28 March, 2024
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Nel comune di Iglesias, in via Pacinotti, è stata attivata la prima colonnina di ricarica destinata alle auto elettriche ed ibride, alla quale seguirà l’attivazione delle altre postazioni posizionate in diverse vie della città e delle frazioni.
La colonnina, fa parte delle postazioni installate dal gestore Enel X, la business line globale di Enel, dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi, soluzioni digitali e mobilità elettrica, e può garantire la ricarica di due autoveicoli per volta.
Il protocollo d’intesa siglato tra il gestore del servizio ed il comune di Iglesias, prevede l’installazione a cura e spese di Enel X di 7 postazioni di ricarica (IDR) di cui 2 ultraveloci “Juice Pump” con prese 50kW DC + 43kW AC e n. 5 “Juice Pole” da 22+22kW AC.
L’accordo prevede la gestione per 8 anni e la fornitura trimestrale all’Amministrazione dei dati di riepilogo delle ricariche effettuate sulle colonnine, con nessun onere per il comune di Iglesias ad esclusione dell’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico.
Le colonnine del gestore Enel X sono posizionate in:
– Via Pacinotti – “Juice Pole” (già attiva)
– Via Deledda – “Juice Pole” (prossima attivazione)
– Via Antas – “Juice Pole” (prossima attivazione)
– Via Fadda – “Juice Pole” (prossima attivazione)
– Piazza Belvedere (Frazione Nebida) – “Juice Pole” (prossima attivazione)
– Via Valverde (parcheggi Parco delle Rimembranze) – “Juice Pump” (prossima attivazione)
– Piazza Sarigu (parcheggi Centro Direzionale) – “Juice Pump” (prossima attivazione).
L’Amministrazione comunale di Iglesias ed Enel X, con questa iniziativa vogliono dare un segnale importante verso la mobilita elettrica e la sostenibilità ambientale, favorendo la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
«Abbiamo deciso di scommettere sulla sostenibilità ambientale anche nel settore dei trasportiha spiegato il sindaco Mauro Usaicon politiche che vogliono favorire la mobilità sostenibile e “smart”, in modo da unire efficienza e tutela dell’ambiente.»
«Vogliamo fare in modo che le politiche verdi nel campo della viabilità siano più efficaci ed alla portata di tuttiha detto l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis e l’installazione delle postazioni di ricarica rappresenta un primo importantissimo passo. Sono la base per ulteriori convenzioni che andremo a sviluppare nei prossimi mesi, per procedere con ancora più energia nel campo della mobilità sostenibile.»

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Iglesias si organizza per reagire alla pandemia da Coronavirus. Nonostante la temporanea sospensione delle attività della Biblioteca Comunale e dell’Archivio Storico, e delle visite guidate nei siti ex minerari di Porto Flavia e della Grotta Santa Barbara, una serie di iniziative da svolgersi all’aria aperta ed in tutta sicurezza, permetteranno ai visitatori di conoscere i luoghi più suggestivi e caratteristici della città, con il suo passato fatto di tradizioni, di storia, di cultura e di vita di miniera.

Si inizierà domenica 8 novembre, con il trekking nella Miniera di San Giovanni, organizzato in collaborazione con la società Iglesias Servizi.
Un percorso semplice, adatto a tutti ed allo stesso tempo spettacolare, lungo 9 km, della durata di circa 4 ore e mezza, alla scoperta della Miniera e del Villaggio Normann, con i visitatori che verranno accompagnati dalle guide ambientali escursionistiche e potranno attraversare l’area che ospita i vecchi caseggiati minerari.
L’escursione sarà accompagnata dai racconti legati alla Miniera di San Giovanni, tra le più longeve e produttive del bacino minerario dell’Iglesiente, nonché da aneddoti riguardanti le storie di vita e di lavoro in miniera.
Appuntamento domenica mattina alle ore 8.30 nel piazzale della Grotta Santa Barbara, per informazioni e prenotazioni sarà possibile chiamare l’Ufficio Turistico del Comune di Iglesias al numero telefonico 0781.274507. E’ necessaria la prenotazione.

