18 April, 2024
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È Arisa la madrina dell’edizione 2020 del Premio Bianca d’Aponte di Aversa, il contest italiano per cantautrici ormai diventato un appuntamento di grande prestigio nel panorama musicale italiano. L’annuncio è stato dato in una serata speciale del Premio, tenutasi a Roma mercoledì sera al Teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, serata in cui è stato anche presentato il nuovo bando di concorso.

Ad Arisa spetterà il compito di presiedere la giuria nella prossima edizione del concorso, prevista al teatro Cimarosa di Aversa il 23 e 24 ottobre 2020, e di cantare ed incidere un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicato il Premio.

Il Premio Bianca d’Aponte, che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, arriverà nel 2020 alla sua 16a edizione. Il bando di concorso e la scheda di iscrizione sono disponibili su www.premiobiancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 28 aprile.

Arisa segue altre esponenti di rilievo della musica in Italia che hanno svolto il ruolo di madrine nelle precedenti edizioni: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci e Fausta Vetere.

Ferruccio Spinetti, Tosca, Carlotta Scarlatto, Gaetano d'Aponte a Officina Pasolinione 2018

Nella serata di Roma si sono alternati sul palco la vincitrice assoluta del 2019 Cristiana Verardo, quella del premio della critica “Fausto Mesolella”, Lamine, e le altre finaliste di quest’anno Chiara Bruno, Eleonora Betti, La Tarma, Martina Jozwiak, Rebecca Fornelli, Giulia Ventisette e ChiaraBlue. In veste di ospiti, si sono invece esibiti Tosca, Musica Nuda, Giuseppe Anastasi, Alessio Bonomo, Giuseppe Barbera e Luigi Salerno. A condurre è stata Carlotta Scarlatto.

Intanto, su Sardegna 1 TV, ogni sabato alle ore 21.15 fino al 28 dicembre stanno andando in onda quattro speciali dedicati all’ultima edizione del Premio, curati da Ottavio Nieddu, con la realizzazione televisiva e la regia di Nino Gravino. Le trasmissioni sono fruibili in Sardegna sul canale 19 del digitale terrestre e ovunque in streaming sul sito www.sardegna1.it .

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Manca pochissimo alla scadenza del bando del 15° Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano per cantautrici. Ci si può iscrivere entro e non oltre il 27 aprile, seguendo le indicazioni presenti su: www.premiobiancadaponte.it e www.biancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita.

Le finali della 15ª edizione, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, sono previste per il 25 e 26 ottobre ad Aversa al Teatro Cimarosa. Le protagoniste saranno proprie le finaliste, provenienti da ogni parte d’Italia e senza preclusioni di genere, ma con loro saliranno sul palco anche nomi affermati della musica italiana di qualità, che saranno comunicati prossimamente.

Fra questi, Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) che, oltre a proporre alcuni suoi brani, ricoprirà il fondamentale ruolo di madrina, a cui è affidato come sempre il compito di presiedere la giuria e quello di interpretare e incidere un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui il Premio è dedicato.

A precedere Tosca sono state altre importanti artiste: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio saranno selezionate da un Comitato di garanzia, composto come tradizione da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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Francesca Incudine, vincitrice Premio d'Aponte 2018 - foto di Giorgio Bulgarelli

È il regno della canzone d’autore al femminile il Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia riservato a cantautrici.

Le finali della 15ª edizione si terranno il 25 e 26 ottobre ad Aversa al Teatro Cimarosa, diventato ormai uno dei palchi più importanti per la canzone di qualità in Italia. Ma la macchina dell’organizzazione, che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, è già avviata: le protagoniste saranno, ovviamente, le artiste provenienti da ogni parte d’Italia, senza distinzioni di genere, che saliranno sul palco del Cimarosa.

Per partecipare alla selezione basta iscriversi seguendo le modalità del bando disponibile su: www.premiobiancadaponte.it e www.biancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019.

Intanto sulla pagina Youtube del Premio, all’indirizzo www.youtube.com/user/Sonounisola , sono in corso di pubblicazione i video delle finaliste dello scorso anno.

Come già annunciato, in questa nuova edizione sarà Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) a ricoprire il fondamentale ruolo di madrina, a cui è affidato come sempre il compito di presiedere la giuria e quello di interpretare e incidere un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui il Premio è dedicato.

A precedere Tosca sono state altre importanti protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con “Salvagente”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”. Sono questi i dieci brani in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, l’importante riconoscimento riservato a brani pubblicati da artisti italiani affermati nell’anno precedente che tocchino tematiche sui diritti umani.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, viene assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste sono invece state scelte da Amnesty e Voci per la libertà pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2019 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà, in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio: nel 2003 vinse “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas.

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 22ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale.

Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 6 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 6 maggio ci sarà inoltre il Premio Under 35 che consentirà al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso. L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nel concorso dal vivo a Rosolina Mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti.

 

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Sono aperte le iscrizioni al 15° Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia riservato a cantautrici e ormai considerato come uno dei palchi più prestigiosi in Italia per la canzone di qualità.

