29 March, 2024
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La protesta contro gli aumenti delle tariffe dei collegamenti marittimi, per effetto dell’entrata in vigore della direttiva comunitaria per la riduzione delle emissioni in atmosfera, riparte dalle banchine dello scalo di Porto Torres ed il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, con al fianco i capigruppo delle forze di maggioranza e di opposizioni rappresentante in Regione, rilancia la battaglia dell’Assemblea sarda, esplicitata nei contenuti dell’ordine del giorno unitario approvato in Aula lo scorso 21 dicembre. La vicenda è quella nota e riguarda l’incremento del 30 per cento del costo del trasporto navale nei collegamenti Sardegna-Continente, derivante dall’obbligo imposto alle compagnie di navigazione per l’utilizzo di carburanti a basso tenore di zolfo e come tali meno inquinanti ma più costosi.

«Ecco perché siamo qui, compatti e uniti – ha attaccato il presidente del Consiglio, Michele Pais – per chiedere al Governo e all’Unione Europea misure urgenti per scongiurare questa evenienza tragica per l’intera Sardegna.»

La capogruppo 5 Stelle, Desirè Manca, ha rassicurato sull’impegno dei parlamentari sardi eletti dal Movimento e che sono maggioranza del Governo a Roma: «C’è la ferma di volontà di affrontare, per risolvere, il problema ad incominciare dalle prime riunioni già in programma al ministero proprio in queste ore».

«Non siamo contro le misure per la riduzione delle emissioni in atmosfera – ha spiegato il capogruppo Pd, Gianfranco Ganau – ma il costo degli interventi non può ricadere solo sui sardi ed è per tali ragioni che chiediamo al presidente della Regione, Christian Solinas, di porre la questione al primo punto nell’imminente confronto col Governo sul tavolo dell’insularità.»

Richiesta ribadita dal capogruppo Leu, Daniele Cocco, che nel rimarcare i tre anni di  silenzio governativo, seguiti all’emanazione della direttiva comunitaria (IMO 2016/802), ha  evidenziato la compattezza dei gruppi consiliari, mentre Antonello Peru (Cambiamo) ha ipotizzato le prime soluzioni possibili («la concessione di una deroga rispetto all’entrata in vigore degli aumenti tariffari o l’introduzione di misure compensative a favore delle aziende sarde»). «Le penalizzazioni cui andiamo incontro – ha aggiunto il capogruppo Udc, Gian Filippo Sechi – sono generalizzate e rischiano di compromettere anche la ormai prossima stagione turistica». Il consigliere del Psd’Az, Piero Maieli, ha quindi ricordato, insieme con lo spirito unitario, anche la concomitanza delle iniziative di protesta negli altri porti isolani. Al capogruppo dei Riformatori, Aldo Salaris, è spettata invece la chiosa del giro di interventi dei consiglieri regionali: «Questa battaglia certifica che la madre di tutte le battaglie era e resta il riconoscimento della condizione di insularità per la Sardegna».

A testimoniare la crescente preoccupazione delle amministrazioni e delle comunità locali, gli interventi dei sindaci di Sassari, Nanni Campus («il Governo deve ridurre le accise sui carburanti proporzionalmente all’incremento delle tariffe navali»); di Ozieri, Marco Murgia («se non si interviene rapidamente saranno vanificate tutte le altre misure a sostegno dell’economia sarda») e di Valledoria, Paolo Spezziga («i costi che si prospettano per famiglie e imprese non sono più sostenibili»).

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Sospensione temporanea da parte dell’Enel del funzionamento della centrale elettrica di Casteldoria fino alla prima decade di settembre, così come chiesto dai Comuni della Bassa Valle del Coghinas, ed istituzione di un tavolo permanente sotto la regia dell’Adis, agenzia regionale del distretto idrografico, che avrà come compito quello di rendere operativo entro la prossima stagione estiva il cosiddetto “Accordo di Fiume”, strumento che coniuga le diverse esigenze di gestione delle acque nei territori fluviali. Si è tenuta questa mattina, presso l’assessorato dei Lavori pubblici, la riunione che ha visto la partecipazione dell’assessorato del Turismo e di quello dell’Ambiente, oltre ai sindaci dei comuni di Valledoria e Santa Maria Coghinas, all’Adis ed ai dirigenti di Enel Green Power, che hanno garantito il rispetto dell’accordo raggiunto ed offerto massima collaborazione per il futuro.

