23 April, 2024
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Il Cagliari di Walter Zenga centra la seconda vittoria consecutiva e “riavvicina” la “zona Europa League”. Dopo il successo di Ferrara che ha spezzato un lunghissimo digiuno di vittorie durato ben 205 giorni, la squadra rossoblu s’è confermata contro un avversario più robusto e in fiducia dopo la vittoria sull’Udinese, il Torino, ma non ha avuto alcun timore reverenziale ed ha messo subito in chiaro di volere i 3 punti, con un micidiale uno-due nei primi 17 minuti: prima il super goal di Nahitan Nández, in grande spolvero, fresco di rinnovo del contratto, poi quello di Giovanni Simeone, al terzo centro consecutivo in altrettante partite disputate dalla ripartenza del campionato.

E’ apparso un Cagliari convinto dei propri mezzi, assai vicino a quello brillantissimo della prima parte della stagione. La squadra s’è avvalsa del ritorno di Radja Nainggolan, ma vanno sottolineate anche le prestazioni di tutti i compagni, ad iniziare dalla difesa, oggi in formato giovanile, con il ventenne Sebastian Walukiewicz ed il 19enne Andrea Carboni, al fianco dell’esperto Luca Ceppitelli e di Alessio Cragno tra i pali, preferito a Robin Olsen. protagonista a Ferrara.

Nel finale del primo tempo l’arbitro ha concesso un calcio di rigore al Cagliari, per un intervento di Nicolas N’Koulou in scivolata su Nahitan Nández ma è poi tornato sui suoi passi dopo aver rivisto l’azione alla VAR. Le squadra sono andate negli spogliatoi per il riposo sul 2 a 0 per il Cagliari.

Al ritorno in campo, Radja Nainggolan ha gelato il Torino, realizzando il 3 a 0 con uno dei suoi eurogoal! Partita decisa? Per niente.

Il Torino ha reagito con orgoglio, il Cagliari forse ha pensato che la partita fosse ormai chiusa e intorno al quarto d’ora i granata hanno rialzato la testa e prima sono andati a segno con una bella rovesciata del giovane brasiliano Gleison Bremer, poi hanno replicato con un gran tiro al volo di Andrea Belotti.

A quel punto il Cagliari si è scosso, ha capito di rischiare di compromettere che credeva già vinta, Walter Zenga ha gettato nella mischia Charalampos Lykogiannis che s’è procurato subito un calcio di rigore, per un ingenuo fallo di Nicolas N’Koulou. Dal dischetto Joao Pedro ha battuto Salvatore Sirigu e sul 4 a 2 la partita, nonostante i generosi tentativi del Torino, non ha più avuto storia.

«Nel primo tempo la squadra ha fatto esattamente quel che doveva fare ha commentato a fine partita Walter Zenga -. Naturalmente ci stanno anche delle cose da rivedere, ma fa parte del gioco. Veniamo da un periodo dove siamo stati chiusi in casa per due mesi e mezzo, dovevamo riacquistare serenità. Adesso per noi non cambia nulla: dobbiamo continuare con questo livello di attenzione, concentrazione, voglia di allenarci. Questo è lo spirito giusto, dobbiamo continuare così.»

 

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Il Cagliari ha ritrovato se stesso alla Scala del calcio, al cospetto della vicecapolista Inter, raggiunta con un goal dell’ex Radja Nainggolan. E’ un punto pesante quello conquistato oggi dai rossoblu di Rolando Maran, frutto di un pareggio che conferma la reazione già in parte evidenziata al Rigamonti di Brescia, dopo il periodo nero coinciso con le quattro sconfitte consecutive. La prestazione va anche al di là del risultato, perché oggi il Cagliari si è fatto preferire all’Inter, soprattutto dopo aver subito il goal del temporaneo vantaggio nerazzurro firmato da Lautaro Martinez.

