28 March, 2024
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Sciampitta è tornata in piazza!!! E con essa la cultura ed il folklore di paesi lontani, ricchi di tradizione e di passione per il proprio luogo natìo. Domenica 17 luglio dopo Quartu Sant’Elena e Maracalagonis, la rassegna ha fatto tappa a Carbonia, offrendo uno spettacolo dal sapore energico e coinvolgente.

Organizzato dall’associazione Città di Quarto 1928, in collaborazione con il comune e la Pro Loco di Carbonia, l’appuntamento è tornato dopo l’assenza forzata dovuta alla diffusione del Covid-19 ed alla conseguente pandemia.

Ad aprire la serata, presentata da Luca Gentile, i saluti del sindaco Pietro Morittu e del presidente della Pro Loco, Franco Marongiu. I primi a salire sul palco per esibirsi sono stati i componenti del gruppo folk Santa Maria di Flumentepido, a seguire i gruppi della Croatia, del Kenia, della Colombia e della Serbia. A concludere il primo giro di esibizioni è stato il gruppo Santa Giuliana di Serbariu.

La particolarità degli abiti alcuni semplici e colorati, altri finemente ricamati, le calzature tipiche contrapposte ai piedi nudi, gli strumenti musicali portatori di ritmi travolgenti, ma anche di dolci melodie. Ma la cosa più bella è la tanta gioventù che porta nelle piazze la tradizione, onorandola con grande maestria nel ballo, nel canto e nei suoni.

I giovani artisti portatori di tradizione, di usi e di costumi si sono esibiti raccogliendo calorosissimi applausi da un pubblico che ha sentito la mancanza di uno spettacolo capace di “incantare”, sino a lasciarsi trasportare in scenari lontani dalla nostra cultura.

Il tour dopo Carbonia è proseguito a Quartu Sant’Elena e Sant’Anna Arresi, questa sera sarà a Muravera, per poi tornare per la chiusura, domani sera, a Quartu Sant’Elena.

Nadia Pische

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Dopo una piccola pausa ferragostana domani, martedì 18 agosto, il festival culturale Liberevento riprende con una nuova ospite: l’attrice e imitatrice Francesca Reggiani.

L’appuntamento è alle 22.00, nella tonnaraSu Pranu di Portoscuso dove, intervistata dal giornalista Luca Gentile, Francesca Reggiani parlerà del suo libro “Sono italiana ma voglio smettere (Ultra 2018).

Scritto insieme a Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, “Sono italiana ma voglio smettere” è una carrellata delle migliori performance della Reggiani, con i racconti dei suoi personaggi più riusciti (da Ornella Vanoni a Daniela Santanché, da Sabrina Ferilli a Donatella Versace) che l’hanno fatta entrare nel cuore di milioni di italiani.

Mercoledì 19 agosto l’incontro con Francesca Reggiani sarà proposto anche a Iglesias, alle 22.00, nel suggestivo Chiostro di San Francesco.

Gli appuntamenti sono organizzati nel rispetto delle prescrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, e sono perciò a numero chiuso dietro prenotazione.

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Portovesme, opportunità per la nautica internazionale? E’ il tema del convegno svoltosi venerdì 31 luglio, nella sala riunioni della Biblioteca comunale di Portoscuso. Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, è intervenuta in videoconferenza Alessandra Zedda, vicepresidente della Giunta regionale ed assessore regionale del Lavoro che ha sottolineato l’importanza del progetto del polo nautico proposto dalla RENO, la società guidata dall’imprenditore Ninetto Deriu ed ha assicurato il pieno sostegno della Giunta regionale per la sua realizzazione, tassello assai importante nel quadro della diversificazione dell’apparato produttivo del territorio del Sulcis Iglesiente.

