28 March, 2024
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L’ Amministrazione comunale di Gonnesa ha deciso destinare le risorse economiche che sarebbero servite per le luminarie natalizie alle imprese più in difficoltà a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Accanto ai buoni spesa per le famiglie in difficoltà, finanziati con fondi statali, che saranno erogati a partire dalla prossima settimana, la Giunta comunale ha deciso di destinare le risorse, che ogni anno venivano stanziate per le luminarie natalizie, alle microimprese che operano nei settori della somministrazione di alimenti e bevande e alle palestre, categorie che da fine ottobre soffrono di particolari misure restrittive.

«L’iniziativacommenta il sindaco Hansel Cabidduvuole essere un segno di vicinanza e solidarietà ai nostri imprenditori che vivono momenti di grandissima difficoltà dovuti ad una pandemia che sta mettendo a dura prova la tenuta della nostra fragile economia locale. Purtroppo, l’alto numero di contagi, sia sul territorio regionale che su quello locale, non ci ha consentito di programmare i consueti eventi e le manifestazioni in vista del Natale. In questo momento di totale incertezza abbiamo deciso di puntare sulla solidarietà. L’atmosfera natalizia non sarà in ogni caso del tutto assente da Gonnesa, la Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea e quella di Sant’Isidoro a Nuraxi Figus saranno, infatti, come di consueto illuminate.»

Si tratta di un contributo una tantum a fondo perduto che potrà essere utilizzato per sostenere i costi fissi di gestione dell’attività. Le imprese interessate al provvedimento troveranno sul sito istituzionale la modulistica con cui fare istanza per ottenere il contributo a fondo perduto.

