20 April, 2024
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Valerio Scanu, 57 anni, rappresentante del comune di Sassari nel consiglio di amministrazione, è stato eletto questa mattina presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari. Succede a Pasquale Taula, presidente del CIPSS dal 2014. L’elezione di Valerio Scanu è avvenuta durante l’Assemblea del Consorzio che ha inoltre visto la nomina di Pierluigi Pinna come nuovo rappresentante della Camera di commercio.

L’assemblea consortile si è svolta in un clima sereno e collaborativo e vi hanno preso parte i rappresentanti degli enti locali consorziati: Pietro Fois per l’amministrazione provinciale di Sassari, lo stesso Valerio Scanu per il comune di Sassari, Claudio Pecorari per il comune di Porto Torres e Mario Conoci per il comune di Alghero. Erano inoltre presenti i sindaci di Sassari, Gian Vittorio Campus, e di Porto Torres, Sean Wheeler. Tutti i componenti hanno votato per il presidente eletto ad eccezione del rappresentante del comune di Porto Torres.

Subito dopo l’elezione, è avvenuto il passaggio di consegne tra il presidente uscente e il nuovo e, con l’approvazione di tutti i consiglieri, condizione fondamentale per procedere immediatamente all’insediamento del Cda, si è tenuto subito dopo l’assemblea un primo consiglio di amministrazione, nel quale si è stabilito che il prossimo incontro tra gli amministratori si terrà a Porto Torres, riconoscendo così l’importanza primaria di quel territorio per le strategie programmatiche e gestionali del Consorzio. Nelle sue prime parole da presidente, Valerio Scanu ha voluto ribadire che il CIPSS proseguirà nel processo di aziendalizzazione avviato dal management uscente, riconoscendo il buon lavoro svolto dalla precedente amministrazione, ringraziando gli amministratori ed evidenziando la figura di Claudio Pecorari, attuale e futura risorsa del Consorzio industriale.
Valerio Scanu, 57 anni, commercialista e revisore legale dei conti, ha una lunga esperienza professionale presso aziende private, nonché in Enti pubblici ed Enti locali, tra cui il comune di Sassari, l’università di Sassari, la Camera di Commercio del Nord Sardegna, l’Azienda sanitaria locale e l’Azienda ospedaliero-universitaria.

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Ora è ufficiale: la strada di accesso al nuovo polo industriale di Porto Torres è proprietà del Consorzio industriale provinciale di Sassari. È stata siglata stamane tra Eni Rewind (ex Syndial) e il CIPSS la cessione della strada che collegherà la provinciale numero 34 Sassari-Stintino al futuro porto industriale e che consentirà una viabilità agevole e preferenziale per il raggiungimento di un’area libera da vincoli ambientali da destinare a nuove iniziative produttive. La formalizzazione dell’intesa – firmata a Sassari dal presidente del Consorzio Pasquale Taula e dal rappresentante di Eni Rewind Maurizio Piras, davanti al notaio Andrea Porqueddu – segue il preliminare che era stato sancito nel 2017 tra l’azienda e il Consorzio, primo passo per riavviare il cuore pulsante dell’ex petrolchimico: la cosiddetta “Macroisola” che nelle intenzioni del CIP ospiterà il nuovo punto di riferimento per il polo industriale del nordovest. Si tratta di un risultato storico, fortemente voluto dal management uscente del Consorzio e finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico: è la prima volta, infatti, che una società del gruppo Eni accetta di cedere una parte dell’ex polo petrolchimico.
La firma dell’accordo è stata apposta proprio nel giorno dei funerali di Carlo Ponti, il dipendente del Consorzio scomparso tragicamente sabato scorso durante un’immersione al largo di Stintino: per questo motivo il presidente del CIP Pasquale Taula proporrà di intitolare la strada appena acquisita proprio alla memoria di Ponti, uno dei suoi più stretti collaboratori.
Già nel 2016 il Consorzio aveva presentato all’allora Syndial una manifestazione di interesse per l’acquisizione delle aree ormai dismesse, al fine di restituire al sistema delle imprese quella parte dell’ex petrolchimico non più utilizzata. La strada che da oggi è proprietà del Consorzio è lunga circa tre chilometri e larga dodici metri. Il Consorzio provvederà alla sistemazione della strada, all’installazione della recinzione perimetrale e la realizzazione dei varchi necessari utilizzando il finanziamento ministeriale ottenuto attraverso il Contratto d’Area.
Grazie a questo passaggio fondamentale, si potranno ora completare i progetti consortili sul principale sito industriale tra quelli gestiti, dove potranno trovare spazio un terminal portuale dedicato all’industria, un polo cantieristico navale criogenico e tutte quelle realtà imprenditoriali, anche di dimensioni rilevanti, che potrebbero beneficiare dei vantaggi della Zona Economica Speciale (ZES) e del recente status di Area di Crisi Complessa.

