28 March, 2024
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E’ arrivata alle battute finali la discussione del Testo Unico sul riordino degli Enti locali in Commissione “Autonomia”. Il parlamentino guidato da Pierluigi Saiu (Lega), ha concluso in tarda mattinata la fase di ascolto dei soggetti istituzionali con le audizioni dei rappresentanti di Anci e Cal.

Il presidente dell’Associazione dei Comuni, Emiliano Deiana, ha valutato positivamente la volontà del Consiglio di procedere a un riordino del sistema degli enti locali ponendo però alcune questioni dirimenti: «Se l’intendimento è quello di premiare i territori con la creazione di nuove province ha detto Emiliano Deianaè necessario che la Regione si spogli di molte competenze. La legge 9 del 2006 aveva definito funzioni e compiti degli enti locali. Quella norma, ancora in vigore anche se inattuata, può essere una buona base di partenza. Occorre definire e chiarire i confini delle competenze di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regione. Gli enti territoriali devono sapere cosa fare e, allo stesso tempo, devono avere le necessarie dotazioni finanziarie e di personale per svolgere al meglio le loro funzioni».

Emiliano Deiana è poi entrato nel merito del Testo Unico elaborato dalla Prima Commissione avanzando una proposta: «La definizione dei nuovi assetti territoriali non può prescindere dal coinvolgimento delle comunità in ossequio al dettato dell’art. 43 dello Statuto. Su questo punto riceviamo diverse sollecitazioni dai territori. La consultazione popolare è un passaggio fondamentale se si vuole rafforzare il processo legislativo della riforma».

Giudizio positivo sulla decisione di far rinascere alcune province soppresse dopo il referendum del 2012 anche da parte del Consiglio delle Autonomie locali. «E’ importante però che le comunità vengano coinvolte – ha detto il vicepresidente del Cal Antonio Satta – i comuni devono essere messi nelle condizioni di scegliere a quale Provincia o Città metropolitana appartenere. La norma deve prevedere che si possano esprimere democraticamente».

Antonio Satta ha poi auspicato un ritorno all’elezione diretta dei rappresentanti degli enti intermedi: «Per far questo, bisognerà però modificare la legge Del Rio. Sarà compito del Consiglio regionale indicare una soluzione».

Concluse le audizioni, la seduta della Commissione è proseguita in sede politica per un confronto tra maggioranza ed opposizione. Critico il consigliere dei progressisti Massimo Zedda: «Non è questo il momento più adatto per discutere una riforma così importante. Non abbiamo ancora superato l’emergenza Covid e c’è il rischio di una seconda ondata della pandemia. Caricare di incombenze e di adempimenti il sistema delle autonomie locali non mi sembra la scelta migliore». A Massimo Zedda hanno replicato i consiglieri di maggioranza Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo) e Giovanni Satta (Psd’Az): «C’è una richiesta forte da parte dei territori sulla quale abbiamo preso un impegno che intendiamo rispettare».

Il presidente della Commissione Pierluigi Saiu ha ribadito la volontà di arrivare in tempi rapidi all’approvazione definitiva del Testo Unico, assicurando il massimo coinvolgimento delle popolazioni interessate: «Condivido la proposta di inserire una norma transitoria in legge che definisca i confini delle nuove circoscrizioni provinciali e conceda un tempo congruo ai Comuni per fare la propria scelta».

E’ stato confermato, intanto, il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti fissato per questo pomeriggio alle 16.00. Per il momento gli uffici del Servizio Commissioni ne hanno ricevuti circa 900, quasi tutti presentati dalla minoranza. I lavori della Commissione riprenderanno la prossima settimana.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha completato nella seduta di questa mattina la discussione generale del Testo unificato degli Enti locali, che riunisce alcune proposte di legge presentate da diversi gruppi consiliari.
Per la prossima settimana sono state programmate le audizioni dell’Anci Sardegna e del Consiglio delle Autonomie locali, la discussione e l’esame degli emendamenti ed il voto finale, previsto per la giornata di venerdì 31 luglio.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) riprenderà i suoi lavori martedì 23 giugno, alle 10.00, con l’esame finale del Testo unificato sull’inquadramento del personale dell’Agenzia Forestas.
Sempre martedì, alle 10.00, riunione anche della commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi. In calendario una serie di argomenti: il parere sulla delibera di Giunta 31/30 del 18 giugno scorso sulla riprogrammazione semplificata delle misure di contrasto all’emergenza Covid, il Dl n. 167 in materia di riconoscimento di debiti fuori bilancio, il Dl sulle misure di sostegno al sistema economico regionale (qualora pervenuto), le proposte di legge nn. 144 e 145 sul sostegno alle attività commerciali attraverso l’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.
Ancora martedì alle 10.00, riunione per la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo!). All’ordine del giorno la riforma sanitaria (Dl n. 112 e Pl n. 121), il Dl n. 162 sul sostegno al sistema economico regionale per le parti di competenza, e il Dl n. 127 sulle politiche sociali. I lavori proseguiranno alle 15.30 e nelle giornate successive.
Il giorno dopo (mercoledì) alle 15.30 le commissioni Lavoro ed Attività produttive in seduta congiunta, presiedute rispettivamente da Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Piero Maieli (Psd’Az) saranno impegnate nel Dl n. 162 riguardante il sostegno al sistema economico della Sardegna nel dopo epidemia Covid-19.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) ha approvato a larga maggioranza (col solo voto contrario del consigliere del Pd Robero Deriu) il testo di sintesi sull’inquadramento del personale dell’Agenzia Forestas all’interno del sistema-Regione: la legge passa ora all’esame del Consiglio.

