19 April, 2024
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Un week end ricco di musicadegustazioniteatrolaboratori visite guidate per scoprire Cuglieri e il suo territorio. Sabato 28 domenica 29 dicembre si conclude la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. Saranno tantissime le iniziative in programma chenel Teatro Ex Seminarioculmineranno sabato 28 nei concerti di Mamadou & Guney Africa e di Claudia Crabuzza, mentre domenica 29 spazio alle poetiche marionette di Nadia Imperio, fino alla travolgente pizzica e alla taranta del Salento degli Arakne Mediterranea.

Ma non mancheranno le degustazioni nel percorso dei Saperi e dei Sapori arricchito dalle musiche itineranti a cura della Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”, le visite guidate al Museo Archeologico ed alla Chiesa dei Cappuccini, il percorso “La via dell’olio”, i laboratori di panadas, dierboristeria cucina creativae quello dedicato al sapone all’olio d’oliva.Anche nel week end conclusivosaranno inoltre presenti le produzioni di erboristeria, lo zafferano, i prodotti a base di lavanda e le ceramiche artistiche.

Voluto dall’Amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al TurismoIl progetto, il festival “Sardinia Anima Mundi” è giunto alla sua quarta edizione e si avvale per il cartellone musicale del coordinamento artistico dell’associazione Jana Project, mentre il percorso dei saperi e dei sapori è coordinato dalla cooperativa La Famiglia.

Sono due gli appuntamenti in programma sabato 28 dicembre alTeatro Ex Seminario“Parole e musiche dall’Africa” è il titolo del concerto che alle 19.00 vedrà sul palco il cantastorie Mamadou M’Bengas ed il gruppo musicale Guney Africa. In scenacanti, danze, poesie, storie e le percussioni dell’Africa dell’ovest, per ripercorrere la storia del continente nero da cui ha avuto inizio l’avventura umana, fino alla schiavitù e alle ultime tragedie nel Mediterraneo.

Alle 21.00, sempre sabato 28 dicembre al Teatro Ex Seminario, la cantautrice Claudia Crabuzza, premio Tenco 2016, porterà invece in scena il suo concerto-spettacolo “The living road”, un tributo alla cantante di origine messicana-statunitense Lhasa de Sela, vissuta tra Europa e America e scomparsa a soli a 37 anni nel 2010. Accompagnata al piano e harpejji di Simone Sassu e dal clarinetto con effetti di Angelo Vargiu, l’artista algherese interpreta le tonalità di terra e di vento delle più belle produzioni di Lhasa, lasciando spazio alla scrittura musicale raffinata e di atmosfera di Vargiu e Sassu, mentre a trasportare lo spettatore verso il mondo circense e onirico di Lhasa saranno le incursioni eleganti della danzatrice Daniela Crabuzza sui tessuti aerei, con momenti di pura poesia acrobatica. La regia dello spettacolo è di Fabio Sanna.

Domenica 29 dicembre il programma al Teatro Ex Seminario si apre alle 16.00 con il kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico “Camminando sotto il filo”, di e con Nadia Imperio, uno spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età in cui in un teatro in miniatura l’artista, padrona di casa di un insolito kabaret, e inventrice della prima sit-down comedy del mondo, ci conduce con ironia e verve attraverso i piccoli atti unici di cui si compone lo spettacolo.

La chiusura del Festival, domenica 29 dicembre, è affidata alle musiche e danze del Salento con il concerto alle 21.00 del gruppo Arakne Mediterranea. La compagnia, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani e la voce, mette in scena il suo viaggio sonoro, ritmico, vocale e danzato della tradizione popolare che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike (lingua dialetto ancora in uso nella Grecìa salentina in provincia di Lecce), per trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento. Il risultato è un’esibizione coinvolgente che, attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina e della Puglia, porta ad una splendida sintonia tra gli artisti e il pubblico. E dopo lo spettacolo sul palco del Teatro Ex Seminario, gli artisti si esibiranno lungo le vie del centro storico.

Sabato domenica l’appuntamento è dalle 12.00 alle 22.00 con il percorso dei saperi e dei sapori lungo le vie del centro storico e le musiche itineranti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”. Le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Un appuntamento che sarà impreziosito nel pomeriggio dalla presenza musicale a cura della Scuola civica di Musica del Montiferru. Sabato 28 dalle 19.00 alle 21.00 nei pressi del Salone parrocchiale, esibizione del duo composto dai maestri Gianmatteo Zucca alla chitarra e Aurelio Sechi alla batteria.

