29 March, 2024
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Venerdì 10 novembre 2023 si è tenuto a Santadi l’evento conclusivo del percorso di progettazione partecipata “Il Sud Ovest che partecipa 2023-2027”, organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente per la definizione della nuova Strategia di Sviluppo Locale (SSL) del territorio e la conseguente stesura del nuovo Piano di Azione (PdA) del GAL.

L’evento ha segnato la conclusione di un percorso partecipativo iniziato a settembre con i primi due incontri tenutisi a Musei e Narcao e proseguito nei mesi di ottobre e novembre con cinque workshop. Il percorso di progettazione partecipata è stato finalizzato alla raccolta dei contributi fondamentali per la scrittura della Strategia di Sviluppo Locale con le attività e le azioni da realizzare nel territorio durante il periodo di Programmazione europea 2023-2027. 

Dopo i saluti del Presidente della Cantina Santadi Antonello Pilloni, del Sindaco del Comune di Santadi Massimo Impera, il Presidente del GAL di Cristoforo Luciano Piras ha presenziato e avviato i lavori. 

All’evento ha partecipato anche Maria Giuseppina Cireddu, Direttrice generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale della Regione Sardegna che, insieme alla Direttrice del GAL Nicoletta Piras, ha presentato l’avviso congiunto (FEASR e FSE+) della Regione Sardegna.

I lavori sono proseguiti con la restituzione dei contributi raccolti durante i precedenti incontri e approfondendo con i partecipanti le azioni e le risorse da inserire nella Strategia per dare risposta concreta ai fabbisogni del territorio. Il lavoro della predisposizione della Strategia di Sviluppo del territorio va avanti: il GAL presenterà la sua proposta alla Regione entro il prossimo 15 dicembre.

Il percorso è finanziato con fondi europei FEASR 2023/2027 (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e FSE+ 2021/2027 (Fondo Sociale Europeo). Maggiori informazioni su www.galsulcisiglesiente.it 

 

 

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Sarà l’Ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni del Sarrabus ad effettuare la stima degli interventi necessari a ripristinare le rotture arginali del Rio Corr’e Pruna, e poi, insieme al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ed alla provincia del Sud Sardegna, a verificare la disponibilità di coperture finanziarie o gli eventuali cofinanziamenti per quanto potrebbe essere reso disponibile da un intervento della Regione. È stato deciso stamattina durante l’incontro convocato a Cagliari dall’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, per definire le competenze e individuare soluzioni tempestive per una situazione di emergenza che riguarda il territorio dell’Unione.

«Abbiamo ricevuto dall’Unione dei Comuni del Sarrabus una segnalazione sull’impellente necessità di ripristinare l’arginatura pesantemente danneggiata dall’alluvione del 10-11 ottobre scorso – ha detto l’assessore Edoardo Balzarini – e in questa riunione devono essere definite le competenze in modo che l’intervento sia effettuato nel più breve tempo possibile, per garantire la sicurezza delle persone e delle cose. All’ufficio tecnico dell’Unione dei Comuni spetterà il compito di stimare l’entità del fabbisogno e, attraverso una convenzione con il Consorzio di Bonifica, potranno essere effettuati i lavori in procedura di somma urgenza. Entro qualche giorno – ha concluso l’assessore – dovranno anche essere individuate le coperture finanziarie per la realizzazione degli interventi di somma urgenza a carico degli enti locali, se compatibili, o a carico della Regione.»

All’incontro hanno partecipato il commissario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, il vicepresidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus e sindaco di Muravera Marco Sebastiano Falchi, il sindaco di San Vito Marco Antonio Siddi, il vicesindaco di Castiadas Giuseppe Onano, il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì, il commissario del Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale Maria Giuseppina Cireddu.

