28 March, 2024
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La commissione Pubblica Istruzione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha aperto il ciclo di audizioni sul piano di dimensionamento scolastico, in vista della formulazione del previsto parere per l’adozione del piano 2020-2021.

I primi ad essere ascoltati sono stati i rappresentanti degli alunni, dei docenti e dei genitori degli studenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Selargius che contestano duramente la decisione dell’amministrazione comunale in favore della soppressione della direzione scolastica, nonostante i soli 44 alunni in meno rispetto ai 600 richiesti ed in considerazione delle “eccellenze” che – a giudizio della delegazione – caratterizzano l’attività didattica dell’Alighieri.

Il comitato di Capoterra è stato invece ascoltato dalla commissione per illustrare le ragioni a sostegno della richiesta per il riconoscimento dell’autonomia scolastica dell’istituto Sergio Atzeni, attualmente associato all’istituto Bacaredda di Cagliari. Genitori, alunni e insegnanti hanno lamentato i disagi provocati dalla dislocazione a Cagliari degli uffici di segreteria didattica e del personale ed hanno ribadito la sussistenza dei «requisiti richiesti dalle norme regionali per riacquistare l’autonomia perduta».

Il sindaco di Nulvi, Antonello Cubaiu, ha illustrato al parlamentino dell’Istruzione, la richiesta (approvata anche nella conferenza provinciale) per l’accorpamento dell’istituto comprensivo di Nulvi con l’istituto comprensivo Eleonora d’Arborea di Castelsardo. Il primo cittadino ha ribadito la contrarietà della comunità al “terzo anno di reggenza” (attualmente in capo al dirigente del Convitto nazionale Canopoleno di Sassari) e ribadito le ragioni in favore della creazione di un solido e stabile polo scolastico (oltre 800 alunni) che ricomprenda Nulvi, Castelsardo, Tergu, Bulzi e Sedini. La richiesta di Cubaiu è stata sostenuta con convinzione dall’assessora della Pubblica Istruzione di Castelsardo, Raffaela Posadino e da Elvira Decortes (in rappresentanza del dirigente scolastico dell’istituto Arborea) entrambe intervenute nel corso dell’audizione.

Il sindaco di Oschiri, Pietro Sircana, ha chiesto alla commissione di garantire il pronunciamento della conferenza provinciale in ordine al diniego per l’attivazione ad Olbia del corso per l’ottenimento della qualifica di tecnico dei servizi socio sanitari (attualmente presente ad Oschiri) nell’istituto professionale che è di rifermento anche per l’area del Logudoro – Monte Acuto.

Richiesta opposta è stata avanzata in commissione, nel corso dell’apposita audizione, dall’assessore del comune di Olbia, Sabrina Serra, che ha reiterato la proposta di attivazione del corso sanitario nel capoluogo gallurese anche alla luce della apertura del Mater Olbia. L’amministratrice della Giunta Nizzi ha evidenziate come da tre anni ad Oschiri non si registrano nuove iscrizioni ed ha annunciato la dichiarata volontà di collaborazione del Mater Olbia, per ciò che attiene tirocini e alternanza scuola-lavoro, qualora il corso sia attivato presso l’istituto professionale superiore “Amsicora” di Olbia. L’assessore Sabrina Serra ha inoltre invitato la commissione ad attivarsi per l’inserimento nel piano di dimensionamento 2020-2021 della scuola dell’infanzia di via Civitavecchia ad Olbia, i cui lavori di realizzazione sono stati ultimati.

Il comitato di Sassari che si oppone alla soppressione dell’istituto comprensivo di Monte Rosello Basso ha ribadito in commissione il proprio disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale sassarese di proporre la soppressione dell’istituto comprensivo nonostante il numero degli alunni (812) sia superiore rispetto a quello minimo richiesto dalle direttive ministeriali. «Una decisione immotivata e dannosa – così l’hanno definita i rappresentanti di genitori, docenti e studenti – che non tiene conto delle linee guida regionali e che penalizza un istituto storico e ben radicato in un quartiere difficile». Contro la soppressione del comprensivo del Monte Basso il comitato ha raccolto oltre duemila firme.

