19 April, 2024
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La seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Comandini (Pd), ha concluso il ciclo di audizioni sul caso “ex Secur” ed ha preannunciato la predisposizione di un documento finalizzato a ribadire tutele e garanzie, per i lavoratori e le imprese interessate dal cosiddetto “cambio appalto” nei servizi di portierato e vigilanza armata negli ospedali e nelle strutture dell’Azienda ospedaliera universitaria (Aou) e dell’Azienda tutela della salute (Ats) del Nord Sardegna.

Dopo aver ascoltato, lo scorso 18 luglio in audizione, le denunce di alcuni lavoratori  che lamentavano il mancato rispetto delle “clausole sociali” con il mancato impiego di oltre 50 addetti precedentemente in organico alla “Secur”, da parte dell’Associazione temporanea di imprese (Coopservice, Vigilpol, la Nuorese, Italpol, Alarm system) che si è aggiudicata i servizi del lotto n. 3 dell’appalto bandito dal centro regionale di committenza “Sardegna Cat” – la commissione Lavoro – aveva ricevuto  importanti rassicurazioni sulla correttezza delle procedure relative alla gara e al cambio appalto direttamente dalla direttrice del Cat, Cinzia Laconi, dal direttore del centro acquisti dell’azienda tutela della Salute, Roberto Di Gennaro e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio Russo.

Le rappresentanze sindacali, nel corso dell’audizione del 31 luglio, avevano dunque confermato la sottoscrizione delle intese per il passaggio del personale da Secur all’Ati per i servizi resi in Ats, mentre per quelli dell’Aou è mancata la sigla della Cgil.

Su precisa volontà del presidente Piero Comandini, la Seconda commissione ha quindi proceduto con l’audizione degli amministratori e dei responsabili del nuovo raggruppamento di imprese: Gavino Satta, Alessandro Satta, Salvatore Corona (Coopservice); Battista Tolu, Pietro Tolu, Luigi Chisu (Coop la Nuorese); Giovanni Puggioni (Vigilpol) e Gianfranco Meazza (legale del raggruppamento di imprese).

Gavino Satta, Giovanni Puggioni e Gianfranco Meazza, nel corso dei rispettivi interventi, hanno fornito ampie e verificabili rassicurazioni sulla correttezza delle procedure nelle varie fasi del cambio appalto ad incominciare da quelle riguardanti la chiamata del personale: «Abbiamo assunto tutto il personale necessario per lo svolgimento dei servizi in Ats e Aou sulla base dei fabbisogni indicati dalle aziende, nel pieno rispetto delle norme e dei contratti e sulla base dell’elenco fornito dalla impresa uscente “Secur”».

I rappresentanti delle imprese che sono subentrate alla Secur, sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri della minoranza Antonello Peru (Fi) ed Angelo Carta (Psd’Az), hanno quindi confermato alcune anomalie nel cambio appalto per i servizi nelle strutture dell’Aou («la Secur ha fornito un elenco di personale spropositato rispetto al monte ore dei servizi da espletare e non tutti gli addetti indicati, oltre 90 a fronte dei 48 necessari, venivano impiegati nelle strutture dell’azienda ospedaliero universitaria») ed hanno ricordato che, rispetto ai servizi svolti in precedenza dalla Secur, nel nuovo bando sono esclusi quelli relativi all’antincendio che occupavano circa 30 persone e che oggi sono invece affidati alla ditta Gsa «che non ha però assorbito alcuno degli addetti ex Secur».

Precisazioni e puntualizzazioni che hanno trovato conferme nella nota trasmessa alla commissione dal direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso che ha evidenziato, rispetto al precedente appalto, un incremento nelle ore (da 137.608 a 147.696), nei costi (da 1.498.945 euro a 2.212.426),  negli addetti (da 60 a 65) ma con una diversa ripartizioni tra i portieri (da 55 a 44) e vigilanti (da 5 a 21). Esclusa anche una “arbitraria” chiamata in servizio da parte dell’Ati capitanata da Coopservice: «L’esito della verifica effettuata ha evidenziato che sostanzialmente gli addetti della aggiudicataria in servizio erano dipendenti transitati dal gruppo Secur all’operatore economico aggiudicatario».

