29 March, 2024
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Un confronto in occasione del Mese dei diritti umani e nel giorno del 71esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu: ASARP presenta la Conferenza Nazionale “Il diritto di avere diritti”, che si terrà il 10 dicembre presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari, dalle 9.00 alle 19.00.

«Questi nostri anni, sono caratterizzati da pesanti e inaccettabili disuguaglianze sociali e territoriali – spiega Gisella Trincas, presidente nazionale dell’UNASAM – che determinano, in una sempre maggiore fascia di persone, la violazione dei più essenziali diritti umani.»

Quattro momenti di dibattito, quattro occasioni di incontro per mettere a fuoco le criticità esistenti e indicare nuove strade da percorrere per il benessere di una collettività solidale. Giovanna Del Giudice presidente Conferenza Basaglia, portavoce Campagna Nazionale “E tu slegalo subito”, coordinerà la prima sessione dal tema “Salute mentale, dipendenze e autodeterminazione, Antonello Murgia, medico e portavoce del Mese dei Diritti Umani, invece coordinerà la seconda sessione dal tema “Stato Sociale, Uguaglianza, Democrazia e Partecipazione”. Nella terza sessione relatori e relatrici si confronteranno sulla questione delle “Persone private della libertà e percorsi alternativi alla detenzione”, coordinati da Stefano Cecconi portavoce nazionale dell’Osservatorio Nazionale OPG/REMS. L’ultima sessione, coordinata da Roberto Loddo ASARP, verterà su “Migrazioni, cittadinanza, questione minorile”.

Saranno presenti in veste di relatori: Mauro Carta, Vito D’Anza, Alessandro Coni, Gilberto Ganassi, Maria Mura, Giangiacomo Pisotti, Nerina Dirindin, Marco Espa, Don Marco Lai, Lilli Pruna, Caterina Cocco, Gavino Carta, Maria Francesca Ticca, Cristina Ornano, Dario Sarigu, Angela Lai, Lucia Mastino, Riccardo Curreli, Ettore Cannavera, Antonella Calcaterra, Ilham Mounssif, Antonello D’Elia, Silvana Tilocca, Valentina Brinis, Giorgio Altieri, Anna Cau. L’apertura dei lavori sarà presieduta da Gisella Trincas presidente nazionale dell’UNASAM e da Maria Grazia Giannichedda presidente della Fondazione Franca e Franco Basaglia. Sono stati invitati per i saluti istituzionali Gemma Cucca presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Mauro Grandesso Silvestri presidente del Tribunale di Cagliari, Maria Alessandra Pelegatti procuratore Capo della Repubblica di Cagliari, Mario Nieddu assessore regionale della Sanità Regione Sardegna, Paolo Truzzu sindaco di Cagliari e Aldo Luchi presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari.

Parteciperanno studentesse, studenti e insegnanti dell’Istituto Professionale Sandro Pertini di Cagliari. Saranno riconosciuti i crediti formativi dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari e sarà rilasciato attestato di partecipazione.

 

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La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato oggi, su proposta della Regione Sardegna, il parere sul documento triennale di programmazione e di indirizzo sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.

Viene ribadita l’esigenza di rafforzare il ruolo del sistema regionale nell’ambito della cooperazione anche in relazione al tema dell’educazione alla cittadinanza e l’opportunità di rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e transito dei flussi migratori in Africa.  Viene poi sottolineata la necessità di un reale coinvolgimento del sistema regionale nell’utilizzo delle risorse del Fondo per l’Africa.

La Regione Sardegna nella Conferenza delle Regioni coordina la materia della cooperazione internazionale e in virtù di questo ruolo ha messo a punto il parere che è il frutto del lavoro di questi mesi.

Intanto la Conferenza delle Regioni ha designato Silvana Tilocca, responsabile del Servizio Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari, quale componente del Consiglio di Indirizzo dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà.

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L’assessore degli Affari generali con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, ha tenuto oggi una conferenza stampa in cui ha fatto il punto, insieme alla responsabile del Servizio Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari Silvana Tilocca, su tutte le iniziative in corso nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

«Siamo impegnati su più fronti per dare corso ai principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme del diritto internazionale – ha detto Filippo Spanu – per garantire accoglienza a tutti coloro che ne hanno diritto e, contemporaneamente, opportunità di crescita per le nostre comunità.»

Sulla salute dei migranti la Regione, con l’ATS, ha attuato un progetto FAMI finanziato dal ministero dell’Interno che ha coinvolto 1.262 tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. In particolare medici e operatori sanitari hanno seguito 155 persone in condizione di vulnerabilità post-traumatica o con grave disagio psico-sanitario. 51 minori stranieri anche non accompagnati sono stati presi in carico nell’ambito psico-socio-sanitario. Nel corso del progetto sono stati formati 84 operatori su vulnerabilità post-traumatica e grave disagio psicosanitario. Nell’ambito della salute il ministero dell’Interno ha positivamente valutato il progetto e ha per questo deciso di finanziarie ulteriori attività per il triennio 2019-2021.

«Abbiano rilevato – ha detto Silvana Tilocca – che il disagio complessivo della persona si sia tradotto in molti casi in problematiche di ordine psichiatrico e di natura fisica. Il progetto ha evidenziato l’importanza di proseguire il sostegno nei tempi successivi allo sbarco ai fini della prevenzione di patologie di natura psicologica o psichiatrica.»

«Stiamo lavorando insieme alle altre Regioni – ha chiarito Filippo Spanu – al ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Sicurezza. E’ in via di completamento la fase di acquisizione degli elementi tecnici e giuridici a sostegno delle nostre argomentazioni contro un provvedimento che riteniamo iniquo e in grado sia di disintegrare un sistema di accoglienza faticosamente costruito in questi ultimi anni insieme ai Comuni, sia di creare insicurezza ed allarme sociale nelle nostre comunità.»

L’assessore Filippo Spanu si è soffermato sul Global Compact for migration, voluto dall’ONU al fine di concordare una risposta globale e unitaria alle questioni legate al fenomeno migratorio: la Regione nei giorni scorsi ha inviato una lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella a seguito dell’iniziativa della Sardegna di promuovere, con altre 6 regioni, comuni, università e associazioni, un appello rivolto a Governo e Parlamento affinché l’Italia sottoscriva il documento. «Pur nel rispetto dell’autonomia parlamentare e del suo ruolo di super partes – si legge nella lettera – chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell’ambito del dibattito a livello nazionale affinché l’Italia possa partecipare in maniera attiva e propositiva alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell’avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».

Anche alla luce dei dati drammatici forniti nei giorni scorsi dal ministro degli Interni algerino Noureddine Bedoui, la Regione continua a manifestare preoccupazione per la rotta tra Algeria e Sardegna che ha provocato nel 2018 tante vittime (circa 200 tra morti e dispersi secondo quanto dichiarato dall’esponente del governo di Algeri). «A fronte dei tanti impegni assunti dal ministero dell’Interno e delle nostre richieste di intervento il flusso resta costante. La Regione, dal canto suo, ha messo a punto un progetto – ha spiegato l’assessore – per contrastare lo sbarco nell’isola di migranti in arrivo dal paese nordafricano».

Per ricordare le vittime lungo questa rotta, il prossimo 26 gennaio è stata organizzata una commemorazione al largo di Sant’Antioco, davanti all’Isola del Toro. Saranno presenti l’assessore Filippo Spanu, il sindaco Ignazio Locci, il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, Houssa Seduci, giornalista France24 e Dzair news Don Marco Lai ed Arianna Obinu, scrittrice ed autrice del libro “Harraga. Migranti irregolari dall’Algeria. Il sogno europeo passa dalla Sardegna”, e  i rappresentanti della comunità algerina in Sardegna.

Sul Centro di Permanenza per i rimpatri (Cpr) a Macomer Filippo Spanu ha dichiarato che «è tutto fermo, non abbiamo informazioni che ci inducono a ritenere che il Cpr possa essere aperto entro l’estate perché importanti procedure amministrative non sono state ancora completate».

Attualmente sono 2.552 le persone ospiti delle strutture di accoglienza della Sardegna. Sono 2328 i rifugiati ospiti dei 97 Cas, 224 sono inseriti nei 16 Sprar. 222 i minori stranieri non accompagnati presenti nell’isola. La Regione, per favorire il processo di inclusione, con il Piano per l’accoglienza recentemente approvato dalla Giunta ha messo in campo diversi progetti: dalle attività di volontariato in ambiti di pubblica utilità alle iniziative sportive all’agricoltura sociale per valorizzare le competenze dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nel settore agricolo e pastorale, con particolare riferimento ai Centri di accoglienza ubicati nelle aree rurali. 

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Martedì 22 gennaio, l’assessore degli Affari Generali, con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, nel corso di una conferenza stampa, che avrà inizio alle 10.30, farà il punto sui progetti della Regione per favorire l’inclusione dei richiedenti asilo alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano dell’accoglienza varato dalla Giunta. L’incontro con i giornalisti si svolgerà a Cagliari, nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali, in viale Trieste 190. Interverrà Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari, che traccerà un primo bilancio delle azioni nell’ambito della tutela della salute dei migranti.

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25 richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, che vivono nei centri di Accoglienza di Oristano e Solanas (nel territorio del comune di Sinnai), hanno curato la pulizia dell’area d’ingresso della Cittadella della Salute, a Cagliari. Sono intervenuti l’assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu, il direttore dell’Assl di Cagliari Luigi Minerba e la responsabile del dipartimento di Prevenzione di Ats Sardegna – Servizio Promozione della Salute Silvana Tilocca.

Help to help” (“Aiuta per aiutare”) è il titolo del progetto inserito nel quadro delle attività di volontariato sociale promosse dalla Regione e rivolte ai giovani ospiti dei Centri di Accoglienza della Sardegna. Attualmente sono operativi 15 progetti. Oltre 250 richiedenti asilo stanno svolgendo in forma gratuita servizi di pubblica utilità: dalla cura e tutela delle aree verdi e dell’arredo urbano alla custodia del patrimonio artistico e culturale e degli spazi dedicati al tempo libero e allo sport. L’obiettivo è quello di favorire l’inclusione e l’integrazione di ragazzi che in questo modo attuano interventi che sostengono e promuovono in termini molto concreti il processo di inclusione e integrazione. Tutti gli interventi vengono svolti su base volontaria e gratuita e ogni singolo progetto deve avere una durata di quattro mesi dalla firma con l’Osservatorio interregionale cooperazione e sviluppo (Oics) che agisce in nome e per conto della Regione.

«Dall’iniziativa di oggi – spiega l’assessore Filippo Spanu – scaturiscono segnali molto incoraggianti. Il processo di integrazione si sviluppa gradualmente con la reciproca conoscenza e il superamento dei pregiudizi e queste azioni vanno proprio in questa direzione. Con grande impegno e dedizione 25 giovani si sono dedicati alla cura di un’area pubblica in cui sono operative strutture sanitarie di grande importanza per la collettività. Non casualmente questo progetto viene attuato in un ambito strettamente legato ai compiti dell’ATS che svolge un ruolo essenziale nel quadro del sistema di accoglienza.»

Filippo Spanu ha inoltre chiarito che è molto grave «pensare di ridurre drasticamente le risorse statali a favore dell’accoglienza di persone che sono richiedenti protezione internazionale e quindi con particolari tutele. Ridurre le risorse pregiudica la possibilità di fare azioni di integrazione come quella di oggi con inevitabili ripercussioni per l’attività di molti sardi laureati che operano nell’ambito dei Cas e della rete Sprar. Tutto questo significa non accettare l’idea che ci siano tutele specifiche, previste dal diritto internazionale, per le persone che cercano rifugio. Noi vogliamo trasformare tutti i progetti finalizzati all’inclusione in azioni positive e continueremo su questa strada anche perché abbiamo stipulato accordi con il Governo che devono essere rispettati».