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Il Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale, il secondo più grande d’Italia dopo la fusione tra i Consorzi del Cixerri, del Basso Sulcis e della Sardegna meridionale, ha un nuovo Consiglio dei delegati frutto delle votazioni tenute ieri fra gli aventi diritto. Le consultazioni si sono svolte seguendo una ripartizione degli elettori in due elenchi: il primo, composto da agricoltori professionali e coltivatori diretti, ha eletto i due terzi del Consiglio con 14 delegati, mentre il secondo elenco, rappresentato soprattutto da hobbysti, ha espresso i rimanenti 7 soggetti.

Dalla chiusura formale delle elezioni, prevista nei prossimi giorni con l’espletamento di tutte le procedure, l’assessorato dell’Agricoltura ha 90 giorni di tempo per fare le dovute verifiche sull’iter elettorale. Se tutto dovesse risultare conforme, si insedierà quindi il Consiglio dei delegati, incaricato di eleggere il presidente ed il Consiglio di amministrazione, che rimarranno in carica per 5 anni.

«Si tratta di un risultato molto importante nel percorso di unificazione e di efficientamento del neonato Consorzio della Sardegna meridionale.»

Questo il primo commento dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Le ultime elezioni valide risalgono a oltre venti anni fa, nel lontano 1997. Poi dal 2004 un periodo lunghissimo di commissariamenti, dove l’organo di indirizzo politico non era più espressione degli agricoltori, e quindi dei veri beneficiari e padroni di casa del sistema irriguo. Con le elezioni di ieri – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – si riparte dalla rappresentatività che viene dal basso, un riconoscimento di responsabilità che dovrà impegnare gli eletti a garantire un servizio efficiente e con costi sostenibili per i tanti agricoltori professionali e i diversi hobbisti. Per il risultato straordinario raggiunto a tempo di record, ringrazio la dirigente dell’Assessorato, Maria Giuseppina Cireddu, che per un anno ha svolto l’attività di Commissario straordinario, a titolo gratuito, e ha permesso di far ripartire una delle più grandi realtà irrigue d’Italia. Un plauso va inoltre al direttore generale, Pier Francesco Testa, e a tutti quelli che hanno contribuito affinché si giungesse a questo traguardo».

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Oltre cento lavoratori e rappresentanti sindacali del nuovo Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale hanno partecipato oggi all’assemblea, organizzata nella sede dell’Ente nelle campagne di San Sperate, a cui hanno preso parte l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, e la commissaria straordinaria, Maria Giuseppina Cireddu. Al centro del confronto la prossima fusione tra i Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, del Basso Sulcis e del Cixerri, che darà la luce al Consorzio più grande d’Italia. E’ stato poi affrontato il tema del turn over del personale e i percorsi di stabilizzazione che possano dare certezze ai tanti lavoratori avventizi che da 27, 28 anni lavorano 8 mesi a stagione senza tutele e garanzie previste invece per i colleghi contrattualizzati a tempo indeterminato. Al contempo si è parlato degli operatori a tempo determinato che, sulla scala dei diritti e delle certezze, sono quelli più indifesi e precarizzati. Numerosi gli interventi e le domande provenienti dal pubblico che hanno aiutato a far maggior chiarezza sul futuro del nascente Consorzio di Bonifica, con servizi da erogare agli agricoltori e alte professionalità da garantire e da trasmettere ai lavoratori più giovani da parte di chi sta per andare in pensione. Un clima sereno e pacato ha accompagnato l’assemblea dove l’assessore ha ribadito la fiducia riposta sulla commissaria ricordando il difficile lavoro di accorpamento che da alcuni mesi sta portando avanti su input specifico della Giunta Pigliaru che, proprio la scorsa settimana, le ha rinnovato l’incarico.
«Dopo aver studiato il report di fusione e letto le diverse email che mi avete inviato ho subito accolto l’invito ad incontrarvi di persona per capire di prima mano come state vivendo questo momento e come la politica può agire al meglio per accompagnare il cambiamento che vi vede tutti coinvolti. La situazione attuale andava riformata e appena conclusa la fusione daremo avvio alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze di governo del nuovo Consorzio di Bonifica – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria -. Non mi aspettavo una partecipazione così numerosa, questo dimostra come il futuro del Consorzio vi stia tanto a cuore. Siamo all’80% del percorso di fusione, manca l’ultimo miglio dove dobbiamo ottimizzare ancora di più le grandi professionalità che ci lavorano. Il valore delle aziende è dato dalle persone e da quello che queste sanno fare. Il vero valore aggiunto del nuovo Consorzio di Bonifica – ha concluso Pierluigi Caria – sono certo sarà il suo personale altamente specializzato e capace di dare la giusta assistenza e le risposte necessarie ai tanti agricoltori che assistono ogni giorno in campagna.»