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«Se mi abbandoni crollo»: è questo lo slogan che campeggia su quattro siti cardine dell’archeologia del Sulcis Iglesiente. Il 30 giugno chiuderanno i cantieri di manutenzione e scavo di quattro aree archeologiche del Sud Sardegna: il nuraghe Sirai di Carbonia, Pani Loriga di Santadi, il nuraghe Seruci di Gonnesa e la zona archeologica di Sant’Antioco. Gli operai addetti ai lavori saranno dirottati verso altre tipologie lavorative ma i siti di Seruci e Pani Loriga, già gestiti da cooperative, resteranno comunque aperti alla fruizione pubblica.
«Esprimiamo profonda amarezza perchè si chiude, in parte, una cosa che funziona spiega Hansel Cabiddu, sindaco di Gonnesa -. Abbiamo predisposto per poter riaprire il sito al pubblico la settimana prossima e in concomitanza con la riapertura perdiamo personale qualificato che ha curato il sito. Quindi una cosa che funziona viene messa nelle condizioni di perdere un pezzo importante.»
Come sottolinea anche Marco Valdes, responsabile del sito archeologico di Seruci per conto del Cammino di Santa Barbara: «Attualmente stiamo facendo diserbo, pulizia e manutenzione generale. Questo sito ci mancherà. Entreremo con la nuova ditta e vedremo il da farsi».
A Santadi, al sito di Pani Loriga, l’atmosfera è la stessa. Il cantiere archeologico chiude e gli 8 operai che curano la manutenzione dell’area saranno impiegati in altre mansioni.
«La chiusura del cantiere archeologicointerviene Simona Garau, assessore dei Beni culturali del comune di Santadi vuol dire lasciare un sito senza l’ordinaria manutenzione. Santadi vive anche dalle bellezze archeologiche che offre il territorio. La chiusura del cantiere vorrebbe dire un danno d’immagine che né il comune di Santadi né gli altri comuni che hanno in gestione questi siti si possono permettere. Siti che restano comunque aperti al pubblico e che, proprio per questo, necessitano di manutenzione. Il comune di Santadi non può farsene carico. Questo la Regione lo sa benissimo e ciononostante non ha avuto intenzione, fino ad oggi, di porre rimedio a questa incresciosa situazione. Faremo di tutto per rinvenire finanziamenti che consentano la prosecuzione del cantiere archeologico.»
Quella di Pani Loriga è un’area molto estesa, che comprende testimonianze di diverse epoche storiche, dal Neolitico fino al periodo bizantino. Rappresenta, a tutt’oggi, uno dei punti di riferimento culturale per l’intero Basso Sulcis, come spiega l’archeologa Simona Ledda, responsabile del sito: «Parliamo di un sito plurimillenario, che rappresenta una parte importante della storia della Sardegna. Dal 30 giugno chiude il cantiere di manutenzione perché all’interno di un bando internazionale, promosso dalla regione Sardegna, non sono stati inseriti i siti archeologici. Chiedo direttamente al presidente Solinas di trovare una soluzione».
Diverso il destino del Nuraghe Sirai di Carbonia, che, a differenza delle aree di Seruci e Pani Loriga, non è mai stato sottoposto a gestione e non è quindi fruibile al pubblico. I lavoratori, che ininterrottamente dal 2018, si occupano della manutenzione del sito, dal 30 giugno saranno spostati e l’area archeologica chiuderà i battenti. Le strutture capannicole e gli scavi verranno ricoperti con dei teli bianchi, in modo da preservarli da intemperie e atti di vandalismo.
«Qui stiamo andando a porre fine ad un’attività di scavo e di valorizzazione ma anche di manutenzione costantespiega l’archeologo Matteo Tatti -, che ha portato questi monumenti archeologici a poter essere resi alla collettività. Questi lavoratori si sono formati in questo sito, assumendo professionalità specifiche nella cura dello scavo archeologico. Adesso verranno spostati chissà dove.»
Anche Carla Perra, responsabile scientifico e direttore dello scavo, si interroga sul destino dei lavoratori. «Questi operai sono stati formati attraverso corsi di formazione e hanno acquisito professionalità elevate nel restauro, nello scavo e nella documentazione. Ora chissà dove verranno mandati. Forse in qualche cantiere di bonifica o di archeologia industriale. Inoltre, gli scavi hanno bisogno di una manutenzione continua. Sarà un problema, perché i comuni non hanno le risorse per potersi occupare della manutenzione.»
Mafalda Maxia, capo cantiere nel sito del nuraghe Sirai, esprime il dispiacere, da parte di tutti i colleghi, per il trasferimento.
«Dal 30 giugno ci ritroveremo a fare chissà quale lavoro e vorremmo cercare di mantenere la stessa tipologia di occupazione, in modo tale da continuare la professionalità che abbiamo acquisito in tutti questi anni. Non chiediamo altro.»
Rammarico viene espresso anche dall’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu. «Questo è stato un processo virtuoso, che è riuscito a dare nuova formazione a dei lavoratori che prima si occupavano di tutt’altro ma che si sono dedicati a questo settore con passione. Con la loro formazione ci hanno consentito di rendere il sito fruibile e visitabile. Interrompendo questo percorso si sta facendo un danno enorme.»
Attraverso le pagine social istituzionali, il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ringrazia la Fondazione Cammino di Santa Barbara per l’impegno profuso in questi due anni nella cura e nella manutenzione delle aree archeologiche dell’isola.
Federica Selis

 

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Il 2 aprile, il ponte che collegava la SP83 con il parcheggio per la spiaggia di Fontanamare, Gonnesa, è crollato, mentre transitava un camion della nettezza urbana. Per fortuna non ci sono state vittime ma l’accaduto ha creato scompiglio e disagio per il comune di Gonnesa e per gli utenti della spiaggia.
A distanza di poco più di un mese siamo tornati sul luogo del disastro per fare il punto della situazione.
I lavori di ripristino non hanno ancora preso avvio, le macerie sono ancora in loco e la zona è circondata dal nastro bianco e rosso, a cui sono appesi i cartelli che indicano che l’area è sottoposta a sequestro penale.
«Viene contestato lo stesso reato del ponte Morandi e c’è una denuncia contro ignoti spiega il sindaco di Gonnesa, Hansel Cabiddu -. Le operazioni di sopralluogo sono state coordinate dalla caserma dei carabinieri di Gonnesa. La giustizia sta facendo il suo corso.»
Sebbene la situazione appaia immutata da quel 2 aprile, in realtà, l’Amministrazione comunale sta compiendo i suoi passi. «Abbiamo inoltrato alla Regione un’ordinanza per rimozione dei detriti e un programma di rimessa in ripristino del ponteprosegue il sindaco -. Inoltre, ha chiesto un’ulteriore proroga di venti giorni all’ordinanza che ho concesso. Quel primo passaggio, al momento, è fermo a questa situazione.»
Ma c’è un altro problema fondamentale, dato dal crollo del ponte, ed è quello dell’impossibilità del raggiungimento della zona, da parte dei mezzi di soccorso.

