28 March, 2024
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Il 9 marzo si è tenuta la premiazione del concorso “New Work 2017”, giunto alla seconda edizione. Roma e Cagliari, ospiti rispettivamente delle sedi di Banca Unicredit spa e Banco di Sardegna spa, collegate in video conferenza hanno permesso ai 19 progetti partecipanti di partecipare alla kermesse. I numerosi ospiti hanno portato il loro saluto e apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fondazione Lions per il Lavoro Italia onlus. L’on. Luigi Bobba, sottosegretario del ministero del Lavoro, patrocinatore del concorso, ha voluto essere presente con un videomessaggio in cui ha evidenziato le grandi possibilità offerte alle categorie più deboli nel campo del lavoro. Il vice presidente e il direttore dell’Ente Nazionale Microcredito hanno parlato dell’importanza del partenariato e del tutoraggio che la Fondazione Lions per il Lavoro Italia onlus porta avanti con grande competenza e successo con l’Ente stesso. Guido Cogotti presidente del Comitato di Gestione della Fondazione e tra gli ideatori del concorso ne ha illustrato gli scopi: «“New Work 2017” è un concorso nato a Cagliari dall’idea di alcuni professionisti sardi che  credono nella forza del lavoro autonomo come opportunità di riscatto sociale e lavorativo Il concorso è suddiviso in tre categorie che consentono la partecipazione a chiunque viva una situazione d’inoccupazione, disoccupazione o crisi lavorativa, senza limiti di età “Arti e mestieri” e “Impresa m’innovo”, la terza “Under 30”. Diciannove progetti, provenienti da tutta Italia, hanno superato le due fasi concorsuali. Una commissione di esperti sceglierà i nove finalisti e quindi la terna che si disputerà i primi tre posti. I premi che la Fondazione Lions per il Lavoro mette a disposizione dei primi tre classificati sono importanti: in denaro, assistenza tecnica e tutoraggio per concretizzare “l’idea di lavoro autonomo”».

I nove finalisti hanno presentato al pubblico in sala la loro business idea, quindi sono stati premiati i primi tre progetti classificati in assoluto: primo, per la categoria giovani: Little Alienz, secondo, arti e mestieri, Elite Farm, terzo, impresa m’innovo, design per il culto religioso.

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Venerdì 27 ottobre 2017, alle ore 16.00, presso l’Aula Magna “Vera Cao Pinna” della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in Viale Fra Ignazio 74, a Cagliari, si terrà l’incontro dal titolo “La Riforma del Terzo Settore. Nuove opportunità, nuovo sviluppo” organizzato da Acli Sardegna, Arci, Confcooperative, Fish, UISP, Legacoop sociali Sardegna.

In vigore dal 3 agosto di quest’anno, il Codice del Terzo Settore riordina finalmente la legislazione riguardante l’attività delle organizzazioni del Terzo Settore. Quello della Riforma del Terzo Settore è un cammino iniziato già nel 2014, culminando nel 2016 con la legge delega al Governo che sarà completato con i decreti ministeriali che ne permetteranno una concreta attuazione. Tante le novità di questa riforma, fra le quali l’abrogazione di alcune normative e la nuova denominazione delle organizzazioni del Terzo Settore che si chiameranno ora Enti del Terzo Settore (Ets) e comprenderanno sette tipologie diverse di organizzazioni.

All’incontro di approfondimento sarà presente Luigi Bobba, sottosegretario al Welfare, che ha promosso ed accompagnato la riforma, insieme ad altri ospiti tra i quali Franco Marras (Acli Sardegna), Franco Uda (Arci Sardegna), Maria Pina Casula (UISP Sardegna), Silvio Lai (senatore della Repubblica), Francesco Sanna (Federsolidarietà Sardegna), Alfio Desogus (Fish Sardegna), Valter Piscedda (consigliere regionale RAS), Andrea Pianu (Legacoop Sociali Sardegna) e Carlo Mannoni (Fondazione di Sardegna).

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Avviare un dialogo tra decisori politici, studenti e partecipanti al Programma Erasmus per dare un nuovo impulso all’Europa di domani. Con questo obiettivo si è svolta questa mattina a Firenze, nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio, la conferenza. L’evento si inserisce nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal 7 al 9 maggio nel capoluogo toscano dalle Agenzie nazionali Erasmus+ Indire, Inapp e ANG per i trenta anni dalla nascita di Erasmus. Presenti, tra gli altri, il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, il sottosegretario con delega alle Politiche e agli Affari europei, Sandro Gozi ed il sottosegretario del ministero del Lavoro, Luigi Bobba.

