19 April, 2024
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Su proposta dell’assessore della Sanità, Cristiano Erriu, la Giunta regionale ha confermato oggi fino al 31 agosto i commissari delle Aziende sanitarie, delle Aziende ospedaliero-Universitarie e dell’Azienda Brotzu: Agostino Sussarellu alla Asl 1 di Sassari, Paolo Tecleme alla Asl 2 di Olbia, Mario Palermo alla Asl 3 di Nuoro, Federico Argiolas alla Asl 4 di Lanusei, Maria Giovanna Porcu alla Asl 5 di Oristano, Maddalena Giua alla Asl 6 di Sanluri, Antonio Onnis alla Asl 7 di Carbonia, Savina Ortu alla Asl 8 di Cagliari, Graziella Pintus all’Azienda Ospedaliera Brotzu, Giorgio Sorrentino all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, Giuseppe Pintor all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari. Secondo quanto stabilito dall’assemblea di via Roma, i commissari resteranno dunque in carica fino al prossimo 31 agosto.

La Giunta ha dato inoltre il via libera alla ripartizione del fondo per la retribuzione legata al rendimento dei dipendenti regionali per il 2015. L’Esecutivo ha così accolto la proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, di concerto con l’assessore del Personale Gianmario Demuro, stanziando 6 milioni e 442 mila euro. La procedura di ripartizione del fondo è indicata nel contratto collettivo di lavoro: viene previsto il riparto tra le due aree di contrattazione integrativa (Corpo Forestale e Amministrazione regionale) e tra le direzioni generali e le altre strutture amministrative in proporzione al personale in servizio.

E’ stato a approvato definitivamente il Piano di subentro previsto dall’articolo 36 della legge regionale 9 del 2016, che riforma i servizi e le politiche per il lavoro della Sardegna. Il documento, allegato alla delibera, definisce le modalità di trasferimento alla Regione dei servizi per il lavoro e, in particolare, delle funzioni (distinguendo tra quelle di carattere “politico” e programmatorio, che rimangono in capo all’assessorato del Lavoro guidato da Virginia Mura, e quelle più operative che saranno svolte dall’Aspal), del personale, delle risorse finanziarie correlate alle funzioni, delle risorse strumentali (beni mobili e immobili), dei contratti attivi alla data di entrata in vigore della legge, del contenzioso e dei procedimenti in corso. Il documento tornava oggi all’esame dell’Esecutivo, dopo l’approvazione preliminare nella precedente seduta di giunta e con il necessario parere della commissione consiliare competente.

Palazzo della Regione 2 copia

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Scatta l’emergenza sangue in Sardegna. Parte da Guasila un progetto per tentare di recuperare una grande fetta di donatori, con una struttura adeguata che possa servire tutta l’area della Trexenta. L’iniziativa è del capogruppo di “Progetto Guasila” Claudio Fenu che – con la sinergia del presidente dell’Avis comunale Ottavio Milia – ha presentato all’Azienda sanitaria locale di Cagliari un piano per il riutilizzo di un caseggiato di piazza Gramsci.

«Una struttura – evidenzia Fenu, in un documento inviato al Commissario straordinario della Asl 8 Savina Ortu – che potrebbe essere trasformato in Centro permanente per i donatori di sangue, che potrebbe dare un grosso sostegno vista la carenza di disponibilità di sacche ematiche in Sardegna. Un deficit cronico per il territorio, con molti talassemici della Trexenta in grosse difficoltà per le trasfusioni. Un’emergenza che diventa maggiormente acuta nel corso dell’estate, come sempre accade da anni, ma che non può essere considerata ormai periodica». Da qui l’esigenza di trovare nuovi edifici, maggiormente attrezzati e con impianti all’avanguardia.

«La struttura di piazza Gramsci, con il trasferimento dei servizi della Asl nei locali della biblioteca comunale – spiegano Fenu e Milia – è ormai da anni in stato di abbandono. L’associazione di volontariato Avis intende quindi avanzare un progetto di recupero finalizzato alla riapertura e al riutilizzo del caseggiato, eseguendo a titolo gratuito tutte le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori necessari. Un edificio che potrebbe così diventare un polo di riferimento per i donatori di sangue del territorio della Trexenta, rappresentando un presidio sanitario di primo livello per arrivare all’autosufficienza in materia di donazioni di sangue». Il progetto per il restyling della struttura è pronto. «Occorre – conclude Fenu – solo il lasciapassare dell’azienda sanitaria di Cagliari per avere un complesso all’avanguardia a Guasila».