Il sindaco del comune di Ghilarza, Alessandro Defrassu, ha reiterato la richiesta per l’istituzione di un istituto globale comprendente l’istituto scolastico d’istruzione superiore di Ghilarza e l’istituto comprensivo di Ghilarza-Sedilo. L’istituto comprensivo, attualmente, è in reggenza da parte del dirigente del comprensivo di Abbasanta-Norbello-Paulilatino, mentre il liceo e l’Ipsia dipendono dall’istituto Mariano IV di Oristano.

I sindaci dei comuni di San Nicolò Gerrei, Stefano Soro, e di Ballao, Severino Cubeddu, in rappresentanza anche dei colleghi di Armungia (Donatella Dessì) e Villasalto (Paolo Maxia) hanno invece denunciato il taglio del 35% del contributo loro assegnato per il trasporto degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Come è noto la copertura dei costo del trasporto era stata introdotta nella precedente legislatura, quale misura compensativa a favore di quei centri nei quali erano stati soppressi i punti di erogazione scolastica. Gli amministratori locali hanno quindi chiesto alla commissione il ripristino delle risorse per garantire la copertura dei costi del trasporto scolastico e l’introduzione di criteri di ripartizione specifici, così da poter destinare ai soli Comuni che hanno registrato al soppressione dei Pes, il contributo per la gestione del servizio scuolabus.

Sul punto, il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha preannunciato l’invio di un’apposita nota all’assessore regionale della Pubblica istruzione e confermato per la prossima settimana l’audizione dell’assessore Andrea Biancareddu sul piano di dimensionamento 2020-2021.

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Il Commissario Straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, dottor Giovanni Pilia, considerando esaurito l’incarico commissariale, ritenuto non più conciliabile con la sua attività principale quale dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, ha inteso diffondere con ampio anticipo la relazione di fine mandato. Si rammenta che tale gestione si concluderà il 28 giugno 2017.

Il documento prende le mosse dall’analogo rapporto del 22 giugno 2016 elaborato dal prof. Gian Luigi Pillola, precedente Commissario dell’Ente, del quale se ne condivide il contenuto. Senza tacere criticità e problematiche, richiama le principali attività poste in campo tra le quali si ricorda l’adeguamento dallo Statuto alla novella normativa e soprattutto l’avvio della procedura per il recupero della Laveria la Marmora, uno dei beni di maggior pregio nell’ambito del Parco Geominerario, attraverso la stipula di un importante Accordo di programma che ha visto il coinvolgimento di Enti e Amministrazioni.

Il ministero dell’Ambiente e della Protezione del territorio e del mare potrà così procedere alla sostituzione del dottor Pilia nella conduzione dell’Organo di direzione politica dell’Ente entro la prevista data di scadenza.

Di seguito la relazione integrale.

Relazione di fine mandato della Gestione commissariale di cui al Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n° 38 del 27 febbraio 2017.

Al Ministero dell’Ambiente e della Protezione del Territorio e del Mare

Ufficio di Gabinetto del Ministro

Direzione Generale per la protezione della natura e del Mare

Segreteria.ministro@pec.minanmbiente.it

dgprotezione.natura@pec.minambiente.it

PNM-II@pec.minambiente.it

Alla Presidenza della Giunta regionale

Ufficio di Gabinetto del Presidente

Direzione Generale

presidenza@pec.regione.sardegna.it

presidenza.dirgen@pec.regione.sardegna.it

Al Delegato del Presidente per l’attuazione del Piano Sulcis

coordinamento.pianosulcis@pec.regione.sardegna.it

Al Presidente ed ai Componenti del Collegio dei Revisori

Al Presidente della Comunità del Parco

Si ritiene di rassegnare con ampio anticipo la relazione di fine mandato. Infatti, l’impegno derivante dall’assunzione dell’incarico commissariale non risulta più conciliabile con l’attività principale dello scrivente, quale Dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna.

