16 April, 2024
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Il presidente dell’associazione culturale Punta Giara, Paolo Sodde, in occasione della presentazione della 35ª edizione del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, aveva preannunciato la decisione espressa dal direttore artistico Basiliano Antonio Sulis, che dava l’appuntamento all’ultimo giorno del festival internazionale Sant’Anna Arresi Jazz per rilasciare dichiarazioni inerenti le difficoltà incontrate nella definizione artistico-programmatica della rassegna 2020. Il direttore artistico mantiene l’impegno e domani, 6 settembre 2020, alle ore 11.30, presso i locali del ristorante La Peschiera di Porto Pino, terrà una conferenza stampa aperta, nel corso della quale farà comunicazioni che ritiene importanti sull’opportunità di continuare la collaborazione con l’associazione culturale Punta Giara.

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Si svolgerà regolarmente, dal 31 agosto al 6 settembre, il Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Superate le incertezze scaturite dalla diffusione del Coronavirus, l’associazione culturale Punta Giara ha allestito il programma della XXXV edizione che ha presentato ieri mattina, nel corso della conferenza stampa tenuta nei locali dell’EXMA’ dal presidente dell’associazione, Paolo Sodde.

Dopo aver ringraziato i presenti e portato i saluti del direttore artistico Basilio Sulis, che non ha potuto presenziare, il presidente ha descritto la difficile situazione che l’associazione Punta Giara, come tutte le altre associazioni che organizzano eventi artistici, ha dovuto affrontare a seguito degli eventi pandemici per riuscire a portare in scena anche quest’anno e per il 35° anno il Festival, sottolineando che, dopo i momenti di sconforto dovuti al lockdown l’associazione ha deciso di utilizzare quel tempo che sembrava inesorabilmente sprecato, in un’occasione di confronto che ha portato, infine, alla decisione di prendere nuovamente in mano l’organizzazione e creare un nuovo programma, studiato appositamente per questo sofferto periodo senza rinunciare alla possibilità di svolgere lo stesso il festival dal 31 agosto al 6 settembre.

La parola la sindaca di Sant’Anna Arresi, Maria Teresa Diana, ha manifestato tutto il suo entusiasmo nel rappresentare la comunità che accoglie il Festival da trentacinque anni e ha raccontato alcuni divertenti aneddoti su situazioni verificatesi nel corso dei lunghi anni della manifestazione e di come il paese si identifichi nella stessa.

Enrica Lotta, segretaria dell’associazione, ha descritto nel dettaglio il programma che vede la presenza importanti nomi del panorama jazzistico internazionale, come il pianista Franco d’Andrea, Shabaka Hutchings, Jacky Terrason, Mats Gustafsoon, Alexander Hawkins, Hamid Drake e tanti altri che si esibiranno nel corso delle sette serate.
A conclusione della conferenza stampa, il presidente dell’associazione Paolo Sodde ha ringraziato tutti gli enti che con il loro contributo permettono lo svolgimento del Festival (la Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna) e ha sottolineato la collaborazione che oramai da tre anni si è instaurata con l’Amministrazione comunale di Masainas, che ha portato i suoi saluti, ed ha ricordato che proprio sul territorio del comune di Masainas, sulla spiaggia di Is Solinas, si svolgerà domenica 2 agosto il concerto di Fabrice Eulry.

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E’ stata presentata questa mattina, nella sala conferenze della Mem Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari, la XXXIV edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Con il presidente dell’associazione culturale Punta Giara Paolo Francesco Sodde e la responsabile della comunicazione Enrica Lotta (il direttore artistico Basilio Sulis non ha potuto partecipare per una leggera indisposizione), erano presenti Marco Zusa, vice-sindaco di San Giovanni Suergiu (uno dei tre Comuni in cui si svolgeranno i concerti e le attività collaterali; il comune di Masainas, i cui rappresentanti non hanno potuto presenziare per impegni di lavoro, ha mandato un messaggio di saluto; il comune di Sant’Anna Arresi, sede storica ed ancora principale del Festival, i cui nuovi amministratori sono stati eletti domenica 16 giugno, non era presente), Graziano Milia in rappresentanza della Fondazione di Sardegna, ed alcuni membri delle associazioni che compongono il Sardinia Jazz Network.