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Il presidente dell’AssoGal Sardegna, Luciano Cristoforo Piras, ha chiesto un incontro urgente per la risoluzione delle criticità nell’avvio delle attività dei Gal della Sardegna, nell’ambito del Psr Sardegna 2014/2020, all’assessore regionale dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale Pierluigi Caria, all’Autorità di Gestione del Psr Sardegna 2014/2020 Sebastiano Piredda, al direttore del Servizio sviluppo dei territori e delle comunità rurali Maria Giuseppina Cireddu e, per conoscenza, al presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, all’assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio Raffaele Paci, al presidente della V commissione del Consiglio regionale Luigi Lotto, al direttore della cabina di regia della Programmazione unitaria Gianluca Cadeddu e, infine, ai 15 presidenti dei 15 Gal della Regione Sardegna.

«Lo scorso 22 giugno 2017 in Oristano si è tenuto a Oristano un incontro dell’AssoGal Sardegna, partecipato da 11 Gal della Sardegna alla presenza di 46 rappresentanti – scrive Luciano Cristoforo Piras -, nella quale si è ribadita la gravissima situazione in cui versano i Gal sardi. In particolare, sono state ribadite le criticità e anche le possibili soluzioni, già esposte nel documento del 22 marzo 2017 e ribadite anche nell’incontro con l’assessore del 6 giugno 2017, che possono essere così riassunte:

1) Problematiche relative all’insufficiente dotazione finanziaria del Psr per garantire lo sviluppo territoriale di tutte le aree rurali. In particolare, come già più volte ribadito, si chiede di apportare alla misura 19 nelle sotto-misure 19.1, 19.2. , 19.3 e 19.4, le seguenti modifiche finanziarie:

Sotto-Misura 19.1:

a) aumento della dotazione finanziaria di € 900.000,00;

Sotto-misura 19.2: aumento della dotazione finanziaria di € 12.800.000,00;

Sotto-misura 19.3 aumento della dotazione finanziaria di € 3.000.000,00;

Sotto-misura: 19.4 aumento della dotazione finanziaria € 7.500.000,00;

In particolare precisiamo che:

L’innalzamento della dotazione finanziaria relativo alla sotto-misura 19.2 è necessario per le seguenti motivazioni:

a) E’ una pre-condizione necessaria per rispettare sia l’Accordo di partenariato, il quale prevede una dotazione minima di spesa pubblica per singolo Piano di Azione pari ad € 3 milioni, sia il rispetto del parametro medio previsto del bando sopra citato per i 15 Gal così come previsti dal Psr;

b) Il numero dei Gal e dei partenariati che hanno presentato la propria strategia di sviluppo territoriale alla scadenza del bando di selezione dei GAL e delle strategie di sviluppo territoriale è superiore al numero massimo di Gal (15) previsti dal Psr della Regione Sardegna e dal bando di selezione, pertanto, al fine di poter dare un’opportunità di sviluppo a tutte le aree marginali e in stato di malessere proponiamo, come previsto dal Reg. UE 1303/2013 art. 33 comma 4, terminato il primo ciclo di selezione delle strategie di sviluppo locale entro due anni dalla data di approvazione dell’Accordo di partenariato e ossia entro e non oltre il 28/10/2016, di innalzare la dotazione finanziaria della Sotto-Misura 19.2 e avviare una nuova fase di selezione per i partenariati rimasti esclusi nella prima fase di selezione.