Un altro elemento positivo scaturito dalla partita di San Siro è rappresentato dal ritorno tra i pali di Alessio Cragno, all’esordio stagionale dopo la lunga assenza determinata dal grave infortunio rimediato in precampionato. E, inoltre, dal modo in cui la squadra ha reagito alle numerose assenze, soprattutto nel reparto difensivo che nelle ultime settimane aveva sofferto.

Il Cagliari sale a quota 31 punti, ora affiancato al ritrovato Milan e al Parma, al sesto posto.

Per l’Inter si tratta del terzo pareggio consecutivo per 1 a 1, il quinto nelle ultime sette giornate., il cui peso è stato rivalutato in serata alla sconfitta subita dalla Juventus a Napoli. E’ evidente che qualora la squadra di Maurizio Sarri avesse vinto al San Paolo, il divario sarebbe cresciuto a 6 punti e avrebbe iniziato ad assumere proporzioni preoccupanti, mentre ora, con le due squadre divise da tre punti e la Lazio, fermata sul pari nel derby dopo una lunga serie di 11 vittorie consecutive, potenzialmente tra loro, in quanto ora si trova 2 punti dietro l’Inter ma deve recuperare una partita con il lanciatissimo Verona, oggi vittorioso per 3 a 0 sul Lecce.

«Abbiamo mostrato grande personalità, il piglio di una squadra che sa quel che vuole e come ottenerlo – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Venire a Milano e tenere la supremazia del possesso palla e quasi pareggiare il numero di tiri in porta sono segnali importanti. Non ci siamo mai guardati alle spalle, abbiamo sempre tenuto lo sguardo avanti. Per quanto i ragazzi hanno corso, per la lucidità messa in campo e per la qualità delle giocate, è un risultato meritato. Avevamo lavorato per prepararla in questo modo, alcuni ragazzi, come Paolo Faragò, non avevano mai giocato in quel ruolo, mi hanno dato la disponibilità e si sono applicati con intensità. E’ stata una scelta appropriata per affrontare l’Inter. In fase di non possesso ci ha permesso di sporcare la manovra avversaria, di non dare ampiezza e avere la copertura necessaria per neutralizzare gli attaccanti dell’Inter; quando avevamo il pallone noi abbiamo mandato a vuoto la prima pressione. Interpretare la partita in fase esclusivamente difensiva avrebbe significato sconfitta sicura. Il campo ci ha dato ragione ma sottolineo che il risultato gratifica il lavoro svolto durante la settimana.»

«Una serie di situazioni non sono andate come volevamo, ma consideriamo che oggi abbiamo giocato la quinta di sei partite fuori casa, un calendario molto particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. E poi le assenze: a Milano ne avevamo fuori sette, non voglio lamentarmi però è chiaro che quando ti alleni con 14-15 elementi la qualità del lavoro ne risente. Ieri nella rifinitura avevo visto che la squadra andava forte. Il secondo tempo contro l’Inter e la gara di Brescia avevano dato dei segnali, è stato un crescendo continuo e oggi abbiamo dimostrato di avere ritrovato la strada giusta. Siamo andati sotto, non abbiamo perso la testa, la squadra ha continuato a giocare in modo ordinato e sicuro. Credo che se diamo continuità ci mettiamo definitivamente alle spalle il momento difficile e siamo sicuri che una volta superate le difficoltà ci ritroviamo ad essere ancora più forti.»

«Radja Nainggolan è il nostro trascinatore, volevo effettuare il terzo cambio, gli ho chiesto come stava perché aveva dato tutto, lo vedevo in difficoltà. Spinge sempre al massimo, ha grande personalità. Oggi gli ho chiesto di fare l’interno, poi il centrale, ha messo la sua tecnica a disposizione della squadra – ha concluso Rolando Maran -. Radja vuole sempre vincere, sia in partita che in allenamento: la sua personalità per noi è un valore aggiunto.»

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Posticipo di lusso, questa sera, alla Sardegna Arena, per la 16ª giornata di andata, tra Cagliari e Lazio, alla vigilia rispettivamente quinta e terza forza del campionato.