La Rassegna anche quest’anno si svolge sotto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Paolo Sodde Francesco, presidente e componente del direttivo dell’Associazione, dopo il saluto iniziale a nome dell’Associazione Culturale Punta Giara, ha portato i saluti del direttore artistico nonché fondatore del Festival Basilio Sulis, ed ha sottolineato come nonostante i quasi sette lustri di Festival e tantissime difficoltà di carattere finanziario, lo spirito degli organizzatori sia rimasto immutato e sempre fertile, e continua ad animare la vita e le scelte artistiche dell’Associazione culturale Punta Giara lungo il percorso intrapreso, con passione, curiosità e seguendo la contemporaneità sia sotto l’aspetto dell’evoluzione musicale sia dei mutamenti sociali.
Ha poi preso la parola Graziano Milia, rappresentante della Fondazione di Sardegna, che ha sottolineato quanto un evento culturale della portata del Festival di Sant’Anna Arresi costituisca un momento importante di valorizzazione della cultura dei nostri territori. Graziano Milia ha posto poi l’accento sul significato del finanziamento concesso a manifestazioni importanti come questa che hanno raggiunto, negli anni, rilevanza internazionale e si sono fatte bandiera della Sardegna nel mondo. Lo sforzo della Fondazione, ha aggiunto, è quello di ripartire risorse, con l’intento di finanziare la cultura sul territorio e per il territorio e, nel contempo, tutelare ed agevolare manifestazioni come questa, che rendono ai territori ed ai sardi tutti, un riconoscimento di respiro internazionale, con l’obiettivo di mantenere intatto un patrimonio di così grande rilevanza per la Sardegna.
Il vice sindaco di San Giovanni Suergiu, Marco Zusa, ha portato i saluti della sua Amministrazione ed ha sottolineato come la collaborazione con il Festival di Sant’Anna Arresi abbia sin dagli anni passati consentito di organizzare concerti nella sede dell’antica chiesa romanica di Palmas Vecchio e come questo evento stia crescendo in numeri ed interesse, di anno in anno.
Enrica Lotta, responsabile della comunicazione dell’Associazione Punta Giara, entrando nel “cuore” del Festival di quest’anno, “The New Sound of the Porgy and Bess”, ha spiegato in dettaglio come, partendo da questa celebre e controversa opera americana, si sia approdati ad affrontare temi assai moderni e spinosi quali l’integrazione, la solidarietà ed i diritti umani. Enrica Lotta ha spiegato inoltre come gli artisti del Festival siano stati chiamati a sviluppare questo tema in modo assolutamente libero e come la scommessa del Festival numero trentaquattro, sia proprio quella di puntare sulla libertà artistica e creativa degli artisti e scoprire poi con curiosità quello che sarà il colorato risultato finale.
Durante la presentazione del tema e del programma dettagliato del Festival, sono stati trasmessi i messaggi di Rob Mazurek, jazzista di riconosciuta fama mondiale (protagonista già un anno fa di alcuni concerti indimenticabili, come quello tenuto sulla spiaggia di Is Solinas con Gabriele Mitelli), e di Greg Tate, il direttore della Burnt Sugar Archestra Chamber, che direttamente dagli Stati Uniti hanno descritto brevemente il senso della loro partecipazione al Festival ed il significato dei loro progetti.
Il musicista Paolo Carrus, infine, ha offerto un suo pensiero sul Festival di Sant’Anna Arresi e sul progetto che quest’anno porterà con Alberto Balia e Sandro Satta, la Sardinia Instabile Orchestra, che vedrà anche la presenza di tre suonatori di launeddas.
   

