29 March, 2024
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San Giovanni Suergiu verrà inondata di musica, colori, spettacoli e divertimento, per la prima edizione del Sulcircus Fest, che si terrà il prossimo 21 dicembre. La direzione artistica del Festival è del Teatro del Sottosuolo in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di San Giovanni Suergiu.

Una serata ricca di emozioni che inizierà alle 17,30 in via Mazzini, con lo spettacolo “Hpe-Hope-Hoplà” (di e con Pasquale Imperiale e Vincenzo De Rosa), che vede protagonisti due clown maldestri e dispettosi che stupiranno il pubblico con la loro complicità e semplicità.

Alle 18.00 le vie del centro diventeranno il palcoscenico dello spettacolo itinerante “Paradura” (Teatro Antas e Teatro del Sottosuolo). Una vera e propria parata con giganti, giocolieri e strani musicanti che cercherà di conquistare il pubblico dei più piccoli.

Appuntamento alle ore 18,45 in via Vittorio Emanuele per assistere allo spettacolo “Retornable” (di e con Gaspar Uriel Perissinotti), che è caratterizzato da un uso creativo di effetti speciali e di un boomerang che torna sempre indietro.

Piazza IV Novembre sarà lo scenario, alle 19,30, dello spettacolo di cirdo contemporaneo “Paidia” (di e con Ado Sanna e Lorenzo Gessa), che tra giocoleria e bicicletta acrobatica cerca un equilibrio tra pericolo e divertimento.

Sempre in Piazza IV novembre, alle ore 21.00, ultimo spettacolo di questa prima edizione de Sulcircus Fest, “Scirocco” (di e con Paolo Mele). Il teatro si mischia alla danza con il fuoco in una performance dal forte impatto emotivo e visivo.

Tutti gli spettacoli sono prodotti dal Teatro del Sottosuolo.

«Le notizie che giungono da Bonnanaro a Thiesi, da Carbonia al Medio Campidano sulle bombe d’acqua che hanno colpito oggi quei territori, e nei giorni scorsi tanti altri, sono notevolmente preoccupanti. Ci auguriamo che le strutture regionali stiano intervenendo con la dovuta attenzione e che da oggi le tante aziende agricole colpite non siano abbandonate al proprio destino.»

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che ha aggiunto: «Il cambiamento climatico è in corso, lo viviamo quotidianamente e per questo chiediamo al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che sia convocato subito un tavolo di lavoro permanente e capace di affrontare questa emergenza climatica. Un team che, oltre alle organizzazioni agricole, coinvolga tutti gli enti preposti e i migliori esperti in tematiche ambientali, idrauliche e geologiche. Un gabinetto con cui mettere in campo le necessarie contromisure per assicurare le produzioni agroalimentari nella nostra Isola. Il tempo non gioca a nostro favore ecco perché questo tavolo deve essere convocato il prima possibile», ha concluso Paolo Mele. 

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Lotta alla burocrazia, tempi rapidi nell’espletamento delle pratiche e procedure e una strategia nazionale che possa far competere le imprese agricole italiane con quelle straniere. Sono i punti salienti emersi nel corso dell’assemblea “Quale futuro per l’Agricoltura: la Pac da Bruxelles alla Sardegna” promossa da Confagricoltura Oristano ad Arborea. A sollecitare una politica di strategia sul settore agricolo è stato il presidente nazionale Massimiliano Giansanti.

«E’ necessario che ci sia un programma che permetta alle imprese italiane di essere competitive, perché si opera in un mercato che ormai è globale.»

Attenzione poi alla questione burocrazia che allunga i tempi. «In Francia a giugno le imprese presentano le domande e le risorse arrivano ad agosto. Da noi le risorse arrivano l’agosto dell’anno successivo». Poi un passaggio sulle istituzioni europee: «Tuteliamo e valorizziamo le imprese, ma andiamo a Bruxelles con una strategia condivisa e chiediamo all’Ue reciprocità». A ricordare che il mondo delle campagne è fatto di imprese è stato anche il presidente regionale Luca Sanna che lanciando un appello al mondo della politica e a quello delle istituzioni ha rimarcato: «Dobbiamo lavorare oggi e non dopo. Chiediamo altrettanta solerzia alle istituzioni e amministrazioni. E’ necessario lavorare per l’agricoltura». Il presidente regionale ha poi rimarcato l’importanza di arrivare a soluzioni con le diverse questioni ancora aperte. A puntare il faro su burocrazia, rimarcando la necessità di fare leva sulla questione legata all’insularità e sollecitando la cosiddetta continuità territoriale delle merci, il presidente di Confagricoltura Paolo Mele.

«Il settore dell’Agricoltura in Sardegna – ha detto – ha un riconoscimento importante rispetto al proprio ruolo, dovuto al fatto che la Produzione Lorda Vendibile ammonta a circa 1,5 miliardi di euro l’anno e che non meno del 20% del fatturato industriale regionale è rappresentato dall’industria agro-alimentare.»
Per Paolo Mele “questo non basta». «Non è sufficiente riconoscergli il ruolo se poi non viene supportato in un percorso tutt’altro che semplice; occorre, infatti, garantire leve di competitività reale per tutti i settori, con evidenti e differenti criticità, che esporrò di seguito e che, per migliorare, necessitano di politiche regionali, nazionali e comunitarie mirate a creare valore aggiunto per il territorio e di conseguenza, per le imprese che vi lavorano».

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Venerdì 12 luglio, a partire dalle ore 17.00, nella sala conferenze dell’Horse country Ala Birdi di Arborea, si svolgerà l’assemblea di Confagricoltura “Quale futuro per l’Agricoltura, la Pac da Bruxelles alla Sardegna”.
Parteciperanno:
Paolo Mele, presidente Confagricoltura Oristano
Vincenzo Lenucci, area economica Confagricoltura
Gabriella Proietti, Caa Confagricoltura
Felice Assenza, Direttore generale delle politiche internazionali e dell’Ue
Gabriella Murgia, assessore regionale Agricoltura
Christian Solinas, presidente Regione Sardegna
Massimiliano Giansanti, presidente nazionale Confagricoltura.