19 April, 2024
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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato una delibera con la quale si dichiara “denuclearizzato il proprio territorio e si impone l’assoluto divieto allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari, nonché  la totale contrarietà all’individuazione della Sardegna come sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico”. La delibera di Giunta, che costituisce un atto di indirizzo, verrà proposta al Consiglio Comunale al fine di incassare sostegno unanime di tutte le forze presenti nella massima assemblea cittadina, espressione della comunità antiochense.

È la terza volta che il comune di Sant’Antioco si esprime con atti ufficiali contro l’ipotesi che la Sardegna possa diventare sito di stoccaggio delle scorie nucleari. La prima, nel 2003, su proposta dell’allora sindaco Eusebio Baghino; la seconda, nel 2015, su impulso dell’assessore dell’Ambiente della Giunta di Mario Corongiu, Massimo Melis. «E arriviamo ai giorni nostricommenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Loccicon un impegno solenne e formale che segue quello profuso dai nostri predecessori, per ribadire un concetto espresso a più riprese dagli anticohensi e dai sardi: la Sardegna non intende accettare rifiuti radioattivi, né oggi, né mai. E questa nostra sacrosanta posizione la recapiteremo al Presidente della Giunta regionale, al ministero della Difesa dell’Ambiente, al presidente del Consiglio dei ministri e a quello della Repubblica, Sergio Mattarella. È compito del Sindaco e dei singoli Consiglieri difendere con forza e senso di responsabilità il risultato referendario del 15-16 maggio 2011, come espressione massima della volontà dei cittadini e dell’intero popolo sardo».

Nel Referendum del 15-16 maggio 2011, infatti, il Popolo Sardo aveva sovranamente detto no alle scorie rispondendo al quesito “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?” con il voto favorevole della quasi totalità dei votanti (il 97%): si è così dichiarata l’assoluta indisponibilità del territorio sardo all’installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive.

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Presa di posizione critica del gruppo di minoranza Genti Noa, sull’approvazione del bilancio di previsione del comune di Sant’Antioco maturata nella riunione consiliare di martedì 29 gennaio.

«All’esito di una relazione del sindaco Locci sulle entrate e le spese previste per i prossimi anni (incomprensibilmente nessuno degli assessori ha preso la parola come è abitudine per questa maggioranza) è trapelato un quadro sostanzialmente immutato rispetto alle scelte operate dall’amministrazione precedente guidata da Mario Corongiu – si legge in una nota diffusa stamane -. Il dibattito consiliare che, a dispetto degli impegni, non viene portato a conoscenza dei cittadini attraverso i normali canali di comunicazione, si è incentrato sul mancato rispetto delle promesse assunte davanti agli antiochensi di tagliare le tasse locali, impegno che, appunto, è stato totalmente disatteso dal sindaco Locci. Dal bilancio si evince chiaramente che, ancora una volta, non solo non ci sarà la riduzione delle tasse decantata in campagna elettorale, ma i cittadini dovranno sopportare una TASI sempre uguale, l’aumento della nuova tassa di soggiorno e una TARI immutata, esosa ed iniqua, la stessa che l’attuale sindaco e i suoi consiglieri criticavano aspramente quando erano all’opposizione. In quest’ultimo caso le dichiarazioni del sindaco hanno spiazzato i consiglieri in quanto, pur ammettendo che la tassa è altissima, si è deciso di confermare le scelte del suo predecessore Mario Corongiu circa la distribuzione degli oneri ai cittadini.»

«Per il resto, a dispetto dei proclami, non vi è nulla di concreto per i prossimi anni in materia di nautica, edilizia e turismo – aggiunge Genti Noa -. Nessun investimento reale per sostenere una economia locale che si sta avvitando su se stessa. Anche il piano delle opere pubbliche è in sostanza lo stesso della giunta precedente, una sorta di copia ed incolla nel quale i pochi interventi di questa maggioranza sono ordinari (ristrutturazioni edifici pubblici ed efficientemente energetico) non sembrano essere migliorativi e non porteranno economia. Si è perfino deciso di rinunciare al teatro polifunzionale Savoia nonostante ci fossero un progetto ultimato ed i soldi per acquistarlo e ristrutturarlo ciò solo per fare spazio ad un idea che non è ancora allo stato embrionale di trasformare il mercato civico in una specie di teatro.»

