29 March, 2024
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«È necessario rafforzare la coesione del sistema industriale regionale, che non deve essere diviso da localismi.»

Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Anita Pili, che questa mattina si è recata in visita agli stabilimenti della Sider Alloys di Portovesme, per verificare personalmente il riavvio del sito produttivo, insieme all’amministratore delegato Giuseppe Mannina e al direttore Affari generali e legali Eros Brega.

«È stato un momento di confronto importanteha sottolineato l’assessore Anita Pili -. Il polo dell’alluminio in Sardegna sta finalmente ripartendo e non possiamo che essere felici di questo. I fondi del Pnrr permetteranno di ultimare la fase di revamping dello stabilimento, fondamentale per il progetto di riavvio della produzione di alluminio primario. La Regione seguirà passo dopo passo l’azienda nel suo percorso.»

«Anche in ragione della ripartenza della produzione di Sider Alloys ha aggiunto l’assessore regionale dell’Industriaè fondamentale definire al più presto, insieme al Governo nazionale, il quadro strategico energetico della Sardegna.»

L’assessore Anita Pili ha ricevuto dall’amministratore delegato di Sider Alloys un lingotto di alluminio, omaggio simbolico e frutto del processo produttivo: dal 2024, sarà effettiva la produzione di lingotti che contribuirà all’industria dell’automotive.

Il direttore di Enel Italia Nicola Lanzetta e l’Amministratore delegato di SiderAlloys Italia Giuseppe Mannina hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di un modello più sostenibile per la Sardegna attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili.
«La collaborazione con SiderAlloys Italiaha commentato Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italiapermette di rafforzare il nostro impegno per aumentare l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile nelle attività produttive. Realizzare un modello industriale più sostenibile significa ottenere, al tempo stesso, benefici ambientali ed economici, in linea con la strategia di Enel a livello globale e con l’obiettivo di fare della Sardegna una “isola verde” entro il 2030.»
«L’intesa Con Enelha commentato Giuseppe Mannina, amministratore delegato di SiderAlloys Italia tende a promuovere iniziative congiunte, più ampie possibili, per sviluppare soluzioni sostenibili all’interno del più ampio percorso di decarbonizzazione ed elettrificazione della Sardegna in linea con le nuove politiche industriali europee sempre sensibili al gruppo SiderAlloys che ha trovato in Enel il partner giusto ed affidabile.»
L’accordo prevede in particolare lo sviluppo della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico, impianti fotovoltaici a terra utility scale, su tetti e coperture in genere, e sistemi di accumulo), che contribuiranno al fabbisogno energetico del territorio sardo e dei siti industriali; la possibilità di sviluppare ulteriori iniziative in ambito di generazione distribuita rinnovabile; l’elettrificazione della flotta aziendale con stazioni di ricarica da installare presso le sedi aziendali; l’identificazione di risorse flessibili all’interno dei siti produttivi; soluzioni mirate all’ottimizzazione dei costi energetici quali riduzione dei picchi di potenza e riduzioni di oneri attraverso variazione dei carichi.

