18 April, 2024
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Dieci serate di musica dal vivo ed eventi, tutti ad ingresso gratuito, con i grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale per concludere in bellezza le giornate di AteneiKa – Sport, Music and You, il festival che si svolge a Cagliari dal 31 maggio al 9 giugno negli spazi del CUS.

Una manifestazione unica nel suo genere nell’isola, in grado di portare nel capoluogo sardo le novità della musica contemporanea, passando attraverso i generi più distanti tra loro, sfidando ogni schieramento: rock, hip hop, punk, elettronica e cantautorato italiano.

Tra gli ospiti spiccano ben due nomi che hanno partecipato all’ultima edizione di Sanremo: Motta e Rancore, la band internazionale dei The Pigeon Detectives in arrivo dall’Inghilterra, diversi musicisti che si sono affermati nel panorama nazionale come il trio dei Tre Allegri Ragazzi Morti, uno dei gruppi di punta della scena italiana, il duo visionario ed elettronico La Rappresentante di Lista, la band dei Gomma con  il loro punto di vista genuino e istintivo sul malessere contemporaneo, il progetto Any Other di Adele Nigro, fuori dalle mode e dai vincoli e il cantautore Daniele Celona, chitarrista e pianista che ha esordito nella scena torinese. In programma un dj-set firmato da Bunna degli Africa Unite e diverse formazioni hip hop come quella dei Cor Veleno, che renderanno omaggio all’amico e compagno Primo e al suo talento prematuramente scomparso, Massimo Pericolo novità della scena rap lombarda e la giovane musicista sarda Doll Kill. Sul palco anche le Lilies on Mars, duo femminile, con radici cagliaritane, che propone melodie sperimentali realizzate con ogni strumento immaginabile, dalle chitarre agli organi vintage, sintetizzatori, effetti e drum machine.

Si comincia venerdì 31 maggio con la cerimonia inaugurale e l’opening party che apre AteneiKa 2019.

Sabato 1 giugno, la serata ha inizio con la proiezione finale della Champions League, subito dopo salirà sul palco  Bunna con il suo dj-set: è il primo artista ospite di AteneiKa, proviene da una delle band più importanti del panorama italiano, gli Africa Unite. Ha pubblicato 16 dischi e fatto migliaia di concerti in giro per il mondo. Bonino Vitale, in arte Bunna, presenta un dj-set dove esplora ed approfondisce le varie evoluzioni del genere musicale giamaicano.

Domenica 2 giugno la serata si apre con il live dei Gomma, quattro giovani casertani che suonano un post-punk cupo ed emotivo, ricco di suggestioni nineties. Radicali e insoddisfatti, saranno loro a scaldare il pubblico per prepararlo all’esibizione dei Tre Allegri Ragazzi Morti, conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, il trio nato a Pordenone è considerato uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.

Lunedì 3 giugno è la volta di due esponenti dell’hip hop italiano: Doll Kill e Cor Veleno. La prima, apre la serata con il suo stile diretto e privo di fronzoli, è Doll Kill, all’anagrafe Giulia Galizia, musicista sarda, classe ‘96. A seguire Cor Veleno, formazione musicale hardcore hip hop italiano, uno dei gruppi che ha scritto pagine indelebili di questo genere in Italia. Il nuovo album arriva dopo la scomparsa di uno dei tre membri fondatori, smaniosi di riportare sulla scena la loro voglia di raccontare la vita e la strada. «Il filo conduttore che connette tutte le immagini di questo album è la Magia. La Magia della musica, che mostra la sua forza e dalla quale, tutti, non finiamo mai di imparare – dichiara la band e prosegue -. Circa un anno fa, quando abbiamo iniziato a dare forma a questo nuovo disco, i nostri cuori erano colmi di sentimenti contrastanti: da una parte la voglia di fare sentire, ancora una volta il talento puro di Primo, dall’altra fare i conti con la sua assenza. Lo ‘Spirito che suona del disco’, è per certi aspetti, il suo ultimo abbraccio alla musica, alla quale nella sua breve vita, ha dato tantissimo».