Domenica 29dalle 17.00 alle 19.00, saranno due gli appuntamenti lungo il percorso dei saperi e dei sapori: il concerto alla fisarmonica e all’organetto del maestro Giuliano Armas, e le “Memorie migranti e analogie sonore on the road”, presentate da MarcoTea Bianchina su una Bianchina del ’69.

Sia sabato 28 che domenica 29, verranno riproposti tre appuntamenti che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico. Alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, prende il via con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio” in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Dalle 16.00 alle 18.00 si potranno invece visitare il Museo Archeologico di Cuglieri (con due visite guidate in partenza alle 17.00 ed alle 18.00) a cura dell’associazione Marafè, e la Chiesa dei Cappuccini, con la visita guidata al monumento e incentrata sulla figura di Fra’ Paolo Perria (a cura del comitato Fra’ Perria).

Sabato 28 dicembre si aprirà alle 9.30 presso l’Orto botanico dell’Ex seminario regionale con il laboratorio di erboristeria cucina creativa con Leonardo Marongiu della Scuola di erboristeria popolare “Calarighe” e l’esperto Gianpaolo Demartis. I partecipanti saranno inviati a raccogliere le erbe spontanee con le quali successivamente si prepareranno le pietanze, usando ingredienti e metodi tradizionali e creativi insieme.

A Sardinia Anima Mundi non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà sia sabato 28 che domenica 29 dalle 16.30 alle 18.30 a cura di Valentina Flore e Serena Milos (via Spanu, angolo via Mazzini).

“Sapone all’olio d’oliva” sarà invece il tema del laboratorio curato da Raffaella Oro, in programma domenica 29 presso il salone parrocchiale alle 11.00 e alle 15.30.

Inoltre in entrambe le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale (via Basilica) saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

 

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Quattro giorni di musicadegustazioniteatrolaboratori visite guidate per scoprire Cuglieri e il suo territorio, insieme alla cantante Josie Taylor e i Gospel Italian Singers, al blues Francesco Piu e la sua band, alle suggestioni di Mamadou & Guney Africa, alla voce di Claudia Crabuzza, alle poetiche marionette di Nadia Imperio, fino alla pizzica e la taranta dal Salento degli Arakne Mediterranea.

Lunedì 23 dicembre e poi da venerdì 27 a domenica 29 dicembre appuntamento con la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. 

Il progetto, voluto dall’Amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo ed il coordinamento artistico dell’associazione Jana Project, proporrà sei appuntamenti di musica teatro ad ingresso gratuito, mentre per le vie del centro storico si articoleranno concerti itineranti laboratori legati ai saperi del territorio, coordinati dalla cooperativa La Famiglia.

GLI SPETTACOLI – Sei gli appuntamenti, tutti ospitati dal Teatro dell’Ex Seminario e tutti con ingresso libero. Il cartellone di “Sardinia Anima Mundi” si aprirà lunedì 23 con il concerto di Josie Taylor ed i Gospel Italian SingersAlle 21.00 la cantante giamaicana sarà accompagnata da un gruppo composto da quattordici artisti, fra voci e strumentisti, in una coinvolgente serata dove il clima del Natale verrà esaltato dalla straordinaria vocalità di Taylor e dal ritmo assicurato dal gruppo diretto dal maestro Francesco Finisio.

Nella giornata di venerdì 27 il cartellone degli spettacoli propone alle 21.00 il concerto del bluesman Francesco Piu. Il cantante e polistrumentista di Osilo, grande talento della scena blues nazionale, arriva a Cuglieri accompagnato da una band di sei elementi per proporre il suo ultimo lavoro “Crossing”, un album con cui porta idealmente Robert Johnson e i suoi brani leggendari nel Mediterraneo attraverso la sua voce e lo slide della sua chitarra elettrica, li colora con le percussioni africane e medio orientali, le corde arabe, greche, l’elettronica e i suoni ancestrali della Sardegna, con launeddas e canto a tenore. Insieme a Francesco Piu (voce e chitarra) sul palco ci saranno Gavino Riva (basso), Francesco Ogana (bouzouki, oud, guitalele, chitarra elettrica), DJ Cris (samples, scretches), Silvio Centamore (batteria, djembè, elettronica), Paolo Succu (batteria, darbuka, djembè) e Bruno Piccinnu (calebasse, djembè, bongos).