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Il sito archeologico di Tharros come polo di attrazione turistica attraverso grandi eventi di spettacolo e la costituzione di un sistema di rete che lo collega agli altri beni culturali della penisola del Sinis, in provincia di Oristano, e della Sardegna intera.

A scommettere su una delle più affascinanti aree archeologiche punico-romane nell’isola, con il suo anfiteatro naturale immerso in uno scenario unico, per realizzare una location di spettacolo tra le più suggestive in Europa, sono l’associazione culturale Dromos ed il comune di Cabras con un progetto finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso il bando Culture Lab, nell’ambito del POR FESR 2014-2020.  

Sostenuto dal Banco di Sardegna, il progetto integrato prevede l’adeguamento dell’anfiteatro all’interno della zona archeologica di Tharros, in un’area non interessata dagli scavi e priva di resti archeologici affioranti, con strutture amovibili, miglioramenti della sicurezza, dell’accessibilità alle informazioni culturali e commerciali del sito archeologico, e un cartellone artistico di primo piano.

Il progetto verrà presentato alla stampa giovedì 3 maggio, presso il comune di Cabras (in piazza Eleonora d’Arborea, 1). All’incontro con i giornalisti – che avrà inizio alle ore 11.00 – interverranno il direttore artistico dell’associazione Dromos Salvatore Corona ed il sindaco del comune di Cabras, Cristiano Carrus.

 

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E’ ormai tutto pronto per il diciannovesimo festival Dromos: domenica prossima, 30 luglio, grande anteprima a Mogoro con il cantante e musicista tunisino a far da prologo al fitto cartellone di concerti che dal primo al 15 agosto si dispiegherà tra Oristano e altri dieci centri della sua provincia: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Morgongiori, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde.

La musica è il piatto forte del festival, organizzato dall’associazione culturale Dromos con la direzione artistica di Salvatore Corona, che anche in questa edizione spazia su più latitudini e stili, a partire dal jazz e i suoi immediati dintorni: ecco dunque in arrivo due voci del calibro di Gregory Porter e Diane Schuur, e poi il progetto del chitarrista Stanley Jordan e del batterista Billy Cobham con il bassista Christian Gálvez. Tappe ideali nei Caraibi con la cantante cubana Daymé Arocena e con la miscela afrocubana di altre due proposte: il pianista Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles in duo, e il bassista e compositore camerunese Richard Bona con il suo gruppo Mandekan Cubano. Il basso è lo strumento anche della giovanissima Kinga Glyk, stella nascente della scena jazz e blues polacca. Altri suoni e atmosfere con gli Huun-Huur-Tu, con il tradizionale canto armonico della lontana terra di Tuva, tra Siberia e Mongolia. Tre le proposte italiane: un nome storico della musica alternativa come Giovanni Lindo Ferretti, la funky marching band dei Funk Off, e il musicista e giornalista Valerio Corzani in una conferenza-spettacolo su John Cage insieme al clarinettista Gabriele Mirabassi e al fisarmonicista Simone Zanchini. In chiusura, dal 13 al 15 agosto, l’appuntamento di rito a Nureci, con la rassegna Mamma Blues, ospiti la cantante anglo-americana Lucy Woodward, lo statunitense Eric Bibb e la band brasiliana Bixiga 7o.

Accanto al palinsesto di concerti, mostre e performance intorno alla suggestione di questa edizione del festival: “Prigioni”. Non solo arte, ma anche cinema e la presenza di uno tra i più influenti pensatori contemporanei: il filosofo statunitense John Searle.

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Edizione numero diciannove per Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale che, come da tradizione, propone in diverse località dell’Oristanese concerti di spessore internazionale ma anche mostre, dibattiti e altri eventi collaterali.

Dodici comuni – Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde –  oltre al capoluogo, Oristano – ospiteranno un ricco cartellone in programma dal 30 luglio al 15 agosto, anche quest’anno connotato da un tema, in linea con la filosofia a cui il festival ha abituato gli spettatori fin dai suoi esordi. 

