20 April, 2024
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La dodicesima edizione del Barezzi Festival andrà in scena dal 21 al 24 novembre al Teatro Regio di Parma. Nato nel 2007 a Parma con l’intento di diffondere musica di qualità, il Barezzi Festival è dedicato alla figura di Antonio Barezzi, droghiere di Busseto, che ebbe la lungimiranza di intravedere il talento del giovanissimo Giuseppe Verdi per poi finanziarne formazione e studi. Barezzi fu quindi un vero, grande mecenate, lungimirante ed appassionato.

Il connubio tra classico e contemporaneo è la chiave del Barezzi Festival che, nel corso delle sue edizioni, ha confermato con successo la sua formula unica ospitando alcuni tra i protagonisti assoluti del panorama musicale italiano ed internazionale: Franco Battiato, Herbie Hancock, Brad Mehldau, Brian Auger, Raphael Gualazzi, Stefano Bollani, Morton Subotnick, Gary Lucas, Arto Lindsay, The Notwist, Rufus Wainwright, Calexico, Levante, Calcutta, The Giornalisti, Benjamin Clementine, Michael Kiwanuka, Philip Glass, Wim Mertens, Paolo Conte, Anna Calvi, solo per citarne alcuni.

A partire da questa edizione, iCompany sarà partner del Festival; in particolare l’agenzia romana curerà l’area social all’interno degli spazi del caffè e del foyer del Teatro Regio durante la quattro giorni di musica parmense.

Saranno organizzati talk e interviste agli artisti sotto la regia di Fabio de Luca. Sarà ricreato un vero e proprio salotto gestito dal team social di iCompany e animato da media partner mirati e selezionati, il tutto in collaborazione con il Tanqueray Bar. 

La vicinanza con il Barezzi Festival è parte del naturale processo di una collaborazione iniziata durante il Concerto del Primo Maggio 2018 di Roma. Quest’anno, infatti, per la prima volta i principali festival italiani, tra i quali il Barezzi, sono stati invitati al Concertone organizzato da iCompany per dare vita a una rete di collaborazioni tra realtà live di qualità.

 

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Giovedì 27 luglio arriva all’Anfiteatro di Tharros Raphael Gualazzi con il “Piano Solo Tour”. Unica data in Sardegna per una serata molto speciale sotto le stelle dell’antica città fenicio-punica.

Il concerto, organizzato da SEM Organizzazione, è inserito nella rassegna “Pop ad Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2017” all’interno dei grandi eventi Rete Sinis.

Sold out ovunque e sempre in vetta nell’airplay radiofonico. Raphael Gualazzi non smette mai di stupire con la sua voce ed il suo pianoforte ed il 27 luglio lo farà nella cornice suggestiva dell’Anfiteatro di Tharros, all’interno dell’area archeologica di origini fenicio-puniche della penisola del Sinis. Unica data in Sardegna del suo “Piano Solo Tour”, è firmata SEM Organizzazione e inserita nella rassegna “Pop ad Impatto Zero – Festival Internazionale Musica e Spettacoli 2017”, all’interno del cartellone dei grandi eventi Rete Sinis.

Dal 2009 una marea di concerti nelle rassegne estive di maggior prestigio di tutta Italia, e tante canzoni che lo hanno portato a un successo internazionale. Questa estate l’eclettico musicista e cantautore marchigiano è di nuovo on stage con nuovi concerti e nella incantevole scenografia naturale dell’antica città fenicio-punica sarà protagonista alle 21.30 di una serata unica sotto le stelle, tra jazz, soul, blues, e la migliore tradizione della canzone italiana. In continua creatività l’artista di Urbino ‘gioca’ anche con brani che hanno segnato la storia della musica come quelli del suo ep digitale “Rainbows”, in cui rilegge in maniera travolgente la celebre “Svalutation” di Adriano Celentano e “La Mer – Il Mare” di Charles Trénet. A Tharros non mancherà la set list con i suoi brani di successo contenuti nei suoi dischi come “L’estate di John Wayne” “Buena fortuna”, “Reality and Fantasy” e tanti altri, e lo sguardo rivolto verso il mare. 