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Ospedale Brotzu Cagliari2

La commissione Sanità presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha iniziato il ciclo di audizioni sulla proposta di riforma della rete ospedaliera presentata la scorsa settimana dalla Giunta, con le relazioni dei commissari delle aziende sanitarie della Sardegna.

Per quanto riguarda l’impianto della riforma della rete, i commissari hanno espresso una valutazione positiva perché consente di alleggerire il carico della domanda “generalista” di salute che attualmente grava in modo eccessivo sugli ospedali e di concentrare risorse finanziarie e professionali su strutture di alta efficienza per il trattamento dei pazienti “acuti”, migliorando la qualità dei servizi per il cittadino.

Perché questa parte della riforma abbia successo, è stata un’altra sottolineatura comune, è necessario però che, come retroterra dell’ospedale, sia attiva una rete territoriale forte che si occupi dei pazienti “non acuti”.

I commissari hanno poi auspicato che la riforma vada a regime nel più breve tempo possibile, per ridurre al minimo una fase di transizione che potrebbe avere effetti collaterali negativi, sia sulla puntualità dell’assistenza per il paziente che per ciò che concerne l’organizzazione del lavoro nelle aziende dove, soprattutto a causa della rigidità degli orari, quote importanti di personale si trovano costrette ad operare in situazioni di emergenza.

Infine, è stato posto l’accento sulla necessità di una formazione comune, su base regionale, per il personale medico ed infermieristico, ritenuta molto utile per assicurare omogeneità di conoscenze e percorsi e fornire anche una motivazione “culturale” al cambiamento.

Accanto alla visione complessiva dello stato della sanità sarda e delle prospettive legate alla riforma, i commissari hanno messo in evidenza specificità e problematiche legate alle rispettive aziende ed ai territori di riferimento.

Per certi aspetti, come la riorganizzazione anche logistica delle strutture, l’eliminazione delle duplicazioni, le caratteristiche geografiche, orografiche e demografiche degli stessi territori, le carenze delle rete viaria ed i picchi di domanda correlati ai flussi turistici, si tratta della parte più complessa della riforma, che è stata già avviata nel corso del mandato commissariale e potrebbe avere bisogno di alcuni interventi di aggiustamento, anche nel breve termine.

Alla riunione della commissione di questa mattina hanno partecipato Graziella Pintus (Azienda Brotzu), Antonio Onnis (Asl 7 Carbonia), Savina Ortu (Asl 8 Cagliari), Giorgio Sorrentino (Aou Cagliari), Salvatorico Ortu (Asl 2 Olbia, in rappresentanza del commissario), Giuseppe Pintor (Aou Sassari) ed Agostino Sussarellu (Asl 1 Sassari).

I lavori della commissione, secondo il calendario programmato, riprenderanno questo pomeriggio alle 18.30 con le audizioni dei commissari delle altre Asl della Regione.

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Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

La Giunta regionale ha confermato i commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere sarde. Resteranno in carica fino al prossimo 30 giugno, ultimo giorno di vita per le otto Asl sarde. L’ha deciso la Giunta regionale, riunita ieri sera in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru.
A Sassari l’Esecutivo ha confermato Agostino Sussarellu e Giuseppe Pintor (Aou), a Olbia Paolo Tecleme, a Nuoro Mario Palermo, a Lanusei Federico Argiolas, a Oristano Maria Giovanna Porcu, a San Gavino Maddalena Giua, a Carbonia Antonio Onnis, a Cagliari Savina Ortu e Giorgio Sorrentino (Aou), al Brotzu Graziella Pintus.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Si è svolta nella commissione d’inchiesta presieduta da Attilio Dedoni (Riformatori), l’audizione dei commissari straordinari di Asl e Aou, incentrata sulle metodologie e le procedure per la corretta acquisizione dei dati relativi a tutte le attività gestionali ed alle spese in particolare, registrate nelle aziende sanitarie della Sardegna negli ultimi dieci anni.