La Lazio è una delle squadre più in forma, reduce da un filotto di sette vittorie consecutive che hanno rilanciato la squadra capitolina alle spalle di Juventus ed Inter, potenzialmente a soli 3 punti dalla vetta. La squadra biancoazzurra gioca un gran calcio, trascinata dal bomber Ciro Immobile, capocannoniere del campionato con ben 17 reti realizzate in 15 partite, e dalla coppia formata da Luis Alberto, recordman in materia di assist, e Milinkovic Savic, forse il pezzo più pregiato, inseguito dai migliori club europei.

Il Cagliari arriva a questa sfida con il morale alle stelle, con un filotto di ben 13 risultati utili consecutivi che l’hanno lanciato dall’ultimo posto, dopo le due sconfitte iniziali subite alla Sardegna Arena con Brescia ed Inter, fino al quarto posto. I rossoblu di Rolando Maran rispettano la Lazio ma scenderanno in campo senza paura, decisi a tentare il definitivo salto di qualità, dopo le tante imprese compiute in questa stagione, su tutte le vittorie di Bergamo e Napoli.

Se il Cagliari dovrà guardarsi dagli attaccanti della Lazio, quest’ultima non potrà distrarsi in difesa, perché Joao Pedro (bomber rossoblu con 10 reti), Radja Nainggolan, Giovanni Simeone e Nahitan Nándezn sono in grado di crearle grossi problemi.

Il tecnico rossoblu dovrà fare a meno degli squalificati Robin Olsen e Marko Rog e degli infortunati Valter Birsa, Leonardo Pavoletti ed Alessio Cragno (gli ultimi due assenti da inizio stagione). Simone Inzaghi, viceversa, ha tutti a disposizione, eccezion fatta per l’infortunato Adam Marušić.

Fischio d’inizio ore 20.45, dirige Fabio Maresca di Napoli.

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Il Cagliari di Rolando Maran non finisce mai di stupire. Sotto di due goal a poco più di un quarto d’ora dalla fine, ha avuto la forza di reagire ed ha portato a termine una rimonta clamorosa, firmando il goal di un 4 a 3 pazzesco al 96′ con Alberto Cerri, entrato in campo in pieno recupero, al 92′, al posto di Giovanni Simeone.

Quando una partita si conclude con il risultato di 4 a 3, al termine di una serie infinita di situazioni e conseguenti emozioni, il pensiero di chi non è più giovane ritorna inevitabilmente al Mondiale di Mexico 70, all’indimenticabile semifinale con la Germania, decisa da un goal di Gianni Rivera. La dimensione dell’evento non è certamente paragonabile, ma le emozioni vissute alla Sardegna Arena questa sera sono state tantissime e, almeno per il Cagliari, che alla fine ha conquistato i tre punti che gli valgono la conferma del quarto posto in classifica alla pari della Roma, resteranno indimenticabili per moltissimi anni…

Rolando Maran ha scelto Rafael e Paolo Faragò per sostituire gli squalificati Robin Olsen e Fabrizio Cacciatore, squalificati dopo le espulsioni dell’assurdo finale di gara di Lecce. Prima dell’inizio della partita Radja Nainggolan ha ricevuto il premio di MVP del mese di novembre dalle mani del presidente rossoblù Tommaso Giulini.

L’avvio di partita del Cagliari è stato vivace, i rossoblù hanno reclamato un calcio di rigore per un intervento di Morten Thorsby su Joao Pedro ma il direttore di gara, Gianluca Aureliano di Bologna, non è intervenuto. Il Cagliari è andato vicino al goal al 23’ con Joao Pedro, dopo uno scambio con Giovanni Simeone, e ancora al 26′ con lo stesso attaccante brasiliano, con un colpo di testa su assist di Luca Pellegrini. Al 28′ Luca Cigarini, ben servito da Radja Nainggolan, ha effettuato un cross assai invitante per la deviazione a rete di Giovanni Simeone o Paolo Faragò, arrivati entrambi con una frazione di secondo di ritardo all’impatto con il pallone.