Le finali, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, sono in programma il 25 e 26 ottobre ad Aversa, ma l’associazione Bianca d’Aponte, organizzatrice del Premio, durante l’anno come sempre allestisce vari altri appuntamenti. Il prossimo, previsto per il 16 febbraio, sarà di particolare importanza, perché realizzato in occasione del compleanno di Bianca d’Aponte, la cantautrice scomparsa prematuramente nel 2003.

Alle 20.30 a salire sul palco dell’Auditorium di Aversa a lei intitolato (in via Nobel 2) sarà Bungaro, autore e cantautore molto apprezzato, ospite fra l’altro di Francesco Renga nella serata dei duetti a Sanremo. Da vari anni legato al Premio d’Aponte, il 16 febbraio proporrà fra l’altro il suo ultimo progetto “Maredentro Live”, un album che raccoglie i brani più significativi del suo repertorio insieme ad alcune cover. Ad accompagnarlo ci saranno Antonio Fresa al pianoforte e all’elettronica e Antonio de Luise al contrabbasso. Ingresso con prenotazione (ai numeri 335.7665665 o 335.5383937).

Per quanto riguarda la 15a edizione del concorso, la partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Come già annunciato, quest’anno sarà Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) a ricoprire il ruolo di madrina del contest, a cui è tradizionalmente affidato il compito di presiedere la giuria del Premio, interpretare ed incidere un brano di Bianca d’Aponte.

A precederla, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Nelle passate edizioni il premio assoluto è andato a Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017), Francesca Incudine (2018).

Il premio della critica, dal 2017 ribattezzato “Premio Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana Cecoli (2006), Giorgia Del Mese (2007), Silvia Caracristi (2008), Momo e Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011), Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen (2017), Francesca Incudine e Irene Scarpato (2018).

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Sarà Tosca la nuova madrina del Premio Bianca d’Aponte, il concorso per cantautrici di Aversa che nel 2019 arriverà all’importante traguardo della 15a edizione.

L’artista romana presiederà la giuria del Premio nelle finali del 25 e 26 ottobre 2019, quando interpreterà anche un brano di Bianca d’Aponte, l’artista di Aversa scomparsa prematuramente nel 2003.

Con l’annuncio della nuova madrina, prende il via il nuovo bando del Premio. La partecipazione è come sempre gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) è cantante, attrice, ricercatrice musicale e sperimentatrice. Nel 1996 ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Ron con il brano “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, mentre l’anno dopo si è aggiudicata la Targa Tenco come migliore interprete con il suo album “Incontri e passaggi“. Molti negli anni i progetti discografici e live che l’hanno contraddistinta, così come le collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Ennio Morricone, Ivano Fossati, Chico Buarque, Renato Zero, Riccardo Cocciante. Il suo più recente disco è “Appunti musicali dal mondo” del 2017. Attualmente Tosca è impegnata anche nel coordinamento della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, percorso formativo rivolto a giovani cantanti e cantautori.

A precederla, nel ruolo di madrina del d’Aponte, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato (che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti) saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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Sarà Tosca la nuova madrina del Premio Bianca d’Aponte, che nel 2019 arriverà all’importante traguardo della 15a edizione. L’artista romana presiederà la giuria del Premio, l’unico in Italia riservato a cantautrici, nelle finali del 25 e 26 ottobre 2019, quando interpreterà anche un brano di Bianca d’Aponte, l’artista di Aversa scomparsa prematuramente nel 2003.

Con l’annuncio della nuova madrina, prende il via il nuovo bando del Premio. La partecipazione è come sempre gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 27 aprile 2019. Il bando completo e la scheda di partecipazione sono disponibili su: www.premiobiancadaponte.it o www.sonounisola.it .

Tosca (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati) è cantante, attrice, ricercatrice musicale e sperimentatrice. Nel 1996 ha vinto il Festival di Sanremo assieme a Ron con il brano “Vorrei incontrarti tra cent’anni”, mentre l’anno dopo si è aggiudicata la Targa Tenco come migliore interprete con il suo album “Incontri e passaggi”. Molti negli anni i progetti discografici e live che l’hanno contraddistinta, così come le collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Ennio Morricone, Ivano Fossati, Chico Buarque, Renato Zero, Riccardo Cocciante. Il suo più recente disco è “Appunti musicali dal mondo” del 2017. Attualmente Tosca è impegnata anche nel coordinamento della sezione canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, percorso formativo rivolto a giovani cantanti e cantautori.

A precederla, nel ruolo di madrina del d’Aponte, sono state altre protagoniste del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Paola Turci, Fausta Vetere. Artiste di genere ed estrazione molto diverse, così come era la musica di Bianca d’Aponte.

Le finaliste del Premio a lei dedicato (che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti) saranno selezionate da un Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti vari altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

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Sarà Simona Molinari la madrina del 14° Premio Bianca d’Aponte, l’unico concorso in Italia dedicato alla canzone d’autore femminile, che si terrà ad Aversa il 26 e il 27 ottobre 2018.