«Abbiamo recepito le istanze che arrivavano dalle comunità locali, raggruppando attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati con l’obiettivo di dare una risposta concreta alle necessità dei sindaci e dei cittadini. Con l’accordo odierno abbiamo raggiunto un risultato importante, che mette al riparo questa stagione turistica e pone le basi per una collaborazione proficua tra le parti nell’interesse esclusivo dei territori coinvolti», è il commento dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia.

«Aver raccolto l’appello di un territorio che vive prevalentemente di turismo deve essere motivo di orgoglio per tutti. Un piccolo paese che in estate diventa cittadina grazie alle presenze turistiche, come è il caso di Valledoria, deve trovare nelle Istituzioni un valido alleato. Grazie al buonsenso è stato trovato un accordo che tutela un comparto fondamentale dell’economia sarda, che già oggi è volano di sviluppo per tutta la zona», ha aggiunto l’assessore del Turismo Gianni Chessa.

Enel Green Power si è quindi impegnata a sospendere temporaneamente le attività di produzione fino al mese di settembre venendo incontro alle richieste dell’assessore e dei sindaci del territorio. «Siamo da sempre attenti alle esigenze delle Comunità e anche oggi abbiamo ascoltato attentamente le istanze e garantito l’impegno della società al rispetto del territorio in un’ottica di sostenibilità come è nella nostra mission – ha spiegato Massimo Sessego, responsabile O&M Hydro di Enel Green Power – Guardando al futuro siamo soddisfatti della proposta dell’assessore, che ci vuole parte attiva nel Contratto di Fiume: daremo anche in quella sede il nostro contributo garantendo alta professionalità e operatività nel rispetto dell’ambiente.»

Soddisfazione è stata espressa anche dai sindaci di Valledoria, Paolo Spezziga, e di Santa Maria Coghinas, Pietro Carbini. «Si tratta di una boccata d’ossigeno che arriva dopo un avvio drammatico della stagione balneare – spiega il sindaco di Valledoria, Spezziga -. Lasciamo Cagliari con un impegno concreto nell’immediato che ci consente di mettere in salvo la stagione, dato che Enel non turbinerà fino a settembre, e che guarda al futuro grazie all’istituzione di un tavolo permanente  che consentirà di affrontare il problema della marea gialla sul lungomare San Pietro di Valledoria. L’accordo odierno – conclude Paolo Spezziga –  va oltre l’emergenza della stagione e testimonia l’impegno di tutta la Giunta regionale rispetto alla problematica nel suo complesso». Per il sindaco di Santa Maria Coghinas, Pietro Carbini, «oggi si sono poste le basi per una collaborazione che guarda allo sviluppo e al futuro. L’istituzione di un tavolo per arrivare quanto prima alla definizione del Contratto di fiume va nella giusta direzione: tutti i protagonisti dovranno essere attori dello sviluppo dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas».

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L’esame ormai prossimo della proposta di legge che modifica la riforma degli Enti locali, varata nel febbraio 2016 dal Consiglio regionale, e che prevede l’istituzione della provincia del Nord Est (ex provincia di Olbia Tempio) ridà fiato e speranza alle rivendicazioni dei diversi territori della Sardegna che, ad incominciare dal Sassarese e dall’Ogliastra, reclamano funzioni e poteri perduti con il ridimensionamento del ruolo degli enti intermedi. Ne sono convinti i sindaci e gli amministratori di Sassari, Alghero, Castelsardo e Valledoria che, in rappresentanza dei 66 Comuni della provincia di Sassari, hanno chiesto, nel corso di un apposito incontro con la conferenza dei capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, l’istituzione dell’“Area metropolitana del Nord Ovest della Sardegna”. 

