28 March, 2024
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Dopo il concerto del 6 maggio, dedicato alla figura di Renato Fasano, gli appuntamenti concertistici del IX Festival pianistico del Conservatorio che quest’anno ha per sottotitolo “…80 ma non li dimostra…”, proseguono lunedì 13 maggio. Alle 20,30, ancora una volta nell’auditorium del “Da Palestrina”, è in programma un omaggio a un’altra figura di spicco nella storia dell’istituzione musicale: Oscar Crepas. Per l’occasione si esibirà il Quartetto Andala (formato dai violinisti Giorgio Oppo e Corrado Masoni, dal violista Luigi Moccia, dal violoncellista Andrea Pettinau) che proporrà i Quartetti n. 8 op. 110 di Dmitri Shostakovich e in fa maggiore di Maurice Ravel.

Si prosegue lunedì 20 maggio, sempre alle 20,30, con una serata dedicata al maestro Ennio Porrino, incentrata su alcune delle sue più interessanti composizioni cameristiche. Protagonisti saranno i pianisti c, il soprano Paola Spissu, l’organista Benedetta Porcedda il violinista Marco Ligas e il violoncellista Oscar Piastrelloni.

Lunedì 27 maggio, alle 18.00, secondo appuntamento con “Invito al Concerto”, curato dal presidente del Conservatorio Gianluca Floris: saranno ricordate le figure artistiche dei Maestri Arrigo Pola, Roberto Pellegrini e Nino Bonavolontà. Lo stesso giorno, ma alle 20,30 l’Auditorium ospiterà “Gran Galà” lirico in memoria di Arrigo Pola. Protagonisti saranno i soprani Ilaria Vanacore, Maria Grazia Piccardi e Vittoria Lai, i mezzosoprani Laura Spano e Lara Rotili, i tenori Francesco Scalas, Michelangelo Romero, Marco Puggioni e Mauro Secci, il baritono Gabriele Barria ed il basso Francesco Leone accompagnati al pianoforte da Riccardo Leone.

Il concerto di lunedì 3 giugno sarà dedicato al ricordo di Roberto Pellegrini, docente di Percussioni al “Da Palestrina” e musicista di grande sensibilità, scomparso nel 2014. Sul palcoscenico dell’auditorium si esibiranno in “Workers Union” di Louis Andriessen i “Percussionisti del Conservatorio”, ensemble formato da Gianluca Cossu, Silvia Cossu, Daniele Landis, Marta Dessì, Gianluca Marroccu, Paolo Susnik, Cinzia Curridori, Noemi Steri, Davide Collu, Enrico Locci, Andrea Peddis, Mattia Fozzi Roberto Migoni e Francesco Ciminiello, ed il “Massimo Ferra Trio” formato da Massimo Ferra alla chitarra, Massimo Tore al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria.

Sarà dedicato al Maestro Nino Bonavolontà l’ultimo concerto della programmazione primaverile del Festival, il 6 giugno: alle 18.00, si esibiranno le compagini orchestrali e corali del “Pierluigi da Palestrina” guidate da Alberto Pollesel e Pompeo Vernile in un programma interamente beethoveniano.

Il festival tornerà in autunno e proporrà oltre ad una conferenza e due incontri di “Invito al concerto” altre sei serate musicali nel corso delle quali verranno ricordate le personalità artistiche di altri due grandi direttori del “Pierluigi da Palestrina”: i Tito Aprea e Franco Margola. Saranno ricordate anche alcune grandi figure di docenti come la pianista Anna Paolone Zedda, il musicologo Ernesto Paolone, la pianista Arlette Giangrandi Eggmann, il violinista Renato Giangrandi, la pianista Angela Pintor Artizzu, il violoncellista Salvatore Pintor ed il compositore Franco Oppo.

Ideato dal pianista e docente del “Da Palestrina” Stefano Figliola, il Festival quest’anno è dedicato agli 80 anni dell’istituzione musicale. «Per questa IX edizione – sottolinea Stefano Figliola – il Festival ha dovuto necessariamente cambiare pelle per trasformarsi in un vero e proprio grande festival musicale, e questo per consentire di poter adeguatamente ricordare alcune tra quelle personalità artistiche che a vario titolo ne hanno segnato la storia in questi 80 anni».