«Siamo preoccupati perché al di là delle casette di Natale che non hanno portato le ricadute economiche sperate a fronte di una spesa ingente per le casse comunali, dal bilancio di previsione emerge che i prossimi anni per i cittadini, compresi quelli che lavorano nell’edilizia, nella pesca, nell’agricoltura, nel turismo ecc., potrebbero essere peggiori di quelli precedenti. In definitiva – conclude Genti Noa -: non solo non si tagliano le tasse (TASI, TARI, addizionale, suolo pubblico, affissioni ecc.) come sbandierato in campagna elettorale, ma addirittura se ne introducono delle nuove, senza nessuna strategia per migliorare le condizioni economiche e la qualità della vita degli antiochensi.»

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«Dal bilancio approvato dal Consiglio comunale di Sant’Antioco nella seduta di venerdì 12 gennaio, si evince chiaramente che, non solo non ci sarà la riduzione delle tasse decantata in campagna elettorale, ma i cittadini dovranno sopportare l’aumento della TASI, l’introduzione della nuova tassa di soggiorno ed il quasi certo aumento della TARI.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza Genti Noa.

«Sulla TARI – si legge nella nota – le dichiarazioni del sindaco hanno spiazzato i consiglieri in quanto, pur ammettendo che la tassa è altissima, si è deciso di confermare le scelte del suo predecessore Mario Corongiu circa la distribuzione degli oneri ai cittadini, le stesse scelte che il sindaco, avversava quando era sui banchi dell’opposizione. Per il resto, a dispetto dei proclami, non vi è nulla di concreto per i prossimi anni in materia di nautica, edilizia e turismo.»

«Nessun investimento reale per sostenere una economia locale che si sta avvitando su se stessa – sottolinea ancora Genti Noa -. Anche il piano delle opere pubbliche è in sostanza lo stesso della giunta precedente, una sorta di copia ed incolla nel quale i pochi interventi di questa maggioranza non sembrano essere migliorativi e non porteranno economia. Siamo preoccupati perché al di là delle casette di Natale che non hanno portato le ricadute economiche sperate a fronte di una spesa ingente per le casse comunali, dal bilancio di previsione emerge che i prossimi anni per i cittadini, compresi quelli che lavorano nell’edilizia, nella pesca, nell’agricoltura, nel turismo, ecc., potrebbero essere peggiori di quelli precedenti.»

«In definitiva: non solo non si tagliano le tasse (addizionale, suolo pubblico, affissioni, ecc.) come sbandierato in campagna elettorale, ma addirittura si aumentano quelle esistenti e se ne introducono delle nuove (tassa di soggiorno TASI e TARI) – conclude Genti Noa -, senza nessuna strategia per migliorare le condizioni economiche e la qualità della vita degli antiochensi.»

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Le mancate dimissioni di Ignazio Locci da consigliere regionale, a distanza di quasi due mesi dalla sua elezione a sindaco di Sant’Antioco (avvenuta l’11 giugno 2017), è sempre motivo di scontro acceso tra maggioranza e minoranza nel nuovo Consiglio comunale di Sant’Antioco. Dopo la decisione di Ignazio Locci di opporsi all’invito rivoltogli dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, di superare entro dieci giorni (termine già scaduto) la condizione di incompatibilità venutasi a determinare dopo la sua elezione a sindaco, qualche giorno fa ha preso posizione il gruppo di Genti Noa, oggi interviene con una “Lettera aperta agli Italiani” il consigliere di Sant’Antioco Attiva Massimo Melis, già assessore dell’Ambiente e vicesindaco della Giunta Corongiu.