c) L’innalzamento della dotazione finanziaria relativo alla Sotto-misura 19.3 è necessario al fine di garantire a tutti i Gal l’opportunità di realizzare progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale;

d) L’innalzamento della dotazione finanziaria relativo alla Sotto-misura 19.4 è necessario in quanto tiene conto di una differente performance di spesa, un rapporto pari al 22% delle risorse stanziate sulle misure 19.2 e 19.3 (invece del 15% precedentemente fissato) in modo da garantire che i GAL possano creare delle strutture tecniche impiegando un numero di risorse in grado di presidiare tutte le funzioni previste dal Reg Ue 1303/2013 e Reg Ue 1305/2014.

2) Problematiche relative alla rendicontazione delle spese di gestione dei Gal, delle azioni di sistema e dei progetti di Cooperazione interterritoriale e transnazionale. Si fa presente che la maggiore criticità riscontrata nella precedente programmazione 2007/2013 è stata la rendicontazione delle domande di pagamento da parte dei Servizi territoriali dell’Agenzia regionale Argea, i quali non hanno garantito un’uniformità dell’attività istruttoria con un conseguente aggravio dei procedimenti amministrativi. Si chiede, pertanto, la costituzione da parte di Argea Sardegna di un gruppo regionale dedicato all’istruttoria delle domande di pagamento dei Gal che garantisca uniformità di giudizio;

3) Agibilità politica e tecnico-amministrativa degli organi dei Gal annullata di fatto dai limiti imposti dal manuale delle procedure attuative e parametri per la determinazione dei costi di riferimento approvato dal Direttore del servizio sviluppo dei territori e delle comunità rurali, dott.ssa Maria Giuseppina Cireddu, con determina n. 10640/263 del 24/05/2017. Si chiede, infatti di permettere ai Gal della Sardegna di poter svolgere la propria mission istituzionale di animazione territoriale così come stabilita dai Regolamenti Ue e dalle linee guida ministeriali, con un congruo riconoscimento delle spese.

4) Eccessiva burocratizzazione delle procedure attuative, chiediamo di snellire i procedimenti amministrativi al fine di consentire la programmazione e la spendita delle risorse in modo efficiente ed efficace nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa europea e nazionale, in particolare dal Codice dei Contratti pubblici (D.lgs 50/2016 e D.lgs 56/2017) e secondo i principi enunciati dalla Corte dei Conti europea nella relazione speciale n. 22 del 2014;

5) Difficoltà dovute all’anticipazione delle risorse da parte dei Gal per l’attuazione delle azioni di sistema e dei progetti di cooperazione transnazionale ed interterritoriale; Si chiede, pertanto, la creazione di un fondo di rotazione ad hoc al fine di garantire un processo di spesa efficiente.»

«Al fine di poter discutere insieme di tutte le criticità sollevate e trovare delle soluzioni condivise per poter, finalmente, avviare la spendita delle risorse – conclude Luciano Cristoforo Piras -, chiediamo un incontro urgentissimo con i presidenti di tutti i Gal della Sardegna.»

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Ieri mattina la sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, a Cagliari, ha ospitato l’evento di chiusura del progetto “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship” , organizzato dal GAL Sulcis Iglesiente Campidano e Capoterra di Cagliari in qualità di capofila e dal GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e il GAL Linas Campidano.

Il progetto ha avuto un respiro internazionale, con il coinvolgimento di due GAL finlandesi con i quali per tre anni c’è stato un continuo scambio di esperienze.

I lavori sono stati aperti dall’intervento di Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis e dell’AssoGAL. I dirigenti dei tre GAL hanno poi presentato i risultati del progetto Agrisociale e della “Carta dei principi dell’agricoltura sociale” , caratterizzato da un processo partecipativo dal basso che ha fatto continuo riferimento alle esigenze dei territori e degli imprenditori agricoli ed è stato analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura sociale in Sardegna, con il contributo di numerosi operatori presenti.

