19 April, 2024
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Porte aperte per il primo Open Day del 2019 allo IED Cagliari, il 16 marzo. Villa Satta si prepara ad accogliere sabato mattina, dalle 10.30 alle 14.00, i futuri designer, giovani studenti e professionisti che desiderano orientarsi verso un percorso di studi in ambito creativo secondo le proprie inclinazioni ed esigenze, attraverso un’offerta formativa declinata nelle quattro aree Design – Product e Interior – Moda e Media, che vai da corsi triennali post-diploma accreditati MIUR a corsi di formazione continua.

Un appuntamento importante per l’Istituto Europeo di Design, una realtà nel mondo dell’Alta Formazione che conta nel mondo più di 10.000 studenti l’anno, che sabato vedrà aperte, oltre la scuola di Cagliari, anche tutte le sedi italiane: Milano, Como con l’Accademia Galli, Firenze, Roma, Torino, Venezia. Un’occasione per partecipare a momenti dedicati all’informazione e all’orientamento, a occasioni di confronto diretto con i docenti, i coordinatori del corso, lo staff, gli studenti e gli alunni, e per conoscere alcuni dei più stimati designer del panorama internazionale.

Dopo i saluti di benvenuto e una breve presentazione della giornata della direttrice IED Cagliari Monica Scanu, verrà introdotto l’ospite d’eccezione dell’Open Day: Lorenzo Palmeri. 50enne milanese, architetto e musicista italiano, tra le punte di eccellenza del mondo della progettazione nei campi del design, art direction, insegnamento, composizione e produzione musicale, è il designer che ha progettato ed esposto la chitarra “Paraffina Slapster” al Design Museum della Triennale di Milano e per cui Lou Reed lo chiamò dicendogli: “Sono innamorato della tua chitarra”. Un oggetto in alluminio dotato di maniglia e di Slapster (la leva che modifica il suono) “perché i musicisti indossano la chitarra, quindi impugnarla amplifica il rito di afferrarla”. Tra i maestri di Palmeri Bruno Munari e Isao Hosoe con cui ha collaborato per diversi anni. Come art director ha seguito varie aziende, tra cui Invicta, Feltrinelli, Lavazza, Nissan, Noah guitar, Valenti Luce.

Insieme al giornalista Paolo Casicci porterà in IED la sua straordinaria esperienza e la sua particolare visione del design. Alla ricerca continua di una sintesi creativa tra design e suono, con la sua avvincente passione per la musica che coltiva e trasforma in valore aggiunto, è attratto dalla progettazione in tutte le sue forme e declinazioni, e dai quei territori di confine, in quello spazio che avvicina ciò che si tocca (gli oggetti) a ciò che si ascolta (le note). Un’occasione unica l’incontro con Lorenzo Palmeri allo IED Cagliari.

Seguirà la open lesson la presentazione dei Corsi Triennali IED a cura dei coordinatori, degli ex studenti e degli studenti in corso. In Aula Cagliari Emanuele Tarducci per il Corso Media Design, in Aula Madrid Annalisa Cocco per il Corso Product Design, in Aula Barcellona Giuseppe Vallifuoco introduce il Corso di Interior Design, in Aula Venezia Massimo Noli e Nicola Frau presenteranno il Corso di Fashion Design. Si potrà visitare inoltre in compagnia di Andrea Forges Davanzati ed Andrea Busonera anche il Laboratorio IED, nel piano interrato.

Nell’Aula Milano è previsto un momento di approfondimento sul metodo di insegnamento IED dedicato alle famiglie ed agli studenti interessati, mentre alle 12.30, la direttrice Monica Scanu presenterà i corsi di specializzazione, corsi brevi di continuing education.

Si potranno inoltre visitare gli spazi e i laboratori che ospiteranno degli allestimenti dedicati a progetti realizzati dagli studenti o dai diplomati 2018, utili per avere un riscontro sulle esperienze dei ragazzi e sulla progettualità “made in IED”.

Chiusura della giornata in giardino con buffet, dalle 14,00.

Durante tutta la mattina lo staff sarà a disposizione per dare informazioni sull’offerta formativa, le strutture e i servizi offerti da IED Cagliari.

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Il 16, 17 e 18 gennaio 2019 primo step a Monteleone Rocca Doria (SS) per la classe di Media Design di IED Cagliari con il workshop di studio del territorio e di incontro degli abitanti del borgo storico, affiancati dai docenti IED Emanuele Tarducci (Interaction Designer) e Monica Scanu (direttrice IED Cagliari)

Se li si confronta entrambi contemporaneamente su Google Maps si ha la sensazione che si tratti dello stesso piccolo paese. Suggestive e antiche casette di pietra che si stringono sulle strette vie, oggi quasi deserte. Ma se si leggono i nomi delle stradine interne principali ci si accorge subito delle differenze, come quelle della lingua e della collocazione geografica: via Sant’Antonio da una parte, in Sardegna, e Calle Mayor dall’altra, in Spagna. Tra chiese medioevali e panorami mozzafiato, il silenzio della natura e il blu del cielo raccontano all’unisono la bellezza di due luoghi splendidi, diversi e lontani tra loro, ma così vicini e soprattutto con un problema in comune: quello dello spopolamento.