Il testo, che unifica le cinque proposte presentate da diversi gruppi consiliari, ha sostanzialmente l’obiettivo di consentire l’impiego del personale di Forestas nella campagna antincendio con una disciplina contrattuale adeguata, dal punto di vista normativo ed economico, alle mansioni effettivamente svolte.

La legge, tuttavia, interviene nell’attuale fase emergenziale di transizione e rappresenta un primo passo verso la vera e propria contrattazione che sarà affidata agli organi competenti, il Coran per la parte datoriale e le organizzazioni sindacali per i lavoratori.

Alla seduta della commissione, fatta eccezione per l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis assente per un impegno istituzionale, hanno preso parte anche l’assessore del Personale Valeria Satta, il direttore generale dell’assessorato Silvia Cocco, il direttore generale di Forestas Salvatore Mele ed il Commissario straordinario Giovanni Caria.

Tutti hanno risposto, per i settori di competenza, alle numerose domande poste dai consiglieri regionali, che hanno riguardato in sintesi le possibilità di impugnazione, la concreta applicabilità, la copertura finanziaria, i profili di alcuni livelli professionali.

In particolare sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Roberto Deriu del Pd, Diego Loi e Massimo Zedda dei Progressisti, Eugenio Lai di Leu, Giuseppe Talanas di Forza Italia, Giorgio Oppi dell’Udc, Alessandro Solinas del M5S, Giovanni Satta del Psd’Az e Francesco Mura di Fdi.

Nelle conclusioni, il presidente Pierluigi Saiu ha ringraziato gli ospiti per i loro contributi esprimendo il suo apprezzamento per il senso di responsabilità dei commissari di maggioranza ed opposizione che hanno lavorato proficuamente per due importanti obiettivi comuni: affrontare la campagna antincendi a pieno organico ed assicurare un quadro di certezze contrattuali ai lavoratori di Forestas.

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Oltre 53mila pratiche lavorate in sei mesi. Un impegno straordinario che ha permesso di dimezzare l’arretrato in carico ad Argea e di erogare decine di milioni di euro ad agricoltori e pastori. Sono i numeri illustrati alla Quinta Commissione del Consiglio regionale dall’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e dai commissari straordinari di Argea e Laore Patrizia Mattioni e Gianfranco Casu.
Nell’ottobre del 2019, all’inizio della nuova gestione commissariale, il numero delle pratiche ferme negli uffici dell’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura aveva toccato quota 96.529. Al 31 marzo del 2020 rimangono da lavorare 52.805 richieste. «Stiamo rispettando i tempi indicati nella legge approvata dal Consiglio regionale che ha istituito la task force per lo smaltimento delle pratiche del Psr ha detto il commissario di Argea Patrizia Mattioniad aprile c’è stato un rallentamento a causa dell’emergenza Covid-19 ma il lavoro va avanti e contiamo, con la piena operatività della task force nel mese di maggio, di portare a termine il progetto secondo i piani.»
La commissaria Patrizia Mattioni, nel corso dell’audizione ha fornito un altro dato significativo: negli ultimi sei mesi, sono stati messi in pagamento oltre 120 milioni di euro delle diverse misure del Psr (strutturali, superficie e animali, Feamp e Ocm) e degli aiuti regionali per eventi calamitosi.
32 milioni in più rispetto a quelli liquidati nei primi nove mesi del 2019. Allora la cifra delle pratiche chiuse si era fermata a 88 milioni e 843mila euro.
E’ positivo anche il bilancio di Laore che ha in carico le pratiche per le calamità naturali: «Il nostro lavoro è in fase avanzata – ha affermato il commissario Gianfranco Casu – abbiamo istruito 7.916 pratiche su 13.162, dichiarandone ricevibili 4.164. Rimangono ancora da definire 3.755 richieste».
«Argea e Laore stanno svolgendo un buon lavoroha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia la Sardegna è la Regione che ha pagato di più. La Giunta ha inoltre deciso di anticipare i pagamenti anche per le pratiche ancora non istruite attraverso il meccanismo della garanzia bancaria. In particolar modo potranno essere anticipati i contributi relativi a 11.470 domande per le misure a capo e a superficie relative agli anni 2016-2017-2018 non ancora erogati da Agea (l’Agenzia nazionale) per un totale di circa 30 milioni di euro, oltre alle 16.658 domande dell’annualità 2019 (con scadenza impegno a maggio 2020) per un totale di circa 68 milioni e 500mila euro.»
Nel corso dell’audizione, diversi consiglieri della minoranza (G.F. Satta, Lai, Piano, e Cuccu) e della maggioranza (Oppi e Saiu) hanno sollecitato una comunicazione più rapida e chiara dei dati per capire meglio il rapporto tra le pratiche lavorate e quelle effettivamente pagate. Un compito in capo all’Unità di Progetto, organismo istituito con legge dal Consiglio regionale che però entrerà a regime nelle prossime settimane.
Contestata dalle opposizioni la scelta della Giunta di ricorrere allo strumento dell’anticipazione bancaria: per Gianfranco Satta (Progressisti) «la Giunta sta consentendo agli agricoltori di indebitarsi» mentre per Eugenio Lai (Leu) «lo strumento rischia di trasformarsi in una mannaia per gli agricoltori». Dubbi avanzati anche da Pierluigi Saiu (Lega): «Non si deve valutare la situazione creditizia delle imprese, così rischiano di restare fuori dai benefici moltissime aziende».