«Vivo in un paese, Sant’Antioco, dove è stato eletto Sindaco, l’11 giugno 2017, l’avv. Ignazio Locci, già consigliere regionale della Sardegna – scrive Massimo Melis -. Durante la campagna elettorale il tema più dibattuto, era legato all’incompatibilità delle due cariche (T.U.E.L. 267/2000 Art. 65), la risposta del Locci e dei suoi sostenitori è stata quella che avrebbe lasciato “logicamente” la regione per governare il suo paese. Dopo due mesi dalla vittoria elettorale, abbiamo un sindaco pagato da consigliere regionale, unico caso in Italia, in virtù del fatto che continua a mantenere la doppia carica e non ha intenzione di dimettersi, anzi, ha fatto osservazioni al procedimento di incompatibilità avviato dal Consiglio Regionale. È come nella favola, Geppetto crede alle bugie di Pinocchio, anche a Sant’Antioco una fetta di popolazione crede nella posizione ambigua del sindaco, nei confronti della legge e del mantenimento degli impegni presi con la stessa. Basta fare un giro virtuale fra i gruppi locali di Facebook oppure visitare il profilo dello stesso sindaco e possiamo vedere numerose attestazioni di stima e/o di elogio per il lavoro svolto (allo stato attuale praticamente zero, non fosse altro perché in carica da 60 giorni), e quando qualcuno fa cenno al problema incompatibilità viene tacciato di strumentalizzazione politica, “lasciatelo lavorare”, viene scritto a caratteri cubitali, come se tali osservazioni lo distogliessero dal lavoro, senza capire quale però, sindaco o consigliere regionale. »

«Con questo clima si capisce bene che chiedere il rispetto delle leggi sembra una cosa marziana – aggiunge Massimo Melis -. Eppure, viviamo nella stessa Italia dove i mass media quotidianamente parlano dei problemi della politica, dei costi e del perseguimento degli interessi personali in politica, per tutto ciò la reazione di indignazione è unanime.

Ora, considerato che il Sindaco non ha dato nessuna giustificazione riguardo al protrarsi di questa situazione di incompatibilità, aggrappandosi ad un fantomatico iter, è opinione diffusa che ciò accada perché l’indennità da Consigliere regionale (€.10.750,00) è nettamente superiore a quella da sindaco di Sant’Antioco (€.2.788,87), cosa di cui il primo cittadino era ben conscio prima delle elezioni.»

«Appare bizzarro che, lo stesso sindaco, da consigliere regionale, un anno e mezzo fa ha presentato una interrogazione per sollecitare il presidente e due assessori regionali affinché facessero decadere un altro sindaco, anche lui incompatibile, sostenendo in tale occasione la perentorietà della legge (T.U.E.L.), ironia della sorte la stessa che trova applicazione per il suo caso, ma si sa il diavolo fa le pentole ma non fa i coperchi – sottolinea ancora Massimo Melis -. A questo punto, sorge spontanea una considerazione, mentre a Roma si discute animatamente sulla questione vitalizi, quindi riduzione dei costi della politica, e tutti i partiti rilanciano per apparire più bravi degli altri agli occhi del popolo. In Sardegna un partito, Forza Italia, fra i più grandi del nostro paese, fa il gioco delle tre scimmiette con i suoi più autorevoli rappresentanti, accettando passivamente che gli interessi di un singolo creino un alone sulla credibilità di un’intera compagine politica, nonostante all’orizzonte si intraveda la campagna elettorale.»

«E allora chi deve dirimere questa situazione, il buon senso? Là dove c’è…  La coerenza? Se ancora esiste… I consigli di cui l’incompatibile fa parte, come recita l’art. 69 del T.U.E.L.? Quello comunale è un’anatra zoppa, infatti, la procedura la dovrebbe portare avanti lo stesso Sindaco incompatibile, in qualità di presidente del Consiglio – rimarca Massimo Melis -. Ma allora chi deve dirimere questa situazione, la Direzione generale degli Enti locali, della Regione Sardegna? La Prefettura? Il presidente del Consiglio dei ministri? Il presidente della Repubblica? Il presidente di Forza Italia, partito di cui il Sindaco fa parte, se non altro per una questione etica. Oppure siamo davanti a una mente diabolica, quella del sindaco Ignazio Locci, che ancor prima di candidarsi ha visto una falla normativa e ci si è buttato dentro, prendendo in giro tutti i suoi cittadini, consapevole che avrebbe tenuto la doppia carica fino al termine della legislatura in Consiglio regionale. Se così fosse, la questione la potrebbe dirimere solo l’indignazione popolare, una levata di scudi contro l’italietta dei “furbi”.»