Pertanto, si comunica in premessa che lo scrivente non è disponibile alla prosecuzione dell’attività, oltre la scadenza del termine da ultimo fissato con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della difesa del Territorio e del mare n° 38 del 27 febbraio 2017.

Codesto Ministero, pertanto, potrà procedere alla sostituzione dello scrivente nella conduzione dell’Organo di Direzione Politica dell’Ente entro il termine del 28 giugno 2017. A tal proposito, si sottolinea che risulterebbe quanto mai inopportuna anche la conduzione dell’Ente in regime di prorogatio, con limitazione delle attribuzioni ai soli affari correnti, per le motivazioni che saranno di seguito espresse.

Questa relazione prende le mosse e si salda all’analogo rapporto del 22 giugno 2016, largamente condiviso da questa gestione commissariale, svolto dal Prof. Gian Luigi Pillola, a cui deve andare il riconoscimento dell’onestà intellettuale e morale nelle conduzione dell’Ente, pur nelle insuperate difficoltà organizzative e ai talvolta petulanti fattori di condizionamento esterni.

Assunzione delle funzioni: la fase della transizione normativa ed organizzativa

Le funzioni di Commissario straordinario sono state conferite il 28 ottobre 2016 con Decreto miniteriale n° 301, a poco più di un mese dall’emanazione del Decreto di riforma dell’Ente n° 244 (nel prosieguo D.M. o Decreto di Riforma), adottato in data 8 settembre dello stesso anno.

Proseguendo il lavoro svolto dalle precedenti gestioni commissariali, la prima incombenza che si è posta è stata quella di procedere ad elaborare ed adottare l’adeguamento dallo Statuto alla novella normativa. Conseguentemente, con Deliberazione n° 57 del 23 dicembre 2013, è stato adottato lo Statuto del Consorzio, in attuazione dell’art. 15 – comma 3- del Decreto di riforma.

Si è proceduto poi a rettifica di errori materiali contenuti nel testo adottato con successiva deliberazione n°3 del 17 gennaio 2017.

In data 31 gennaio 2017, con prot. 1380, il Presidente della Giunta regionale ha espresso al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare la propria intesa sul testo di Statuto adottato.

Alla data odierna il procedimento per la definitiva approvazione non risulta concluso per la mancata espressione del parere di competenza da parte del Ministero dell’economia e finanze, seppur anche da ultimo sollecitato con nota della Direzione Generale per la protezione della Natura e del Mare prot. 9822 del 11 maggio 2017.

Al fine di ricondurre la gestione dell’Ente alla sua dimensione fisiologica, si è contestualmente proceduto a promuovere la costituzione degli organi.

Comitato tecnico scientifico

Con Decreto del Presidente della Giunta regionale n° 89 in data 30 dicembre 2016 è stato costituito il Comitato tecnico scientifico del Parco, organo fondamentale per la gestione tecnico/amministrativa dell’Ente.

La sua composizione è stata cosi definita:

Presidente del Consorzio Parco che convoca e coordina i lavori, senza espressione di voto;

Segretario regionale del Ministero dei beni e attività culturali e del turismo per la Sardegna pro tempore, od un suo delegato;

Prof. Giacomo Oggiano quale Esperto in materie geologico minerarie ed ambientali;

Prof.ssa Maria Grazia Melis quale Esperta in materie storiche, archeologiche e museali;

Dott.ssa Alessandra Mura quale Esperto in materie economico sociali e di marketing territoriale;

Ing. Aldo Vanini quale Esperto in materie di Pianificazione territoriale.

Il Comitato si è formalmente e tempestivamente insediato il 2 gennaio 2017, assicurando la sua immediata operatività anche per lo smaltimento del consistente stock di pratiche arretrate, inevase dalla data di entrata in vigore del Decreto di riforma, che prevede il rilascio dell’autorizzazione/nulla osta per tutte le attività di cui all’art. 2 del D.M.

