28 March, 2024
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Francesco Pigliaru 371

I componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato, hanno inviato una lettera al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla mancata convocazione programmata dell’Osservatorio regionale del Volontariato #laSardegnachenonfunziona. La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche al Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna; ai 12 assessori regionali; ai capigruppo del Consiglio Regionale della Sardegna; al presidente del Consiglio dei Ministri; al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; all’ANCI Sardegna; al Consiglio delle Autonomie Locali; alle Organizzazioni di Volontariato della Sardegna.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio Presidente,

con la presente intendiamo esprimerle tutto il nostro disappunto e tutta la nostra perplessità per la mancata convocazione programmata dell’Osservatorio regionale del Volontariato, organismo di rappresentanza previsto dalla legge e regolarmente eletto dall’Assemblea regionale delle organizzazioni di volontariato della Sardegna.

Abbiamo sempre lavorato in modo serio, meticoloso, impegnativo, dando il meglio di noi stessi per una adeguata rappresentanza del mondo che ci ha eletto e che in Sardegna come nel resto d’Italia non si risparmia di fronte ai problemi e alle difficoltà, si rimbocca le maniche ed è sempre in prima linea sulle scottanti questioni che attraversano anche la società sarda.

La mancata convocazione – ormai da un anno – appare ancor più incomprensibile se ci si riferisce ai principi di democrazia e di rappresentanza di cui Lei stesso si è fatto garante più volte durante i nostri incontri.

L’aver delegato il suo Capo di Gabinetto a presiederlo in un primo tempo ci era sembrato un atto di vicinanza e di attenzione, ma ultimamente, si è rivelato un atto di distanza e di progressivo distacco dal mondo di solidarietà che rappresentiamo.

Dal 24 novembre u.s. l’Osservatorio non è più stato convocato e così mesi e mesi di lavoro, di incontri, di riflessioni e di proposte ormai definite sono andati in fumo.

Eppure bastava solo un atto di volontà politica. Che non c’è stato.

Nessuna delle mozioni approvate dall’Assemblea regionale del Volontariato e discusse in Osservatorio è andata a buon fine, se si esclude la controversa costituzione della rappresentanza del volontariato di protezione civile. Tutto è rimasto fermo nei cassetti della Presidenza e/o di qualche funzionario.

Sul piano politico siamo di fronte a un fatto che consideriamo molto grave, ancor di più se si considera l’apporto determinante che il volontariato dà in situazioni “di frontiera” dove l’intervento del “pubblico” non può arrivare o comunque non può riuscire da solo.

Con amarezza e delusione le riconfermiamo le nostre perplessità e il nostro disappunto per la situazione rappresentata. #laSardegnachenonfunziona

I componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato

1. Pierluigi Barigazzi

2. Luciano Bernardi

3. Pier Paolo Campus

4. Antonello Carta

5. Gennaro Esposito

6. Emilio Garau

7. Piera Lotti

8. Giacomo Manca di Nissa

9. Sergio Madeddu

10. Giovanna Pani

11. Maria Luigia Sari

12. Carla Serpi

Dodici componenti dell’Osservatorio regionale del volontariato, hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, agli assessori, al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, ai gruppi consiliari, all’Anci Sardegna, al Consiglio delle autonomie locali, alle organizzazioni di volontariato e al Forum del terzo settore, per protestare contro la legge Finanziaria all’esame del Consiglio regionale.

«“Svolta per il futuro” la aveva definita il Presidente Pigliaru – attaccano Pier Paolo Campus, Sergio Madeddu, Maria Luigia Sari, Gennaro Esposito, Carla Serpi, Piera Lotti, Giovanna Pani, Pierluigi Barigazzi, Emilio Garau, Giacomo Manca di Nissa, Luciano Bernardi e Antonello Carta -. Ci pare più appropriato definirla un semplice “ritorno al passato”.

La Finanziaria regionale 2015 ha disatteso le richieste avanzate dal Volontariato e dal Terzo settore che anche in sede di audizione in Consiglio regionale hanno chiaramente dichiarato di rinunciare a privilegi associativi di parte per favorire politiche pubbliche volte al bene comune.»

«Leggere oggi in Finanziaria regionale le poste di bilancio a favore di singoli enti e organizzazioni al di fuori di qualsiasi politica organica e di qualsiasi programmazione registra, secondo noi – aggiungono i dodici componenti dell’Osservatorio regionale del volontariato -, un ripristino di logiche di privilegio che ritenevamo definitivamente superate. Così non è.

La Finanziaria regionale 2015 non è coerente e conseguente con le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Giunta e dall’assessore della Programmazione e sembrerebbe riproporre, invece, politiche clientelari di vecchia e recente memoria.»

«Per queste ragioni (che siamo disponibili ad approfondire nel dettaglio) dichiariamo la nostra contrarietà a nome e per conto delle organizzazioni di volontariato che ci hanno dato il mandato di rappresentarle. Condividiamo – concludono – la proposta di ANCI, CAL e AICCRE affinché tali risorse (oltre 5 milioni di euro) siano destinate al contrasto delle povertà, frontiera che vede numerose nostre organizzazioni in prima fila tutti i giorni.»

Dichiarazioni_program_presidente_pigliaru3_02042014