«Ho chiesto la pubblicazione di questa riflessione affinché ci sia una presa di coscienza unanime e, una volta tanto, la smettiamo di essere gli italiani che si scandalizzano per le cose che non ci riguardano, amplificandone la portata, mentre facciamo finta di niente se, per partito preso o per amicizia, accade l’impossibile sotto i nostri occhi. Questo messaggio – conclude Massimo Melis – è indirizzato a chi, legislatore e non, ha il dovere di intervenire per far rispettare la legge e se questa non è chiara ha il dovere di modificarla affinché ci sia certezza nei procedimenti.»

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Con l’elezione a sindaco di Ignazio Locci, la lista “Nautica, edilizia e Turismo” ha conquistato 11 seggi nel nuovo Consiglio comunale di Sant’Antioco. Questi gli eletti: Eleonora Spiga 448 preferenze, Francesco Garau 407, Roberta Serrenti 322, Renato Avellino 286, Rosalba Cossu 273, Salvatorina Iesu 263, Pasquale Renna 226, Mario Esu 170, Pinello Bullegas 162, Giorgio Corsini 160, Roberta Manunza 156. Non eletti: Gianni Inguscio 155, Edoardo Mascia 154, Laura Rubisse 120, Giuseppe Marongiu 113, Alessandro Vacca 81.

La lista “Genti Noa” ha eletto 3 consiglieri: Alberto Mariano Fois, candidato a sindaco non eletto; Ester Fadda 420 preferenze, Daniela Dessena 395. Non eletti: Massimiliano Grosso 339, Francesco Pani 327, Alessandra Ternullo 224, Mattia Uccheddu 213, Carlo Lai 186, Maria Laura Cara 161, Marco Locci 156, Jean Francois Dessì 136, Sabina Cosseddu 136, Marco Matta 128, Alessandra Sanna 123, Davide Massa 100, Fernando Fois 89, Gabriele Cossu 87.

La lista “Sant’Antioco Attiva” entra in Consiglio comunale con il solo candidato sindaco non eletto, Massimo Melis. Tutte le preferenze dei 16 candidati alla carica di consigliere comunale, non eletti: Salvatore Massa 224, Luca Cabras 140, Marco Locci 134, Danila Mazzarisi 115, Enrico Marangoni 97, Valerio Lecca 96, Antonio Pittau 92, Maria Gabriella Piras 85, Daniela Pinna 83, Maria Tiziana Cinquemani 65, Annarella Zedda 63, Filippo Mura 59, Ilaria Frau 43, Michele Mileddu 39, Barbara Piras 31, Massimo Giamminelli 28.

Anche la lista “Insieme per Sant’Antioco”, elegge un solo consigliere, il candidato a sindaco non eletto Marco Massa. Non entra in Consiglio comunale il sindaco uscente Mario Corongiu, secondo dei non eletti della lista “Insieme per Sant’Antioco”, con 183 preferenze, alle spalle di Lucia Pittau, che ha ottenuto 205 preferenze. Tutte le altre preferenze: Mariella Piredda 93, Bruno Lecca 80, Giovanni Cammilleri 69, Roberto Lai 67, Paolo Franco Garau 66, Marta Concas 46, Francesca Mulas 43, Tomaso Ennas 36, Fernando Fois 35, Nicolino Longu 34, Francesca Culurgioni 33, Enzo Ligas 32, Danilo Cratus 21, Maria Isabella Federico 17.

