo che questa proposta vada incontro alle esigenze del nostro paese e non esiteremo a sostenerla. E’ anche il segnale che, quando si lavora per il bene di Monastir e del territorio arriva senza esitazione tutto il nostro sostegno. Al contrario, quando riteniamo le scelte della maggioranza irrazionali e dannose per la popolazione o quando dimostrano improvvisazione e incapacità nella gestione dei problemi del paese».

Come il senso unico sulla via Nazionale: «Una scelta che sta davvero portando all’esasperazione i cittadini di Monastir – conclude Modesto Fenu – con la sforbiciata delle corse delle corriere e la mobilità negata alla grande fetta di studenti e lavoratori pendolari e automobilisti. La nostra opposizione sarà ferma e decisa, ma sempre leale e negli interessi del paese, com’è giusto che sia».

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Con le due distinte audizioni dei rappresentanti delle associazioni del settore pesca e di quello dello spettacolo si sono conclusme domani alle 10.00, alla presenza  dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, si svolgerà la discussione generale sulla Manovra 2016.

Questa mattina i responsabili regionali di Agci-Agrital, Giovanni Loi; di Legacoop – dipartimento pesca, Gabriele Chessa; dell’associazione armatori motopescherecci sardi, Renato Murgia, hanno portato all’attenzione del parlamentino del Bilancio le difficoltà del comparto della pesca, unitamente alla richiesta di nuovi stanziamenti a favore di un settore che è stato definito “fondamentale per l’economia isolana”. «Contiamo 1.300 imbarcazioni – ha spiegato Giovanni Loi – 3.000 buste paga dirette e mille operatori nelle attività in laguna, per un indotto complessivo che assicura il reddito a circa diecimila persone in Sardegna». Le richieste avanzate alla commissione riguardano principalmente il finanziamento di un progetto di manutenzione straordinaria delle lagune e stanziamenti adeguati per il ristoro dei danni causati dai cormorani nelle aree umide e dai delfini in mare. A questo proposito, Gabriele Chessa (Legacoop) ha dichiarato la contrarietà delle associazioni della pesca per la decisione della giunta di unificare in un unico capitolo di bilancio (1 milione di euro di stanziamento complessivo) il ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica in agricoltura e quelli provocati ai pescatori («l’agricoltura assorbirebbe il 98% dei fondi»). L’ulteriore sottolineatura critica ha riguardato l’azzeramento delle risorse al fondo solidarietà della pesca.

Il presidente dell’associazione degli armatori dei motopescherecci, ha denunciato “il basissimo livello di spesa” delle risorse del fondo europeo per la pesca (FeP): «Sulla programmazione 2007-2013 la Regione sarda ha restituito il 40% delle risorse assegnate a causa del mancato raccordo tra le diverse agenzie e l’assessorato ed anche perché i bandi sono datati nell’impostazione e del tutto inadeguati».

Le associazioni della pesca hanno dunque rammentato le difficoltà delle aziende nell’accesso al credito ed hanno concluso definendo “offensivo” lo stanziamento di centomila euro per i danni causati dai delfini: «Con una flotta di mille barche significano dieci euro a imbarcazione e il tutto sta a significare che è inutile istruire la pratica per domandare il ristoro dei danni»

A seguire si sono svolte le audizioni di rappresentanti delle associazioni del settore dello spettacolo in Sardegna. Piero Marras e Lelio Lecis (Agis); Massimiliano Leoni (Agis – Asmed); Antioco Usala e Giulio Landis (Cosass), Marco Benoni (Federcultura – Confoccop) hanno portato all’attenzione della commissione Bilancio la drammatica situazione del settore che – così è stato affermato – senza il ripristino degli stanziamenti in bilancio rischia la scomparsa.

Piero Marras, Lelio Lecis, Marco Benoni e Giulio Landis hanno ricordato la continua riduzione, nel corso degli ultimi anni,  dei fondi destinati alla cultura e alle rappresentazioni artistiche ed hanno chiesto con forza, uno stanziamento di almeno 10 milioni sul capitolo di spesa destinato ai contributi per le attività teatrali, musicali e alle iniziative culturali, nonché l’approvazione di una legge regionale sullo spettacolo.

Il consigliere Ignazio Locci (Fi), ha quindi confermato l’insufficiente stanziamento nel capitolo di bilancio («le associazioni hanno definito insufficiente una dotazione di 7,5 milioni ma i fondi sono ancora meno perché si fermano a poco più di 5 milioni di euro») ed il consigliere dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha proposto la presentazione di un emendamento bipartisan per lo stanziamento delle risorse necessarie a non far morire l’industria dello spettacolo in Sardegna. A favore di iniziative per la valorizzazione delle attività culturali ed artistiche si sono espressi Annamaria Busia (Cd); Christian Solinas (Psd’Az) e Gianfranco Congiu (Pds).

Il presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd), in conclusione dei lavori, non ha nascosto il disappunto per l’insufficiente stanziamento dei fondi ed ha affermato che, già in sede di predisposizione della manovra, aveva invitato l’esecutivo ad assicurare gli stanziamenti necessarie allo spettacolo e ad un’altra serie di voci del bilancio che continuano, invece, a non avere certezze sul livello di dotazione finanziaria.