18 April, 2024
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«Sarà cercata una soluzione condivisa al progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria San Gavino-Sassari Olbia, nel tratto che interessa il comune di Giave che da tempo si oppone alla modifica del trattato ferroviario predisposto da Rfi, relativo alla variante Bonorva-Terralba. E’ arrivata la risposta del ministero delle Infrastrutture all’interrogazione parlamentare che presentai lo scorso gennaio per portare all’attenzione del Governo le difficoltà di carattere ambientale, storico e archeologico, evidenziate dal sindaco del paese, Maria Antonietta Uras, impegnata in un braccio di ferro con Rfi nel tentativo di evitare la modifica dell’attuale tracciato con uno nuovo che passa a poche centinaia di metri da siti nuragici di notevole importanza e valore archeologico.»

Lo scrive, in una nota, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle.

«Nell’interrogazione – aggiunge Nardo Marino – evidenziavo la sproporzione del costo dell’opera, pari a circa 110 milioni di euro, all’effettivo risparmio dei tempi di percorrenza, quantificabile in soli cinque minuti.»

«Ad oggi – si legge nella risposta data in commissione Trasporti dal sottosegretario Michele Dell’Orco – il ministero dell’Ambiente sta procedendo alla valutazione di impatto ambientale e in tale ambito ha richiesto integrazioni alla documentazione progettuale prodotta da RFI.»

Inoltre, le criticità evidenziate dal comune di Giave saranno evidenziate nella Conferenza di servizi, attualmente in corso, a cura del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.

«Esprimo soddisfazione – conclude Nardo Marino – per l’apertura del Ministero interrogato che manifesta piena disponibilità ad un confronto anche con la Regione e Rfi per individuare una soluzione condivisa.»

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Si è conclusa ieri pomeriggio, a Tramatza, la direzione regionale del  movimento politico Energie Per L’Italia, diretta da Tore Piana. Numerosi gli argomenti discussi dal parlamentino del partito.

Fra le priorità che Energie per l’Italia porterà avanti, riguarda la definizione del programma elettorale in previsione delle elezioni regionali del Febbraio 2019, fra gli argomenti che il partito si impegnerà portare avanti, è stato deciso quello della Zona franca per la Sardegna, una battaglia che trova attenzione in Sardegna, per il suo svantaggio come Isola, è stato deciso di creare una delegazione formata da Elena Vidili ed Alessio Paganini per incontrare il sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, ed analizzare le iniziative amministrative che il comune di Giave ha approvato a favore della Zona franca.

E’ stato anche deciso, che il movimento politico dovrà perseguire forti iniziative a favore dei settori: Agricoltura – Turismo – Trasporti e Continuità territoriale – Sanità – Commercio ed Artigianato.

La direzione ha discusso inoltre sull’eccessiva presenza in Sardegna di strutture commerciali della GDO, ritenute in numero troppo elevato. Forte preoccupazione è stata espressa per la possibile nuova apertura di centri commerciali GDO in Sardegna, denominati ALDI, una catena di supermercati Tedeschi.  

La direzione regionale, ha inoltre nominato coordinatore provinciale del partito per la provincia di Oristano Pasquale Onida, di Sedilo. Garantita la presenza del partito sabato 30 giugno, a Selargius, all’incontro organizzato da Forza Italia e dalla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

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Questa sera, su Rete 4, dalle ore 21.30, gli occhi dei zonafranchisti sardi saranno puntati verso la trasmissione “Quinta Colonna” condotta da Paolo Del Debbio, durante la quale verranno trasmesse le interviste alla dott.ssa Maria Rosaria Randaccio, intendente di Finanza in pensione e presidente del Movimento Sardegna Zona Franca, eal sindaco di Giave Maria Antonietta Uras, e a Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti.

«Dopo anni di tentativi finalmente la Tv nazionale si occupa di un argomento caldissimo e determinante per le sorti dell’economia della Sardegna», si legge in una nota dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del Movimento Sardegna Zona Franca.