Agostino Sussarellu (Asl 1, Sassari), Savina Ortu (Asl 8, Cagliari), Mario Palermo (Asl 3, Nuoro), Maria Maddalena Giua (Asl 6, Sanluri), Antonio Onnis (Asl 7, Carbonia), Graziella Pintus (Azienda ospedaliera Brotzu), Giuseppe Pintor (Aou, Sassari), Maria Giovanna Porcu (Asl 5, Oristano), Paolo Tecleme (Asl 2, Olbia), Giorgio Sorrentino (Aou, Cagliari) e Federico Argiolas (Asl 4, Lanusei), nel corso dei rispettivi interventi, hanno rimarcato la piena disponibilità a collaborare con la commissione ed hanno categoricamente escluso comportamenti non in linea con la volontà tesa ad assicurare la tempestiva trasmissione di tutti gli atti utili e necessari  all’espletamento dei compiti e delle funzioni proprie della commissione d’inchiesta istituita dal Consiglio regionale, ai sensi del comma 4 dell’articolo 125 del regolamento interno.

E’ emersa, tuttavia, l’esigenza di una serie di chiarimenti di carattere tecnico sulla predisposizione e l’uniformità dei dati ed a questo proposito si è convenuto sulla necessità di indicare, presso ogni azienda sanitaria, un responsabile unico di procedimento, con il compito di interfacciarsi con i funzionari della commissione, così da snellire procedure e iter.

I dati richiesti dal presidente Attilio Dedoni ai commissari straordinari di Asl e Aou sono simili a quelli domandati all’assessore regionale della Sanità nel corso dell’apposita audizione e riguardano, in particolare, l’incidenza e l’andamento della spesa farmaceutica, gli appalti e le gare, il personale e tutto ciò che attiene le attività gestionali degli ultimi dieci anni.

In conclusione dei lavori, il vice presidente della commissione, Roberto Deriu (Pd), che ha redatto una prima sintesi dei dati (al momento incompleti) già ricevuti dalle Asl, ha meglio specificato ruolo e compiti del parlamentino d’inchiesta sulla sanità: «Dobbiamo limitare il nostro lavoro ad una valutazione attenta dei dati storici riferiti alle gestioni passate nelle aziende sanitarie, nonché esaminare pratiche per così dire chiuse sotto l’aspetto amministrativo e pertanto raccomandiamo ai commissari la massima collaborazione nell’offrirci con le dovute forme e nel rispetto di un tempistica stretta, tutti i materiali necessari per poter svolgere correttamente e proficuamente il nostro compito».     

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e i commissari delle aziende sanitarie e delle due aziende ospedaliero universitarie, sono stati sentiti in audizione dalle commissioni Bilancio e Sanità del Consiglio regionale, per l’esame delle problematiche relative al piano di rientro del debito, alla luce degli obiettivi di riduzione dei costi in capo ai commissari di Asl e Aziende ospedaliere universitarie e dell’aumento delle aliquote Irpef e Irap, nonché al controllo e al monitoraggio “stretto” della spesa sanitaria, vista la sua incidenza sul bilancio regionale.

In apertura dei lavori, il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), nel rimarcare l’incidenza della spesa sanitaria («vale la metà dell’intero bilancio regionale») ha definito una “vera emergenza” l’esigenza non più derogabile di tenere sotto controllo costi e impegni ed ha annunciato la presentazione di un emendamento per migliorare il livello e la qualità delle informazioni che, in proposito, devono essere trasmesse al Consiglio regionale. «Proporrò – ha spiegato Sabatini – che ai sensi della legge n. 5/2015 l’assessore della Sanità riferisca trimestralmente anche alla Terza commissione e non soltanto a quella competente per materia, sul monitoraggio della spesa e sul piano di rientro, mentre entro il 30 giugno 2016, dovrà esserci la relazione sull’andamento della spesa delle Asl e delle Aou».

Il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Socialisti), ha quindi invitato l’assessore a confermare l’entità del disavanzo che sembra attestarsi introno ai 399 milioni di euro ed ha altresì auspicato un’indicazione realistica sul peso dell’aumento dell’aliquota Irap nei bilanci delle singole Asl, che già nel 2015 hanno sostenuto maggiori oneri rispetto al 2014, a causa del primo incremento dell’imposta.

