18 April, 2024
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Anche se impossibilitata a programmare eventi in presenza a causa del procrastinarsi della situazione critica legata alla pandemia, l’Amministrazione comunale di Carbonia celebra la “Giornata della Memoria” e commemora le vittime dell’Olocausto con una serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.

Su proposta dell’assessorato alla Cultura sarà proiettato, sulla piattaforma streaming della società Umanitaria Sardegna, “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, un documentario di 63 minuti che ha coinvolto ragazze e ragazzi sardi tra i 18 ed i 25 anni, protagonisti dei viaggi nei luoghi chiave della Shoah che hanno dato la genesi a un vero e proprio corso di formazione storica.

«Ringrazio per la preziosa e imprescindibile collaborazione la Fabbrica del Cinema ha sottolineato l’assessore alla cultura Giorgia Meli -: un modo per tenere vivi nella memoria collettiva gli orrori dei campi di sterminio. Manteniamo la speranza di poter tornare alla normalità al più presto ed essere nelle condizioni di organizzare l’anno prossimo ulteriori iniziative di sensibilizzazione in presenza su questa importante tematica.»

Chi è interessato a vedere il documentario, a partire dalle ore 10.00 di giovedì 27 gennaio, si può collegare all’indirizzo onlinesardegna.umanitaria.it . Lo streaming del film è gratuito previa registrazione e sarà disponibile per tutta la giornata.

Un’altra iniziativa gratuita, fortemente voluta dall’assessore della Cultura Giorgia Meli, è prevista per domenica 30 alle ore 18.30 al Teatro Centrale, con l’organizzazione di uno spettacolo a cura dell’Associazione Culturale-Teatrale “Quinte Emotive”, La performance si intitola “Il Processo” ed è tratta liberamente da “L’Istruttoria”, un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 sui crimini di guerra perpetrati dai tedeschi.

Per poter partecipare è necessario prenotarsi contattando la segreteria del Cedac al seguente numero: 338.9838142. Si ricorda che l’accesso è consentito a chi possiede il green pass.

«Per dare un segnale e contribuire a un momento di riflessioneha dichiarato il sindaco Pietro Morittuabbiamo inviato con l’assessora alla Pubblica Istruzione Antonietta Melas e a nome di tutta l’Amministrazione comunale, una lettera indirizzata a tutte le scuole cittadine. Siamo convinti che ricordare una delle pagine più drammatiche della nostra storia non sia solo un dovere di amministratori, ma una questione di coscienza collettiva.»

«Cito le parole dell’onorevole Liliana Segre che è miracolosamente scampata allo sterminio: A che serve la memoria? A difendere la democrazia, dice bene una degli ultimi testimoni che la storia ci ha consegnatoha concluso il sindaco di Carbonia -; sono certo che soprattutto i nostri giovani siano consapevoli di questo.»

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A Carbonia proseguono nel corso dell’intera settimana le celebrazioni della “Giornata della Memoria”. Dopo le numerose iniziative organizzate dalle scuole cittadine, la commemorazione delle vittime dell’Olocausto continuerà venerdì 31 gennaio, alle ore 11.00, al Teatro Centrale, con l’organizzazione di uno spettacolo a cura dell’Associazione Culturale-Teatrale Quinte Emotive”, destinato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, «con l’obiettivo di ricordare le vittime delle persecuzioni nazifasciste e del genocidio ebraico, sensibilizzando nel contempo i ragazzi verso i valori della libertà, della pace, della giustizia, dell’integrazione e della democrazia», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

La performance, inizialmente prevista per lunedì 27 e spostata al 31 gennaio, si intitola “Il Processo” ed è tratta liberamente da “L’Istruttoria”, un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965. Fu un grande processo voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra perpetrati dai tedeschi. “Il Processo” racconta in forma di oratorio poetico i principali accadimenti del processo, in cui vennero imputati 22 ufficiali delle SS, condannate 17 persone, di cui 6 all’ergastolo.