Chiuso il collegamento com Alessandra Zedda, è stato Ninetto Deriu ad intervenire e a spiegare l’idea progettuale e gli obiettivi, per “La rinascita di un’economia perduta”. Sono seguiti gli interventi di Pietro Angelini, Direttore NAVIGO, sul tema “Il mercato nautico e prospettive di sviluppo”; e di Luca Gianardi, broker e operatore di settore, sul tema “Il service nel mondo yachting”. Gli interventi ed il successivo dibattito, sono stati moderati dal giornalista Luca Gentile.

La proposta progettuale si articola su tre grandi direttrici: un centro di Refit per megayacht, un centro di ricerca sulle innovazioni ed energie e progetti di valorizzazione turistica.

«La strategia attrattiva si basa sul Refit & Repair di grandi imbarcazioni e mega yacht con un percorso di graduale attrazione, accoglienza ed operatività per proporre nuovo spazi e nuove opzioni produttive ad armatori e cantieri alla ricerca di aree ed attrezzature adeguate spiega la Navigo scarl, società incaricata della progettazione -. Un mercato che dipende dalla capacità di intercettare gli yacht e saperli accogliere, offrendo operazioni di movimentazione e lavorazione di qualità e in sicurezza. E’ questo, un settore capace di attivare una filiera produttiva e di servizi, non solo legata alla riparazione ma anche alla costruzione di mezzi innovativi con propulsioni green. Lo sviluppo a regime di un’area di questo genere implica un numero di addetti diretti di oltre 2.500 unitàconclude la Navigo scarl -; è da considerare, infatti, l’effetto moltiplicatore che ogni cantiere nautico genera sull’indotto, che oggi vede moltiplicare di 6 unità nella filiera e nei servizi ogni dipendente diretto del cantiere.»

    

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Mercoledì 5 agosto, il Piazzale del Chiostro di San Francesco, ospiterà il primo degli appuntamenti iglesienti della rassegna culturale “Liberevento” 2020, arrivata quest’anno alla sua nona edizione.
Dal 2 al 23 agosto Liberevento, rassegna organizzata dall’Associazione ContraMilonga, proporrà quindici appuntamenti, completamente gratuiti nei comuni di Calasetta, Iglesias, Gonnesa, Portoscuso e Carloforte.
Il programma per la città di Iglesias:
• Mercoledì 5 agosto
– Ore 22.00: omaggio a Bibi Orsi
A seguire, Ritanna Armeni presenterà il suo libro “Mara. Una donna del Novecento”. Modererà l’incontro Manuela Zurru.
– Ore 23.00: pièce teatrale “Senza rete. Tutto quello che avreste voluto sapere sul doppiaggio e non avete mai osato chiedere”, con l’attore Simeone Latini.
• Mercoledì 12 agosto
– Ore 22.00: Giampiero Mughini presenterà il suo libro “UFFA. Cartoline amare di un tempo in cui accadde di tutto”. Modererà l’incontro Vito Biolchini.
– Ore 23.00: “Il concerto che sconcerta”, con il Cinquetto tirato a lucido.
• Giovedì 13 agosto
– Ore 22.00: Francesco Abate, Ciro Auriemma e Carlo Augusto presenteranno il libro “Giallo sardo”. Modererà l’incontro Marcello Murru.
– Ore 23.00: degustazione enogastronomica in collaborazione con la Cantina Aru e di Iglesias.
• Mercoledì 19 agosto
– Ore 22.00: Francesca Reggiani presenterà il suo libro “Sono italiana ma voglio smettere”. Modererà l’incontro Luca Gentile.
«E’ una grande soddisfazione regalare ai nostri concittadini, questa nuova proposta culturale che sposa scrittura, musica e teatro ha commentato l’assessore della Cultura Claudia Sanna grazie ad un progetto come “Liberevento” che porterà in Città nomi importanti che suscitano interesse, curiosità e confronto, il vero nettare della cultura.»