Hanno seguito i lavori anche numerosi sindaci dei comuni coinvolti (per il Gal Sulcis erano presenti i sindaci di Teulada Daniele Serra, di Santadi Elio Sundas, di Sant’Antioco Mario Corongiu, di Masainas Ivo Melis e di Villaperuccio Antonello Pirosu).

Sono intervenute Maria Giuseppina Cireddu, direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, che ha presentato le azioni a favore dell’agricoltura sociale previste dal Programma di Sviluppo Rurale regionale 2014-2020; e Francesca Giarrè, rappresentante del CREA (Consiglio per la ricerca economica in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ex INEA), che ha illustrato la legge nazionale approvata recentemente.

Hanno portato le loro esperienze i presidenti degli altri due GAL, Alessandro Congiu per il GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e Antonio Marrocu per il GAL Linas Campidano. Quest’ultimo ha rimarcato gli ostacoli posti al lavoro dei GAL dalla macchina burocratica che costituisce un fortissimo limite anche allo sviluppo delle imprese che spesso sono portate ad abbandonare l’attività per i tempi infiniti nell’espletamento delle pratiche e per le enormi difficoltà nell’accesso al credito.

L’incontro si è concluso con un confronto sulle opportunità offerte dalla programmazione unitaria tra le diverse strutture regionali competenti e la proiezione di un filmato, Serena…Mente, realizzato con i giovani che hanno partecipato al progetto.

L’evento rientra nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship”, che ha visto impegnati in un percorso partecipativo di oltre un anno di attività, tre Gruppi di azione locale sardi e due finlandesi: il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila del progetto); il GAL Sarrabus, Gerrei e Trexenta; il GAL Linas Campidano; il GAL SILMU; il GAL SEPRA. Sono stati realizzati workshop transnazionali e regionali, attività di visit inspection e di educational tour e coinvolti attori provenienti dai settori pubblico e privato.

Il progetto rientra nella misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (periodi di programmazione 2007-2013).

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Il GAL Sulcis Iglesiente Campidano e Capoterra di Cagliari in qualità di capofila, il GAL Sarrabus Gerrei Trexenta e Campidano di Cagliari e il GAL Linas Campidano, hanno organizzato l’evento di chiusura del progetto “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship” che si terrà lunedì 26 ottobre, dalle 9.30 alle 13.30, nella sala anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, a Cagliari.

Nel corso dell’incontro, partendo dalla presentazione dei risultati del progetto Agrisociale e della “Carta dei principi dell’agricoltura sociale” . output principale del processo partecipativo attivato – verrà analizzato lo stato dell’arte dell’agricoltura sociale in Sardegna, con il contributo di tutti i partecipanti, e individuate le opportunità di sviluppo del settore.

L’incontro verrà aperto dall’intervento dell’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Sardegna, Elisabetta Falchi. Seguirà quello di Maria Giuseppina Cireddu, direttore del Servizio Sviluppo dei territori e delle comunità rurali, che presenterà le azioni a favore dell’agricoltura sociale previste dal Programma di Sviluppo Rurale regionale 2014-2020. Francesca Giarrè, rappresentante del CREA (Consiglio per la ricerca economica in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ex INEA), illustrerà la legge nazionale approvata recentemente.

L’incontro si concluderà con un confronto sulle opportunità offerte dalla programmazione unitaria tra le diverse strutture regionali competenti.

L’evento rientra nelle attività del progetto di cooperazione transnazionale “Agrisociale: Coltiviamo cittadinanza – Cultivating citizenship”, che ha visto impegnati in un percorso partecipativo di oltre un anno di attività, tre Gruppi di azione locale sardi e due finlandesi: il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila del progetto); il GAL Sarrabus, Gerrei e Trexenta; il GAL Linas Campidano; il GAL SILMU; il GAL SEPRA. Sono stati realizzati workshop transnazionali e regionali, attività di visit inspection e di educational tour e coinvolti attori provenienti dai settori pubblico e privato.

Il progetto rientra nella misura 421 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna (periodi di programmazione 2007-2013).

Agrisociale - Workshop 26 10 2015 Programma