La Sampdoria s’è svegliata improvvisamente, con Fabio Quagliarella che al 35′ ha impegnato severamente Rafael con una spettacolare rovesciata e tre minuti dopo ha portato la sua squadra in vantaggio su calcio di rigore, concesso per un fallo di Luca Pellegrini su Manolo Gabbiadini.

La reazione del Cagliari è stata immediata, prima con Lucas Castro, poi con Luca Pellegrini e Radja Nainggolan.

Sampdoria avanti 1 a 0 all’intervallo, ma il bello doveva ancora arrivare.

La squadra di Claudio Ranieri ha raddoppiato in avvio di ripresa, al 7′, con un bolide imparabile di Gaston Ramirez: 0 a 2!

Molte squadre, a quel punto, avrebbero mollato, questo Cagliari no! Rolando Maran ha inserito Nahitan Nandez al posto di Lucas Castro al 12′ e quattro minuti dopo Radja Nainggolan ha dimezzato lo svantaggio, con una staffilata dai 25 metri che ha superato imparabilmente Emil Audero. Ma il Cagliari non ha avuto il tempo di organizzarsi per continuare la rimonta che la Sampdoria è andata subito in goal per la terza volta, con il ritrovato Fabio Quagliarella, autore dell’ennesimo goal spettacolare del suo straordinario repertorio, con un grandissimo tiro al volo che ha beffato Rafael nell’angolino basso alla sua destra: 1 a 3 al 70′!

Cagliari rassegnato! Assolutamente no. In 120 secondi, dal 74′ al 76′, Joao Pedro ha confezionato una straordinaria doppietta, che ha riportato il risultato incredibilmente in parità: 3 a 3! Il Cagliari a quel punto ha iniziato a credere di poterla vincere e al secondo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, Rolando Maran ha inserito Alberto Cerri al posto di Giovanni Simeone, meno brillante del solito. E’ stata la mossa vincente!

Al 6′ di recupero, Luca Cigarini ha allargato il gioco sulla sinistra per Luca Pellegrini, cross delizioso per l’incornata di Alberto Cerri, salito in cielo per spedire la sfera all’incrocio dei pali, dove Emil Audero non sarebbe mai potuto arrivare. Un goal pazzesco, per un pazzesco 4 a 3, una vittoria pesantissima, l’ottava delle ultime 12 partite senza sconfitte, per un Cagliari che resta in piena zona Champions. Il sogno continua.

«Questa vittoria è troppo bella – ha detto a fine partita Rolando Maran -. E’ la vittoria della determinazione, al di là delle doti tecniche che pure abbiamo messo in campo. Qualcosa di incredibile. Si era complicata sul 2-0 e poi sul 3-1, ma abbiamo conservato la lucidità: è venuto fuori il nostro grande cuore e lo stadio intero ci ha spinto a compiere l’impresa. Ci abbiamo creduto, insistendo a giocare senza perdere la testa. Siamo stati capaci di rimontare una partita che verrà ricordata negli anni; i nostri tifosi ci hanno incitati a non mollare di un centimetro. Ottenere i 3 punti in questo modo dà ancora più soddisfazione.»

«La Sampdoria è una squadra forte, in salute, oggi lo ha dimostrato. A noi va il merito di non aver mai mollato, penso che la delusione di Lecce abbia fatto scattare qualcosa per darci la spinta verso un successo incredibile. Siamo stati sfortunati a incassare il terzo gol subito dopo aver accorciato le distanze, ma ci abbiamo creduto e siamo stati premiati – ha detto Joao Pedro, ancora una volta uomo partita -. Stiamo facendo molto bene, qui ci sono ambizioni e soprattutto molto lavoro. Stiamo mostrando a tutti quanta voglia abbiamo di stare lassù credendo al raggiungimento di grandi traguardi. Dobbiamo lavorare partita dopo partita, questa squadra ha valori tecnici e morali importanti, dodici risultati utili consecutivi dicono che non si può più parlare solo di entusiasmo o fortuna.»

«Questo è un anno molto importante per il Cagliari, non eravamo partiti benissimo con le due sconfitte ma poi abbiamo iniziato a macinare e a crescere ottenendo risultati importanti. Qui c’è un gruppo dove tutti, dal primo tassello in giù, danno sempre il massimo e portano il proprio mattoncino per costruire qualcosa di bello. Gioire insieme ai nostri tifosi è meraviglioso – ha concluso Joao Pedro -, sta accadendo spesso e non vogliamo fermarci.»

 

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Cagliari, una grande occasione mancata a Lecce, da 2 a 0 a 2 a 2 negli ultimi caotici minuti. Un risultato che lascia un grande rammarico, considerato che con i 3 punti oggi il Cagliari sarebbe al terzo posto insieme alla Lazio, anziché al quarto con l’altra squadra capitolina, la Roma.

Il Cagliari non ha giocato sicuramente la sua miglior partita, su un terreno di gioco ancora pesantissimo dopo il rinvio di ieri, appesantitosi notevolmente sotto la pioggia caduta soprattutto durante il secondo tempo, ma nonostante tutto era riuscito a portarsi in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo con un calcio di rigore trasformato da Joao Pedro (al settimo goal stagionale) e, dopo essere riuscito a neutralizzare tutti i tentativi di un buon Lecce, al 22′ della ripresa aveva anche raddoppiato con un altro strepitoso goal di Radja Nainggolan. Sembrava tutto deciso, per un’altra vittoria esterna, con l’11° risultato utile consecutivo e la conferma dell’imbattibilità esterna e invece…

Nel finale è accaduto di tutto: a 9′ dal 90′, un fallo di mano commesso in area da Fabrizio Cacciatore per evitare il goal su un colpo di testa di Andrea La Mantia, sugli sviluppi di un’azione avviata dall’ex Diego Farias, sulla cui conclusione Robin Olsen ha respinto come ha potuto, è stato punito con il calcio di rigore ed il cartellino rosso. Gianluca Lapadula ha trasformato il penalty e s’è scontrato con Robin Olsen nella fase di recupero del pallone, l’arbitro ha espulso entrambi e le squadre sono rimaste 10 contro 9 per i minuti finali. Rolando Maran ha inserito il portiere di riserva Rafael al posto di Radja Nainggolan e Federico Mattiello per Marko Rog, Fabio Liverani ha mandato in campo Edgaras Dubickas al posto di Andrea Rispoli.

L’arbitro ha assegnato 7’ di recupero ed il Lecce s’è lanciato all’assalto con l’uomo in più, trovando subito il pareggio:  servizio in area dell’ex Panagiōtīs Tachtsidīs per Marco Calderoni, il cui gran destro ha superato imparabilmente Rafael (seconda impresa per il 30enne attaccante del Lecce dopo quella centrata a San Siro, per il 2 a 2 contro il Milan).

Negli ultimi minuti di recupero il Lecce ha cercato addirittura il goal della vittoria, ma il Cagliari ha stretto i denti, in chiara difficoltà per l’inferiorità numerica, ed ha salvato almeno il pareggio dopo aver accarezzato la vittoria fino a 7′ dal 90′.

«C’è tanta rabbia perché a pochi minuti dalla fine conducevamo 2-0 – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Nel giro di un minuto si è complicato tutto, anche per colpa nostra: ci siamo trovati a gestire una doppia inferiorità numerica. Ci deve servire di lezione perché non dobbiamo commettere certe ingenuità. Peccato però alla fine mi tengo un punto su un campo difficile e in quel finale caotico c’era addirittura il rischio di non portare a casa nulla. Allunghiamo la serie positiva a dodici risultati utili.»