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Ignazio Locci, 43 anni, avvocato, vicepresidente del Consiglio regionale, è il nuovo sindaco di Sant’Antioco. Eletto consigliere cinque anni fa consigliere con ben 433 preferenze, il più votato nella lista “Città Nuova” guidata da Gianni Locci (quando era già consigliere della provincia di Carbonia Iglesias), si dimise il 27 marzo 2014, dopo l’elezione in Consiglio regionale, sostituito da Renato Avellino.

Ignazio Locci (lista “Nautica, Edilizia e Turismo”) ha vinto con 2.583 voti, il 37,96%, davanti ad Alberto Mariano Fois (Lista “Genti Noa”), che ha ottenuto 2.334 voti, il 34,30%. Al terzo posto si è classificato Massimo Melis (lista “Sant’Antioco Attiva”) con 1.090 voti (16.02%), quarto ed ultimo Marco Massa (lista “Insieme per Sant’Antioco”), vicesindaco uscente, con 796 voti (11,70%).

Il nuovo Consiglio comunale sarà formato da 11 seggi della lista “Nautica, Edilizia e Turismo”, 3 della lista “Genti Noa” e 1 a testa delle altre due liste, “Sant’Antioco Attiva” e “Insieme per Sant’Antioco”.

Mario Corongiu, sindaco negli ultimi 10 anni, candidato alla carica di consigliere comunale della lista “Insieme per Sant’Antioco”, non è stato eletto.

La carica di sindaco è incompatibile con quella di consigliere regionale e Ignazio Locci dovrà quindi lasciare il seggio nell’Assemblea di via Roma, dove ricopre anche la carica di vicepresidente. Al suo posto tornerà sui banchi del Consiglio regionale, Paolo Luigi Dessì, ex sindaco di Sant’Anna Arresi, primo dei non eletti nella lista di Forza Italia Sardegna alle elezioni regionali del 16 febbraio 2014.

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Dopo lo scrutinio delle schede di 9 sezioni su 11, a Sant’Antioco il candidato della lista “Nautica, Edilizia e Turismo” Ignazio Locci comanda con 1.981 voti (37,20%), con 100 voti di vantaggio sul candidato della lista “Genti Noa” Alberto Mariano Fois, che ha ottenuto 1.828 voti (34,33%). Nettamente distanziati gli altri due candidati, Massimo Melis (lista “Sant’Antioco Attiva”), 842 voti (15,81%) e Marco Massa, vicesindaco uscente (lista “Insieme per Sant’Antioco”), 673 voti (12,64%). E’ pesantissimo il bilancio della maggioranza uscente che, ultima, quasi certamente eleggerà un solo consigliere, il candidato sindaco Marco Massa. Dovrebbe restare quindi fuori dal Consiglio comunale Mario Corongiu, sindaco negli ultimi dieci anni.

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A Sant’Antioco lo spoglio procede ancora a rilento. Su 4 su 11 sezioni scrutinate, Ignazio Locci (lista Nautica, Edilizia e Turismo) è in vantaggio con 873 voti (38,23%), davanti ad Alberto Mariano Fois (Genti Noa) che ha ottenuto 754 voti (33,02%), Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva) con 351 voti (15,37%) e Marco Massa (Insieme per Sant’Antioco) con 305 voti (13,35%). Come emerge dai numeri, sta maturando una sconfitta pesantissima della maggioranza uscente che aveva tra i candidati alla carica di consigliere anche Mario Corongiu, sindaco negli ultimi dieci anni, che rischia di eleggere un solo consigliere, il candidato sindaco Marco Massa.

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Ultime ore di riflessione, prima dell’apertura dei seggi, fissata alle 7.00 di domenica mattina, per l’elezione dei sindaci e dei Consigli comunali. In Sardegna si vota in 64 dei 377 Comuni, 4 nell’ex provincia di Carbonia Iglesias: Sant’Antioco, Carloforte, Portoscuso e Nuxis. Si potrà votare fino alle 23.00. Subito dopo inizierà lo spoglio e dopo un paio d’ore si dovrebbero conoscere i nomi dei nuovi sindaci, mentre l’ufficialità degli eletti nei Consigli comunali si prevede per le prime ore di lunedì.

