16 April, 2024
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Un lungo fine settimana fatto di jazz, ma anche di mostre, convegni, teatro, visite alla scoperta del territorio e lezioni di propedeutica musicale per i più piccoli. Dal 21 al 23 luglio ritorna Seui in musica, appuntamento giunto alla quarta edizione, pensato per animare il più importante centro della Barbagia di Seulo. Organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione ha per direttori artistici due studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Luigi Murgia e Fabrizio Mura. Che per l’occasione hanno pensato a un programma in cui il jazz si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni e in cui figurano diversi nomi di sicuro richiamo: dal sassofonista Gavino Murgia, che la sera del 22 luglio si esibirà in duo con Luciano Biondini, al pianista Paolo Carrus, di scena il 23 luglio con il Manuela Mameli 4et, sino ad Alessandro Diliberto e Peter Waters, altri apprezzati pianisti attesi il 22 e 23, passando per Fabio Furìa, bandoneonista considerato tra i più interessanti del panorama europeo, la cui esibizione è attesa per il 21 luglio. Per la prima volta Seui in musica ospita anche il teatro con lo spettacolo, domenica 23 luglio, “Il mio nome è Django”, ispirato alla vita del chitarrista Django Reinhardt.

In tutto saranno una quindicina le formazioni che da mattina a sera si esibiranno nella suggestiva piazza San Giovanni, nel centro storico di Seui, in una no-stop musicale che sarà presentata dal noto esperto di jazz Stefano Fratta. Formazioni composte anche da giovani studenti e docenti del Conservatorio che proporranno al pubblico i loro progetti originali.

Accanto alla musica, la manifestazione propone anche un ricco cartellone di iniziative collaterali: dalle due mostre “I protagonisti del jazz”, che vedrà esposte le fotografie di Giulio Capobianco, e “Il jazz secondo Paolo Piga” che proporrà una carrellata di scatti realizzati da Paolo Piga, al convegno “I colori del jazz”, curato da Alessandro Diliberto, sino al trekking urbano, una camminata alla scoperta degli angoli più suggestivi del paese.

Venerdì 21 luglio a inaugurare l’edizione 2017 di Seui in musica sarà, alle 18.00, il Sofia Trio, formazione composta da Luca Deriu, Mario Meloni e Fabrizio Fogagnolo. Alle 19,30, si prosegue con i Nanay Cucas (Andrea Schirru, Carlo Depau e Marco Caredda) mentre alle 21.30 è la volta dei Just for the Curious, formazione composta da Giovanni Mameli, Andrea Parodo, Matteo Sedda e Nicola Vacca.

Alle 22,30, arriva l’attesa esibizione di Fabio Furìa, per l’occasione in duo con Walter Agus, mentre a chiudere la serata sarà (a mezzanotte) l’Hammond Trio, composto da Andrea Schirru, Giovanni Mameli e Andrea Murtas.

La giornata di sabato si apre alle 11.00, nella Palazzina Liberty, all’interno del percorso museale seuiense, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Giulio Capobianco. Alle 12.00, l’appuntamento è all’M Cafè, nella piazza principale di Seui, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Nel pomeriggio si riprende con uno spazio dedicato alla riflessione nel convegno, curato da Alessandro Diliberto, “I colori del jazz”. Alle 18,00, si ricomincia a suonare: sale sul palco l’Har Up Trio (Andrea Morelli, Maso Spano, Alessandro Garau), seguito, alle 19.00, dai Trioxide (Thomas Sanna, Edoardo Raimondo Meledina, Pietro Frongia). Ancora musica per l’aperitivo delle 20, questa volta al Biondo bar: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Michela Saba e Luca Cocco. Alle 21,30 i riflettori sono tutti per il sassofonista nuorese Gavino Murgia, in duo in questa serata con il fisarmonicista Luciano Biondini. Alle 22.30 arriva un altro degli appuntamenti più attesi: il concerto dell’Alessandro Diliberto trio (insieme al pianista cagliaritano ci saranno il contrabbassista algherese Nicola Muresu e il batterista torinese Enzo Zirilli).

La chiusura si serata è affidata ancora una volta a una giovane band: a mezzanotte si esibisce l’Ozone Park, formata da Davide Buzzo, Giuseppe Chironi, Gianluca Cossu e Alessandro Masala.