«Forse non siamo stati incisivi come in altre partite – ha aggiunto Rolando Maran -. I motivi possono essere molteplici: potevamo fare meglio, ma teniamo presente la bravura del Lecce, le condizioni del campo, la vigilia complicata. Non sono alibi, ma semplici considerazioni. Il Lecce ha scavalcato spesso il centrocampo per non permetterci di pressare. L’episodio del rigore ha scombussolato tutto; prima abbiamo subito gli attacchi degli avversari però ogni volta che ripartivamo ci facevamo pericolosi – ha concluso Rolando Maran -. Su una di queste azioni Joao Pedro è scivolato al momento di rientrare sul difensore, altrimenti avremmo potuto segnare il terzo gol.»

Radja Nainggolan, un’altra prestazione maiuscola, un altro goal straordinario.

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Il Cagliari non finisce di stupire, travolge la Fiorentina con un clamoroso 5 a 2 e vola sempre più in alto in classifica, in piena zona Champions. La partita non ha avuto storia, il Cagliari l’ha condotta a suoi piacimento fin dalle battute iniziali e. dopo il commovente ricordo di Davide Astori, al 13′, con la partita fermata per 1 minuto per ricordare lo sfortunato difensore scomparso il 4 marzo dello scorso anno, ha sbloccato il risultato già al 16′ con un gran goal di Marko Rog, frutto di una splendida azione corale sviluppatasi sull’asse Cigarini-Joao Pedro-Nainggolan, impreziosita da un assist di tacco no-look di di Radja Nainggolan. Il Cagliari non ha fermato la sua pressione, ha continuato a macinare gioco ed è andato ancora in goal prima con Fabio Pisacane, pronto a deviare in rete con un preciso colpo di testa su angolo di Luca Cigarini, poi con Giovanni Simeone, con uno spettacolare colpo di tacco, su assist al volo di uno scatenato Radja Nainggolan. 3 a 0 in 34′, partita praticamente già decisa!

Il resto della partita è stato uno show del Cagliari che ha continuato a sciorinare un gioco brillante e a costruire palle goal, sia nel finale del tempo, con le squadre al riposo sul 3 a 0, sia in avvio di ripresa. E sono bastati 9′ al Cagliari per fare poker, con Joao Pedro, bravo a battere il 22enne portiere della Fiorentina Bartlomiej Dragowski, con una conclusione da biliardo che manda il pallone prima sul palo e poi in fondo alla rete. Al 19′, infine, è stato Radja Nainggolan, autore fino a quel punto di ben tre assist, a mettere la sua firma sul quinto goal, con una bordata terrificante all’incrocio dei pali, imparabile per il portiere viola. 5 a 0 al 64′.

La Sardegna Arena è una bolgia, l’entusiasmo è alle stelle per un Cagliari a tratti irresistibile!

La Fiorentina, punta nell’orgoglio, dopo una serie di sostituzioni (fuori anche un acciaccato Federico Chieaa, sostituito da Rachid Ghezzal) tenta una reazione, per cercare di alleggerire almeno in parte il peso della sconfitta, e va due volte in goal con il 19enne attaccante Dusan Vlahovic, per il definitivo 5 a 2. Nel finale Alberto Cerri potrebbe firmare il 6° goal del Cagliari, solo davanti a Bartlomiej Dragowski gli scarica addosso un pallone facilmente addomesticabile. Ma forse, sarebbe stata una punizione fin troppo severa per la Fiorentina…

Il Cagliari vola in classifica, con 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 partite, dopo le 2 sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter. E i tifosi sognano l’Europa!

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Che Cagliari! La fantastica Atalanta di Giampiero Gasperini questo pomeriggio è stata battuta con pieno merito da una squadra rossoblu che non finisce di stupire e, con i tre punti conquistati, l’ha agganciata al quarto posto insieme alla Lazio, impostasi questa sera al “Giuseppe Meazza” sul Milan.

Il Cagliari visto a Bergamo è sicuramente in grado di tenere testa a qualsiasi avversario. Gioca un ottimo calcio, fatto di possesso, tecnica, pressing e ritmi sostenuti in tutte le zone del campo. L’Atalanta lo ha capito fin dalle battute iniziali, quando solo una grande parata di Pierluigi Gollini su un diagonale di Giovanni Simeone, ha evitato il goal del Cagliari.

