20 April, 2024
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Partiti e movimenti, politici e civici, scaldano i motori, a Sant’Antioco, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Non è stata ancora fissata la data delle elezioni ma già si conoscono i primi due candidati alla carica di sindaco.

Il primo a giocare d’anticipo, alcune settimane fa, è stato Alberto Fois, 45 anni, candidato a sindaco già nel 2012 alla guida della lista civica Genti NOA, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014 e sostituito in Consiglio comunale da Eleonora Spiga.

«Ho il dovere di comunicarvi che oggi nel mese di gennaio 2017, mentre gli altri gruppi politici sono ancora alla ricerca dei candidati e perfino del candidato sindaco, Genti NOA è pronta ad amministrare responsabilmente questa città: abbiamo un candidato sindaco, i candidati consiglieri, i candidati assessori e soprattutto un progetto organico sullo sviluppo economico e sociale di questa città. Trovo che questo sia già un cambiamento epocale nella politica cittadina, il primo di grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni», ha detto, tra l’altro, Alberto Fois, nel video in cui ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del gruppo civico.

Il secondo ad uscire allo scoperto e ad annunciare la sua candidatura, tre giorni fa, con un post nel suo profilo facebook (ormai i social network sono al centro del confronto politico anche nel Sulcis Iglesiente) e l’affissione di manifesti sui muri dalla città con la lista Sant’Antioco Attiva, è stato Massimo Melis, 51 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno 2015, quando ruppe con il sindaco Mario Corongiu e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

«Sono candidato alla carica di sindaco del comune di Sant’Antioco ha scritto – Massimo Melis -. Questa decisione scaturisce, dalla sollecitazione di tanti amici e dal naturale evolversi di un PERCORSO POLITICO, che mi ha permesso, attraverso il GRANDE IMPEGNO e la GRANDE DISPONIBILITÀ profusa, di acquisire le CONOSCENZE, supportate dall’ESPERIENZA DIRETTA, elementi essenziali per il raggiungimento delle COMPETENZE necessarie per amministrare il nostro paese. Oggi più che mai il paese ha bisogno di CERTEZZE.»

Il campo è aperto e, dai movimenti in atto, a breve dovrebbero essere ufficializzate altre candidature, due, forse tre o anche più.

Il sindaco Mario Corongiu (lista Impegno) sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso. Non è ancora stato deciso chi sarà il candidato della sua lista. Da mesi si parla dell’attuale vicesindaco e assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo Marco Massa, ma alla fine potrebbe spuntarla una donna (nell’attuale Giunta ci sono due donne, Daniela Ibba, assessore della Pubblica istruzione, e Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali).

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale, potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo di cui si parla da mesi (indiscrezioni confermate dal diretto interessato) è Ignazio Locci, 43 anni, vicepresidente del Consiglio regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, dimessosi il 27 marzo 2014 e sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 75 anni, ex vice presidente ed assessore della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico della provincia di Cagliari, da anni fuori dalla politica attiva.

Non si hanno ancora notizie di movimenti nell’orbita del Movimento 5 Stelle che potrebbero però arrivare da un giorno all’altro.

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E’ stata presentata stamane, nella sala riunioni della Fondazione di Sardegna, la XII edizione del festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”.

Erano presenti Graziano Milia, responsabile della comunicazione della Fondazione di Sardegna; Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco; Marco Asunis, presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; Ado Hasanović, direttore artistico del festival; e, infine, Luciano Cauli, presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco,.

«Con la XII edizione siamo entrati nella fase adulta del festival, un importante bagaglio culturale che si porta dietro esperienze del passato che vanno ad arricchire una rassegna ormai fondamentale per il Sulcis e per il nostro territorio – ha detto Marco Massa, vice sindaco ed assessore del Turismo, Cultura e Spettacolo del comune di Sant’Antioco -. Dal Mediterraneo, culla di intrecci di tante culture, non può che nascere qualcosa di positivo.»

«Il festival “Passaggi d’Autore” è una esperienza culturale importante – ha sottolineato Graziano Milia, responsabile della Comunicazione della Fondazione di Sardegna -. Il Mediterraneo per secoli ha avuto un ruolo di prestigio e di guida, e oggi vive un momento di grandi difficoltà. Di fronte a queste difficoltà  scambiarsi esperienze di vita, di lavoro, e culturali, è necessario. La Fondazione porta avanti la sua mission nel sostenere iniziative come questa. L’augurio è che il festival abbia il successo che ha avuto negli anni passati e che quest’anno possa costituire un “passaggio” per migliorarsi sempre di più.»