«Non ci arrendiamo alla pandemia ha ribadito il sindaco Mauro Usai -. Lo sport e la cultura da anni sono settori trainanti della nostra politica, e grazie agli investimenti fatti negli impianti sportivi e nel turismo, con l’assunzione di guide qualificate, possiamo reagire alle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria con criterio e responsabilità.
Abbiamo permesso alle società sportive della Città di usufruire degli spazi all’aperto per proseguire negli allenamenti, e ora proseguiremo nel percorso di rendere Iglesias un museo a cielo aperto, con visite guidate nelle aree minerarie, alle quali seguiranno percorsi nelle vie del Centro Storico e nei luoghi della cultura – ha concluso Mauro Usai -. Il buon governo delle nostre comunità passa anche dalla capacità di adattarsi nei momenti di emergenza.

Coraggio Iglesias!»

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Si moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti del presidente della Regione Christian Solinas, vittima di minacce di morte.

«Il sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, a nome dell’Amministrazione e di tutta la cttà, esprimono solidarietà e vicinanza nei confronti del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas per l’atto intimidatorio di cui è stato oggetto nella giornata di oggi.
In questo periodo di grande difficoltà è necessario ribadire con forza che non vi è spazio per simili gesti intimidatori. Le Istituzioni e la società civile devono rispondere in maniera unitaria e reagire fermamente di fronte a chi si pone al di fuori della democrazia e avvelena la vita civile.»

Il segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani, esprime «una ferma e dura condanna per la minaccia contro il presidente della Regione Christian Solinas al quale manifestiamo tutta la nostra solidarietà. La violenza non può mai essere tollerata. Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine impegnate a trovare i responsabili».

«Esprimo a nome mio e della Lega Giovani Sardegna solidarietà e vicinanza al presidente Solinas per le inqualificabili scritte apparse quest’oggi nel pieno centro di Cagliari – scrive in una nota Andrea Piras, consigliere regionale della Lega Salvini Sardegna e coordinatore regionale della Lega Giovani Sardegna –. Indubbia e ferma è la nostra condanna a tali atti di violenza, ed auspichiamo che i colpevoli siano ben presto rintracciati dalle forze dell’ordine e puniti in maniera adeguata. Auspichiamo, inoltre, che le naturali riflessioni che questi vili atti suscitano possano essere estese in ambito educativo, perché le nuove generazioni imparino il rispetto delle istituzioni, il rispetto per le idee altrui, prediligendo il sano e costruttivo dialogo  a manifestazioni di odio fine a se stesso, che oggi, visto anche il particolare momento storico in cui viviamo, fanno male alla società tutta!»
«Piena solidarietà al Governatore della Regione Sardegna Christian Solinas da parte di tutti i consiglieri regionali dei Riformatori Sardi per le minacce subite – scrive in una nota il coordinatore e capogruppo in consiglio regionale Aldo Salaris -. Christian Solinas è un Presidente corretto e capace che si è trovato ad affrontare un’emergenza di proporzioni enormi. Quanto accaduto è da condannare senza giustificazione alcuna e, siamo certi, questo vile gesto troverà la giusta punizione da parte delle forze dell’ordine. Ogni episodio di violenza è da denunciare con forza: con questi gesti non si esce dalla crisi. Il momento è difficile ma con grande senso di responsabilità il governo regionale e tutte le forze politiche si stanno adoperando quotidianamente per tutelare la salute dei sardi e fronteggiare la crisi economica e sociale.»

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20 nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati accertati tra i residenti del comune di Iglesias.
Lo ha comunicato ATS Sardegna al sindaco Mauro Usai, in seguito alle indagini diagnostiche. Il numero delle persone attualmente positive sale così a 80.
«Questi dati ci confermano, con ancora maggiore evidenza, come sia necessario mantenere alta la guardia e rispettare le prescrizioni relative all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ed al distanziamento interpersonaleha detto Mauro Usai -. Siamo in continuo contatto ed in collaborazione con le autorità sanitarie, al fine di monitorare la situazione. Una volta ricevute nuove comunicazioni relative ai pazienti che sono in attesa di negativizzazione e alle persone in quarantenaha concluso il sindaco di Iglesias -, provvederò subito ad informare la Città con i dati aggiornati.»