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E’ stata presentata ieri, 25 maggio, a Mantova, la XXXIV edizione del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. La presentazione dell’evento, sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale degli assessorati regionali della Pubblica Istruzione e del Turismo, e della Fondazione di Sardegna, si è tenuta alla presenza di un folto pubblico e di diverse testate giornalistiche.
Presenti alla conferenza, oltre al direttivo dell’associazione Punta Giara, anche i musicisti Gabriele Mitelli e Rob Mazurek dei quali, in questa stessa occasione, è stato presentato l’ultimo disco prodotto in collaborazione con l’associazione Punta Giara. Al termine della conferenza, i due musicisti si sono esibiti per far conoscere al pubblico la loro nuova fatica: il disco “Star Splitter”, la cui ideazione è avvenuta appena un anno fa durante il Festival di Sant’Anna Arresi che li aveva entrambi coinvolti in uno stupendo concerto sulla spiaggia di Is Solinas nel territorio del comune di Masainas, da cui poi è nato il disco.
La conferenza stampa è stata coordinata da Matteo Gabutti, presidente dell’associazione ospitante, che dopo il saluto iniziale ed i ringraziamenti di rito ha ceduto la parola al presidente dell’associazione Culturale Punta Giara, Paolo Sodde, che ha portato i saluti del direttore artistico Basilio Sulis.
Paolo Sodde ha sottolineato che nonostante gli oltre sei lustri di Festival e le tantissime difficoltà di carattere finanziario lo spirito degli organizzatori sia rimasto immutato, sempre fertile, animando la vita e le scelte artistiche dell’associazione che continua il percorso intrapreso; un percorso fatto di passione e curiosità che da sempre insegue la contemporaneità sia sotto l’aspetto dell’evoluzione musicale sia dei mutamenti sociali. Parte importante dell’intervento di Paolo Sodde è stata quella relativa alle grandi novità riguardanti i più importanti Festival jazz della Sardegna che recentemente hanno costituito il Sardinia Jazz network, che nasce per creare e render fruibile al pubblico del web e a tutti gli interessati un archivio storico completo di tutto il materiale audio e video di tutte l’edizione dei Festival Jazz di rilevanza storica della Sardegna, attualmente in fase di ultimazione. Inoltre, lo stesso Paolo Sodde ha annunciato la recente costituzione di una ATS denominata “L’Isola del Jazz” costituitasi tra i Festival Jazz a seguire: dall’associazione Punta Giara “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, dall’associazione L’Intermezzo “Cala Gonone Jazz”, dell’associazione Jana Project “Musica Sulle Bocche” e dall’associazione Time in Jazz  “Time in Jazz Festival”. Questa nuova ATS nasce dopo anni di lavori e fatiche dallo spirito di condivisione che caratterizza queste associazioni e dall’idea di fondo che dalla medesima passione per questo genere musicale si possa, uniti, offrire al pubblico che arriva in Sardegna, mosso dalla stessa passione, un prodotto di qualità sempre superiore.
A seguire ha preso la parola Enrica Lotta, responsabile comunicazione dell’associazione Punta Giara, che si è occupata di dare una completa descrizione del tema che caratterizzerà l’edizione corrente del Festival ossia il “Porgy and Bess” come evidenziato dallo stesso titolo. Porgy and Bess, opera americana caratterizzata da una storia contrastata sin dai suoi esordi, e stravolta nei suoi canoni fondamentali sin dalle prime rappresentazioni e che proprio a causa di questa è stata tacciata di razzismo sia dalla comunità bianca che da quella nera di quelli anni. Partendo quindi da questi spunti, sempre cari all’associazione Punta Giara, è stato chiesto agli artisti di questa edizione di rielaborare questo tema su razzismo, integrazione e dignità dell’essere umano, peraltro sempre attuale, e dargli la veste che meglio loro sentono.
Perciò non una riproposizione dell’opera stessa ma una vera e propria rielaborazione artistica sul palco di Piazza del Nuraghe. A seguire Enrica Lotta ha offerto una descrizione del programma della prossima edizione svelando alcuni tra i più importanti protagonisti della prossima edizione, nonché la struttura del programma stesso, particolarmente incentrato su progetti che prevedono la presenza di Orchestre provenienti dalle Scuole di Chicago e New York, e la realizzazione di un progetto inedito, prodotto da e per il Festival denominato Sardinia Instabile Orchestra.
Ha successivamente preso la parola il musicista Gabriele Mitelli che ha ringraziato l’associazione Punta Giara per aver creato l’occasione ed aver partecipato alla realizzazione del disco “Star Splitter”, di cui poi ha offerto una breve descrizione.
Ha poi ripreso la parola il moderatore Matteo Gabutti che, rinnovati i ringraziamenti a tutte le parti intervenute e aver introdotto il concerto di Rob Mazurek e Gabriele Mitelli, ha lasciato spazio alla musica e ad un emozionante concerto.

sdr

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216732053801646/UzpfSTE0NzA5NzMxOTc6MTAyMTY3MzMyMTA1NTA1NjQ/

Sotto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, si è tenuta oggi 8 giugno, presso l’Aula Magna del Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione del progetto Conduction N. 200 inserito all’interno della programmazione della XXXIII edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” alla presenza di un folto pubblico, di studenti del Conservatorio e di tutte le testate giornalistiche regionali. Presenti alla conferenza i componenti del CDA dell’associazione culturale Punta Giara, il maestro Giorgio Sanna direttore del Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari ed il presidente dell’associazione culturale Ticonzero Daniele Ledda, entrambi coorganizzatori del progetto Conduction N. 200.

La conferenza stampa di presentazione del progetto Conduction n. 200 è stata coordinata da Paolo Sodde, segretario dell’associazione culturale Punta Giara che, dopo il saluto iniziale ed un breve excursus sul progetto ed un breve ricordo di Butch Morris, autore di N. 3 Conduction svoltesi sinora a Sant’Anna Arresi e padre ispiratore di questo nuovo progetto. Paolo Sodde ha tenuto a sottolineare come Butch Morris sia rimasto nei ricordi di tutti, nonostante il calibro della sua musica ed originalità, come “Uno di noi” così da evidenziare l’intimo rapporto creatosi tra l’indimenticato maestro ed il Festival di Sant’Anna Arresi.