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L’Associazione culturale “Circolo del Cinema Immagini” presenterà mercoledì 30 novembre, alle ore 10,30, nel corso di una conferenza stampa convocata nella Sala riunioni al primo piano della Fondazione di Sardegna, in via Salvatore da Horta, 2, la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo che si svolgerà a Sant’Antioco dal 6 all’11 dicembre 2016.

Nel cuore del Sulcis una importante finestra sempre aperta sui popoli e sulle culture che si affacciano sul Mar Mediterraneo attraverso piccoli capolavori premiati nei migliori festival cinematografici internazionali, ma che raramente passano nei circuiti ufficiali. Quest’anno il viaggio tra le cinematografie dei Paesi dell’ex Jugoslavia prosegue in Croazia, fucina di giovani registi di talento, in collaborazione con il Centro Audiovisivo Croato. La partecipazione alla giornata mondiale dei Diritti Umani, tanti ospiti, attività collaterali ed i cortometraggi, vetrina straordinaria delle diversità culturali tra i popoli del Mediterraneo: costumi, religione, società, integrazione, immigrazione, occasioni di sviluppo. Un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo.

Nel corso della conferenza stampa verrà illustrato il programma dettagliato della manifestazione. Saranno presenti il sindaco del comune di Sant’Antioco Mario Corongiu; il vice sindaco, assessore del Turismo – Cultura – Spettacolo Marco Massa; il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras;  il presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; il direttore artistico del festival Ado Hasanović; il presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco, Luciano Cauli.

 

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Il consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Liberà Luca Pizzuto interviene nella vicenda della chiusura del Museo del bisso di Sant’Antioco, per il quale il comune di Sant’Antioco ha imposto lo sfratto per un problema con l’impianto elettrico.

«Torniamo sulla vicenda dello smantellamento del Museo del bisso di Sant’Antioco, in occasione della sua chiusura – scrive in una nota Luca Pizzuto -, per portare la nostra massima solidarietà alla signora Chiara Vigo. Ci siamo attivati a livello regionale per cercare ancora una volta di arrivare ad una soluzione. Chiediamo con forza al sindaco – conclude Luca Pizzuto – di provare altre strade per scongiurare la chiusura di questa una perla della cultura sulcitana, meta ogni anno di numerosissimi visitatori e conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza e specialità.»
Anche il Circolo SEL Antonio Gramsci di Sant’Antioco ha diffuso un comunicato stampa con il quale rivolge un appello all’amministrazione in carica nella figura del primo cittadino Mario Corongiu e del suo vice ed assessore alla cultura Marco Massa, «affinché mettano immediatamente in atto gli strumenti amministrativi che hanno a disposizione atti a bloccare la procedura di sgombero dei locali del Monte Granatico, ci rendiamo disponibili oltremodo a creare un canale con l’amministrazione regionale, se di problemi legati a risorse per la ristrutturazione dei locali si tratta, porti ad un coinvolgimento dell’assessorato competente e dell’assessore Claudia Firino, affinché si recuperino le risorse, ove sia possibile, per mettere a norma gli stabili e si riassegni alla signora Vigo il locale, così che lei possa proseguire nell’opera maestra di promozione territoriale del nostro comune entro e fuori i confini nazionali. Questa è una delle cose che la politica può e deve fare – ha concluso il Circolo SEL Antonio Gramsci di Sant’Antioco – per salvaguardare quel pacchetto di peculiarità che sono parte integrante ed esclusiva della magnifica cittadina in cui risiediamo».

Fino ad oggi tute le azioni messe in atto per opporsi alla decisione del comune di Sant’Antioco ri sono rivelate inutili, ad iniziare dal ricorso al TAR di Chiara Vigo, fino alla petizione online promossa dall’attrice Maria Grazia Cucinotta che il 30 luglio ha visitato il Museo del bisso.

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In alto, da sinistra a destra: Marco Massa, Alberto Fois, Massimo Melis, Ignazio Locci, Sergio Busonera.

In alto, da sinistra a destra: Marco Massa, Alberto Fois, Massimo Melis, Ignazio Locci, Sergio Busonera.

A circa 9 mesi dalle elezioni, è già iniziata la corsa per la successione al sindaco Mario Corongiu al comune di Sant’Antioco. Il primo cittadino sta per concludere il suo secondo mandato e, in base alle disposizioni del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), non potrà ricandidarsi a succedere ancora a se stesso.