Rolando Maran inizialmente ha tenuto in panchina Nahitan Nández e Luca Cigarini, affidandosi ad un centrocampo formato da Lucas Castro, Christian Oliva, Marko Rog e Radja Nainggolan, ed i risultati sono stati straordinari. La vittoria è nata proprio in mezzo al campo, dove il Cagliari ha sovrastato una squadra che arrivava a questa sfida reduce da una serie di prestazioni da applausi a scena aperta, le ultime due il 7 a 1 all’Udinese e il 2 a 2 di Napoli.

Sbloccato il risultato al 32′ con la punizione battuta da Charalampos Lykogiannis e deviata alle spalle di Pierluigi Gollini da Mario Pašalić, il Cagliari s’è salvato al 38′ su una conclusione di Alejandro Darío Gómez terminata sulla traversa e un minuto dopo è arrivata l’espulsione di Josip Ilicic, al quale il direttore di gara ha mostrato il rosso diretto per condotta antisportiva ai danni di Charalampos Lykogiannis.

Il Cagliari non ha mai arretrato il baricentro, continuando ad attaccare prima e dopo il goal del vantaggio. In avvio di ripresa l’Atalanta ha cercato di creare gioco per riconquistare la parità ma il portierone rossoblu Robin Olsen (sembra un altro rispetto al portiere visto lo scorso anno alla Roma) non ha corso grandi rischi. E, alla prima occasione, il Cagliari ha chiuso i conti, con il secondo goal, realizzato da Christian Oliva, bravo ad avviare l’azione e, dopo uno scambio con Giovanni Simeone, a concluderla – su velo di Joao Pedro – con un destro imparabile per Pierluigi Gollini.

La reazione dell’Atalanta è stata rabbiosa ma poco lucida. Il valzer delle sostituzioni non ha modificato gli equilibri, la difesa rossoblu ha continuato a rischiare poco e all’83’, su un’azione condotta in superiorità numerica, la conclusione di Nahitan Nández è stata respinta con i piedi da Pierluigi Gollini. All’89’ Robin Olsen ha detto ancora no ad un tiro dalla distanza di Ruslan Malinovs’kyj ed al fischio finale è esplosa la gioia della squadra rossoblu e dei suoi numerosi tifosi presenti sulle tribune del Gewiss Stadium.

Per il Cagliari è la terza vittoria a Bergamo negli ultimi tre campionati!

Il Cagliari vola, in trasferta è ancora imbattuto, dopo le due sconfitte casalinghe iniziali ha messo insieme 21 punti in 9 partite, frutto di 6 vittorie e 3 pareggi (3 vittorie e 2 pareggi in trasferta). E domenica prossima alla Sardegna Arena, ci sarà la Fiorentina.

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Il Cagliari scende in campo alle 18.00, alla Sardegna Arena, contro il Verona, per la sesta giornata di andata del campionato 2019/2020. Dirige Manuel Volpi di Arezzo, assistenti di linea Lorenzo Manganelli di Valdarno ed Antonino Santoro di Catania, quarto uomo Livio Marinelli di Tivoli, addetti alla VAR Marco Di Bello di Brindisi ed Alberto Tegoni di Milano. Dopo tre vittorie consecutive che hanno lanciato la squadra rossoblu al quarto posto in classifica, l’occasione è propizia per confermare la posizione e mettere in cascina punti pesantissimi per raggiungere la tranquillità molto presto nel corso della stagione.

Rolando Maran recupera Radja Nainggolan e Daniele Ragatzu. «L’entusiasmo è un carburante, ma tutto passa attraverso il lavoro – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu -. Ho visto la squadra preparare questa partita nel modo migliore, allenandosi a mille all’ora: ovviamente la gara col Napoli è stata dispendiosa sul piano fisico e rispetto al Verona abbiamo un giorno in meno di recupero, dunque dovrò valutare bene le scelte di formazione.»