Ostico ma di cocente attualità il filo conduttore della nuova edizione del festival è “Prigioni”, mentali prima che fisiche, i recinti nei quali ciascuno, più o meno consapevolmente, decide di entrare fino a rimanerne sopraffatto. 

Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato dello Spettacolo ed Attività culturali ed assessorato del Turismo), dei comuni di Oristano, Mogoro, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Morgongiori, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, della Cantina Contini di Cabras, e in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi ONLUS, la Curia arcivescovile di Oristano, Rete Sinis, la Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano, l’Hotel Mistral 2 di Oristano, il Centro di Salute Mentale di Oristano e la Biblioteca Comunale di Oristano, la diciannovesima edizione di Dromos verrà presentata alla stampa martedì prossimo, 20 giugno, a Cabras, presso la Cantina Contini (via Genova, 48). 

All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11,30, interverranno il direttore artistico della manifestazione Salvatore Corona, il critico d’arte Ivo Serafino Fenu, che cura la sezione del festival dedicata alle arti visive, e i rappresentanti dei Comuni aderenti all’iniziativa.

 

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Il Partito democratico ha ritrovato l’unità lunedì scorso, ad Arborea, nella prima Assemblea regionale che ha proclamato il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca e i 160 delegati, eletti alle primarie del 30 aprile.

Nella sala Congressi dell’Horse Country, oltre agli eletti, era presente una folta delegazione di rappresentanti del partito nelle istituzioni locali e nazionali, ex dirigenti, esponenti del Consiglio e della Giunta regionale.

«Il Pd – ha detto il neo segretario – deve ritrovare lo spirito di coesione per essere più forte e competitivo nello scenario politico. E’ necessario aprire il partito, di renderlo più inclusivo, favorendo il dialogo nei territori e potenziando la presenza dei Circoli. Solo in questo modo possiamo recuperare la distanza con l’elettorato e contrastare le derive populiste.»

«Il Pd ha dimostrato di essere l’unico partito in grado di favorire una reale partecipazione alla vita democratica ma – ha aggiunto Giuseppe Luigi Cucca – deve ritrovare la sua vocazione popolare rivolgendosi innanzitutto ai giovani, a quella fascia di elettori che negli ultimi anni si sono allontanati e a chi è distante perché non ha fiducia nel PD e non crede nella politica.»

L’Assemblea all’unanimità ha eletto presidente Laura Pulga, ex sindaco di Quartucciu ed ex assessore del Bilancio e Personale della provincia di Cagliari, e vicepresidenti l’ex sindaco di Oristano Guido Tendas e l’ex consigliere regionale Dino Pusceddu.

Oggi sono stati ufficializzati i 70 componenti eletti nella nuova Direzione regionale: Claudio Atzori, Francesca Barracciu, Antonio Biancu, Gino Cadeddu, Verdiana Canu, Gianni Carbini, Orlando Carcangiu, Carlo Carta, Luciano Casula, Aldo Deiana, Caterina Deidda, Patrizia Desole, Paolo Fanni, Tonino Loi, Annamaria Manca, Luigi Mastino, Luca Mereu, Nicola Montaldo, Giovanni Moro, Michela Mura, Rosanna Mura, Chicco Porcu, Giovanni Maria Sciretti, Monica Spanedda, Mirko Vacca, Lino Zedda, Gavino Zirattu, Carlo Balloi, Alessandro Bianchi, Alma Cardi, Maddalena Corda, Salvatore Corona, Franco Corosu, Alessandro D’Avanzo, Monica Fois, Carla Fundoni, Alberta Grudina, Tatiana Isoni, Giovanni Ligios, Marina Madeddu, Pietro Morittu, Domenico Murgioni, Antonio Orgiana, Laura Picasso Pisano, Anita Pili, Roberto Pili, Cinzia Porceddu, Antonio Spano, Claudio Trogu, Stefania Atzei, Barbara Cadeddu, Giulio Calvisi, Davide Carta, Licia Cau, Nino Cogoni, Sabina Contu, Massimo Cossu, Giuseppina Demurtas, Marinella Grosso, Sandra Mancosu, Giusy Marrosu, Roberto Martani, Carla Medau, Francesco Melis, Stefano Piras, Fabrizio Rodin, Renato Soru, Giuseppe Tinnirello, Rossano Vacca, Andrea Viola.

