28 March, 2024
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A Carbonia, in 26 sezioni su 32, Pietro Morittu, candidato sindaco di sei liste, conduce con 7.406 voti, il 66,19%, una percentuale ormai sostanzialmente stabile. Luca Pizzuto, candidato di quattro liste, ha ottenuto 2.344 voti, il 20,95%. Daniela Garau, candidata di tre liste, ha ottenuto 1.439 voti, il 12,86%.

I risultati delle liste.

Candidato sindaco Pietro Morittu.

Carbonia Avanti 2.140 (19,74%)

Partito Democratico 1.484 (13,69%)

Pietro Morittu Sindaco 1.412 (13,02%)

Sviluppo & Ambiente 907 (8,37%)

Ora x Carbonia 853 (7,87%)

Uniti per rinascere 805 (7,42%)

Candidato sindaco Luca Pizzuto.

Articolo Uno 1.176 (10,85%)

Movimento 5 Stelle 601  (5,54%)

PCI 96 (0,89%)

Partito Socialista Italiano 60 (0,55%)

Candidata sindaco Daniela Garau.

Patto Civico 649 (5,99%)

Lega Salvini Carbonia 440 (4,06%)

Noi con Voi Forza Italia . Fratelli d’Italia – Riformatori 219 (2,02%)

La vittoria era nell’aria, anche senza il ricorso al ballottaggio, ma quella maturata oggi per Pietro Morittu, candidato di sei liste (Sviluppo & Ambiente Cittadini per Carbonia, Pietro Morittu Sindaco, Partito Democratico, Uniti per rinascere, Ora x Carbonia e Carbonia Avanti), nuovo sindaco di Carbonia, è stata una vittoria schiacciante, al di là di ogni più rosea previsione. Lo spoglio è andato avanti a rilento, ufficialmente sono stati chiusi i dati di poche sezioni, ma i dati raccolti nelle sezioni e riportati anche dalle proiezioni che si sono susseguite per tutta la sera, parlano di una vittoria che si aggira intorno ai due terzi dei voti, tra il 65% ed il 69%. Se il dato venisse confermato, la maggioranza potrebbe contare anche su un numero di consiglieri superiore ai 15 su 24 previsti inizialmente. Al secondo posto ormai stabilmente c’è Luca Pizzuto, candidato di quattro liste (Articolo Uno, Movimento 5 Stelle, PSI e PCI), con una percentuale oscillante tra il 19% ed il 22%, al terzo Daniela Garau, candidata di tre liste (Patto Civico Daniela Garau Sindaco, Lega Salvini Sardegna e Noi con Voi FI-FdI-Riformatori), con una percentuale tra il 12% ed il 13%.

Nella sede elettorale del Partito Democratico e della lista Pietro Morittu Sindaco, dove è stato attivato un efficiente centro di raccolta dati, intorno alle 21.00 sono scattati i festeggiamenti.

 

A Carbonia, con lo spoglio ancora in corso, sta maturando una larghissima vittoria di Pietro Morittu, candidato di una coalizione di sei liste. Alle sue spalle, Luca Pizzuto, candidato di una coalizione di quattro liste, e Daniela Garau, candidata di una coalizione di tre liste. In serata, fino a notte inoltrata, tutti i risultati ufficiali, dei candidati sindaco, delle liste e dei singoli consiglieri alla carica di consigliere comunale.

Il P.C.I. ha presentato stamane una lista per le prossime elezioni Amministrative di Carbonia, collegata alla candidatura a sindaco di Luca Pizzuto.

Candidati dalla carica di consigliere comunale: Ivan Fadda, Elisabetta Argiolas, Ornella Argiolas, Martina Biselli, Irene Crobu, Sonia Floris, Giuseppino Granara, Simonpietro Grecu, Roberto Martinelli, Mauro Inatelli, Patrizia Marongiu, Giovanni Modaffari, Alessia Ollargiu, Antonello Pinna, Bruno Piras, Gian Paolo Pietro Usala, Carlo Zaccheddu.