Per tutti i Concerti del Festival è previsto un biglietto d’ingresso di 5 euro. Prevendita un’ora prima del Concerto

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Ancora due giorni di musica, libri e spettacolo, con la travolgente comicità di Francesco Paolantoni che domenica 15 luglio a Dolianova chiuderà la terza edizione del festival Street Books. A Villa de Villa l’attore presenterà alle 21.00 il suo libro “Improvvisamente… Niente”, e poi dalle 22.30 condividerà il palco con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero, per un trio d’eccezione che con lo spettacolo “Le storie siamo noi” completerà nel segno del varietà il programma della manifestazione, organizzata dal Circolo dei Lettori Miele Amaro.

Sabato 14 invece, nella penultima giornata del festival, Street Books tornerà nello splendido scenario del sagrato della cattedrale di San Pantaleo dove alle 21 andrà in scena “Liricanto, letteratura per la musica”, con i cori Inkantos D’Olia di Dolianova e Cantores Mundi di Cagliari, la soprano Paola Spissu ed il pianista Marco Schirru, diretti da Boris Smocovich. Sarà un viaggio attraverso i libretti d’opera e letteratura, alla scoperta del rapporto c’è fra testo e musica nel melodramma. 

Il programma di sabato si aprirà alle 19.00 a Villa de Villa con “Che Musica! 20 rockstar leggendarie”, un appuntamento dove i più piccoli potranno ascoltare la vita e le musiche delle leggende del rock dalle parole di Laura Pusceddu e dai brani eseguiti dal cantante Marco Leo. Dai Nirvana ai Rolling Stones, dai Pink Floyd a David Bowie, fino ai Daft Punk: venti musicisti rivoluzionari, le cui vite sono un grande esempio di volontà, determinazione, libertà e coraggio di essere se stessi.

Dopo il consueto appuntamento con i Racconti DiVini (dedicato a Perlas, un Nuragus di Cagliari DOC delle Cantine di Dolianova), la serata proseguirà alle 22.45 a Villa de Villa con “Street Tube”, un viaggio planetario alla scoperta delle videoproduzioni indipendenti più innovative e all’avanguardia, un’immersione nelle immagini e nei suoni dei videomakers che stanno cambiando i paradigmi della video arte a cura di Video Vision.

La travolgente comicità di Francesco Paolantoni sarà invece al centro dell’ultima giornata dei Street Books. Domenica 15 luglio appuntamento alle 21.00, alla Villa de Villa con la presentazione di “Improvvisamente… Niente”, un libro che rappresenta una vera summa del linguaggio dell’attore e scrittore noto per le sue continue contaminazioni tra il reale e il surreale. La comicità dissacrante che l’ha reso famoso attira sempre l’attenzione sui significati e sui valori delle cose, anche quando sembra che tutto sia solo un gioco volto a strappare una risata. Francesco Paolantoni (che sarà presentato da Gianni Stocchino) cerca di creare una costante interazione tra lettore e scrittore. Un’operetta di rara forza, un incastro perfetto tra impegno e comicità.

«Nella mia carriera ho scritto tanto, per il teatro e per la televisione, ma un libro non mi ero mai sognato di farlo – spiega Francesco Paolantoni –. Ci ho provato. Avevo voglia di raccontare, di emozionare, di esprimermi. Scrivendo ho provato una sensazione diversa dal solito, di libertà di pensiero, di libero sfogo, di benessere mentale. Ho raccontato storie stralunate e surreali, che è un po’ il mio modo di leggere il mondo. Mi sono divertito a scriverle e spero che lo stesso possa accadere a chi le legge. Ormai è fatta, il libro c’è e io ho provato un po’ la sensazione da romanziere. Mi basta. Ecco, forse il senso è proprio questo, raccontare le storie serve, innanzitutto, a chi le scrive. Poi una volta che sono scritte su un libro, rappresentate in scena o raccontate al bar diventano di chi le legge e di chi le ascolta. Diventano di tutti. Perché ognuno ha le sue storie e le storie siamo noi.»

