29 March, 2024
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Sede Banco di Sardegna Cagliari 3

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna S.p.A. ha approvato oggi il Resoconto intermedio di gestione consolidato del Banco di Sardegna e delle sue controllate riferito al 30 settembre 2015.

Nonostante la contrazione del margine d’interesse e il sostenimento integrale, nel mese di settembre, del significativo onere straordinario derivante dall’accordo sindacale – siglato lo scorso agosto – per la razionalizzazione degli organici prevista nel Piano Industriale di Gruppo 2015-20174, il Banco e le sue società controllate hanno registrato un risultato reddituale più che soddisfacente potendo contare sul consolidamento di alcuni segnali positivi che si erano già manifestati a partire da inizio anno, quali la crescita delle commissioni, l’apporto dell’attività finanziaria, la riduzione delle rettifiche sui crediti e il calo strutturale delle spese di funzionamento. La raccolta da clientela si conferma in crescita, sia nella forma diretta sia in quella indiretta, quest’ultima specie nel risparmio gestito, mentre l’andamento degli impieghi mostra un lieve calo, in linea con l’andamento nel sistema regionale. I crediti deteriorati netti si confermano stabili rispetto a fine dicembre 2014 mentre il rapporto di copertura sale al 45,3%.

Gli indicatori patrimoniali di vigilanza del Banco di Sardegna si rafforzano ulteriormente raggiungendo valori di molto superiori ai minimi richiesti.

«Siamo soddisfatti di poter consolidare alcuni segnali positivi che si erano già manifestati a partire da inizio anno – ha commentato il Direttore Generale del Banco, Giuseppe Cuccurese -: ci riferiamo al trend delle commissioni, in crescita del 3%, alla sostanziale riduzione di 44,8 milioni (pari al 46,6%) delle rettifiche su crediti, alla evidente riduzione strutturale delle spese di funzionamento.

Questi elementi, sommati al buon apporto che continua ad essere garantito dal portafoglio titoli, ci hanno consentito da un lato di contenere il calo del margine d’interesse e dall’altro di spesare oltre 20 milioni di oneri una tantum derivanti dal piano di razionalizzazione degli organici, raggiungendo un utile ante imposte di 18,4 milioni; ricordiamo che lo stesso indicatore, senza i citati oneri, avrebbe superato i 38 milioni lordi, attestandosi sugli stessi livelli del settembre 2014.

Siamo inoltre molto gratificati dalla fiducia confermataci dai nostri clienti sul fronte della raccolta, che continua a crescere sia nella forma diretta sia in quella indiretta, quest’ultima specie nel risparmio gestito che è all’origine della buona crescita commissionale. Sul fronte degli impieghi cominciamo a vedere un’inversione di tendenza pur registrando ancora un lieve calo, anche originato dai positivi effetti stagionali dell’industria turistica.

Si cominciano a vedere, sebbene ancora deboli, i primi segnali di ripresa dei consumi e degli investimenti e stiamo lavorando per continuare ad essere protagonisti del mercato, ben consapevoli di dover puntare, come non mai, al miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi; ci stiamo infatti dedicando al rafforzamento e al miglioramento della spinta commerciale come pure alla razionalizzazione della rete per servire meglio il territorio, prestando particolare attenzione ai clienti, al capitale umano, al profilo di rischio, alla liquidità e alla solidità patrimoniale, che già esprime coefficienti di vigilanza superiori al 20%.

Siamo infine fiduciosi sulle prospettive economiche e commerciali – ha concluso Giuseppe Cuccurese -, considerato che da un lato stiamo sostenendo nell’anno in corso la maggior parte degli oneri straordinari previsti dal piano industriale, mentre gli effetti positivi si registreranno già a partire in parte dal 2016 ed a regime dal 2017 grazie alla riduzione in via strutturale dei costi di funzionamento ed ai primi ritorni dagli investimenti.»