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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha prorogato fino al 12 novembre le misure restrittive adottate per prevenire e contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Con l’ordinanza n. 141 firmata oggi 31/10/2020, ha disposto:
– La proroga fino al 12 novembre dell’ordinanza n. 138 del 23/10/2020, nella quale veniva disposta la chiusura del plesso scolastico dell’Istituto “Fermi”, in via Falcone (località Is Arruastas), compresa la succursale dell’Istituto Magistrale “Baudi di Vesme”, dell’asilo nido comunale in via Falcone (località Is Arruastas), e del plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Allori (Scuola dell’Infanzia e Primaria) in via Deledda.
– la proroga fino al 12 novembre anche della chiusura al pubblico dei Giardini pubblici in via Oristano, dell’area giochi nel Parco delle Rimembranze, e dell’area sportiva di via Toti, con lo skate park ed i campetti sportivi (il cui utilizzo può essere consentito alle scuole, per le lezioni di Educazione Fisica, ed alle società sportive cittadine che ne facciano formale richiesta, con la garanzia del rigoroso rispetto di tutte le disposizioni di sanità pubblica).
– la sospensione dello svolgimento del mercatino settimanale di via Pacinotti, dal 2 al 12 novembre, al fine di evitare assembramenti.
«Oltre alla proroga dei provvedimenti adottati la settimana scorsa ed alla sospensione delle attività del mercatino di Via Pacinotti, abbiamo disposto che gli ingressi e l’uscita dal Cimitero civico saranno separatiha spiegato il sindaco, Mauro Usaie voglio rivolgere un invito a tutte le persone per il rigoroso rispetto delle norme di distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, sia nel cimitero che in tutti i luoghi aperti al pubblico.»

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A Iglesias sono stati accertati 27 nuovi casi di positività al Covid-19, il totale sale a 60.
«Una volta ricevute nuove comunicazioni da parte dell’ATSha detto il sindaco Mauro Usaiprovvederò a informare la Città con i dati aggiornati relativamente ai pazienti positivi ed al numero delle persone in quarantena.»
«Tra i nuovi pazienti positiviha aggiunto il sindaco di Iglesias -, sono presenti alcuni bambini che frequentano i plessi scolastici chiusi la settimana scorsa, situazione che ci impone di proseguire con la massima attenzione nell’attività di vigilanza.»
«Rivolgo nuovamente l’invito ad adottare comportamenti responsabili, rispettando le norme relative all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ed al distanziamento interpersonaleha concluso Mauro Usai -, fondamentali per affrontare l’emergenza sanitaria in corso.»

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Si complica la situazione sanitaria in tutta la Sardegna che rischia di arrivare ad un nuovo lockdown per frenare la diffusione del Coronavirus. E’ attesa nelle prossime ore una nuova ordinanza del governatore Christian Solinas.
Tra i centri più in difficoltà c’è Iglesias, dove il sindaco Mauro Usai ha comunicato di essere in attesa dall’Ats dell’aggiornamento sui flussi Covid.
«Nel frattempo informalmente ho appreso della rilevazione di nuovi casi positivi nel plesso scolastico di Grazia Deledda (già chiuso con ordinanza di venerdì scorso) e di un nuovo caso nella scuola elementare di via Romaha annunciato Mauro Usai -. La classe è stata subito messa in isolamento.»
«La difficoltà nell’avere i dati definitivi in tempi più rapidi è imputabile alla carenza di personale ed al processo dei tamponi che ancora avviene nel laboratorio di Cagliariha aggiunto il sindaco di Iglesias -. Il macchinario in dotazione alla nostra Asl, regalato dalla fondazione di Sardegna, infatti, non è ancora pienamente operativo.»
«Spero entro la giornata di oggiha concluso Mauro Usaidi avere l’elenco flussi aggiornato in modo da poter comunicare più chiaramente la situazione.»

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Il presente documento è stato redatto a seguito di diverse riunioni aperte organizzate dal Circolo del Partito Democratico di Iglesias e indette dal gruppo di lavoro “Una Sanità migliore per tutti” allo scopo costituito, cui hanno partecipato, oltre al PD, altre sigle partitiche, sindacati, rappresentanti della Rete Sarda a difesa della sanità pubblica, cittadini, simpatizzanti ed iscritti.

Oggetto di discussione la nuova legge regionale di riforma del Sistema Sanitario approvata dal Consiglio regionale lo scorso primo settembre, ma non ancora entrata in vigore, perché non pubblicata sul Bollettino Ufficiale.

