19 March, 2024
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La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5S (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

I 16 parlamentari eletti in Sardegna. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Nel proporzionale alla Camera, sono stati eletti Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Pietro Pittalis (Forza Italia), Silvio Lai (Pd), Emiliano Fenu (M5S), Susanna Cherchi (M5S), Francesca Ghirra (Alleanza Sinistra-Verdi) che ha avuto la meglio su Romina Mura (Pd).

La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5s (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

Gli eletti sicuri sono già 13 su 16. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Dei 7 candidati nel proporzionale alla Camera, sono certi dell’elezione Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Silvio Lai (Pd) ed Emiliano Fenu (M5s).

Sono ancora in corsa per gli ultimi tre posti, Lina Lunesu della Lega, Pietro Pittalis capolista di Forza Italia, Romina Mura, seconda nella lista del Pd, Francesca Ghirra capolista dell’Alleanza Sinistra-Verdi. Sperano anche la quarta nella lista FdI Manuela Lai e la terza della lista del M5S Susanna Cherchi.

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Proseguono i lavori della Commissione d’inchiesta sull’insularità. Dopo la seduta della scorsa settimana con una delegazione di senatori sardi, oggi la riunione del parlamentino presieduto da Michele Cossa (Riformatori sardi) è stata interamente dedicata alle audizioni dei deputati eletti in Sardegna. Alla chiamata della Commissione hanno risposto, per ragioni diverse, solo quattro deputati dei 17 eletti in Sardegna: i democratici Andrea Frailis e Romina Mura, il leghista Guido de Martini e Pietro Pittalis di Forza Italia. Da parte di tutti è arrivata la piena disponibilità a lavorare per raggiungere l’obiettivo dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Secondo Romina Mura (Pd): «Vivere in un Isola può rappresentare un’opportunità ma prima occorre superare il gap infrastrutturale rispetto ad altre regioni d’Europa – ha detto Romina Mura – sul principio di insularità è opportuno mettere in campo una battaglia di popolo simile a quella portata avanti alcuni anni fa sulla vertenza entrate. Forse sarebbe opportuno, visto lo stallo in cui si trova il Senato, presentare una proposta di legge anche alla Camera. Per portare avanti questa iniziativa serve però creare un fronte comune dei deputati sardi e trovare il sostegno dei rispettivi gruppi parlamentari. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha mostrato sensibilità su questo tema. Un’altra strada da seguire è quella dell’attuazione della legge delega sul federalismo fiscale che obbliga lo Stato a trovare strumenti perequativi a favore delle regioni più deboli». Dalla deputata del Pd, infine, un invito a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale e in Parlamento: «Occorre cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato – ha sottolineato Romina Mura – le regioni svantaggiate hanno necessità di un allentamento dei vincoli. Per raggiungere questo obiettivo serve assoluta unità tra tutte le forze politiche».

Argomentazioni condivise da Pietro Pittalis che ha però indicato un’altra strada per dare più forza ad un’eventuale iniziativa parlamentare: «Sono d’accordo sulla necessità di presentare una proposta di legge alla Camera – ha detto Pietro Pittalis – per questo ho fatto preparare una bozza all’ufficio legislativo di Montecitorio. Se però vogliamo avere la certezza che la proposta vada avanti è necessario coinvolgere anche i colleghi della Sicilia. Il gruppo dei parlamentari sardi è troppo piccolo per incidere, su un tema come questo il contributo dei siciliani potrebbe essere decisivo. Da tempo stanno chiedendo di potere mutuare un sistema di continuità territoriale simile al nostro e sono d’accordo con la nostra iniziativa sull’insularità».

Proposta sulla quale si è detto d’accordo anche il deputato del Pd Andrea Frailis: «Credo che sia un percorso da seguire. Ho il timore che il clima non sia favorevole in Parlamento. Oggi si discute di autonomia differenziata e le rivendicazioni delle regioni più deboli non sono viste di buon occhio – ha detto Andrea Frailis – bisogna per questo rafforzare le nostre rivendicazioni. Il tema dell’insularità deve essere portato fuori dal palazzo. Magari con un’iniziativa che coinvolga le scuole e spieghi ai giovani quali sarebbero i vantaggi economici e sociali che scaturirebbero dall’inserimento del principio di insularità in Costituzione».