Francesco Paolantoni sarà ancora in scena alle 22.30 per lo spettacolo di chiusura del festival “Le storie siamo noi”, in cui dividerà il palco con l’attrice Manuela Zero e lo showman Demo Mura, e in cui si renderà omaggio alla contaminazione tra le arti sceniche con tre artisti poliedrici, ciascuno con le proprie attitudini ma che sul palco si integrano, dando vita a una sorta di gran varietà intenso, spassoso e travolgente.

Gli appuntamenti finali della terza edizione di Street Books saranno preceduti alle 19 dallo spettacolo “Sogno ad occhi aperti”, esito scenico della Libera Colonia delle Arti (campus estivo teatrale per bambini dai 5 ai 10 della compagnia Il Salto del Delfino) e dal consueto Racconto DiVino che alle 20.45 vedrà protagonista il Moscato di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova.

Sia sabato 14 che domenica 15 sarà inoltre attivo il servizio Bibliositting, mentre Gerardo Ferrara darà l’appuntamento alla prossima edizione proponendo l’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova), l’Almanacco di questo giorno e di quello dopo e i Titoli di coda a cura di Video Vision.

 

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Torna a Dolianova il festival Street Books che dal 6 al 15 luglio proporrà dieci serate all’insegna della letteratura, dell’arte, della musica e del teatro, con un occhio di riguardo anche ai prodotti enogastronomici del territorio. “Le storie siamo noi” sarà il tema di questa terza edizione della manifestazione, i cui ospiti di punta saranno lo scrittore Stefano Benni (protagonista della giornata di domenica 8 luglio), il cantautore Mimmo Locasciulli, in concerto lunedì 9, e l’attore comico Francesco Paolantoni, in scena domenica 15 luglio con lo showman Demo Mura e l’attrice Manuela Zero.

Ma nell’incantevole scenario del sagrato della cattedrale romanica di San Pantaleo e della Villa de Villa ci saranno anche la firma emergente del noir al femminile Sara Bilotti (suo il romanzo “I giorni dell’ombra”) e una nutrita pattuglia di autori isolani che si stanno imponendo all’attenzione del grande pubblico: da Francesco Abate (ora in libreria con “Torpedone trapiantati”) ad Andrea Melis (sue le poesie “Piccole tracce di vita”), da Cristina Caboni a Vanessa Roggeri (note ai lettori di tutt’Italia per i romanzi “La rilegatrice di storie perdute” e “La cercatrice di corallo”), fino a Piergiorgio Pulixi, autore del recente noir rivelazione “Lo stupore della notte”.

Un programma forte di sessantacinque appuntamenti che sarà arricchito anche dagli scrittori Riccardo Solinas e Gianfranco Liori, dagli attori Nicola Michele, Raffaele Chessa, Giacomo Casti ed Elio Turno Arthemalle, dalle cantanti Rossella Faa e Dalila Kayros, dal cantante Marco Leo, dai gruppi musicali Le Pannistesi e I Begli Elementi, dai cori Inkantos D’Olia e Cantores Mundi, dal regista Bepi Vigna, dal Circolo Musicale Parteollese, dai musicisti Danilo Casti, Marco Leo, Raoul Moretti, Matteo Martis, Renzo Cugis, Marco Schirru e Boris Smocovich, dalla soprano Paola Spissu e dall’artista Manuel Carreras.

Organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino e sostenuto dall’amministrazione comunale di Dolianova e dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, il festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova proporrà inoltre ogni giorno dalle 21 alle 22.30 il servizio Bibliositting (grazie al quale anche i più piccoli potranno scoprire il piacere della lettura con Eliana Aramu e Lara Zanda), l’appuntamento con Dario Cosseddu e la sua rubrica “Madame Bovary c’est moi” (dedicato alla vita segreta dei grandi nomi della letteratura) e con il Bibioterapista Giorgio Polo, che in maniera ironica prescriverà la lettura di libri ai suoi “pazienti” tutti i giorni dalle 20.15 alle 21.00 a Villa de Villa. Ma ci sarà spazio anche per i Racconti DiVini, con nove prodotti delle cantine di Dolianova proposti in degustazione e raccontati, tra letteratura e musica, insieme all’Almanacco di questo giorno e di quello dopo a cura di Gerardo Ferrara, all’Intervallo (con le foto edite e inedite di Dolianova) e i Titoli di coda, a cura di Video Vision.

