29 March, 2024
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Si è svolta stamane, a Cagliari, nell’aula magna del Seminario regionale, la conferenza stampa di presentazione del pellegrinaggio regionale ad Assisi in occasione della festa di San Francesco (3-4 ottobre). 

Hanno partecipato all’incontro con la stampa: monsignor Antonello Mura, Presidente della Conferenza Episcopale Sarda; monsignor Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales-Terralba; padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi; Alessandra Zedda, vicepresidente della Regione; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Paola Casula, vicepresidente dell’Anci Sardegna; Roberta Loi, consulente dell’Assessorato regionale al Turismo e don Ignazio Serra, responsabile dell’ufficio per la Pastorale del Turismo della Conferenza Episcopale Sarda. 

Sono 929 i pellegrini iscritti presso le rispettive diocesi della Sardegna. Di questi, 8 sono vescovi (compresi i due emeriti di Cagliari e Oristano), 54 sacerdoti, 2 diaconi e 865 laici.

Sarà presente, inoltre, il Pontificio Seminario Regionale con 5 membri dell’équipe e 46 seminaristi. Una ristretta rappresentanza di laici (16 per la celebrazione dei Primi Vespri presso la Basilica Santa Maria degli Angeli e 10 per la Messa presso la Basilica superiore di San Francesco), a motivo dei numeri contingentati per il Covid-19, parteciperanno agli eventi più salienti delle due giornate ad Assisi.

Ai 929 pellegrini si aggiunge una delegazione di circa 100 autorità in rappresentanza delle istituzioni locali (in particolare sindaci) e regionali. Numerosi altri pellegrini isolani arriveranno autonomamente ad Assisi in occasione dell’evento.

Foto di Roberto Comparetti (settimanale Il Portico, Arcidiocesi di Cagliari).

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Nella chiesa di Santa Barbara del borgo minerario di Montevecchio giovedì 22 ottobre 2020 sono stati consegnati dalla scrittrice Iride Peis e dai geologi Efisio Cadoni e Aldo Pusceddu i Testimonium a don Ignazio Serra, incaricato regionale dalla Conferenza Episcopale Sarda (CES) per la Pastorale del Turismo ed il suo collaboratore della Diocesi di Oristano don Giacomo Zichi per aver percorso più di 100 km lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Dal Monastero del Buon Cammino ai borghi minerari di Ingurtosu e Montevecchio, i due sacerdoti hanno potuto ammirare un susseguirsi infinito di paesaggi di straordinaria bellezza, costellati da un immenso patrimonio storico-culturale, dove puoi avere la fortuna, come è capitato a loro, di provare incontri e stupore quando incontri 3 cervi maestosi che attraversano il tuo sentiero, con i cippi e le deliziose chiese di Santa Barbara che fanno da riferimento e cornice del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Un cammino storico, culturale, ambientale e religioso per ricordare e tramandare le fatiche, le sfide, le glorie e i sacrifici degli uomini e delle donne che hanno costruito l’epopea mineraria del territorio, con una preghiera particolare rivolta dai due sacerdoti per le 11 donne/bambine che nel maggio del 1871 persero la vita nel cantiere minerario di Azuni attraversato dal Cammino Minerario di Santa Barbara.

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Il 5 dicembre scorso la Conferenza Episcopale Sarda, radunata in seduta ordinaria presso il Centro di Spiritualità “N.S. del Rimedio” in Donigala Fenughedu, sotto la presidenza di monsignor Arrigo Miglio, ha affrontato diverse questioni riguardanti la Facoltà Teologica della Sardegna, il Seminario Regionale, l’accorpamento degli Istituti Diocesani per il Sostentamento del Clero.

In apertura di riunione, monsignor Arrigo Miglio, ricordando la recente 28ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani tenutasi a Cagliari nei giorni 26-29 ottobre scorsi, sottolinea le numerose testimonianze di vivo apprezzamento per l’organizzazione e per l’accoglienza ricevute da parte dei partecipanti, vescovi, sacerdoti e laici. Di particolare rilievo, ha sottolineato, il percorso di preparazione fatto non solo dalla Diocesi di Cagliari ma da tutta la Regione Ecclesiastica, soprattutto con i sei seminari di studio, i cui risultati sono confluiti nel lavori dell’importante assise. Si tratta di una preziosa eredità per il futuro, sia in termini di contenuti e di prospettive pastorali, sia per la qualità dei delegati provenienti dalle diverse Diocesi sarde. Sono un prezioso gruppo di lavoro che potrà tornare utile per future iniziative volte ad individuare e promuovere anche in Sardegna buone pratiche di lavoro.

Proseguendo la riflessione sulla lingua sarda nella Liturgia, ripresa con decisa e unanime volontà dei Vescovi da oltre un anno, si è fatto il punto sullo stato attuale dei lavori portati avanti da un’Associazione di esperti, d’intesa con la Conferenza Episcopale Sarda. Ad essi era stato affidato il compito di predisporre la traduzione dei testi dell’ordinario della Santa Messa (le parti fisse), e una decina di parti proprie relative alle feste del Signore, della Madonna e dei Santi. Una buona parte di tali testi è stata già predisposta nella variante campidanese e in quella logudorese, alcuni altri devono essere ancora completati. Tali testi verranno esaminati e valutati da una commissione presieduta da Monsignor Ignazio Sanna, vescovo delegato per la Liturgia, e composta da alcuni specialisti nelle materie interessate, Liturgia, Sacra Scrittura, Linguistica sarda. Tale commissione riferirà alla Conferenza, prima che questa approvi e inoltri alla Santa Sede la richiesta di un’approvazione ad experimentum.

La decisa accelerazione data alla questione dalla Conferenza Episcopale risponde ad un’esigenza diffusa nella Regione e dall’imput a suo tempo dato dal Concilio Plenario Sardo. Naturalmente l’ultima parola spetterà alla Santa Sede, l’autorità suprema in questa come nelle questioni di maggior peso della Chiesa. La Conferenza si farà interprete della fiduciosa speranza dei fedeli sardi.

Nel corso della seduta, la Conferenza ha proceduto anche al conferimento della delega per due importanti settori pastorali al nuovo arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba: quella della Cultura e delle Comunicazioni sociali, finora ricoperta da monsignor Paolo Atzei, e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso finora ricoperta da monsignor Roberto Carboni.

Inoltre:

  • Don Ignazio Serra dell’Arcidiocesi di Oristano, è stato nominato incaricato regionale per il Turismo
  • Don Giorgio Lisci della Diocesi di Ales-Terralba, nuovo incaricato regionale per la Pastorale della Salute
  • Don Giulio Madeddu, dell’Arcidiocesi di Cagliari, consulente ecclesiastico della sezione sarda dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI).