28 March, 2024
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La scorsa notte i militari della Guardia Costiera di Portoscuso hanno condotto un’operazione di contrasto alle violazioni delle vigenti normative del codice della Navigazione e dell’Ordinanza Balneare Regionale in materia di utilizzo del pubblico demanio marittimo, sulla spiaggia di Masua.

L’operazione, conclusasi alle prime luci dell’alba, ha portato al sequestro di due strane postazioni collocate in prima fila sulla spiaggia libera ed attrezzate con maxi ombrelloni provvisti di tavolini e di variopinte sedie sdraio. Sotto un ombrellone erano conservati anche due pedalò, non riconducibili ad alcun soggetto autorizzato al noleggio. Il “blitz” non è passato inosservato ed il proprietario dell’attrezzatura abbandonata oltre l’orario del tramonto sulla spiaggia, si è precipitato sul posto pensando ad un furto e tentando di rivendicare i propri diritti, ovviamente senza spuntarla.

L’attività ha dato luogo quindi all’accertamento di violazioni amministrative di cui all’articolo 1164 – 2° comma del Codice della Navigazione, ed al sequestro, anch’esso amministrativo, delle attrezzature rinvenute, compresi i due pedalò che sono stati rimorchiati da una vedetta della Guardia Costiera fino all’area di custodia.

L’articolo 3 lettera b) dell’Ordinanza Balneare della Regione Sardegna vieta di lasciare «sulle spiagge libere, oltre il tramonto del sole, ombrelloni, sedie a sdraio, tende o altre attrezzature comunque denominate».

«Il controllo della Guardia Costiera di Portoscuso – spiega il tenente di vascello Rocco Chiuri, comandante della Guardia Costiera di Poetoscuso – si inquadra nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro 2017”, che ha già portato all’identificazione di diversi illeciti sul litorale ed è finalizzato alla verifica del corretto uso delle spiagge anche per aspetti commerciali, per garantire la sicurezza delle attività che si svolgono sul mare e anche con l’obiettivo, non meno importante, di tutelare il legittimo interesse degli operatori di settore che esercitano la propria attività nel rispetto delle regole.»

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Si svolgerà giovedì 7 settembre, alle 10.45, presso la banchina n. 5 (cosiddetta nuova banchina traghetti) del porto di Portovesme, la cerimonia del passaggio di consegne al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso. Si concluderà così il mandato del tenente di vascello Rocco Chiuri, che era iniziato il 2 settembre 2015, al termine del mandato del capitano di corvetta Matteo Prantner. Al suo posto arriverà il tenente di vascello Paolo Renzi.

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Due persone, un uomo e una donna, sono morte in un incidente aereo verificatosi a mezza mattina a qualche centinaio di metri dalla costa di Portoscuso. Viaggiavano a bordo di un velivolo ultraleggero biposto partito dal campo volo Ussana e inabissatosi nello specchio acqueo antistante la località PUNTA S’ALIGA (canale di San Pietro).

L’allarme è stato lanciato da alcuni bagnanti e pescatori sportivi che si trovavano sulla spiaggia ed hanno avvisato la Capitaneria di Porto di Cagliari. Sul punto sono state inviate tre unità navali della Guardia Costiera rispettivamente da Portoscuso Carloforte e Sant’ Antioco che alle ore 11.50 circa sono riuscite ad individuare il velivolo ormai sommerso su un fondale di circa 5 metri, ad una distanza di 500 metri dalla costa.

Nel luogo del sinistro si sono immersi un sommozzatore vigile del fuoco e i sommozzatori dei carabinieri che, all’interno dell’aeromobile, hanno rinvenuto i corpi senza vita di un uomo ed una donna: Piero Capoccia, 48 anni, maresciallo in servizio alla base di Decimomannu, originario di Lecce ma residente da anni nell’Isola; e Maria Cristina Cruccu, 41 anni, nata a San Gavino e residente a Pabillonis.

Dei fatti è stata interessata l’Autorità Giudiziaria che ha disposto il recupero dei corpi ed il trasporto sulla terraferma, a disposizione del medico legale.

In serata si sono svolte le operazioni di recupero e rimorchio ai fini del sequestro probatorio della carcassa del velivolo da parte del personale dei mezzi navali e dei vigili del fuoco e della Guardia costiera.

«La Guardia costiera di Portoscuso, coordinatrice dell’evento – spiega il tenente di vascello Rocco Chiuri, comandante della Guardia costiera du Portoscuso -, sta provvedendo quindi ad assicurare tutti gli elementi di prova, al fine di accertare le cause del sinistro aeronautico in mare.»