Lo spettacolo è un dramma che racconta la sopraffazione umana, una delle pagine più nere della storia occidentale. Nel lager il singolo smarrisce la propria identità, il senso di colpa e di responsabilità individuale, protetto formalmente in quei comportamenti terribili dalle leggi della guerra e dalle politiche di allora.
Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.

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Lunedì 27 gennaio l’Amministrazione comunale di Carbonia celebra la Giornata della Memoria e la commemorazione delle vittime dell’Olocausto con l’organizzazione di uno spettacolo a cura dell’Associazione Culturale-Teatrale “Quinte Emotive”, che si svolgerà alle ore 11.00, al Teatro Centrale. L’evento è destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a tutti i cittadini interessati, e si prefigge «l’obiettivo di ricordare le vittime delle persecuzioni nazifasciste e del genocidio ebraico, sensibilizzando nel contempo i ragazzi verso i valori della libertà, della pace, della giustizia e dell’integrazione», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

La performance si intitola “Il Processo” ed è tratta liberamente da “L’Istruttoria”, un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965. Fu un grande processo voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra perpetrati dai tedeschi. “Il Processo” racconta in forma di oratorio poetico i principali accadimenti del processo, in cui vennero imputati 22 ufficiali delle SS, condannate 17 persone, di cui 6 all’ergastolo.

Lo spettacolo è un dramma che racconta la sopraffazione umana, una delle pagine più nere della storia occidentale. Nel lager il singolo smarrisce la propria identità, il senso di colpa e di responsabilità individuale, protetto formalmente in quei comportamenti terribili dalle leggi della guerra e dalle politiche di allora.

Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.

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Verrà rappresentato domenica 27 gennaio, alle 18.00, nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, dall’associazione culturale teatrale “Quinte Emotive”“Il Processo”, opera liberamente tratta da “L’Istruttoria” di Peter Weiss, regia di Paolo Angioni con Leonardo Pani, Efisio Deiola, Andrea Zucca, Corrado Cicilloni, Giusy Fogu, Manuela Perria, Cristina Pillola e Gisella Biggio.

“L’Istruttoria” è un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 e voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra nazisti.

L’opera è strutturata in 11 canti, nonostante nello spettacolo se ne prendano in esame solo 5, e racconta in forma di oratorio poetico gli accadimenti del processo. Costò 5 anni di ricerche, durò 20 mesi, vennero imputati 22 ufficiali SS, si tennero 183 udienze con 17 condannati di cui 6 all’ergastolo.

La sopraffazione umana, lo smarrimento della propria identità e l’assenza di una responsabilità individuale sono i caratteri che emergono dalle dichiarazioni di testimoni e imputati. Un testo di poesia che integra ed approfondisce i dati della storia. 

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La Compagnia teatrale Quinte Emotive sabato 27 gennaio presenterà a Portoscuso, nella Sala Corpus della Tonnara “Su Pranu”, con inizio alle 19.00, “Il processo”, opera liberamente tratta da “L’Istruttoria” di Peter Weiss, regia di Paolo Angioni, con Leonardo Pani, Efisio Deiola, Mirko Cacciarru, Corrado Cicilloni, Giusy Fogu, Manuela Perria, Cristina Pillola e Gisella Biggio.

L’Istruttoria è un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 e voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra nazisti.

L’opera è strutturata in 11 canti, nonostante nello spettacolo se ne prendano in esame solo 5, e racconta in forma di oratorio poetico gli accadimenti del processo. Costò 5 anni di ricerche, durò 20 mesi, vennero imputati 22 ufficiali SS, si tennero 183 udienze con 17 condannati di cui 6 all’ergastolo.

La sopraffazione umana, lo smarrimento della propria identità e l’assenza di una responsabilità individuale sono i caratteri che emergono dalle dichiarazioni di testimoni e imputati. 
Un testo di poesia che, quindi, integra ed approfondisce i dati della storia.