Domenica ancora una volta la giornata si apre alle 11 nella Palazzina Liberty con l’apertura della mostra “Il jazz secondo Paolo Piga”, appuntamento seguito, alle 12 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Michela Saba e Luca Cocco.

Alle 17 al Centro Polivalente “Is minadoris” arriva uno dei massimi esperti in Sardegna di musica, e in particolare di jazz: Claudio Loi inconterà il pubblico per parlare di “10 anni di Jazz in Sardegna”.

Tributo ai Beatles nell’appuntamento delle 18.00, dal titolo, non casuale, di “Magical mistery tour”: saranno sul palco Peter Waters insieme a Matteo Sedda, Alessandro Atzori e Ignazio Sechi. Alle 19.00, si prosegue con l’ensemble Manuela Mameli 4et: sul palco oltre alla Mameli, anche Paolo Carrus, Matteo Marongiu e Alessandro Garau.

Al tramonto aperitivo al Biondo Bar con la musica di Martina Garau e Gianluca Tozzi e poi di nuovo tutti in piazza San Giovanni per ascoltare l’Angiolini 4et: sul palco ci saranno Alessandro e Andrea Angiolini, Matteo Marongiu e Roberto Migoni.

Alle 22.30 il sipario sulla quarta edizione di Seui in musica si chiude con “Il mio nome è Django”, un intenso spettacolo teatrale a cura di Paolo Putzu e Roberta Bochetta, accompagnato dalle musiche dei Mambo Django e dalla coreografia della ballerina Donatella Martina Cabras.

Durante la tre giorni di musica  sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. E’ in programma anche un trekking urbano. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Ambra Beretta.

«Questa collaborazione che ci vede ancora una volta protagonisti, pone in evidenza quanto l’imprenditorialità e la capacità performativa dei nostri studenti e dei nostri docenti debba essere ancor più supportata e valorizzata – afferma la direttrice del Conservatorio, Elisabetta Porrà – Sono fiera di dirigere questa istituzione che ha al suo interno tanta competenza e idee.»

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E’ tutto pronto, a Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo per “Seuinnusica”, il lungo fine settimana tra jazz, propedeutica musicale per i più piccoli e riscoperta dei gioielli del territorio.

Organizzata dal comitato “Seui in musica”, in collaborazione con il Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina”, domani la rassegna sarà inaugurata (alle 17.00 nel centro Polivalente) da un concerto dei Three steps, formazione composta da Giovanni Mameli (chitarra elettrica), Andrea Sanna (piano elettrico) e Andrea Parodo (basso elettrico).

Cominceranno così le esibizioni che sino a notte, poi ancora sabato per tutto il giorno, sino alla chiusura finale di domenica, vedranno esibirsi tra le vie del centro del paese 15 formazioni  tra le quali spiccano il quintetto The Jazz Passengers, composto da Marco Argiolas, Massimo Carboni, Paolo Carrus, Massimo Tore, Roberto Migoni e lo Standards Trio, formato da Mariano Tedde, Nicola Muresu, Luca Piana.

A fare da corollario alla no- stop musicale, che quest’anno giunge alla terza edizione, saranno, sabato 23 alle 17.00, nel Centro Polivalente, l’incontro dal titolo .00, in cui Roberto Migoni, docente di Batteria jazz e musica d’insieme al Conservatorio di Cagliari, offrirà una panoramica sulla storia e l’evoluzione della musica jazz dalle origini. E’ da segnalare anche la propedeutica musicale per bambini, guidata da Ambra Beretta, e le visite guidate nel Percorso museale (comprende il Carcere Spagnolo, risalente al 1647, la Galleria Civica che ospita una collezione di tele del 1600, la Casa Farci, la Palazzina Liberty e Sa Omu de sa maja).