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Arriva il calendario definitivo per Liberevento, il festival culturale organizzato dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica. Dal 2 al 23 agosto tra il Nuraghe Seruci di Gonnesal’antica tonnara “Su Pranu” di Portoscuso, la Torre Sabauda di Calasetta e il Chiostro di San Francesco, a Iglesias, torna l’appuntamento con uno dei festival più amati delle estati isolane, nel rispetto di tutte le prescrizioni imposte per il contenimento del Covid-19.

Alessandro Checchi Paone, Giampiero Mughini, Grazia di Michele, Francesco Abate, Ritanna Armeni, Gesuino Nemus e Valerio Massimo Manfredi sono solo alcuni degli ospiti della rassegna che proporrà anche momenti dedicati al teatro e alla musica, senza dimenticare l’omaggio a Bruno Rombi, intellettuale recentemente scomparso che nelle sue opere mantenne sempre vivo il ricordo dell’amata Calasetta, e il ricordo dedicato a Bibi Orsi, poetessa e figura che ha ricoperto incarichi istituzionali nel comune di IglesiasIn programma anche degustazioni di prodotti del territorio in collaborazione con la Cantina Aru di Iglesias.

Domenica 2 agosto l’edizione numero nove di Liberevento prende il via dal suggestivo Nuraghe Seruci di Gonnesa dove, alle 21,30, è atteso lo scrittore, archeologo e storico Valerio Massimo Manfredi. Nell’incontro moderato dallo storico dell’arte Marco LoiManfredi parlerà del suo ultimo lavoroAntica Madre (Mondadori). La serata prosegue con San Pietroburgo Express”, concerto del Quartetto K, formazione che propone, rielaborandolo, il repertorio musicale dall’area mittel-europea, russa e balcanica.

Il 4 agosto (alle 22) l’appuntamento è a Portoscuso con la giornalista e saggista Ritanna Armeni che, in dialogo con la blogger Manuela Zurru, presenterà il suo ultimo lavoro dedicato alle donne, Mara. Una donna del Novecento” (Ponte alle grazie, 2020).  Chiusura di serata, ancora una volta, nel segno del Quartetto K.

Ritanna Armeni sarà ospite di Liberevento anche il giorno dopo (5 agosto) nell’incontro organizzato a Iglesias a cui seguirà Senza rete tutto quello che avreste voluto sapere sul doppiaggio e non avete mai osato chiedere, piéce teatrale con Simeone Latini, e il 6 agosto alle 20.30 a Carloforte per un evento realizzato in collaborazione con il festival letterario “L’isola dei libri.

Il 6 agosto alle 22 ai piedi della splendida Torre Sabauda di Calasetta omaggio a Bruno Rombi in compagnia dell’attore Simeone Latini e, a seguire, concerto dell’associazione bandistica “Giacomo Puccini”.

La Torre Sabauda di Calasetta sarà la cornice anche dei succosi appuntamenti dei giorni seguenti: il 7 agosto è attesa la cantautrice, musicoterapeuta, e scrittrice Grazia Di Michele, da qualche mese in libreria con il romanzo “Apollonia” (Castelvecchi editore), che dialogherà con la storica dell’arte Manuela Perria. L’8 agosto sarà ospite Alessandro Cecchi Paone per parlare, insieme al giornalista Carlo Floris, del suo libro “Dieci vite per la scienza (Rubettino 2012), incontro a cui seguirà lo spettacolo di e con Rita Atzeri Gene mangia gene. Il 9 agosto l’ospite della serata sarà Giampiero Mughini, scrittore che verrà intervistato dal giornalista Vito Biolchini a proposito del suo ultimo libro Uffa. Cartoline da un tempo in cui accadde di tutto, edito lo scorso anno da Marsilio.  Chiusura in musica con i Rakia, ensemble composto da Matteo Gallus (violino), Riccardo Sanna (fisarmonica), Matteo Sedda (tromba), Emanuele Pusceddu (batteria), Matteo Marongiu (contrabbasso).