Due gli appuntamenti invece in programma sabato 28 dicembre“Parole e musiche dall’Africa” è il titolo del concerto che alle 19.00 vedrà sul palco il cantastorie Mamadou M’Bengas ed il gruppo musicale Guney Africa. In scenacanti, danze, poesie, storie e le percussioni dell’Africa dell’ovest, per ripercorrere la storia del continente nero da cui ha avuto inizio l’avventura umana, fino alla schiavitù e alle ultime tragedie nel Mediterraneo.

Alle 21, sempre sabato 28 dicembre al Teatro Ex Seminario, la cantautrice Claudia Crabuzza, premio Tenco 2016, porterà in scena il suo concerto-spettacolo “The living road”, un tributo alla cantante di origine messicana-statunitense Lhasa de Sela, vissuta tra Europa e America e scomparsa a soli a 37 anni nel 2010. Accompagnata al piano e harpejji di Simone Sassu e dal clarinetto con effetti di Angelo Vargiu, l’artista algherese interpreta le tonalità di terra e di vento delle più belle produzioni di Lhasa, lasciando spazio alla scrittura musicale raffinata e di atmosfera di Vargiu e Sassu, mentre a trasportare lo spettatore verso il mondo circense e onirico di Lhasa saranno le incursioni eleganti della danzatrice Daniela Crabuzza sui tessuti aerei, con momenti di pura poesia acrobatica. La regia dello spettacolo è di Fabio Sanna.

Domenica 29 dicembre spazio al kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico “Camminando sotto il filo, di e con Nadia Imperio. Appuntamento alle 16 con questo spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età in cui in un teatro in miniatura l’artista, padrona di casa di un insolito kabaret, e inventrice della prima sit-down comedy del mondo, ci conduce con ironia e verve attraverso i piccoli atti unici di cui si compone lo spettacolo.

La chiusura del Festival, domenica 29 dicembre, è affidata alle musiche e danze del Salento con il concerto alle 21.00 del gruppo Arakne Mediterranea. La compagnia, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani e la voce, mette in scena il suo viaggio sonoro, ritmico, vocale e danzato della tradizione popolare che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike (lingua dialetto ancora in uso nella Grecìa salentina in provincia di Lecce), per trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento. Il risultato è un’esibizione coinvolgente che, attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina e della Puglia, porta ad una splendida sintonia tra gli artisti e il pubblico. E’ prevista anche una perfomance finale degli artisti lungo le vie del centro storico.

PERCORSO DEI SAPERI E DEI SAPORI – La quarta edizione della manifestazione partirà lunedì 23 dicembre dalle 12 alle 22 con il percorso dei saperi e dei sapori lungo le vie del centro storico e le musiche itineranti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”Le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Un appuntamento che tornerà anche nei giorni 27, 28, 29 dicembre, sempre dalle 12.00 alle 22.00, e che sarà impreziosito nel pomeriggio dalla presenza di arte e musica. Per il 27 dicembre è prevista la partecipazione del coro Tenores de Orosei “Antoni Milia”.

L’esperienza delle produzioni locali sarà al centro del convegno “Rigenerazione dei centri urbani: dal recupero dei centri storici al ripopolamento con le realtà produttive, in programma venerdì 27 dicembre a partire dalle 10.30 presso la sala consiliare presso ex Convento dei Cappuccini. Insieme al sindaco Giovanni Panichi interverranno gli esperti e i produttori del territorio.

LABORATORI – Il programma dei laboratori (la cui partecipazione è gratuita) si apre lunedì 23, alle 15.00, con un appuntamento per i bambini e le famiglie: “Una giornata con gli agnellini”, a cura dell’azienda Sinnadolzu Formaggi.

Non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà lunedì 23 e poi anche dal 27 al 29 (dalle 16.30 alle 18.30) a cura di Valentina Flore e Serena Milos.