«Ho scritto una nota al prefetto, nella quale mostravo tutta la mia preoccupazione, perché quella spiaggia, d’estate, è frequentatissima e non avere la possibilità di accedere al parcheggio, soprattutto per i mezzi di soccorso mare e per l’antincendio, per noi, è un problema preoccupante», spiega Hansel Cabiddu.

Ulteriore disagio è dato dal fatto che i fruitori si ritroverebbero a lasciare parcheggiati i loro mezzi lungo la provinciale. «È impensabile che questo accadasottolinea ancora il sindacoe che le persone possano raggiungere la spiaggia passando dal canale o dalle scalette.»
L’Amministrazione comunale di Gonnesa ha pensato ad un’interessante alternativa, che potrebbe accelerare i tempi per la fruizione del litorale. «Nella nota inviata al Prefetto ho chiesto la possibilità di sentire l’Esercito e, già alcuni giorni fa, ho accompagnato il Genio militare per un sopralluogo. Pensiamo ad un ponte militare carrabile, che possa essere provvisorio e possa garantire i servizi di cui ho già detto. Resta il fatto che dobbiamo sederci allo stesso tavolo con la Regione ed il Prefetto, per garantire in tempi rapidi una soluzione, anche temporanea.»
Intanto, il primo rebus da sciogliere riguarda chi si debba prendere l’onere della ricostruzione del ponte. L’infrastruttura, infatti, risulta inserita in un mappale, in cui sono presenti quattro enti locali differenti, tra cui Laore ed il Consorzio di Bonifica. Sia sul tema delle responsabilità che su quello di chi debba essere il soggetto deputato a ripristinare i luoghi e a autorizzare la costruzione del ponte, si fonda il problema più grosso.
La situazione potrebbe evolversi anche in una valorizzazione più ampia dell’area. Il sindaco Hansel Cabiddu vorrebbe muoversi anche in questo senso. «All’assessorato competente ho richiesto anche la possibilità, lungo il canale, di avere una o più passerelle per consentire il traffico pedonale o ciclabile. Anche sotto la visione della sicurezza, perché quel ponte era l’unica via d’accesso alla spiaggia. Sono cose che impattano relativamente col paesaggio, possono essere funzionali alla fruibilità dei luoghi e possono qualificare ancora di più il territorio.»
In ultima analisi, il primo cittadino di Gonnesa ritiene che, questa possa essere l’occasione per ripensare la viabilità di un punto strategico, sul litorale che va verso Nebida e da lì arriva fino a Buggerru e Fluminimaggiore. «Quella strada è stata concepita perlopiù in funzione delle imprese minerarie e poi è diventata altro, grazie soprattutto al panorama che vi si staglia. Stiamo parlando di uno svincolo che ha di fronte il Pan di Zuccheroconclude Hansel Cabiddu -. Quindi, può essere il momento buono per fare un ragionamento, a mio avviso, sulla riqualificazione di un tratto della viabilità provinciale che può essere una bella cartolina per chi transita da lì. Si tratta di un servizio di cui abbiamo bisogno per fare in modo che i nostri beni, la costa e il litorale, vengano fruiti in modo corretto. Bisogna mettersi a lavorare, perché adesso è il momento per non sbagliare più.»

Federica Selis

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L’Amministrazione comunale di Gonnesa riparte e vara un pacchetto complessivo di sostegno alle imprese con risorse comunali. «Emergenze straordinarie richiedono risposte straordinarie – dice il sindaco Hansel Cabiddu – e insieme alla Giunta abbiamo deciso di dare un segnale forte al tessuto produttivo della nostra comunità, alleggerendo il carico dei tributi locali e predisponendo un insieme di misure per sostenere la ripresa.»

Oltre 120 aziende e lavoratori autonomi con sede legale nel Comune non vedranno recapitarsi la cartella della Tassa Rifiuti per il 2020. Un provvedimento di esenzione totale per tutto l’anno e non solo per il periodo di chiusura. A questo si affianca la sospensione della Tosap 2020 (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche). La misura verrà estesa anche agli operatori che partecipano al mercatino settimanale e ai posteggi sul litorale.