Ai primi di dicembre, con l’approvazione della delibera della Giunta regionale, si è concluso definitivamente l’iter autorizzatorio, passaggio fondamentale per il rilancio della produzione nello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, per il quale, a questo punto, mancano solo le ultime autorizzazioni del comune di Portoscuso.
A tal proposito abbiamo chiesto all’ing. Giuseppe Toia, vicepresidente Assomet, un suo commento sulla vertenza Sider-Alloys.
«Indubbiamenteha esordito Giuseppe Toia -, la vertenza Sider Alloys si è trascinata oltre i tempi previsti e sembrava che la sua conclusione si allontanasse sempre più. Oggi, invece, con il via libera dato dalla Regione Sardegna, la lunghissima vicenda Sider-Alloys ha avuto il via libera, gettando le basi per un nuovo impulso della ripresa produttiva dello stabilimento di alluminio di Portovesme.»
«Ma per la ripresa produttiva ha aggiunto Giuseppe Toia -, c’è un altro problema da risolvere, quello legato al costo dell’energia e non è una cosa da poco, né da sottovalutare. Tenuto conto che le industrie di Portovesme sono industrie energivore, il Governo italiano si trova a dover affrontare il tema del costo della stessa e attualmente i costi sono altissimi. C’è in gioco la stessa ripresa produttiva e a tal proposito, la Portovesme SRL sta già pagando lo scotto con l’aumento delle tariffe energetiche, con la messa in cassa integrazione guadagni di diverse maestranze. Ecco perché è necessario un intervento massiccio.»
«Per la produzione dell’alluminioha sottolineato l’ingegner Giuseppe Toia -, questo è un momento favorevole, ma l’esistenza stessa dell’apparato produttivo dipenderà molto dall’azione governativa e questo deve avvenire in tempi brevi. Gli sforzi affrontati e dall’Ad Giuseppe Mannina e dal dott. Eros Brega, responsabile delle Relazioni industriali, sono stati eccezionali e a loro si deve il successo di questa vertenza ma anche i Sindacati hanno portato avanti una lotta straordinaria ed i sacrifici sostenuti dal territorio sono stati enormi.»
Armando Cusa

La conferenza di servizi ha dato il via libera definitivo al progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, dopo che l’ultima autorizzazione ambientale in capo alla provincia del Sud Sardegna (AIA) per l’approvazione del PAUR è stata depositata. L’infinito iter burocratico troverà la sua conclusione definitiva con la delibera della Giunta regionale che darà il via libera al revamping degli impianti.
Al Sindacato il compito di seguire attentamente l’evoluzione finale con il via libera del Consiglio Regionale.
«Questo passaggio positivo scaturito dalla Conferenza dei Servizi, è un atto estremamente importante e l’approvazione del PAUR consente alla Giunta regionale di esprimere parere favorevole per consentire alla Sider-Alloys di procedere al riavvio dello stabilimento di alluminiodice Rino Barca, rappresentante della CISL -. Noi abbiamo il dovere di seguire attentamente l’evoluzione dell’iter e, una volta definito il tutto, chiederemo all’Azienda di dirci quando effettivamente inizierà la produzione. Avremo con l’azienda diversi incontri proprio per calendarizzare gli interventi in attesa di una partenza immediata. Ora speriamo che quanto prima si possa definire la procedura per gli ammortizzatori sociali, oggi inadeguati per dare un sostegno concreto alle famiglie. La conclusione definitiva della vertenza si avrà con il rientro in fabbrica dei lavoratori.»
Per Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL, «l’approvazione del PAUR è estremamente positiva e, a questo punto, ci si augura che la Giunta regionale dia il suo benestare definitivo per consentire alla Sider Alloys il riavvio produttivo. Per quanto ci riguarda, staremo sempre vigili ed abbiamo il dovere di rivolgere un pensiero ai lavoratori e tenere a mente che la sofferenza patita in tutti questi anni non può passare sotto silenzio».
Per Renato Tocco, segretario territoriale della UILM UIL, «questo è un passo importante e adesso la Sider Alloys deve programmare i corsi di formazione con la Regione Sardegna e, soprattutto, avviare i cantieri per il revamping. A questo punto, l’unica cosa per noi importante è vedere i lavoratori rientrare in fabbrica al più presto».
Sulla stessa linea la posizione di Angelo Diciotti, segretario territoriale CUB. «La conclusione della Conferenza dei Servizi, è un passo importanteesordisce Angelo Diciotti -, ma l’ultimo passo, dopo la delibera della Giunta regionale, il passo successivo riguarda le autorizzazioni del comune di Portoscuso, dopo le quali il revamping dovrebbe partire.»
Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, non ha mancato di esprimere la sua personale soddisfazione per l’esito positivo delle procedure e ha sottolineato come la Regione Sardegna abbia seguito e portato avanti la vertenza Sider-Alloys, rimanendo sempre al fianco dei lavoratori.
Christian Solinas ha precisato che la Giunta regionale approverà in tempi brevi la delibera finale, cui seguiranno le attività all’interno dello stabilimento Sider Alloys per il riavvio graduale della produzione.
L’AD di Sider Alloys, Giuseppe Mannina, ha diffuso un documento nel quale ha rimarcato come l’atto conclusivo dell’approvazione del PAUR, sia estremamente importante e ha posto le basi per il riavvio produttivo dello stabilimento dell’alluminio di Portovesme. Ha espresso inoltre il suo personale ringraziamento nei confronti del Sindacato, dei Comuni, delle Istituzioni, che nel sostenere i lavoratori dello stabilimento Sider-Alloys, hanno consentito la ripresa produttiva.
«Un pensiero va alle famiglie dei lavoratori che sono state penalizzateha concluso Giuseppe Mannina -, con la ripresa produttiva si apre un nuovo scenario di sviluppo e di certezze lavorative, soprattutto per un territorio devastato da una crisi eccezionale. Grazie a tutti.»
Armando Cusa 