Da ammirare e accarezzare invece saranno i libri di legno, le sculture di Francesco Picciau veri e propri elementi scenografici ma anche comodi arredi, pezzi unici, d’artista, creati appositamente per il palco di Street Books.

Il programma della terza edizione di Street Books si apre venerdì 6 luglio con l’anteprima del Festival. A partire dalle 21.oo, sul Sagrato della Cattedrale di San Pantaleo, appuntamento con “Viva Street Books (cun Nuragus)!”. Lo scrittore Ricardo Solinas, il duo musicale de Le Pannistesi, gli alunni della 3C della scuola Primaria di Dolianova, il giornalista Piersandro Pillonca, tutto il cast di Street Books 2018 daranno vita ad una grande festa popolare, organizzata in collaborazione con i maestri dell’accoglienza parteollese de Is Bixinaus. Un appuntamento nel segno della condivisione e dell’allegria per presentare al pubblico il programma del Festival ed incontrare Ricardo Solinas con il suo nuovo romanzo, “Nuragus”.

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Il Fondo Ambiente Italiano svolge nel panorama nazionale una triplice funzione; la prima, le attività disensibilizzazione e pedagogia volte alla cultura del bello e della conoscenza dell’immenso patrimonio paesaggistico e culturale. La seconda consta nel complesso di azioni volte al mantenimento delle proprietà e della struttura scientifica e tecnica propria della Fondazione. La terza, l’impegno attivo verso luoghi, opere e monumenti da proteggere. Per tale motivo, a seguito del sisma che ha funestato il centro Italia, il FAI ha deciso di adottare un bene distrutto, nello specifico l’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua di Arquata del Tronto.

Non nasce oggi il profondo legame tra il FAI e il borgo: già nel marzo di quest’anno, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, la Fondazione aveva lavorato fianco a fianco con la cittadinanza e grazie all’impegno dei volontari della Delegazione FAI locale, aveva aperto al pubblico alcuni luoghi che ne raccontavano la storia, al fine di far conoscere a tutti gli italiani le eccellenze di questo territorio prezioso.

L’impegno del FAI – che in occasione del terremoto dell’Aquila del 2009 si è occupato del recupero della Fontana delle 99 canelle, diventato il primo monumento restituito al capoluogo abruzzese, e nel 2012 del restauro del Municipio di Finale Emilia distrutto dal terremoto – vuole essere un atto di partecipazione al dramma dellaì popolazione colpita dal sisma e un piccolo passo per il recupero dell’identità del borgo di Arquata del Tronto, un patrimonio prezioso che non può assolutamente andare perduto.

Il FAI Sardegna ha deciso di contribuire alla raccolta fondi volta ad iniziare il prima possibile i lavori di messa in sicurezza, recupero e restauro dell’Oratorio della Madonna del Sole. A tal fine, grazie al Comando Militare Autonomo della Sardegna e del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Cagliari, il 30 ottobre 2016, ore 18.00, presso la sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale, nel Chiostro dell’ex Noviziato dei Gesuiti, si terrà un concerto di beneficenza, patrocinato dall’Università degli Studi di Cagliari, dall’Ufficio Scolastico Regione Sardegna e dall’Ente Regionale Fo.Re.S.T.A.S. I media partner dell’iniziativa sono il quotidiano L’Unione Sarda e le emittenti Videolina televisione e Radiolina.

La disponibilità di musicisti e cantanti lirici, che in totale gratuità presteranno la loro arte alla causa della serata, permetteranno l’esecuzione dei seguenti brani: Frédéric Chopin: Notturno op. 32 n.1; Franz Schubert: Die hirt auf dem felsen D950; Ralph Vaughan Williams: Silent moon da “the house of life”; Johannes Brahms: Allegro amabile; dalla sonata per clarinetto e pianoforte op.120 n. 2; Giuseppe Verdi: Ave Maria da “Otello”; Ralph Vaughan Williams: Love’s minstrels da “the house of life”; Wolfgang Amadeus Mozart: Allegro maestoso; dal concerto per flauto e orchestra in sol Maggiore kv 313; Giuseppe Verdi: Non t’accostare all’urna, dalle se Romanze.