E’ previsto, inoltre, l’incremento degli spazi di suolo pubblico concessi ai pubblici esercizi per la somministrazione all’aperto, per garantire così un numero adeguato di coperti e ridurre il più possibile l’impatto delle norme che impongo il distanziamento sociale. E per sostenere la ripartenza ed alleggerire i costi di adeguamento alle nuove prescrizioni, ogni azienda riceverà dall’Amministrazione comunale di Gonnesa un kit di prodotti per l’igienizzazione e sanificazione.

«E’ solo il primo passo. Siamo al lavoroconclude il sindaco Hansel Cabidduinsieme alla Giunta e agli uffici, per realizzare un progetto dedicato alla filiera del turismo, al fine di garantire la fruizione sicura del nostro territorio per la nostra comunità e per i turisti, e la valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali.»

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Venerdì 6 dicembre, dalle 16.30, il teatro comunale di Bacu Abis, in piazza Santa Barbara, ospiterà la presentazione della ristampa anastatica del libro “Bacu Abis”, pubblicato dalla Società Bacu Abis nel 1926. Coordinerà i lavori, Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia e sottosegretario dell’Economia.

Interverranno: Mario Zara, associazione Amini della Miniera; Mauro Villani, responsabile del Museo del Carbone CICC; Gianfranco Fantinel, presidente dell’associazione culturale “Bacu Abis”; Sandro Mereu, rappresentante delle associazioni di volontariato di Bacu Abis; Salvatore Caria, presidente del Circolo pensionati di Bacu Abis; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e radici della Città di Carbonia”; Hansel Cabiddu, sindaco di Gonnesa; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Mari Giovanna Musa, archivista della Sezione di Storia locale di Carbonia; Raffaele Cotza, professore di Arte mineraria; e, infine, Paola Atzeni, docente di Scienze antropologiche.

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Per le celebrazioni del Giorno della Memoria, il 26 e 27 gennaio, per la FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias, l’associazione ArgoNautilus ospiterà l’autrice Daniela Palumbo in due appuntamenti presso il comune di Gonnesa ed il comune di Iglesias, partner della Fiera del Libro di Iglesias.

Sabato 26 gennaio ore 18.00, sala consiliare del comune di Gonnesa

Presentazione in anteprima nazionale del libro di Daniela Palumbo “A un passo da un mondo perfetto” Il battello a Vapore – Piemme Edizioni. 

Dialogherà con l’autrice Enrica Ena

Interverranno il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu, e gli assessori Olla e Franceschi

Con la partecipazione della Libreria StoryTelling di Gonnesa.

Domenica 27 gennaio, ore 18.00, Sala conferenze della Biblioteca comunale di Iglesias

Presentazione del libro “Fino a quando la mia stella brillerà” (Piemme Edizioni), a cura dei bambini della ex 5ª A della Scuola Primaria di via Roma, con il contributo della coautrice Daniela Palumbo; a seguire: presentazione in anteprima nazionale del libro “A un passo da un mondo perfetto” Il Battello a Vapore – Piemme Edizioni

Dialogherà con l’autrice Enrica Ena. 

Interverrà l’assessore della Cultura del comune di Iglesias dottoressa Claudia Sanna 

Con la partecipazione del Mondadori Bookstore Iglesias.

Daniela Palumbo (Roma, 1965) è un’autrice e giornalista italiana. Come giornalista è redattrice del mensile Scarp’de tenis, storico giornale di strada nato da un progetto della Caritas Ambrosiana, nel 1996.

Il suo primo libro  Il mio migliore amico (1998, Edizioni Paoline) tratta il tema della disabilità ed è giunto finalista al premio di Letteratura per Ragazzi “Il battello a vapore”:

Nel 2010 ha vinto lo stesso premio con Le valigie di Auschwitz, le storie di quattro ragazzini che, in un’Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione.

Nella sua ricchissima produzione per editori quali: Giunti, Mondadori, Einaudi Ragazzi, Edizioni San Paolo, segnaliamo:

Dalla parte dei Bambini. La rivoluzione di Maria Montessori (2004)  

Il Volo del Falco nel mio Destino (2012), un romanzo di formazione, avventura e amore al tempo del medioevo giapponese.

Sotto il cielo di Buenos Aires (2013), un libro generazionale che racconta quando a emigrare eravamo noi.  