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«Dopo l’incontro odierno con i rappresentanti di Sider Alloys manteniamo sospeso il nostro giudizio e le valutazioni sulla realizzazione del progetto di rilancio dell’ex Alcoa. Occorre continuare a monitorare il percorso che si presenta ancora lungo.»

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Renato Tocco, rispettivamente coordinatore nazionale di settore e segretario responsabile UILM Sulcis, dopo l’incontro odierno in videoconferenza con il MiSE, al quale hanno partecipato il sottosegretario al Mise Alessandra Todde, i rappresentanti del ministero del Lavoro, il Ceo di SiderAlloys Giuseppe Mannina, i rappresentanti della Regione Sardegna.

«Il management della multinazionale svizzera ci ha aggiornato sugli impegni in merito al riassorbimento dei lavoratori ex Alcoa in SiderAlloys e sullo stato di avanzamento del piano industrialesottolineano Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. Al momento si tratta, prevalentemente, della pianificazione di una serie di importanti gare per la realizzazione di interventi infrastrutturali. Abbiamo espresso la necessità di verificare, anche attraverso il previsto tavolo tecnico dell’Accordo di Programma il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano industriale. Per l’anno 2021 si prevede il conseguimento di dieci fondamentali milestons che determineranno la concretezza, la volontà e le capacità della multinazionale nel portare a compimento l’ambizioso progetto di riavvio della produzione di alluminio.»

«C’è la necessità di assicurare la continuità degli ammortizzatori sociali per i lavoratori appartenenti al bacino ex Alcoa – concludono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoun progetto formativo per adeguarne le professionalità e la realizzazione delle opere di sistemazione del porto sono state le altre questioni poste all’attenzione del tavolo ministeriale. Da parte del sottosegretario Alessandra Todde, c’è stata la riconferma dell’impegno del MiSE nel monitorare la vertenza ed aggiornare il tavolo per il mese di dicembre.»

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Ci vorranno ancora almeno 18 mesi, forse 24, per vedere i primi lingotti di alluminio uscire dallo stabilimento Sider Alloys di Portovesme. E’ emerso stamane, nel corso del vertice ministeriale svoltosi nella sala riunioni, convocato dalla sottosegretaria di Stato del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde (M5S), cui hanno partecipato, in presenza, i massimi dirigenti dell’Azienda, l’Amministratore delegato Giuseppe Mannina ed il responsabile del settore Energia Gaetano Libia, il responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Iglesias don Salvatore Benizzi ed alcuni sindaci dei Comuni del Sulcis, ed in videoconferenza gli assessori regionali del Lavoro Alessandra Zedda e dell’Industria Anita Pili, i rappresentanti di Invitalia e quelli delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e CUB.