Superate le premesse e i ringraziamenti speciali al Conservatorio di Cagliari e all’Associazione Ticonzero, diretta dal maestro Daniele Ledda, si è entrati nel dettaglio degli aspetti artistici di questo progetto Conduction n. 200. Sono intervenuti il direttore del Conservatorio Giorgio Sanna che ha tenuto a puntualizzare il suo plauso all’iniziativa che vede la collaborazione del Conservatorio con l’associazione Punta Giara in questo ambizioso progetto dicendo che «… sino ad oggi questo tipo di confronto non aveva rappresentato la normalità per il Conservatorio, nella speranza invece di aprirsi ad iniziative di questo tipo in modo duraturo».

Successivamente ha preso la parola il direttore artistico Basilio Sulis che ha sottolineato come l’associazione Punta Giara ed il suo Festival siano riusciti a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine; il direttore artistico ha sottolineato il respiro internazionale del progetto Conduction n. 200, nella ferma convinzione che esso rappresenti un’opportunità unica non solo per uno spettacolo di incredibile originalità, ma che esso rappresenti anche un’opportunità per giovani musicisti sardi di fare nella propria terra esperienze di ampio respiro come questa, nella speranza che un giorno possano coltivare i loro talenti in terra sarda e magari esportarli all’estero. Infine, Basilio Sulis si è soffermato sull’idea di rendere in un prossimo futuro questa esperienza in una produzione discografica supportata da importanti case discografiche come già accaduto nella passata esperienza del Festival dove registrazioni live sono state prodotte sul disco come quella di Roscoe Mitchell e Matthew Shipp presentato qualche mese fa negli Stati Uniti.

A seguire è intervenuto Daniele Ledda in rappresentanza dell’associazione Ticonzero, maestro del gruppo di musicisti del Conservatorio che si cimenteranno sotto la direzione di Tyshawn Sorey nella realizzazione della Conduction n. 200. Il maestro Daniele Ledda ha spiegato in dettaglio come verrà realizzato il progetto sottolineando come lo stesso linguaggio di Butch Morris sia costituito da un ponte tra scrittura ed improvvisazione e di come a partire dalle prove con Tyshawn Sorey i suoi musicisti si metteranno alla prova nel seguire il glossario di gesti che Tyshawn Sorey ha ereditato da Butch Morris, e che i giovani musicisti impareranno a seguire sotto la preziosa direzione del percussionista e direttore d’orchestra americano.

A conclusione, dopo aver lasciato spazio ad alcuni interventi e domande da parte dei giornalisti Paolo Sodde, ha  provveduto al commiato ed ai ringraziamenti alla Presidenza del Consiglio e della Giunta Regione Autonoma della Sardegna, assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di Sardegna, alla Associazione Ticonzero ed al Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina, il Comune di Sant’Anna Arresi ed i festival facenti parte di Sardinia Jazz Network (Calagonone Jazz, Time in Jazz, Musica sulle Bocche, Ai Confini tra Sardegna e Jazz e European Jazz Expo) ed ha invitato tutti i presenti a partecipare alla rassegna in programma dal 1 al 9 settembre 2018 a Sant’Anna Arresi.

 

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Sono state presentate questa mattina, nei locali del ristorante La Peschiera, a Porto Pino, le nuove produzioni discografiche dell’Associazione Culturale Punta Giara registrate live a Sant’Anna Arresi, tra le quali i concerti del Summit Quartet e lo “Zappa Speech Project” del Andrea Massaria Octet dell’edizione 2016 ed il concerto del dicembre 2014 dei Flut3ibe.

Alla conferenza stampa, presenti giornalisti e fotografi di alcune delle maggiori riviste specializzate nazionali ed internazionali, hanno partecipato i musicisti che formano il Summit Quartet, Hamid Drake, Mats Gustafsoon, Ken Vandermark e Luc Ex, che proprio questa sera saliranno sul palco del XXXII Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” per un concerto che si preannuncia come un nuovo evento musicale, dei tecnici e dei rappresentanti dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Dopo la presentazione del segretario Paolo Sodde, il direttore artistico del Festival, Basilio Sulis, ha ricordato quello che è lo spirito del Festival di Sant’Anna Arresi, luogo di incontro di grandi musicisti provenienti da diversi paesi e, soprattutto, luogo creativo di eventi e quindi di produzioni discografiche che proiettano la rassegna ed i suoi interpreti al di là dei confini del Sulcis e della Sardegna. Per qualificare ancora meglio il lavoro svolto interamente in Sardegna, dalle registrazioni live alla sala di incisione, è stata scelta la produzione di LP in vinile, accanto ai tradizionali CD.

E’ intervenuto poi Paolo Zucca che ha sollecitato gli interventi dei musicisti del Summit Quartet, per conoscere quelle che sono state le loro reazioni ed emozioni alla realizzazione del progetto di incisione in un LP del concerto dello scorso anno. E’ stata Enrica Lotta, responsabile delle traduzioni e comunicazioni con l’estero dell’associazione Punta Giara, a tradurre in lingua italiana i loro interventi in lingua inglese.