Pur valutando positivamente l’impianto generale della riforma, perché in parte restituisce ai territori la gestione della sanità locale, si rilevano enormi carenze e disorganizzazioni generalizzate, mancata capacità organizzativa e tagli scriteriati a spese dei lavoratori e dei pazienti a seguito di quelli operati sul personale medico, infermieristico e amministrativo, in continuità con il recente passato. In particolare, nel nostro territorio, le carenze sono amplificate dai numerosi pensionamenti a cui a tutt’oggi non è corrisposto un piano di assunzioni per colmare i vuoti a causa dei ritardi dei concorsi. La mancata assunzione di responsabili di struttura, di medici, di infermieri, di amministrativi ha pesanti ricadute immediate sulla organizzazione dei servizi accentuati dall’emergenza Covid-19 che ha messo a nudo la disorganizzazione del sistema a partire dalla carenza dei posti letto per acuti e un rallentamento generalizzato dei servizi sanitari con reparti ormai al collasso.

Oltre alla carenza di personale, appare ingiustificata la chiusura di interi servizi o il loro depotenziamento, a causa della rottura o mancata sostituzione di diverse apparecchiature elettromedicali, come ad esempio la risonanza magnetica presso il servizio di radiodiagnostica del Presidio Ospedaliero CTO.

Il rischio è che la nostra sanità imploda, andando incontro a morte definitiva, perché i responsabili della sanità regionale appaiono inadeguati nell’affrontare la situazione per garantire un’assistenza sanitaria efficiente a lungo termine. In questo scenario, è del tutto evidente lo scoramento e la rassegnazione dei cittadini nel chiedere ed ottenere il diritto alla salute, come dichiarato dall’art. 32 della nostra costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Seppure prima del Covid-19 la situazione della sanità del nostro territorio non fosse eccellente anzi, per alcuni versi disastrosa, la pandemia ha di fatto ulteriormente peggiorato tutta l’assistenza sanitaria, non solo bloccando tutta l’attività programmata, ma anche il turn over delle assunzioni del personale, facilitando lo smantellamento dei servizi sanitari più volte tentato negli scorsi anni ma di fatto bloccato grazie all’opposizione di tutte le forze sociali e politiche.

La carenza di personale medico ed infermieristico ha paralizzato l’attività di molti reparti, in particolare tra i reparti in maggiore difficoltà abbiamo Anestesia e Rianimazione, Terapia intensiva, Pneumologia, Cardiologia, Pediatria, ecc… con medici che si dividono fra le strutture ospedaliere del nostro territorio, per cui viene a mancare la tutela degli operatori sanitari, si creano promiscuità tra reparti ed è forte il rischio di compromettere le funzioni sia del CTO di Iglesias che del Sirai di Carbonia, a causa della continua mobilità di operatori tra i due ospedali.

Appare evidente che l’unica cosa che si sta continuando ad implementare è la mobilità passiva ed il costo della sanità del nostro territorio, nonché il costringere fiumane di persone, in prevalenza anziane, a viaggi della salute verso altri territori e diverse strutture sanitarie private: appaiono ormai troppo lontani i fasti di una sanità di eccellenza che andava a rappresentare il Polo Ospedaliero di Iglesias (ortopedia, chirurgia, medicina, chirurgia pediatrica, pneumologia, Trasfusionale, Laboratorio Analisi.. etc).

Da ultimo, a seguito dell’esplosione esponenziale di casi Covid-19 e viste le fila delle ambulanze al pronto soccorso del SS Trinità di Cagliari ed il trasferimento di alcuni nostri pazienti Covid in strutture ospedaliere di altre province, è scandaloso che l’ospedale del Santa Barbara non sia stato ancora allestito come punto di ricovero per le persone positive che devono essere adeguatamente curate e per trascorrere la quarantena in attesa della negativizzazione. Eppure, nello scorso marzo, il Santa Barbara è stato individuato come uno dei presidi territoriali per l’incremento delle terapie intensive e sub-intensive che supporta e integra gli ospedali regionali principali e in caso di emergenza avrebbe garantito la gestione dei pazienti affetti da Covid-19, mantenendo libero il CTO ed il Sirai e supportato al SS. Trinità di Cagliari. Inoltre, nel provvedimento dell’esecutivo regionale era stabilito un incremento a livello regionale del numero dei posti di terapia intensiva che dovevano passare da 135 a 236, e quelli di sub-intensiva di ulteriori 115 attivabili.