Domani, dopo il concerto di inaugurazione, la serata andrà avanti (ore 18 nel Centro Polivalente) con  l’esibizione dei Trenores di Neoprene, formazione che propone brani originali, composta da Francesco Sangiovanni (sax baritono) Massimo Spano (basso elettrico) Stefano Vacca (Batteria Percussioni), mentre alle 19.00 sarà la volta degli Elettroflebo, formazione guidata dal batterista-compositore Sergio Mattana. Alle 20 l’appuntamento è con le note del duo composto da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (chitarra). Giusto una pausa per la cena ,alle 21.30 si riprende sino a notte: si comincia con la formazione Hip Jazz, progetto originale del trombettista Matteo Sedda a cui seguiranno (ore 22.30) i Santana Tribe e gli SVM (ore 23.30), formazione composta da Andrea Sanna, Nicola Vacca e Mauro Medde, che nel 2014 è stata selezionata da una giuria di esperti, tra i quali  Renzo Arbore, per la partecipazione al festival Umbria Jazz. La serata si chiude con la musica della jam session in programma dalla mezzanotte e mezza.

Sabato 23 la musica riprende alle 10.30 con gli Street Ramblers che invaderanno con le loro note le diverse vie del paese. Alle 11.00, nel Centro Polivalente, sarà il momento dell’esibizione di The man and the journey, progetto originale fondato dal bassista Matteo Muntoni, mentre alle 12.00 si esibirà il duo composto da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Alle 17 arriva l’atteso appuntamento con la guida all’ascolto: nel Centro Polivalente Roberto Migoni terrà l’incontro intitolato “Jazz: istruzioni per l’uso”, una panoramica sulla storia e l’evoluzione della musica jazz dalle origini ad oggi. Dalle 18 si riprende con la musica con l’esibizione dei Khotan 4et, formazione che propone brani originali del chitarrista Gianluca Tozzi, con Maurizio Floris (sax tenore), Emanuele La Barbera (basso elettrico) e Andrea Desogus (batteria), a cui seguirà (ore 19.00) l’organico Rural electrification orchestra reload, progetto originale del bassista Massimo Spano. La serata proseguirà con il duo Almost Happy, seguito a ruota da Tedde Muresu Piana standard trio (ore 21.30), The jazz passengers (ore 22.30) e The Crazy Ramblers hot jazz orchestra. Quest’ultima¸ guidata dal sassofonista Maurizio Floris, è l’unica orchestra isolana in puro stile jazz anni ’20: salirà sul palco alle 23,30 per lasciar posto, a partire dalla mezzanotte e mezza, a una nuova notte di jam session.

Domenica 24 l’appuntamento è alle 11.00: nel centro polivalente si esibiranno davanti al pubblico i piccoli allievi della Banda musicale di Seui “Gioacchino Rossini, importante punto di riferimento del territorio, attiva fin dal 1922. Alle 12 con il concerto dell’ensemble “Seuinmusica” calerà definitivamente il sipario sull’edizione targata 2016 della rassegna.

Per i più piccoli sono da non perdere le attività dei laboratori: sabato 23 alle 9.30 la maestra Ambra Beretta proporrà attività ludico formative. Sempre sabato, ma alle 15.00, è in programma la propedeutica musicale.

Mariano Tedde 2 Nicola Muresu Paolo Carrus Seui in musica- locandinaPietro Mura, seuese classe 1915, posa con la maglietta del festival

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto, propedeutica musicale per bambini e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

Organizzata dal comitato “Seui in musica” in collaborazione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione, giunta alla terza edizione, ha per direttori artistici tre studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia. Che, con gli altri componenti del comitato organizzatore, animati dalla passione per la musica e dalla voglia di rilanciare il territorio, insieme ad associazioni come la locale Banda musicale “Rossini”, attiva da più di novant’anni, hanno messo in piedi un fitto cartellone di appuntamenti. Appuntamenti in cui il jazz più puro si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni, con molti progetti originali, alcuni dei quali l’anno scorso hanno partecipato all’European Jazz Expò, e la presenza di artisti e formazioni di sicuro richiamo per gli amanti del genere, come il quintetto The Jazz Passengers, composto da Marco Argiolas, Massimo Carboni, Paolo Carrus, Massimo Tore, Roberto Migoni; e lo Standards Trio, formato da Mariano Tedde, Nicola Muresu, Luca Piana.