L’assessore, nel corso del suo articolato intervento, supportato dal direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi, ha illustrato i capitoli e le dotazioni di bilancio di competenza ma in premessa ha comunicato ai consiglieri, che nelle ore che hanno preceduto l’audizione, è stato particolarmente impegnato “per scongiurare il rischio commissariamento, da parte del ministero della Salute, sul piano di eradicazione della peste suina africana in Sardegna”.

In ordine al Bilancio 2016, l’assessore Arru ha preliminarmente osservato che rispetto al disavanzo stimato per il 2015, pari a 399 milioni, nel consuntivo dell’ultimo trimestre 2015 si è registrato un risparmio di 50 milioni, frutto – a suo giudizio – delle «buone pratiche nel frattempo introdotte».

Per il 2016 il fabbisogno dell’assessorato della sanità è quantificato in 3.280.115.000 di euro, a fronte di uno stanziamento in bilancio pari a 3.127.800.000 (meno 152 milioni di euro) mentre la richiesta di 300 milioni per la copertura del disavanzo è stata soddisfatta fino alla cifra di 280 milioni di euro. Restano, invece, senza stanziamento il saldo per la mobilità sanitaria interregionale relativa agli esercizi pregressi (fabbisogno 25.721.000 euro) e la quota integrativa per il trasferimento alle Asl delle risorse vincolate agli obiettivi prioritari (fabbisogno 10.823.000). Nella relazione dell’assessorato sono invece definite “voci sottostimate” lo stanziamento di 7 milioni per le borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione (fabbisogno di 10 milioni); le integrazioni per lo svolgimento dell’assistenza sanitaria penitenziaria (2 milioni e mezzo a fronte di una richiesta di 4 milioni e 900mila ) e le spese per investimenti (stanziati 5 milioni su 29.654.000 richiesti).

Il taglio per le politiche sociali, per l’anno 2016, ammonta invece a poco più di 32 milioni di euro (210.547.000 contro i 242.592.000 del 2015) e sono ridotti di 17 milioni (30 milioni su 47 milioni) i finanziamenti per le cosiddette leggi di settore (provvidenze per talassemici, linfopatici, emofilici, nefropatici, trasporto handicappati, sussidi a persone affette da patologie psichiatriche) e di 10 milioni quelli a valere sulla legge 162/98, mentre sale a 14 milioni di euro la riduzione al fondo per il sistema integrato dei servizi alla persona (finanziamento Plus: da 24 milioni a 20 milioni per il 2016).

«Serve fare delle scelte – ha detto l’assessore – ma non può più passare il messaggio che la sanità sarda è un buco nero, mentre è vero che la sanità costa e che il mio compito è quello di qualificare la spesa.»

L’assessore, nel richiamare l’innalzamento dell’età media di vita anche nell’Isola e la particolare incidenza di alcune malattie, come ad esempio la sclerosi multipla, ha evidenziato l’incremento della spesa nei farmaci per l’epatite di tipo “C” ed ha auspicato la presa in carico da parte del sistema sanitario nazionale dei 50mila euro che la Regione spende per i farmaci innovativi.

Il responsabile della Sanità ha quindi riconosciuto come un “problema” per il contenimento dei costi, quelli relativi al personale ed alla spesa farmaceutica ed ha richiamato gli obiettivi di riduzione della spesa, imposti ai commissari delle Asl e delle Aou, per conseguire nel prossimo triennio risparmi pari a 330 milioni di euro, dei quali 62 milioni di euro nel 2016 (24 milioni sui farmaci territoriali; 12 milioni su farmaci ospedalieri; 17.300.000 euro su l’efficientamento degli ospedali, altri 3 milioni per l’efficientamento del territorio e 3 milioni su integrativa e protesica).

Luigi Arru ha concluso ponendo in rilievo l’urgenza della riorganizzazione della rete ospedaliera sarda ed ha dichiarato: «Senza le prerogative che ci derivano dall’essere regione autonoma, saremmo stati obbligati dal governo a fare fronte al disavanzo in sanità con l’aumento di Irap, Irpef e l’introduzione dei ticket».

