16 April, 2024
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La sala conferenze Casa Fenu di Villamassargia, ospita questa mattina, con inizio alle ore 10.30, un interessante incontro-dibattito sulla Sanità e, in particolare, sulla prospettiva, di cui si parla da anni, della realizzazione di un ospedale unico per il Sulcis Iglesiente. L’iniziativa è dell’Amministrazione comunale di Villamassargia, guidata dal sindaco Debora Porrà, in collaborazione con la “Scuola Civica di Politica” del comune di Villamassargia.

Sono previsti gli interventi di Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione; Ferdinando Angelantoni, direttore della ASSL di Carbonia; Francesca Ticca, segretaria generale della UIL Sardegna; Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia-Iglesias; Antonio Onnis, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, già commissario della ASL 7 di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista.

 

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Dopo l’ingresso del comune di Villamassargia, questa mattina il consorzio Ausi ha ratificato e accettato la richiesta di adesione del comune di Fluminimaggiore e dell’Opi (Ordine professioni infermieristiche).

Per il presidente del Consorzio Mauro Usai (sindaco di Iglesias) si tratta di un’importante collaborazione per il futuro del territorio: «Grazie ai Comuni e ora all’adesione dell’Opi l’Ausi potrà avviare nuovi corsi e dare vita a ulteriori opportunità di formazione. A breve, infatti, la palazzina Bellavista di Monteponi ospiterà altre importanti attività didattiche, fra cui un corso sulla formazione degli infermieri di famiglia. Come di consueto non mancheranno i master di architettura e di paesaggio fino ad arrivare ai master sulla formazione dei professionisti dello sviluppo sostenibile in collaborazione con la KIP international school».

Il presidente Ausi Mauro Usai ribadisce: «L‘adesione delle amministrazioni locali e dell’Opi comporta una grande opportunità per il Sud Sardegna: il loro ingresso ci onora e ci fa ben sperare per il futuro».

L’organismo Ausi è ora costituito dai comuni di Iglesias, Villamassargia, Fluminimaggiore, l’Opi e dal Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna.

«Il principio del “prendersi cura” è introdotto da tempo nella cultura professionale infermieristica, e nel contribuire con tutti a “prenderci cura” delle sorti della formazione post laurea, della salute e della sanità nella nostra provincia intendiamo affrontare gli impegni che assumiamo anche per radicare maggiormente l’Ordine e gli infermieri alla comunità civica per la quale spendiamo la professione in ambito ospedaliero e territoriale, pubblico e privato – ha detto Graziano Lebiu, presidente dell’OPI Carbonia Iglesias –. Ci spenderemo fattivamente in tutti gli ambiti che ci verranno richiesti di gestire nel limite delle nostre competenze e prerogative.»

«Con l’ingresso all’Ausi – ha concluso Graziano Lebiu – soprattutto, auspichiamo di contribuire in maniera decisiva affinché la Giunta regionale possa deliberare  di riconoscere la valenza strategica dell’Infermiere di famiglia e comunità per potenziare l’offerta dei servizi territoriali e domiciliari, promuovere la formazione infermieristica specifica in collaborazione con le università del territorio attraverso il master di I livello “Infermieristica di Famiglia e di Comunità” e/o corsi di perfezionamento.»

“La cultura paga sempre”: il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, è convinto che formazione e cultura siano le carte vincenti su cui puntare per rafforzare lo sviluppo di un territorio pesantemente annichilito dalla crisi economica.
«La decisione di aderire all’Ausi – ha affermato Marco Corrias – è dettata dalla fiducia che riponiamo in un Ente che, non solo fa formazione ad alti livelli, ma crea opportunità di crescita culturale per i nostri giovani. Sono convinto che la sinergia e la collaborazione con le amministrazioni non possa far altro che ampliare l’offerta formativa e progettuale di un Consorzio come l’Ausi che mira a diventare strategico per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente.»

«La nostra amministrazione – ha sostenuto Debora Porrà, sindaco di Villamassargia e vice presidente Ausi  è orgogliosa di poter contribuire fattivamente allo sviluppo culturale del territorio anche attraverso l’attività di un Consorzio così prestigioso che da anni attrae studiosi di fama internazionale e coinvolge studenti e professionisti di tutto il mondo. Garantire un futuro migliore alle nuove generazioni deve essere una sfida da vincere: per questo ritengo molto importante soprattutto la collaborazione fra gli enti pubblici.»