Complessivamente saranno 15 le formazioni che da mattina a sera si alterneranno nel suggestivo centro storico di Seui. A fare da corollario alla no- stop musicale saranno, sabato 23, l’appuntamento con la guida all’ascolto, curato da Roberto Migoni, docente di Batteria jazz e musica d’insieme al Conservatorio di Cagliari, la propedeutica musicale per bambini, guidata da Ambra Beretta, e le visite guidate nel Percorso museale (comprende il Carcere Spagnolo, risalente al 1647, la Galleria Civica che ospita una collezione di tele del 1600, la Casa Farci, la Palazzina Liberty e Sa Omu de sa maja).

Venerdì 22 luglio, ad inaugurare “Seui in musica” sarà, alle 17.00 al centro Polivalente, un concerto dei Three steps, formazione composta da Giovanni Mameli (chitarra elettrica), Andrea Sanna (piano elettrico), Andrea Parodo (basso elettrico). Alle 18.00 nel Centro Polivalente, seguirà l’esibizione dei Trenores di Neoprene, formazione che propone brani originali, composta da Francesco Sangiovanni (sax baritono), Massimo Spano (basso elettrico), Stefano Vacca (Batteria Percussioni), mentre alle 19.00 sarà la volta degli Elettroflebo, formazione guidata dal batterista-compositore Sergio Mattana.

Alle 20 l’appuntamento è con le note del duo composto da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (chitarra). Giusto una pausa per la cena a alle 21.30 si riprende sino a notte: si comincia con la formazione Hip Jazz, progetto originale del trombettista Matteo Sedda a cui seguiranno (ore 22.30) i Santana Tribe e gli SVM (ore 23.30), formazione composta da Andrea Sanna, Nicola Vacca e Mauro Medde, che nel 2014 è stata selezionata da una giuria di esperti, tra i quali Renzo Arbore, per la partecipazione al festival Umbria Jazz.  La serata si chiude con la musica della jam session in programma dalla mezzanotte e mezza.

Sabato 23 la musica riprende alle 10.30 con gli Street Ramblers che invaderanno con le loro note le diverse vie del paese. Alle 11.00 nel Centro Polivalente sarà il momento dell’esibizione di The man and the journey, progetto originale fondato dal bassista Matteo Muntoni, mentre alle 12 si esibirà il duo composto da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Alle 17.00 arriva l’atteso appuntamento con la guida all’ascolto: nel Centro Polivalente Roberto Migoni terrà l’incontro intitolato “Jazz: istruzioni per l’uso”, una panoramica sulla storia e l’evoluzione della musica jazz dalle origini ad oggi. Dalle 18.00 si riprende con la musica con l’esibizione dei Khotan 4et, formazione che propone brani originali del chitarrista Gianluca Tozzi, con Maurizio Floris (sax tenore), Emanuele La Barbera (basso elettrico) e Andrea Desogus (batteria), a cui seguirà (ore 19) l’organico Rural electrification orchestra reload, progetto originale del bassista Massimo Spano. La serata proseguirà con il duo Almost Happy, seguito a ruota da Tedde Muresu Piana standard trio (ore 21.30), The jazz passengers (ore 22.30) e The Crazy Ramblers hot jazz orchestra. Quest’ultima¸ guidata dal sassofonista Maurizio Floris, è l’unica orchestra isolana in puro stile jazz anni ’20: salirà sul palco alle 23,30 per lasciar posto, a partire dalla mezzanotte e mezza, a una nuova notte di jam session.

Domenica 24 l’appuntamento è alle 11.00: nel centro polivalente si esibiranno davanti al pubblico i piccoli allievi della Banda musicale di Seui “Gioacchino Rossini”, importante punto di riferimento del territorio, attiva fin dal 1922. Alle 12.00 con il concerto dell’ensemble “Seuinmusica” calerà definitivamente il sipario sull’edizione targata 2016 della rassegna.

Per i più piccoli sono da non perdere le attività dei laboratori: sabato 23, alle 9.30, la maestra Ambra Beretta proporrà attività ludico formative. Sempre sabato, ma alle 15.00, è in programma la Propedeutica musicale.

«E’ con molto entusiasmo che ho accolto la proposta di collaborazione con il Festival Seuinmusica – dice Elisabetta Porrà, direttrice del Conservatorio – Gli animatori della rassegna sono tutti studenti ed ex studenti del Dipartimento jazz della nostra istituzione. La nostra scuola è un crocevia di codici e di linguaggi, io penso ad un Conservatorio concepito come centro di formazione ma anche di produzione e di ricerca musicale».

