29 March, 2024
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Impresa del Cagliari, nella penultima giornata del campionato di serie A 2019/2020. La squadra di Walter Zenga, reduce da un periodo decisamente poco brillante, s’è tolta la grande soddisfazione di battere la Juventus fresca della conquista del 9° scudetto consecutivo: 2 a 0.

A decidere la partita sono stati i goal realizzati nel primo tempo, prima con il giovane attaccante Luca Gagliano, 20 anni, che ha sbloccato il risultato all’8′, poi con Giovanni Simeone, al 2° di recupero.

E’ stata una partita piacevole che ha messo in mostra alcuni giovani assai interessanti, sia nel Cagliari sia nella Juventus.

Cristiano Ronaldo ha cercato in ogni modo il goal, fino al 95′, impegnato nella corsa al titolo di capocannoniere con Ciro Immobile, ma la difesa del Cagliari gli ha concesso poco e l’asso portoghese è rimasto a digiuno.

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Il Cagliari di Walter Zenga centra la seconda vittoria consecutiva e “riavvicina” la “zona Europa League”. Dopo il successo di Ferrara che ha spezzato un lunghissimo digiuno di vittorie durato ben 205 giorni, la squadra rossoblu s’è confermata contro un avversario più robusto e in fiducia dopo la vittoria sull’Udinese, il Torino, ma non ha avuto alcun timore reverenziale ed ha messo subito in chiaro di volere i 3 punti, con un micidiale uno-due nei primi 17 minuti: prima il super goal di Nahitan Nández, in grande spolvero, fresco di rinnovo del contratto, poi quello di Giovanni Simeone, al terzo centro consecutivo in altrettante partite disputate dalla ripartenza del campionato.

E’ apparso un Cagliari convinto dei propri mezzi, assai vicino a quello brillantissimo della prima parte della stagione. La squadra s’è avvalsa del ritorno di Radja Nainggolan, ma vanno sottolineate anche le prestazioni di tutti i compagni, ad iniziare dalla difesa, oggi in formato giovanile, con il ventenne Sebastian Walukiewicz ed il 19enne Andrea Carboni, al fianco dell’esperto Luca Ceppitelli e di Alessio Cragno tra i pali, preferito a Robin Olsen. protagonista a Ferrara.

Nel finale del primo tempo l’arbitro ha concesso un calcio di rigore al Cagliari, per un intervento di Nicolas N’Koulou in scivolata su Nahitan Nández ma è poi tornato sui suoi passi dopo aver rivisto l’azione alla VAR. Le squadra sono andate negli spogliatoi per il riposo sul 2 a 0 per il Cagliari.

Al ritorno in campo, Radja Nainggolan ha gelato il Torino, realizzando il 3 a 0 con uno dei suoi eurogoal! Partita decisa? Per niente.

Il Torino ha reagito con orgoglio, il Cagliari forse ha pensato che la partita fosse ormai chiusa e intorno al quarto d’ora i granata hanno rialzato la testa e prima sono andati a segno con una bella rovesciata del giovane brasiliano Gleison Bremer, poi hanno replicato con un gran tiro al volo di Andrea Belotti.

A quel punto il Cagliari si è scosso, ha capito di rischiare di compromettere che credeva già vinta, Walter Zenga ha gettato nella mischia Charalampos Lykogiannis che s’è procurato subito un calcio di rigore, per un ingenuo fallo di Nicolas N’Koulou. Dal dischetto Joao Pedro ha battuto Salvatore Sirigu e sul 4 a 2 la partita, nonostante i generosi tentativi del Torino, non ha più avuto storia.

«Nel primo tempo la squadra ha fatto esattamente quel che doveva fare ha commentato a fine partita Walter Zenga -. Naturalmente ci stanno anche delle cose da rivedere, ma fa parte del gioco. Veniamo da un periodo dove siamo stati chiusi in casa per due mesi e mezzo, dovevamo riacquistare serenità. Adesso per noi non cambia nulla: dobbiamo continuare con questo livello di attenzione, concentrazione, voglia di allenarci. Questo è lo spirito giusto, dobbiamo continuare così.»