Monteleone Rocca Doria, a circa 40 km da Alghero e da Sassari, a rischio di totale abbandono entro pochi anni, e Nevia, nella provincia di Segovia, al centro della Spagna: due piccoli centri che da tempo cercano un modo per trattenere gli abitanti ed evitare che il pesante fenomeno dell’emigrazione verso i comuni più abitati e altri paesi porti al definitivo abbandono delle case da parte dei pochi residenti rimasti – sono 86 – anziani per lo più. Lo IED di Cagliari e lo IED di Madrid hanno avviato insieme un progetto italo-spagnolo con una serie di iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno dello spopolamento e alla creazione di nuove attività sia a Nevia che a Monteleone. Una sfida che le due sedi dell’Istituto Europeo di Design, eccellenza nel mondo nel settore del design dei servizi, della sostenibilità, del turismo, del web e delle nuove tecnologie con undici sedi tra Italia, Spagna e Brasile, hanno lanciato per dare un contributo ad una spinta all’innovazione e generare opportunità di sviluppo nei rispettivi territori attraverso la valorizzazione e il rilancio di questi due piccoli centri.

Il 16, 17 e 18 gennaio 2019, quattordici studenti del corso di Media Design IED Cagliari (12 del secondo anno e 2 del terzo) andranno in trasferta a Monteleone Rocca Doria (SS) per il primo workshop di studio del territorio e per incontrare gli abitanti del borgo storico, affiancati dalla direttrice IED Cagliari Monica Scanu, e dall’Architetto, Interaction Designer e docente IED Emanuele Tarducci.

Un progetto europeo che partirà dallo storytelling in cui gli studenti IED Madrid e Cagliari che partecipano ai workshop nei due paesi scelti, lavorano con gli abitanti dei Comuni interessati per scoprire l’essenza e le potenzialità dei due borghi, e per individuare progetti di sviluppo e nuove attività legate al mondo della creatività. Il fine dei workshop è la realizzazione di concept progettuali che verranno presentati ad aprile del 2019 a Madrid, nell’ambito del primo Congreso Internacional de Alcades e Innovaciòn che vedrà la partecipazione dell’Italia, della Spagna e del Portogallo, e nell’ambito del quale si valuterà la possibilità di ulteriori gemellaggi con piccoli borghi delle nazioni coinvolte. 

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Pianificare un approfondimento o un cambiamento professionale, riscrivere il curriculum, aggiornarsi, prendere contatti, ritrovare l’entusiasmo, reinventarsi il futuro. Allo IED Cagliari l’occasione perfetta è con i Professional Days, martedì 16 ottobre, un momento pensato in tutte le sedi IED per raccontare, tramite incontri teorici e pratici, quel segmento dell’offerta formativa IED indirizzata a chi già lavora, a chi è alla ricerca di un corso intensivo su un argomento ben definito, a chi ha bisogno di fornire nuovi stimoli alla propria esperienza formativa e professionale.

A partire dalle ore 15.00 e fino alle ore 18.00, a Villa Satta, si susseguiranno sette workshop e Open Lesson gratuite nelle aree del Design, della Moda e delle Arti Visive. Docenti professionisti IED coinvolgeranno i partecipanti in diverse discipline che spaziano dalla progettazione avanzata degli Interni al Visual Merchandising, dalla Fotografia alla progettazione del Verde. Dopo i saluti della direttrice Monica Scanu, si susseguiranno le presentazioni dei diversi corsi di specializzazione dove verranno illustrate le rispettive opportunità professionali.

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Ritorna l’appuntamento con l’Open Day allo IED Cagliari il 13 settembre. Una nuova occasione di incontro con Coordinatori, docenti, studenti, alunni IED oggi professionisti nei vari settori, advisor. Nella suggestiva cornice di Villa Satta, tra gli interni in stile liberty, in cui l’antico della Villa e il modermo dell’hardware dialogano in armonia, e il suo bellissimo giardino, tutto è pronto per soddisfare curiosità e interrogativi sulle diverse discipline di studio e sui corsi di specializzazione.

Dalle 11.00 del mattino alle 19.00 i giovani futuri creativi potranno conoscere nel dettaglio tutta l’offerta formativa dell’Istituto Europeo di Design, eccellenza internazionale nel settore dell’alta formazione e della ricerca orientata alle professioni del design. Talento, creatività, progettazione, sostenibilità ambientale, tecnologie e innovazione come sempre saranno i punti cardine dei temi trattati in questa giornata a porte aperte che si svolgerà contemporaneamente nelle sette sedi italiane IED, in cui si potrà scoprire il percorso di studio più aderente alle proprie inclinazioni e interessi personali

Un programma fitto di attività che prende il via la mattina alle 11.00 con la registrazione dei partecipanti a cui seguiranno i saluti di benvenuto e la presentazione della giornata a cura della direttrice IED Cagliari, Monica Scanu.