Il Dipartimento di prevenzione di ATS Sardegna – Servizio Promozione della Salute, diretto da Silvana Tilocca, ha messo a disposizione, in questi anni, professionalità e competenze per gestire l’accoglienza e garantire l’assistenza sanitaria di primo e di secondo livello a tutti i richiedenti protezione internazionale durante  le operazioni di soccorso.

Il progetto, portato avanti dall’Associazione Help for You, vede impegnati, a partire da oggi, 25 richiedenti asilo in attività svolte su base volontaria e gratuita, con un impegno tra le 6 e le 15 ore settimanali per la cura, la pulizia, la manutenzione e la valorizzazione delle aree verdi delle strutture di ATS ASSL Cagliari. «Molti ragazzi impegnati nel progetto di volontariato sociale – ha spiegato Silvana Tilocca – sono stati accolti e visitati al momento degli sbarchi nell’Isola dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione e oggi, con un profondo senso di gratitudine e in una logica di collaborazione reciproca, sono fisicamente presenti alla Cittadella della Salute per offrirci il loro lavoro».

«L’iniziativa è finalizzata al raggiungimento di uno scopo sociale volto a promuovere le relazioni fra migranti e cittadini – ha aggiunto il direttore della ASSL di Cagliari Luigi Minerba – nel settore di salvaguardia dell’ambiente e cura del verde. Un primo passo concreto che mira all’integrazione degli stranieri nella nostra città.»

Alle attività di oggi hanno preso parte anche gli scout dell’Assoraider della sezione di Elmas. Tra loro otto richiedenti asilo ospiti del Cas di Villaspeciosa che da qualche mese indossano la divisa di ”rover’‘.

La giornata alla Cittadella della Salute si è conclusa con la degustazione di piatti tipici africani cucinati e offerti a tutti i presenti dall’associazione Help for you.

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Domani, lunedì 4 giugno, a partire dalle 15.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, si svolgerà l’iniziativa “Randagismo”, proposte operative 2018, promossa dalla Legacoop Cagliari.

Partecipano:

Massimo Zedda, sindaco di Cagliari

Daniela Schirru, Legacoop Cagliari

Maria Elena Pisu, presidente Bau Club soc cooperativa

Gianni Locci, vice presidente di Legacoop Sardegna

Luigi Arru, assessore regionale della Sanità

Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna

Silvana Tilocca, direttore servizio prevenzione Ats Sardegna

Pietro Frongia, presidente ordine dei medici veterinari Cagliari.

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 Sanità laboratorio analisi ospedali provette

Non c’è alcuna epidemia di meningite, sono otto i casi registrati da dicembre ad oggi ed oltre mille le persone vaccinate dalla Assl di Cagliari nell’ultima settimana, familiari e persone che hanno avuto contatti stretti con i pazienti.
E’ quanto ribadito questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, insieme con il direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi, il responsabile del Servizio di promozione della Salute, Federico Argiolas, il direttore della Assl di Cagliari, Luigi Minerba, Paolo Castiglia, epidemiologo dell’Università di Sassari, Giorgio Steri e Silvana Tilocca, del Dipartimento di Igiene Pubblica della Assl 8.
«Sono state messe in atto tutte le azioni previste dal protocollo in situazioni come la nostra – ha spiegato Luigi Arru -, procedendo alla vaccinazione delle persone entrate a stretto contatto con i pazienti. Bisogna ribadire che non è così facile essere contagiati, non basta essere rimasti nella stessa stanza o essersi scambiati una stretta di mano. Sono già stati coinvolti i medici di famiglia e le guardie mediche, ai quali ci si può rivolgere di fronte a determinati sintomi e che possono, dove sia necessario, iniziare la terapia antibiotica. La corsa alla vaccinazione non è necessaria.» 
La rete tra Ats, aziende ospedaliere, Pronto soccorso, assessorato, è al lavoro da mesi, come ribadito stamane. La Assl di Cagliari ha rafforzato gli ambulatori e incrementato i controlli nei locali e ricorda alcune regole di prevenzione soprattutto per i ragazzi: è importante lavarsi frequentemente le mani, non scambiarsi bicchieri né posate. 