Banco Bitti 1 Banco Bitti 2

Dopo l’evento dello scorso fine settimana con “Cortes Apertas” nell’ambito della manifestazione “Autunno in Barbagia”, oggi a Bitti, in Piazza Asproni, si è svolta una giornata dedicata allo sport e alla solidarietà.

Nel corso di una tavola rotonda promossa dall’amministrazione comunale proprio sui valori dello sport e della mutualità, il Direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, ha consegnato al sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, un assegno di centomila euro, simbolo del contributo di solidarietà erogato dal Banco di Sardegna e dalla sua capogruppo Bper, per il restauro della Scuola dell’Infanzia di via San Tommaso danneggiata dal ciclone Cleopatra nel novembre 2013.

All’iniziativa di Bitti, hanno partecipato anche il presidente e l’allenatore della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara e Meo Sacchetti, oltre agli atleti e allo staff tecnico. Nella piazza principale del paese, trasformata per l’occasione in un campo da basket, i campioni d’Italia hanno animato il pomeriggio insieme alle scolaresche del paese e ai giovani allievi della società Ichnos di Nuoro.

«Oggi è proprio una “bella” giornata, una festa che vorrei dedicare ai bambini e ai giovani di Bitti e del circondario venuti così numerosi – ha detto il Direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese -. Sono particolarmente felice che a portare un segnale di serenità e di fiducia siano proprio la Dinamo e il Banco, un sodalizio che guarda al territorio con grande rispetto e attaccamento.»

«Diamo sempre grande valore alle iniziative di carattere sociale e oggi ancora di più perché abbiamo vissuto da vicino i danni dell’alluvione – ha spiegato il presidente della Dinamo Stefano Sardara -. Siamo stati vicino al territorio e siamo doppiamente felici di trovarci insieme al Banco per questo momento così particolare.»

«Grazie Banco di Sardegna e grazie Dinamo per la bella giornata di sport e per la grande solidarietà ricevuta durante l’alluvione del 2013 – ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini -. E’ una bella occasione per tutta la nostra comunità. I lavori per la scuola stanno per essere avviati, abbiamo approvato i progetti, contiamo di concludere entro quest’anno e di poter aprire ai bambini i nuovi spazi.»

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Scudetto Dinamo 7

Per celebrare i campioni d’Italia, il Banco di Sardegna ha realizzato la “Carta Scudetto”, una speciale carta prepagata del circuito Mastercard, ricaricabile a banda magnetica con chip e pin.

I tifosi della Dinamo Banco di Sardegna potranno così avere sempre a portata di mano la carta della loro squadra e contribuire, con il suo utilizzo, alle iniziative benefiche della Fondazione Dinamo, a cui il Banco destinerà lo 0,10% per ogni transazione effettuata.

«L’idea di dedicare un nostro prodotto allo storico scudetto – ha dichiarato il Direttore Generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese – è nata sul parquet di Reggio Emilia in gara 7, dopo aver visto la Pintadera e il nome del Banco risaltare sulle magliette dei vincitori e dopo aver sentito il tam tam che arrivava dalle strade e dalle piazze di tutta la Sardegna. Da qui abbiamo pensato a un kit dedicato a tutti i tifosi, ma che, siamo certi, farà particolarmente felici i nostri ragazzi visto che la carta potrà essere usata da chi ha oltre 11 anni.»

«E’ un’iniziativa che ancora una volta ci onora e salda in maniera ancora più forte la partnership con il Banco di Sardegna – ha sottolineato il presidente della Dinamo Stefano Sardara – che per noi non è semplicemente uno sponsor ma il compagno di viaggio che, oltre ad sempre presente e attento ad un progetto ben più ampio di sostegno alla società e ai suoi tifosi, ci dà anche nuovi stimoli di crescita e impegno. Anche in questa occasione, con l’emissione di questa Carta Scudetto il Banco non si è dimenticato della Fondazione Dinamo, che è parte integrante e imprescindibile del nostro progetto sportivo e sociale. E di questo siamo davvero grati.»