 

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Allo IED Cagliari i progetti delle tesi di diploma degli studenti volti alla valorizzazione dell’identità regionale all’interno dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, alla riqualificazione degli edifici delle Saline Conti-Vecchi di Assemini, alla realizzazione di nuovi vettori ecosostenibili e tanto altro ancora.

Progetti di tesi che coinvolgono le aziende SOGAER, FAI e ARST.

Superare il concetto di non luogo e restituire all’aeroporto di Cagliari-Elmas una propria connotazione identitaria, o realizzare un punto ristoro nel sito delle Saline Conti Vecchi di Assemini, in cui ambiente, architettura e lavoro sono unificate dall’elemento del sale. Sono solo alcune delle tesi di diploma degli studenti di Media Design e Interiori Design dello IED di Cagliari, pensati con l’obiettivo di valorizzazione e riqualificazione del territorio e dell’identità locale, che in questi giorni hanno illustrato nell’aula magna di Villa Satta nel corso delle sessioni di diploma ad alcuni dei loro possibili committenti con i quali hanno avuto l’opportunità di ragionare nelle varie fasi di sviluppo. Importanti aziende tra le più rilevanti che operano in diversi settori in Sardegna. In prima fila la società di gestione dell’aeroporto, la SOGAER, rappresentata per l’occasione dal presidente Gabor Pinna e dal direttore commerciale David Crognaletti. Ed è ai vertici della società dell’importante società di gestione dell’aeroporto di Cagliari che i tre studenti IED, Alessandro Manca, Andrea Busonera e Mariano Porcedda, hanno presentato il progetto “Beni Benius”, un sistema visivo per la valorizzazione dell’aeroporto. Un progetto pensato appositamente per Sogaer, che propone da un lato un sistema segnaletico e archigrafico collegato agli archetipi dell’artigianato sardo, dall’altro delle installazioni multimediali interattive volte a promuovere luoghi e tradizioni locali indirizzate al gran numero di turisti e viaggiatori in transito nell’aeroporto di Cagliari-Elmas, nel tentativo, ben riuscito, di radicare al contesto, alle tradizioni e alla storia, uno spazio “omologato” come quello dell’aeroporto.

Una lunga ricerca attraverso lo studio dell’artigianato sardo, l’esplorazione di alcuni dei più importanti portali di arrivo (un non-luogo secondo l’espressione introdotta dall’antropologo Marc Augé) del mondo, e un approfondimento sulle nuove tecnologie, in particolare sugli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale e del machine learning, hanno portato i tre giovani designer a realizzare tre output principali: un caloroso “benvenuto” ai passeggeri in arrivo. Il primo, per la creazione delle icone che vanno a comporre il sistema di segnaletica interna della stazione aeroportuale, si ispira alla affascinante tessitura del filet di Bosa, legata al mondo della pesca e all’intreccio delle reti. Il secondo, prevede un’installazione di tipo artistico-evocativo: una grande struttura in legno riempita di sabbia che visualizza con un linguaggio artistico i dati dei voli che sorvolano l’isola in tempo reale. Ogni volo segna una traccia sulla sabbia. Tutti i solchi che simboleggiano le partenze e gli arrivi, sovrapponendosi, vanno a disegnare la forma della Sardegna, evidenziando attraverso alcuni caratteri distintivi dell’isola la sua identità. E ancora, l’installazione interattiva attraverso la realizzazione di un grande monitor posizionato al suolo, la cui griglia è composta da una serie di “mattonelle” che insieme costituiscono l’imponente sistema visivo. Ogni icona del monitor contiene un’immagine rappresentativa dell’isola, alla pressione di ciascuna di queste l’immagine va ad espandersi per tutta la dimensione della piattaforma, offrendo anche tutta una serie di informazioni in merito al luogo, l’autore, ecc. con l’obiettivo di stimolare curiosità e l’interazione non solo fra gli utenti ma anche tra gli stessi e l’aeroporto, e naturalmente con il fine ultimo di promuovere le bellezze del territorio attraverso delle immagini evocative.

Un lavoro molto apprezzato dal presidente Sogaer Pinna, interessato a valutare l’applicazione delle proposte di progettazione: «Gli aeroporti, e lo abbiamo visto con gli esempi qui riportati, come quello di Singapore e Boston, stanno diventando sempre più “luoghi” evocatori di emozioni, portatori di identità. Come interpretare quindi una tradizione antica alla luce di una formazione ricca, moderna? Io credo che questo progetto rigoroso risponda in maniera convincente alla necessità di superare il concetto di non-luogo per uno spazio urbano come quello dell’aeroporto, perché afferma sempre più con forza (e ne diventa espressione) la presenza di un tessuto identitario, culturale, emozionale». Un momento importante che segna l’inizio di una collaborazione tra IED e Aeroporto di Cagliari come ha sottolineato anche David Crognaletti, direttore Commerciale Sogaer: «Questa scuola è una eccellenza e mi auguro che anche altre istituzioni seguano questo esempio. Una eccellenza di cui dobbiamo tenere tutti in grande considerazione il valore delle idee, dei nostri ragazzi, che possono aiutarci a cambiare ciò che vediamo oggi».