Nella prima parte della mattinata, rappresentanti di Indire, garagErasmus ed Erasmus Student Network Italia hanno consegnato ai decisori politici la Carta della Generazione Erasmus, il documento politico-culturale elaborato da studenti ed ex partecipanti al Programma nell’ambito degli Stati Generali della Generazione Erasmus. Il documento integrale può essere scaricato sul sito indire.it .

A seguire, si è svolta la tavola rotonda, con rappresentanti istituzionali italiani ed europei e una selezione di storie di successo raccontate da alcuni pionieri Erasmus che hanno vissuto la loro esperienza di mobilità nei primissimi anni del Programma. Presenti anche alcuni testimonial, volti noti del mondo della tv, del giornalismo e dello sport che negli anni dell’università sono partiti per l’Erasmus.

Durante la conferenza, per celebrare i 30 anni di un programma da molti definito “il più grande successo dell’Europa”, si è esibita l’Orchestra Erasmus, formata da 40 studenti che provengono da venti conservatori italiani.

«È un impegno del governo leggere ed attuare quanto scritto nella carta della Generazione Erasmus – ha detto il ministro Valeria Fedeli -. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito in trent’anni a rafforzare l’Erasmus. Credo sia importante continuare su questa strada ed estendere l’esperienza dell’Erasmus sempre di più alle ragazze e ai ragazzi che non hanno risorse economiche per poter partecipare. Dobbiamo impegnarci su questo nel corso del prossimo Consiglio dell’Istruzione a livello europeo. Bisogna strutturare la possibilità di fare Erasmus anche alle scuole superiori – ha aggiunto il ministro Fedeli – e, altrettanto importante, soprattutto, per le novità che abbiamo messo in campo in Italia con le esperienze di alternanza scuola lavoro, attivare scambi professionali dentro il programma Erasmus. Dobbiamo lavorare perché quando le ragazze e i ragazzi partano per l’Erasmus si trovino sempre in condizioni di sicurezza e soprattutto dobbiamo impegnarci per immettere nei percorsi formativi scolastici l’educazione europea, la conoscenza della storia dell’Europa».

«L’Europa è la sua storia, il suoi valori, la fatica di tanti per raggiungere le conquiste che oggi a molti sembrano scontate – ha aggiunto il sottosegretario Sandro Gozi -. Ma è anche un fantastico moltiplicatore di opportunità e il miglior antidoto ai populismi. L’Europa è il futuro, i giovani, la possibilità di viaggiare e imparare lingue e culture diverse. È per questo che oggi la festeggiamo nel modo migliore celebrando i 30 anni del programma Erasmus. Oggi dobbiamo dire grazie all’Europa perché grazie ad essa, dopo due guerre mondiali, abbiamo avuto sessant’anni di pace e prosperità: siamo passati dalla generazione Auschwitz alla generazione Erasmus. Essendo l’Erasmus lo strumento migliore per creare una generazione di cittadini europei bisognerebbe estenderlo anche oltre l’ambito universitario».

«La consegna della Carta ai decisori politici al Festival d’Europa conclude un percorso iniziato tre mesi fa a Roma, quando la nostra Agenzia, insieme a ESN e garagErasmus, ha invitato gli studenti della Generazione Erasmus a immaginare un futuro diverso per l’Europa – ha detto il Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli -. Siamo orgogliosi di aver favorito questo cammino, nella speranza che la Carta della Generazione Erasmus possa diventare un punto di riferimento per giovani, cittadini e istituzioni, contribuendo alla costruzione di un’Europa più unita e integrata».

Nella foto in allegato, da sinistra: Davide Capecchi, Maria Pia Di Nonno, la Ministra Valeria Fedeli, il sottosegretario al ministero del Lavoro Luigi Bobba, il sottosegretario alle Politiche e agli Affari Europei Sandro Gozi, il presidente della Fondazione garagErasmus Francesco Cappè, il presidente Erasmus Student Network Italia Simone Acquaviva, il presidente Indire Giovanni Biondi.

 

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Dal 3 al 5 novembre sono in programma, a Cagliari, tavole rotonde, dibattiti, proiezioni e mostre, per celebrare i 130 anni di Legacoop. La Sardegna diventa protagonista con un programma ricco di iniziative in programma il 3, 4 e 5 novembre nella sede della Fondazione Sardegna, via San Salvatore da Horta. «Si tratta di un appuntamento molto importante per la cooperazione, la Sardegna e la cooperazione nell’isola – spiega Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop – e la nostra regione con le sue testimonianze, i suoi partecipanti e questa iniziativa, diventa protagonista di questa grande celebrazione». Ospiti di rilievo per tre giorni di discussioni e approfondimenti. Saranno presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente nazionale di Unipol Pierluigi Stefanini, il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, il presidente dell’Abi Sardegna Giuseppe Cuccurese, il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, il magnifico rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. 

