28 March, 2024
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«Nessuna proroga alla Sinergest per la gestione della stazione marittima e delle aree portuali di Olbia che, a partire dal nuovo anno, ritorneranno in capo esclusivamente all’”Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna” che opererà tentando di coinvolgere i lavoratori della ormai ex concessionaria, partecipata al 51% da Moby, dal comune di Olbia (circa 20%) e da altri operatori privati.»

È questa, in sintesi, la posizione espressa dal presidente della Port Authority, Massimo Deiana, nel corso della audizione davanti alle commissioni Lavoro e Trasporti, riunite in seduta congiunta, per approfondire la situazione creatasi nello scalo marittimo gallurese all’indomani della mancata partecipazione all’”avviso esplorativo di sollecitazione al mercato per proposte di finanza di progetto”, bandito lo scorso 10 giugno. L’ex assessore dei trasporti nell’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru nella passata Legislatura, ha quindi ribadito la volontà dell’ente di ricercare “proposte progettuali di parternariato pubblico-privato” ma ha sottolineato che le eventuali proposte di project financing dovranno essere in linea con “i parametri indicati nell’avviso esplorativo” e rispettare le disposizioni in materia ad incominciare da quelle che riguardano i cosiddetti diritti di porto che, al contrario di quanto è accaduto all’Isola bianca (sono incassati da Sinergest e quindi trasferiti in minima parte all’autorità portuale) dovranno essere direttamente introitati dall’Authority. Il professor Massimo Deiana ha inoltre spiegato che per la gestione dei servizi di interesse generale ai passeggeri e dei parcheggi, non è escluso, a partire dal Primo gennaio 2020,  il coinvolgimento di operatori esterni e, sollecitato anche dagli interventi dei consiglieri Roberto Li Gioi e Desirè Manca (M5S), Giuseppe Meloni (Pd) e Antonio Piu (Progressisti), ha confermato però l’impegno a salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori della Sinergest («si tratta di personale formato e competente nel lavoro in banchina»).

Il presidente dell’Autorità portuale ha quindi comunicato di aver avuto un incontro con i sindacati ed ha confermato l’appuntamento del prossimo 28 novembre richiesto dalla Sinergest: «La società resterà fuori dalla gestione dello scalo ma siamo pronti ad ascoltare eventuali proposte progettuali, allo stesso modo di come valuteremo quelle di altri operatori, in vista di ulteriori procedure ad evidenza pubblica».

A conclusione dell’audizione del professore Massimo Deiana, le due commissioni, sempre in seduta congiunta, hanno ascoltato il direttore facente funzioni dell’agenzia Forestas, Salvatore Mele, che ha ribadito le difficoltà nell’attivazione delle procedure per la chiamata dei cosiddetti trimestrali nei cantieri ricadenti nei territori dei comuni di Bono, Bottida, Alà dei Sardi e Monti. Contrariamente a quanto sostenuto dai sindaci dei quattro paesi nel corso di una precedente audizione, il dottor Mele ha escluso la possibilità di un ricorso ai trimestrali, per effetto della sentenza emessa dal tribunale di Nuoro lo scorso agosto che, riferendosi ai lavoratori semestrali, ha stabilito “l’illegittimità dei contratti a termine nei contratti di lavoro” stipulati da Forestas.

A conclusione degli interventi dei presidenti Giuseppe Talanas e Alfonso Marras e dei consiglieri, Francesco Stara (Italia Viva), Daniele Cocco (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Desirè Manca (M5S) e Giovanni Satta (Psd’Az) si è ipotizzato un intervento normativo ad hoc, così da consentire il ripristino delle chiamate a tempo determinato.

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L’albero come simbolo della vita. La piantumazione come sinonimo di nuova vita, di crescita. E’ l’inizio del progetto ideato dalla Cisl e dalla Cisl Scuola di Sassari che prevede il coinvolgimento diretto dei bambini delle scuole del territorio in iniziative a sostegno dell’ambiente. Questa mattina, una cinquantina di bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo San Donato, plesso Fabrizio De Andrè, hanno piantato 20 alberi nel giardino delle scuole di via Artiglieria.