Otto i progetti di tesi discussi e che hanno catturato l’interesse e l’attenzione dei presenti e dei rappresentanti delle aziende e delle istituzioni. Tra questi, particolarmente apprezzati anche quelli ideati all’interno del corso di Interior Design in collaborazione con FAI (Fondo Ambiente Italiano) “Trame di sale” e “Fior di sale” dedicate al recupero, pianificazione delle possibili destinazioni d’uso e riqualificazione degli edifici delle Saline Conti Vecchi di Assemini, sito attivo per la produzione del sale e uno dei siti di archeologia industriale immerso in un’oasi naturale tra i più suggestivi di Cagliari e dell’hinterland, con il suo meraviglioso paesaggio di montagne cristalline.

Il primo progetto, di Silvia Atzeni, è una spa su tre livelli pensata come astrazione del paesaggio esterno che rispecchia la natura senza tempo delle formazioni saline circostanti, dove il sale viene usato come materiale per l’interior design e per gli stessi effetti terapeutici. Zona relax, massaggi, sauna, haloterapia, e un percorso sensoriale esclusivo in uno spazio che si perde a vista nel bianco candido dei cristalli di sale. E ancora, un punto ristoro e un percorso museale pensato da Mauro Soddu, dove l’”oro bianco” regna incontrastato negli ambienti interni ed esterni, così come nella degustazione dei piatti, in un luogo di grande fascino e altamente rilassante.

Tante altre ancora infine le aziende interessanti, possibili committenti dei progetti degli studenti IED: Termosa Design (esclusivo showroom con sede a Cagliari dell’azienda spagnola Porcelanosa tra i produttori di ceramica più importanti del mondo) interessato al progetto di realizzazione di tre proposte di interior design e finiture di una unità immobiliare; e la piccola azienda Opera Blue House, per il progetto di cellule abitative ecosostenibili; Entrapment, per il design di una “escape room” attraverso il gioco di ruolo e multipercorso. E ancora la tesi personale “Epta Design: Dataphys” una ricerca e sperimentazione delle varie forme di rappresentazione dei dati e creazione mediante un’installazione di un’esperienza multisensoriale della loro fruizione.

Tra i referenti delle aziende sarde presenti alla presentazione delle tesi di diploma a Villa Satta, anche Chicco Porcu, amministratore unico dell’Arst che ha anticipato una prossima tesi IED a dicembre che vede la collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design, l’Azienda Regionale Sarda dei Trasporti e l’qssessorato al Turismo del comune di Cagliari, per la realizzazione di un nuovo progetto di trasporto che legherà proprio il turismo all’aeroporto; Antonio Coiana, dell’azienda Delfis specializzata in allestimenti multimediali per i musei e informatica per i beni culturali e Marzia Cilloccu, assessora delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità del comune di Cagliari.

«Sono ancora più numerosi quest’anno gli accordi con le aziende per lo sviluppo dei progetti didattici e di tesi di diploma – ha commentato la direttrice IED Cagliari, Monica Scanu – In particolare, l’accordo con SOGAER, ente gestore dell’aeroporto di Elmas, appare foriero di attività comuni per lo sviluppo sostenibile della Sardegna

Il prossimo appuntamento a Villa Satta sarà dedicato ai futuri designer: il 12 luglio ritorna l’Open Day IED, l’iniziativa dedicata alla presentazione dell’offerta formativa dei corsi triennali 2018-19, dove verranno inoltre raccontati i progetti realizzati nel corso di questo anno accademico. Tante le novità anche per i corsi di specializzazione di fashion e fotografia. A raccontare la sua esperienza professionale anche un atteso ospite, creativo tra i più ricercati nel mondo della moda.

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L’eccellenza creativa di IED Cagliari sbarca a Barcellona, il 3 e 4 giugno, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana, all’interno della programmazione artistica e culturale “Experience IT”.