Anche per il deputato della Lega Guido De Martini l’unità delle forze politiche è la condizione irrinunciabile per sperare di ottenere qualche risultato: «La Sardegna è una regione superidentitaria. Caratteristica che manca però in Parlamento tra i rappresentanti eletti nell’Isola. Su questi temi non si può non essere d’accordo. La Commissione d’inchiesta può fare molto e svolgere un ruolo di raccordo che ci consenta di portare avanti una battaglia unitaria».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Roberto Li Gioi (M5S), Eugenio Lai (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Caredda (Misto), Antonello Peru (Udc-Cambiamo) e Francesco Agus (Progressisti). Tutti d’accordo, con diverse sottolineature, nel portare avanti una battaglia comune sull’insularità con un obiettivo prioritario: la modifica delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Soddisfatto il presidente della Commissione: «Questa è una battaglia che ci vede tutti coinvolti. E’ una questione che va oltre la trasversalità tra le forze politiche perché investe i sentimenti di tutti i sardi – ha detto Michele Cossa – oggi abbiamo sentito proposte molto interessanti. Su una nuova iniziativa da portare avanti alla Camera suggerisco un confronto con il Comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’insularità. Ciò che è certo è che la Sardegna ha condizioni differenti rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Da questo concetto occorre partire per vedere riconosciuti i nostri diritti».

La Commissione si riunirà giovedì prossimo. In programma l’audizione dell’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci.

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«E’ un risultato straordinario che attesta la volontà di cambiare pagina rispetto ai disastri del centrosinistra.»

E’ quanto evidenzia il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis il giorno dopo la vittoria della coalizione di centrodestra capeggiata da Christian Solinas: «Un successo che può segnare una svolta per la Sardegna. Un contributo determinante e decisivo è stato dato da Forza Italia, che avrà come bussola lo sviluppo e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Il partito ha dimostrato la sua vitalità soprattutto nel tessuto produttivo del centronord dell’Isola, che con il consenso al gruppo azzurro ha indicato la strada della ripresa».

«Ci aspettiamo – conclude Pietro Pittalis – che il progetto di rilancio riparta proprio dal settore agropastorale, incrociando le esigenze poste per un aumento del prezzo del latte, mettendo in campo ogni utile azione per contrastare la disoccupazione e il precariato, con la messa a punto di una seria proposta per la revisione della legge urbanistica che consenta anche il rilancio delle attività del settore edilizio ed artigianale». 

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«Sono degli atti intimidatori inaccettabili che mettono ancora una volta l’accento sulla necessità di interventi urgenti dello Stato per arginare gli attacchi contro gli amministratori locali. Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza al sindaco di Orgosolo Dionigi Deledda e all’assessore dello sport Pasquale Devaddis.»

E’ quanto rimarca il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis che invita «i due rappresentanti dell’amministrazione civica ad andare avanti nella loro attività politica, non lasciandosi spaventare da questi avvertimenti che nulla hanno da spartire con l’impegno sociale».

Il primo cittadino e l’esponente della Giunta comunale sono finiti nel mirino di ignoti, con scritte minacciose sulle pareti della chiesa campestre di San Marco. «Ritengo che quanto accaduto sia inqualificabile – conclude Pietro Pittalis -. Gli sforzi politici per rilanciare Orgosolo, con le sue energie migliori, non può essere rallentato o fermato da messaggi intimidatori che pensano di poter fermare la democrazia».

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Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

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«Ci attiveremo per avere una corsia preferenziale nella discussione della proposta di legge sul principio di insularità nella Costituzione.»

Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis raccoglie così l’appello del presidente del comitato referendario Roberto Frongia: «E’ un patto per la Sardegna. Il riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità permetterebbe un nuovo percorso anche nei rapporti con lo Stato. Un’intesa per difendere gli interessi della Sardegna che abbiamo sottoscritto anche con la parlamentare del Pd Romina Mura ed altri colleghi isolani. Una partita decisiva per dare nuove prospettive alla nostra Isola, che deve scontare un arretramento derivante dalla sua posizione sotto il profilo dei trasporti e dei costi dell’energia. Non solo. L’insularità – conclude Pietro Pittalis – va declinata anche in una maggiore autonomia nelle competenze legislative, in settori vitali come la sanità e l’ambiente».

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«Per Ottana servono interventi ad hoc, non emendamenti improvvisati. Dovremo adoperare misure rapide, all’interno di una nuova politica economica e industriale. Nei tavoli di crisi ci saremo, ma con una proposta organica e con coperture più adeguate.»