Nel corso dei rispettivi interventi Nicola Sanna (Sassari), Franco Cuccureddu (Castelsardo), Paolo Spezziga (Valledoria) ed Alessandro Balzani (vice sindaco di Alghero) hanno auspicato l’approvazione degli emendamenti presentati alla proposta di legge n. 405, tendenti all’’istituzione dell’Area metropolitana, ed hanno lamentato le evidenti criticità della così detta “Rete metropolitana” che, come è noto, non è un ente costituzionalmente riconosciuto.

«Non possiamo disporre né di personale, né di strutture – ha dichiarato il sindaco Nicola Sanna – e meritiamo il riconoscimento dei compiti e delle funzioni che sono propri dell’area metropolitana.»

Franco Cuccureddu ha posto l’accento sulle difficoltà nella spendita delle risorse stanziate di recente dalla Regione alla Rete metropolitana («abbiamo ottenuto 75 milioni di euro da spendere nel prossimo triennio ma senza personale e mezzi è difficile garantirne il corretto utilizzo») mentre Paolo Spezziga ed Alessandro Balzani hanno insistito sul rilancio del Nord dell’Isola anche attraverso un più adeguato ed efficiente strumento amministrativo.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi ricordato il suo personale sostegno  offerto a suo tempo nella battaglia per l’istituzione della città metropolitana nel Nord Ovest ed ha invitato l’intera Assemblea sarda «a fare un’efficace sintesi delle proposte emendative che mirano all’istituzione dell’Area metropolitana e ad assicurare funzioni e poteri a quei territori che ne reclamano un’adeguata rimodulazione, anche alla luce del “No” referendario alla riforma costituzionale che prevedeva, tra le altre, anche l’abolizione delle province».

Il presidente del Consiglio regionale, in conclusione dei lavori, ha quindi annunciato la discussione in Aula della Pl. n. 405 (Giuseppe Meloni e più).

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Sarà una quarta edizione della “Guido Sieni Judo Cup” ricca di contenuti e di novità quella che si aprirà il 30 giugno al PalaSerradimigni per chiudersi il 1° luglio. E il primo fatto nuovo è proprio la durata della manifestazione che da una giornata, così è stato nelle edizioni precedenti, passa a due intensi giorni di combattimenti sui tre tatami che il Centro sportivo “Guido Sieni” si appresta ad allestire proprio in queste ore.

La manifestazione, che ritorna a Sassari grazie all’impegno di Stefano Urgeghe, quest’anno sale ancora di livello e indossa la veste internazionale. Ad affrontarsi sulle materassine, infatti, ci saranno, tra i trecento judoka previsti, anche gli atleti della Francia e della Moldavia. L’evento ha ricevuto il patrocinio del comune di Sassari, della presidenza del Consiglio regionale e dell’assessorato regionale dello Sport, del Coni e della Fijlkam.

L’edizione 2018 della “Judo Cup”, sarà riservata alle giovani leve delle categorie esordienti A e B, maschili e femminili, e Cadetti, maschili e femminili. Per gli atleti sardi in gara, poi, gli appuntamenti del 30 giugno e del 1° luglio saranno anche la terza e ultima fase del Gran prix regionale.

La “Guido Sieni Judo Cup” è stata presentata questa mattina al PalaSerradimigni dal presidente del Centro sportivo “Guido Sieni” Stefano Urgeghe e alla presenza dell’assessora alle Politiche educative e giovanili del comune di Sassari Alba Canu, del presidente regionale Fijlkam Gavino Piredda, del rappresentante provinciale del Coni Lucio Masia e del consigliere regionale Roberto Desini.

A indossare per primi il judogi saranno gli esordienti A (11 e 12 anni) e B (13-14 anni) che si affronteranno sabato 30 giugno, a partire dalle ore 14,30. Dalle 18.00 inizieranno le finali e, a seguire, le premiazioni.