Dall’Argentina a Roma. La vita di Papa Francesco (2016)

Noi ragazze senza paura (2017) dedicato a donne importanti che hanno saputo dire NO.

A questi, aggiungono i titoli che consideriamo particolarmente importanti:

Fino a quando la mia stella brillerà (2015) scritto con Liliana Segre, di cui ha curato anche l’edizione del libro Scolpitelo nel vostro cuore (2018) 

L’evento è parte della FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias (22-23-24-25 aprile 2019) che avrà come tema: “Quid est Veritas?”, alla ricerca della verità nella comunicazione, nell’informazione e nella nostra realtà storica. 

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Si terranno a Gonnesa, da martedì 24 a sabato 28 ottobre, nella splendida cornice de “S’Olivariu”, cinque giorni di incontri sul tema “Emigranti e migranti”. Organizzano diverse organizzazioni del Sulcis: Associazione culturale “Radici e ali”, Associazione Casa Emmaus, Arci Sardegna, con il patrocinio del comune di Gonnesa e la collaborazione del “Gruppo Folkloristico Nuraxi Figus” e di SO.SA.GO.

Obiettivo della giornata valorizzare l’accoglienza come opportunità per le persone e le comunità che accolgono.

Il programma completo.

24 ottobre – Ore 10.00:

Presentazione del calendario eventi “Emigranti e migranti” e inaugurazione della mostra “Storie, non solo numeri”

Ore 18.00:

Presentazione del libro “L’oltraggio della sposa” ultima opera di Ottavio Olita. Introduce Ennio Meloni.

25 ottobre – Ore 18.00:

Presentazione del libro “Come figlie, anzi” ultima opera di Giacomo Mameli. Introduce Michela Calledda di “Archivio Distratto”

26 ottobre – ore 18.00:

Tavola rotonda sul tema “L’accoglienza possibile, l’integrazione necessaria”. Partecipano l’on. Michele Piras, l’on. Francesco Sanna, il Sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu, il Sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, due operatori del settore: Giovanna Grillo, di “Casa Emmaus” e Giovannimaria (noto Mimmia) Fresu, della Cooperativa “Il seme” di Santa Giusta.

Coordina: Franco Uda, segretario regionale Arci Sardegna.

27 ottobre – ore 18.00:

“Saperi comuni: fregola e cuscus” materie prime e gestualità comuni per ottenere prodotti molto simili, sulle sponde del Mediterraneo, guidati da operatrici di Casa Emmaus e del Gruppo Folkloristico di Nuraxi Figus

“Contaminazioni musicali”: musicisti e strumenti di paesi diversi, improvvisano in diretta, coordinati da Adrian Fernandez

28 ottobre – Dalle 19.00 alle 21.00:

“Sapori comuni: fregola e cuscus” si assaporano fregola e cuscus in due diversi piatti della cucina Mediterranea, preparati da operatrici di Casa Emmaus e del Gruppo Folkloristico di Nuraxi Figus: 2 € possono bastare, i fondi raccolti saranno devoluti al progetto “Solidali senza confini”

“Contaminazioni musicali”: musicisti e strumenti di paesi diversi, improvvisano in diretta, coordinati da Adrian Fernandez

Tutti i giorni dal 24 al 28 ottobre

Dalle 10.00 alle 12.00:

“Storie, non numeri”: mostra fotografica sulla integrazione, realizzata per Casa Emmaus, dalla fotografa Cècile Massie, nell’ambito del progetto SPRAR

Dalle 16.00 alle 18.00:

“Solidali senza confini”: raccolta di fondi e articoli di abbigliamento (vestiario, scarpe…) e per l’infanzia (vestiario, giocattoli, pannolini, biberon e affini…) per famiglie bisognose del Sulcis e del Libano.

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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L’impugnazione deliberata oggi dal Consiglio dei ministri della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, sarà sicuramente al centro del dibattito del convegno “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?” che si terrà lunedì 4 settembre, alle 17.30, nel salone dell’Oratorio di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente. Dopo i saluti del parroco, don Amilcare Gambella, è prevista l’introduzione dell’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu. Interverranno il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu. Chiuderà i lavori, coordinati da Manolo Mureddu, la replica dell’assessore regionale Cristiano Erriu.