Lo ha affermato stamattina nell’aula di Montecitorio il deputato del Movimento Cinquestelle Pino Cabras, intervenuto per motivare il suo no agli emendamenti presentati dai deputati di Forza Italia Pietro Pittalis ed Ugo Cappellacci che prevedevano di estendere all’area di Ottana le misure del decreto legge approvato lo scorso anno dal Governo Gentiloni per l’area di Portovesme, e di girare alla Regione Sardegna le risorse del Fondo Sociale da destinare allo strumento della mobilità in deroga. Gli emendamenti poi sono stati respinti dall’aula.

«Uno dei più grandi fallimenti delle classi dirigenti della Sardegna e della Repubblica italiana, ossia l’industrializzazione di Ottana, non può essere risolto con un decreto del governo Gentiloni dedicato a un altro argomento – ha affermato Pino Cabras -. Gli emendamenti presentati dai colleghi deputati di Forza Italia Pietro Pittalis ed Ugo Cappellacci hanno implicazioni che vanno oltre la portata della conversione del decreto-legge n. 44 del 9 maggio 2018. A una misura tampone che riguarda i lavoratori del polo dell’alluminio del Sulcis Iglesiente i colleghi connettono misure che vorrebbero andare in direzione di una risoluzione di un problema di politica economica delle zone interne dell’isola, ossia l’area di Ottana e della Sardegna centrale.»

«Noi Cinquestelle siamo stati presenti a Ottana a tutti gli incontri sul tema dell’amianto sul territorio, ma non abbiamo visto esponenti di altre forze – ha proseguito il deputato Cinquestelle -. So da cosa nasce l’intento dei colleghi, ma rischia di essere solo una strumentalizzazione raffazzonata di un problema che richiede impegno e costanza nell’azione legislativa.»

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E’ stato discusso questa mattina, presso Palazzo Montecitorio, il decreto legge 9 maggio 2018, n. 44, recante misure urgenti per l’ulteriore finanziamento degli interventi per il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi alle crisi aziendali. Sull’emendamento 2.1, presentato al testo a prima firma del deputato sardo Pietro Pittalis (FI), è intervenuta in Aula la deputata Mara Lapia (M5S).

L’emendamento, che ha incontrato il parere contrario del Governo, prevedeva – per il polo industriale di Ottana – l’assegnazione all’INPS della Regione Sardegna di un contributo finanziario pari a 5 milioni di euro finalizzato all’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga in favore dei lavoratori dell’area.

«L’onorevole Ugo Cappellacci e l’onorevole Pietro Pittalis oggi ci accusano di non occuparci dei nostri conterranei. Mi farebbe piacere – ha sottolineato la deputata nel suo intervento – capire quanto vi siete occupati, voi, del polo di Ottana, quando eravate governatori della Sardegna; onorevole Cappellacci – ha proseguito la parlamentare sarda – quanto tempo ha avuto lei, essendo governatore della Sardegna, di occuparsi del polo di Ottana, o lei, onorevole Pittalis, per tanti anni in consiglio regionale?»

L’onorevole Lapia ha anche accusato di completa assenza ad Ottana, gli ex amministratori della regione Sardegna. «Quando siamo andati a Ottana a occuparci del problema amianto, dove eravate voi? Oggi, la gente di Ottana non vi sta chiedendo il reddito di cittadinanza e non vi sta chiedendo di venire qui a portare emendamenti: vi sta chiedendo di portare via l’amianto, perché in quegli anni, in politica non c’era il MoVimento 5 Stelle, c’eravate voi a lasciare l’amianto a Ottana! E i tumori non li ha portati il MoVimento 5 Stelle!».

L’emendamento è stato bocciato dall’Aula.

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Il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco è stato eletto presidente della commissione di inchiesta sull’amianto in Sardegna, che si è formalmente costituita questo pomeriggio.

Nel suo incarico Tocco sarà affiancato dalla vice presidente Daniela Forma, del Pd.

La commissione è stata istituita dal Consiglio regionale alla fine dell’anno scorso, dopo l’approvazione di un ordine del giorno (primo firmatario Pietro Pittalis) sottoscritto da tutti i capigruppo.

Ne fanno parte Annamaria Busia (Misto), Piero Comandini, Antonio Solinas e Gianmario Tendas (Pd), Alessandra Zedda e Mariano Contu (Forza Italia), Luigi Crisponi (Riformatori sardi), Domenico Gallus (Psd’Az-La Base), Pierfranco Zanchetta (Cps) e Gianluigi Rubiu (Udc Sardegna).