Martedì 4 giugno si passa al cantautorato italiano con Daniele Celona, cantautore, compositore e produttore artistico che utilizza le canzoni come una personale terapia, raccontando le sfaccettature della realtà in cui viviamo. Subito dopo è La Rappresentante di Lista a salire sul palco: lei toscana lui siciliano, entrambi arrivano dal teatro, scrivono a quattro mani sia testi che melodie. Queer, strambo, insolito, oltre il genere, plurale, pop, popolare, tristezza, rabbia, felicità: queste le loro parole chiave. Un duo che propone una scrittura fortemente visionaria e una sintesi tra cantautorato e sonorità elettroniche.

Mercoledì 5 giugno apre il palco Any Other, nome del progetto di Adele Nigro, vero e proprio astro nascente della musica italiana, quella di vocazione più esterofila e che non si pone limiti e confini, mescolando canzone d’autore con influenze jazz e avant, senza paura di sperimentare e rischiare. A seguire, la musica di AteneiKa si fa internazionale ospitando la band british dal sound coinvolgente dei The Pigeon Detectives, gruppo musicale indie rock/post-punk inglese, originario di Leeds. La band si forma nel 2002 ed è composta da Matt Bowman alla voce principale, Oliver Main e Ryan Wilson alle chitarre, Dave Best al basso, e Jimmi Naylor alla batteria – amici fin dai tempi della scuola.

Giovedì 6 giugno apre la serata un duo femminile, orgoglio isolano: le Lilies on Mars con il loro stile retro-futurist, chitarre sognanti, sintetizzatori, voci ipnotiche e suoni psichedelici, un astratto dream pop, tra spazio e realtà’. Il progetto di Lisa Masia e Marina Cristofalo, due musiciste polistrumentiste sarde con sede a Londra, già note al pubblico e alla critica per i loro precedenti due album, Lilies on Mars, Wish You Were a Pony e per la collaborazione con Franco Battiato e Christian Fennesz.

A seguire, sale sul palco un importante musicista toscano, fresco di Sanremo, è Motta, classe 1986, cantautore, polistrumentista e compositore di colonne sonore. Ha iniziato come polistrumentista per poi prendere la sua strada da solista, prodotto dalla Sugar, etichetta discografica di Caterina Caselli. Esordisce discograficamente nel 2016 con l’album La Fine dei Vent’Anni (Premio Speciale PIMI per il migliore album d’esordio, Targa Tenco come miglior opera prima). Al Festival di Sanremo 2019 Motta ha presentato il brano Dov’è l’Italia, una riflessione intima del cantautore nata dall’urgenza di raccontare un momento specifico del suo sentire: quello del disorientamento di fronte all’attualità del proprio Paese. Il brano si è aggiudicato il Premio come miglior duetto, presentato sul palco sanremese con Nada.

Venerdì 7 giugno è la seconda serata dedicata all’hip hop con due ospiti speciali: l’apertura è affidata al giovane Massimo Pericolo, rapper lombardo, novità assoluta del panorama italiano. Difficile da catalogare, Alessandro Vanetti, questo il suo vero nome, è divampato in pochissimo tempo grazie ai suoi video su Youtube. Dopo di lui, è Rancore a salire sul palco: rapper romano classe ’89 attivo sin dai primi 2000, durante l’ultima edizione di Sanremo ha duettato con Daniele Silvestri, aggiundicandosi ben tre premi: il Premio della Critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa Radio – Tv “Lucio Dalla” ed il Premio Miglior Testo “Sergio Bardotti” con il brano Argentovivo scritto a sei mani da Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e Tarek Iurcich, a.k.a. Rancore e Fabio Rondanini. Il suo talento è testimoniato da recensioni positive, frequenti parole d’elogio, una produzione che ha lasciato il segno nel pubblico come nella critica. Con le sue parole riesce a descrivere concetti che solo un hermetic hip hop, cioè un rap che ha più livelli di interpretazione, può toccare e far passare in modo efficace.

Sabato 8 giugno si svolge il Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna e domenica 9 giugno, come da tradizione, è la giornata dedicata alle premiazioni sportive con la Cerimonia conclusiva.