Il kit, prodotto in cinquemila esemplari, sarà disponibile a partire da lunedì 7 settembre, al prezzo di 12 euro, nelle filiali del Banco di Sardegna operanti nei principali centri dell’Isola e, su ordinazione, in ogni piazza dove è presente uno sportello.

Oltre alla carta prepagata da usare per gli acquisti, il kit contiene un’altra card, da collezione, e la maglietta celebrativa della finale scudetto, quella indossata dai giocatori durante la premiazione del 26 giugno a Reggio Emilia.

I possessori della carta, inoltre, godranno di uno sconto del 10% sul merchandise acquistato nei Dinamo Store.

Francesco Pigliaru 27
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto ieri sera alle finali regionali Oscar Green 2015 alla tavola rotonda “La sfida sarda delle imprese agricole innovative nell’anno di EXPO” all’Auditorium del Banco di Sardegna, a Cagliari.
Francesco Pigliaru ha parlato delle enormi potenzialità del settore, sottolineando come uscire dall’assistenzialismo, rendersi produttiva ed entrare nei mercati internazionali sia il passaggio necessario perché l’agricoltura diventi la vera chiave di sviluppo che può far uscire la Sardegna dalla crisi.

Il presidente Pigliaru ha sottolineato come le opportunità siano date dal mercato, non dalle istituzioni pubbliche, precisando che «solo attraverso la collaborazione le nostre piccole aziende possono affacciarsi sullo scenario internazionale e conquistare milioni di potenziali nuovi consumatori, nel mondo, interessati a prodotti di qualità, che arrivano da una terra sicura, che offre garanzie ambientali certe. La grande speranza per la nostra agricoltura e quindi per il futuro della nostra regione sono i giovani».

«In questo momento, come mai prima, abbiamo l’opportunità di una agricoltura che parla al mondo, e per poterla cogliere bisogna essere pronti, bisogna puntare anche in questo caso sull’istruzione». In chiusura il presidente Pigliaru ha ribadito quale sia il ruolo della Regione, «che possiede tante terre inutilizzate e che invece devono essere anch’esse messe a disposizione di una visione di sviluppo: saranno messe a bando affinché siano rese produttive da imprenditori agricoli capaci». Al tavolo dei relatori, insieme al presidente Pigliaru sono intervenuti il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, l’imprenditrice Daniela Ducato, il presidente regionale di Coldiretti Battista Cualbu e il delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Salvatore Puddu.

 

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Raffaele Paci 4
L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha partecipato stamane al workshop organizzato a Cagliari dal Banco di Sardegna, nel quale sono stati illustrati i risultati ottenuti durante i tre anni di attività dal Fondo di sviluppo urbano Jessica, iniziativa congiunta della Commissione Europea e della Banca Europea per gli investimenti, che mettendo in campo 33 milioni di euro grazie all’effetto moltiplicatore del Fondo ha permesso di finanziare 10 progetti per un valore complessivo di opere pari a 112 milioni di euro circa.

«Quello di oggi è un segnale importante – ha detto Raffaele Paci -, dimostra che quando si mettono in campo strumenti innovativi come Jessica le risposte ci sono da parte delle imprese e dei Comuni. La Regione, da parte sua, sta facendo il possibile per accompagnare le imprese e in generale l’economia sarda in questa fase di ripresa.»
Al workshop, con l’assessore Paci, hanno partecipato il presidente del Banco di Sardegna Antonello Arru, il direttore generale Giuseppe Cuccurese, il capo divisione Infrastrutture Energia e Settore Pubblico della Banca europea per gli investimenti Andrea Tinagli, il direttore del Centro regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu e il direttore generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia Elisabetta Neroni.
La Regione ha attivato Jessica nel 2011 come progetto pilota: gli interventi finanziati hanno riguardato servizio pubblico locale, miglioramento della mobilità urbana sostenibile, recupero del patrimonio architettonico.
«Stiamo rafforzando questi strumenti di ingegneria finanziaria aprendoli anche ad altri settori. Il principio del fondo di rotazione supera la vecchia idea del fondo perduto e punta sulla restituzione, il che dà anche agli attori interessati molta più autonomia, perché non sono più dipendenti dal contributo regionale. Vale per le imprese ma anche per i Comuni, che hanno così un’occasione importante per essere protagonisti di un’altra sfida. La prossima fase di programmazione prevede di estendere il fondo Jessica agli attrattori ambientali culturali e turistici, punti forti della Sardegna, ma anche di puntare su altri strumenti finanziari a favore dell’alta tecnologia che stiamo mettendo in campo. I segnali della ripresa ci sono – ha concluso il vicepresidente della Regione -. Ora bisogna cavalcare questi segnali e rafforzarli, e uno dei modi per farlo è immettere liquidità nel mercato.»