La sottosegretaria Alessandra Todde è arrivata in stabilimento intorno alle 11.00, reduce da una visita allo stabilimento Eurallumina. S’è fermata al presidio, davanti ai cancelli dello stabilimento, dove ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori. Già con loro, come ha fatto successivamente all’interno dello stabilimento, nel corse del vertice, iniziato in ritardo per difficoltà nell’attivazione della videoconferenza, ha sottolineato l’importanza del passaggio positivo registrato con la sottoscrizione dell’accordo di fornitura dell’energia tra ENEL e Sider Alloys, ma allo stesso tempo, in piena sintonia con i lavoratori, ha ribadito che i passaggi da effettuare sono ancora tanti, ad iniziare dalla definizione del piano industriale che vedrà la luce dopo l’estate.

Nel corso dell’incontro, l’amministratore delegato Giuseppe Mannina ha ribadito quanto già espresso ieri in una comunicato stampa, il suo ringraziamento per tutti coloro che hanno concorso al superamento del problema relativo alla fornitura dell’energia elettrica. Anche i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso soddisfazione per il passo avanti compiuto, unitamente alla prudenza ed all’auspicio che ora si possa procedere più speditamente verso il traguardo finale, rappresentato dall’assunzione dei lavoratori ex Alcoa e dall’avvio della produzione.

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L’Amministratore delegato della Sider Alloys, Giuseppe Mannina, ha diffuso una nota nella quale ha espresso il suo personale ringraziamento a tutti i soggetti istituzionali per il raggiungimento dell’accordo di fornitura dell’energia elettrica con ENEL, «in particolar modo il Governo italiano che ha creduto sin dall’inizio a questa iniziativa attraverso le sue più varie articolazioni, ENEL, SACE e Banca Intesa».

«Una nota di merito va a tutta la comunità regionale, territoriale ed istituzionale ha aggiunto Giuseppe Mannina -, un sentito riconoscimento va al presidente della Regione Sardegna dottor Christian Solinas, ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali, in quanto anche grazie al loro impegno si è potuto arrivare al raggiungimento di tali obiettivi.»

«Ora iniziamo insieme una nuova stagione per arrivare al traguardo finale nel rispetto delle regole e dei ruoliha concluso Giuseppe Mannina -. Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente la sottosegretaria Alessandra Todde, la quale sarà presente in azienda nella giornata di martedì 28 luglio 2020, per l’impegno profuso in prima persona ed in nome del Governo Italiano.»

Nella fotografia (a destra), l’amministratore delegato di Sider Alloys Giuseppe Mannina, con l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri.

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«E’ giunto quindi il momento che l’AD di Sider Alloys Giuseppe Mannina, esprima chiaramente quali sono le sue intenzioni; ovverosia se gli impegni assunti il 15 febbraio 2018, quando sottoscrisse alla presenza dell’allora ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda l’accordo per l’acquisizione dello smelter, sono ancora attuali e validi. Se lo sono rompa gli indugi, firmi l’accordo e, di concerto con le parti sociali, le istituzioni provinciali, regionali e nazionali, dia il via alla reindustrializzazione del sito. Dia il via alla ricollocazione di tutti i lavoratori. Se non lo sono, ci spieghi i motivi per cui ha cambiato idea e si faccia immediatamente da parte. Ma se questa situazione di stallo dovesse perpetrarsi, è compito di tutte le istituzioni coinvolte, Regione compresa ma in particolare del MISE, quale titolare pieno della vertenza, intervenire per fare chiarezza obbligando la multinazionale svizzera ad assumersi fino in fondo, in un senso o nell’altro, le proprie responsabilità. I lavoratori e le loro famiglie meritano rispetto e risposte certe e definitive sul proprio futuro.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, interviene stamane con fermezza sulla situazione in cui versa la vertenza per il riavvio della produzione nello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, oggi Sider Alloys, a poche ore dal rilancio dello sciopero ad oltranza annunciato ieri dalle segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB.