«Il jazz, da tempo diventato una delle espressioni musicali maggiormente praticate in Sardegna, rappresenta un linguaggio musicale che il Conservatorio da tempo sostiene con i suoi corsi di altissimo livello – dichiara Gianluca Floris, presidente del “Giovanni Pierluigi da Palestrina” – Crediamo sinceramente che attività come queste siano uno dei migliori veicoli per far conoscere un’area così affascinante come il Montarbu e tutta la Barbagia di Seulo, di cui  Seui è uno dei centri più importanti e carichi di potenzialità culturali ed economiche».

Per gli organizzatori del Comitato Seuinmusica si tratta di «un festival, un’idea, una sfida, che ha come obbiettivo la valorizzazione del territorio attraverso la musica».

L’ingresso a diversi appuntamenti della rassegna è gratuito.

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Paolo Recchia_8608

Mercoledì 30 marzo, alle 22.00, al Jazzino Jazz Club di Cagliari, è in programma un incontro straordinario tra uno dei migliori altosassofonisti della scena europea, Paolo Recchia apprezzato per la sensibilità la forza e la chiarezza espressiva del suo suono e uno dei migliori pianisti di oggi, Luca Mannutza. Entrambi cresciuti come leader nei loro rispettivi ensemble, propongono alcuni tra i più famosi standard della tradizione jazzistica e brani di propria composizione in un dialogo creativo fatto di poliritmie e metriche dispari che danno alla band un sound nuovo, personale e allo stesso esplosivo. La formazione si completa con due apprezzati e talentuosi musicisti cagliaritani: Nicola Muresu al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria.

Il giorno dopo il concerto, giovedì 31 marzo dalle ore 15.00 alle 18.00, sempre al Jazzino Jazz Club di Cagliari, Paolo Recchia e Luca Mannutza terranno una masterclass di jazz, durante la quale esploreranno svariati argomenti tra cui l’importanza dello studio del suono, della ricerca del “proprio” suono, della pratica dell’improvvisazione, del ruolo del solista e quello della sezione ritmica e della loro interazione (il cosiddetto interplay); infine spazio allo studio e all’approfondimento di alcuni standard della tradizione jazzistica americana.

Carlo Ditta (m)Alessandro Atzori Gianrico Manca

Il quartetto del chitarrista Carlo Ditta chiude domani al Lazzaretto di Cagliari la 18ª rassegna “Forma e Poesia nel Jazz”. Alle 20.00 recupera il concerto rinviato lo scorso 17 maggio per maltempo. Ad affiancare il chitarrista (nato a Firenze nel 1971, ma presto trapiantato a Cagliari) saranno Mariano Tedde al pianoforte e al piano Rhodes, Alessandro Atzori al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria. Ingresso a cinque euro con consumazione.

Dopo il fortunato disco di esordio, in cui rendeva omaggio al grande Grant Green, uno dei chitarristi che più ha ispirato il suo stile, Carlo Ditta presenta un progetto di musiche originali nel quale confluiscono tutte le più importanti influenze del suo percorso musicale. Black American Music sapientemente suonata da quattro musicisti d’eccezione che collaborano da più di vent’anni, per un concerto che si annuncia ricco di energia e interplay.

Carlo Ditta ha iniziato lo studio della chitarra a soli otto anni, appassionandosi dapprima al blues e al soul, poi al jazz. Affinato lo studio della musica afroamericana con il pianista Luca Mannutza e della chitarra con Peter Bernstein e attraverso varie masterclass, nel 2002 ha iniziato l’attività concertistica che lo porterà a suonare con musicisti come Max Ionata, Daniele Tittarelli, Nicola Angelucci, Nicola Muresu, Max D’Avola, Barend Middelhoff, Francesco Lento, Matteo Raggi, Stefano D’Anna, Massimo Carboni, Alberto Gurrisi, Marco Loddo, Piero Di Rienzo, Vittorio Sicbaldi e lo stesso Luca Mannutza. Nel 2012 esce per la Widesound Records il suo primo album, “Talkin’ about Mr Green”, che riscuote il favore del pubblico e della critica ricevendo lusinghiere recensioni nelle riviste specializzate.