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Il Consorzio industriale provinciale di Sassari chiude il bilancio 2018 in segno positivo, con un utile della gestione caratteristica di oltre 156mila euro. Il lusinghiero risultato certifica un ciclo di rinnovamento del CIP Sassari, testimonianza della trasformazione del Consorzio in una vera e propria azienda, che vive di ricavi propri senza percepire contributi pubblici.
«Sono molto soddisfatto di chiudere un percorso in cui abbiamo portato la gestione caratteristica in positivo, per la prima volta dopo diversi anni, dopo una lunga e faticosa riorganizzazione della struttura che ci ha portato a rinnovare valorizzando le risorse umane a disposizione, consentendoci di intervenire sui costi e aumentando i ricavi», spiega il presidente del Consorzio, Pasquale Taula.
Nel 2018 si è raggiunto un importante incremento del fatturato, perfettamente in linea con quanto anticipato nel bilancio di esercizio 2017 e in quello di previsione 2019-2021, registrando un’inversione del trend negativo, con un attivo della gestione caratteristica come non avveniva da 6 anni: un risultato che risalta in misura ancora maggiore se si tiene conto dello scenario industriale del nordovest, rimasto orfano degli ormai irraggiungibili fatturati ottenuti tempo addietro grazie alla chimica di base. Nel sito di Porto Torres, vero traino del CIP Sassari, rimane attivo attualmente soltanto l’impianto degli elastomeri Versalis, desolatamente solo nel deserto industriale. È per guardare al futuro che il Consorzio ha in questi ultimi cinque anni avviato una serie di interventi, riassunti nel Piano di riconversione e riqualificazione dell’Area industriale Sassari-Alghero-Porto Torres che per il quinquennio 2017-2021 prevede interventi per 40 milioni di euro, definiti prioritari dal ministero dello Sviluppo economico: dalla Macroisola per riportare a nuova vita l’area dell’ex polo petrolchimico turritano alla realizzazione di un hub costiero per il GNL, dal polo tecnologico Litehouse a San Marco fino al revamping del depuratore e all’ampliamento della discarica consortile. E ancora, il riconoscimento della Zona economica speciale a Porto Torres, Sassari e Alghero, il primo progetto comunitario del Consorzio (MarittimoTech) e il contributo al perfezionamento del progetto Optimed per un porto industriale che, da troppo tempo, manca nel nord ovest della Sardegna.
«Tirando le somme di quest’esperienza – aggiunge Pasquale Taula – non posso non ricordare l’introduzione del Progetto performance, in collaborazione con l’Università di Ferrara: l’azienda ha potuto così definire i premi di produttività per ogni dipendente, erogati sulla base del raggiungimento di singoli obiettivi specifici. Siamo contenti di aver raggiunto un buon grado di aziendalizzazione in una struttura che è sempre stata sana, ma che aveva bisogno di un riordino dei conti e della metodologia della gestione.»

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La nomina di Claudio Pecorari a presidente dell’ASA, la società in-house del Consorzio industriale provinciale di Sassari, è legittima. Lo ha deliberato l’ANAC, l’Autorità nazionale anticorruzione, lo scorso 15 maggio. Il parere, che era stato richiesto dallo stesso Consorzio, è stato comunicato oggi in un documento firmato dal presidente di ANAC, Raffaele Cantone.

Secondo l’Autorità, «non sussistono cause di inconferibilità» alla nomina di Claudio Pecorari, avvenuta nell’aprile 2016, quando Claudio Pecorari sedeva già da un anno nel cda del Consorzio. Il doppio incarico, scrive ANAC, non è in alcun modo incompatibile perché l’incarico di Claudio Pecorari, semplice consigliere del CIPS, non è «sussumibile nella definizione di amministratore di ente pubblico» qual è il Consorzio, a differenza di figure quali quelle di «Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili». «La carica ricoperta in provenienza, ovvero quella di membro semplice di un ente pubblico economico non determina alcuna inconferibilità», conclude quindi ANAC.

«L’autorevole parere dell’ANAC, da noi richiesto per fugare qualsiasi dubbio sulla legittimità del nostro operato – spiega il presidente del CIPS Pasquale Taula -, dà ancora una volta ragione al Consorzio industriale di Sassari: contraddice quanto sostenuto in precedenza dal Gruppo di lavoro regionale e dall’Avvocatura dello Stato e ribadisce come da noi più volte sostenuto la natura giuridica di Ente pubblico economico (e non amministrazione pubblica) del Consorzio. È importante sottolineare come ANAC sia l’unica autorità che la legge Severino individua per dirimere contenziosi come questo – prosegue il presidente –: superato anche questo passaggio, auspichiamo che si torni a parlare di prospettive del territorio e dei risultati importanti che l’azienda-Consorzio sta conseguendo, grazie a strumenti moderni ed efficaci come il Piano delle performance e l’Activity based costing, impiegando invece ogni sforzo per la realizzazione di opere strategiche come l’hub energetico, il rilancio del porto industriale, il polo tecnologico dell’innovazione e la crescita dei nostri agglomerati industriali.»

Sul pronunciamento dell’ANAC interviene anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna: «Ho reagito fermamente ad assurde pressioni politiche, poste in essere da una parte della mia coalizione e da una parte del PD che hanno rasentato il vilipendio alla figura del sindaco, con il chiaro intento di voler gettare un’ombra sull’attività del Consorzio diretto magistralmente da un valido, serio, onesto e competente rappresentante del comune di Sassari, il presidente Taula, ben distante da vecchie logiche gestionali di un ente che ha acquisito in questi anni credibilità, progettualità e sana e corretta gestione».