Programma

Venerdì 31 maggio: Cerimonia e Party inaugurale

Sabato 1 giugno: proiezione finale Champions League, Bunna (dj-set)

Domenica 2 giugno: Gomma, Tre Allegri Ragazzi Morti

Lunedì 3 giugno: Doll Kill, Cor Veleno

Martedì 4 giugno: Daniele Celona, La Rappresentante di Lista

Mercoledì 5 giugno: Any Other, The Pigeon Dectetives

Giovedì 6 giugno: Lilies on Mars, Motta

Venerdì 7 giugno: Massimo Pericolo, Rancore

Sabato 8 giugno: Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna

Domenica 9 giugno: Cerimonia conclusiva con le premiazioni dei tornei sportivi

AteneiKa è un evento unico in Sardegna: 10 giornate di gare, grandi concerti ed eventi formativi – sempre ad ingresso gratuito – incentrate sui tre valori promotori: aggregazione, benessere e condivisione. In sei anni di attività, AteneiKa ha registrato numeri importanti: solo l’anno scorso quasi 2000 studenti hanno preso parte all’edizione del 2018 tra volontari e partecipanti alla sezione dedicata allo sport, mentre i visitatori, tra tifosi e pubblico dei concerti, hanno sfiorato quota 70mila. Tra gli artisti che si sono esibiti negli anni passati ad AteneiKa: The Zen Circus, Ghemon, Nitro, Mezzosangue, Nada, Linea77, solo per citarne alcuni. A breve verranno annunciati i nomi dell’edizione 2019. Progettata dentro il circuito universitario, AteneiKa è una manifestazione aperta a tutti che promuove due linguaggi universali, lo Sport e la Musica e un approccio attento alla Formazione, facendo leva su una convinzione che è il motore dell’iniziativa: dentro ogni persona c’è uno studente che non invecchia mai.

AteneiKa è organizzato e promosso dal CUS Cagliari, con il contributo dell’E.R.S.U., dell’Università degli Studi di Cagliari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, del CONI Sardegna e dei comitati regionali di FITET E Fi.Ba,  in collaborazione con Special Olympics Italia (Team Sardegna), le associazioni Il Paese delle Meraviglie, OlimpiKa, TDM2000 International, Crossfit Kasteddu e con il supporto degli sponsor: l’azienda Birra Peroni con il nuovo brand per la Sardegna Nastro Azzurro Sardegna – malto 100% sardo, Gruppo Campari, Banco di Sardegna, SBIOT, SIDAL, Bresca Dorada, Holiday Inn, Acqua San Giorgio, Macron e dei Media Partner: L’Unione Sarda, Radiolina e Videolina. Convenzioni: Centro Medico I Mulini.

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Seconda puntata de “La Musica Attuale”, il format ideato dal gruppo iCompany e sposato da RUFA per esplorare e conoscere i nuovi orizzonti del panorama artistico nazionale. Venerdì 22 febbraio, alle ore 19.00, sarà Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, a vivere questo particolare appuntamento dal tramonto alla notte.

Mirkoeilcane, cantautore romano, ha saputo approfondire il legame tra la musica ed il cinema, componendo svariate colonne sonore: la web serie “Forse sono io”, i corti “Memories”, “Il lato oscuro”, “Quattro battiti” ed il film “I peggiori”. Impegnato nella scrittura di testi e note, nel 2016 decide di avviare la carriera da solista vincendo numerosi premi e facendosi notare dal pubblico e, soprattutto, dagli addetti ai lavori. Le tematiche sociali e i rapporti affettivi, sono spesso al centro delle sue canzoni, in un viaggio intimo e personale mai banale.

Nel 2018 partecipa alla 68ª edizione del Festival di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, aggiudicandosi il secondo posto e ricevendo il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, il premio della critica “Mia Martini”, il premio “Enzo Jannacci” di Nuovoimaie e la targa Pmi (Produttori Musicali Indipendenti). Viene poi pubblicato il suo disco “Secondo Me”. Il prossimo 4 aprile uscirà il film “A mano disarmata” di Claudio Bonivento, di cui Mirkoeilcane ha firmato la colonna sonora.

“La Musica Attuale” è un mix di chiacchiere e brani in acustico: un racconto intimo e personale, moderato da Riccardo De Stefano, giornalista di ExitWell, per stimolare l’interazione con il pubblico. L’unico obiettivo è riportare la musica alla sua essenza. Il tutto in diretta streaming.

Ogni incontro/concerto è anticipato da un aperitivo e seguito dall’ascolto di una playlist realizzata direttamente dall’artista. Lo scenario è quello post – industriale della sede RUFA Pastificio Cerere, tra la Terrazza e la Semoleria: ideale sintesi di memoria e design. 