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La seduta della commissione “Autonomia” prevista per questo pomeriggio, alle 15,30, è stata annullata. La commissione, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), avrebbe dovuto esaminare il Dl n.138 (Disposizioni urgenti in materia di elezioni comunali 2020). Il disegno di legge prevede, a causa dell’emergenza Coronavirus, lo spostamento delle elezioni amministrative programmate per il 2020 in una “finestra” compresa fra il 15 settembre ed il 15 dicembre.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) si riunirà giovedì 30 aprile, alle 15.30, per esaminare il Dl n.138 (Disposizioni urgenti in materia di elezioni comunali 2020). Il disegno di legge prevede, a causa dell’emergenza Coronavirus, lo spostamento delle elezioni amministrative programmate per il 2020 in una “finestra” compresa fra il 15 settembre ed il 15 dicembre.

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«L’emergenza ha cambiato e sta cambiando radicalmente la vita di tutti i Sardi. Sin dall’inizio la Regione è impegnata al massimo per tutelare la salute dei cittadini e dare sostegno alle imprese e ai lavoratori della nostra Isola. In questi giorni assistiamo a violenti attacchi verso la Giunta e verso l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, in particolar modo da forze politiche che sono il riflesso di un governo nazionale che ben poco sta facendo per il nostro territorio e che, in generale, sta gestendo questa crisi in modo discutibile. Nonostante questo la Regione ha scelto la strada della responsabilità e della massima collaborazione istituzionale.»

I consiglieri regionali del gruppo della Lega difendono l’operato dell’assessore della Sanità Mario Nieddu.

«Difficile però tacere quando da Roma arrivano forniture scadenti, come le ormai tristemente note ‘mascherine’, che sono poco più di un panno di garza, inadeguate a tutelare i nostri operatori sanitari strenuamente impegnati in prima linea nella lotta contro il contagio. Non si può, per questo, puntare il dito sulla Regione, né sull’assessore Mario Nieddu, né sul presidente Christian Solinas, che ricordiamo sono stati anche i primi a richiedere al governo, ripetutamente e disperatamente il blocco dei collegamenti, già nelle settimane prima che l’epidemia si facesse strada sul nostro territorio. Su questa linea, da Roma, un ‘no’ secco, ripetuto, e poi un cambio di rotta arrivato comunque tardi – aggiungono Dario Giagoni, Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Michele Pais ed Andrea Piras. Il Governo in tutte le sue mosse ha dimostrato di inseguire la diffusione del virus anziché prevenirla, cosa che si sarebbe potuta fare se le richieste della Regione fossero state ascoltate.Inoltre, si può forse incolpare la Regione per i ritardi nella fornitura dei reagenti necessari per i tamponi? Lo stesso assessore Mario Nieddu ha concordato sull’utilità di eseguire i test sul personale medico in servizio e lui stesso si è impegnato a trovare soluzioni alternative per consentire il monitoraggio e superare il problema di approvvigionamenti che arrivano col contagocce. Un problema che, tra l’altro, investe tutte le Regioni, alcune delle quali vivono un momento drammatico.»
«Grazie all’intervento dell’assessore della Sanità la Sardegna ha anche ottenuto l’impiego dei medici dell’esercito, che daranno un prezioso contributo nel recuperare la piena funzionalità degli ospedali di Olbia e Sassari, duramente colpiti dal propagarsi dell’infezione. Oggi come non mai la Lega è vicina a chi lotta in prima linea e a tutti i cittadini. Lo siamo come politici che lavorano nelle istituzioni e come Sardi, che vivono sul territorio. Serve unità, collaborazione e consapevolezza che questa battaglia riguarda tutti – concludono Dario Giagoni, Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Michele Pais ed Andrea Piras -. Facciamo nostro il grido di dolore di chi lotta in corsia, non lasceremo da solo nessuno, ma respingiamo ogni attacco politico rivolto a destabilizzare chi invece, nelle istituzioni, sta combattendo una lotta senza tregua.»