«L’iniziativa di oggi, inserita nelle giornate dedicate all’emergenza climatica – dichiara Marinella Costa, segretaria territoriale della Cisl Sassari – rappresenta l’inizio di un percorso di sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale che coinvolgerà numerosi allievi delle scuole della Provincia di Sassari. Ringrazio i dirigenti della Fai Sardegna, Bruno Olivieri e di Forestas Salvatore Mele, per aver donato gli alberi e reso possibile lo svolgimento di questa iniziativa.»
Ai piccoli alunni dell’asilo e delle scuole elementari sono stati donati 20 alberi ed è stato spiegata loro l’importanza del gesto.
«E’ stato un momento significativo di apprendimento e di condivisione di valori importanti: siamo felici – spiega Maria Luisa Serra, segretaria generale Cisl Scuola di Sassari – di aver portato la delicata tematica della tutela dell’ambiente all’interno delle scuole.»
Tutte le iniziative in programma saranno “plastic free”: la necessità di ridurre il consumo della plastica sarà il tema portante delle giornate dedicate alla corrette abitudini ambientali. Gli alunni delle scuole coinvolte, futuri cittadini del mondo, verranno sensibilizzati sul tema attraverso un coinvolgimento diretto.

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Enel Green Power, la divisione del Gruppo Enel specializzata nello sviluppo e gestione delle energie rinnovabili in tutto il mondo, e Forestas, l’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell’Ambiente della Sardegna, hanno siglato un importante accordo che prevede la cessione in comodato d’uso gratuito di oltre 220 ettari di terreni di proprietà Enel a favore di Forestas, avendo come fine comune il miglioramento, l’ammodernamento, l’incremento e la maggiore efficienza delle politiche forestali, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione e di valorizzazione, anche economica e sociale, del patrimonio naturale e dei beni prodotti, così come previsto dalla L.R. 8/2016.

Per Enel Green Power l’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di sostenibilità ambientale e di attenzione al territorio che tutte le società del Gruppo costantemente promuovono: i terreni di proprietà Enel oggetto della Convenzione, che contemplano tra l’altro boschi naturali di leccio, roverella e misti di querce, si trovano tutti in comune di Gavoi intorno al Lago di Gusana e non sono strettamente strumentali all’esercizio della Centrale idroelettrica del Taloro.

Per questi terreni Forestas provvederà alle attività di rimboschimento, alle cure colturali, ad interventi selvicolturali di prevenzione, alla valorizzazione per turismo rurale e ambientale e alla prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi; la Convenzione prevede che tutti gli oneri relativi all’esecuzione delle opere siano a carico dell’Agenzia Forestas mentre saranno a suo favore gli introiti derivanti dalla vendita dei prodotti ritraibili dai lavori selvicolturali eseguiti.

L’accordo della durata di tre anni rinnovabile per altri tre, prevede un documento di programmazione che l’Agenzia ha redatto d’intesa con Enel, in cui sono descritte le finalità connesse con la gestione e le necessarie azioni da porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi. I lavori saranno effettuati a cura del personale di Forestas del presidio forestale denominato “Laghi” ricadente nel Complesso Forestale “del Castagno” di competenza del Servizio territoriale di NUORO.

«La sottoscrizione dell’accordo riveste speciale rilevanza per la nostra Amministrazione, in quanto costituisce considerevole conferma, e dimostra la determinazione a ribadire e migliorare gli obiettivi raggiunti dalla precedente convenzione – commenta Salvatore Mele, Direttore Generale dell’Agenzia Forestale -. L’accordo sancisce, quasi simbolicamente, laconiugazione sinergica tra una risorsa altamente pregiata come l’acqua e l’intervento dell’Agenzia su aree caratterizzate da molteplici elementi di grande valenza boschiva ed ambientale e consolida altresì la volontà di operare con la massima trasparenza verso il territorio, nella certezza che la funzione sia occasione di soluzione a diverse esigenze: di fruizione del bene ambientale, e del miglioramento continuo dell’intera area».