 

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Passavamo sulla terra leggeri” scriveva Sergio Atzeni immaginando le gesta dei mitici S’Ard, i Danzatori delle Stelle, in quelle terre del Sinis da secoli culla e leggenda della cultura sarda. Partendo da quella suggestione, alcuni tra i principali festival sardi hanno sviluppato un progetto integrato, Rete Sinis, che punta a fare di questo territorio un “grande attrattore turistico e culturale” capace di competere a livello europeo.

Gli ingredienti ci sono tutti: la disponibilità di due strutture di spettacolo di grandissimo fascino come il Parco dei Suoni di Riola Sardo e l’Anfiteatro di Tharros, e un territorio ricchissimo di attrattive archeologiche, naturali e paesaggistiche come le rovine di Tharros, i Giganti di Mont’e Prama, gli stagni di Cabras, la spiaggia di Is Arutas, Capo Mannu e l’isola di Mal di Ventre.

Un progetto articolato, la cui elaborazione è stata possibile grazie a un primo fondamentale investimento della Fondazione di Sardegna, che si svilupperà nell’arco del prossimo triennio attraverso l’utilizzo coordinato dei fondi comunitari messi recentemente a bando dalla Regione Sardegna  per la cultura (“Culture Voucher”, “Culture Lab”, “Domos de Sa Cultura”, “Identity Lab”).

Un progetto che vede in prima fila le Amministrazioni Comunali di Riola Sardo e Cabras, gli assessorati della Pubblica istruzione e del Turismo della Regione Sarda, l’Associazione Insieme per Riola, i festival internazionali Dromos, Jazz in Sardegna, Sardegna Concerti, Abbabula e che per quest’anno si avvale anche dell’apporto della SEM Organizzazione.

Il cartellone di Rete Sinis si svilupperà dal 14 luglio al 19 agosto con oltre venti concerti di livello internazionale, in scena in particolare nelle due principali location: l’Anfiteatro di Tharros, il Parco dei Suoni di Riola Sardo, ma anche l’intera provincia di Oristano.  

Il via è previsto nella bellissima spiaggia di Is Arutas, a Cabras, con due concerti ad ingresso libero il 14 e 15 luglio, mentre la scena principale dell’Anfiteatro di Tharros sarà inaugurata il 16 luglio con il concerto-evento della grande popstar brasiliana Maria Gadù, cui seguiranno i concerti di Raphael Gualazzi (27 luglio) e Niccolò Fabi (19 agosto). 

Ad aprire la stagione al Parco dei Suoni di Riola Sardo sarà, il 15 luglio, “Apriti cielo Tour”, la nuova acclamata produzione del cantautore romano Alessandro Mannarino, cui seguirà l’atteso ritorno di Carmen Consoli che, dopo il tutto esaurito registrato a Cagliari e Sassari la scorsa primavera, il 21 luglio approda nel Sinis con la sua band.

Il 22 luglio, sempre al Parco dei Suoni, la prima nazionale del tour di Daniele Silvestri con il suo nuovo spettacolo estivo che verrà messo a punto con una settimana di prove al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e un’anteprima programmata per il 20 luglio.

E sempre il Parco dei Suoni ospiterà, tra il 19 e il 23 luglio, una ricca serie di eventi ad ingresso libero, protagonisti le più importanti produzioni Made in Sardinia: da Mauro Palmas & Arrogalla ad Ambra, entrambi protagonisti con le rispettive produzioni il 20 luglio, fino ai Train to Roots, Riptiders, Chiara Effe, Davide Casu, Moses & Band e The Sweet Life Society. 

Musica griffata anche a Oristano, il primo agosto, dove in Piazza Cattedrale, la notte d’estate si tinge del fascino potente della voce di Gregory Porter, fresco vincitore dei Grammy Awards 2017 nella categoria Best Jazz Vocal Album, riconoscimento già conseguito nel 2014, e anche a Cabras, dove per la festa di ferragosto, nella piazza principale, si ballerà a tempo di “Occidentali’s Karma” col neo vincitore del Festival di Sanremo Francesco Gabbani.