La mattina di domenica 1° luglio, con inizio alle ore 9.00, sarà tutta per i cadetti (15-17 anni). Alle 12.00 le finali e le premiazioni.

Sassari si conferma, così, capitale del judo e la nuova edizione, con carattere internazionale e più lunga, è segno di crescita. Un vero e proprio impegno per gli organizzatori che, così, vogliono tenere alta la memoria del trofeo internazionale “Guido Sieni” e del suo patron, Franco Sieni, scomparso il 6 giugno dello scorso anno.

A caratterizzare la manifestazione è il coinvolgimento delle giovani speranze della disciplina ideata dal maestro Jigoro Kano.

Quattro anni fa il Centro sportivo Guido Sieni aveva organizzato il campionato regionale assoluto che aveva portato sui tatami del PalaSerradimigni oltre 40 società isolane. La prima edizione della “Guido Sieni Judo Cup” nel 2015, invece, dedicata ai pre-agonisti e agonisti ha visto la partecipazione di circa 500 atleti, dai 4 ai 14 anni, sardi, liguri e romagnoli, che hanno dato vita a uno spettacolo di colori e sport. Quella del 2016, dedicata alle due categorie degli Esordienti, A e B, e ai Cadetti aveva visto esprimersi al meglio circa 200 judoka. L’edizione 2016 era “volata” in Sicilia, con le rappresentative organizzate dai maestri Corrado Bongiorno ed Elios Manzi fare manbassa di medaglie. Nel 2017, con l’edizione giocata da 250 atleti sui quattro tatami allestiti al Palasantoru, aveva visto incontri riservati alle categorie esordienti B e cadetti. La coppa era volata in Liguria che quest’anno sarà ospite d’onore.

L’evento di sabato e domenica al PalaSerradimigni diventa per gli atleti sardi un appuntamento imperdibile e di notevole importanza. Per i ragazzi delle scuole isolane di judo sarà un valido banco di prova, che li vedrà contrapposti non solo ad atleti d’oltre Tirreno, che agli ultimi campionati nazionali hanno conquistato medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. I giovani judaka sardi se la vedranno anche con atleti di nazionalità francese e moldava, paesi che hanno tradizione nello judo.

In particolare la Francia la cui federazione nazionale è la più grande in Europa, con oltre 600 mila iscritti e una squadra nazionale tra le migliori al mondo.

Non è da meno la Moldavia che ha espresso atleti del calibro di Eugen Matveiciuc che nel 2017, a Santiago del Cile, nella categoria Cadetti ha conquistato il titolo di campione del mondo. Tra gli atleti moldavi spicca anche Dorin Gotonoaga che è stato nominato il miglior judoka del 2017.

Insomma, per i ragazzi della Sardegna un’opportunità da cogliere al volo.

Due gli eventi legati al “Guido Sieni Judo Cup”.

Il primo precederà la manifestazione internazionale e si svolgerà il 29 giugno alle 19,30, sempre al PalaSerradimigni. Si tratta del passaggio di cintura degli atleti del Centro sportivo Guido Sieni. Saranno coinvolti oltre 100 judoka, categorie bambini, pre-agonisti, agonisti e adulti.

Il secondo evento, invece, si aprirà il 2 luglio, questa volta a Valledoria, nella palestra messa a disposizione dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Spezziga, con l’assessorato allo Sport retto da Mario Serra. È la seconda edizione del “Guido Sieni Training Camp” con due sessioni speciali dal 2 al 6 luglio e dal 9 al 13 luglio.
Alla prima settimana di allenamenti parteciperà il maestro Domenico Paduano, cintura nera VI Dan, pluricampione italiano, oltre che bronzo ai mondiali e agli europei juniores. La seconda settimana di allenamenti vedrà la partecipazione del maestro Sandro Piccirillo, cintura nera VI Dan e allenatore della nazionale italiana giovanile di judo

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La festa patronale della Beata Vergine della Difesa si conferma solennità religiosa che unisce. Una festa che ogni anno richiama un altissimo numero di fedeli, segno della grande devozione alla Madonna. Una ricorrenza che unisce anche il territorio e la presenza, anche quest’anno, degli amministratori comunali in rappresentanza dei componenti della Rete metropolitana è stato l’esempio di questo stretto legame.