 

I 24 candidati della lista “Movimento 5 Stelle 2050”una delle 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco di Carbonia del segretario regionale Luca Pizzuto, per le elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Gian Luca Lai, Sabrina Sabiu, Paolo Zandara, Loredana La Barbera, Marco Craig, Stefania Loche, Adolfo Lebiu, Giuseppe Lai, Giovanni Nicolò Murgioni, Patrizia Casu, Marcello Vacca, Maria Laura Lai, Simonetta Murru, Simonediego Perria, Valter Piga, Stefania Merche, Roberto Vacca, Giancarlo Pinna, Gianluca Autullo, Alessandro Giuseppe Cantone, Stefano Carbone, Michela Caria, Susanna Cuccu, Giampietro Scotto.

Sarà una corsa 3, a Carbonia, per la successione alla sindaca di Carbonia uscente Paola Massidda, alle elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi. Dopo il clima di grande incertezza vissuto fino alla vigilia nella coalizione di centrodestra e in quella di sinistra nata in alternativa al centrosinistra, i giochi si sono conclusi senza sorprese. Con Pietro Morittu, capogruppo uscente del Partito democratico, investito da diverse settimane della leadership della coalizione di centrosinistra, cresciuta negli ultimi giorni con l’ingresso della lista civica “Uniti per rinascere” che inizialmente aveva indicato candidato a sindaco l’ex primo cittadino Giuseppe Casti, ed ora formata da 6 liste (lista Pietro Morittu sindaco, Partito democratico, lista civica “Carbonia Avanti”, lista civica “Ora x Carbonia”, lista civica “Sviluppo & Ambiente – Cittadini per Carbonia”, lista civica “Uniti per rinascere”), saranno della partita Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO, candidato di una coalizione di 4 liste (Articolo UNO, Movimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano), e Daniela Garau, consigliera di minoranza del Patto civico, che guiderà la coalizione di centrodestra, formata da 3 liste (lista della candidata sindaco, Lega ed una terza lista formata da candidati espressione di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Riformatori sardi, “Noi con Voi”).

Scaduti i termini per la presentazione delle liste, dopo la verifica delle stesse, lunedì dovrebbe essere effettuato il sorteggio per la composizione della scheda elettorale e partirà ufficialmente la campagna elettorale che, come sempre, si preannuncia molto animata.

A breve, pubblicheremo tutte le liste in campo per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale di Carbonia.

Giampaolo Cirronis

Sinistra Italiana Sardegna e Rossomori hanno annunciato in una nota il loro sostegno alla coalizione di forze di sinistra, autonomiste ed ecologiste che candidano a sindaco di Carbonia Luca Pizzuto, segretario regionale di Liberi e Uguali, in aperto dissenso con la scelta compiuta dal Partito Democratico Regionale e di Carbonia, di abbandonare il tentativo di costruire un’alleanza con le forze della sinistra, autonomiste ed ecologiste per privilegiare l’accordo con il PSd’Az ed aree di riferimento delle destre, oggi alla guida di quello che definiscono uno dei peggiori governi regionali di ogni tempo.

A due giorni dalla presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative, in programma il 10 e 11 ottobre, a Carbonia non sono state ancora concluse le trattative tra i partiti ed i movimenti promotori di liste civiche, per la definizione delle alleanze e la scelta dei candidati alla carica di sindaco.

L’unico candidato sindaco già ufficialmente in campo è Pietro Morittu, indicato dal Partito democratico e sostenuto, oltre che da quella del PD, da altre quattro liste: lista del sindaco, “Carbonia Avanti”, “Ora x Carbonia” e “Sviluppo & ambiente, cittadini per Carbonia”. Ad oggi non sono arrivati ad alcun accordo tutti i tentativi fatti per recuperare la lista “Uniti per rinascere” guidata dall’ex primo cittadino Giuseppe Casti ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.