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Nella giornata di mercoledì 22 luglio, alle ore 9,30, nell’Auditorium del Banco di Sardegna in viale Bonaria 33 a Cagliari (8° piano), si terrà un workshop finalizzato ad illustrare i risultati ottenuti durante i tre anni di attività dal Fondo di Sviluppo Urbano Jessica Sardegna lotto 1 (FSU), gestito dall’Ufficio Finanza d’Impresa e Crediti Speciali del Banco di Sardegna, con l’ausilio di Sinloc S.p.A., in qualità di advisor tecnico.

Lo strumento Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) è un’iniziativa congiunta della Commissione Europea e della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), per la promozione di strumenti di ingegneria finanziaria, quali i Fondi di Sviluppo Urbano finanziati attraverso le risorse F.E.S.R. (Fondi Europei di Sviluppo Regionale) al sostegno di interventi di sviluppo urbano sostenibile nelle città europee. Nel 2011 la Regione Autonoma della Sardegna ha attivato Jessica come Progetto Pilota.

Nel mese di luglio 2012 il Banco di Sardegna SpA ha sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti un contratto per la gestione del Fondo dedicato alla Riqualificazione Urbana attraverso una dotazione di 33 milioni di Euro a valere su risorse dell’ASSE V – Sviluppo Urbano del POR FESR Sardegna 2007-2013.

Grazie all’ effetto moltiplicatore del Fondo sono stati finanziati progetti per un valore complessivo di opere pari a circa 112 milioni di euro attraverso la concessione di finanziamenti ad imprese ed Enti pubblici e mediante operazioni di project financing, nella forma sia di senior loan, sia di investimento nel capitale di rischio delle società veicolo.

Gli interventi finanziati hanno riguardato opere destinate alla valorizzazione del servizio pubblico locale, al miglioramento della mobilità urbana sostenibile, al recupero del patrimonio architettonico esistente, al miglioramento dell’attrattività turistica dei centri urbani ed al sostegno dell’inclusione sociale.

Il Banco di Sardegna, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, la Banca Europea per gli Investimenti e l’advisor tecnico Sinloc SpA, illustreranno il progetto JESSICA ed i risultati raggiunti in questa prima fase.

Nell’occasione verranno raccolte le testimonianze dei beneficiari delle risorse Jessica e saranno approfondite le prospettive di sviluppo del FSU, considerato dalla BEI un esempio di “best practice” in Italia.

Interverranno come relatori: il Direttore Generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese; l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci; il Capo Divisione Infrastrutture, Energia e Settore Pubblico della Banca Europea per gli Investimenti, Andrea Tinagli; l’Amministratore Delegato della Sinloc SpA, Antonio Rigon; il Responsabile Operativo del Fondo JSA Lotto 1, nonché Responsabile dell’Ufficio Finanza d’Impresa e Crediti Speciali del Banco di Sardegna, Paola Del Fabro; il responsabile dell’Autorità di Gestione del POR FESR, Gianluca Cadeddu; il Direttore Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia della Regione, Elisabetta Neroni; il Capo Unità Strumenti Finanziari, Dipartimento Mare Adriatico di BEI, Andrea Bua. 