La festa si è da subito preannunciata partecipata, quando le autorità civili e militari si sono ritrovate prima davanti alla sede della Confraternita e poi davanti al monumento ai caduti in armi. Nella piazza del Municipio, accanto al sindaco Antonio Diana c’erano il sindaco di Sennori Nicola Sassu, il sindaco di Valledoria Paolo Spezziga, quindi il vicesindaco di Porto Torres Marcello Zirulia, l’assessora agli Affari generali del Comune di Sorso Giovanna Maria Pulino, il presidente del consiglio comunale di Sassari Esmeralda Ughi. Accanto agli amministratori comunali i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti sul territorio e il vice questore aggiunto Gianluca Pallaoro.

A seguire la precessione numerosi fedeli, molti dei quali, dai bastioni del lungo mare Colombo, hanno assistito alla processione a mare, partita dal porto Minori. Tante le imbarcazioni a mare che hanno seguito la motonave Ausonia, con a bordo il simulacro della Vergine. È stato forse questo il momento più toccante della processione con i fedeli che, a bordo di piccoli e grandi natanti, non hanno voluto mancare al consueto rito del lancio della corona di fiori per i caduti in mare. E con la barca in rada, rivolta verso il paese, a lanciare a corona in mare sono stati il sindaco Diana e la moglie del priore Agostino Maddau. La confraternita si è presentata con un alto numero di componenti, molti dei quali giovani. Anche quest’anno, accanto al priore c’erano i rappresentanti della Confraternita della Santa Croce di Bastia gemellata con il sodalizio stintinese.

La festa, finita la processione, è proseguita nella piazza del Municipio con il rinfresco offerto dal priore, l’esibizione del gruppo sbandieratori Città dei Candelieri e del gruppo Giudicato di Torres.

La notte è stato un vero e proprio spettacolo quello dei fuochi d’artificio, che hanno incantato il pubblico assiepato sul lungomare. Il concerto di Ivana Spagna, in una piazza dei 45 al gran completo, ha confermato il successo della festa.

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Insularità’: una battaglia talmente forte che sfonda anche ad agosto. La Sardegna si unisce intorno alla bandiera del principio di insularità! 

Mentre crescono le adesioni di importanti personalità al Comitato Scientifico, parte con il botto anche il comitato degli amministratori: sono già scesi in campo 70 sindaci, con oltre 300 tra consiglieri ed assessori, pronti a mettere a ferro e fuoco la Sardegna per ottenere ciò che ci spetta di diritto!

L’iniziativa referendaria per l’inserimento del principio dell’insularita in Costituzione, lanciata soltanto da una settimana, trova dunque spazi crescenti.