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Sono emerse novità molto interessanti per il futuro della pesca del tonno rosso nel comprensorio del Sulcis, dal convegno “Pesca del tonno – Ieri e oggi”, svoltosi venerdì sera nella sala riunioni della Tonnara Su Pranu, nell’ambito della 47ª edizione della Sagra del tonno, organizzata dall’associazione turistica Pro Loco di Portoscuso, con il patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo e dell’assessorato del Turismo del comune di Portoscuso ed il contributo di Tonnare Sulcitane.

Al convegno, tra gli altri (il sindaco Giorgio Alimonda, il maestro Renzo Sanna, Tullio Pistis, il comandante della Guardia Costiera Rocco Chiuri ed il tonnarotto Pino Pinna), erano invitati due rappresentanti della società Tonnare Sulcitane, Andrea Farris e Giovanni Cozzolino, e proprio dall’intervento di quest’ultimo, esperto della pesca del tonno e da qualche anno consulente della Tonnare Sulcitane, sono emersi elementi di grande interesse che fanno ben sperare in un futuro diverso, capace di creare una nuova realtà industriale, significativa anche in termini occupazionali, per il Sulcis.

Invitato a chiarire l’annosa questione delle quote che penalizzano la pesca in Sardegna, Giovanni Cozzolino ha spiegato che le quote sono state create nel 2000 per porre un freno alla pesca senza regole che minacciava la sopravvivenza della specie, a forte rischio di estinzione, con una differenziazione tra i vari sistemi di pesca: circuizione, palangaro, tonnara fissa e pesca sportiva.

A livello nazionale, il D.M. 17 aprile 2015, pubblicato nella G.U. il successivo 26 maggio 2015, Serie Generale n. 120, ha previsto per il triennio 2015-2017 la rimodulazione delle percentuali relative al TAC (Totale Ammissibile di Cattura) della specie tonno rosso tra i vari sistemi di pesca operanti. Il provvedimento ha decretato che alle 12 imbarcazioni autorizzate alla pesca del tonno rosso con il sistema della “circuizione” venisse assegnato il 74,12% della quota (pari a circa 1.706,78 tonnellate), che alle 30 imbarcazioni autorizzate alla pesca del tonno rosso con il sistema del “palangaro” venisse assegnato il 13,53% della quota (pari a 311,67 tonnellate), che alle 3 tonnare fisse (quelle operanti nel Sulcis) venisse assegnato l’8,45% della quota (pari a 194,06 tonnellate), che alla pesca sportiva venisse assegnato la percentuale di 0,47% della quota assegnata (pari a 11,00 tonnellate), che il restante 3,19% (pari a 79,29 tonnellate) restasse quale quota indivisa.

Giovanni Cozzolino ha sottolineato che, in attesa della modifica di queste quote, per la quale sono state avviate diverse iniziative a livello politico, per le tonnare del Sulcis la soluzione per la valorizzazione del pescato (nella stagione in corso le quote spettanti di circa 200 tonnellate sono state già raggiunte, con alcune migliaia di tonni finiti nelle reti delle tre tonnare), la soluzione risiede nella realizzazione di una “farm off-shore” per la stabulazione dei tonni e la loro lavorazione nel Sulcis, con la creazione di una vera e propria filiera, evitando così la vendita del pescato ai giapponesi, come è avvenuto fino ad oggi. In questo modo si avrebbe un alto valore aggiunto sulle circa 200 tonnellate di tonni pescati, con ricadute importanti in termini occupativi.

La Società Tonnare Sulcitane s.r.l., due anni fa ha presentato alla Regione Sardegna un’istanza di concessione demaniale marittima, per fini di acquacoltura, per uno specchio acqueo di mare territoriale prospiciente il comune di Portoscuso – Capo Altano, della superficie di 46.125 metri quadri, per il posizionamento di 4 gabbie da adibire a “farm off-shore” per la stabulazione del tonno rosso.

L’iter procedurale ha subito uno stop per un problema e la società, d’accordo con i tecnici della Regione Sardegna, una volta risolto il problema, ha provveduto alla presentazione di una nuova istanza di concessione demaniale marittima, che ora si spera possa procedere celermente.

Andrea Farris ha aggiunto che, una volta realizzata la “farm off-shore”, si aprirebbero spazi anche per altre iniziative imprenditoriali legate alla lavorazione del tonno, che verrebbero accolte con favore dalla Tonnare Sulcitane.

Si tratta, in definitiva, di un progetto importante, che merita di essere sostenuto, per valorizzare la pesca del tonno, attività che ha fatto la storia di Portoscuso e Carloforte e che potrebbe dare importanti risposte in termini occupative, come accadeva in passato.

Giampaolo Cirronis

               

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Sequestri e multe per 5.000 euro, a Portopaglietto, per natanti che sfrecciavano ad alta velocità tra i bagnanti. La stagione balneare in Sardegna è aperta ufficialmente dal 15 aprile e come ogni anno non sono tardate ad arrivare le prime violazioni alle norme di sicurezza. In particolare, la Guardia Costiera di Portoscuso, è intervenuta lo scorso pomeriggio presso la spiaggia di Portopaglietto con l’ausilio di una motovedetta del vicino ufficio di Carloforte, a causa della presenza di un gommone e di una moto d’acqua che – in barba alle più elementari norme precauzionali e di sicurezza in mare – effettuavano evoluzioni pericolose ed ad alta velocità a pochi metri dalla battigia, creando un serio e concreto pericolo alla sicurezza dei bagnanti.

La motovedetta intervenuta ha fermato ed identificato immediatamente entrambi i conduttori dei mezzi, scortandoli poi presso il porticciolo di Portoscuso, dove ad attenderli si trovava una pattuglia della locale Guardia Costiera.

Da un controllo dei documenti di bordo, entrambe le unità sono risultate sprovviste di copertura assicurativa. Inoltre, il conduttore della moto d’acqua, oltre a non avere indosso il previsto giubbotto di salvataggio, ha dichiarato di non aver mai conseguito la prevista patente nautica. Al termine degli accertamenti, entrambi i natanti sono stati sottoposti a sequestro e ai trasgressori comminate diverse sanzioni amministrative per un importo totale pari a circa 5.000 euro.

Il Comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, tenente di vascello Rocco Chiuri, nel ricordare che i controlli proseguiranno senza sosta per tutta la stagione estiva, esorta ancora una volta tutti gli utenti del mare ad attenersi sempre a tutte disposizioni di sicurezza che disciplinano le attività balneari e nautiche e che sono contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare n. 11/2017, al fine di evitare di imbattersi in situazioni di pericolo. Inoltre ricorda di allertare immediatamente la Guardia Costiera in caso di emergenza in mare, telefonando al numero blu 1530.

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La Guardia Costiera di Portoscuso è intervenuta questo pomeriggio nel canale di San Pietro per soccorrere un surfista disperso in mare. L’uomo, un 59enne di San Giovanni Suergiu, stava praticando kitesurf nello specchio acqueo antistante la spiaggia di “Punta de S’Aliga” quando una forte raffica di vento lo ha portato al largo, finendo poi per strappargli l’aquilone e la tavola.

I suoi compagni di kite, notata la situazione da lontano e perdendo di vista la posizione dell’uomo, hanno immediatamente attivato i soccorsi, lanciando l’allarme alla Guardia Costiera. Sono quindi intervenuti in mare una motovedetta della vicina Guardia Costiera di Carloforte, due piccole unità da diporto e alcuni uomini da terra.

Nel corso delle ricerche è stata dapprima individuata l’attrezzatura da kite del disperso, che spinta dal forte vento di scirocco era terminata in prossimità della rotta dei traghetti in servizio di linea tra Portovesme e Carloforte.

Dopo poco più di un’ora dalla segnalazione, l’uomo è stato avvistato dalle unità nella zona di ricerche a circa un chilometro dalla costa e portato in salvo presso il porto turistico di Portoscuso. L’uomo, quasi in stato di ipotermia e in preda ai crampi, è stato soccorso sul posto dal personale medico del 118 e, successivamente, trasportato in codice giallo all’ospedale Sirai di Carbonia, per gli accertamenti del caso.

Il comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, il tenente di vascello Rocco Chiuri, esorta tutti di attenersi sempre alle disposizioni che regolano le attività che si svolgono sul mare e che sono contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare, al fine di evitare di imbattersi in situazioni di pericolo. Inoltre, ricorda di allertare immediatamente la Guardia Costiera in caso di emergenza in mare, telefonando al numero blu 1530.

Il tenente di vascello Rocco Chiuri.

Il tenente di vascello Rocco Chiuri.

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Dal 25 al 27 agosto, si terrà a Portoscuso, presso l’Antica Tonnara di Su Pranu, la prima edizione del “Big Blue Festival”: una tre-giorni d’arte, letteratura, scienza, musica e cinema dedicata al mare in tutte le sue declinazioni.