Costituito nel 1996, con il nome di Associazione per l’Università del Sulcis Iglesiente e l’avvio del primo corso di laurea in Scienza dei materiali, nel 2008 l’Ausi ha assunto l’attuale denominazione di Consorzio di promozione delle attività universitarie del Sulcis Iglesiente (Ausi).

Organismo senza scopo di lucro a totale partecipazione pubblica – oltre al Comune di Iglesias, Villamassargia, Fluminimaggiore e l’Opi – fa parte dell’Ausi anche l’Ente Parco Geominerario della Sardegna.

La finalità del Consorzio Ausi è quella di promuovere l’Alta formazione grazie soprattutto al supporto di attività didattiche e di ricerca scientifica quali Corsi di laurea, Master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca, percorsi di formazione in alternanza scuola lavoro, etc.

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Il presidente dell’OPI, l’Ordine delle professioni infermieristiche, del Sulcis Iglesiente, Graziano Lebiu, ha annunciato questa sera che manifesterà domenica 6 gennaio, dalle 23,00 in poi, nell’atrio del reparto Dialisi dell’Ospedale Sirai di Carbonia, per solidarietà verso i cittadini costretti a sottoporsi alle cure dialitiche al freddo per il non funzionamento dell’impianto di climatizzazione, in condizioni proibitive e rischiose per la loro salute.

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E’ spesso invalsa nella considerazione di associazioni in rappresentanza di cittadini che gli ammalati siano in completo stato di abbandono e che le attività ospedaliere siano ovunque paralizzate”.                                                                                                    

Rappresentiamo 900 iscritti tra infermieri, infermieri pediatrici, coordinatori infermieristici e dirigenti in provincia di Carbonia Iglesias, e tra tutti i servizi e le unità operative ospedaliere e territoriali che insistono nella competenza della ASSL Carbonia, possiamo asserire senza nemmeno una eccezione che, connesso al nostro ambito, è del tutto privo di fondamento sotto tutti i profili che i nostri ammalati siano in completo stato di abbandono.

Vogliate prendere nota, ad esempio, che in una giornata campione che abbiamo individuato nel 27 novembre us, su 14 servizi/unità operative pienamente in attività e con regolare movimento utenti in entrata ed in uscita ai PP.OO. Cto/Santa Barbara di Iglesias per un totale di 121 posti letto, erano in servizio nelle 24 ore n. 103 infermieri di cui 59 la mattina, 27 la sera, 17 la notte. Su 19 servizi/unità pienamente in attività e con regolare movimento utenti in entrata ed in uscita al PO Sirai di Carbonia per un totale di 108 posti letto, erano in servizio nelle 24 ore n. 147 infermieri, di cui 68 la mattina, 47 la sera, 32 la notte.

Ne conseguono una mole incalcolabile di impegno, presenza, prestazioni assistenziali, di cura e di coordinamento e di qualità rese alle persone afferenti ai servizi e alle UO sopra descritte. Riferito all’Infermieristica e al Sulcis Iglesiente, è quindi contrario a verità o alle illazioni che gli infermieri lasciano gli ammalati in completo stato di abbandono e/o che siamo inseriti in strutture ospedaliere che non garantiscano attività e/o che siano paralizzate. Noi infermieri non trascuriamo nemmeno per un minuto la risposta assistenziale di nostra pertinenza all’utente adulto o in età pediatrica.

Che vi siano criticità, difficoltà, carenze, disservizi a vario titolo in ASSL Carbonia è una cosa e siamo i primi a governarne il processo di presa in carico dei problemi per proporre soluzioni, che invece agli infermieri siano attribuibili gravi responsabilità nell’organizzazione è inaccettabile. Se vi sono critiche da muoverci, parliamone, ma con dati di fatto e con cognizione di causa, senza la colpevolizzazione indiscriminata di tutti gli attori della sanità. La professione infermieristica è sempre in prima linea con il cittadino e mai contro e pur in mezzo alle difficoltà manda avanti la macchina assistenziale anteponendo con professionalità e competenza i diritti del cittadino a quelli della funzione ricoperta, nell’ordinario ed in urgenza, nel territoriale e nell’ospedaliero.