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La Lega ha scelto i nuovi coordinatori in Sardegna.

«La Lega sta svolgendo un ottimo lavoro all’interno delle istituzioni, soprattutto in Regione, grazie a un eccellente lavoro di squadra dei nostri Consiglieri, Assessori e Presidente del Consiglio. Siamo pronti a nuove sfide al fianco dei cittadini, sempre attivi sul territorio, tra la gente.»

Lo ha detto il coordinatore regionale della Lega, l’on. Guido De Martini, che nella giornata di ieri, a margine dell’inaugurazione della nuova sede del movimento a Iglesias, alla presenza del vice segretario federale, Andrea Crippa, ha ufficializzato le nomine della squadra degli otto coordinatori provinciali: Michele Pais per Sassari, Valeria Satta per la provincia di Cagliari, Gianfranco Abeltino per la Gallura, Annalisa Mele per Oristano, Pierluigi Saiu per Nuoro, Giorgio Todde per l’Ogliastra, Michele Ennas per il Sulcis Iglesiente e Valentino Meloni per il Medio Campidano. Andrea Piras proseguirà nel ruolo di coordinatore regionale della Lega Giovani.

«Nelle prossime settimane – ha concluso Guido De Martini – intensificheremo l’attività in tutti i territori della Sardegna e saranno previste aperture di nuove sedi, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso propositivo nel dibattito politico e fornendo risposte concrete alle numerose istanze dei cittadini.»

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Il presidente della commissione Autonomia Pierluigi Saiu (Lega) ed il questore del Consiglio Giorgio Oppi (Udc) sono intervenuti dopo le accuse rivolte dalla capogruppo del M5S Desirè Manca all’on. Giorgio Oppi.

«Soltanto il nostro senso di responsabilità e l’esperienza dell’onorevole questore Giorgio Oppi hanno evitato che oggi in prima commissione si arrivasse allo scontro fisico», ha detto l’on. Pierluigi Saiu, presidente della commissione Autonomia e ordinamento nel corso della conferenza stampa di tutta la maggioranza -. Non siamo disposti a farci intimidire da nessuno e mi spiace dover dire che questa è un’opposizione indegna del nostro ruolo. Siamo riusciti comunque ad approvare gli emendamenti, compreso paradossalmente uno dell’opposizione, al tanto atteso PL 71 (contrattazione separata nel Corpo Forestale) che riguarda oltre mille lavoratori sardi. Giovedì prossimo, con il parere della commissione Bilancio sulla norma finanziaria, il PL 71 sarà votato e potrà diventare legge.»

Il questore Giorgio Oppi ha spiegato: «Abbiamo il dovere di applicare la legge e anche il Regolamento del Consiglio, che prevede espressamente come si procede nel caso in cui i lavori dell’Aula o delle commissioni siano disturbati». Per il leader dell’Udc «il 4 febbraio prossimo si discuterà la mozione sui trasporti anche con il presidente Solinas ma non è la prima volta che in quest’Aula si procede a colpi di maggioranza ed è capitato anche quando, a parti inverse, all’opposizione c’eravamo noi».

Severo il giudizio del capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula: «I danni sulla continuità territoriale non sono stati fatti da noi ma nella passata legislatura, da chi ora ci contesta con metodi francamente incomprensibili». Duro anche per l’on. Dario Giagoni (Lega): «Questa sera è stato messo in piedi un circo di irresponsabili da parte di chi negli ultimi cinque anni ha scaldato la poltrona. Non tollereremo che il Consiglio regionale non sia reso operativo».  Mentre l’on. Angelo Cocciu (FI) ha parlato di «inspiegabile mancanza dell’abc del rapporto umano», l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/20) si è augurato che «presto le opposizioni ritrovino uno spirito costruttivo, meglio dimenticare questa pagina della nostra autonomia ed il rischio di uno scontro fisico, che c’è stato ed è stato scongiurato da noi»

La maggioranza ha assicuro che «domani e dopo domani le commissioni convocate lavoreranno regolarmente per garantire che i progetti di legge siano esitati e possano arrivare senza soste forzate in Aula. Ma se ci saranno nuove occupazioni o turbative dei lavori i questori saranno costretti a far portare fuori dall’Aula fisicamente chi disturba».