 

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205 giorni! Tanto è durata l’astinenza dalla vittoria del Cagliari, interrotta questa sera da un goal di Giovanni Simeone che ha consentito a Walter Zenga di centrare la prima vittoria della sua gestione, dopo la sconfitta all’esordio di tre giorni fa a Verona. Era il 2 dicembre 2019 quando il Cagliari superava la Sampdoria 4 a 3 alla Sardegna Arena, con un incredibile goal di Alberto Cerri al 96′. E, scherzi del destino calcistico, la vittoria è arrivata proprio contro la nuova squadra di Alberto Cerri, la Spal! Un tempo lungo quasi sette mesi, amplificato dalla lunga interruzione causata dal lockdown per il Coronavirus, nel corso della quale la squadra rossoblu ha collezionato solo 4 punti, frutto di 4 pareggi e 8 sconfitte! Il Cagliari, in questo periodo, è precipitato dal 4° posto con 28 punti, a 2 punti dalla Lazio, all’11° con 32 punti, a 30 punti dalla stessa Lazio, intanto salita al secondo posto, ad un solo punto dalla capolista Juventus, in piena corsa per la conquistato dello Scudetto.

La vittoria odierna, maturata con un goal di Giovanni Simeone al 93′ su assist del rientrante Joao Pedro (all’8° centro stagionale, il secondo in 3 giorni dopo quello di Verona), dopo che Robin Olsen (oggi preferito ad Alessio Cragno), è pesantissima, perché spezza la lunghissima serie negativa e porta la squadra a quota 35, ben 10 punti sopra il terz’ultimo posto, a 11 giornate dalla conclusione del campionato, ad un passo dalla salvezza! Ed ora il Cagliari può aspettare più tranquillo e fiducioso, il prossimo match casalingo con il Torino.

 

 

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Posticipo di lusso, questa sera, alla Sardegna Arena, per la 16ª giornata di andata, tra Cagliari e Lazio, alla vigilia rispettivamente quinta e terza forza del campionato.

La Lazio è una delle squadre più in forma, reduce da un filotto di sette vittorie consecutive che hanno rilanciato la squadra capitolina alle spalle di Juventus ed Inter, potenzialmente a soli 3 punti dalla vetta. La squadra biancoazzurra gioca un gran calcio, trascinata dal bomber Ciro Immobile, capocannoniere del campionato con ben 17 reti realizzate in 15 partite, e dalla coppia formata da Luis Alberto, recordman in materia di assist, e Milinkovic Savic, forse il pezzo più pregiato, inseguito dai migliori club europei.

Il Cagliari arriva a questa sfida con il morale alle stelle, con un filotto di ben 13 risultati utili consecutivi che l’hanno lanciato dall’ultimo posto, dopo le due sconfitte iniziali subite alla Sardegna Arena con Brescia ed Inter, fino al quarto posto. I rossoblu di Rolando Maran rispettano la Lazio ma scenderanno in campo senza paura, decisi a tentare il definitivo salto di qualità, dopo le tante imprese compiute in questa stagione, su tutte le vittorie di Bergamo e Napoli.

Se il Cagliari dovrà guardarsi dagli attaccanti della Lazio, quest’ultima non potrà distrarsi in difesa, perché Joao Pedro (bomber rossoblu con 10 reti), Radja Nainggolan, Giovanni Simeone e Nahitan Nándezn sono in grado di crearle grossi problemi.

Il tecnico rossoblu dovrà fare a meno degli squalificati Robin Olsen e Marko Rog e degli infortunati Valter Birsa, Leonardo Pavoletti ed Alessio Cragno (gli ultimi due assenti da inizio stagione). Simone Inzaghi, viceversa, ha tutti a disposizione, eccezion fatta per l’infortunato Adam Marušić.

Fischio d’inizio ore 20.45, dirige Fabio Maresca di Napoli.

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Il Cagliari non finisce di stupire, travolge la Fiorentina con un clamoroso 5 a 2 e vola sempre più in alto in classifica, in piena zona Champions. La partita non ha avuto storia, il Cagliari l’ha condotta a suoi piacimento fin dalle battute iniziali e. dopo il commovente ricordo di Davide Astori, al 13′, con la partita fermata per 1 minuto per ricordare lo sfortunato difensore scomparso il 4 marzo dello scorso anno, ha sbloccato il risultato già al 16′ con un gran goal di Marko Rog, frutto di una splendida azione corale sviluppatasi sull’asse Cigarini-Joao Pedro-Nainggolan, impreziosita da un assist di tacco no-look di di Radja Nainggolan. Il Cagliari non ha fermato la sua pressione, ha continuato a macinare gioco ed è andato ancora in goal prima con Fabio Pisacane, pronto a deviare in rete con un preciso colpo di testa su angolo di Luca Cigarini, poi con Giovanni Simeone, con uno spettacolare colpo di tacco, su assist al volo di uno scatenato Radja Nainggolan. 3 a 0 in 34′, partita praticamente già decisa!