Sede Banco di Sardegna Cagliari 6

Maria Carmela Folchetti-02

Le imprese artigiane sarde chiedono credito ma i cordoni della borsa si stringono ancora.

I prestiti all’artigianato, tra dicembre 2013 e lo stesso mese del 2014, sono diminuiti del 1,6%, scendendo sotto quota 900 milioni di euro (per la precisione 899milioni di euro), con una variazione negativa di 15 milioni. I finanziamenti a questo settore, rappresentano solo il 7,4% rispetto al totale assegnato all’intero sistema produttivo isolano (12 miliardi e 094 milioni di euro). Da ricordare che le imprese artigiane rappresentano il 25% circa di tutto il sistema produttivo isolano.

I dati della crisi del credito, presentati ieri sera nel convegno regionale dal titolo “La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione, organizzato a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, emergono dall’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati Banca D’Italia e Artigiancassa, tra fine 2013 e fine 2014.

«La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica – ha affermato Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica.»

Alla fine di dicembre 2014, per le imprese artigiane della Sardegna i tassi di interesse a breve termine sono leggermente calati rispetto a quelli dell’anno prima (dicembre 2013), perdendo 15 punti base, assestandosi sul 7,84%, tasso in ogni caso enormemente più alto rispetto alla media nazionale del 5,91%.

I tassi “attivi effettivi” provinciali, ovvero i dati sul costo del credito riferito a tutte le imprese del territorio, dicono che Olbia-Tempio registra il tasso più alto in Sardegna: 9,07% ovvero 316 punti base in più rispetto alla media nazionale. Quello applicato in Gallura è il secondo più alto in tutta Italia, dopo Crotone con il 9,l1%. L’Ogliastra occupa il quinto posto tra le province con il tasso di interesse più alto: 8,80% e 289 punti base in più rispetto alla media italiana. Al 15esimo Carbonia Iglesias, con l’8,17% e 226 punti base in più sopra la media. Al 25esimo Nuoro (7,88 e 195 p.b), al 29esimo il Medio Campidano (7,70% e 179 p.b.), al 30esimo Sassari (7,58% e 167 p.b), al 35esimo Cagliari (7,48 e157 p.b.). Quella meglio posizionata tra le province sarde è Oristano, con un tasso del 7,30% e 139 p.b. in più sopra la media italiana.

La consistenza dei prestiti alle imprese artigiane, rileva cali in ogni provincia. La contrazione maggiore del credito verso le aziende si rileva in Ogliastra con un -4,2% (32milioni di euro erogati in totale alle imprese artigiane). Seguono Oristano (-3% e 80 milioni erogati), Cagliari (-2,5% e 243 milioni di euro), Carbonia-Iglesias (-2,1% e 49 milioni), Nuoro (-2% e 108 milioni), Sassari (-0,6% e 181 milioni) e il Medio Campidano (-0,2% e 46 milioni). Il calo minore si registra a Olbia-Tempio con un -0,1% e 106 milioni di erogato.

«Le nostre imprese – ha proseguito la presidente Folchetti – non hanno bisogno di grosse somme ma di cifre piccole, fondamentali per la sopravvivenza di tante attività economiche.»

«Infatti – ha affermato Pietro Paolo Spada, coordinatore del Convegno e delegato della Rete Confidi Confartigianato – l’impossibilità di autofinanziarsi a causa della bassa capitalizzazione e della scarsa liquidità impone alle aziende di dover contare su una continuità delle linee di credito al fine di poter proseguire l’attività». «Insomma – ha sottolineato Spada – le imprese sarde sarebbero pronte a tornare a investire in beni materiali e in asset immateriali, come la formazione, il marketing e la ricerca e lo sviluppo, ma la loro volontà è ostacolata dalla difficoltà di reperire risorse». «Quale è la soluzione? – ha chiesto Spada alla platea degli intervenuti -. La risposta è semplice: per favorire l’accesso al credito degli artigiani, è urgente il rafforzamento dei consorzi fidi promossi dalle associazioni di categoria, che sono vicini alle imprese e conoscono i territori».