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La Regione, insieme alla Congregazione Figlie della Carità, ha programmato interventi ed attività per il contrasto alla tratta degli esseri umani, un fenomeno che anche in Sardegna ha assunto dimensioni gravi e preoccupanti alla luce dei recenti flussi migratori. Di questo tema si è discusso nel corso di un incontro che si è svolto a Cagliari, nella sede della Congregazione.

Con un finanziamento di 500mila euro, che rientra nell’avviso del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione e Congregazione realizzeranno una serie di azioni per assicurare tutela e protezione alle vittime, il loro inserimento in strutture protette e l’assistenza necessaria per affrontare una vita diversa, libera dai precedenti terribili vincoli. In via di rafforzamento le attività di primo contatto (Unità di strada, Sportello anti tratta, presenza agli sbarchi), gli interventi di sostegno educativo e psicologico, consulenza ed orientamento e l’intera rete di aiuto e supporto a chi ha subito le conseguenze di questa attività criminale.

La Giunta ha inoltre destinato altre risorse (10mila euro per il 2017) per la realizzazione di attività di informazione e sensibilizzazione, sempre in raccordo con la Congregazione. Si tratta delle azioni inserite nel Piano flussi migratori non programmati, strumento di pianificazione regionale, che dedica una intera sezione alla lotta alla tratta degli esseri umani. Sono previsti incontri nelle scuole e nelle università, percorsi formativi rivolti agli operatori che si occupano di immigrazione e la progettazione di percorsi di formazione pratica nelle imprese per i migranti vittime di tratta per favorire il processo di inclusione.

La tratta di esseri umani, nota anche come trafficking, è un’attività criminale che rende vittime, ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini. Inizialmente maggiormente diffusa ai fini di sfruttamento sessuale, si è ormai ramificata in diverse tipologie e ciò rende molto più difficile identificare tale reato. Il trafficking è ora, infatti, praticato con anche diverse finalità: lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio, i matrimoni forzati, il traffico illegale di organi, il compimento di attività illecite come il traffico di droga. I minori vittima di schiavitù e grave sfruttamento nel mondo sarebbero, secondo le stime, un milione e 200mila. Una vittima di tratta su cinque è un bambino o un adolescente.
All’incontro sono intervenuti Vincenzo Castelli, esperto di politiche sociali, Tonia Cattari e Corinne Vigo che si sono soffermate sul progetto ‘Elen Joy’ per sostenere l’assistenza alle vittime della tratta, Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Ats, Marco Basile, dirigente della Squadra Mobile della Questura e Marco Sechi, in rappresentanza della Regione Sardegna.

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Riprendono dalla settimana prossima gli appuntamenti della formazione continua dei giornalisti. L’incontro formativo “Notizie fuori dal ghetto. Giornalisti insieme per conoscere e applicare la Carta di Roma” organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna in collaborazione con l’Associazione Carta di Roma, si svolgerà a Cagliari lunedì 25 settembre, nella sala-auditorium dell’Unione Sarda, in piazza Unione Sarda, con inizio alle ore 14.00 e conclusione alle 17.00.
La “Carta di Roma” è il protocollo deontologico vincolante per i giornalisti sui migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta firmato nel 2008 da Ordine dei Giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati) e entrato a far parte del “Testo unico dei doveri del giornalisti” in vigore dal febbraio 2016. Verranno presentate e discusse le linee guida per l’applicazione della Carta di Roma, le norme pratiche sull’uso dei termini per comprendere come meglio trattare i temi della migrazione e dell’asilo nel quotidiano della trattazione giornalistica. Si parlerà di rifugiati, cronaca, tratta di essere umani, ecc. fornendo dati specifici a riguardo con esempi concreti e cercando di confrontarci sulle difficoltà e opportunità di migliorare la qualità del lavoro redazionale nel quotidiano.