RILEVAZIONE MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2019 (aggiornamento h. 12,00 del 29/11)

PRESIDIO OSPEDALIERO

N. SERVIZI/UO

POSTI LETTO

INFERMIERI

TOTALI

INFERMIERI

MATTINA

INFERMIERI

SERA

INFERMIERI

NOTTE

SIRAI CARBONIA

19

108

147

68

47

32

CTO IGLESIAS

9

121

84

40

27

17

SANTA BARBARA IGLESIAS

3

19

19

Graziano Lebiu

Presidente OPI Sulcis Iglesiente

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«La bella e dibattuta assemblea di sabato mattina a Carbonia sul futuro e le prospettive delle strutture ospedaliere e, contestualmente, dei servizi sanitari nel nostro territorio, magistralmente organizzata dall’amico Graziano Lebiu a nome dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche, è stata per me una nuova occasione per ribadire alcuni importanti concetti e, soprattutto, per assicurare continuità ed uno sbocco concreto alle legittime istanze emerse durante lo schietto ed accorato dibattito, al quale hanno partecipato semplici cittadini, un nutrito gruppo di Sindaci e numerosi tra pazienti ed addetti ai lavori delle strutture sanitarie locali.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, ritorna oggi sull’incontro svoltosi sabato mattina nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, su presente e futuro del sistema sanitario pubblico regionale, con particolare attenzione alla realtà del Sulcis Iglesiente, e sull’istituzione delle nuove Province.

«Come ho ribadito altre volte e anche sabato nel mio intervento, la battaglia per riconquistare una sanità efficiente e rispondente ai bisogni dei cittadini nel territorio, non deve avere colori politici – aggiunge Fabio Usai -. Il diritto alla salute, come inequivocabilmente sancisce la Carta Costituzionale, appartiene a tutti e, pertanto, essendo un bene prezioso da preservare e valorizzare, è troppo importante per essere lasciato alla mercé di ogni possibile o potenziale strumentalizzazione. In tal senso, ho dichiarato di essere a disposizione per ogni iniziativa utile al conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Ma, allo stesso modo, ho chiesto e chiederò ancora la disponibilità a tutti (cittadini, addetti ai lavori, Sindaci, sindacalisti ed associazioni) per partecipare e sostenere ognuna delle azioni che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane attiveremo per accompagnare e condizionare tutti i percorsi legislativi, in divenire in ambito regionale, che per quanto mi riguarda, dovranno necessariamente concludersi con la riattivazione di un ente provinciale e, conseguentemente, di un’azienda sanitaria nel nostro territorio. Percorsi, questi, indispensabili per restituire dignità al Sulcis Iglesiente ed ai suoi cittadini.»

«Come promesso, proprio allo scopo di fare una volta per tutte chiarezza sulla direzione intrapresa, molto presto sarà presente con noi e con tutti coloro che vorranno partecipare attivamente, il presidente della Regione Christian Solinas, il quale ha dato ampia disponibilità ad affrontare i sopracitati argomenti e a trovare delle soluzioni che vadano totalmente incontro alle esigenze espresse dai cittadini e dai rappresentanti politici e sociali del nostro territorio. Tutto ciò per dare un concreto seguito all’assemblea di sabato, così come a quelle svolte nelle settimane scorse, e per avviare ogni legittima rivendicazione, oltre la protesta fine a se stessa, verso interlocuzioni costruttive che realmente portino soluzioni alle problematiche legale al settore sanitario territoriale – conclude Fabio Usai –. Nell’interesse generale di tutti e per perseguire unicamente il bene comune nel Sulcis Iglesiente.»

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Si è svolta questa mattina, a Carbonia, l’iniziativa promossa dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, sui temi legati allo stato di estremo degrado in cui versa il sistema sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente e sulla nuova, l’ennesima riforma, proposta dalla Giunta regionale guida da Christian Solinas e prossima all’approdo prima in Commissione poi in Consiglio regionale, per la sua approvazione. «Chi ha paura di una ASL nel Sulcis Iglesiente», «Per una riforma equa del Sistema Sanitario Regionale», recitavamo gli striscioni esposti fuori dalla sala polifunzionale, dove i convenuti si sono trasferiti dalla piazza Roma, sede originaria della manifestazione, per l’inclemenza delle condizioni meteo ma, non lo si può negare, anche per la modesta partecipazione. Il sistema sanitario pubblico non funziona, le emergenze non si contano più, i cittadini lamentano ogni giorno, giustamente, gravissimi disagi, ma inspiegabilmente, tutte le iniziative che invitano alla mobilitazione per rivendicare il rispetto dei diritti, previsti nell’articolo 32 della Costituzione, vengono sottovalutate e disertate.