Tra i sindaci hanno aderito Andrea Lutzu (sindaco di Oristano), Roberto Ragnedda (Arzachena), Giorgio Alimonda (Portoscuso), Ivan Mameli (Barisardo), Roberto Uda (sindaco di Loceri), Diego Loi (Santu Lussurgiu), Antonio Cappai (Guamaggiore), Paola Secci (Sestu), Flavia Loche (Tonara), Tomaso Locci (Monserrato), Giusepppe Fasolino (Golfo Aranci), Massimo D’Agostino (Bonorva), Massimo Cannas (Tortolì), Antonello Figus (Santa Giusta), Marco Falchi (Muravera), Costantino Tidu (Teti), Gianfranco Trullu (Perdaxius), Marco Pisano (Mandas), Giovanni Porcu (Irgoli), Domenico Gallus (Paulilatino), Andrea Piroddi (Ilbono), Maristella Lecca (vice sindaco di Monserrato), Sandro Pili (Terralba), Claudio Pinna (Zeddiani), Martino Salis (Oliena), Celestino Pitzalis (Tuili), Luca Pilia (Isili), Andrea Nieddu (Berchidda), Fausto Orrù (Gonnosfanadiga), Giovanni Santo Porcu (Galtellì), Pietro Moro (Laerru), Gabriella Mameli (vice sindaco di Selargius), Vincenzo Cosseddu (Benetutti), Ester Satta (Olzai), Marco Atzei (Pompu), Mario Sassuolo (Siligo), Marco Floris (Siris), Andrea Santucci (Marrubiu), Serena Massa (Senis), Alessandro Scano (Decimoputzu), Pierandrea Deias (Nuxis), Giorgio Scano (Simala), Mauro Steri (Gonnosnò), Luciano Barone (Mamoiada), Antonio Diana (Stintino), Renzo Ibba (Morgongiori), Gianfranco Pinducciu (Telti), Gianni Orrù (Busachi), Pierpaolo Sitzia (Gonnoscodina), Agostino Pirredda (Luogosanto), Elio Mameli (Villaspeciosa), Alessio Piras (Selegas), Franceschino Serra (Pau), Giovanni Daga (Nuragus), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Antonello Demelas (Samugheo), Paolo Spezziga (Valledoria), Francesco Caggiari (Bortigali), Tito Loi (Osini), Pietro Arca (Sorradile), insieme a 312 amministratori comunali.

Un segnale molto forte quello che stanno dando gli amministratori locali con un numero di adesioni che cresce di ora in ora. 

La mobilitazione ha avuto una forte accelerazione a seguito dell’indizione dei referendum che si terranno in Lombardia e Veneto il 22 ottobre prossimo, finalizzati ad ottenere “particolari forme di autonomia” e maggiori risorse: un evento di forte impatto politico, destinato a modificare radicalmente il sistema di ripartizione delle risorse tra le regioni italiane. La Sardegna nella sua condizione di insularità ha uno svantaggio geografico permanente e grave, di cui la comunità nazionale sembra non accorgersi. Da qui l’idea di portare il caso Sardegna all’attenzione del dibattito politico e dell’opinione pubblica nazionale: il “caso Sardegna”, attraverso un referendum sardo.

In prima linea da oggi dunque anche i sindaci e tutti gli amministratori: «È stata una risposta immediata, forte e entusiasta – ha dichiarato Lucia Tidu del comitato promotore del referendum che coordina il gruppo Amministratori a sostegno del referendum -. Il segnale fortissimo dato dai sindaci e amministratori in pochi giorni ci porterà a fine agosto con la maggioranza dei sindaci sardi a una grande mobilitazione.»

«Una battaglia di tutti i sardi che va oltre tutte le appartenenze politiche – ribadisce Roberto Uda sindaco di Loceri (Pd) – e che porteremo avanti nei nostri territori». «Il riconoscimento dell’insularità in costituzione è centrale per lo sviluppo della nostra Sardegna – aggiunge Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci (Forza Italia) -, qualsiasi strumento che possiamo mettere in campo lo perseguiremo con la massima determinazione».

«Queste adesioni, che seguono di pochi giorni la formazione del Comitato scientifico – sottolinea Roberto Frongia, coordinatore del Comitato referendario -, servono a legare in modo formidabile la battaglia Referendaria ai  diversi territori sardi.»

 «Questa battaglia va al di là di ogni appartenenza politica e gli amministratori ne hanno dato un segnale fortissimo – dice ancora Lucia Tidu -. Questa è la nostra battaglia, la battaglia di tutti noi sardi uniti e coesi.»

«Contiamo di avere molte decine di migliaia di adesioni, per riaffermare che essere isolani non voglia dire essere isolati. Non per avere assistenzialismo ma semplicemente pari opportunità: vogliamo gli stessi diritti e le stesse opportunità degli altri cittadini italiani. Nulla di più, ma neanche nulla di meno», conclude Roberto Frongia che ribadisce che la raccolta delle firme inizierà ai primi di settembre e si protrarrà sino alla fine dell’anno.