Al Terminal Grimaldi di Barcellona due giorni di mostre e workshop in cui la sede cagliaritana dell’Istituto Europeo di Design sarà presente con una selezione dei prodotti dai progetti Sardiska e Sulcis Lab, realizzati negli ultimi anni dagli studenti del corso di Product Design in collaborazione con artigiani e piccole aziende locali. Un invito speciale partito dal comune di Cagliari, che è quest’anno il comune prescelto per rappresentare l’Italia, allo IED, a Sardegna Ricerche, al CRS4 e all’Università di Cagliari, interpretato come importante occasione per dare visibilità ai progetti creativi e innovativi dei giovani designer del mondo made in IED. Saranno esposti una parte dei mobili Sardiska – Hacking IKEA, la collezione presentata a ottobre 2017 in occasione della mostra “La Luna è una lampadina” alla Triennale di Milano, a novembre 2017 al punto vendita IKEA di Cagliari, e di recente al Salone del Mobile e alla sede IED di Venezia. Realizzata da IED in collaborazione con l’azienda svedese, Sardiska è basata su una rivisitazione in chiave contemporanea dell’alto artigianato sardo di alcune tipologie di complementi per la casa prodotti da IKEA. A Barcellona verranno esposti i cuscini Gurli, le cui grafiche sono ispirate alle maschere del carnevale di Ottana, e i tavoli Lisabo, personalizzabili con incisioni ispirate ai motivi tradizionali della Sardegna nei tre colori simbolo: rosso, bruno e turchese. Oltre ai mobili della collezione Sardiska sarà esposta anche una selezione del progetto Sulcis Lab realizzato nel 2015 dagli studenti di Product Design in collaborazione con gli artigiani sardi e presentato al Fuori Salone 2015. Oggetti quotidiani dal design elegante e funzionale, come i Martolotti, barattoli portabiscotti e portacereali ispirati alle forme tradizionali dei bidoni del latte, Kiru, un coltello d’ispirazione giapponese, che ben si adatta al taglio dei cibi tradizionali sardi, e Boboi, un portapane in ceramica e legno, e Aghera, tappeto tessuto con la tecnica “a pibiones”.

Creatività, innovazione, collaborazione e impegno sociale saranno i capisaldi di questa celebrazione che si presenta come uno spazio di esperienze e dialogo tra gli abitanti di entrambi i paesi. Una Festa, più italiana che mai.

Nella tavola rotonda prevista per il giorno 3 giugno 2018, verranno coinvolti: Annalisa Cocco di IED Cagliari, curatore di Sardiska e di Sulcis Lab, il Direttore dello IED di Barcellona Alessandro Manetti, e il docente IED Stefano Carta Vasconcellos, con altri ospiti.

«Il Consolato d’Italia è orgoglioso di presentare il nuovo calendario di iniziative sviluppato per quest’anno. Ci sentiamo cittadini di Barcellona, rappresentiamo la comunità straniera più numerosa e vogliamo valorizzare il dialogo tra creativi e imprenditori, italiani e locali, che può offrire esperienze molto stimolanti e arricchenti, approfittando allo stesso tempo dei luoghi più emblematici di Barcellona.» Con queste parole la Console Generale Gaia Danese descrive l’iniziativa realizzata grazie ai co-organizzatori dell’evento, il Comune di Cagliari, la Camera di Commercio Italiana a Barcellona e l’Istituto Italiano di Cultura. 

«Saremo a Barcellona per raccontare la nostra città e la nostra isola con i lavori dello IED di Cagliari, sempre attento alla tradizione e all’artigianato sardo, più legati al territorio: le interpretazioni innovative, filtrate attraverso il design approach, di arredi e oggetti d’uso tradizionali, resi adatti ad uno stile contemporaneo di vita», spiega Monica Scanu, Direttrice IED Cagliari.  

Experience IT è realizzato con il sostegno del comune di Barcellona e con il partenariato di imprese rappresentative del sistema Italia.

Experience IT è un insieme di eventi progettati con i curatori David Bern e Massimiliano Casu, all’interno di ITmakES, un progetto concepito nel 2017 dall’Ambasciata di Spagna che promuove la realizzazione di un intercambio creativo e culturale tra i due paesi con l’obiettivo di supportare i progetti dei giovani designer, makers, creativi, professionisti e imprenditori italiani, a Barcellona.

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Viaggi tra geografie umane ma anche terrestri, follia e santità, bellezza e «meravigliosa mostruosità», in bilico tra reale e surreale. Dall’EXMA allo IED le opere e l’immaginario di Matteo Basilé, fotografo onnivoro e sperimentatore di fama internazionale tra i più affermati della sua generazione, raccontate dall’autore nell’appassionante open lesson tenutasi il 18 maggio a Villa Satta. L’artista romano che dipinge con la luce lo spirito del nostro tempo ha portato ai giovani studenti dell’Istituto Europeo di Design e agli appassionati d’arte contemporanea la sua storia ed il suo lavoro, anticipando il suo punto di vista su alcune delle sue opere (appartenenti alle serie THISHUMANITY e THISORIENTED), sviluppato successivamente durante la visita all’EXMA all’interno di “Sguardi sul mondo attuale – #3 Geografie Umane”. Il progetto espositivo, nato attraverso una rete di partnership promossa dal Consorzio Camù, curato da Simona Campus – direttrice artistica dell’EXMA – ha ospitato fino al 20 maggio parte della collezione privata d’arte contemporanea internazionale di Antonio Manca. All’incontro in viale Trento n. 39, sede IED, hanno partecipato con Matteo Basilè, Simona Campus, Igor Zanti, direttore IED Venezia e curatore e Monica Scanu, direttrice IED Cagliari. Un doppio evento organizzato da IED Cagliari e EXMA che ha inaugurato ufficialmente la prima di una serie di iniziative tra le due prestigiose istituzioni culturali cagliaritane, per portare l’attenzione dei giovani futuri designer e di tutti gli interessati nel vivo del mondo dell’arte contemporanea e per sviluppare insieme idee e progetti culturali.