Il Movimento 5 Stelle ha scelto come suo candidato alla successione di Paola Massidda che, da parte sua, ha deciso di non ripresentarsi al vaglio degli elettori, l’attuale vice sindaco Gian Luca Lai che potrebbe fare però un passo indietro  nel caso venisse raggiunto l’accordo – le cui trattative sono ancora in corso – per un’alleanza politica con la lista Liberi e Uguali capeggiata dal segretario regionale Luca Pizzuto che sarebbe il candidato della nuova coalizione.

Ancora nessuna decisione per il candidato del centrodestra. La proposta che riscuote maggiori possibilità di arrivare al traguardo della candidatura era e resta quella della consigliera uscente del Patto Civico Daniela Garau, sulla quale ci sarebbe il pieno sostegno della Lega – come ci ha confermato ieri il consigliere regionale e coordinatore provinciale Michele Ennas -, ma non sarebbero state ancora superate le resistenze di Fratelli d’Italia. Non ci sono notizie circa un impegno concreto nella partita da parte delle altre forze della coalizione di centrodestra che guida la Regione.

Si è tenuta ieri ad Oristano la conferenza organizzativa di Articolo Uno Sardegna, alla presenza del coordinatore nazionale Arturo Scotto. Il segretario regionale Luca Pizzuto ha introdotto i lavori sottolineando la necessità di salvaguardare la comunità politica regionale di Articolo Uno, attraverso una configurazione organizzativa che consenta di fornire strumenti concreti per incidere sulla vita dei sardi: «Il nostro sistema è caratterizzato da profonde disuguaglianze e un collasso ambientale è alle porte. Dopo la pandemia tutto è drammaticamente peggiorato. Ci ritroviamo in una situazione in cui l’ultima frontiera del capitalismo governa le nostre vite trasformandole in merce da vendere. I partiti della sinistra di oggi devono uscire dall’idea che siano sufficienti comunicati stampa e documenti: bisogna agire nella società per essere produttori di cambiamento».

La risposta alla grave situazione economica e sociale della Sardegna – secondo Articolo Uno – non possono essere i tavoli del pranzo di Sardara.

«Non accetteremo compromessi in cui l’unico obiettivo sia quello del potere per il potere. Vorremmo chiarezza anche da parte dei nostri alleati. Ci lasciano spiazzati scelte nelle alleanze nei territori.»

Il tema è stato ripreso da Arturo Scotto, che ha concluso i lavori: «Le alleanze si fondano sul rispetto reciproco. Lo dico pensando, soprattutto, al comune di Carbonia, il Comune del nostro segretario regionale. Abbiamo lavorato per l’alleanza, ma una coalizione si costruisce insieme, soprattutto quando i numeri di Articolo Uno non sono irrilevanti. La destra non la smontiamo se approviamo i trasformismi e facciamo un appello al PD perché scelga l’alleanza di centrosinistra».

Arturo Scotto si è soffermato poi sulla necessità di difendere il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza e sul fatto che esiste uno spazio di egemonia culturale che si può occupare per spostare l’asse politico del Paese: «E’ giunto il tempo di una legge sulla rappresentanza dei lavoratori e di una proposta sul fisco: dobbiamo dire che c’è bisogno di un prelievo sui grandi patrimoni, di un abbassamento del carico fiscale sul lavoro e della lotta all’evasione fiscale».
Con la giornata di ieri Articolo Uno Sardegna, attraverso l’elaborazione di un proprio statuto, ha proposto un patto per essere riconosciuta come organizzazione federata a quella nazionale.
Durante la conferenza, diversi gruppi di lavoro si sono occupati di lavorare sugli aspetti della comunicazione, sulla costruzione di una rete tra amministratori locali, sulla cultura e sull’istruzione, sull’apertura di sportelli di segretariato sociale a disposizione delle nostre comunità.
Un momento, infine, è stato dedicato dall’assemblea ai recenti drammi dovuti agli incendi nell’Oristanese e in tutto il territorio sardo. Alle popolazioni colpite va tutta la nostra solidarietà ed il nostro impegno in tutte le sedi istituzionali in cui siamo presenti, a partire dal Consiglio regionale.