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Paolo Fresu 09 (@Roberto Cifarelli) 07 (m) Raffaele Casarano e Mirko Signorile (foto Roberto Cifarelli) mGiuliano Sangiorgi (2m)

Venerdì a Berchidda si saluta l’arrivo dell’estate con la quinta edizione di “La prima rondine”, l’appuntamento musicale di inizio stagione ideato e organizzato dall’associazione culturale Time in Jazz (titolare dell’omonimo festival che a metà agosto spegnerà ventinove candeline). Riflettori e microfoni accesi alle 21.00, sul palco allestito all’esterno del Centro Laber, l’ex caseificio del paese ai piedi del monte Limbara trasformato in luogo di produzione e promozione dell’arte, della musica e della cultura.

La prima rondine” prende il volo da un’idea essenziale: fare incontrare musicisti di ambiti e registri espressivi differenti, il jazz, la canzone d’autore, il pop più raffinato, per dare vita a un evento originale. Uno schema che nelle precedenti occasioni ha visto l’enfant du pays Paolo Fresu, jazzista di fama mondiale nonché fondatore e guida di Time in Jazz, dialogare di volta in volta con un ospite diverso: Gaetano Curreri nel 2012, l’anno dopo Niccolò Fabi, nel 2014 Paola Turci e il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, quindi Raphael Gualazzi dodici mesi fa. Stavolta a planare sul palco di Berchidda insieme all’eclettico trombettista è Giuliano Sangiorgi, artista in cui si fondono perfettamente forza interpretativa, sensibilità artistica e talento compositivo. Ad accompagnare Paolo Fresu e il cantante, polistrumentista e autore salentino, leader e fondatore dei Negramaro, ci saranno due jazzisti di talento e versatilità, anche loro pugliesi come Sangiorgi: il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile, da anni insieme nel quartetto Locomotive, intestato al primo, e poi in duo.

Una particolare corrispondenza artistica, umana e “geografica” intercorre fra i protagonisti dell’evento che, dopo varie collaborazioni incrociate, venerdì si ritroveranno insieme sul palco di Berchidda (dopo un episodico precedente di un paio d’anni fa). Paolo Fresu, oltre ad aver scritturato Raffaele Casarano nella scuderia della sua etichetta discografica, la Tuk Music, ha ispirato al sassofonista salentino la creazione del Locomotive Jazz Festival di Sogliano Cavour, suo paese natale, sul modello del Time in Jazz di Berchidda. Anche il percorso di Giuliano Sangiorgi si è incrociato con quello di Fresu in varie occasioni, a partire dal contributo del trombettista come special guest nel brano “Solo per te”, inserito nel pluripremiato album dei Negramaro “Mentre tutto scorre” (certificato “multiplatino”, presente per ben 83 settimane consecutive nella classifica dei dischi più venduti d’Italia, oltre che in quella dei dischi più belli di sempre stilata da “Rolling Stone”), fino a più recenti duetti dal vivo: memorabile quello che li ha visti interpretare “Felicità” in onore di Lucio Dalla nel concerto che si è tenuto in Piazza Maggiore a Bologna (e trasmesso in diretta televisiva su RAI UNO) il 4 marzo del 2013, a un anno esatto dalla scomparsa del grande cantautore felsineo. Diverse le collaborazioni pure tra Sangiorgi e Casarano, entrambi salentini, che hanno confermato la loro affinità anche attraverso l’apparizione del cantante in due dischi del sassofonista per la Tuk (“Argento”, del 2010, e “Noé”, del 2013).