Tant’è che un consigliere regionale di maggioranza, nello scorso giugno, si è espresso in questi termini «il Santa Barbara di Iglesias è fra gli ospedali che vedranno un incremento dei posti letto previsti per fronteggiare l’emergenza Covid. L’inserimento del nostro ospedale nel piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera è un importante segnale d’attenzione verso la nostra città e il nostro territorio». Parole tante, fatti nessuno.

Dopo 6 mesi siamo ancora in una situazione molto critica. Il Santa Barbara non ha ancora nessuna infrastruttura per accogliere le persone affette da Covid-19 per evitare di non intasare il CTO e comprometterne le attività ospedaliere come invece sta avvenendo.

Tutto ciò, sa di ennesima presa in giro per tutti i cittadini di Iglesias e di tutto il territorio: senza personale medico e paramedico, senza un reparto di radiodiagnostica, senza un reparto di terapia intensiva e, soprattutto, senza i macchinari necessari a svolgere l’attività di prevenzione e degenza, ci ritroviamo ad avere un nulla tra le mani.

Per le ragioni esposte, si ritiene che in relazione all’art. 1 della Legge Regionale 1/09/2020 sia necessario:

• Attivare effettivamente l’attività Chirurgica e di ricovero programmato presso il presidio ospedaliero CTO

• Ripristinare il reparto di Chirurgia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Ortopedia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di ORL presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare ill reparto di Oculistica presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Chirurgia Pediatrica presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Ripristinare il reparto di Pneumologia presso il presidio ospedaliero CTO 7/7gg 24h

• Istituire il reparto Covid presso il presidio ospedaliero Santa Barbara 7/7gg 24h

• Avviare le procedure concorsuali per l’implementazione del personale di questa ASL (medici – paramedici – amministrativi tecnici)

• Acquisire una nuova risonanza magnetica per il presidio ospedaliero CTO

• Acquisire i macchinari necessari per il reparto di radiodiagnostica del presidio ospedaliero Santa Barbara

• Istituire il reparto di terapia intensiva e nuova radiologia presso il presidio ospedaliero Santa Barbara;

• Aprire il nuovo laboratorio analisi presso il presidio ospedaliero CTO come già previsto.

Alla luce dell’evoluzione del diffondersi della pandemia si chiede, prioritariamente, l’attuazione urgente dell’apertura del reparto Covid-19 presso il Santa Barbara di Iglesias. Investe altresì l’Amministrazione comunale di Iglesias ed il sindaco Mauro Usai nel farsi portavoce presso le altre amministrazioni territoriali di un intervento coordinato e di richiesta dei servizi sanitari presso l’amministrazione regionale.

Gruppo di lavoro “Una Sanità migliore per tutti”

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«La tenda del pretriage al Pronto Soccorso non sta operando. Abbiamo constatato che anche ad Iglesias c’è carenza di personale come in gran parte degli ospedali della Sardegna. Abbiamo preso contatti con Ats per dare una mano al rafforzamento del Presidio e risolvere il problema»
L’amara constatazione arriva da Daniele Reginali, presidente del Consiglio comunale di Iglesias, intervenuto stamane con il sindaco, Mauro Usai, a poco più di 12 ore dall’emanazione dell’ordinanza comunale n° 138, contenente i provvedimenti (tra i quali la chiusura per 10 giorni di tre scuole e alcune aree pubbliche) scaturiti dalla riunione d’urgenza del COC (Centro Operativo Comunale), convocata dopo l’annuncio di ben 25 nuovi casi di positività al Covid-19 tra i residenti nella città di Iglesias, prevalentemente giovani tra i 14 e i 24 anni.

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Questa mattina, nel piazzale del Centro Direzionale del comune di Iglesias, è stata posizionata una ceramica artistica donata dal Centro Servizi per il Volontariato Sardegna Solidale, nell’ambito del ventennale dell’associazione.
L’opera, realizzata da Nioi Ceramiche di Assemini, è stata installata in 40 Comuni della Sardegna nei quali opera l’Associazione, all’interno dell’iniziativa “Non è più tempo di navigatori solitari. CAMBIA ROTTA. Scegli di essere un volontario!”.
«La ceramica donata da Sardegna Solidale, vuole ricordare a tutte le persone che entrano nella casa comunale l’importanza fondamentale del volontariato e dell’impegno verso il prossimoha detto il sindaco Mauro Usaiun aspetto ancora più rilevante in un periodo come quello che viviamo, dove è necessario operare insieme, come una comunità.»