Gli aspiranti candidati-sindaco, al momento attuale, sono almeno cinque. Nella maggioranza che sostiene la Giunta Corongiu (ridotta ai minimi termini dopo la fuoriuscita di alcuni consiglieri, resiste grazie al voto determinante del sindaco) il candidato potrebbe essere Marco Massa, 50 anni, oggi vicesindaco ed assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo.

Dall’attuale minoranza potrebbero arrivare altri due candidati. Il primo è Mariano Fois, noto Alberto, 44 anni, leader del movimento civico “Genti Noa”, già candidato quattro anni fa, quando ottenne 1.382 voti, classificandosi al terzo posto, dietro il sindaco eletto Mario Corongiu (lista Impegno, 2.264 voti) e Giovanni Benito Guido Locci, noto Gianni (lista Città Nuova, 2.113 voti), dimessosi il 14 novembre 2014, sostituito da Eleonora Spiga; il secondo è Massimo Melis, 50 anni, eletto nel 2012 con la lista Impegno che vinse le elezioni, vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici, Manutenzioni, Ambiente e Protezione civile fino al mese di giugno di un anno fa, quando ruppe con il sindaco e la maggioranza, passando all’opposizione insieme ai colleghi Valerio Lecca e Luca Cabras.

Dall’esterno dell’attuale Consiglio comunale potrebbero arrivare altri due candidati alla carica di sindaco. Il primo è Ignazio Locci, 44 anni, consigliere regionale in carica (gruppo Forza Italia Sardegna), eletto consigliere comunale nel 2012, si è dimesso il 27 marzo 2014, sostituito da Renato Avellino; il secondo è Sergio Busonera, 74 anni, ex vice presidente ed assessore provinciale di Cagliari della Programmazione, Pianificazione territoriale e Sviluppo economico, da anni fuori dalla politica attiva.

L’estate sta finendo, a Sant’Antioco il dibattito sulle prossime elezioni amministrative è aperto e già nelle prossime settimane promette di accendersi, magari con la discesa in campo anche del Movimento 5 Stelle che, dopo il trionfale successo centrato tre mesi fa a Carbonia, rischia di diventare una mina vagante anche nei maggiori comuni del Sulcis Iglesiente, la prossima primavera a Sant’Antioco, nel 2018 a Iglesias.

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Si è svolta ieri sera, nello splendido scenario della Marina di Sant’Antioco, in un clima di grande entusiasmo, la presentazione della nuova stagione agonistica dall’ASD Antiochense Sant’Antioco, società giunta al terzo anno di attività che, oltre a partecipare all’attività del settore giovanile, farà il suo esordio nel calcio dilettantistico con la partecipazione al campionato di seconda categoria.

Il progetto della società lagunare è molto ambizioso, teso al rilancio del calcio nell’Isola dopo un periodo buio culminato con l’assenza dalla scena dilettantistica regionale, con una particolare attenzione alla formazione dei giovani, dentro e fuori il campo di gioco.

La società, guidata dal presidente Riccardo Diana, vicepresidente Carlo Tramatzu, direttore sportivo Mariano Gala, segretaria Gabriella Congiu, si avvale di uno staff tecnico di primissimo piano, diretto da Pietro Garau. La prima squadra sarà guidata da Cristian Serra, già calciatore e tecnico del Sant’Antioco, e comprende: Andrea Garau (Piccoli Amici), Michele Reina e Roberto Pilia (Primi Calci), Simone Sotgiu (Pulcini), Giangiuseppe Marongiu e Fabrizio Utzeri (Esordienti), Pietro Garau e Fernando Fois (Giovanissimi), Roberto Santamaria e Massimo Martis (Allievi), Corrado Calabrò (preparatore di tutti i portieri tutti, dalle giovanili alla prima squadra).

Lo staff dirigenziale è così composto: Angelo Lillu, Mario Serreli, Gianni Serrenti, Angelo Loi, Roberto Frau, Angelo Sanna, Gildo Matta, Ernesto Arangino, Lorenzo Massa, Andrea Farina, Marco Orlando, Angelo Arca, Franco Scibilia, Gianluca Lillu.

Responsabile della comunicazione: Francesco Pani.