Riccardo De Lisa, Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Cagliari, ha ricordato come il 14% delle imprese italiane soffra di problemi di accesso al credito e di come il 29% di queste abbia subito un peggioramento negli ultimi tempi. Per De Lisa è necessario riorganizzare il sistema dei Confidi affinché tutti abbiano garanzie efficaci sottolineando che se questi entrano in crisi il sostegno non può avvenire con gli aiuti di Stato.

Federica Ricci, di Fedart Fidi, la Federazione Nazionale dei Confidi artigiani, ha affermato come i Consorzi Fidi abbiano un ruolo di rappresentanza nei confronti del sistema bancario per ottenere tassi migliori. La Ricci ha poi sottolineato come «il mercato da solo non sia in grado di funzionare» e di come occorrano «politiche specifiche per fornire e ottenere garanzie sufficienti”. Ha concluso ricordando come i Confidi debbano essere “protagonisti della politica regionale».

Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna, ieri in rappresentanza dell’ABI, ha ribadito più volte come banche, imprese e pubblica amministrazione debbano prendersi, ognuno per la propria parte, le responsabilità. Ha ribadito come non sia vero che le concessioni di credito vengano decise dal rating e di come i Confidi siano tutti uguali («Il loro ruolo è fondamentale soprattutto in questa crisi»). Cuccurese ha poi presentato alcuni dati sulle “sofferenze”: in Sardegna la percentuale arriva al 15% rispetto al 10% della media italiana, percentuale che arriva al 26% nel cumulo “imprese+famiglie”. Una soluzione per ovviare alla carenza di credito alle imprese, secondo Cuccurese è quella dell’emissione dei mini bond e dei mini mini bond, il finanziamento privato, così come avviene da anni negli USA.

Stefano Pigolotti, Direttore Generale SDL Centrostudi, ha invece presentato il dossier relativo alle “Anomalie finanziarie: il dossier nazionale e la situazione in Sardegna”.

Ha chiuso il convegno, l’intervento di Raffaele Paci, assessore regionale al Credito, Bilancio e Programmazione,

«Dalla crisi si esce con le imprese, facendo sviluppo e occupazione – ha affermato – ma ricordiamoci che la Regione con può creare lavoro, anche se c’è da ricordarsi che se non c’è l’ombrello pubblico molte imprese chiudono». Ha poi affrontato la questione della riforma dei Confidi, ricordando l’istituzione del Fondo Unico, della necessità di Consorzi di Garanzia seri e sani, in grado di svolgere il ruolo di processo degli investimenti delle imprese. Ha poi ricordato che «se l’impresa è incagliata, la Regione o le Banche, ovvero il pubblico, non potranno più intervenire» ovvero «si favorirà solo chi va bene: queste sono le regole e bisogna rispettarle». Paci ha poi fatto anche un richiamo all’edilizia: «Stiamo rilanciando i cantieri ovvero stiamo dando ossigeno alle imprese attraverso il meccanismo del moltiplicatore». In conclusione, l’assessore ha voluto dare un segnale positivo alle imprese: «Il percorso dell’uscita dalla crisi è lungo ma la luce si vede in fondo al tunnel. I primi dati positivi sull’occupazione ci sono, c’è una piccola inversione di tendenza«.

Le 8 province sarde – Imprese artigiane

 

Provincia

Tasso attivo effettivo (costo credito) in %

Variaz. Tasso 2014 su 2013 (in punti base)

Consistenza Prestiti alle imprese artigiane in milioni di euro

Variaz. % Consistenza prestiti 2014 su 2013

Cagliari

7,48%

-27

243

-2,5%

Carbonia-Iglesias

8,17%

+31

49

-2,1%

Medio Campidano

7,70%

+14

46

-0,2%

Oristano

7,30%

+27

80

-3,0%

Ogliastra

8,80%

-34

32

-4,2%

Nuoro

7,86%

+13

108

-2,0%

Sassari

7,58%

-20

181

-0,6%

Olbia-Tempio

9,07%

-17

160

-0,1%

Sardegna

7,84%

-15

899

-1,6%

ITALIA

5,91%

-56

47.055

-3,8%

 