L’annuncio è stato dato nel corso della serata romana del “Premio Bianca d’Aponte in tour”, un trittico di appuntamenti per presentare il nuovo bando di concorso del Premio. Iniziato a Milano il 7 marzo, il piccolo tour si concluderà il 9 aprile a Napoli con un evento speciale al teatro Piccolo Bellini, dove verrà anche annunciato il nome del nuovo direttore artistico dopo la scomparsa, un anno fa, di Fausto Mesolella che ha diretto il Premio sin dalla sua nascita.

Simona Molinari, napoletana di nascita, è una cantante e compositrice di grande rilievo della scena jazz e elettro-swing italiana. Due volte al Festival di Sanremo, vanta numerose collaborazioni con artisti di calibro internazionale come Al Jarreau, Gilberto Gil, Andrea Bocelli, Lelio Luttazzi, Fabrizio Bosso e Danny Diaz. Ha appena pubblicato il nuovo singolo ‘Maldamore’.

Il suo nome si aggiunge a quello delle altre prestigiose madrine del d’Aponte, come Paola Turci, Irene Grandi, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Nada, Elena Ledda, Petra Magoni, Rachele Bastreghi, Andrea Mirò, Rossana Casale, Mariella Nava, Fausta Vetere e Brunella Selo.

Saranno proprio queste ultime due le protagoniste, insieme ad alcune delle passate finaliste del Premio, della tappa partenopea del d’Aponte in tour, in programma il 9 aprile. Una serata tutta al femminile che vedrà sul palco anche Momo e Federica Morrone (vincitrici del d’Aponte nel 2009 e nel 2017), Fede ‘N’ Marlen (Premio della critica ‘Fausto Mesolella’ 2017), Lea, Katres e Alfina Scorza (tutte premiate negli anni scorsi). L’evento è realizzato da BeQuiet, un progetto nato nel 2012 da un’idea dell’artista Giovanni Block, che ha intercettato l’esigenza di creare attorno alla canzone d’autore partenopea un vero e proprio circuito, fatto non solo di pubblico, ma anche di addetti ai lavori e appassionati. 

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Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, il prestigioso riconoscimento riservato a brani sul tema dei diritti umani pubblicati da big della musica italiana nell’anno precedente.

Una selezione decisamente varia per genere musicale e contenuto, quella di questa edizione. Sono in lizza (qui in ordine alfabetico per artista): “L’uomo nero” di Brunori Sas, “L’uomo che premette” di Caparezza, “Deserto” di Clementino, “Gli anni del silenzio” dei Decibel, “Ora d’aria” di Ghali, “Affermativo” di Jovanotti, “Stelle marine” de Le Luci della centrale elettrica, “Socialismo tropicale” de Lo Stato Sociale, “Vietato morire” di Ermal Meta, “Stiamo tutti bene” di Mirkoeilcane.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, viene assegnato da una giuria specializzata (composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà). Le dieci canzoni finaliste sono invece scelte da Amnesty e Voci per la libertà da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2018 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio:

2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri

2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati

2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers

2006 “Rwanda” di Paola Turci

2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani

2008 “Canenero” dei Subsonica

2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela

2010 “Mio zio” di Carmen Consoli

2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi

2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia

2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini

2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè

2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino

2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato

2017 “Ballata triste” di Nada

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 21ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale. Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 30 aprile, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 10 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

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Il variegato mondo della canzone d’autore al femminile sarà ancora il protagonista del Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa, l’unico concorso italiano dedicato esclusivamente alle cantautrici. La manifestazione lancia ora il bando per la 14ª edizione, le cui finali sono in programma ad Aversa (CE) il 26 e il 27 ottobre 2018.

La partecipazione è gratuita, la scadenza per le iscrizioni è fissata al 28 aprile 2018. Le dieci finaliste saranno selezionate dal Comitato di garanzia del Premio, composto come sempre da cantanti, autori e compositori di notevole rilievo nonché da operatori del settore e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000,00; per la vincitrice del Premio della critica “Fausto Mesolella” la borsa di studio sarà di € 800,00. Riconoscimenti andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica.

Nei due giorni del Premio le esibizioni delle finaliste si alterneranno a quelle di alcuni dei nomi più importanti del panorama musicale italiano. Negli anni scorsi hanno calcato, infatti, il palco del Teatro Cimarosa di Aversa, fra gli altri, Mario Venuti, Fausto Cigliano, Tricarico, Enzo Avitabile, Mauro Giovanardi, Raiz, Avion Travel, Musica Nuda, Erica Mou e, in veste di madrine, Paola Turci, Irene Grandi, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Nada, Elena Ledda, Petra Magoni, Rachele Bastreghi, Andrea Mirò, Mariella Nava, Brunella Selo, Fausta Vetere.

Nelle passate edizioni il premio assoluto è andato a Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017).

Il premio della critica, dallo scorso anno ribattezzato “Premio Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana Cecoli (2006), Giorgia Del Mese (2007), Silvia Caracristi (2008), Momo e Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011), Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen (2017).