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La cantautrice bolognese Roberta Giallo si è aggiudicata il Premio dei Premi, il contest del Mei di Faenza che ha riunito, sabato scorso, i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati a cantautori scomparsi. Al secondo posto i siciliani Pupi di Surfaro, al terzo la siculo-belga Sighanda.

Al Teatro Masini ogni artista ha eseguito un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana. Una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

Roberta Giallo è cantautrice, interprete, performer teatrale. Nonostante la giovane età ha collaborato con artisti come Lucio Dalla, Samuele Bersani, Simona Molinari. Il 20 gennaio 2017 ha pubblicato il suo primo album, “L’oscurità di Guillaume”, prodotto ed arrangiato da Mauro Malavasi.

Era in gara a Faenza per il Premio Bindi, che ha vinto a luglio. I Pupi Di Surfaro rappresentavano invece il Premio Andrea Parodi e Sighanda il Premio d’Aponte. Sono saliti con loro sul palco: Mezzania per il Premio Bertoli, i Blindur per il Premio Buscaglione, Giulia Mei per il Premio Cesa, i Tamuna per il Premio De André, Guido Maria Grillo per il Premio Lauzi, Carmen Ferreri per il Premio Luttazzi, Rusty per il Premio Mia Martini.

Il Premio dei Premi è stato realizzato con la consulenza artistica di Enrico Deregibus, che ha anche presentato il contest.

La vincitrice si è aggiudicata un riconoscimento in denaro, un pacchetto promozionale a cura dell’Altoparlante, uno spazio nei canali del Mei ed una session gratuita di registrazione nei leggendari studi Fonoprint di Bologna.

A decidere è stata una nutrita giuria composta da addetti ai lavori come Alberto Salerno (Officina della musica e delle parole), Tino Silvestri (manager), Michele Lionello (Voci per la libertà), Leopoldo Cavalli (Fonoprint), Daniela Esposito (Strategie di comunicazione), Giuseppe Marasco (Calabriasona), Carlo Mercadante (Isola Tobia label), Amedeo Bianchi (storico sassofonista), Lorenzo Pellegrini (ILiveMusic) e due importanti nomi stranieri come Henriette Heimdal (Win, il network mondiale delle etichette indipendenti) e Emmanuel Donati (del distributore digitale Jamendo). Con loro alcuni dei giornalisti aderenti al 2° Forum del giornalismo musicale, che si è tenuto al Mei con incontri, corsi di aggiornamento, premiazioni e una assemblea finale. Si tratta di Roberta Balzotti, Tiziana Barillà, Giancarlo Bolther, Valentina Brunelli, Cinzia Canali, Giuseppe Catani, Piero Chianura, Luca D’Ambrosio, Fabio Guastalla, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Claudia Marchetti, Vincenzo Martorella, Marco Messineo, Nello Pappalardo, Alessandro Sgritta, Dejan Uberti, Barbara Urizzi, Rossella Vetrano.

Nella serata si sono esibiti in veste di ospiti Daniele Isola, Braschi, Gianluca Secco e Leo Folgori, mentre Brunori Sas è stato premiato dal Mei con il Pimi 2017 come Artista indipendente dell’anno.

 

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La crema dei nuovi cantautori italiani si ritroverà sabato 30 settembre al Mei di Faenza per “Il Premio dei Premi”, un contest che riunisce i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati a cantautori scomparsi. Ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, da Pierangelo Bertoli a Fred Buscaglione, da Bruno Lauzi a Fausto Mesolella, da Lelio Luttazzi a Mia Martini, da Sergio Endrigo ad Andrea Parodi, sino a Luigi Tenco. Una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che li stanno sostituendo.

L’appuntamento è alle 20 al Teatro Masini di Faenza. Saliranno sul palco: Mezzania per il Premio Bertoli, Roberta Giallo per il Premio Bindi, i Blindur per il Premio Buscaglione, Giulia Mei per il Premio Cesa, Sighanda per il Premio d’Aponte, i Tamuna per il Premio De André, Guido Maria Grillo per il Premio Lauzi, Carmen Ferrari per il Premio Luttazzi, Rusty per il Premio Mia Martini, i Pupi Di Surfaro per il Premio Andrea Parodi.

Il vincitore si aggiudicherà un premio in denaro più un pacchetto promozionale a cura dell’Altoparlante e uno spazio promozionale nei canali del Mei.