Il programma di venerdì 27 proporrà inoltre alle 16.00 il laboratorio per bambini e famiglie Nel magico bosco delle querce frondose”, organizzato dalla Cooperativa La Famiglia. Sarà un itinerario illuminato da piccole lanterne, lungo le vie del paese, alla ricerca delle tracce lasciate dalle janas e dai folletti che abitano nel Montiferru.

Sabato 28 dicembre si aprirà fin dalle 9.30 con il laboratorio di erboristeria e cucina creativa guidato da Giampaolo Demartis e lo chef Leonardo Marongiu. I partecipanti saranno inviati a raccogliere le erbe spontanee con le quali successivamente si prepareranno le pietanze, usando ingredienti e metodi tradizionali e creativi insieme.

“Sapone all’olio d’oliva” sarà invece il tema del laboratorio in programma domenica 29 e curato da Raffaella Oro (alle 11.00 e alle 15.30).

Inoltre per tutte le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale (via Basilica) saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

VISITE GUIDATE – Per tutti i quattro giorni della manifestazione, con partenza alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, appuntamento con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio” in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Da venerdì 27 a domenica 29 dicembre dalle 16.00 alle 18.00 si potranno invece visitare il Museo Archeologico di Cuglieri (con due visite guidate in partenza alle 17.00 e alle 18.00) a cura dell’associazione Marafè, e la Chiesa dei Cappuccini, con la visita guidata al monumento e incentrata sulla figura di Fra’ Paolo Perria (a cura del comitato Fra’ Perria).