 Banco Carloforte 2Banco Carloforte 1

Il Banco di Sardegna consolida la sua presenza a Carloforte. Venerdì 24 aprile il presidente Antonello Arru e il direttoregenerale Giuseppe Cuccurese, alla presenza delle autorità locali, hanno inaugurato i nuovi uffici in Corso Battellieri 21/22. Dotati di un lay-out moderno e funzionale, i nuovi uffici offrono alla clientela spazi adeguati ed accoglienti per poterla servire con la dovuta efficienza e riservatezza.

L’investimento conferma il forte e storico legame tra il Banco di Sardegna e Carloforte e vuole ribadire l’attenzione verso la comunità e l’economia tabarchina, dando un segnale di fiducia e di stimolo proprio nel momento in cui la crisi non ha ancora cessato del tutto i suoi effetti e si cominciano a intravvedere i primi segnali di ripresa.

«Carloforte è piazza che ben si addice alle caratteristiche del Banco, dove abbiamo ancora spazi di crescita importanti – ha dichiarato il direttore generale Giuseppe Cuccurese -. Era quindi fondamentale presentarci con uffici nuovi, dotati di spazi adeguati e confortevoli, al fine di curare al meglio e fidelizzare la nostra attuale clientela, garantendoci allo stesso tempo un’auspicata crescita; lavoreremo ovviamente per affiancare all’accoglienza dell’ambiente una qualità del servizio più che adeguata.»

Banco di Sardegna 9

Con l’obiettivo di favorire i processi di crescita e di sviluppo tecnologico del sistema delle imprese isolane, con particolare attenzione rivolta alle Start-Up, oggi a Cagliari, nella sede del Banco di Sardegna, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Regione, Sardegna Ricerche, Sfirs e Banco di Sardegna.

Il Protocollo stabilisce che il Banco di Sardegna potrà concedere un’anticipazione bancaria fino all’80% dell’incentivo pubblico erogato da Sardegna Ricerche (con un importo limite massimo di 50.000 euro) a sostegno delle attività innovative con l’assistenza del Fondo regionale di Garanzia per le PMI gestito dalla Sfirs.

Il Fondo è stato costituito appositamente dalla Regione Sardegna con risorse del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese della Sardegna e così stimolare anche gli investimenti innovativi necessari per espandere la base e agevolare le diversificazioni produttive.

Maria Paola Corona (Presidente di Sardegna Ricerche): «Per il successo di un’attività d’impresa, soprattutto se si tratta di un’impresa innovativa, il fattore tempo è fondamentale. Grazie a questo accordo le imprese beneficiarie dei nostri bandi avranno l’opportunità di iniziare subito a investire, concentrandosi sullo sviluppo dei propri prodotti e servizi, senza doversi preoccupare della complessa gestione delle procedure finanziarie».

Giuseppe Cuccurese (Direttore Generale del Banco di Sardegna): «L’intesa siglata oggi ha valenza di sistema e consente di mettere a fattore comune le competenze dei diversi attori, favorendo gli interventi nella ricerca e nell’innovazione da parte delle imprese sarde che puntano a migliorarsi ed a competere sui mercati, a prescindere dalla loro modesta dimensione; in questo ambito, confidiamo molto anche sulla nascita di iniziative start-up che, proprio grazie all’innovazione, potrebbero far nascere un nuovo tessuto produttivo.»

Alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa hanno partecipato anche il Presidente della Sfirs Antonio Tilocca e il Direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu.

presentazione nuova maglia

Nuovo grande ingresso in casa #Dinamo Banco di Sardegna. La stagione 2014-2015 prende il via con il sostegno di un nuovo prestigioso sponsor: la società del presidente Sardara ha siglato un accordo con #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione. Il sodalizio #Dinamo-Tirrenia è stato ufficializzato oggi a bordo della #Motonave Nuraghes, con la presentazione della nuova maglia della squadra, che si fregia anche del marchio del nuovo partner.