Il tecnico è tornato sull’impresa di Napoli. «Ci siamo prodigati in tutte le zone del campo, abbiamo tenuto palla soprattutto nel primo tempo. Chiaramente poi alcuni avversari ti portano ad abbassarti: il Napoli è uno di questi, in alcuni aspetti dobbiamo ancora acquisire la convinzione giusta. Però se riusciamo a capitalizzare il gioco creato, automaticamente diventiamo più bravi. Mercoledì sera, per esempio, la squadra ha dimostrato di credere sempre nella possibilità di fare risultato: all’87’ abbiamo portato sei uomini nella metà campo avversaria, quattro a saltare all’interno della loro area di rigore.»

L’Hellas Verona, guidata dal vecchio amico-nemico Ivan Juric, condottiero del Crotone nell’anno della promozione rossoblù, ha giocato martedì a Udine, quindi ha goduto di un giorno in più di riposo. E’ una squadra da non sottovalutare, perché fino ad oggi ha raccolto molo meno di quanto abbia espresso in campo.

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Trasferta durissima, questa sera, per il Cagliari, al San Paolo di Napoli, nel turno infrasettimanale della quinta giornata di andata del campionato di serie A 2019/2020 (fischio d’inizio ore 21.00, dirige Marco Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Giorgio Schenone di Genova e Pasquale De Meo di Foggia, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Federico La Penna di Roma1 e Salvatore Longo di Paola).

Il Napoli arriva a questo appuntamento lanciatissimo, con un bilancio ampiamente positivo in questo primo scorcio di stagione: 9 punti in campionato, frutto di tre vittorie (due esterne) ed una sconfitta (sul campo della Juventus) e di una splendida vittoria sui campioni d’Italia del Liverpool nella prima giornata del girone di Champions League. La squadra di Carlo Ancelotti s’è rivelata fin qui una macchina da goal, 13 realizzati in 4 partite, anche se la difesa non è stata proprio imperforabile (8 goal subiti, alla media di 2 a partita).

Rolando Maran rispetto alla partita vinta con il Genoa, ha perso Luca Cigarini, la cui assenza va ad aggiungersi a quelle di Alessio Cragno, Leonardo Pavoletti, Radja Nainggolan e Paolo Faragò, ma non si fascia la testa ed è pronto a giocare la partita a viso aperto, cosciente di non aver niente da perdere. considerato che sulla carta l’esito dell’incontro dovrebbe essere scontato. Il Cagliari sarà guidato da Nahitan Nández, già idolo della tifoserie rossoblu, a centrocampo, e dalla coppia formata da Giovanni Simeone e Joao Pedro in attacco.

Giovanni Simeone.

 

 

Cagliari 3-1 3-1. La squadra di Rolando Maran ha bissato alla Sardegna Arena, contro il Genoa, il 3 a 1 del Tardini di Parma, cancellando definitivamente le due sconfitte casalinghe iniziali subite ad opera di Brescia ed Inter. Il tutto assume un valore notevole se si considera che il tecnico rossoblù contro Parma e Genoa ha dovuto fare a meno contemporaneamente di tre colonne del suo organico: Alessio Cragno, Leonardo Pavoletti e Radja Nainggolan. La vittoria di ieri, com’era già avvenuto a Parma, è stata frutto di una prestazione convincente. La squadra, trascinata dall’uruguaiano Nahitan Nandez, ha dominato il Genoa per tutto il primo tempo, senza riuscire a sbloccare il risultato, cosa che ha fatto in avvio di ripresa con Giovanni Simeone. Ma il meglio è arrivato nel finale, quando ha subito il goal del pari di Kouame’ all’83’ e, con una reazione rabbiosa, si è riportata subito in vantaggio in meno di un minuto, su autogol di Christian Zapata ed ha arrotondato il risultato di lì a poco con Joao Pedro. Con i 3 punti conquistati, il Cagliari sale a quota 6 in classifica ed attende in piena serenità la prossima trasferta di Napoli, in programma mercoledì sera, alle 21.00.