Tra i presenti, c’erano una dozzina di sindaci, con in testa Paola Massidda, padrona di casa e presidente della conferenza socio-sanitaria dei Comuni del Sulcis Iglesiente, rappresentanti di diverse associazioni, medici, paramedici, cittadini. Una delegazione è arrivata dall’Ogliastra, in rappresentanza del Comitato costituito a difesa dei diritti di quel territorio in materia sanitaria che recentemente ha mobilitato la popolazione, riuscendo a portare in piazza oltre 3.000 persone, un numero considerevole, se si tiene conto che l’Ogliastra conta 23 Comuni per complessivi 57,318 abitanti, contro lo stesso numero di Comuni, 23, del Sulcis Iglesiente, che conta però 136.345 abitanti…

Dopo la relazione introduttiva di Graziano Lebiu, presidente dell’OPI del Sulcis Iglesiente, è intervenuta Paola Massidda e sono poi seguiti quindici interventi: Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione Amici della Cita Sulcis; Efisio Aresti, segretario della UIL Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente; don Salvatore Benizzi, direttore diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro; Gianluca Lindiri, dializzato di Tratalias; Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius; Bruno Piras, rappresentante del Comitato dei cittadini dell’Ogliastra; Andrea Deiana, giovane diversamente abile impegnato nell’associazionismo a difesa dei diritti dei cittadini; Giorgio Vidili, segretario regionale di Cittadinanza Attiva; Rita Melis, coordinatrice territoriale della Rete Sarda per la difesa della Sanità pubblica e gratuita; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; Loriana Pitzalis, ex assessore del comune di Carbonia; Manolo Mureddu, giornalista; Paolo Zandara, medico pediatra; e, infine, i consiglieri regionali eletti nel territorio, Michele Ennas (Lega) e Fabio Usai (PSd’Az).

Non riportiamo i contenuti degli interventi, perché li abbiamo registrati e ve li proporremo nelle prossime ore, allegate a questo articolo.

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«Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, alle prime dichiarazioni da Presidente incaricato di formare il nuovo Governo il 29 agosto scorso, ha avuto la sensibilità di un richiamo all’Italia che “deve essere un Paese di riferimento nella  protezione delle persone con disabilità”, e negli interventi alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica per la fiducia al governo da Lui presieduto, ha insistito con il costante appello ai valori, ai principi e al rispetto della Carta costituzionale.

Anche il 28 settembre, a Bologna, ha sottolineato l’importanza della rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono alle persone con disabilità di potere prendere parte a pieno titolo alla vita politica, sociale, economica e culturale del paese, di cui all’art. 3 comma II della Costituzione e ha dichiarato testualmente “il rispetto dei diritti di tutti i cittadini è il termometro dello stato di salute di una società”.»

Lo scrive, in una nota, Graziano Lebiu, presidente degli Ordini delle Professioni infermieristiche Carbonia Iglesias.

«Da infermieri apprezziamo e condividiamo questo orientamento, e operanti in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente in qualità di Ordine infermieristico provincia Carbonia Iglesias impegnato con i suoi professionisti tutti i giorni nel dare importanti e insostituibili risposte ai disabili anche sensoriali ciechi e sordi che ricorrono al SSR, unitamente all’Associazione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS Sezione territoriale di Sassari abbiamo il privilegio di essere stati invitati tra le autoritá e le istituzioni che incontreranno in Prefettura il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, durante la sua visita ufficiale in Sardegna il giorno 2 ottobre, a Cagliari – conclude Graziano Lebiu -. La calendarizzazione dell’incontro consentirà una breve interlocuzione sullo sviluppo delle iniziative dell’OPI sul tema delle disabilità e del SSR nel suo complesso, e occasione per consegnargli ufficialmente una edizione esclusiva della Costituzione della Repubblica Italiana appositamente editata per le massime autorità dello  Stato, stampata in Braille nell’unico centro di trascrizione in Sardegna in Sassari e già consegnata al Presidente della Repubblica, alla Presidente del Senato, al Presidente della Camera.»

 

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Venerdì 6 settembre, alle 17.30, la sala consiliare del comune di Calasetta ospiterà la conferenza “Quale ASL per quale Provincia nel riordino del Servizio Sanitario Regionale”, organizzata dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche. Sono stati invitati i sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente, il commissario della provincia del Sud Sardegna, i dirigenti dell’ATS Sardegna e della ASSL Carbonia, l’assessorato della Sanità, la commissione Sanità del Consiglio regionale, i presidenti degli Ordini dei Medici e degli Infermieri, consiglieri regionali.