   

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Nuovo appuntamento con l’arte e la fotografia contemporanea allo IED Cagliari il 18 maggio. Matteo Basilé grande artista romano, tra i primi a fondere arte e tecnologia, sarà protagonista a Villa Satta di una appassionante open lesson, dalle 16.00 alle 18.00.

L’autore racconterà allo IED il suo lavoro e la sua storia, e anticiperà il suo punto di vista su alcune delle sue opere (appartenenti alle serie THISHUMANITY e THISORIENTED), che verrà poi sviluppato durante la visita all’EXMA all’interno di “Sguardi sul mondo attuale – #3 Geografie Umane”. Il progetto espositivo, nato attraverso una rete di partnership promossa dal Consorzio Camù, curato da Simona Campus – direttrice artistica dell’EXMA – ospita parte della collezione privata d’arte contemporanea internazionale di Antonio Manca.

All’incontro in viale Trento n. 39, sede IED, parteciperanno con Matteo Basilè, Antonio Manca, Simona Campus, Igor Zanti, direttore IED Venezia e curatore e Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.

Dopo la prima tappa a Villa Satta in cui l’artista romano racconterà i suoi progetti e il suo affascinante immaginario che interpreta la natura umana attraverso la conciliazione fra elementi opposti, ci si potrà trasferire nei locali dell’Exhibiting and Moving Arts, in via San Lucifero a Cagliari, dove lo stesso autore condurrà i partecipanti tra le sue opere inserite all’interno della mostra “Sguardi sul mondo attuale”.

Un doppio evento organizzato da IED Cagliari e EXMA che inaugura ufficialmente la prima di una serie di iniziative tra le due prestigiose istituzioni culturali cagliaritane, per portare l’attenzione dei giovani futuri designer e di tutti gli interessati nel vivo del mondo dell’arte contemporanea e per sviluppare insieme idee e progetti culturali.

«Una collaborazione, quella fra IED e EXMA, che si inserisce nell’ambito del consolidamento della rete fra la nostra scuola e le istituzioni culturali del territorio, e della promozione di iniziative culturali comuni in ambiti affini a quelli trattati nei nostri corsi – spiega Monica Scanu, direttrice IED Cagliari – in questo caso la fotografia, come metodo di espressione artistica e di comunicazione, e l’arte contemporanea come fonte di suggestione e come sensibile racconto dell’oggi.»

Il cuore della mostra “Sguardi sul mondo attuale – #3 Geografie Umane”, vede come tema centrale l’indagine sul concetto di identità e dell’essere umano nelle sue infinite sfaccettature e nelle sue problematiche legate al vivere la contemporaneità. Opere di diversi artisti europei che abbracciano numerosi linguaggi e l’interazione tra questi, nel cui percorso si delinea la personalità del collezionista e la specificità delle sue scelte.

«Il progetto Sguardi sul mondo attuale, concepito come un viaggio attraverso le latitudini della grande arte contemporanea internazionale, non soltanto ha consentito di avere a Cagliari negli ultimi tre anni una proposta culturale di altissimo livello, ma ha anche innescato energie, incontri, collaborazioni. E a partire dalla profonda convinzione che l’arte possa e debba essere strumento di comprensione del nostro presente, soprattutto per le nuove generazioni, nasce ora la sinergia tra EXMA e IED, nella quale crediamo moltissimo e che si svilupperà attraverso differenti iniziative condivise», precisa Simona Campus, direttrice artistica dell’EXMA.

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Porte aperte, a Olbia, il 19 aprile, con il primo Open Day organizzato da IED Cagliari per i futuri creativi e i professionisti alla ricerca delle nuove forme del design. Un’occasione unica per vivere e conoscere da vicino i percorsi di formazione triennali Fashion Design, Product Design, Interior Design, Media Design e il mondo IED

IED Cagliari va in trasferta a Olbia per il primo Open Day fuori sede. Il 19 aprile, dalle 10.00 alle 14.00, all’Hotel Double Tree by Hilton (via Isarco, n. 5/7) lo staff costituito dai docenti e dagli studenti e dal team degli advisor sarà a disposizione degli studenti, delle scuole, dei genitori e degli aspiranti designer per fornire tutte le informazioni sull’offerta formativa per l’anno accademico 2018-19. Un’iniziativa nata per venire incontro a tutti coloro che per via della distanza e degli impegni di studio o lavorativi non hanno la possibilità di recarsi nel capoluogo sardo per poter conoscere da vicino i corsi triennali di Fashion Design, Product Design, Interior Design e Media Design, e prendere parte agli eventi organizzati a Villa Satta. Un primo passo in vista della prossima attivazione a Olbia di un apposito sportello informativo IED Cagliari, dedicato al centro e al nord della Sardegna.