«Da tempo ormai i lavoratori ex Alcoa, in minima parte oggi riassunti dalla Sider Alloys, manifestano legittimamente la loro preoccupazione contro le incertezze inerenti il prosieguo della vertenza per la ripartenza della fabbricaaggiunge Fabio Usai -. E nello specifico sulle lungaggini sorte nella concretizzazione dell’accordo per la concessione delle tariffe energetiche riequilibrate fra ENEL e la multinazionale svizzera. Questi ritardi, ingiustificati secondo quanto dichiarato dal ministero dello Sviluppo economico che avrebbe esaurito i compiti di sua competenza sull’argomento, stanno mettendo a dura prova la condizione psicologica nonché economica dei lavoratori e delle rispettive famiglie. Perché ogni giorno che passa senza la concretizzazione di questo fondamentale passaggio per rendere competitiva la produzione di alluminio, è un giorno in più nel quale non viene presentato un piano industriale credibile per il revamping ed il riavvio della produzione e nel quale i lavoratori permangono senza un salario degno di questo nome; obbligati vivere solo grazie all’ormai risicato sostegno dell’ammortizzatore sociale in deroga – conclude Fabio Usai -. Identico discorso per coloro che, già occupati dentro la fabbrica, si sono visti ultimamente negare il rinnovo del contratto di lavoro, per la medesima ragione.»

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L’Amministratore delegato della Sider Alloys Italia Spa, Giuseppe Mannina, ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali FSM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e FLM UNITI CUB, che, «a seguito degli impatti e degli effetti dell’emergenza epidemiologica, la società Sider Alloys Italia Spa ha necessità di prorogare per altre cinque settimane la cassa integrazione guadagni ordinaria “emergenza COVID-19″».

Analoga comunicazione è giunta alle stesse organizzazioni sindacali, dalla direzione della GMS Srl, 

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«Si è tenuto stamane l’atteso incontro in videoconferenza sulla vertenza Sider Alloys. Erano presenti per il ministero dello Sviluppo economico la sottosegretaria Alessandra Todde ed il vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial; gli assessori regionali dell’Industria e del Lavoro; Invitalia, con il dott. Roberto Rizzardo ed il dott. Ernesto Somma; la Sider Alloys con il dott. Giuseppe Mannina, il dott. Gaetano Libia e la dott.ssa Annunziata; CGIL E CISL Nazionali, FIOM, FIM e UILM Nazionali e FIOM, FSM UILM e CUB Territoriali.»

Lo annunciano, in una nota, le segreterie FIOM, FSM, UILM e CUB.

«L’incontro si è incentrato sulle garanzie penali e sulle fideiussioni richieste dall’Enel. Le prime hanno necessità di essere deliberate dai consigli di amministrazione e, di conseguenza, necessitano di alcune settimane di tempo per essere controfirmate. Per quanto riguarda le fideiussioni, c’è la disponibilità a firmarle sin da subito, sia da parte dell’Enel che da parte della Sider Alloys. Le organizzazioni sindacali, a fronte delle conferme dichiarate, hanno chiesto di sottoscrivere un preaccordo e, soprattutto, di conoscere il revamping nel suo dettaglio e nella sua tempistica, una volta controfirmati gli atti. L’azienda, pur con tutte le pressioni ricevute dalle organizzazioni sindacali, dallo stesso Mise e dalla regione, ha ribadito la disponibilità a fare quanto richiesto, una volta sottoscritto il tutto – si legge nella nota -. Nel corso dell’incontro, si è inoltre parlato dei contratti a termine, che se previsti dal nuovo DPCM, saranno rinnovati pur mantenendo la precarietà, vista l’impossibilità dell’azienda a firmare contratti a tempo indeterminato. L’assessore del Lavoro ha dato garanzia affinché mercoledì vengano determinate tutte le mobilità in deroga. Le organizzazioni sindacali hanno ulteriormente richiesto un intervento per limitare le difficoltà dettate dai continui tagli economici alle mobilità in derogaconclude la nota di FIOM, FSM, UILM e CUB -. Siamo in attesa di un verbale del Mise, che attesti la prossima convocazione e su quanto oggi discusso.»