19 April, 2024
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Gli esperti dell’ateneo di Cagliari hanno compiuto un passo decisivo per la classificazione e la misurazione della funzione gustativa umana. Un gol in perfetta intesa accademica che esalta il lavoro di gruppo e il voler centrare obiettivi condivisi. Grazie agli studiosi dei team guidati dalle professoresse Iole Tomassini Barabarossa (Fisiologa, dipartimento Scienze biomediche) e Annalisa Bonfiglio (Ingegnere biomedico, dipartimento Ingegneria elettrice ed elettronica) è stato raggiunto per la prima volta un risultato che ha suscitato vasto interesse nella comunità scientifica internazionale. Tanto che l’11 gennaio scorso la rivista Scientific Reports ha pubblicato la ricerca con il titolo “First objective evaluation of taste sensitivity to 6-n-propylthiouracil (PROP), a paradigm gustatory stimulus in humans”. «L’articolo riporta risultati ottenuti mediante un’invenzione scaturita dalla collaborazione del nostro gruppo con quello della professoressa Bonfiglio che ha permesso per la prima volta di ottenere una misura obiettiva e diretta del grado di attivazione della funzione gustativa periferica nell’uomo» spiega Iole Tomassini Barbarossa. La ricerca pubblicata su Scientific Reports, oltre che dalle professoresse Tomassini Barbarossa e Bonfiglio, è stata redatta e firmata dagli specialisti Giorgia Sollai, Melania Melis, Danilo Pani, Piero Cosseddu, Ilenia Usai e Roberto Crnjar.

«Quando si fanno studi sul sistema nervoso sensoriale nell’uomo diventa impossibile fare ciò che invece si fa normalmente nell’animale da esperimento, come per esempio mettere elettrodi di registrazione direttamente a contatto con aree specifiche del sistema nervoso per misurare la risposta a stimolazioni sensoriali. Di conseguenza – aggiunge la professoressa Tomassini Barbarossa – le analisi sensoriali sull’uomo si basano normalmente su test psicofisici che, seppur di semplice applicazione, sono altamente soggettive perché si basano su ciò che il soggetto analizzato riferisce». Dai test individuali alle misurazioni scientifiche più evolute. «In questo articolo, grazie all’unione di competenze di fisiologia e di ingegneria biomedica, mostriamo l’efficacia del nostro metodo basato su registrazioni elettrofisiologiche dell’attività bioelettrica dalla lingua umana in risposta ad uno stimolo gustativo paradigmatico. Per la prima volta – sottolinea la professoressa Bonfiglio – abbiamo ottenuto una determinazione oggettiva e quantitativa della sensibilità gustativa di soggetti, non solo basandosi su ciò che loro riferiscono, ma sulla misura diretta del grado di attivazione delle cellule gustative stimolate.»

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Domani, giovedì 24 settembre, dalle 17.00 alle 23.00, la Cittadella universitaria di Monserrato – ss 554 – ospita la terza giornata della “Notte dei ricercatori”. L’evento prevede percorsi interdisciplinari e divulgativi con visite guidate ai laboratori di matematica, fisica, chimica, biologia e biomeccanica. Previsti giochi, seminari e incontri con il mondo dell’industria e del territorio, poster ed esperienze pratiche. Grazie a un accordo con Arst e assessorato regionale ai trasporti, quanti si recano in Cittadella per le iniziative universitarie possono viaggiare su MetroCagliari gratis. Voucher e info sul sito www.unica.it

I calciatori rossoblù Marco Storari, Federico Melchiorri e Roberto Colombo e una rappresentanza societaria prendono parte alla serata in Cittadella. Previsto un incontro con i cronisti e i partecipanti intorno alle 18.00 nell’aula magna “Alberto Boscolo”. Ma dalle 17.00 alle 23.00 si parte con le visite guidate ai laboratori ad alto contenuto tecnologico e scientifico di Matematica, Fisica, Chimica, Biologia e Biomeccanica. Laboratori di fisica (Carlo Maria Carbonaro, Riccardo Corpino, Viviana Fanti, Guido Mula, Andrea Mura, Francesco Quochi, Michele Saba): il pubblico può partecipare a diversi esperimenti: dalla meccanica all’elettromagnetismo, dalla fisica quantistica ai raggi X. Laboratori di matematica (Paola Piu, Renzo Caddeo, Gianluca Bande, Stefano Montaldo, Monica Musio): Do you play mathematics?”; Laboratori di chimica (Antonella Rossi): “Scoprire la chimica sperimentando: luce, colore, chimica”. “Bambini, insegnanti e genitori tra pianeti, stagioni e curve. Esperienze vissute di astronomia e matematica” (Maria Polo, Andrea Rinaldi, Monica Alberti e Sebastiana Lai). Spettacolo magia della chimica (Claudia Caltagirone e Alessandra Garau); visita alla collezione museale degli strumenti di Chimica (Davide Atzei); “Verso una chimica eco-sostenibile” (Andrea Porcheddu, Paola Meloni, Elisabetta Rombi, Andrea Salis, Enrico Sanjust, Angela Serpe, Giampietro Tronci, Alessio Farci, Giovanni De Giudici, Efisio Antonio Scanu); “Nanomedicina: ricerche, progetti, risultati” (Sergio Murgia, Anna Maria Fadda, Massimo Barbaro, Sergio Murgia, Chiara Sinico, M. Francesca Casula); “Il futuro in nanomedicina: video (Maura Monduzzi e Marco Piludu); “Biotecnologie e scienze alimentari” (Sofia Cosentino, Sebastiano Banni, Sofia Cosentino, Monica Deiana, Paolo Zucca); Esposizione e degustazione di prodotti di aziende isolane/Pro loco Monserrato. La sperimentazione pre-clinica su modelli animali” (Manolo Carta, Gaetano Di Chiara, Manolo Carta, Alessandra Concas, Alessandra Pani, Paola Fadda, M. Rosaria Melis, Andrea Perra); L’esplorazione del cervello: discussioni sulle Neuroscienze” (Marco Pistis, Claudia Sagheddu, Anna Lisa Muntoni, Sonia Aroni, Marta De Felice, Anna Rosa Carta, Maria Antonietta De Luca); La fisiologia del senso del gusto” (Iole Tomassini Barbarossa, Melania Melis, Patrizia Muroni, Giorgia Sollai, Roberto Crnjar); “Lo studio dell’uomo” (Marina Quartu, Maria Pina Serra, Valeria Sogos, Paola Caria, Mariella Nieddu, Raffaella Isola, Francesco Loy, Andrea Diana, Maria Alberta Lilliu, Michela Isola); Gare di “Matematica fami(g)liare” (Maria Polo); La matematica di tutti i giorni” (Lucio Cadeddu); Come prendere le decisioni “migliori”? Fatti aiutare dalla matematica e dall’informatica” (Massimo Di Francesco e Paola Zuddas).

LaNotte dei ricercatori 2015″ ha proposte fresche e accattivanti sulla filiera cultura-ricerca-innovazione. Quattro giornate di scienza, territorio e musica con i Siktikis e il Canto a Tenore di Orgosolo, filmati, degustazioni, visite guidate nei musei e nei laboratori, partecipazioni a esperimenti, gare di matematica, news su chimica, fisica e neuroscienze, conferenze e sport.

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L’esito delle ricerche dello staff di Iole Tomassini Barbarossa è stato pubblicato lo scorso giugno su Plos One, rivista scientifica statunitense con il titolo “Dose-Dependent Effects of L-Arginine on PROP Bitterness Intensity and Latency and Characteristics of the Chemical Interaction between PROP and L-Arginine”. Il lavoro è firmato, oltre che da Iole Tomassini Barbarossa, da Melania Melis e Roberto Crnjar (dipartimento Scienze biomediche, università Cagliari), Massimiliano Arca, Claudia Caltagirone e Maria Carla Aragoni (dipartimento Scienze chimiche e geologiche, Cagliari), Tiziana Cabras (dipartimento Scienze della vita, sezione Biomedicina, Cagliari), Massimo Castagnola (Istituto Biochimica, Università Cattolica, Roma), Irene Messana (dipartimento Scienze della vita, Cagliari) e Beverly J. Tepper (dipartimento Scienze biologiche Rutgers University, New Jersey-Usa).   

«Un aspetto interessante di come la fisiologia del senso del gusto possa influenzare le scelte alimentari di ciascun individuo e di come si possa intervenire sul gusto di un alimento sono gli argomenti della nostra ricerca. Ciascun individuo – spiega Iole Tomassini Barbarossa – è geneticamente predisposto a scegliere certi alimenti e a evitarne altri». In due recenti lavori pubblicati sulla rivista Plos One la professoressa ha mostrato che alcune proteine salivari, interagendo con le sostanze chimiche degli alimenti, possono favorirne la percezione gustativa e che questa azione facilitante dipende da specifici aminoacidi presenti nella sequenza di queste proteine. Nell’ultima sua pubblicazione, sempre su Plos One, scaturita dalla fruttuosa collaborazione tra competenze di fisiologia, chimica e biochimica dell’Università di Cagliari e il Department of Food Science of Rutgers University (USA), viene dimostrato che queste proteine salivari ed, in particolare l’aminoacido Arginina «sono in grado di aumentare la percezione gustativa in relazione alla loro concentrazione nella saliva e che la loro supplementazione può aumentare la percezione gustativa in maniera dose dipendente soprattutto nelle persone che ne sono mancanti fisiologicamente». Inoltre, in questo lavoro viene dimostrato che queste molecole nella saliva svolgono la funzione di “carriers” che legandosi alle sostanze chimiche degli alimenti sono in grado di veicolarle verso i siti recettore delle cellule gustative favorendone così la percezione. «La supplementazione di molecole semplici, come l’Arginina, potrebbe essere – aggiunge la docente dell’ateneo cagliaritano – una strategia per modificare selettivamente le risposte gustative e potrebbe aprire le frontiere nelle moderne “Food sciences” per la realizzazione di cibi che, combinando i valori edonistici con quelli dietetici, sono destinati a  pazienti spesso costretti a menù punitivi e privi di gusto. Per loro, e non solo, un nuovo mondo di gusti tutti ancora da scoprire.»