Primo appuntamento giovedì 3, alle ore 11.00 inaugurazione mostre “130 anni di Legacoop” e “Le parole di Grazia”, omaggio di Legacoop a Grazia Deledda. Alle 15.00 apertura lavori con Roberto Negrini vice presidente Legacoop nazionale. Proiezione video celebrativi 130-Storia di un futuro possibile, Cooperare in Sardegna. Seguono i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e incontro dibattito su “Agroalimentare cooperativo tra innovazione e sostenibilità” modera Daniele Caddeo direttore Legacoop Sardegna, dialogo con Elisabetta Falchi assessore regionale Agricoltura. Interventi di Salvatore Palitta (Consorzio pecorino romano), Nino Siclari (Coop Santa Margherita terra e sole), Gabriele Chessa (responsabile regionale pesca Legacoop), Francesco Casula (3A Arborea), Renato Ilotto Coop Cao, Salvatore Pala (Coop Pastori Nurri), Roberto Spoletti (Granarolo).

Ore 17.00, Cooperare tra Welfare e cultura, avvia i lavori Giovanni Condorelli presidente Legacoop Sassari. Dialogo con Luigi Arru assessore regionale alla Sanità, Claudia Firino assessore regionale alla Cultura. Interventi di Enzo Porcu (responsabile Coopsociali), Jose Moica (Coop culturali), Susanna Naitza (Coop La memoria storica), Silvio Obinu, (Coop sociale Lariso). Ore 18.30 La cooperazione è unica. Dialogo con Claudio Atzori (presidente Legacoop Sardegna), Fabio Onnis (presidente Confcooperative Sardegna), Sergio Cardia (presidente Agci Sardegna).

Venerdì 4 novembre

– ore 10.00

130 anni cooperativi in Sardegna, Gianni Locci vice presidente Legacoop Sardegna dialoga con Aldo Accardo (Docente Unica), Maria Rosa Cardia (Docente Unica), Giorgio Caredda (Docente La Sapienza). Interventi di Carlo Salis (Mediacoop), Giampiero Meloni (Coop Lacesa), Marta Brasi (Coop allevatrici sarde), Gianni Usai (Cooperazione)

– Ore 11.30

La cooperazione nella nuova economia tra capitale umano e innovazione. Avvia i lavori Riccardo Barbieri (direttore generale Fidicoop), Claudio Atzori (presidente Legacoop), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Francesco Pigliaru (Presidente regione Sardegna), Maria Del Zompo (Rettore Unica), Antonello Cabras (Fondazione Sardegna), Emilio Floris (Senatore)

– Ore 15.00

Cooperare è dare credito all’Europa

Avvia i lavori Chicco Gregu, ad Efficienza 4.0. Dialoghi con Claudio Atzori (Legacoop), Luigi Bobba (Sottosegretario ministero del Lavoro), Renato Soru (Eurodeputato), Salvatore Cicu (Eurodeputato), Raffaele Paci (vice presidente della Regione Sardegna), Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alberto Scanu (Presidente Confindustria Sardegna), Giuseppe Cuccurese (Presidente Abi Sardegna), Giovanni Luppi presidente nazionale agroalimentare Legacoop.

– Ore 17.00

La cooperazione è lavoro giusto.

Avvia i lavori Totoni Sanna (Legacoop Nuoro), dialoghi con Ignazio Angioni (Senatore), Virginia Mura (Assessore regionale al Lavoro), Luigi Piano (Responsabile area lavoro Legacoop), Silvana Frau (Responsabile turismo Legacoop), Ignazio Ganga (segretario regionale Cisl ), Michele Orlandi (Conad), Tonino Tanda (Isolex).

Sabato 5 novembre

– Ore 10.00

Apprendimento cooperativo, avvia i lavori Daniela Schirru (Legacoop Cagliari). Partecipano Roberta Trovarelli (responsabile progetto Bellacopia), Francesco Feliziani (Direttore generale ufficio scolastico regionale), Luisa Zedda (Isforcoop), Stefano Curati (Cooperativa Infora), presidi scuole superiori Sardegna. 