Alleghiamo le fotografie della conferenza stampa, gli interventi di Hamid Drake e Ken Vandermark in lingua inglese e le fotografie del concerto di un anno fa, ora riprodotto fedelmente nell’LP presentato questa mattina.

              

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E’ stato presentato ieri, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, a Cagliari, il XXXII festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzato dall’associazione culturale Punta Giara, sotto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.

Erano presenti alla conferenza stampa e sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, il sindaco di Sant’Anna Arresi Teresa Pintus, il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, Andrea Dettori che ha portato i saluti dell’assessore della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo della Regione Sardegna Giuseppe Dessena, il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Gianfranco Trullu, e gli sponsor della manifestazione.

Nel corso della conferenza stampa, coordinata dal giornalista Giampaolo Cirronis, sono stati presentati due video sui due comuni che ospiteranno gli spettacoli, San Giovanni Suergiu per l’anteprima del 31 agosto sul sagrato della chiesa di Santa Maria di Palmas (l’assessore del Turismo Camilla Melis si è soffermata sulle iniziative portate avanti da alcuni anni dall’associazione culturale Palmas Vecchio ed ha descritto dettagliatamente tutti gli aspetti del borgo e del sagrato della chiesa) e Sant’Anna Arresi per i dieci giorni del Festival. I due sindaci si sono augurati che le sinergie messe in campo tra soggetti pubblici ed associazioni del territorio possano dare ancora più forza ad un progetto di carattere culturale multidisciplinare e che possano maggiormente valorizzare il territorio. 

Il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Gianfranco Trullu ha evidenziato come queste manifestazioni possano vivacizzare tutto il territorio e valorizzarlo in tutti i suoi aspetti.

Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’associazione Destinazione Sulcis ha presentato il progetto “I-Dee Madri”, destinato ad arricchire il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni e laboratori.

Superate le premesse, si è entrati nel dettaglio degli aspetti artistici della XXXII edizione, dopo la presentazione video del calendario dei concerti che si susseguiranno dal 31 agosto da San Giovanni Suergiu con l’Anteprima del festival e poi dal 1 al 10 settembre nella storica sede di Piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi, il direttore artistico Basilio Sulis ha illustrato le linee guide del prossimo festival passando attraverso la figura di Max Roach, dei diritti civili e delle percussioni moderne evidenziando il numero delle presenze femminili che si esibiranno ai piedi del Nuraghe Arresi. L’Associazione, ha detto il direttore artistico, è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine, a seguire Andrea Murgia ha esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 31 agosto al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali e tutti gli aspetti logistici organizzativi della manifestazione. 

A seguire è intervenuta Adriana Lobina in rappresentanza del circolo Anspi Oratorio di Sant’Anna Arresi che ha illustrato il progetto del laboratorio musicale destinato ai bambini tra i 4 e i 10 anni che farà parte integrante degli eventi del XXXII Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, i cui elementi fondamentali saranno il rispetto dell’ambiente e l’arte del riciclo.

Al termine, Giampaolo Cirronis ha ringraziato la Cantina Mesa, Automobili Cocco, l’Agenzia Fo.Re.STAS della Regione Sardegna, la Provincia del Sud Sardegna, la RAI e Nieddittas per la loro proficua collaborazione per la realizzazione della XXXII edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz“, ed ha invitato tutti i presenti a partecipare alla rassegna.

Relazione Artistica

Il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz compie con la XXXII edizione, l’ennesimo atto di amore nei confronti del linguaggio musicale contemporaneo e del jazz in particolare, lo fa con intatto vigore e con l’atteggiamento che da sempre ha caratterizzato questa manifestazione: «La curiosità». Parte dal passato ancora presente per leggere la contemporaneità della vita di uomini e donne, con l’ambizione di scrivere nuove pagine a valore universale, che partendo dalla nostra isola possa delineare il futuro attraverso la lente di questa straordinaria forma d’arte.

L’associazione culturale Punta Giara è da sempre connessa al mondo circostante perché dalla musica trae spunti per parlare della società e la società contribuisce all’utilità della musica stessa.

Nell’ideare, progettare e realizzare la XXXII edizione, dopo lunghe e proficue analisi, la direzione artistica ed i soci dell’Associazione Culturale Punta Giara sono partiti dal rapporto annuale sui diritti civili che Amnesty International ha pubblicato recentemente facendoci rendere conto di come ci troviamo davanti ad un’emergenza umanitaria di proporzioni mondiali.

Dopo le rivoluzioni sociali degli anni ’60 il mondo sembra aver compiuto un passo indietro nei confronti di ciò che parevano diritti acquisiti dell’uomo.