Resta forte la contrapposizione tra Articolo Uno e Partito democratico all’interno della sinistra, in vista delle elezioni Amministrative di ottobre a Carbonia. Il partito guidato dal segretario regionale Luca Pizzuto oggi risponde al comunicato diffuso qualche giorno fa dal Partito democratico, in quel caso in risposta ad un precedente comunicato di Articolo Uno che poneva le condizioni per un’alleanza di centrosinistra nella città mineraria.

«La campagna elettorale di Articolo Uno non scadrà in guerre di comunicati che non fanno bene a noi e alla città e non aiutano a risolvere i problemisi legge nella nota di Articolo Uno -. Per questo ci dispiace leggere nel comunicato del PD in risposta al nostro del 3 luglio dei toni che non aiutano un percorso di riconciliazione.
mArticolo Uno Carbonia ribadisce l’assoluta importanza che riveste l’alleanza di centro sinistra e ci è chiaro il pericolo che rappresentano le destre sovraniste per la città. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto alla coalizione di sottoscrivere un accordo in cui nelle nostre liste non sia possibile candidare figure che nelle ultime tornate elettorali abbiano sostenuto l’asse PSdAz-Lega. Questo è un punto politico per noi imprescindibile, al quale nemmeno nell’ultimo comunicato del PD è stata data una risposta. Anzi, con ambiguità, allo stesso tempo si chiude al PSD’Az, ma si apre ai suoi sostenitori (?). La chiarezza su questo punto politico consentirebbe di andare avanti nella scelta per un candidato a sindaco condiviso e per individuare la migliore proposta di governo per la città. Condividiamo l’auspicio che gli elettori che hanno votato la destra ieri oggi possano scegliere il centrosinistra. Ciò che non condividiamo è il trasferimento massiccio di gruppi dirigenti e di personalità di rilievo, che significherebbe una subordinazione nei confronti di un mondo che non ci appartiene.»

«Dispiace leggere nel comunicato che il PD voglia attribuire al Segretario Regionale Luca Pizzuto la volontà di rompere le trattative all’interno della coalizione – si legge ancora nella nota di Articolo Uno -. In primo luogo, vorremmo sottolineare che l’interlocutore non è solo il segretario regionale, ma l’intera comunità di Articolo Uno, la quale è compatta nel chiedere un percorso chiaro, prende le decisioni attraverso un suo dibattito interno e ha piena consapevolezza del contesto politico in cui ci troviamo. In secondo luogo, ricordiamo che Articolo Uno ha sempre lavorato per la costruzione di un’alleanza di centrosinistra. I fatti lo dimostrano: a Nuoro, a Quartu, a Sassari, Articolo Uno ha sostenuto candidati sindaci del Partito Democratico anche se era noto che queste scelte sarebbero state perdenti. Citare il caso del comune di San Giovanni Suergiu ci appare pretestuoso perché, al contempo, potremmo citare le innumerevoli circostanze in cui il PD ha fatto alleanze con le destre in comuni ben più popolosi. Sappiamo entrambi che nei piccoli Comuni si innescano dinamiche che vanno aldilà dei partiti politici e della loro linea.»

«Come abbiamo già detto la nostra mano rimane tesa per cercare una soluzione unitaria conclude la nota di Articolo Uno -. Ci chiediamo se il PD abbia il medesimo intento, dato che si è tenuta una riunione sul programma della quale non siamo stati nemmeno informati. Se ci sarà un altro incontro di coalizione, e Articolo Uno verrà invitato, noi vi parteciperemo, nella speranza che venga accettato il punto politico più volte sottolineato, che per Articolo Uno rimane imprescindibile.»