Si esibiranno Manuele Pinna (pianoforte), Paola Spissu (soprano), Andrea Onnis (clarinetto), Martina Medda (clarinetto), Francesco Piano (baritono), Marina Onidi (flauto), Roberta Pinna (soprano).

Quale preludio al concerto, il Responsabile Paesaggio FAI Sardegna Franco Masala terrà una breve lectio sulla struttura del Complesso monumentale che ospiterà la serata.

L’ingresso sarà ad offerta e l’intero provente sarà devoluto ai fini del restauro.

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Stravagante, irriverente, provocatorio, in alcuni momenti mistico. A centocinquant’anni dalla nascita il Conservatorio di Cagliari celebra il compositore e pianista Erik Satie con “Modernità, modernismo e avanguardie: le arti perfomative del ‘900 e Satie”. Da domani, venerdì 21 ottobre, al 14 dicembre, cinque appuntamenti tra musica, teatro, conferenze, ricorderanno uno dei personaggi più controversi dell’inizio del secolo scorso, e aiuteranno anche a ripercorrere gli anni delle avanguardie, che segnarono la rottura col passato.

Ideata da Aurora Cogliando, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, la rassegna si apre domani alle 18.30 negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino a Cagliari) con un concerto di docenti e studenti del Conservatorio, le cui note condurranno dal tardo Romanticismo sino agli anni in cui visse Satie. Saranno proposte in particolare musiche di Stravinsky, Villa Lobos, Rachmaninov, Debussy, Granados, che vedranno protagonisti i pianisti Francesca Ugas, Francesco Ghiglieri, Gabriele Carta, Stefano Figliola ed il soprano Tiziana Capasso.

Il 28 ottobre, alle 18.00, nell’aula magna del Conservatorio si prosegue con una conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della belle époque. Un racconto per suoni e immagini”. Relatore sarà il docente Mario Carraro, che eseguirà anche alcuni brani di Satie. Voce: Tatiana Shyhina.

Venerdì 11 novembre la rassegna entra ancor più nel cuore del ‘900: alle 20 nell’Auditorium del Conservatorio, Matteo Amat di Sanfilippo (violino), Antonio Luciani, Lorenzo Marilotti (pianoforte) e il soprano Paola Spissu si misureranno con partiture di Busoni, Ravel, Poulenc, Ligeti. Un concerto imperdibile, che vedrà eseguire per la prima volta a la Sonata per violino e pianoforte di Busoni.

Ancora una conferenza il 23 novembre quando, alle 20.00, nell’aula magna del Conservatorio, Laura Quattrini, docente di Storia della musica, parlerà di “Musica per il teatro e musica per il cinema nella Francia degli anni ’20”: sarà un’occasione per conoscere, ad esempio, costumi e scenografie ideati da Pablo Picasso per gli spettacoli del tempo, o le musiche per film scritte dallo stesso Satie su testi di Jean Cocteau, scrittore, drammaturgo, poeta la cui fama si sparse in tutto il mondo.

Il 14 dicembre, alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, gran finale con “Tout Satie”, spettacolo teatrale  che vedrà protagonista l’attore Carlo Porru, che firma anche la regia. Nato da un’idea di Aurora Cogliandro, “Tout Satie” vedrà in scena anche l’attrice Stefania Deiana. Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’ensemble di fiati Palestrina, diretto da Mario Frezzato.

L’ingresso è libero.

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Stravagante, irriverente, provocatorio, in alcuni momenti mistico. A centocinquant’anni dalla nascita il Conservatorio di Cagliari celebra il compositore e pianista Erik Satie con “Modernità, modernismo e avanguardie: le arti perfomative del ‘900 e Satie”. Dal 21 ottobre al 14 dicembre, cinque appuntamenti tra musica, teatro, conferenze, ricorderanno uno dei personaggi più controversi dell’inizio del secolo scorso, e aiuteranno anche a ripercorrere gli anni delle avanguardie, che segnarono la rottura col passato.