Gli appuntamenti che Liberevento propone a Calasetta si inseriscono nelle celebrazioni per il 250ennale della sua fondazione, e rientrano nella sezione tematica del festival “€migrazione. Il business del dolore”, in cui gli autori sono chiamati ad esprimersi sul tema.

Il 10 agosto, ma stavolta a Gonnesa, nuovo incontro con Alessandro Cecchi Paone, seguito daStelle a Sud-Ovest: tra storia ed astronomia, un appuntamento con la scienza dedicato alle Perseidi. Il giorno dopo a Portoscuso è in programma un concerto dei solisti del Circolo musicale “Ennio Porrino, che si concluderà con una degustazione enogastronomica in collaborazione con la Cantina Aru di Iglesias.

La serata del 12 agosto avrà per cornice ancora il Chiostro di San Francesco di Iglesias che ospiterà un nuovo incontro con Giampiero Mughini a cui seguirà “Il concerto che sconcerta con il Cinquetto tirato a lucido (sono le voci di Carla Caredda, Daniela Pibiri ed Alessandro Ragatzu, accompagnati al pianoforte da Federico Melis).

Giallo sardo, un mosaico di storie policrome ambientato in Sardegna appena uscito per Piemme editore sarà il libro al centro dell’incontro del 13 agosto, sempre a Iglesias. Per l’occasione saranno ospiti alcuni degli autori della raccolta: Francesco Abate, Ciro Auriemma e Carlo Augusto. Modera lo scrittore Marcello Murru.

Dopo una breve pausa ferragostana Liberevento ritorna il 18 agosto: la tonnara di Portoscuso ospiterà l’esuberante attrice e imitatrice Francesca Reggiani che, in dialogo con il giornalista Luca Gentile, parlerà del suo libro “Sono italiana ma voglio smettere (Ultra 2018), incontro che sarà proposto anche il giorno dopo a Iglesias.

Il 23 agosto a Gonnesa la chiusura del sipario di questa edizione del festival è affidata allo scrittore Gesuino Nemus con il suo L’eresia del Cannonau (Elliot 2019). Modera il giornalista Manolo Mureddu. A seguire un nuovo concerto del Cinquetto tirato a lucido.

Tutti gli appuntamenti saranno organizzati nel rispetto delle prescrizioni imposte per il contenimento del contagio da covid-19, e saranno perciò a numero chiuso dietro prenotazione. Per alcune delle serate sarà messo a disposizione un servizio di bus navetta.

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Gli studenti del Liceo Scientifico  ‘’Emilio Lussu’’ di Sant’Antioco hanno dedicato una mattinata per pulire la spiaggia di Coaquaddus. La giornata ecologica, organizzata dagli studenti, con il sostegno dei genitori, che hanno autorizzato i ragazzi a recarsi nella spiaggia nell’orario scolastico, e degli insegnanti che hanno sostenuto l’iniziativa, si è svolta in contemporanea alle manifestazioni studentesche che appoggiano, in tutta Europa, il movimento ‘’Friday for future’’ di Greta Thunberg. I liceali di Sant’Antioco, circa 200 giovani tra i 14 ed i 18 anni, si sono divisi in gruppi e, muniti di guanti e sacchi, hanno ripulito sia l’arenile che la macchia mediterranea retrostante la spiaggia. I giovani hanno recuperato ombrelloni vecchi, sdraia, plastica, bottiglie di vetro, materiale da pesca e contenitori per alimenti. A fine mattinata sono stati raccolti decine di chili di immondizia che sono state ritirate dall’azienda incaricata per la raccolta dei rifiuti.

Per Gianluca Sessa, rappresentante d’istituto «è importante che noi studenti ci rendiamo protagonisti per difendere l’ambiente non solo a parole ma soprattutto con i fatti. Giornate come queste sono educative e ci aiutano a sensibilizzare anche gli adulti».