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Andrea Parodi L1 copia

Il “Premio Andrea Parodi” si prepara ad accogliere per la sua unica data italiana una leggenda vivente della musica, Al Di Meola, che riceverà il Premio Albo d’oro e insieme ad altri grandi ospiti come Riccardo Tesi, Massimo Donno, Alessia Tondo ed il Trio Correnteza omaggerà il grande talento di Andrea Parodi, di cui ricorre il 10° anniversario della scomparsa (il 17 ottobre) proprio in prossimità del festival. Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale.

Un cast di altissimo livello, che, insieme ai finalisti del concorso fra i quali compaiono nomi altrettanto importanti, animerà la nona edizione della manifestazione, in programma dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con anteprima il 12 al live-club Jazzino e vari appuntamenti collaterali.

La direzione artistica è affidata a Elena Ledda, mentre a presentare saranno Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro.

Al Di Meola non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, un artista con cui il leggendario chitarrista aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005, e di cui aveva detto: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!»Al Di Meola si esibirà accompagnato dal chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni.

A contendersi la vittoria del Premio Andrea Parodi, l’unico in Italia riservato alla world music, saranno: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre”, lingua napoletana). Non sarà invece presente Mela (brano “Story of Inconsequence”, lingua inglese) per indisponibilità.

Il programma completo:

Il 12 ottobre alle 21.30 il Jazzino (Cagliari, Via Carloforte 76) ospiterà l’anteprima del Festival, con un recital di Davide Casu.

Il 13 ottobre alle 20.30 ci sarà la prima esibizione dei finalisti (con il brano in gara ed un altro brano del proprio repertorio) e la proiezione del video live di Giuliano Gabriele Ensemble (Vincitore del Premio nel 2015).

Il 14 ottobre alle 20.30 la seconda esibizione dei finalisti, che proporranno il brano in gara e uno del repertorio di Andrea Parodi, del quale verrà anche proiettato un video. Nella serata ci sarà spazio anche per i primi due ospiti, Riccardo Tesi e Massimo Donno.

Il 15 ottobre, alle 20.30, prenderà avvio la serata finale, con l’esibizione dei concorrenti, che presenteranno il brano in gara. A seguire saliranno sul palco il Trio Correnteza, Alessia Tondo con Massimo Donno. Si passerà poi alla consegna del Premio Albo D’oro ad Al Di Meola e al suo set con Peo Alfonsi. Infine la proclamazione dei vincitori del Premio assoluto, del Premio della Critica e delle menzioni e l’ormai tradizionale jam session finale che coinvolgerà tutti gli ospiti, Elena Ledda e gli artisti presenti in giuria e in sala.

EVENTI COLLATERALI

Il 14 ottobre nella Sala Conferenze Search (in Largo Carlo Felice 2), alle 10.00, si terrà un seminario sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori a cura di Andrea Marco Ricci, Membro del Consiglio di Amministrazione del Nuovo IMAIE. Alle 11.30 sarà la volta di una conferenza sul contratto di edizioni musicali curata da Maria Grazia Maxia. Alle 17.30 toccherà alla presentazione del libro autobiografico “Una vita a bottoni” (Squilibri editore) di Riccardo Tesi, che sarà affiancato da Andrea Del Favero e Francesco Pintore.

Il 15 ottobre, sempre alla Sala Conferenze Search, alle 10.30 prenderà il via la giornata di studi “La musica che girerà intorno. Immaginare la World Music fra vent’anni”, a cura di Jacopo Tomatis, realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio.

Si tratta della 2ª edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Interverranno: Ciro De Rosa, Dario Zigiotto, Thorsten Bednarz, Riccardo Tesi, Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella. Accesso libero e gratuito.