Il resto della partita è stato uno show del Cagliari che ha continuato a sciorinare un gioco brillante e a costruire palle goal, sia nel finale del tempo, con le squadre al riposo sul 3 a 0, sia in avvio di ripresa. E sono bastati 9′ al Cagliari per fare poker, con Joao Pedro, bravo a battere il 22enne portiere della Fiorentina Bartlomiej Dragowski, con una conclusione da biliardo che manda il pallone prima sul palo e poi in fondo alla rete. Al 19′, infine, è stato Radja Nainggolan, autore fino a quel punto di ben tre assist, a mettere la sua firma sul quinto goal, con una bordata terrificante all’incrocio dei pali, imparabile per il portiere viola. 5 a 0 al 64′.

La Sardegna Arena è una bolgia, l’entusiasmo è alle stelle per un Cagliari a tratti irresistibile!

La Fiorentina, punta nell’orgoglio, dopo una serie di sostituzioni (fuori anche un acciaccato Federico Chieaa, sostituito da Rachid Ghezzal) tenta una reazione, per cercare di alleggerire almeno in parte il peso della sconfitta, e va due volte in goal con il 19enne attaccante Dusan Vlahovic, per il definitivo 5 a 2. Nel finale Alberto Cerri potrebbe firmare il 6° goal del Cagliari, solo davanti a Bartlomiej Dragowski gli scarica addosso un pallone facilmente addomesticabile. Ma forse, sarebbe stata una punizione fin troppo severa per la Fiorentina…

Il Cagliari vola in classifica, con 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 partite, dopo le 2 sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter. E i tifosi sognano l’Europa!

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«Vogliamo rafforzare il legame con i tanti sardi nel mondo che sono custodi della tradizione e della cultura millenaria della nostra Isola e ambasciatori della sua migliore immagine, perché ovunque siano andati a vivere si sono connotati per il loro profondo senso del dovere, del rispetto e della lealtà.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, illustrando questa mattina, con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, il progetto “Casa Sardegna” nel corso di una conferenza stampa, a Villa Devoto.

«Vogliamo mantenere fortissimo questo legame identitario – ha spiegato l’assessore Alessandra Zedda – con gli emigrati e i loro familiari in Italia e all’estero attraverso le massime espressioni della cultura e dello sport nell’Isola: il nuraghe, la nostra casa più antica, il Cagliari Calcio e la Dinamo Sassari.‚»

«Primo obiettivo dell’iniziativa – ha aggiunto la vicepresidente della Giunta – la costruzione di un nuraghe, nelle diverse forme artistiche, da parte degli emigrati, che abbiamo individuato come ‘missionari di Sardegna’, nelle città in cui operano i 121 circoli dei sardi”.»

Saranno poi portate avanti, con il Cagliari e la Dinamo, iniziative per consolidare il senso di appartenenza dei nostri emigrati attraverso la storia e i successi del calcio e del basket.
Primi “testimonial” saranno i giocatori del Cagliari Lucas Castro e Giovanni Simeone, entrambi argentini, e della Dinamo, Marco Spissu.

»Domani 7 novembre a Buenos Aires – ha ricordato poi Alessandra Zedda – si apre ufficialmente il congresso di tutti i circoli degli emigrati in America. Durerà tre giorni e sarà l’occasione per presentare il progetto ‘Casa Sardegna’ e rafforzare il legame con chi in futuro sarà ambasciatore dei sardi.»

«Abbiamo nel nuraghe un elemento di identità collettiva – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – nel quale tutti i sardi possono riconoscersi e nel quale chi è sardo può riconoscere un tratto distintivo dell’Isola. Consentire di edificare questo nostro simbolo significa anche portare nel mondo un’immagine della Sardegna legata non solo alle sue ben note potenzialità paesaggistiche, ma anche ai suoi aspetti culturali, dei quali siamo fieri eredi e portatori. Coniugando questa radice storica profonda con lo sport, elemento di assoluta importanza per lo sviluppo psicofisico dei giovani, e facendolo con dei testimonial di eccezione come Cagliari e Dinamo – ha concluso il presidente della Giunta – diamo un esempio positivo ai tanti giovani che praticano sport offrendo un’immagine vincente della Sardegna.»

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Che Cagliari! La fantastica Atalanta di Giampiero Gasperini questo pomeriggio è stata battuta con pieno merito da una squadra rossoblu che non finisce di stupire e, con i tre punti conquistati, l’ha agganciata al quarto posto insieme alla Lazio, impostasi questa sera al “Giuseppe Meazza” sul Milan.

Il Cagliari visto a Bergamo è sicuramente in grado di tenere testa a qualsiasi avversario. Gioca un ottimo calcio, fatto di possesso, tecnica, pressing e ritmi sostenuti in tutte le zone del campo. L’Atalanta lo ha capito fin dalle battute iniziali, quando solo una grande parata di Pierluigi Gollini su un diagonale di Giovanni Simeone, ha evitato il goal del Cagliari.

Rolando Maran inizialmente ha tenuto in panchina Nahitan Nández e Luca Cigarini, affidandosi ad un centrocampo formato da Lucas Castro, Christian Oliva, Marko Rog e Radja Nainggolan, ed i risultati sono stati straordinari. La vittoria è nata proprio in mezzo al campo, dove il Cagliari ha sovrastato una squadra che arrivava a questa sfida reduce da una serie di prestazioni da applausi a scena aperta, le ultime due il 7 a 1 all’Udinese e il 2 a 2 di Napoli.

Sbloccato il risultato al 32′ con la punizione battuta da Charalampos Lykogiannis e deviata alle spalle di Pierluigi Gollini da Mario Pašalić, il Cagliari s’è salvato al 38′ su una conclusione di Alejandro Darío Gómez terminata sulla traversa e un minuto dopo è arrivata l’espulsione di Josip Ilicic, al quale il direttore di gara ha mostrato il rosso diretto per condotta antisportiva ai danni di Charalampos Lykogiannis.

Il Cagliari non ha mai arretrato il baricentro, continuando ad attaccare prima e dopo il goal del vantaggio. In avvio di ripresa l’Atalanta ha cercato di creare gioco per riconquistare la parità ma il portierone rossoblu Robin Olsen (sembra un altro rispetto al portiere visto lo scorso anno alla Roma) non ha corso grandi rischi. E, alla prima occasione, il Cagliari ha chiuso i conti, con il secondo goal, realizzato da Christian Oliva, bravo ad avviare l’azione e, dopo uno scambio con Giovanni Simeone, a concluderla – su velo di Joao Pedro – con un destro imparabile per Pierluigi Gollini.

La reazione dell’Atalanta è stata rabbiosa ma poco lucida. Il valzer delle sostituzioni non ha modificato gli equilibri, la difesa rossoblu ha continuato a rischiare poco e all’83’, su un’azione condotta in superiorità numerica, la conclusione di Nahitan Nández è stata respinta con i piedi da Pierluigi Gollini. All’89’ Robin Olsen ha detto ancora no ad un tiro dalla distanza di Ruslan Malinovs’kyj ed al fischio finale è esplosa la gioia della squadra rossoblu e dei suoi numerosi tifosi presenti sulle tribune del Gewiss Stadium.

Per il Cagliari è la terza vittoria a Bergamo negli ultimi tre campionati!

Il Cagliari vola, in trasferta è ancora imbattuto, dopo le due sconfitte casalinghe iniziali ha messo insieme 21 punti in 9 partite, frutto di 6 vittorie e 3 pareggi (3 vittorie e 2 pareggi in trasferta). E domenica prossima alla Sardegna Arena, ci sarà la Fiorentina.

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E’ un Cagliari che fa sognare i suoi tifosi, battuto il Bologna 3 a 2 in rimonta, agganciato il quinto posto alla pari di Napoli e Lazio. Come non era stato difficile prevedere, è stata una partita molto complicata, contro un Bologna che vive un periodo assai positivo, gioca bene e complica i piani delle squadre avversarie. La squadra di Sinisa Mihajlovic s’è portata in vantaggio allo scadere del primo tempo, con un calcio di rigore trasformato da Santander, ma nella ripresa ha dovuto fronteggiare la reazione rabbiosa del Cagliari che ha prima pareggiato con Joao Pedro, poi s’è portata in vantaggio con uno stupendo goal di Giovanni Simeone, sempre più convincente in un attacco che, non bisogna dimenticarlo, è orfano dall’inizio della stagione del suo centravanti titolare, Leonardo Pavoletti, infortunato; ed ha fatto tris ancora con Joao Pedro. Nel finale il Bologna ha generosamente tentato di tornare in partita, ha dimezzato lo svantaggio con un autogoal del portiere del Cagliari Robin Olsen, ma non è andato oltre, perché il Cagliari ha difeso con una certa tranquillità il meritato successo che, con i 3 punti, lo porta a quota 18 punti, assolutamente inimmaginabile, il 1° settembre, al termine della partita persa alla Sardegna Arena con l’Inter. Da allora, il Cagliari non ha più perso, collezionando 5 vittorie e 3 pareggi, una media da quartieri alti della classifica…

Il Cagliari vola, Rolando Maran sorride, i tifosi sognano…

 

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Il Cagliari fa sul serio, dopo Parma e Genoa, ha battuto anche il Napoli al San Paolo con un goal di Lucas Castro. La terza vittoria consecutiva lancia la squadra di Rolando Maran in zona Champions League. Dopo le due sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter e, soprattutto, dopo i gravi infortuni che hanno messo KO Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti e i problemi fisici che hanno messo fuori causa Paolo Faragò, Radja Nainggolan e Luca Cigarini, un tris di vittorie così squillanti era assolutamente imprevedibile. La vittoria odierna è molto diversa rispetto a quelle ottenute contro Parma e Genoa, ma era diverso anche l’avversario… Il Napoli s’è presentato alla partita odierna reduce da due vittorie consecutive in campionato e dalla brillante vittoria sui campioni d’Italia del Liverpool all’esordio in Champions League e, probabilmente, era convinto di fare un sol boccone della decimata formazione rossoblu. La squadra di Carlo Ancelotti ha tenuto a lungo il possesso del pallone (alla fine sarà 63% contro 37%) ma nel primo tempo ha costruito poco, Olsen ha fatto la sua parte su alcune conclusioni e la difesa napoletana ha avuto qualche problema sulle iniziative di Giovanni Simeone e Rog.

Nel secondo tempo il Napoli ha aumentato notevolmente la pressione, ha creato diverse opportunità per sbloccare il risultato ma ha trovato sulla sua strada una difesa del Cagliari in formato super. E nel finale Rolando Maran ha effettuato alcuni cambi per dare forze nuove alla squadra, Lucas Castro per Marko Rog e Alberto Cerri per Giovanni Simeone. Sono state le mosse vincenti, perché dopo altre due conclusioni di testa di Kalidou Koulibaly e Fernando Llorente, Il Cagliari ha confezionato il goal-partita all’87’: Nahitan Nandez dalla destra ha servito un cross a mezza altezza per la testa di Lucas Castro che ha colpito potente e preciso, spedendo il pallone alle spalle di Alex Meret.

Il Napoli ha subito il colpo, l’arbitro ha espulso Kalidou Koulibaly ed il Napoli ha tentato una disperata reazione in dieci uomini. Il Cagliari si è chiuso a riccio per respingere gli assalti napoletani ed è riuscito a centrare il colpo grosso. 9 punti in 3 partite lanciano la squadra di Rolando Maran al vertice della classifica, lontana dalla zona calda. Domenica alla Sardegna Arena arriva l’Hellas Verona. Il tecnico rossoblu spera di recuperare qualche pedina ma la squadra ha dimostrato di essere competitiva e pienamente consapevole dei propri mezzi. Con un Cagliari così, sperare in un poker di successi non appare azzardato.

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Trasferta durissima, questa sera, per il Cagliari, al San Paolo di Napoli, nel turno infrasettimanale della quinta giornata di andata del campionato di serie A 2019/2020 (fischio d’inizio ore 21.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giorgio Schenone di Genova e Pasquale De Meo di Foggia, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Federico La Penna di Roma1 e Salvatore Longo di Paola).

Il Napoli arriva a questo appuntamento lanciatissimo, con un bilancio ampiamente positivo in questo primo scorcio di stagione: 9 punti in campionato, frutto di tre vittorie (due esterne) ed una sconfitta (sul campo della Juventus) e di una splendida vittoria sui campioni d’Italia del Liverpool nella prima giornata del girone di Champions League. La squadra di Carlo Ancelotti s’è rivelata fin qui una macchina da goal, 13 realizzati in 4 partite, anche se la difesa non è stata proprio imperforabile (8 goal subiti, alla media di 2 a partita).

Rolando Maran rispetto alla partita vinta con il Genoa, ha perso Luca Cigarini, la cui assenza va ad aggiungersi a quelle di Alessio Cragno, Leonardo Pavoletti, Radja Nainggolan e Paolo Faragò, ma non si fascia la testa ed è pronto a giocare la partita a viso aperto, cosciente di non aver niente da perdere. considerato che sulla carta l’esito dell’incontro dovrebbe essere scontato. Il Cagliari sarà guidato da Nahitan Nández, già idolo della tifoserie rossoblu, a centrocampo, e dalla coppia formata da Giovanni Simeone e Joao Pedro in attacco.

Giovanni Simeone.