La serata, presentata da Renato Scanu, alla quale ha partecipato anche il vicesindaco di Sant’Antioco, Marco Massa, si è conclusa nella bellissima location con buffet finale curato da Alberto Deriu.
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Il primo agosto Sant’Antioco celebrerà la festa estiva, giunta alla 657/ma edizione, in onore di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Due le giornate di festa previste. Domenica 31 luglio si svolgerà la processione a mare. Il simulacro del Martire, alle 17.00, verrà portato al porto commerciale di Ponti da dove, alle 18,30, con un corteo di barche pavesate a festa, verrà trasportato nella banchina della “Marina“, per proseguire da lì fino alla Basilica. Alle 19,30 l’Amministrazione comunale, l’associazione culturale Arciere e il Museo del mare MuMA presenteranno l’opera del maestro Mauro Moroni “Il viaggio di Antioco”, alla presenza del sindaco Mario Corongiu e dell’assessore comunale della Cultura, Marco Massa. Interverranno Oliviero Diliberto e l’autore dell’opera, Oliviero Olivieri. La manifestazione sarà coordinata da Roberto Lai, presidente dell’associazione culturale Arciere.

Lunedì primo agosto si svolgerà la processione più attesa. Dopo la Messa solenne in Basilica, presieduta dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, il corteo partirà dal tempio del IV secolo alle 18,30 e si snoderà per le principali vie della città. Ad arricchire il corteo saranno la banda musicale, gruppi folk, traccas, cavalieri e suonatori di launeddas. A chiudere la festa sarà l’esibizione in piazza Umberto dei gruppi folk presenti in processione e i fuochi d’artificio sul lungomare.

Tito Siddi

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Torre Cannai 1 copiaChiesa di San Carlo Carloforte copia

Carloforte e Sant’Antioco aprono 27 monumenti del loro patrimonio culturale nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 aprile partecipando alla ventesima edizione della manifestazione.

Grazie alla volontà delle amministrazioni comunali i comuni delle maggiori isole sarde Carloforte e Sant’Antioco, aprono al pubblico complessivamente 27 beni culturali, ambientali ed architettonici.

Il sindaco di Carloforte, Marco Simeone, e tutta l’Amministrazione comunale, invitano a partecipare all’evento di straordinaria valenza culturale e identitaria che apre i suoi beni ai visitatori grazie al coinvolgimento di tutta la comunità.

Sono visitabili 11 beni culturali e architettonici in questa dodicesima partecipazione del comune a Monumenti aperti.

Come nella presedente edizione sono visitabili 3 chiese: la “Gexetta du Previn” (chiesetta del pretino), come affettuosamente i carlofortini chiamano la Chiesa della Madonna dello schiavo,  la Chiesa dei novelli innocenti, così chiamata per ricordare i fanciulli morti a causa di un naufragio, mentre si dirigevano in Terra Santa; e la Chiesa di San Carlo alla cui costruzione partecipò anche la popolazione aiutando nel trasporto dei materiali.

Riscuote sempre molto interesse il cineteatro Cavallera, realizzato in stile liberty con un ampio palcoscenico e una  spaziosa platea.

Tra i monumenti anche il monumento ai Caduti, la Statua di Re Carlo Emanuele III eretta nell’omonima piazza sul lungo mare, la Società Mutua, il Muro di Cinta, Torre Vittorio e Castello; e il Portale del Castello/Forte Carlo Emanuele/Prigione.

Infine EXME’, ex Mercato civico che è ora sede della biblioteca comunale e di una sala per conferenze e manifestazioni culturali; e le Saline artificiali, dove è possibile ammirare i fenicotteri che vi trovano l’Artemia salina, il loro alimento preferito.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 e la domenica solo di mattina dalle 9.30 alle 13.00.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.

In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Coglie pienamente lo spirito della manifestazione l’assessore della Cultura del comune di Sant’Antioco, Marco Massa, quando sottolinea che siamo ben consapevoli che i luoghi della nostra identità e della nostra memoria, raccontati dai nostri studenti e dai tanti volontari, rappresentano il terreno di cultura indispensabile per favorire la creatività e la conoscenza, e siano la premessa ineludibile per qualunque progetto di sviluppo economico. In un paese in cui la cultura è vista come un buco che risucchia risorse invece di produrne, riteniamo nostro dovere far crescere e radicare alcune convinzioni

Sono visitabili 16 beni culturali e architettonici.

La novità è rappresentata dal MuMa il Museo del mare e della navigazione di Sant’Antioco: i maestri d’ascia, la laguna e la navigazione la cui  missione è quella di rivalutare il patrimonio culturale legato alla storia e alla figura dei maestri d’ascia, valorizzandone l’eccellenza e conservandone la memoria.