Dopo i saluti di benvenuto e la presentazione del programma a cura della direttrice IED Cagliari Monica Scanu, i partecipanti saranno trasportati nell’affascinante mondo della moda con uno dei giovanissimi protagonisti tra i più apprezzati del momento: Umberto Sannino. Fashion stylist e docente IED di Cagliari e Milano – ha collaborato con importanti Maison come Ballantyne, Costume National, e per svariati progetti freelance, Moda Operandi, Ermenegildo Zegna, consulente per Taschen e Art Director per Noplace Magazine, porterà ai futuri creativi e ai professionisti olbiesi (e non solo) la sua esperienza formativa, professionale, culturale e relazionale. Tutto ciò che nutre gli occhi, la sua idea di stile, gli stimoli, la sua curiosità e il suo stato d’animo sarà raccontato da uno dei “trendsetter” più sofisticati, in questa giornata di orientamento dedicata alla città di Olbia, al Centro e al Nord Sardegna. Sannino illustrerà inoltre ai ragazzi e alle ragazze interessati al corso di Fashion Design quali possano essere gli sbocchi professionali a livello nazionale  e internazionale.

E ancora a seguire attraverso video e immagini lo staff in trasferta presenterà i corsi triennali. Saranno Maurizio Bosa, architetto, designer e docente IED; Monica Scanu, direttrice IED Cagliari, Omar Murgia, advisor IED Cagliari, e Umberto Sannino, a raccontare rispettivamente i corsi di Product Design, Interior Design, Media Design e Fashion Design. Come sempre i veri protagonisti dell’Open Day saranno gli studenti dell’Istituto Europeo di Design che porteranno le proprie testimonianze sull’esperienza formativa, professionale e umana e insieme al team  scolastico anche un po’ di mondo “made in IED Cagliari” e le atmosfere suggestive della splendida sede in stile liberty e del suo parco, Villa Satta. 

«Molto felice di essere nella mia città natale per il primo Open Day dedicato al Centro e Nord Sardegna. Lo IED si sposta per la presentazione dei suoi corsi triennali, tutti riconosciuti dal MIUR, e per dare nuove opportunità formative e professionali a tutti coloro che parteciperanno all’evento e che non hanno avuto finora la possibilità di raggiungerci a Cagliari, a Villa Satta», sottolinea Monica Scanu, direttrice IED Cagliari. 

L’Open Day è un’occasione unica per conoscere l’offerta formativa di IED, incontrare lo staff, gli studenti e i loro progetti, scoprire l’approccio IED, fondato sul valore della cultura, della passione, dell’impegno e sull’importanza dell’abilità pratica. 

L’evento a Olbia è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita. Il 19 aprile è anche l’ultimo giorno utile per iscriversi con lo sconto del 15% sulla retta di frequenza (Very Early Bird).

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«A me piace molto il tessuto, il materiale e il design, ho deciso a un certo punto di dedicarmi al design del tessuto e del tappeto, sono venuta in Sardegna e ho collaborato con diversi artigiani locali e ho creato delle collezioni che reinterpretavano i motivi tradizionali sardi. Da lì mi si è aperto un mondo, mi sono resa conto di quanto qui in Sardegna ci siano moltissime possibilità di collaborazioni con realtà artigianali già esistenti.»

Carolina Melis, designer, illustratrice e art director cagliaritana di fama internazionale i cui lavori sono esposti in contesti prestigiosi e internazionali (Palais de Tokyo a Parigi, V&Z di Londra, Italia Institute of Culture di Londra), è stata ospite sabato mattina dell’Open Day all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, l’appuntamento con la giornata di orientamento dedicato ai futuri designer e occasione per conoscere da vicino tutte le offerte formative dei corsi triennali di Media design, Product Design, Interior Design e Fashion Design. Quindici anni di lavoro a Londra dove si è anche laureata al Central Saint Martin, una delle più prestigiose scuole di arte, moda e design, proviene da una esperienza internazionale nel campo dell’arte e collabora con alcune delle firme più importanti del mondo della moda e della pubblicità, da Cagliari, sua città natale dove attualmente è tornata a vivere. Una testimonianza importante allo IED dal mondo dei professionisti del design per i giovanissimi che sognano di intraprendere la professione del creativo, accorsi numerosi a Villa Satta per ascoltare i preziosi consigli di chi questa professione la svolge da anni e con successo.