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Dopo “Licanìas”, la rassegna letteraria dello scorso giugno, Neoneli ospita altre tre intense giornate, ora all’insegna della gastronomia e delle riflessioni sulle “culture e i sapori dei paesaggi rurali“. Si intitola “Licanias e Lichitos” il cartellone di eventi allestito dal Comune del piccolo centro del Barigadu con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di Sardegna, che tiene banco da venerdì 4 a domenica 6 ottobre: degustazioni e laboratori gastronomici, incontri con esperti e con imprenditori che scommettono sulle produzioni agroalimentari e il saper fare locale. E, ancora, mostre, concerti e – sabato 5 ottobre – la tradizionale gara di cucina a base di “fregula”, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che l’indomani – domenica 6 – sarà anche protagonista dell’immancabile festa gastronomica con i piatti simbolo della cucina locale: “sa fregula istuvada e sa cassola”, due squisitezze, o “lichitos”, del territorio.
Prologo alla manifestazione, giovedì 3, alle 17.00, al salone Corrale, l’inaugurazione di “Sèberu da Alghero, Street Photography Awards 2019″, una mostra fotografica di una selezione degli scatti vincitori del concorso ASPA promosso nella cittadina sardo-catalana dall’associazione Officine di Idee al Festival Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore. Ideata e curata da Sonia Borsato, direttrice artistica dell’ASPA, in collaborazione con l’associazione Su Palatu, l’esposizione è strutturata in base alle sezioni del concorso, che per la sua seconda edizione si concentra sul tema delle Migrazioni: fotografia di Viaggio, di Strada, Documentaria, di Ricerca e Insula/Insulae (tema speciale interamente realizzato in Sardegna), più una sezione dedicata ai giovanissimi, oltre al Premio Blow up, conferito a lavori che, fra tutti i progetti presentati in tutte le categorie, si distinguono per un’audace lettura di argomenti rilevanti nel quotidiano. In mostra le foto dell’ungherese Simon Móricz-Sabján (primo premio fotografia documentaria), della tedesca Sandra Hoyn (premio Blow up), del sardo Andrea Cappai (premio Insula/Insulae), della spagnola Maria Contreras Coll (premio Blow up), del canadese Amy Friend (premio Blow up).
Venerdì (4 ottobre) Licanìas e Lichitos entra nel vivo. Il primo appuntamento in agenda è alle 8.30 del mattino: con partenza dal piazzale delle scuole in via Scano, si rinnova il rito della vendemmia “all’antica”, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula Tirso.  
Alle 17.00, all’oratorio in via San Pietro, si ragiona su Enogastronomia: radici e identità per la cultura e lo sviluppo economico di un territorio, in un convegno moderato dal gastrosofo Alex Revelli Sorini, docente presso Università San Raffaele di Roma, rettore dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, coautore del Manuale di Gastrosofia e di numerose pubblicazioni, e giornalista scientifico in programmi Rai come “La vita in Diretta” e “Mi manda Raitre”. In scaletta gli interventi di diversi ospiti: l’agronomo Maurizio Fadda, impegnato da vent’anni con ragazzi e agricoltori per una nuova rinascita rurale su basi etiche ed ecologiche e per la creazione e gestione di reti di filiera corta; Marianna Virdis, titolare insieme a Francesco Mascia dell’azienda agricola Sa Laurera, con sede a Villanovaforru, specializzata in agricoltura storica, studio, ricerca, recupero e valorizzazione di antiche razze e varietà della Sardegna, conservazione di pratiche agricole tradizionali, tutela del paesaggio rurale e degli agro ecosistemi; Gianmatteo Baldi, amministratore delegato di “Isteddu”, progetto che scommette sulla produzione enologica dei territori nella zona di confine tra il Barigadu e il Mandrolisai, che, come spiega il general manager dell’azienda, ha la sua prima origine dalla scoperta di Neoneli in occasione di un dibattito su il famoso libro-diario di Mario Soldati “Vino al Vino“; il Master of Food del Miele Luigi Manias, direttore tecnico “Apiaresos”, la più importante associazione di apicoltori nell’Isola, erede e continuatore di una tradizione familiare iniziata dal nonno materno Luigi Olla ad Ales, che nel 1917 fu tra i primi in Sardegna a introdurre l’apicoltura col favo mobile; Michelangelo Salis, titolare de I Salis di Ploaghe, azienda partner con il Consorzio del Bue Rosso di Seneghe per la diffusione e commercializzazione del bovino di razza Sardo Modicana, esperto nello studio e nella realizzazione di prodotti di salumeria tradizionale dal suino sardo e nella produzione di prodotti innovativi a base di bovini, pecora, capra e suino; Antonio Moi, allevatore e promotore progetto pilota Seulo dell’azienda agricola Su Mannali, con sede nel piccolo e caratteristico comune di montagna compreso nella fascia sud del Gennargentu; la sua specialità è l’allevamento semibrado di suini di razza ibrida con prevalenza sarda, da cui ricava i classici prodotti tramandati dalla cultura seulese; Cinzia Loi, archeologa specializzata nel campo dell’archeologia dei paesaggi e dell’etnoarcheologia, che ha condotto il censimento dei monumenti archeologici del territorio del Comune di Neoneli. Prevista anche, per le conclusioni, la presenza dell’assessora regionale all’agricoltura e riforma agro-pastorale Gabriella Murgia.
Alle 22.00 musica in piazza Italia con il duo Fantakolk di Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto. Riconosciuti maestri dei loro rispettivi strumenti, apprezzati per le capacità virtuosistiche e la piena padronanza del repertorio tradizionale, ma non solo, nel 2016 i due si sono aggiudicati il Premio Maria Carta per la loro musica coinvolgente e dal forte carattere personale.
Giornata densa di appuntamenti sabato 5 ottobre. Alle 10.00 si inaugura una seconda mostra al salone Corrale: curata da Baingiu Cuccu, ANIMA, artigianato a Neoneli. Iconografie del mondo agropastorale– questo il titolo – vedrà la partecipazione di una quindicina di maestri ceramisti, coltellinai, artigiani del ferro e del rame, del tessile, cestineria, vestiario e calzoleria. Tutti i prodotti in mostra fanno parte, da tempi remoti, della quotidianità del mondo contadino e pastorale. Al taglio del nastro è prevista la presenza dell’assessore regionale al turismo, artigianato e commercio Giovanni Chessa.