Sono aperti anche altri 2 musei: il Museo archeologico Barreca e il Museo etnografico.

Visite guidate anche nei due beni legati alla storia del Patrono della Sardegna: la Basilica di Sant’Antioco Martire, sorta sulla tomba del santo e le Catacombe di Sant’Antioco.

Segnaliamo tra gli altri siti visitabili: l’Acropoli, l’Archivio storico comunale, la Fonte Romana, la Necropoli Punica di Sulky, il villaggio nuragico di Grutti‘e Acqua e il villaggio Ipogeo, il Tofet, la Tomba dei Giganti, la Salina di San’Antioco, il Forte Sabaudo e la Torre Canai.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente secondo i seguenti orari: sabato 23 aprile dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 24 aprile dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Per la visita ai siti archeologici si suggeriscono abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della manifestazione limitare o sospendere, per la sicurezza dei beni o dei visitatori, in qualsiasi momento le visite ai monumenti.
Questi gli orari delle catacombe: sabato 23 aprile dalle 15.00 alle 16.00 e domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00. Le visite alle catacombe verranno sospese durante le funzioni religiose.

L’ingresso alla Salina, con visita guidata, è invece previsto sabato 23 aprile alle 16.00 e alle 18.00; domenica 24 aprile alle 9.30, 11.30, 16.00 e 18.00. Ogni gruppo dovrà seguire l’itinerario guidato.

Le visite guidate al Villaggio nuragico Grutti e’ acqua si svolgeranno domenica 24 aprile dalle 16.00 alle 20.00.

Numerose le iniziative collaterali realizzate grazie alle associazioni presenti renderanno ancora più godibile per i visitatori di tutte le età la due giorni di Monumenti aperti tra cui mostre, laboratori, attività di trekking, degustazioni e altro ancora.

Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili sul nuovo sito della manifestazione www.monumentiaperti.com

L’edizione 2016 è coordinata da Imago Mundi Onlus e soprintesa da un qualificato Comitato Scientifico Promotore composto da Consiglio Regionale della Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorati del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica e Polo Museale della Sardegna, Archivio di Stato di Cagliari, Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari, Camera di Commercio di Cagliari, l’Università degli Studi di Cagliari e Sassari, CTM Spa e ANISA. Non cambia la formula della manifestazione che punta a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico principalmente agli studenti, dalle scuole elementari all’università, che rappresentano l’80% circa dei volontari coinvolti.

Un lungo percorso, quello che riassume la storia di questa manifestazione che nata a Cagliari nel 1997, grazie all’iniziativa della Associazione Ipogeo e subito dopo di Imago Mundi, ha saputo coinvolgere numerose amministrazioni comunali. Se infatti nel 2001 ci fu la prima edizione “allargata” alla quale, oltre al capoluogo, parteciparono ufficialmente anche Alghero, Capoterra e Sanluri, da allora ad oggi sono 119 i comuni che almeno una volta hanno preso parte a Monumenti Aperti.

Monumenti aperti è ormai considerato un appuntamento fisso non solo perché è una straordinaria occasione di riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché è un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico. La manifestazione ha infatti dato il suo contribuito ad accrescere la consapevolezza e la visibilità delle ricchezze archeologiche, storiche ed ambientali del nostro territorio.

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A cinque giorni dalle dimissioni del vicesindaco Massimo Melis e del suo passaggio all’opposizione con i consiglieri Valerio Lecca e Luca Cabras, il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ha annunciato oggi che la Giunta andrà avanti con cinque assessori ed ha nominato vice sindaco l’assessore della Cultura, Turismo e Spettacolo.

Mario Corongiu ha redistribuito le deleghe. Il nuovo vice sindaco è Marco Massa, assessore con deleghe alla Cultura, Turismo e spettacolo. Fa il suo ingresso in Giunta Gianni Cammilleri, con deleghe alle Attività produttive, Decoro urbano e Verde pubblico. Restano in giunta Pasquale Renna che alle deleghe di cui era già titolare, ovvero Suap ed Edilizia privata, ha ricevuto anche quelle di Urbanistica e Ambiente. Paolo Garau è stato confermato all’Amministrazione Generale, Patrimonio, Demanio e tributi, Personale e Protezione civile. Mariella Piredda, infine, è stata confermata ai Servizi Sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali.

Mario Corongiu ha tenuto a sé, ad interim, le deleghe a Lavori Pubblici e Manutenzioni.

Mario Corongiu.

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