Consiglio direttivo del Parco

Nel contempo alcuni Enti hanno effettuato la designazione dei propri rappresentanti nel Consiglio Direttivo del Parco, in attuazione dell’art. 7, 1° comma del Decreto di riforma.

Con voto del 2 dicembre 2016 la Comunità del Parco, riunita in Assemblea dei Sindaci, ha proceduto ad indicare i propri rappresentanti:

Antonio Ecca – Sindaco del Comune di Arbus – con diritto di voto

Mario Calia – Sindaco del Comune di Lula – con diritto di voto

 Paolo Maxia – Sindaco del Comune di Villasalto – invitato permanentemente senza diritto di voto.

Con deliberazione della Giunta regionale n° 2/12 del 12 gennaio 2017 sono stati designati i tre rappresentati della Regione Autonoma della Sardegna, individuati in:

Debora Porrà sindaco del Comune di Villamassargia – Con Diritto di voto;

Giovanni Pilia – Dirigente in servizio presso la Presidenza della Giunta regionale- Con Diritto di Voto;

Luciano Ottelli – in rappresentanza della Associazioni – Senza Diritto di voto.

Alla data della presente, pare raggiunto il quorum di cui all’art 7 comma 2 del Decreto Ministeriale, per la formazione del Consiglio Direttivo del Parco; il suo insediamento peraltro risulta sospeso a causa della mancata designazione del Presidente. Si rappresenta, inoltre, che sono ampiamente decorsi i termini anche per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Ministro dell’Ambiente di cui al 2° comma dell’art. 7 del D.M.

Conclusivamente, sono tecnicamente cessati i motivi che hanno condotto alla pluriennale gestione commissariale dell’Ente.

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I sindaci dei comuni di Carbonia, Calasetta, Gonnesa, Santadi, Narcao, Villasalto, Orani, Sant’Antioco, Morgongiori, Ballao, Gonnosnò, Donori, Pau, Laconi, preoccupati per il la tragica evoluzione del destino dei lavoratori impegnati nei lavori del Parco Geominerario della Sardegna, chiedono al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau e ai capigruppo del Consiglio regionale, un’urgente e definitiva revisione del provvedimento che farà sprofondare oltre 520 lavoratori Ati Ifras nella disoccupazione a partire dal 1 gennaio 2017.

I lavoratori pretendono a gran voce una continuità occupazionale che deve essere garantita con certezza! E ciò è rappresentato solo dalla prosecuzione dei lavori nei cantieri, anche solo per il periodo necessario all’eventuale passaggio diretto ad altre società o all’espletamento della gara della quale ancora, nonostante le rassicurazioni della Regione, non è stato fatto alcun passo in avanti.

La Regione – secondo i 14 sindaci – deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e trovare una soluzione certa che eviti un grave disastro per il territorio e le oltre cinquecento famiglie. Non si può accettare che la legge che ha assicurato una proroga all’azienda, sia stata calpestata – e con essa la volontà Unanime del Consiglio regionale – senza uno straccio di autorevole parere e solo sulla presunzione univoca di una ventilata illegittimità.

Noi non ci stiamo e pretendiamo con forza – domani 30 dicembre 2016 –  concludono i 14 sindaci – la revoca di un provvedimento capestro per 520 famiglie.

I sindaci

Paola Massidda – Carbonia

Antonio Vigo – Calasetta

Hansal Christian Cabiddu – Gonnesa

Elio Sundas – Santadi

Danilo Serra – Narcao

Paolo Maxia – Villasalto

Antonio Fadda – Orani

Mario Corongiu – Sant’Antioco

Renzo Ibba – Morgongiori

Severino Cubeddu – Ballao

Mauro Steri- Gonnosnò,

Lucia Meloni – Donori

Franceschino Serra – Pau

Lucia Zaccheddu – Laconi.