Premi per gli artisti

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Giurie

Giuria tecnica (Premio assoluto): Elena Ledda, Riccardo Tesi, Gabriele Mirabassi, Alessia Tondo, Peo Alfonsi, Gino Marielli, Gigi Camedda, Cathrine Rysst, Kaballà, Gigi Marras, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri, Gianluca Dessi’, Simone Pittau, Gisella Vacca, Lia Careddu, Marco Lutzu, Salvatore Corona, Annamaria Loddo, Michele Palmas, Dario Zigiotto, Gaetano d’Aponte, Andrea Del Favero.

Giuria critica: Flavia Corda, Giorgio Galleano, Franz Coriasco, Matteo Bruni, Tore Cubeddu, Francesco Pintore, Giacomo Serreli, Walter Porcedda, Piersandro Pillonca, Claudia Mura, Daniela Deidda, Marco Mangiarotti, Jacopo Tomatis, Ciro De Rosa, Felice Liperi, Juan Antonio Vázquez, Andrew Cronshaw, Thorsten Bednarz, Petr Doruzka, Duccio Pasqua, Valerio Corzani, Sergio Albertoni, Stefano Carboni, Claudio Agostoni, Simone Cavagnino, Monica Magro, Luigi Mameli, Andrea Marco Ricci, Maria Grazia Maxia.

Partner e sponsor

Il Premio Andrea Parodi è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (fondatore), la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari (che concede anche il patrocinio).

Partner del Premio sono: European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Nuovo Imaie, Federazione degli Autori, Consorzio Cagliari Centro Storico, Jazzino – Jazz Club Cagliari, Boxoffice Sardegna.

Media Partners: Radio Rai Live 7, Radio Popolare, Radio Sintony, Unica Radio, Sardegna1, Tiscali, Il Giornale della Musica, BlogFoolk, Mundofonias.

Vincitori edizioni precedenti

2015 – Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio)

2014 – Flo (Campania)

2013 – Unavantaluna (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Compagnia Triskele (Sicilia)

2009 – Francesco Sossio (Puglia)

Premio della critica

2015 – Marina Mulopulos (Grecia / Toscana)

2014 – Tamuna (Sicilia)

2013 – Francesca Incudine (Sicilia)

2012 – Elsa Martin (Friuli)

2011 – Elva Lutza (Sardegna)

2010 – Yasmin Bradi (Sardegna)

2009 – Dario Piga (Sardegna/Spagna)

STORICO PREMIO ALBO D’ORO

2015 – TOTORE CHESSA (Sculture di FRANCESCO CAU, Assemini)

2014 – SU CUNCORDU ‘E SU ROSARIU DE SANTU LUSSURGIU (Quadri di MARIANO CHELO, Bosa, ceramiche di MASSIMO BOI, Quartu Sant’Elena)

2013 – FRANCESCO DEMURO (Artigianato di ROBERTA SOTGIU, Porto Torres)

2012 – LUIGI LAI (Artigianato di ANNA MARIA LAURO, Alghero, Creazioni in Pasta di Pane)

2011 – MARIO CERVO – Ad Memoriam (Artigianato di LUIGI NIOI, Assemini, Ceramista)

2010 – MAURO PAGANI (Artigianato di PINUCCIO SCIOLA, S.Sperate, Pietre Sonore)

2009 – BERNARD LORTAT JACOB (Artigianato di GIANPAOLO MARRAS, Ottana, Maschere tradizionali di legno)

2008 – DON GIOVANNI DORE (Artigianato Oreficeria di Cagliari)

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Dal primo al 15 agosto, Dromos arriva alla sua diciottesima edizione sotto “Il segno di Eva” (questo il titolo) per gettare uno sguardo sull’universo femminile e il suo contributo al mondo dell’arte e della creatività, in particolare a quello musicale, ma anche, com’è tradizione del festival, alle arti visive e ad altri linguaggi.

Radicato nel suo territorio ma aperto al mondo, Dromos andrà come sempre in scena in suggestivi spazi urbani o naturali di vari centri dell’Oristanese: Cabras, Mogoro, Villa Verde, San Vero Milis, Baratili San Pietro, Riola Sardo, Morgongiori, Neoneli, Bauladu, oltre al capoluogo, Oristano e a Nureci, sede delle tre giornate di Mamma Blues, quasi un “festival nel festival” (dal 13 al 15 agosto).  

Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), dei Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, Riola Sardo, San Vero Milis, Villa Verde, della Fondazione di Sardegna, e con la collaborazione dell’associazione BES – Best Events Sardinia, della Rete dei Festival, della Pinacoteca comunale Carlo Contini di Oristano, della Cantina Contini di Cabras, dell’Hotel Mistral 2 di Oristano, del Centro di Salute Mentale di Oristano, dell’associazione La Volantina, dell’O.S.V.I.C., dell’associazione di promozione sociale Mariposas de Sardinia e di ViaggieMiraggi ONLUS, la diciottesima edizione di Dromos verrà presentata alla stampa venerdì (10 giugno) a Cabras, alla Cantina Contini (in via Genova 48).

All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11.30, interverranno il direttore artistico del festival Salvatore Corona, il critico d’arte Ivo Serafino Fenu e i rappresentanti dei comuni aderenti all’iniziativa.

Dromos Festival 2015 - Baba Sissoko con Famoudou Don Moye e Antonello Salis in concerto a Villa Verde (foto Christian Sebis) Dromos Festival 2015 - Criolo in concerto a Mogoro (foto Michele Vacca) m Dromos Festival 2015 - OY in concerto a San Vero Milis (foto Michele Vacca) m 

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Tappa a Bauladu per la carovana del festival Dromos: la diciassettesima edizione del festival pianta le tende nel paesino in provincia di Oristano per due serate, oggi e domani, 6 agosto, all’insegna del cinema, della musica e della fotografia.

Oggi si comincia alle 19.30, alla Casa Zoccheddu Erdas, con il taglio del nastro della mostra della Cooperativa Allevatrici Sarde “Mancai barroras”, un progetto fondato sugli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, il video di Aldo Tanchis e le interviste di Antonello Carboni per raccontare la pionieristica esperienza della Cooperativa Allevatrici Sarde. Prodotta tre anni fa a Oristano in occasione del cinquantesimo anniversario della costituzione della Cooperativa (su un progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona) l’esposizione, ripercorre una storia imprenditoriale lunga e gloriosa, attraverso le testimonianze delle sue socie. Nata ufficialmente l’8 agosto del 1962 dall’intraprendenza di un gruppo di donne rurali dell’Oristanese che unirono le forze per razionalizzare l’allevamento di piccoli animali da cortile destinato all’autoconsumo e all’integrazione del reddito familiare, in questo mezzo secolo la C.A.S. si è evoluta in una cooperativa di consumo che conta ventidue punti vendita e oltre undicimila socie, figlie e nipoti di quel gruppo originario di casalinghe che sono state capaci di trasformarsi in brave amministratrici e imprenditrici.

La serata prosegue poi all’anfiteatro del parco di San Lorenzo nel segno di Fabrizio De André. Alle 21.00, viene proiettato il film di Gianfranco Cabiddu “Faber in Sardegna”, uscito con grande successo nelle sale lo scorso maggio. Nell’occasione – anche attraverso l’intervento del regista cagliaritano, che dialogherà con il pubblico al termine della visione – l’attenzione si concentra sulla prima parte dell’opera, dedicata al rapporto speciale che legava il cantautore genovese a un luogo speciale come l’Agnata e alla Sardegna nel suo complesso.

Alle 22.30, un protagonista del jazz italiano d’oggi: Danilo Rea. Il pianista romano presenta il suo personale omaggio a Faber (già consegnato alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT, “A Tribute to Fabrizio De Andrè”) in un concerto in cui rilegge alcune delle sue canzoni più celebri, come “Bocca di rosa”, “Il pescatore”, “Ave Maria”, “La ballata dell’amore cieco”, “La stagione del tuo amore”, “La canzone di Marinella”, arrangiate con sonorità che spaziano dal jazz alla classica, dal gospel alle ballad.