Ideata da Aurora Cogliando, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, la rassegna si apre venerdì 21 ottobre, alle 18.30, negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino a Cagliari) con un concerto di docenti e studenti del Conservatorio, le cui note condurranno dal tardo Romanticismo sino agli anni in cui visse Satie. Saranno proposte in particolare musiche di Stravinsky, Villa Lobos, Rachmaninov, Debussy, Granados, che vedranno protagonisti i pianisti Francesca Ugas, Francesco Ghiglieri, Gabriele Carta, Stefano Figliola e il soprano Tiziana Capasso.

Il 28 ottobre, nell’aula magna del Conservatorio si prosegue con una conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della belle époque. Un racconto per suoni e immagini”. Relatore sarà il docente Mario Carraro, che eseguirà anche alcuni brani di Satie. Voce: Tatiana Shyhina.

Venerdì 11 novembre la rassegna entra ancor più nel cuore del ‘900: alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, Matteo Amat di Sanfilippo (violino), Antonio Luciani, Lorenzo Marilotti (pianoforte) e il soprano Paola Spissu si misureranno con partiture di Busoni, Ravel, Poulenc, Ligeti. Un concerto imperdibile, che vedrà eseguire per la prima volta a la Sonata per violino e pianoforte di Busoni.

Ancora una conferenza il 23 novembre quando, alle 20.00, nell’aula magna del Conservatorio, Laura Quattrini, docente di Storia della musica, parlerà di “Musica per il teatro e musica per il cinema nella Francia degli anni ’20”: sarà un’occasione per conoscere, ad esempio, costumi e scenografie ideati da Pablo Picasso per gli spettacoli del tempo, o le musiche per film scritte dallo stesso Satie su testi di Jean Cocteau, scrittore, drammaturgo, poeta la cui fama si sparse in tutto il mondo.

Il 14 dicembre, alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, gran finale con “Tout Satie”,  spettacolo teatrale  che vedrà protagonista l’attore Carlo Porru, che firma anche la regia.  Nato da un’idea di Aurora Cogliandro, “Tout Satie” vedrà in scena anche l’attrice Stefania Deiana. Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’ensemble di fiati Palestrina, diretto da Mario Frezzato.

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Auditorium 2Conservatorio di Cagliari

 

Con una serata dal titolo “Busoniana”, lunedì 11 luglio cominciano i concerti del VI Festival pianistico del Conservatorio, dedicato quest’anno alla figura di Ferruccio Busoni nel 150° anniversario dalla nascita. L’appuntamento, in programma alle 18.30 nell’Auditorium dell’istituzione musicale di Cagliari (in piazza Porrino), proporrà una serata interamente dedicata alle composizioni di Busoni.

Si comincia sulle note della Sonatina n° 3 per Pianoforte “Ad usum infantis”, che vedrà in scena Mario Carraro, per proseguire  con la Elegia n. 3 per pianoforte “Meine Seele bangt und hofft zu Dir”, suonata da Mirko Atzori. Sarà quindi la volta del brano Ciaccona in re minore per Pianoforte “dalla partita per violino solo BWV 1004”, suonata da Marcello Calabrò, seguita da “Kultaselle”, che vedrà sul palco Oscar Piastrelloni (violoncello) e Francesco Gianmarco (pianoforte). La serata prosegue con “Hebraische Lieder” e “An Babylon wassern”, che vedranno impegnati Paola Spissu (soprano) e Marco Schirru (pianoforte).

La serata si chiude con “Danze finlandesi op. 27 per Pianoforte a 4 mani” e “Fantasia fur eine Orgelwalze per 2 Pianoforti” che vedranno sotto i riflettori il duo pianistico composto da Aurora Cogliandro e Rosabianca Rachel.

Sommo pianista e compositore, Ferruccio Busoni è stato una personalità tra le più versatili e stimolanti del panorama musicale internazionale. Il Conservatorio di Cagliari lo omaggia con l’edizione 2016 del Festival Pianistico, divenendo così una delle poche istituzioni in Italia che dedica una rassegna al grande compositore e musicista.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival è organizzato dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.