19 April, 2024
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Gli specialisti di informatica dell’ateneo di Cagliari chiudono un altro anno proficuo per didattica, ricerca e progetti internazionali di alto livello. Rimedi e sviluppi sul fronte della criminalità sul web

Gli specialisti del Diee (dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica, facoltà di Ingegneria) dell’ateneo cagliaritano hanno presentato il progetto CyberROAD (http://cyberroad-project.eu). Finanziato dalla Commissione Europea all’interno del settimo programma quadro, ha per obiettivo la creazione dell’agenda di ricerca sul Cybercrime e sul Cyberterrorism, identificando lacune e priorità da risolvere nell’immediato futuro.

La presentazione del CyberRoad è stata inserita nei lavori della terza edizione della Scuola in sicurezza informatica e protezione dei dati personali. La “Building Trust in the Information Age” (http://comsec.diee.unica.it/summer-school) è stata seguita nel laboratorio Lidia da 40 studenti di varie nazioni europee. Con i docenti dell’ateneo Giorgio Giacinto, Davide Ariu, Battista Biggio e Igino Corona, anche otto specialisti esterni: Marco Balduzzi (Trend Micro Research), Jens Grossklags (Pennsylvania State University, USA), Konrad Rieck (University Göttingen, Germany), Konrad Rieck (University Glasgow, UK), Stefano Zanero (Politecnico Milano), Marco Morana (Citi Group, UK), Srdjan Capkun (ETH Zurich, Switzerland) e Matteo Bonfanti (Scuola Superiore Sant’Anna). Tra i temi, stato dell’arte, prospettive future e ricerca. A breve sul sito della Scuola (http://comsec.diee.unica.it/summer-school) l’annuncio per la quarta edizione che si terrà nel 2015.

Sugli strumenti sviluppati per gestire la sicurezza informatica è intervenuto Karen Renaud: «La complessità nella configurazione dei meccanismi di protezione dei sistemi informatici può portare paradossalmente il sistema a essere meno sicuro. Si pensi ad esempio all’obbligo all’uso di password complesse che però vengono custodite dall’utente in modo non protetto». Balduzzi, Zanero e Capkun si sono soffermati su tecniche e metodologie avanzate per la rilevazione di attacchi. Tra questi, gli attacchi sviluppati per colpire il maggior numero di utenti della rete Internet e quelli con un obiettivo specifico (azienda, autovettura, ecc).

I ricercatori del Diee hanno illustrato anche i progetti di ricerca innovativi sulla rilevazione di malware, phishing e reti fast-flux, finanziati dalla Commissione Europea DG Home attraverso il progetto ILLBuster (http://illbuster-project.eu), e gli studi sulla rilevazione di attacchi mirati. Un tema sul quale l’Università di Cagliari eroga formazione alle PMI sarde, all’interno del progetto cluster stata (http://stata.diee.unica.it), finanziato dalla Regione Sardegna e dall’ente Sardegna Ricerche. Per gli studenti, il PraLab e la Scuola costituiscono un bacino ideale e qualificato per sviluppare competenze specifiche richieste dal mondo del lavoro.

Jens Grossklags ha evidenziato le principali motivazioni economiche alla base della diffusione della criminalità informatica. Marco Morana ha esposto la metodologia per la analisi delle minacce informatiche e la stima del rischio economico con le azioni conseguenti per ridurre il rischio attraverso azioni mirate. Matteo Bonfanti ha illustrato le principali problematiche nella legislazione nazionale e europea relativa alla riservatezza dei dati personali.

È in corso nelle aule della facoltà di Ingegneria e Architettura, la terza edizione della scuola internazionale “Building Trust in the Information Age”. Ai lavori prendono parte oltre 30 partecipanti tra studenti, ricercatori e professionisti provenienti da atenei sardi, italiani e europei. La scaletta prevede un programma intensivo durante il quale specialisti di fama internazionale espongono i rischi collegati all’uso delle tecnologie informatiche nella vita quotidiana e sul posto di lavoro. La Scuola si è aperta martedì 16 settembre e si chiude domani.

Le lezioni affrontano aspetti metodologici, tecnologici, economici, e legali della sicurezza informatica. Marco Balduzzi, ricercatore di #TrendMicro, azienda leader nella protezione dei sistemi informatici, ha aperto i lavori. Domani, relazione di Marco Morana, direttore del programma internazionale per la sicurezza informatica del gruppo bancario Citi.

Organizzata dai docenti Giorgio Giacinto, Davide Ariu e Igino Corona del PRA Lab dell’Università di Cagliari, dà ampio spazio anche al contributo che le tecniche di intelligenza artificiale stanno fornendo alla progettazione di sistemi avanzati per la protezione dei sistemi informatici. Su questi temi di ricerca l’ateneo cagliaritano ha una significativa presenza nel panorama internazionale testimoniata da due progetti Europei in fase di realizzazione: 1) #CyberROAD, che scriverà la “roadmap” delle future attività di ricerca in ambito europeo in tema di CyberCrime e CyberTerrorism; 2) #ILLBuster, per la rilevazione tempestiva di contenuti illegali sulla rete internet, e da diversi progetti nazionali e regionali in tema di sicurezza informatica.