«E’ utile ragionare sulla prospettiva della sanità nei nostri territori e nei nostri presidi ospedalieri, nel pubblico e nel privato, per la domanda di cura e diagnosi, per le risposte che ne devono conseguire dal management e dai professionisti sanitari tecnici e amministrativi, per l’autonomia e la responsabilità degli attori della salute del Sulcis Iglesiente a non essere marginalizzati ad un ruolo di comprimari dell’area metropolitana cagliaritana – spiega Graziano Lebiu, presidente dell’OPI -. Per la pregnanza di tali scelte in divenire per le ricadute sui diritti dei cittadini e delle comunità civiche del Sulcis Iglesiente e che conseguono da scelte politiche e da un assetto organizzativo sanitario piuttosto che da altri, confidiamo nella vostra fattiva partecipazione e di un positivo cenno di riscontro per la migliore organizzazione della conferenza.»

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Martedi 25 giugno sera, presso i campi di calcio a 7 “dell’Ossigeno” a Cagliari, mentre un infermiere di Rianimazione del Presidio Ospedaliero Businco T.L. ed iscritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias giocava, un compagno di squadra ha avuto un malore, cadendo a terra privo di sensi. Resosi conto della gravità della situazione e delle condizioni cliniche per lo stato di incoscienza, l’assenza di respiro e di frequenza cardiaca, è stato prontamente sottoposto a massaggio cardiaco esterno in attesa dell’intervento del 118. Chiesto di avvicinare con urgenza il DAE (sempre presente per legge in queste strutture sportive anche amatoriali) e continuando ad eseguire il massaggio cardiaco sempre in assenza di polso, respiro e coscienza, dopo circa 3/4 minuti sono state posizionate le placche del defibrillatore, e il DAE dopo aver eseguito l’analisi ha deciso che il ritmo era defibrillabile. E’ stata eseguita la prima scarica e dopo rivalutazione del polso carotideo ci si è resi conto che era presente un flebile segnale. Si è continuato a massaggiare come da linee guida e, dopo due minuti, il paziente ha ripreso a respirare e ad essere semicosciente. All’arrivo del 118, dopo 14 minuti dalla chiamata, è stato preso in carico il paziente e dopo averlo monitorizzato e posizionato un’agocannula è stato sistemato in barella e portato al presidio ospedaliero più idoneo per il trattamento di questo tipo di patologie.

«Un grazie all’infermiere T.L. che con prontezza e lucidità ha governato l’emergenza sino all’arrivo del 118 – dice Graziano Lebiu, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Carbonia Iglesias –. Il paziente sta meglio, nonostante l’importante patologia che lo ha colpito. Non sempre la comunque sporadica ed inaccettabile malasanità quindi, ma anche competenza ed efficacia. Questa è l’Infermieristica al servizio dei cittadini e della professione.»

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Gli auguri di buon lavoro dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche Carbonia Iglesias, 930 iscritti infermieri ed infermiere pediatriche nel Sulcis Iglesiente impegnati in sanità pubblica e privata, al neo assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

«Auspichiamo che l’assessorato da Lei diretto possa, erga omnes – scrive il presidente OPI Carbonia Iglesias Graziano Lebiu -:

– essere competente in materia di programmazione sanitaria, di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività dell’Aziende Tutela Salute per l’erogazione dei livelli uniformi di assistenza nel campo della prevenzione collettiva, dell’assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera;

– dare risposte all’integrazione sociosanitaria;

– garantire e assicurare il controllo di gestione, di qualità e sugli atti, relativi alle attività dell’ATS, delle Aziende Ospedaliere, delle Aziende Ospedaliere Universitarie e della Sanità Privata;

– svolgere le funzioni di programmazione delle politiche sociali, di indirizzo e monitoraggio del sistema integrato dei servizi alla persona.»

«Abbia “cura”che a noi professionisti e ai lavoratori della sanità non venga mai meno il senso di appartenenza al SSR, e che siano quindi valorizzati, ascoltati, stabilizzati, gratificati per le loro competenze e nei loro diritti e doveri – conclude Graziano Lebiu -, e che possano progredire in quanto attori centrali in tutti i servizi sanitari pubblici e privati, ospedalieri e territoriali ed impiegati nelle forme previste dal mercato del lavoro e in funzione delle aspettative dei cittadini.»