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L’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, è intervenuto, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, all’incontro sul tema “Dal carcere al territorio. Progetti integrati di reinserimento sociale”, che si è svolto all’interno del carcere di Pianosa alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Gianmario Demuro ha illustrato i contenuti dell’intervento che riguarda le tre colonie penali presenti in Sardegna.
«Nelle tre colonie penali agricole di Is Arenas, Mamone e Isili – ha detto Gianmario Demuro – per volontà della Giunta si sta concretamente sperimentando un progetto formativo per il reinserimento sociale dei detenuti, nel solco tracciato dall’articolo 27 della Costituzione, e per combattere in modo adeguato il fenomeno della recidiva.»
Nei tre penitenziari “aperti” è stata appena avviata un’iniziativa promossa dalla Rete rurale nazionale in collaborazione con la Regione (attraverso l’Agenzia Laore), il ministero della Giustizia e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). L’intervento è finanziato con gli assi II e III del PON Inclusione e e con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
«Le azioni previste – ha spiegato Demuro – mirano ad attivare nuovi percorsi di lavoro, alla modernizzazione del sistema produttivo e alla migliore commercializzazione delle produzioni agricole. Il progetto presuppone un concreto sostegno al detenuto nella fase di acquisizione delle competenze tecniche. E’ giusto che anche le regioni diano il loro contributo per offrire una nuova chance a chi vive l’esperienza detentiva. Il progetto – ha aggiunto l’assessore degli Affari Generali – nasce dalla considerazione che il sistema di detenzione attuato nell’ambito delle colonie penali agricole, se opportunamente organizzato e sostenuto, possa delineare nuovi orizzonti di vita per gli ex detenuti che, attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nel campo dell’agricoltura, sono messi nelle condizioni di trovare, dopo aver espiato la pena, interessanti opportunità nel mercato del lavoro. Inoltre, la presenza di terreni irrigui, l’ambiente e il paesaggio e la possibilità di diversificare le produzioni orto-frutticole di qualità e di realizzare attività multifunzionali rappresentano punti di forza per un piano di sviluppo organico che preveda la valorizzazione dell’intero patrimonio materiale e immateriale delle strutture di Is Arenas, Mamone e Isili. In considerazione della tipologia e della vastità territoriale, le tre colonie penali agricole hanno grandi potenzialità per inserirsi nel settore del turismo rurale, didattico-sociale, scientifico e ambientale.»
All’incontro, organizzato dal ministero della Giustizia e dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago toscano, sono intervenuti anche i sottosegretari dei ministeri dell’Ambiente e del Lavoro Silvia Velo e Luigi Bobba, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo, il prefetto di Livorno, Anna Maria Manzione, e l’assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi.
Le colonie penali agricole di Is Arenas (nel territorio del comune di Arbus), Mamone (nel nuorese) e Isili (nel Sarcidano) si caratterizzano per il fatto che nei relativi territori sono nate aziende in cui si pratica l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. L’estensione territoriale è ampia: in totale 6.200 ettari tra boschi, terreni coltivati e terre incolte, spiagge bellissime e natura incontaminata. Sono presenti caseifici attrezzati, macelli e altri impianti che contraddistinguono un’azienda agricola (2.700 ettari rispettivamente Is Arenas e Mamone, 800 ettari la colonia di Isili). I detenuti, nelle diverse fasi della vita lavorativa all’interno della colonia, sono accompagnati e sostenuti da figure con particolari competenze tecniche.
Gianmario Demuro 2

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Virginia Mura 2 copia

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha firmato questa mattina, nella sede del ministero del Lavoro a Roma, il Protocollo d’Intesa con il Governo per l’avvio, anche in Sardegna, della sperimentazione del sistema Duale, che punta a favorire la transizione tra sistema di formazione professionale e mondo del lavoro e ad incrementare l’occupabilità dei giovani. Il documento, sottoscritto per il Governo dal sottosegretario Luigi Bobba, rappresenta un importante risultato per il sistema della formazione professionale in Sardegna, su cui la Giunta regionale punta particolarmente.

Il finanziamento – per ciascuna delle due annualità, 2016 e 2017 – ammonta a poco più di 301 mila euro: una cifra in sé non elevata, ma che segna il riavvio del circuito dei finanziamenti ministeriali verso la Sardegna, passo fondamentale per incrementare questa dotazione finanziaria nelle prossime annualità. Da anni infatti la Regione non godeva di alcun contributo finanziario nazionale in questa materia, anche a causa del disinteresse mostrato dalla precedente giunta regionale. La firma del Protocollo, dunque, è particolarmente significativa perché con essa la Sardegna torna tra le regioni italiane “virtuose”, ossia tra quelle che, appunto, hanno pieno titolo ad entrare nel circuito dei finanziamenti ministeriali. Non solo: nel corso dell’incontro con la stampa seguito alla firma, il sottosegretario Bobba ha anche espresso la piena disponibilità del Governo a mettere in campo ulteriori risorse per la Sardegna, per consentirle di colmare più velocemente il gap accumulato con le altre regioni.