Infatti, come si evidenzia, mai come in quest’ultimo periodo i diritti umani stanno attraversando grandi pericoli. Le violazioni in circa 160 cosiddetti stati democratici intaccano sistematicamente molti dei diritti inalienabili: l’infanzia tradita, le violenze di genere, crimini di guerra, sparizioni forzate, torture e deportazioni di massa ne rappresentano il quadro catastrofico. Nulla avrebbe fatto pensare ad un’involuzione tale rispetto ai diritti acquisiti grazie alle rivoluzioni sociali degli anni 60, e tutto ciò non ha lasciato insensibili i soci dell’Associazione.

Il pensiero è corso automaticamente a quei paesi che non rientrano nel cosiddetto “Occidente Civilizzato” invece è sotto gli occhi del mondo di come le ultime elezioni negli Stati Uniti siano state condotte in maniera “discriminatoria, misogina e xenofoba”. In realtà proprio gli Stati Uniti d’America hanno segnato una delle evoluzioni sociali più importanti del millennio da poco passato.

Sembra quasi che un colpo di spugna abbia cancellato il sudore ed il sangue versato da Malcom X, Martin Luther King e da tutti gli afro-americani sacrificati sull’altare della supremazia bianca.

E’ in questo momento che ritorna con prepotenza la necessità di analizzare un caposaldo sia delle lotte per i diritti civili che dell’evoluzione della stessa musica jazz. Il nostro pensiero si è soffermato inevitabilmente sulla suite “We Insist! Freedom Now” composta dal geniale batterista Max Roach e completata dalle parole del poeta, cantante e scrittore afro-americano Oscar Brown Jr.

Il contributo che ha dato questo lavoro ai diritti civili è sintetizzato nel punto esclamativo all’interno del titolo stesso, non più una richiesta ma una volontà che durante gli anni 60 è diventata sempre più pressante e doverosa. Una presa di posizione non più contrattabile né procrastinabile come testimonia la storica copertina della meravigliosa, fondamentale e rivoluzionaria suite.

E sarà proprio lo spirito di Max Roach che caratterizzerà questa edizione. Max Roach è considerato, a pieno titolo, uno degli innovatori più importanti del suo strumento e di conseguenza della musica jazz, una pietra miliare nei confronti della quale ogni musicista ha l’obbligo di confrontarsi.

Max Roach è riuscito a trasformare la batteria da semplice strumento d’accompagnamento in una macchina creativa in grado di suggerire la via da percorrere agli strumenti che fino ad allora avevano caratterizzato la composizione jazzistica. La sua capacità di trasferire lo stile bebop alla batteria ne ha fatto il padre delle moderne percussioni facendole diventare uno strumento di espressione personale.

La sua capacità tecnica, apprezzata da musicisti del calibro di Charlie Parker, Miles Davis, Eric Dolphy e Sonny Rollins fra i tanti, è andata ad unirsi alla consapevolezza politica legata sempre più alla pressante disuguaglianza sociale che purtroppo allora come oggi caratterizza l’organizzazione umana.

Questa edizione sarà connotata oltre che dalle percussioni e la loro evoluzione, anche da una fortissima presenza femminile.

La disuguaglianza passa anche attraverso la discriminazione sessuale e gli abusi fisici e mentali che le donne subiscono a causa di una inesistente superiorità maschile. E’ intenzione degli organizzatori indagare l’estrema potenza creativa delle donne unita anche alla dimensione creatrice. Guarderemo attraverso gli occhi di una figura che unisce dentro di sé infinite esistenze capaci di avvolgere e proteggere l’universo. Non solo creazione di vita ma anche creatrici di visioni artistiche, culturali e sociali. Lo sguardo delle Muse ci aiuterà e ci guiderà attraverso una profondità che riuscirà forse a destabilizzare preconcetti millenari privi di ogni fondamento.

Il festival aprirà il sipario il 31 agosto per un’anteprima nella suggestiva cornice della chiesa di Palmas a San Giovanni Suergiu. Sul palco suonerà il progetto Percussion Evolutions. L’omaggio alle percussioni inizierà con un grande amico della nostra associazione, Hamid Drake, che suonerà con il balafonista Aly Keita ed il cantante e percussionista Boni Gnahorè.

Il giorno successivo, 1 settembre, segna l’inizio ufficiale del festival con una formazione tutta africana. La cantante della Costa d’Avorio Dobet Gnahorè presenta un concerto di melodie e suoni tipicamente africani con una formazione che prevede ancora Hamid Drake, Boni Gnahorè, Aly Keita e Mike Dibo (batteria), Valery Assouan (basso). Si partirà con un caos percussivo che segna quasi la nascita di una Venere Nera fino alla chiusura con due brani dedicati a Nelson Mandela.

Il 2 settembre sul palco della Piazza del Nuraghe avremo due concerti, il primo vede la partecipazione del duo Courvasier-Wollesen ed il secondo è il progetto Lean Left. Sylvie Courvasier è una pianista svizzera di grande rispetto in ambito jazzistico e si presenta con l’eclettico batterista Kenny Wollesen. Insieme svilupperanno un dialogo percussivo fra la melodia ritmica del piano e la potenza musicale della batteria.