Nel corso della sua chiacchierata con gli studenti Carolina Melis ha raccontato e mostrato i suoi progetti e alcuni dei suoi ultimi lavori, tra questi lo spot realizzato per uno dei più grandi centri commerciali del mondo con sede a Dubay, rivolto al mercato delle grandi firme della moda, e poi le tappe in Cina per un progetto pubblicitario di un celebre marchio di automobili, gli USA e tanti altri paesi del mondo. Competenza, creatività, esperienza, ironia e un intreccio ben equilibrato e molto originale tra forme, spazio e colori rendono i suoi lavori accattivanti, dallo stile immediatamente riconoscibile. «Chiediti sempre da dove arrivano le idee, mi diceva sempre il mio insegnante alla scuola d’arte di Londra. Lì capisci se le idee sono davvero genuine, se sono le tue. Anche se la tendenza a volte è quella di trovare ispirazione dalle idee che troviamo intorno a noi, è importante che ognuno cerchi il suo stile, con molta onestà. E le scuole servono proprio a questo, ad aiutare a cercare e a sviluppare questa identità». Dopo tanti anni vissuti fuori casa, ha deciso da diverso tempo di ritornare nella sua terra, in Sardegna. «Il distacco spesso è utile per cercare delle idee migliori e originali, allontanarsi dalle grandi metropoli dove dominano i grandi trand del momento ti fa capire quali siano realmente le tue idee. Tornare a casa, nella mia città, mi ha dato la possibilità di riscoprirmi e tramite Internet, sembra una banalità, si può arrivare ovunque». Il suo rientro nell’isola le ha permesso così di dedicarsi anche a un altro progetto legato al territorio e alla sua passione per il mondo della tessitura: la reinterpretazione del motivo tradizionale del disegno dei tappeti sardi in chiave più fresca e contemporanea realizzata attraverso la collaborazione con alcuni artigiani e aziende tessili locali, che ha dato vita così a diverse collezioni di arazzi, tappeti e tessuti lanciati in breve tempo sul web sotto un suo brand. La sua straordinaria capacità di combinare stili e tecniche attraverso abili intrecci e la sua grande passione per la tradizione hanno portato alla realizzazione di prodotti concreti dall’ottima manifattura e un design nuovo ma con i classici riferimenti alla tradizione sarda. Una serie di collezioni che hanno riscontrato un grande interesse da parte di professionisti di Interior design ed appassionati di tessitura e dato occasione di far scoprire la tessitura sarda fuori dall’isola, in veste contemporanea.

Subito dopo è intervenuto un altro ospite di questa giornata a porte aperte a Villa Satta: Romano Mameli, collaboratore di Gianluca Vassallo, artista e fotografo campano (sardo di adozione) di prodotti di design tra i più richiesti, sostenitore convinto dell’arte come impegno sociale, e autore dell’azione, tra arte e fotografia, di guerrilla art “Vota per me”. Un progetto artistico per far riflettere sul tema del fenomeno dell’immigrazione sbarcato anche nel giardino dello IED Cagliari che vede una serie di manifesti che ritraggono i volti di dieci migranti che vivono in Sardegna affissi – grazie alla concessione di alcuni comuni – negli spazi dedicati ai candidati politici, durante l’ultima campagna elettorale. In un’aula dedicata di Villa Satta si è potuto vedere anche il video in loop con le testimonianze dei protagonisti di #votaperme.

«Il progetto voleva riportare i contenuti del tema dell’immigrazione, i volti e le storie delle persone che sono qui rappresentate, e lo ha fatto appropriandosi degli spazi che sono solitamente della propaganda elettorale. I pannelli, infatti, sono stati presi a un comune che ce li ha gentilmente offerti. Questo perché la narrazione sul problema dell’immigrazione è spesso stata svuotata dei suoi reali contenuti, ovvero il racconto della vita di queste persone, e si sia invece concentrati sul contorno, sul problema in generale o sul fatto che potesse essere una risorsa, ma senza ben capire come trattarla», ha raccontato Romano Mameli a una platea attenta di giovani studenti nel corso dell’Open Day. Un’operazione che doveva essere a dimensione collettiva, come sono tutte le iniziative di guerrilla art che di solito lasciano un alone di mistero intorno all’azione per renderla più compartecipata, ma che ha fatto saltare fuori (consapevolmente) il nome dell’autore, comunicando così ufficialmente la paternità del progetto. «Una scelta ponderata – spiegano i promotori – per garantire un po’ di tranquillità alle persone che sono state ritratte e che si sono prestate a questo progetto, i cui diritti sono già labili e che spesso versano in non poche difficoltà». Una dimensione collettiva restituita comunque nella rete dei contatti collegate alle azioni di guerrilla art che ha permesso a questo progetto partito da Cagliari, San Teodoro e Olbia, di svilupparsi per arrivare poi a Bologna, Rimini e altre città italiane, ottenendo una buona copertura mediatica. Un’idea per dare voce a persone che solitamente non ce l’hanno e che sostituisce i volti dei politici con i volti di chi non è rappresentato, o lo è solo in parte.

E ancora durante la mattinata si è tenuta la presentazione dei corsi triennali a cura dei coordinatori e dei docenti IED, visite guidate in tutte le aule con il supporto degli studenti, esposizioni dei progetti realizzati dagli studenti, installazioni, info point e advisor a disposizione sull’offerta formativa, le strutture e sui servizi proposti, presentazione del bando per le borse di studio e delle agevolazioni sulle iscrizioni, e in chiusura buffet e musica in giardino.

«Studiare allo IED, oggi. È crescere progettando, è essere contemporanei e proiettati nel futuro, è acquisire sin dal primo giorno le competenze per entrare nel mondo del lavoro, è fare parte e essere protagonisti del mondo della creatività e della innovazione. Ed è per docenti e insegnanti competenti e appassionati una rinnovata gioia vedere l’evoluzione e la crescita, culturale, nelle abilità professionalizzanti, ma anche personale, dei nostri studenti», ha spiegato Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.