Gran finale per “Primavera al Laber”, la stagione di cultura e spettacoli organizzata a Berchidda dall’associazione Time in Jazz, titolare dell’omonimo festival che si tiene a metà agosto. Sabato 6 giugno ritorna “La prima rondine”, evento che suggella ogni edizione della rassegna (questa è la quarta), e che propone un originale incontro in musica dell’enfant du pays, Paolo Fresu, con altri artisti (non necessariamente di ambito jazzistico): così, dopo Niccolò Fabi, Paola Turci e il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il trombettista di Berchidda incrocia stavolta i suoi strumenti con il pianoforte e la voce di Raphael Gualazzi. L’appuntamento è alle 21.30 sul palco all’aperto del Centro Laber, l’ex caseificio riconvertito alla causa dell’arte e della cultura.

Un incontro inedito, e dunque ancor più imperdibile: se si eccettua infatti l’apparizione in un brano insieme al Devil Quartet sul palco di Sardegna chi ama (il concertone di beneficenza del 31 maggio 2014 per il ripristino delle scuole danneggiate dall’alluvione del novembre 2013), Fresu e Gualazzi si ritrovano qui per la prima volta, alle prese con una scaletta che prevede standard classici accanto a brani originali dell’eclettico pianista e cantante marchigiano.

Classe 1981, primo (con il brano “Follia d’amore”) nella categoria “Giovani” al festival di Sanremo nel 2011 (dove ha vinto anche il premio “Mia Martini” della Critica, il premio della Sala Stampa Radio e Tv, il Premio Assomusica per la migliore esibizione live e il Premio SIAE come miglior compositore dell’anno), e secondo tra i “big” nell’edizione 2014 (con “Liberi o no” in duo con The Bloody Beetroots), apprezzato anche oltre i confini nazionali (secondo classificato e primo premio della giuria tecnica all’Eurovision Song Contest di Düsseldorf nel 2011), Raphael Gualazzi porta in dote alla serata la sua riuscita ricetta musicale a base di jazz, blues, soul, pop, stride piano e canzone. Una formula cui Paolo Fresu aggiungerà l’intenso lirismo dei suoi ottoni, tromba e flicorno, e quell’inesauribile vena improvvisativa che fanno di lui uno dei jazzisti più amati e apprezzati non solo in Italia.

Raphael Gualazzi_flavioefrank_02 (s) paolo fresu  (ph @ roberto cifarelli)

 “Riflessioni e politiche per il territorio” è il titolo del convegno che venerdì pomeriggio nel #Tiscali Auditorium di Sa Illetta, ha aperto i lavori del progetto “Sardegna chi_ama”, l’iniziativa di cultura, musica e spettacolo che sabato ha portato a Cagliari numerosi artisti in concerto, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare agli interventi di edilizia scolastica nelle zone colpite dall’alluvione dello scorso novembre. Coordinato dal giornalista Gad Lerner, con la direzione scientifica dell’urbanista Alessandro Delpiano, l’incontro ha riunito a Sa Illetta numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo della cultura, insieme ad esperti di tematiche ambientali. 
Nel suo intervento il presidente della Regione, #Francesco Pigliaru, ha fatto il punto sullo stato attuale della situazione, illustrando i dati e condannando la speculazione sulle risorse naturali, che comporta costi sociali inaccettabili. Il presidente Pigliaru si è poi soffermato sulle scelte strategiche del governo regionale sui temi del territorio, ribadendo il valore del Piano paesaggistico e sottolineando come il paesaggio sia un bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna e che il lavoro della Giunta punta a tutelare, promuovere e valorizzare, in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori. 
Sabato sera, poi, all’Arena Sant’Elia di Cagliari, è andato in scena il lungo concerto trasmesso in diretta televisiva da RAI3 e seguito in collegamento radiofonico dalla trasmissione Caterpillar di Radio2. Lo spettacolo ha registrato il tutto esaurito. 
Condotta da Geppi Cucciari e Neri Marcorè, la serata ha visto alternarsi sul palco una rosa di artisti di livello internazionale: da Gianna Nannini ad Amii Stewart, da Ornella Vanoni a Francesco Renga, sino a Luigi Lai, Raphael Gualazzi, Gianmaria Testa e moltissimi altri. Fil rouge la tromba di Paolo Fresu, ideatore e direttore artistico di “Sardegna chi_ama”