A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da addetti ai lavori come Alberto Salerno (Officina della musica e delle parole), Tino Silvestri (manager), Matteo Zanobini (Picicca), Michele Lionello (Voci per la libertà), Leopoldo Cavalli (Fonoprint), Daniela Esposito (Strategie di comunicazione), Giuseppe Marasco (Calabriasona), Massimo Roccaforte (Goodfellas). Con loro alcuni dei giornalisti aderenti al 2° Forum del giornalismo musicale, che si terrà il 30 settembre e 1° ottobre al Mei con incontri, corsi di aggiornamento, premiazioni e una assemblea finale. Si tratta di Roberta Balzotti, Tiziana Barillà, Giancarlo Bolther, Valentina Brunelli, Cinzia Canali, Giuseppe Catani, Piero Chianura, Luca D’Ambrosio, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Claudia Marchetti, Vincenzo Martorella, Marco Messineo, Nello Pappalardo, Federico Savini, Alessandro Sgritta, Francesco Spadafora, Dejan Uberti, Barbara Urizzi, Rossella Vetrano.

Il Premio dei Premi è realizzato con la consulenza artistica di Enrico Deregibus.

Nella serata si esibiranno in veste di ospiti Daniele Isola, Braschi, Gianluca Secco e Leo Folgori, mentre Brunori Sas sarà premiato dal Mei con il Pimi 2017 come Artista indipendente dell’anno. Ingresso gratuito.

Il Mei, giunto alla 23ª edizione, si svolge dal 29 settembre al 1° ottobre a Faenza con un fitto programma, consultabile su www.meiweb.it .

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Ieri sera, presso la comunità di Via Marconi, a Carbonia, si è svolta una serata per raccogliere fondi a favore dell’omonima associazione che da anni porta avanti “progetti di vita” in favore di persone diversamente abili. L’evento è stato ideato da un affiatato gruppo di artisti: Salvatore Filia, Alfredo Mussetti, Paola Matta, Carlo Giancola e Daniela Matta.

Con un grande lavoro di squadra si è potuta organizzare una serata divertente, nella quale il pubblico si è sentito coinvolto in un’atmosfera di magiche emozioni.

Ad aprire la serata è stata la poetessa Barbara Loi che, con un mix di dolcezza e passione, ha recitato una delle sue poesie, vincitrice tra l’altro di un premio letterario. La simpatia di Suor Barbara e di don Massimiliano ha fatto sì che dalle loro chitarre si sprigionassero note che, accompagnate dalle loro voci, hanno trascinato tutti in un unico coro.

Ma le vere star dell’evento sono stati i concorrenti del gioco del “Musichiere”. Dieci in tutto, due per ogni categoria: per l’imprenditoria Caterina Tuveri e Jenni Mocci, per la cultura Rita Sirtoli e Salvatore Messina, per lo sport Giorgio Fois e Luciano Trebini, per la politica Paola Massidda e Daniela Garau e, infine, per l’informazione Antonella Secci e Giampaolo Cirronis.

Animati da un umorismo contagioso, hanno gareggiato sulle note musicali delle basi lanciate dalla bravissima Elisa Bove.

Ogni concorrente è stato omaggiato da prodotti offerti dalla dottoressa Rita Manca ed i vincitori hanno ricevuto una stampa dell’artista Salvatore Filia.

Oltre che dalla poesia e alla musica, il pubblico è stato deliziato da un breve spaccato teatrale che ha visto protagonisti Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, tutti frequentanti la scuola di teatro della compagnia La Cernita di Monica Porcedda.

Uno spazio importante durante la serata è stato riservato alla presentazione di un’ opera di Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio: “Le 7 opere di Misericordia”. L’opera, proiettata su uno schermo, è stata presentata ed analizzata da Daniela Matta. Un capolavoro realizzato tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607, ancora oggi conservato presso il museo “Pio Monte della Misericordia a Napoli, è la rappresentazione delle “Sette opere di Misericordia corporali”.

 Nello specifico: “Seppellire i morti”, “Visitare i carcerati” e “Dar da mangiare agli affamati” in un unico episodio, “Vestire gli ignudi”, “Curare gli infermi”, “Visitare i carcerati”, “Ospitare i pellegrini”. Dopo l’attenta e precisa spiegazione da parte di Daniela Matta è poi seguito un divertente scherzo in cui il pubblico per un attimo ha temuto di essere coinvolto… si cercavano in sala modelli da ritrarre per realizzare una parte dell’opera in particolare. Compreso lo scherzo, risate e applausi hanno concluso il momento in allegria.