Il secondo set sarà tutto di un’ ottima formazione sospesa tra improvvisazione, ritmo, melodia e rumore. Il sax di Ken Vandermark guiderà i due chitarristi Andy Moore e Terry Ex ed il batterista Paal Nilssen-Love.

Il giorno successivo saliranno nuovamente sul palco Hamid Drake ed il balafonista ivoriano Aly Keita per farci immergere in un incontro tra due culture africane ed americane mentre il secondo set sarà affidato a David Virelles (piano), che con Vicente Archer (basso), Romàn Dìaz (percussioni), Eric McPherson (batteria) ci regaleranno la prima esclusiva del festival. Il pianista cubano porta sulla scena La Voce (Mbokò) che rappresenta la parola della divinità tesa fra Africa e Cuba.

Il maestro Joe Chambers sarà protagonista di un solo di piano il giorno 4 settembre primo set che poi lascerà il campo alla formazione che l’anno scorso ci ha regalato uno dei concerti più entusiasmanti della passata edizione. Il Summit Quartet di Gustafson, Vandermark, Luc Ex e Drake si esibiranno in una produzione originale che sarà anche l’occasione per presentare il meraviglioso disco registrato nel 2016 proprio sul palco del nostro festival e prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara.

Il giro di boa è un’altra esclusiva del festival, M’Boom Repercussion. Lo spirito di Max Roach prenderà forma sul palco con una riproposizione di uno dei suoi capolavori. A questo straordinario concerto oltre a Marc Abrams (basso), Pietro Tonolo (sax), Eli Fountain (batteria), Diego Lopez (percussioni) parteciperanno anche Joe Chambers (vibrafono), Ray Mantilla (percussioni) e Warren I. Smith (batteria). Chambers, Mantilla e Smith sono i musicisti originali che accompagnarono Roach nella registrazione del disco. A questa formazione si aggiungerà anche un quartetto d’archi proveniente dal Conservatorio di Cagliari, ad inizio serata in prima assoluta Tiziano Tononi con Susie Ibarra con il progetto Drums, Gongs & Bamboo, un esaltante dialogo tra percussioni.

David Vireless salirà nuovamente sul palco di piazza del nuraghe in un solo di piano ed aprirà la settima giornata della manifestazione introducendoci ad uno spettacolo che si presenta come eccezionale. Shamania di Marilyn Mazur. La Mazur è un’artista poliedrica che ha suonato con Miles Davis e Gil Evans. Per questa occasione ha allestito uno spettacolo di sole donne che ci regaleranno uno dei concerti più attesi di questa edizione.

Il 7 settembre il primo concerto della serata sarà affidato ad un solo di Tyshawn Sorey, un giovane batterista americano che ha collaborato con Zorn, Wadada Leo Smith, Anthony Braxton. Sorey è musicista e compositore con una carriera superlativa.

Il secondo set ci introdurrà in una nuova forma di approccio jazzistico. Infatti il progetto Odd Time di Kassa Overall (batteria), Kool A.D. (voci & dj), Dada Powell (voci) ci porterà attraverso una lettura elettronica della musica. Una lettura che vuole attualizzare un discorso musicale che non è mai finito ovvero la libertà espressiva del jazz contemporaneo.

Kassa Overall ed il suo Trio apriranno il primo set del giorno successivo per poi lasciare spazio al batterista Tyshawn Sorey con una formazione (Corey Smithe al piano e Chris Tordini al basso) che alterna composizione ed improvvisazione.

Ci si avvia alla conclusione del festival e la penultima serata sarà qualcosa di difficile da dimenticare. La Burnt Sugar con i suoi 17 portentosi musicisti ci offrirà una rilettura dell’album Freedom Now! di Max Roach. Il concerto è una produzione originale creata appositamente per questa edizione del festival.

La chiusura della manifestazione, il 10 settembre, vedrà sul palco una giovane formazione italiana, il Liquid Stone Trio. Michele Uccheddu (percussioni), Caterina Genta (cantante, performer), Emanuele Balia (elettronica) ci porteranno in un universo di suoni creati per spingere più in là i confini delle strutture musicali.

Il saluto all’anno prossimo sarà affidato al secondo pirotecnico concerto della Burnt Sugar. Questo gigantesco ensemble si esibirà in una personale rilettura dei grandi successi della musica nera da Hendrix a Prince passando per la Motown ed il jazz. Sarà un omaggio ai 30 anni di carriera dell’orchestra che festeggerà con una produzione originale l’arrivederci al prossimo anno.