I consiglieri della minoranza intervenuti (Edoardo Tocco, Fi; Giorgio Oppi, Udc; Ignazio Locci, Fi; Paolo Truzzu, FdI; Christian Solinas, Psd’Az;) hanno evidenziato come  dal quadro dei conti esposto dall’assessore si evince uno sbilanciamento di 172 milioni di euro, qualora il governo si faccia carico dei 50 milioni per i rimborsi dei farmaci per l’epatite “C” e se le Asl riusciranno a realizzare 62 milioni di risparmi nel 2016. I consiglieri dell’opposizione, nel merito del disavanzo, hanno inoltre rimarcato come manchi dalla previsione di sbilanciamento, l’incidenza dell’aumento dell’aliquota Irap che appesantirà i bilanci delle Asl per il 2016 nonchè la mancata quantificazione del costo delle anticipazioni finanziarie a cui hanno fatto ricorso le aziende sanitarie nell’ultimo trimestre 2015.

I consiglieri della maggioranza (Gigi Ruggeri, Pd; Annamaria Busia, Cd; Luca Pizzutto, Sel; Augusto Cherchi, Pds; Roberto Desini, Cd; Emilio Usula, Rossomori; Gianfranco Congiu, Pds; Pietro Cocco, Pd; Daniele Cocco, Sel; Rossella Pinna, Pd) hanno posto l’accento sui costi per il personale, sulle attività legate alla prevenzione e sulle conseguenza negative che deriverebbero dalla conferma dei tagli sul sociale.

A seguire i commissari dell’Asl 1 (Sassari), Agostino Sussarellu; dell’ Asl 2 (Olbia), Paolo Tecleme; dell’Asl 3 (Nuoro), Mario Palermo; dell’Asl 4 (Lanusei), Fabrizio Argiolas; dell’Asl 5 (Oristano), Maria Giovanna Porcu; dell’Asl 6 (Sanluri), Maddalena Giua; dell’Asl 7 (Carbonia), Antonio Onnis; dell’Asl 8 (Cagliari), Savina Ortu; dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino; dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, Giuseppe Pintor; hanno illustrato ai componenti la Terza e l’Ottava commissione le rispettive azioni poste in essere per conseguire gli obiettivi di contenimento dei costi (62 milioni di euro per il 2016, 128 milioni nel 2017 e 138 milioni nel 2018) stabiliti nella deliberazione della giunta regionale n.62/24 del 15 dicembre 2015.

I commissari, pur con alcuni distinguo legati alle peculiarità gestionali delle rispettive aziende, si sono detti fiduciosi nel conseguimento degli obiettivi di spending review fissati dall’esecutivo regionale ed hanno mostrato particolare ottimismo in riferimento ai risparmi che deriveranno dalle cosiddette “gare uniche” per le forniture di servizi e materiali alle diverse Asl dell’Isola.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno incontrato ieri mattina nel Palazzo di viale Trento, i commissari delle Asl sarde e delle Aziende Ospedaliere Universitarie. Agostino Sussarellu per la Asl 1 di Sassari, Paolo Tecleme Asl 2 di Olbia, Mario Carmine Antonio Palermo Asl 3 di Nuoro, Federico Argiolas Asl 4 di Lanusei, Maria Giovanna Porcu Asl 5 di Oristano, Maria Maddalena Giua Asl 6 Sanluri, Antonio Onnis Asl 7 di Carbonia, Savina Ortu Asl 8 Cagliari, Giorgio Sorrentino Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e Giuseppe Pintor per Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.
L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha ringraziato i commissari per aver accettato «di condividere questa sfida così importante: migliorare il servizio e farlo con efficienza, riducendo gli sprechi. Abbiamo basato la scelta dei vostri nomi sulla valutazione di capacità e competenze che ci permettano di raggiungere questi obiettivi – ha detto il presidente Pigliaru -. Sappiamo di avere una enorme responsabilità nei confronti della Sardegna, soprattutto se parliamo di sanità. A noi spetta dare gli indirizzi, monitorare e valutare; a voi lavorare con l’alta qualità tecnica che vi appartiene e con un approccio da portatori di interesse sempre generale e mai particolare, senza cedere a certe vecchie logiche che non ammettiamo. Nella sanità sarda le cose stanno cambiando, le indicazioni sono chiare e vogliamo che siano seguite con coerenza».
Nel suo intervento, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha sottolineato come «le Asl non dovranno mai più essere undici Repubbliche indipendenti, ma formare un sistema integrato di stretta comunicazione tra Aziende e Regione, dando vita a un lavoro di squadra che metta in campo le migliori competenze per dare risposte al cittadino sardo. Abbiamo diverse sfide per la sanità in Sardegna – ha detto l’assessore Arru, che tra le tante ha evidenziato, in campo veterinario, l’eradicazione della peste suina – e l’unico modo per centrare l’obiettivo è creare un efficace sistema di comunicazione: puntare sulla competenza in ogni scelta è un imperativo etico. La filosofia di questa Giunta è lavorare al meglio con le risorse, di grande qualità, che abbiamo scelto e restituire fiducia al cittadino-paziente sardo. Vigileremo sull’operato di ciascuno di voi in questi mesi in cui traghetterete le Aziende sanitarie locali, e questo porterà anche a decisioni sulle scelte future, in vista di una più ampia riforma della sanità in Sardegna e di una significativa riduzione del numero delle Asl».
In chiusura, l’assessore Arru, ha reso noto ai commissari presenti all’incontro la rinuncia da parte di Giorgio Lenzotti all’incarico per il quale era stato scelto dalla Giunta Pigliaru, ovvero tenere le redini della più grande azienda sanitaria dell’isola, l’ospedale Brotzu.
«La rinuncia del dottor Lenzotti – ha spiegato l’assessore Arru – non era attesa ed è ascrivibile alla sola sfera personale e familiare. La Giunta ne prende atto e, nel più breve tempo possibile, nominerà un altro commissario che abbia le stesse competenze e la stessa professionalità.»