Elisa Cabriolu, rappresentante della 1ª E indirizzo artistico, sottolinea che «le manifestazioni in piazza sono importanti ma ripulire il nostro territorio e le nostre coste è un gesto che, in modo concreto, sensibilizza le persone e noi studenti al rispetto dell’ambiente e per questo noi del liceo Lussu abbiamo deciso di pulire la spiaggia più grande dell’Isola di Sant’Antioco».

La giornata è stata un esempio di come molti giovani abbiano a cuore, concretamente, l’educazione ambiente e, come hanno sottolineato alcune ragazze mentre raccoglievano i rifiuti dall’arenile, «noi dobbiamo educare gli adulti al rispetto dell’ambiente».

Luca Gentile

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Questa sera, alle 22.00, a Calasetta, per il festival LiberEvento, davanti al piazzale della Torre Sabauda, arriva Giovanni Panunzio, fondatore di Telefono Antiplagio che, in dialogo con la scrittrice Lorenza Garbarino presenterà “Mediocrazia. Il silenzio dei colpevoli”, libro edito da Youcanprint nel 2018 in cui si parla di una società in cui il potere è in mano ai mediocri e ai media. La serata prosegue alle 23 con il reading teatrale “I Monologhi della vedova Puddu”, di e con l’attore Riccardo Montanaro e l’accompagnamento musicale del polistrumentista Marco Pittau.

Domani, si prosegue con Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta impegnata soprattutto sul fronte della criminalità organizzata a Roma (per cui è stata anche minacciata), che parlerà di “Casamonica”, libro uscito quest’anno per Rizzoli. Dialoga con lei il giornalista Luca Gentile. Durante la serata l’artista Massimo MAP Piga eseguirà degli interventi artistici ispirati dalle emozioni suscitati dai racconti della giornalista.

Il sipario su questa seconda edizione di LiberEvento si chiude mercoledì 7 agosto con Toni Capuozzo (già vicedirettore del TG5, ha lavorato a Panorama, Mese, Epoca e per la trasmissione Mixer di Giovanni Minoli) per presentare “La culla del terrore. L’odio in nome di Allah”, pubblicato da Signs Pubblishing. Il libro è un’opera di graphic journalism in cui si spiega quali sono le origini dell’attuale terrorismo islamista, delle bandiere nere dell’ISIS, della guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli “infedeli” occidentali. A dialogare con il giornalista sarà Carlo Floris.

La serata si chiude con un concerto di Il Quintetto (formazione composta da Carla Caredda, Daniela Pibiri, Alessandro Ragatzu, Stefano Onano, alla voce, accompagnati al pianoforte da Federico Melis) che proporrà brani dal Quartetto Cetra ai Queen.

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Dal 4 al 7 agosto, a Calasetta, si terrà la seconda parte del festival Liberevento, dedicata al mondo dell’informazione, con Ritanna Armeni, Floriana Bulfon, Toni Capuozzo e Giovanni Panunzio.

In tempi di social media, cambiamenti tecnologici repentini e corsa a dare la notizia prima di tutti gli altri che direzione sta prendendo il giornalismo? E’ ancora capace di garantire un’informazione di qualità o sta facendosi stritolare dalle nuove esigenze del sistema?

Domande a cui si cercherà di dare riposta ogni volta partendo da un libro dell’ospite invitato.

Domenica 4 agosto si partirà con Ritanna Armeni (ha lavorato al Manifesto, Il Mondo, L’Unità e si è sempre occupata di tematiche femminili) che parlerà di “Una donna può tutto”, pubblicato da Ponte alle grazie. Nell’incontro moderato dalla blogger Manuela Zurru, Ritanna Armeni ripercorrerà le pagine del suo ultimo lavoro incentrato sulla vicenda di un gruppo di ragazze sovietiche che, nel 1941, riuscirono a conquistarsi un ruolo di primo piano nella battaglia contro il Terzo Reich ma soprattutto scrissero una storia di emancipazione femminile.