Introdurrà i lavori Francesco Birocchi (presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna). Le relazioni saranno svolte da Giovanni Maria Bellu (presidente nazionale Associazione Carta di Roma), Federico Fossi (UNHCR) e dalla dottoressa Silvana Tilocca (direttrice Dipartimento di Prevenzione; Direttrice Servizio di Promozione della Salute – ASSL Cagliari).

L’evento è inserito nel programma di formazione continua dei giornalisti della Sardegna e la partecipazione darà diritto all’assegnazione di cinque crediti.

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Si terrà martedì 6 dicembre, dalle ore 15.00, nella sala consiliare del comune di Villa San Pietro, un incontro con cittadini, associazioni e sindaci dei Comuni interessati del Distretto Area Ovest, sui Gruppi di cammino avviati dalla Asl di Cagliari in collaborazione con il plus Area Ovest. In particolare, focus dell’incontro sarà la formazione dei walk leader, ossia i conduttori volontari dei gruppi.
Vari studi effettuati dai Servizi del Dipartimento di prevenzione della Asl di Cagliari – come Okkio alla Salute e Sistema di Sorveglianza PASSI – hanno dimostrato che la sedentarietà e l’aumento ponderale agiscono negativamente sullo stato di salute, concetti peraltro fatti propri dal Piano Nazionale di Prevenzione e dal Piano Regionale di Prevenzione. Alla luce di questo, nel corso del 2015, sono stati promossi dal Dipartimento di prevenzione della Asl di Cagliari, dai Distretti e dal Servizio socio-sanitario con il supporto dell’UOC Programmazione e controllo, cinque incontri con la popolazione, uno per ogni Distretto, con l’obiettivo di creare nuovi gruppi di cammino per promuovere il benessere psicofisico e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare uno stile di vita attivo e sano, e ridurre il rischio di contrarre patologie croniche.
All’interno della promozione di stili di vita salutari, il camminare rappresenta uno strumento di benessere utile sia a fini preventivi che ricreativi. Grazie alle sue caratteristiche di spontaneità, semplicità ed economicità risulta una forma di esercizio fruibile dalla maggior parte delle persone. Costituisce, inoltre, un elemento di punta nella lotta alla sedentarietà utilizzabile anche da parte dei medici di medicina generale.
La Asl di Cagliari garantisce l’offerta di salute attraverso la formazione dei conduttori volontari del gruppo (dall’inglese “Walk Leader”) i quali successivamente in modo strutturato, organizzeranno e animeranno dall’interno il gruppo garantendo la necessaria continuità.
Camminare è una forma di esercizio fisico vantaggiosa per tutte le età, in grado di migliorare la qualità della vita senza costi economici. E’ dimostrato che sono sufficienti 30 minuti di cammino regolare al giorno per stare meglio e vivere più a lungo.
Nel corso dell’incontro, saranno illustrati il Piano regionale di prevenzione (dott.ssa Silvana Tilocca, Direttore Dipartimento di prevenzione ASL Cagliari), le modalità operative dei gruppi di cammino e la formazione dei walk leader (dott.ssa F.M. Anedda, dirigente medico Dipartimento di prevenzione ASL Cagliari, dott.ssa Maria Teresa Gorgoni, dirigente medico Dipartimento di prevenzione Asl Cagliari) e le specificità dei Gruppi di cammino e formazione W.L. (dott. G.M. Satta – Specialista in Medicina dello sport).