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Il Consiglio comunale di Giave, piccolo Comune della provincia di Sassari (525 abitanti) ha deliberato la zona franca al consumo. In un Consiglio comunale movimentato, alla presenza dei vertici del Movimento Sardegna Zona Franca (Maria Rosaria Randaccio, Daniela Mallus, Rita Cuccureddu, Luciana Carta, Giulio Simbula) la sindaca Maria Antonietta Uras e i consiglieri della maggioranza hanno approvato la tanto attesa ultima delibera per la zona franca al consumo (7 voti favorevoli e 2 contrari), quella chiamata “delle sanzioni”, attraverso la quale si conclude il lungo e faticoso percorso di questa coraggiosa e temeraria sindaca che contro tutto e tutti, con la sola forza delle sue convinzioni e dell’amore per la sua gente, darà la zona franca al territorio comunale.

Con questa delibera, con una scadenza di 30 giorni alla sua pubblicazione, si chiede alla Regione Sardegna di procedere ad inviare la comunicazione dell’attivazione della zona franca di Giave e di tutta la Sardegna al Governo italiano, il quale dovrà poi inviarla alla UE.

«Complimenti al sindaco di Giave che ha veramente a cuore il paese ed i suoi elettori – ha commentato Francesco Scifo, segretario politico del Movimento Sardegna Zona Franca -. L’approvazione di ieri conclude un percorso iniziato a dicembre e adesso nessuno potrà fermare la zona franca di Giave che, insieme a Cagliari e Portovesme, saranno le uniche della Sardegna a breve e medio periodo. Ricordate queste tre zone franche poi, se vorrete, presenterete il conto ai politici della regione e dei comuni che vi hanno tagliato fuori dalla possibilità di uno sviluppo vero e sostenibile – conclude Francesco Scifo -. Difficilmente vedrete la notizia sula stampa di regime, perché ve la diamo noi.»

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«Sulla “Questione Zona Franca”, esprimiamo disponibilità a sostenerne i giusti principi contenuti nella rivendicazione e indirizzati verso la difesa e la tutela dei diritti di tutti i Sardi in materia fiscale e non solo. Impegneremo sin da ora le nostre strutture affinché vengano avviati incontri chiarificatori su questo importante tema, da approfondire e chiarire ulteriormente, al fine di sensibilizzare il nostro corpo elettorale e per far si che alla “Questione Zona Franca” venga data concretezza.»

Lo scrive, in una nota, Tore Piana, responsabile regionale di Energie Per l’Italia.

«Esprimiamo una valutazione positiva per la questione zona franca esprimendo solidarietà al sindaco del comune di Giave Maria Antonietta Uras che ha avuto il coraggio civico e politico di  rilanciare, in termini globali, questo importante tema che dovrà vedere tutte le forze politiche in campo assumere delle posizioni chiare di fronte agli elettori – aggiunge Tore Piana -. Energie Per L’Italia Sardegna affronterà la questione Zona Franca Sardegna  come una questione certamente da approfondire e da attuare nei confini previsti dalla normativa nazionale e comunitari per garantire perequazione tra cittadini e imprese sarde che sostengono il gravoso onere costituito dai costi manifesti e occulti  derivanti dall’insularità e quelli che questo peso non lo sostengono.»

«La Sardegna troppo spesso viene vista dal Governo Nazionale come terra di conquista – sottolinea ancora Tore Piana – calpestando l’autonomia regionale, abbiamo la più alta percentuale di territori gravati da servitù militari, abbiamo quasi la totalità  nelle carceri della Sardegna dei reclusi di mafia con il 41 Bis, vorrebbero utilizzare il territorio della Sardegna per lo stoccaggio delle scorie nucleari, Lo Stato deve obbligatoriamente  concedere alla Sardegna benefici fiscali e strutturali maggiori, come appunto la Zona Franca. Da Oggi costituiremo un gruppo di lavoro all’interno del partito di Energie Per l’Italia che si occupi di sviluppare tutti gli approfondimenti  necessari. Esprimiamo forte rammarico e delusione nei confronti del presidente Pigliaru e della Giunta regionale – conclude Tore Piana – per la totale assenza di rivendicazioni nei confronti del Governo Nazionale e della Unione Europea sulla questione Zona Franca.»