Il giorno dopo (lunedì 5 agosto) arriverà Giovanni Panunzio, fondatore di Telefono Antiplagio che, in dialogo con la scrittrice Lorenza Garbarino presenterà “Mediocrazia. Il silenzio dei colpevoli”, libro edito da Youcanprint nel 2018 in cui si parla di una società in cui il potere è in mano ai mediocri e ai media.

Martedì 6 agosto si prosegue con Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta impegnata soprattutto sul fronte della criminalità organizzata a Roma (per cui è stata anche minacciata), che parlerà di “Casamonica”, libro uscito quest’anno per Rizzoli. Dialoga con lei il giornalista Luca Gentile. Durante la serata l’artista Massimo MAP Piga eseguirà degli interventi artistici ispirati dalle emozioni suscitati dai racconti della giornalista.

Il sipario su questa seconda edizione di Liberevento si chiuderà mercoledì 7 agosto con Toni Capuozzo (già vicedirettore del TG5, ha lavorato a Panorama, Mese, Epoca e per la trasmissione Mixer di Giovanni Minoli) per presentare “La culla del terrore. L’odio in nome di Allah”, pubblicato da Signs Pubblishing. Il libro è un’opera di graphic journalism in cui si spiega quali sono le origini dell’attuale terrorismo islamista, delle bandiere nere dell’ISIS, della guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli “infedeli” occidentali. A dialogare con il giornalista sarà Carlo Floris.

La serata si chiuderà con un concerto di Il Quintetto (formazione composta da Carla Caredda, Daniela Pibiri, Alessandro Ragatzu, Stefano Onano, alla voce, accompagnati al pianoforte da Federico Melis) che proporrà brani dal Quartetto Cetra ai Queen.

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“Sciampitta”, il Festival Internazionale del Folklore, anche quest’anno farà tappa a Carbonia sabato 13 luglio, alle ore 21.15, nella splendida cornice dell’Anfiteatro di piazza Marmilla.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Carbonia – in collaborazione con l’associazione “Città di Quarto 1928” – con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

«Crediamo fortemente in questa manifestazione che farà di Carbonia il principale polo di aggregazione del folklore internazionale, richiamando in città la presenza di centinaia di persone che potranno assistere a un evento spettacolare, suggestivo e molto colorato, con la presenza dei nostri gruppi locali e di quelli provenienti dalla Bolivia, dalla Macedonia del Nord, dal Messico e dall’Ossezia del Nord», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Sarà una kermesse internazionale in cui i vari gruppi folk si alterneranno sul palco uniti da un denominatore comune: l’amore per le tradizioni popolari, i valori dell’amicizia tra i popoli, la pace e la solidarietà – ha detto l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu -. Elementi che da 33 anni caratterizzano “Sciampitta”.»

Nel dettaglio, i gruppi partecipanti all’iniziativa saranno i seguenti:

• Bolivia: Compagnia Integral de Danzas Especializadas, composta da 30 persone che eseguiranno danze indigene e coloniali tipiche della protesta contro i colonizzatori;

• Repubblica Ossezia del Nord: Dance Ensemble Iriston, formata da 25 elementi che proporranno un repertorio di danze e canti patrimonio della cultura tradizionale del Caucaso;

• Messico: gruppo folklorico di Zacatecas composto da 34 persone che eseguiranno danze e rituali delle tradizioni messicane;

• Macedonia del Nord: Ensemble Kud, formata da 22 elementi, che presenteranno un ricco repertorio della tradizione macedone;

• Sardegna: Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu ed il Gruppo Santa Maria di Flumentepido.

La serata durerà circa tre ore e sarà condotta dal giornalista Luca Gentile.

Allegati video e foto dell’edizione dello scorso anno.

                       

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Nell’ambito della rassegna Carbonia scrive, venerdì 5 aprile, presso il Salone della Società Umanitaria, Ex Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato presentato il libro di Carlo Panio “Dall’Enel alla Carbosulcis”.