Ospedale Brotzu Cagliari2

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru, ieri sera, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha nominato i nuovi commissari straordinari delle 11 Asl della Sardegna. Riceveranno l’incarico per quattro mesi, con possibilità di un rinnovo per altri quattro mesi.

Asl n° 1 di Sassari: Agostino Sussarellu, 64 anni, dirigente medico, presidente dell’Ordine regionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Asl n° 2 di Olbia: Paolo Tecleme, 55 anni, dirigente medico, direttore della Struttura Complessa “Area Programmazione, Controllo, Committenza”.

Asl n° 3  di Nuoro: Mario Carmine Antonio Palermo, 60 anni, responsabile U.O. Interdipartimentale di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Asl n° 4 di Lanusei: Federico Argiolas, 45 anni, dirigente medico, responsabile Struttura Semplice “Appropriatezza dei trattamenti, qualità e percorsi clinico-terapeutici”, Direzione Sanitaria, Ospedale “Businco” di Cagliari.

Asl n° 5 di Oristano: Maria Giovanna Porcu, 48 anni, laurea in Giurisprudenza, dal 2011 è direttore amministrativo della ASL 5 di Oristano.

Asl n° 6 di Sanluri: Maria Maddalena Giua, 59 anni, laurea in Giurisprudenza, dirigente amministrativo, responsabile della struttura complessa Area Amministrativa Territoriale della Asl 8.

Asl n° 7 di Carbonia: Antonio Onnis, 62 anni, medico chirurgo, direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica e direttore del Dipartimento di Prevenzione alla Asl 7 di Carbonia.

Asl n° 8 di Cagliari: Savina Ortu, 54 anni, laurea in Economia e Commercio, dirigente amministrativo della Asl di Cagliari. È stata direttore generale della Asl 6 di Sanluri e direttore amministrativo della Asl 7 di Carbonia.

Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari: Giorgio Lenzotti, 61 anni, laurea in Medicina e Chirurgia, direttore sanitario del Presidio Unico Provinciale di Modena, dal 2007 al 2009 è stato direttore generale dell’azienda sanitaria locale di Olbia e dal 2005 al 2006 direttore sanitario della ASL di Sassari.

Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari: Giorgio Sorrentino, 59 anni, dal 2013 direttore sanitario del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

Azienda Ospedaliera di Sassari: Giuseppe Pintor, 51 anni, laurea in Giurisprudenza, capo di Gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità. È stato dirigente amministrativo alla Asl 2 di Olbia e, in precedenza, direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.