Attraverso lo svolgimento del tema riteniamo che ancora una volta il jazz possa e debba affermare la sua valenza sociale divincolandosi dalla superficialità che vorrebbe la musica l’arte solamente come puro intrattenimento per favorire la creazione di un pensiero unico, controllabile ed incapace di scegliere tra ciò che è sopraffazione e ciò che diritto.

Ecco perché anche noi, prendendo spunto dal capolavoro di uno dei musicisti più importanti della storia della musica contemporanea, ci uniamo a quel grido che dice “Noi Insistiamo! Libertà Adesso”.

   

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E’ stata presentata questa mattina in una conferenza stampa svoltasi nell’aula conferenze del Centro della Cultura Contadina, a Cagliari, la XXXI edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” . Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che nella prossima edizione sarà interamente dedicata a Frank Zappa, a quanto il suo pensiero sia ancora attuale e alla sua eredità musicale. «L’Associazione culturale Punta Giara – ha detto il direttore artistico – è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine, ne sono una conferma le prossime uscite discografiche e il gemellaggio con il Vision Festival di New York». Proprio il gemellaggio con il festival statunitense, porterà l’associazione culturale Punta Giara a presentare il festival di quest’anno a New York, dal 4 al 7 giugno.

Superate le premesse, i soci del direttivo Francesco Peddoni e Paolo Sodde,o hanno esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 1 al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali. Basilio Sulis ha spiegato che il programma esposto oggi agli operatori della comunicazione presenti, rappresenta l’80% di quello che sarà effettivamente presentato nella prima decade di settembre e che sono in fase di definizione e relativa conferma alcuni concerti che completeranno la XXXI edizione.

E’ poi intervenuta Ponziana Ledda, presidente dell’associazione Destinazione Sulcis che, con il progetto “Venti paralleli”, arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni, conferenze, workshop e laboratori. Ponziana Ledda ha illustrato ai presenti anche il Pacchetto Jazz 2016 (PJ2016) che darà l’opportunità di una serie di agevolazioni a quanti arriveranno a Sant’Anna Arresi per seguire il Festival, presso strutture e servizi convenzionati.

Il direttore artistico, Basilio Sulis, ha concluso la conferenza stampa ringraziando e invitando tutti i presenti a partecipare alla rassegna e a prendere visione del nuovo sito da oggi online 1 aprile all’indirizzo www.santannarresijazz.it.

Programma-Ai-Confini-tra-Sardegna-e-Jazz-2016

Presentazione Festival Jazz 2016 2 Presentazione Festival Jazz 1 Ponziana Ledda Manifesto Festival 2016 Francesco Peddoni Basilio Sulis 1

WParkerHDrakeJan2016EvaKapanadze WParkerEvaKapanadze1 2016 WilliamParker14 vandermark TomekaReidQ2 (2) TomekaReidQ2 (1) SZO_Press_3400x1000 SteveSwell2 SonoreBroetzmann1 sepesax SeanNooan (3) SeanNooan (2) SeanNooan (1) Rubatong-small-236-482 Rubatong-236-292small Rubatong-236-91small Rubatong-99small RobBrown PH By M. EHLERS-12 Nate Wooley Quintet Nate_Wooley_by_Peter_Gannushkin-bw Megalodon Mats_Gustafsson_by_Peter_Gannushkin-01 The Thing Lux_Ex KiddJordanPH BY WILLIAM DARKES KiddJordan kenvandermarkpress Ken_Vandermark Ingrid-Laubrock- Heather Leigh Hamid_Drake ph Masotti copia FullBlast2 FullBlast cropped-thoregilleirtrc3b8-megalodon-142 CooperMoorephoto3 CooperMoore2 CooperMoore

Kosmostage. Das Flamingo Festival des Andromeda Mega Express Orchestra. Stattbad Wedding 05. - 06. Juli 2013. Andromeda Orchestra Generalprobe. Bild mit Oliver Roth, Laure Mourot, Daniel Glatzel, Sebastian Haegele, Johannes Schleiermacher, Magnus Schriefl, Ritsche Koch, Maria Schneider, Joerg Hochapfel, Anna Viechtl, Kalle Zeier, Matthias Pichler, Andi Haberl, Matthew Lonson, Gregoire Simon, Johannes Pennetzdorfer, Martin Stupka, Isabelle Klemt.

Kosmostage. Das Flamingo Festival des Andromeda Mega Express Orchestra. Stattbad Wedding 05. – 06. Juli 2013. Andromeda Orchestra Generalprobe. Bild mit Oliver Roth, Laure Mourot, Daniel Glatzel, Sebastian Haegele, Johannes Schleiermacher, Magnus Schriefl, Ritsche Koch, Maria Schneider, Joerg Hochapfel, Anna Viechtl, Kalle Zeier, Matthias Pichler, Andi Haberl, Matthew Lonson, Gregoire Simon, Johannes Pennetzdorfer, Martin Stupka, Isabelle Klemt.

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