Lungo i viottoli del centro storico, dalle 10.00 fino alle 20.00, saranno allestiti degli stand a cura di artigiani e i produttori agroalimentari, e fino alle 19.00 sarà possibile partecipare all’iniziativa Piccole guide turistiche, con visite guidate alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, a cura dei bambini e ragazzi delle scuole.
All’oratorio in via San Pietro, alle 10.30, spazio alla premiazione dei vincitori del Premiu ‘e poesia sarda Barigadu, bandito lo scorso luglio, che ha contato sessantaquattro partecipanti. Vince la sezione in rima Giangavino Vasco di Bortigali con la poesia “Fizu”, secondo classificato Antonio Sannia di Bortigali con “Làcanas Luadas”, terzo Angelo Maria Ardu di Flussio con “Sighi Poeta”. Per la sezione versi sciolti, invece, il vincitore è Giuseppe Tirotto di Castelsardo con “Li ghjemmi di la vida”, il secondo Andrea Meleddu di Sorgono con “Reu de continu”, il terzo Pier Giuseppe Branca di Cheremule con “Carbuncos”. I primi tre classificati di ciascuna sezione del premio si aggiudicano rispettivamente 300, 200 e 100 euro.
Nel pomeriggio, mentre dalle 16.00 alle 19.00 in piazza Italia si tiene il laboratorio per i bambini GLE, grandi giochi in legno, una prima iniziativa a cura dell’associazione Lughenè, in piazza Barigadu arriva invece il momento più atteso della manifestazione: la gara di cucina con ricette originali a base di fregula, con la conduzione affidata ad Alex Revelli Sorini. Coordinata dallo chef del ristorante HUB di Macomer Leonardo Marongiu e dallo chef, vicepresidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, la competizione culinaria vede in gara nove chef: Fabio Vacca (ristorante “Chia Laguna”), Cristian Deriu (ristorante “Hub”, Macomer), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Juri Biscione (ristorante “Scorfano Allegro”, Golfo Aranci), Giannu Mannu (Hotel Mannu, Bosa), Mattia Pippia (ristorante Craf, Oristano), Niccolò Vellino (chef Dolci Sfizi, Macomer), Andrea Atzori (ristorante La Rinascente, Cagliari) e Giacomo Cicalò (sous chef Frades Bottega, Porto Cervo).
La giuria, composta da Dario Cappelloni (collaboratore della “Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine”), Paolo Zaccaria (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Erica Battellani (autrice di “Via dei Gourmet)”, Tommaso Fratini (executive chef “Rimessa Roscioli”, Roma), Leonardo Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore della guida “Gambero Rosso”), Luciano Tona (responsabile della didattica della scuola Internazionale di Cucina Alma), Maurizio Valeriani (collaboratore della guida Vinodabere), ha il compito di giudicare le ricette a base di “fregula” anche sotto il profilo dell’originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di utilizzare prodotti “poveri”. Alle 17.00 è prevista una degustazione dei piatti in gara e, alle 20.00, verranno annunciati e premiati i vincitori.
In contemporanea, alle 18.00, all’oratorio in via San Pietro è possibile partecipare ad una degustazione guidata (al costo di 7 euro) di birre artigianali europee con Luca Pretti, ricercatore presso Porto Conte Ricerche, esperto di tecnologie birrarie. Sono quattro le birre in degustazione: la belga Rochefort 8″ (Strong Brown Ale) , le tedesche Ott Edel-Pils (Pilsner) e Schlenkerla Rauchbier Marzen (Rauchbier), l’inglese St. Peter’s Old Style Porter (Porter).
Alle 22.00 in piazza Italia la giornata si conclude sulle note di Brinca, gruppo composto da Paride Peddio all’organetto diatonico, Jonathan Della Marianna alle launeddas, Federico Di Chiara alla voce e all’armonica a bocca, Davide Pudda alla chitarra, Fabio Carta alla batteria e alle percussioni. I Brinca hanno pubblicato nel 2016 il loro primo CD omonimo, che vanta tra i featuring nomi come quelli di Beppe Dettori, Elena Ledda e Carlo Crisponi. Il loro ultimo lavoro è Balla e Brinca, un disco di ampio respiro, che presenta non solo brani in sardo ma anche, nell’ultima traccia, un classico gospel della tradizione americana: When The Saints Go Marching In.
La giornata conclusiva di “Licanias e Lichitos“, domenica 6, è nel segno delle leccornie e squisitezze del territorio. Mentre dalle 10.00 alle 20.00 è ancora possibile fare una passeggiata nel centro storico, visitando gli stand di artigiani e produttori agroalimentari, dalle 10.00, nelle stradine di Neoneli, reduci dal concerto della sera prima, sono di scena in un’esibizione itinerante due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle launeddas e Federico Di Chiara all’armonica e voce. Sempre dalle 10.00 (fino alle 19.00), ancora visite guidate a cura dei bambini delle scuole alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova anno dopo anno: quello con le massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13.00) in una dimostrazione – laboratorio sulle tecnica di preparazione della fregula. Per i più piccoli due iniziative a cura dell’associazione Lughenè: alle 10.30 (e fino alle 18.00), in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio gastronomico” La felicità in cucina”.
Diverse le degustazioni previste, al costo di 7 euro, all’oratorio in via San Pietro: quella del miele con l’esperto Luigi Manias, alle 11.00, quella dell’olio (alle 15.00 ed alle 16.00) a cura di Giandomenico Scanu, funzionario dell’agenzia regionale AGRIS, esperto olio EVO, e quella del pane (alle 15.00 e alle 16.30).
Regine della giornata sono “sa fregula istuvada e sa cassola”, piatti tipici della cucina neonelese, in degustazione nella tradizionale festa gastronomica in programma alle 13.00 in piazza Barigadu (al costo di 16 euro). Nel pomeriggio, alle 17.00, le battute finali della manifestazione: si balla “a passu ‘e tres” con esibizione dei maestri di launeddas Orlando ed Eliseo Maxia, con il Coro a Tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa istituzione culturale neonelese che in questo 2019 raggiunge il traguardo di quarantatré anni di “storie cantate”.