Si resta a Bauladu anche domani, giovedì 6 agosto, per la proiezione del film di Bonifacio Angius “Perfidia” (alle 21.00 all’Anfiteatro del parco di San Lorenzo), uscito nelle sale lo scorso autunno dopo un buon successo di critica e pubblico alla sessantasettesima edizione del Festival del film di Locarno.

Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas ( Faber in Sardegna - Fabrizio De AndréDanilo Rea - foto Beniamino Girotti (m)

Si arricchisce di nuovi concerti, mostre e proiezioni la 17ª  edizione del Festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale in vari centri dell’Oristanese dal 30 luglio al 15 agosto. L’elenco dei comuni in cartellone – Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, San Vero Milis e Villa Verde, oltre al capoluogo Oristano – si allunga con la conferma, anche per quest’anno, di Nureci con la “storica” tre giorni di Mamma Blues, in programma dal 13 al 15 agosto nel suggestivo borgo dell’Alta Marmilla: un festival nel festival che per la sua ottava edizione ospita il cantante e chitarrista inglese Ian Siegal (il 13), Faris Amine con il suo “desert blues” (il 13 e il 14), i Bud Spencer Blues Explosion (il 14) e, per il gran finale della notte di Ferragosto, il sassofonista nigeriano Orlando Julius, pioniere dell’afrobeat, in concerto con gli Heliocentrics. Ma le novità non finiscono qui: nel cast del diciassettesimo Dromos entra infatti anche il pianista Danilo Rea, atteso il 5 agosto a Bauladu con un tributo a Fabrizio De Andrè.

Le nuove entrate affiancano dunque i nomi già annunciati: il duo OY (atteso il 31 luglio a San Vero Milis), Criolo (il primo agosto a Mogoro), Erik Truffaz & Mauro Sigura Quartet (il 2 agosto a Oristano), Valerio Corzani e Stefano Saletti (il 3 agosto, sempre nel capoluogo), Chucho Valdés con Irakere 40 (il 7 agosto a Baratili San Pietro), il progetto Jazz(R)Evolution di Baba Sissoko, Famoudou Don Moye e Antonello Salis (l’8 agosto a Villa Verde), King Nat Veliov & The original Kocani Orkestar (il 9 agosto a Morgongiori).

Anche la sezione di Dromos dedicata alle arti visive conta una nuova proposta: è la mostra “Mancai Barrosas”, ospitata dal 5 agosto (con inaugurazione alle 19.30) fino al 12 a Bauladu nella Casa Zoccheddu – Erdas. Attraverso gli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, un video di Aldo Tanchis e interviste di Antonello Carboni, il progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona, racconta la pionieristica esperienza imprenditoriale, tutta al femminile, della Cooperativa Allevatrici Sarde (che ha prodotto e presentato l’iniziativa tre anni fa a Oristano, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua costituzione).

Anche per questa edizione del festival Dromos, la maggior parte degli appuntamenti è a ingresso gratuito; si paga il biglietto per il concerto di Criolo a Mogoro il primo agosto (cinque euro), per quello di Danilo Rea il 5 agosto a Bauladu (cinque euro incluso l’ingresso per il film “Faber in Sardegna”), per quello di Chucho Valdés a Baratili San Pietro il 7 agosto (dieci euro) e per ciascuna delle tre serate di Mamma Blues a Nureci dal 13 al 15 agosto (dieci euro; abbonamento per l’intera rassegna a 20 euro). I biglietti si potranno acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

Il diciassettesimo Dromos Festival è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), dei Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde, della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari con la collaborazione di Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano, O.S.V.I.C., Ministero Affari Esteri Cooperazione allo Sviluppo, Biblioteca di Oristano, Centro per l’Autonomia PLUS Oristano – Asl 5, Hotel Mistral 2, Cantine Contini, Carta Giovani, Associazione La Volantina e Consulta giovani di Bauladu.

Bud Spencer Blues Explosion_(C)_Il aria_Magliocchetti_Lombi (s) Danilo Rea - foto Beniamino Girotti (s) Faris Amine - Mississippi to Sahara (s) Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas (s) Ian Siegal EBC_2015 (s) Orlando Julius (s)