L’appuntamento culturale è stato patrocinato dal comune di Carbonia, dall’associazione Amici della Miniera, dall’associazione Storia e Radici della città di Carbonia, dalla Società Umanitaria e dello S.B.I.S..

I lavori sono stati coordinati dal giornalista di Videolina e La 7 Luca Gentile che ha aperto la serata anticipando il tema e gli interventi della serata, a cura di un vasto partner di relatori. Subito dopo, i saluti da parte della sindaca Paola Massidda che ha parlato dell’importanza di valorizzare il territorio puntando ad una diversificazione del lavoro ma ricordando anche quanto comunque la storia sia maestra di vita.

Alle spalle dei relatori, particolarmente suggestiva la carrellata delle immagini legate alla Grande miniera e alla Carbosulcis, cinquant’anni di lotte operaie, sindacali e politiche, per un progetto minerario su cui si è puntato tanto, tralasciando forse l’eventualità che il panorama potesse cambiare e che la risposta potesse non essere più adeguata alla richiesta di mercato.

Anche l’intervento dell’editore Carlo Delfino ha avvalorato la tesi, ormai più volte presentata, sul fatto che la riconversione dovesse essere fatta anni fa, piuttosto che continuare ad impegnare risorse economiche dettate da scelte politiche che nel tempo si sono poi rivelate non idonee. Basti pensare a quanto la nostra isola potrebbe vivere “alla grande” di bellezza del territorio, di cultura archeologica, di artigianato, di silenzi in luoghi immersi nella natura e di storia fatta di eventi molto lontani nel tempo.

Un libro, quello di Carlo Panio, che denuncia, che racconta, attraverso tanti articoli di giornale, la nascita delle attività estrattive ad opera di minatori che giungevano nel Sulcis da varie parti d’Italia, con la speranza di un lavoro e di una vita migliore per le loro famiglie.

La nascita della città di Carbonia ad opera di Benito Mussoliniche ha dato una casa proprio ai lavoratori impegnati nell’estrazione del carbone che poi si sarebbe rivelato di limitato potere calorifico e qualitativamente inferiore, perché ricco di impurità altamente inquinanti, uscito perdente dalla concorrenza con altri combustibili fossili europei.

La lignite però, di lì a poco, sarebbe stata destinata a diventare il combustibile che avrebbe alimentato il mega impianto da costruire a Porto Vesme. Fame e miseria sembravano arginate da questo grande progetto ed arrivarono gli anni del boom economico, sino al momento in cui scelte politiche intervennero ad interrompere lo sfruttamento delle ultime miniere ancora in attività.

Uno scenario che la cronaca ha raccontato per tutta la sua durata, cinquant’anni di vita di un territorio teatro di speranze puntualmente deluse, di alti e bassi economici che si sono ripercossi nelle vite di tante famiglie.

Ora la necessità di cambiar pelle, di puntare a progetti legati all’innovazione tecnologica ed alla ricerca, nonché al turismo.

Su questo tema hanno puntato il dito i relatori che si sono susseguiti durante la serata: Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, professore di arte mineraria presso l’università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore regionale del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la pastorale del lavoro della diocesi di Iglesias; Enrico Manca, ex presidente ed amministratore delegato della Carbosulcis; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e, infine, Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

Una serata storico-culturale che ha visto una buona partecipazione di pubblico che ha seguito i vari interventi, tutti interessanti e meritevoli di attenzione, che hanno ancora una volta delineato l’importanza di rilanciare quanto prima il territorio, ormai da anni sofferente per una crisi economica grave, dai toni sempre più preoccupanti, che necessita quanto prima di una risoluzione che possa risollevare le sorti di un territorio martoriato per la mancanza di lavoro, a cui si aggiunge un calo demografico non indifferente che va a complicare il quadro generale.

La speranza è che finalmente la situazione migliori e che le nuove generazioni possano continuare a vivere nel luogo dove sono nati e dove le loro famiglie hanno posto le radici, in quel lontano dicembre 1938.

Nadia Pische