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Giornata fitta di appuntamenti, sabato 30 settembre, a Neoneli, per l’ottava edizione di “Licanìas”, il festival culturale ed enogastronomico in corso da ieri (giovedì 28) e fino a domenica (primo ottobre) nel piccolo paese del Barigadu, in provincia di Oristano.

Si comincia alle 11.00, a Casa Cherchi, con una riflessione sul tema dello spopolamento dei piccoli paesi nell’incontro dal titolo “Culle vuote, scenari possibili futuri”, con Giulia Rivellini, professore associato di Demografia e Statistica Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, a colloquio con la giornalista Simonetta Fiori, inviata del quotidiano la Repubblica. Autrice di numerosi articoli pubblicati su volumi e riviste nazionali e internazionali, Giulia Rivellini ha rivolto la sua più recente attività di ricerca principalmente allo studio integrato tra i comportamenti demografici individuali e la dimensione del contesto territoriale e relazionale, con riferimento alle tematiche dell’invecchiamento, del supporto sociale, dell’instabilità coniugale e della life satisfaction. 

Tiene banco nel pomeriggio “sa fregulada”, l’immancabile gara di cucina, uno dei momenti più attesi di “Licanìas”, che vedrà sfidarsi alcuni tra i migliori chef della Sardegna nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro. In lizza a partire dalle 16.00, nella competizione culinaria promossa con il coordinamento del Grande Maestro della ristorazione Guido Murtas e dal presidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, sette chef: Roberto Paddeu (delle Botteghe Frades di Porto Cervo), Daniele Sechi (del Blu Restaurant di Golfo Aranci), Leonardo Marongiu (del ristorante HUB di Macomer), Sara Congiu (dell’Antica Dimora “Il Gruccione” di Santu Lussurgiu), Marco Norio (del birrificio-osteria Horo di Sedilo), Francesco Murtas (del ristorante Al Gambero Rosso di Bosa) e Daniele Tanda (del ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres). Presenta la giornalista Alessandra Addari.

I piatti preparati passeranno al vaglio della giuria presieduta dall’enogastronomo Paolo Zaccaria e composta dal delegato ONAV Sardegna Quirico Mura, dallo chef del ristorante “Su Carduleu” di Abbasanta Roberto Serra, dall’enogastronomo Tommaso Sussarello e dai giornalisti Dario Cappelloni, Roberto Ripa e Pasquale Porcu. Dopo la degustazione dei piatti in gara, a partire dalle 17.00, il vincitore viene incoronato alle 20.00 nella cerimonia di proclamazione e premiazione e di consegna degli attestati agli chef partecipanti.

Tre diversi appuntamenti scandiscono la serata in piazza Italia: il primo, alle 19.00, è l’incontro “Culture e sapori dei paesaggi rurali”, con Marco Bolasco, direttore area enogastronomica di Giunti Editore e consigliere di amministrazione di Slow Food, e con il coordinatore della guida I vini d’Italia de L’Espresso Maurizio Valeriani; dialoga con loro la critica enogastronomica Erica Battelani, amministratore delegato e responsabile dei contenuti del sito Via dei Gourmet.