SANT’ANTIOCO.

Lista “Sant’Antioco Attiva”. Candidato a sindaco: Massimo Melis. Candidati alla carica di consigliere comunale: Luca Cabras, Maria Tiziana Cinquemani, Ilaria Frau, Massimo Giamminelli, Valerio Lecca, Marco Locci, Enrico Marangoni, Salvatore Massa, Daniela Mazzarisi, Michele Mileddu, Filippo Mura, Daniela Pinna, Barbara Piras, Maria Gabriella Piras, Antonio Pittau, Annarella Zedda.

Lista “Genti Noa”. Candidato a sindaco: Alberto Mariano Fois. Candidati alla carica di consigliere comunale: Maria Laura Cara, Sabina Cosseddu, Gabriele Cossu, Daniela Dessena, Jean Francois Dessì, Ester Fadda, Fernando Fois, Massimiliano Grosso, Carlo Lai, Marco Locci, Davide Massa, Marco Matta, Francesco Pani, Alessandra Sanna, Alessandra Ternullo, Mattia Uccheddu.

Lista “Insieme per Sant’Antioco”. Candidato a sindaco: Marco Massa. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Culurgioni, Danilo Crastus, Giovanni Cammilleri, Francesca Mulas, Lucia Pittau, Lino Longu, Paolo Franco Garau, Mario Corongiu, Fernando Volta, Marta Concas, Roberto Lai, Isabella Federico, Enzo Ligas, Bruno Lecca, Mariella Piredda, Tommaso Ennas.

Lista “Nautica, Edilizia e Turismo”. Candidato a sindaco: Ignazio Locci. Candidati alla carica di consigliere comunale: Renato Avellino, Giuseppe Bullegas, Giorgio Corsini, Rosalba Cossu, Mario Esu, Francesco Garau, Salvatorina Iesu, Giovanni Antonio Inguscio, Roberta Manunza, Giangiuseppe Marongiu, Edoardo Mascia, Pasquale Renna, Laura Rubisse, Roberta Serrenti, Eleonora Spiga, Alessandro Vacca.CARLOFORTE.

Lista “Carloforte Rinasce”. Candidato a sindaco: Salvatore Puggioni. Candidati alla carica di consigliere comunale: Aureliana Curcio, Elisabetta Di Bernardo, Antonio Ferraro, Francesco Granara, Gian Franco Grosso, Aureliana Magai, Luigi Migliaccio, Massimo Pala, Gianluigi Mario Penco, Pier Tita Poma, Giambattista Repetto, Cesare Rombi, Stefano Rombi, Sandra Saporito, Angela Marina Strina e Gianni Verderosa.

Lista “Isola di San Pietro”. Candidato a sindaco: Salvatore Biggio. Candidati alla carica di consigliere comunale: Peppino Concas, Giovanni Melis, Anna Maria Valentina Gigli, Giannina Pina Granara, Jennifer Madeddu, Angela Marchetti, Graziella Masala, Giovanni Modaffari, Romualdo Nieddu, Maria Gabriella Olanda, Lorenza Maria del Pilar Parodo, Giuseppe Pascale, Antje Susanne Rath, Anna Maria Scopelliti, Maria Tavella e Carlo Emanuele Volpe.

Lista “Carloforte oltre il 2000”. Candidato a sindaco: Marco Simeone. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Aste, Cesare Biggio, Attilio Borghero, Luz Elena Castano, Nunzia Cimmino, Daniela Concas, Carla Demelas, Luigi Feola, Mariano Froldi, Walter Lalli, Roberto Leinardi, Francesca Leone, Cesare Luxoro, Francesco Opisso, Renzo Rivano, Pierpaolo Porcedda.

PORTOSCUSO.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes e Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

NUXIS.

Lista “Prima Nuxis”. Candidato a sindaco: Mariano Nonnis. Candidati alla carica di consigliere comunale: Vincenzo Atzori, Matteo Casula, Ilenia Diana, Anna Maria Rita Fois, Dario Melis, Alessandra Melis, Maria Antonietta Pinna, Gabriele Pintus, Giacomo Pintus, Cristina Puddu, Emanuele Ricciardi, Simone Secci.

Lista “Tempus de cambiamentu”. Candidato a sindaco: Pier Andrea Deias. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesco Fanutza, Michele Fanutza, Federico Floris, Romeo Ghilleri, Alessandra Lai, Francesco Manca, Roberta Nonnis, Pamela Pubusa, Stefania Satta, Salvatore Secci, Maurizio Vacca.

Lista “Per Nuxis”. Candidato a sindaco: Andrea Pubusa. Candidati alla carica di consigliere comunale: Giangiacomo Aru, Manuela Colaci, Francesco Crobeddu, Roberto Curreli, Martina Lampis, Elisabetta Mele, Alessio Pilisi, Michele Pilisi, Susanna Pilisi, Luciano Pintus, Luca Pisanu, Marta Pisanu.

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Ultimi giorni di campagna elettorale per le Amministrative in programma domenica 11 giugno. A Sant’Antioco sono quattro i candidati alla carica di sindaco e 64 i candidati alla carica di consigliere comunale.

Tra i candidati a sindaco non c’è il sindaco uscente Mario Corongiu che ha completato i due mandati previsti come limite massimo dal Testo unico per l’ordinamento degli enti locali nei Comuni con una popolazione superiore ai 3.000 abitanti, e si è candidato alla carica di consigliere comunale nella lista “Insieme per Sant’Antioco” che candida a sindaco Marco Massa, vicesindaco uscente.

Gli altri tre candidati sono Ignazio Locci, vicepresidente del Consiglio regionale, che guida la lista “Nautica, Edilizia e Turismo”; Alberto Mariano Fois, candidato della lista “Genti Noa”; e, infine, Massimo Melis, candidato della lista “Sant’Antioco Attiva”.

Di seguito, le quattro liste con tutti i candidati, nell’ordine di pubblicazione sulla scheda elettorale.

Lista “Sant’Antioco Attiva”. Candidato a sindaco: Massimo Melis. Candidati alla carica di consigliere comunale: Luca Cabras, Maria Tiziana Cinquemani, Ilaria Frau, Massimo Giamminelli, Valerio Lecca, Marco Locci, Enrico Marangoni, Salvatore Massa, Daniela Mazzarisi, Michele Mileddu, Filippo Mura, Daniela Pinna, Barbara Piras, Maria Gabriella Piras, Antonio Pittau, Annarella Zedda.

Lista “Genti Noa”. Candidato a sindaco: Alberto Mariano Fois. Candidati alla carica di consigliere comunale: Maria Laura Cara, Sabina Cosseddu, Gabriele Cossu, Daniela Dessena, Jean Francois Dessì, Ester Fadda, Fernando Fois, Massimiliano Grosso, Carlo Lai, Marco Locci, Davide Massa, Marco Matta, Francesco Pani, Alessandra Sanna, Alessandra Ternullo, Mattia Uccheddu.

Lista “Insieme per Sant’Antioco”. Candidato a sindaco: Marco Massa. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Culurgioni, Danilo Crastus, Giovanni Cammilleri, Francesca Mulas, Lucia Pittau, Lino Longu, Paolo Franco Garau, Mario Corongiu, Fernando Volta, Marta Concas, Roberto Lai, Isabella Federico, Enzo Ligas, Bruno Lecca, Mariella Piredda, Tommaso Ennas.

Lista “Nautica, Edilizia e Turismo”. Candidato a sindaco: Ignazio Locci. Candidati alla carica di consigliere comunale: Renato Avellino, Giuseppe Bullegas, Giorgio Corsini, Rosalba Cossu, Mario Esu, Francesco Garau, Salvatorina Iesu, Giovanni Antonio Inguscio, Roberta Manunza, Giangiuseppe Marongiu, Edoardo Mascia, Pasquale Renna, Laura Rubisse, Roberta Serrenti, Eleonora Spiga, Alessandro Vacca.

Nadia Pische ha intervistato i quattro candidati alla carica di sindaco.