Le fitte trattative, svoltesi durante la pausa estiva, alla vigilia di ferragosto hanno portato alla firma che vede ora la Compagnia fra i Gold sponsor biancoblu: un ingresso importantissimo fra la rosa degli sponsor Dinamo, che incassa la fiducia di un altro pezzo da novanta fra le grandi società che hanno deciso di scommettere sul futuro della squadra sassarese.

All’evento di presentazione del nuovo sponsor hanno partecipato, il presidente Dinamo Stefano Sardara, lo staff dirigenziale e il roster biancoblù al completo; Ettore Morace, presidente Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione; Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna; Marco Mazzucco, Direttore Commerciale Reale Mutua Assicurazioni; Fernando Marino, presidente di Lega Basket; Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e Giovanni Vespoli, Comandante della motonave Nuraghes, che ha dato il saluto di benvenuto agli ospiti.

Grande soddisfazione da parte del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, e dell’Amministratore delegato di Tirrenia, Ettore Morace, che hanno costruito insieme un altro importante tassello dello straordinario percorso di crescita di una società che, anno dopo anno, raccoglie l’entusiasmo di nuovi investitori pronti a scommettere sulle sfide di una squadra sempre al top.

«Felicissimi di questa partnership – ha dichiarato con soddisfazione il presidente della Dinamo Stefano Sardara – che rappresenta un ulteriore importantissimo passo avanti per lo sviluppo e la promozione del nostro percorso di crescita a livello nazionale ed internazionale. E oggi sappiamo di poter contare anche sul supporto, le capacità e la qualità di una delle più grandi realtà imprenditoriali da sempre a servizio della Sardegna.»

#Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione, tra i principali operatori dello #Shipping Europeo, impiega attualmente 16 navi tra #Cruise Ferry e #Ro-Ro Pax ed è una delle flotte più moderne del Mediterraneo grazie alle sue unità per i passeggeri costruite tutte dopo il 2000. Titolare del servizio pubblico di collegamento con le isole maggiori e le Isole Tremiti, Tirrenia collega nel Tirreno la Sardegna (da e per i porti di Porto Torres, Olbia, Arbatax e Cagliari) con Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo a cui si aggiungono Napoli e Palermo collegate tra loro e nell’Adriatico la linea merci Ravenna-Catania.

«Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto. La #Dinamo Banco di Sardegna è una squadra di grande importanza per la storia del basket ed è fortemente radicata nell’identità sarda – ha dichiarato Ettore Morace, Amministratore Delegato di #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione – perciò merita tutto il sostegno possibile. Per noi è un onore poter offrire il nostro supporto a questi atleti che sono un esempio di impegno e di successo per tutti.»

Prosegue, dunque, l’impegno di #Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione per lo sport che rappresenta la Sardegna a livello nazionale ed internazionale. Grazie alla sponsorizzazione della #Dinamo Banco di Sardegna, Tirrenia entra nella serie A della #Lega Basket con una squadra che negli ultimi anni si è espressa ai massimi livelli, conquistando vittorie e trofei prestigiosi e che ha realizzato il sogno di portare la pallacanestro sarda tra le squadre migliori.

Con questa sponsorizzazione, la nuova Tirrenia, che nei collegamenti via mare con la Sardegna ha il cuore della sua attività, coglie un’ulteriore opportunità per confermare la volontà di intraprendere un rinnovato rapporto di integrazione e collaborazione con il territorio e con le realtà più rappresentative della Sardegna.

Tra le altre squadre ed attività sportive sostenute da #Tirrenia in Sardegna vi sono #Olbia Calcio, #Porto Torres Calcio, #Pallavolo Sant’Antioco – Olympia Tirrenia, #Pallavolo Olbia, #Trofeo delle Regioni FIP, #Torneo Manlio Selis, #GSD Basket in carrozzina, #Porto Cervo Racing, #Scuderia Corallo .