Alle 21.00 riflettori puntati sul poeta e performer Guido Catalano di scena con il reading dei versi racchiusi nel suo ultimo libro “Ogni volta che mi baci muore un nazista” (Rizzoli): sono versi che fanno ridere, surreali e fulminanti, quelli che questo artista della parola (“Per essere un poeta son troppo di buon umore”, si legge nella pagina BIO del suo sito) propone nelle sue divertenti e stralunate performance sui palchi dei centri sociali e dei festival letterari come negli spazi più raccolti di circoli, bar e librerie. Torinese, classe 1971, Guido Catalano è autore di sette libri di poesie (circa trentamila copie vendute per “Ti amo ma posso spiegarti”, del 2012, e “Piuttosto che morire m’ammazzo”, del 2013, pubblicati da Miraggi Edizioni) e di un romanzo, “D’amore si muore ma io no” (Rizzoli), uscito l’anno scorso con l’emblematico sottotitolo “Il primo romanzo dell’ultimo dei poeti”.

Chiusura di serata, alle 22.00, con Ginevra Di Marco accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere e Andrea Salvadori alla chitarra in un live del suo ultimo album, “La Rubia canta la Negra”, dedicato a Mercedes Sosa, la grande voce folk argentina (1935-2009), simbolo della lotta per i diritti civili della sua terra. Un disco che rappresenta la tappa più recente (è uscito lo scorso maggio) del percorso artistico che la cantante fiorentina, già prima voce accanto a Giovanni Lindo Ferretti nei gruppi CSI e PGR, porta avanti dal 1999 con la collaborazione di Francesco Magnelli: una carriera solista sempre più aperta verso le altre culture, a partire dal progetto Stazioni Lunari, un evento che ogni volta si rinnova di artisti diversi. Canti dai margini del mondo e della storia, dai Balcani all’America Latina, dagli italiani del Sud a quelli della sua terra, la Toscana: un mondo in cui la voce di Ginevra Di Marco si conferma interprete a tutto tondo sposando con trasporto e generosità la vitalità delle proteste popolari, le doglianze e le meditazioni sulla difficile arte di stare al mondo, i volti diversi e complementari dell’amore.

A Ginevra Di Marco spetta anche il compito di aprire domenica, 1 ottobre, la giornata conclusiva di Licanìas: accompagnata ancora da Andrea Salvadori alla chitarra, proporrà alle 10.30 una serenata mattutina dal balcone della biblioteca in via san Pietro.

Alle 11.00 a Casa Cherchi è invece in programma un incontro dal titolo “Felicità d’Italia”, paesaggio, arte, musica e cibo, con la giornalista Simonetta Fiori e Piero Bevilacqua, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. La conversazione è seguita da un aperitivo con prodotti locali. Dalle 11.30 alle 13.00, a Sa ‘omo ‘e Bona, spazio a un laboratorio sulla preparazione manuale della fregula.  

Nel pomeriggio due appuntamenti in contemporanea alle 16.00: nel centro storico si snoda un concerto con i cori a tenores S’Angelu di Neoneli, Sa Niera di Pattada e Gonare di Sarule; a Casa Cherchi si tiene invece la tavola rotonda “Industria Culturale e Festival Letterari” con la partecipazione del giornalista e scrittore Romano Cannas (direttore della sede Rai della Sardegna dal 2003 al 2013), dell’operatrice culturale Mattea Lissia, ideatrice del festival letterario “Pazza Idea”, dello storico dell’arte Christian Caliandro e dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale all’Istruzione e ai Beni culturali nella giunta Soru, negli anni in cui ha visto la luce la legge regionale sarda sui festival e i progetti di promozione della lettura.  

In piazza Barigadu, alle 17.30 un momento di festa e convivialità con la degustazione (al costo di dieci euro) dei due piatti tipici della tradizione culinaria neonelese: “Sa fregula istuvada” e “sa cassola”. Accompagna gli assaggi la musica di Salvatore Corda all’organetto e alla fisarmonica. Poi, a partire dalle 20.30 in piazza Italia, sipario sull’ottava edizione di Licanìas con Nada in concerto con brani del suo repertorio accompagnata dalla A Toys Orchestra.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ma attraverso il ricavato dalle vendite del merchandising si punta a colmare la parte scoperta delle spese di viaggio degli studenti pendolari di Neoneli che frequentano le scuole superiori.