Una valletta d’eccezione, Elvira Loddo, mi ha affiancato elegantemente nella presentazione della serata che si è conclusa con l’esibizione di Elisa Bove che ha interpretato la canzone “Notturno” di Mia Martini.

Come presentatrice posso solo dire che è stata una bellissima avventura che ho avuto l’onore di condividere con un pubblico sorridente e pronto a mettersi in gioco.

Durante la serata, alcuni concorrenti hanno dedicato la vittoria ad una donna che per tanti anni ha portato avanti in maniera egregia la Comunità di via Marconi… l’instancabile Angela Borghero, presidente ed attivista di grande rilievo, da qualche anno sostituita da Vanda Sulas.

La speranza è che nel tempo possano ripetersi eventi di questo tipo, nei quali la forza del gruppo raggiunge mete di solidarietà che vanno a migliorare situazioni difficili e portano un alito di sollievo.

Alleghiamo i filmati delle tre canzoni interpretate da Don Massimiliano e Suor Barbara (“C’era un ragazzo” di Gianni Morandi, “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori e “Spunta la luna dal monte” di Pierangelo Bertoli e i Tazenda), lo spaccato teatrale di Susanna Montis, Salvatore Messina e Angiolo D’Ambrosio, la canzone “Notturno” interpretata da Elisa Bove; e la canzone che ha chiuso la serata, interpretata da Elisa Bove, Nadia Pische e Suor Barbara.

Nadia Pische

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Grande partecipazione di pubblico ieri notte a Guasila, allo spettacolo organizzato nella piazza principale del paese nell’ambito dei festeggiamenti per l’Assunta, patrona del paese. Ad aprire la serata, è stata la band de “I Clisma”, capitanata dalla bella e brava Adriana Pani. I successi di note interpreti italiane ed internazionali come Elisa, Laura Pausini e Patty Smith, hanno coinvolto e fatto cantare i presenti, catturati oltre che dalla bella voce della cantante, dalla sua importante presenza scenica.
La serata è proseguita con l’esibizione di Francesco Tricarico, noto cantautore italiano, accompagnato dagli stessi “Clisma”.
Francesco Tricarico ha al suo attivo 7 album, disco di platino nel 2000, nastro d’argento nel 2006, premio della critica Mia Martini a Sanremo nel 2008, e collabora con Leonardo Pieraccioni, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Nel 2009 ha pubblicato il libro “Semplicemente un elefante nel taschino”.
Questi solo alcuni dei suoi passi nel mondo della musica e dell’editoria. Sul palco di Guasila, il pubblico lo ha accolto con molti applausi che hanno fatto da cornice alla sua particolare e nostalgica performance.
Subito dopo, un tocco musicale direttamente dalla nostra tradizione, una canzone di Maria Carta, interpretata dalla carezzevole voce di Barbara Urgu. Dalle note alle battute del padre, il popolarissimo Benito Urgu che, vestendo i panni della signora Desolina, ha raccontato uno spaccato della vita di una vedova che, liberatasi finalmente del marito ingombrante, va in cerca di nuove avventure. Uno streep in diretta e Desolina ha lasciato spazio alle vesti di Benito che ha intrattenuto il pubblico con qualche altra gag, per poi lasciar spazio a Pago, cantante di origini sarde.
Pacifico Settembre, in arte Pago, ha iniziato a cantare con i “New Rose“, nel 2005 ha pubblicato il suo primo singolo “Non cambi mai”, nel 2006 ha vinto “Music Farm” e, dopo questa esperienza, ha pubblicato il suo primo album “Pacifico Settembre”, anticipato dall’uscita del singolo “Vorrei tu fossi mia”. Nel 2009 ha pubblicato il suo secondo album, anticipato dall’uscita della cover “Un’estate fa”, cantata in coppia con Franco Califano. Nel 2012 è uscito il suo nuovo singolo “Eterno”. Con il suo arrivo, sul palco di Guasila si è letteralmente acceso un lampo di energia. Il cantante ha esordito con alcune cover di cantanti pilastri del panorama della musica italiana… Lucio Battisti, Domenico Modugno, Vasco Rossi, Adriano Celentano, Franco Califano. Travolgente ed accattivante la sua performance ha entusiasmato il pubblico che, con cori e battiti di mano, ha tenuto un ritmo brioso, tipico di una serata di festa.
Una festa voluta dall’intero paese ed organizzata dal Comitato dei sessantenni che, in unione ad un gruppo di più giovani, si sono spesi senza limiti per la riuscita di questo evento che rischiara, dopo qualche tempo, un’occasione d’incontro per Guasila: teatro di cultura tra fede e tradizioni.
Questa sera, sullo stesso palco, dalle 22.30, si esibiranno i Tazenda.
Nadia Pische
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Straordinaria esibizione ieri sera, in Piazza Venezia, a Cortoghiana, di Silvia Mezzanotte. La cantante bolognese, 48 anni, dal 1999 al 2004 è stata la voce dei Matia Bazar, gruppo nel quale è rientrata nel 2010, dopo aver intrapreso una carriera da solista che ora porta avanti part time.
Il concerto è stato organizzato dal comitato per i festeggiamenti del Sacro Cuore, con il concorso della popolazione di Cortoghiana e la collaborazione del parroco della chiesa del Sacro Cuore, Don Andrea.

Silvia Mezzanotte è tornata nel Sulcis a distanza di tre anni da un’altra straordinaria esibizione tenuta a Carloforte con i Matia Bazar, in occasione della decima edizione del Girotonno. Ieri sera ha dedicato il suo concerto ad alcune grandi donne della musica internazionale e non solo. Non sono mancati alcuni dei più grandi successi dei Matia Bazar, ad iniziare da “Vacanze romane” “Messaggio d’Amore”, con il quale il gruppo vinse il Festival di Sanremo nel 2002, ma il pubblico di Piazza Venezia (numericamente, purtroppo, non adeguato alla grandezza dell’artista) ha apprezzato molto l’omaggio alla grande Mia Martini con “Gli uomini non cambiano”, quello ad Ella Fitzgerald, il breve ricordo di Maria Carta con un accenno a “No potho reposare”, un brano di Mina e tanti altri ancora.

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Gran finale per “Primavera al Laber”, la stagione di cultura e spettacoli organizzata a Berchidda dall’associazione Time in Jazz, titolare dell’omonimo festival che si tiene a metà agosto. Sabato 6 giugno ritorna “La prima rondine”, evento che suggella ogni edizione della rassegna (questa è la quarta), e che propone un originale incontro in musica dell’enfant du pays, Paolo Fresu, con altri artisti (non necessariamente di ambito jazzistico): così, dopo Niccolò Fabi, Paola Turci e il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il trombettista di Berchidda incrocia stavolta i suoi strumenti con il pianoforte e la voce di Raphael Gualazzi. L’appuntamento è alle 21.30 sul palco all’aperto del Centro Laber, l’ex caseificio riconvertito alla causa dell’arte e della cultura.

Un incontro inedito, e dunque ancor più imperdibile: se si eccettua infatti l’apparizione in un brano insieme al Devil Quartet sul palco di Sardegna chi ama (il concertone di beneficenza del 31 maggio 2014 per il ripristino delle scuole danneggiate dall’alluvione del novembre 2013), Fresu e Gualazzi si ritrovano qui per la prima volta, alle prese con una scaletta che prevede standard classici accanto a brani originali dell’eclettico pianista e cantante marchigiano.

Classe 1981, primo (con il brano “Follia d’amore”) nella categoria “Giovani” al festival di Sanremo nel 2011 (dove ha vinto anche il premio “Mia Martini” della Critica, il premio della Sala Stampa Radio e Tv, il Premio Assomusica per la migliore esibizione live e il Premio SIAE come miglior compositore dell’anno), e secondo tra i “big” nell’edizione 2014 (con “Liberi o no” in duo con The Bloody Beetroots), apprezzato anche oltre i confini nazionali (secondo classificato e primo premio della giuria tecnica all’Eurovision Song Contest di Düsseldorf nel 2011), Raphael Gualazzi porta in dote alla serata la sua riuscita ricetta musicale a base di jazz, blues, soul, pop, stride piano e canzone. Una formula cui Paolo Fresu aggiungerà l’intenso lirismo dei suoi ottoni, tromba e flicorno, e quell’inesauribile vena improvvisativa che fanno di lui uno dei jazzisti più amati e apprezzati non solo in Italia.

Raphael Gualazzi_flavioefrank_02 (s) paolo fresu  (ph @ roberto cifarelli)