Tra gli appuntamenti di maggior rilievo vi sono: 

• un laboratorio per bambini ispirato alla tecnica scultorea di Sand-Casting inventata da Costantino Nivola – a cura di Massimo Lumini e dei ragazzi del NAT14 e dell’artista Sara Camboni;

• un suggestivo evento live di dialogo interattivo tra musica e pittura, a cura di Giorgio Casu, art designer trapiantato a New York e Giorgio Serci compositore di fama internazionale e docente all’Accademia di Musica Contemporanea di Guildford; 

• la mostra delle opere di Daniele Serra, altro artista sardo i cui lavori sono recentemente stati protagonisti di una produzione cinematografica di Hollywood;

• l’intervento del geologo Luigi Sanciu (Direttore scientifico del PARC di Genoni e del GeoMuseo MonteArci di Masullas) sulla geomorfologia del territorio;

• l’intervento del comandante della Guardia Costiera, Rocco Chiuri, sui temi della sicurezza in mare e salvaguardia delle coste; 

• letture scelte dai classici della letteratura di mare a cura di autori, lettori e artisti, tra cui Gianmichele Lisai e Susanna Lavazza, Antonella Serrenti. 

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Anche quest’anno, alla vigilia dell’estate, l’Avis di Portoscuso ha organizzato il consueto appuntamento per la pulizia delle spiagge del litorale, coinvolgendo anche le scolaresche ed i volontari delle associazioni locali. All’iniziativa ha preso parte anche il personale della Guardia Costiera di Portoscuso, guidato dal comandante, tenente di vascello Rocco Chiuri, il quale ancora una volta ha ricordato a tutti che «il diritto di godere di una spiaggia e, in generale, di un ambiente pulito, è strettamente connesso al dovere che ognuno di noi ha di rispettarlo, partendo dai piccoli gesti quotidiani, come la corretta raccolta differenziata».

La pulizia delle spiagge, infatti, ha l’obiettivo di sviluppare nell’animo dei ragazzi un’attenzione profonda ed una nuova consapevolezza della problematica ambientale: raccogliendo ogni tipo di rifiuto abbandonato in spiaggia o trasportato dal mare, ci si rende conto di quanto un cambiamento di rotta sia urgente e necessario.

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Disagi sul traghetto La Maddalena della Delcomar

Questa mattina sono stati registrati disagi durante le corse dei traghetti diretti sull’isola di San Pietro in occasione della “Sagra del cus cus tabarchino”. Alla partenza della nave “La Maddalena” delle ore 11.50, l’equipaggio ha annunciato che era stata raggiunta la capienza massima di persone trasportabili e ha negato l’imbarco a circa cinquanta cittadini e turisti regolarmente muniti del titolo di viaggio valido per quella corsa. Ne è nata una protesta dei passeggeri, che hanno occupato la rampa di imbarco del traghetto, impedendone la partenza. Sul posto, a sedare la protesta, sono intervenuti i militari della Guardia Costiera insieme al comandante del porto, il tenente di vascello, Rocco Chiuri e dopo, circa mezz’ora, assicurato l’invio di un traghetto addizionale, la nave ha potuto mollare gli ormeggi alla volta di Carloforte. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri di Iglesias.

L’Autorità Marittima effettuerà gli opportuni accertamenti sul caso, al fine di verificare che sia stata predisposta un’adeguata procedura di gestione delle carte d’imbarco da parte della società di navigazione Delcomar.

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Stamane gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso hanno sequestrato 95 nasse illegali a Bruncu Teula, nell’ambito di un’operazione di controllo nel Circondario di competenza.

E’ stata violata la normativa vigente che dispone l’apposita marcatura dell’attrezzatura da pesca in questione e l’impiego di boe segnaletiche idonee e chiaramente visibili in mare. In questi casi, gli attrezzi da pesca sono sempre sprovvisti di etichette distintive e i rudimentali oggetti utilizzati illecitamente come segnalamento, sono quasi sempre bottiglie o contenitori di plastica, ai quali viene legata una cima per il sostegno delle nasse.

L’attività effettuata dalla Guardia Costiera si rende quindi necessaria non solo per garantire la tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, ma anche ai fini della sicurezza della navigazione per i legittimi utenti del mare, in quanto un attrezzo da pesca illegalmente posizionato costituisce anche un serio pericolo per la navigazione.

Le nasse sono state salpate e il pescato, ancora vivo, è stato restituito al mare. Il materiale sequestrato, una volta concluso l’iter giudiziario, sarà distrutto come rifiuto speciale.

L’attività è stata portata a compimento dal battello GC A59 in dotazione alla locale Guardia Costiera, guidata dal Tenente di vascello Rocco Chiuri, in collaborazione con il locale Gruppo Ormeggiatori e le verifiche, continueranno serrate nel corso delle prossime settimane.

Guardia Costiera Portoscuso 14 ottobre 2015