«Siamo molto soddisfatti che si rinnovi la collaborazione con Forestas, dimostrando ancora una volta che è possibile contemperare le esigenze industriali di creazione di energia pulita da una fonte rinnovabile come l’acqua – spiega Massimo Sessego, responsabile O&M Hydro Area Centro Nord di Enel Green Power-, con la salvaguardia ambientale e l’attenzione verso il territorio, in un’ottica di sostenibilità come è nella mission di Enel Green Power».

 

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La commissione Sanità del Consiglio regionale ha sentito in audizione i rappresentanti dei centri riabilitativi operanti nell’Isola.

«Abbiamo liste d’attesa con oltre 2.300 pazienti e non possiamo farvi fronte a causa della drastica riduzione dei tetti di spesa stabiliti in modo unilaterale ed immotivato dalla Giunta regionale e dall’assessorato della Sanità», ha detto il presidente regionale di Acris Salvatore Pani, in rappresentanza della quasi totalità dei Centri di riabilitazione che operano in Sardegna.

Salvatore Pani, che ha esposto i principali contenuti di un documento unitario sottoscritto da tutti i soggetti che operano nel settore, ha ricordato fra l’altro che «il taglio previsto per il triennio 2016-2018 rispetto a quello precedente ammonta a circa 19 milioni, una cifra elevatissima che di fatto impedirà alle aziende ed alla stessa sanità sarda di garantire i livelli essenziali di assistenza». «Inoltre – ha aggiunto – siamo in presenza di un provvedimento privo di motivazione tecnica e giuridica, a conferma della difficoltà dei rapporti istituzionali con la Giunta regionale alla quale chiediamo un confronto, anche in sede tecnica come previsto dalla legge, dalla fine dell’anno scorso».

«Anche dal punto di vista contrattuale – ha aggiunto il presidente di Acris – ci sono molte cose che vanno corrette, perché lavoriamo con tratti-tipo che risalgono al 2012 ed abbiamo ricevuto una proposta di rinnovo unilaterale in piena estate con decorrenza primo gennaio, un fatto che ha determinato ulteriori problemi alle nostre aziende, senza dimenticare che le tariffe che pratichiamo devono essere obbligatoriamente adeguate, come ha stabilito una recente sentenza del Tar Sardegna.»

«Per tutte queste ragioni – ha concluso Pani – chiediamo la sospensione della delibera della Giunta del 12 luglio scorso riguardante i nuovi tetti di spesa e la convocazione del tavolo tecnico sui problemi della riabilitazione che, pur essendo previsto dalla legge, non è mai stato riunito.»

«Se la delibera non cambia la impugneremo – ha annunciato Mariano Girau dell’Anffas – anche perché c’è una contraddizione evidente: il Piano di rientro dal deficit della Regione Sarda non prevede alcun intervento nella riabilitazione mentre la delibera provocherà il calo verticale delle prestazioni al di sotto dei Lea (livelli essenziali di asistenza).»

A nome dell’Aias Vittorio Randazzo ha sottolineato che fra gli effetti della delibera, «oltre alle ripercussioni sul diritto alla salute di moltissimi disabili gravi che non avrebbero alternative di riabilitazione se non a pagamento, ci saranno quelli sul personale delle strutture».

Salvatore Mele infine, del consorzio Consalus, ha ricordato che «la riabilitazione è sempre stata uno strumento molto efficace di riduzione della spesa ospedaliera ed è per questo che nei principali strumenti della programmazione sanitaria regionale non sono previsti tagli; dare esecuzione alla delibera avrebbe quindi come effetto indiretto l’aumento ella spesa sanitario-ospedaliera e, a danno di alcune tipologie di pazienti come gli infartuati, addirittura il possibile incremento della mortalità».

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Giorgio Oppi (Udc), Augusto Cherchi (Sdl), Fabrizio Anedda (Misto) e Luigi Ruggeri (Pd).

Il presidente Raimondo Perra, nelle conclusioni, ha assicurato il massimo impegno della commissione sui problemi segnalati annunciando, a breve scadenza, una audizione dell’assessore della Sanità.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia