29 March, 2024
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Allo IED Cagliari i progetti delle tesi di diploma degli studenti volti alla valorizzazione dell’identità regionale all’interno dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, alla riqualificazione degli edifici delle Saline Conti-Vecchi di Assemini, alla realizzazione di nuovi vettori ecosostenibili e tanto altro ancora.

Progetti di tesi che coinvolgono le aziende SOGAER, FAI e ARST.

Superare il concetto di non luogo e restituire all’aeroporto di Cagliari-Elmas una propria connotazione identitaria, o realizzare un punto ristoro nel sito delle Saline Conti Vecchi di Assemini, in cui ambiente, architettura e lavoro sono unificate dall’elemento del sale. Sono solo alcune delle tesi di diploma degli studenti di Media Design e Interiori Design dello IED di Cagliari, pensati con l’obiettivo di valorizzazione e riqualificazione del territorio e dell’identità locale, che in questi giorni hanno illustrato nell’aula magna di Villa Satta nel corso delle sessioni di diploma ad alcuni dei loro possibili committenti con i quali hanno avuto l’opportunità di ragionare nelle varie fasi di sviluppo. Importanti aziende tra le più rilevanti che operano in diversi settori in Sardegna. In prima fila la società di gestione dell’aeroporto, la SOGAER, rappresentata per l’occasione dal presidente Gabor Pinna e dal direttore commerciale David Crognaletti. Ed è ai vertici della società dell’importante società di gestione dell’aeroporto di Cagliari che i tre studenti IED, Alessandro Manca, Andrea Busonera e Mariano Porcedda, hanno presentato il progetto “Beni Benius”, un sistema visivo per la valorizzazione dell’aeroporto. Un progetto pensato appositamente per Sogaer, che propone da un lato un sistema segnaletico e archigrafico collegato agli archetipi dell’artigianato sardo, dall’altro delle installazioni multimediali interattive volte a promuovere luoghi e tradizioni locali indirizzate al gran numero di turisti e viaggiatori in transito nell’aeroporto di Cagliari-Elmas, nel tentativo, ben riuscito, di radicare al contesto, alle tradizioni e alla storia, uno spazio “omologato” come quello dell’aeroporto.

Una lunga ricerca attraverso lo studio dell’artigianato sardo, l’esplorazione di alcuni dei più importanti portali di arrivo (un non-luogo secondo l’espressione introdotta dall’antropologo Marc Augé) del mondo, e un approfondimento sulle nuove tecnologie, in particolare sugli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale e del machine learning, hanno portato i tre giovani designer a realizzare tre output principali: un caloroso “benvenuto” ai passeggeri in arrivo. Il primo, per la creazione delle icone che vanno a comporre il sistema di segnaletica interna della stazione aeroportuale, si ispira alla affascinante tessitura del filet di Bosa, legata al mondo della pesca e all’intreccio delle reti. Il secondo, prevede un’installazione di tipo artistico-evocativo: una grande struttura in legno riempita di sabbia che visualizza con un linguaggio artistico i dati dei voli che sorvolano l’isola in tempo reale. Ogni volo segna una traccia sulla sabbia. Tutti i solchi che simboleggiano le partenze e gli arrivi, sovrapponendosi, vanno a disegnare la forma della Sardegna, evidenziando attraverso alcuni caratteri distintivi dell’isola la sua identità. E ancora, l’installazione interattiva attraverso la realizzazione di un grande monitor posizionato al suolo, la cui griglia è composta da una serie di “mattonelle” che insieme costituiscono l’imponente sistema visivo. Ogni icona del monitor contiene un’immagine rappresentativa dell’isola, alla pressione di ciascuna di queste l’immagine va ad espandersi per tutta la dimensione della piattaforma, offrendo anche tutta una serie di informazioni in merito al luogo, l’autore, ecc. con l’obiettivo di stimolare curiosità e l’interazione non solo fra gli utenti ma anche tra gli stessi e l’aeroporto, e naturalmente con il fine ultimo di promuovere le bellezze del territorio attraverso delle immagini evocative.

Un lavoro molto apprezzato dal presidente Sogaer Pinna, interessato a valutare l’applicazione delle proposte di progettazione: «Gli aeroporti, e lo abbiamo visto con gli esempi qui riportati, come quello di Singapore e Boston, stanno diventando sempre più “luoghi” evocatori di emozioni, portatori di identità. Come interpretare quindi una tradizione antica alla luce di una formazione ricca, moderna? Io credo che questo progetto rigoroso risponda in maniera convincente alla necessità di superare il concetto di non-luogo per uno spazio urbano come quello dell’aeroporto, perché afferma sempre più con forza (e ne diventa espressione) la presenza di un tessuto identitario, culturale, emozionale». Un momento importante che segna l’inizio di una collaborazione tra IED e Aeroporto di Cagliari come ha sottolineato anche David Crognaletti, direttore Commerciale Sogaer: «Questa scuola è una eccellenza e mi auguro che anche altre istituzioni seguano questo esempio. Una eccellenza di cui dobbiamo tenere tutti in grande considerazione il valore delle idee, dei nostri ragazzi, che possono aiutarci a cambiare ciò che vediamo oggi».

Otto i progetti di tesi discussi e che hanno catturato l’interesse e l’attenzione dei presenti e dei rappresentanti delle aziende e delle istituzioni. Tra questi, particolarmente apprezzati anche quelli ideati all’interno del corso di Interior Design in collaborazione con FAI (Fondo Ambiente Italiano) “Trame di sale” e “Fior di sale” dedicate al recupero, pianificazione delle possibili destinazioni d’uso e riqualificazione degli edifici delle Saline Conti Vecchi di Assemini, sito attivo per la produzione del sale e uno dei siti di archeologia industriale immerso in un’oasi naturale tra i più suggestivi di Cagliari e dell’hinterland, con il suo meraviglioso paesaggio di montagne cristalline.

Il primo progetto, di Silvia Atzeni, è una spa su tre livelli pensata come astrazione del paesaggio esterno che rispecchia la natura senza tempo delle formazioni saline circostanti, dove il sale viene usato come materiale per l’interior design e per gli stessi effetti terapeutici. Zona relax, massaggi, sauna, haloterapia, e un percorso sensoriale esclusivo in uno spazio che si perde a vista nel bianco candido dei cristalli di sale. E ancora, un punto ristoro e un percorso museale pensato da Mauro Soddu, dove l’”oro bianco” regna incontrastato negli ambienti interni ed esterni, così come nella degustazione dei piatti, in un luogo di grande fascino e altamente rilassante.

Tante altre ancora infine le aziende interessanti, possibili committenti dei progetti degli studenti IED: Termosa Design (esclusivo showroom con sede a Cagliari dell’azienda spagnola Porcelanosa tra i produttori di ceramica più importanti del mondo) interessato al progetto di realizzazione di tre proposte di interior design e finiture di una unità immobiliare; e la piccola azienda Opera Blue House, per il progetto di cellule abitative ecosostenibili; Entrapment, per il design di una “escape room” attraverso il gioco di ruolo e multipercorso. E ancora la tesi personale “Epta Design: Dataphys” una ricerca e sperimentazione delle varie forme di rappresentazione dei dati e creazione mediante un’installazione di un’esperienza multisensoriale della loro fruizione.

Tra i referenti delle aziende sarde presenti alla presentazione delle tesi di diploma a Villa Satta, anche Chicco Porcu, amministratore unico dell’Arst che ha anticipato una prossima tesi IED a dicembre che vede la collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design, l’Azienda Regionale Sarda dei Trasporti e l’qssessorato al Turismo del comune di Cagliari, per la realizzazione di un nuovo progetto di trasporto che legherà proprio il turismo all’aeroporto; Antonio Coiana, dell’azienda Delfis specializzata in allestimenti multimediali per i musei e informatica per i beni culturali e Marzia Cilloccu, assessora delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità del comune di Cagliari.

«Sono ancora più numerosi quest’anno gli accordi con le aziende per lo sviluppo dei progetti didattici e di tesi di diploma – ha commentato la direttrice IED Cagliari, Monica Scanu – In particolare, l’accordo con SOGAER, ente gestore dell’aeroporto di Elmas, appare foriero di attività comuni per lo sviluppo sostenibile della Sardegna

Il prossimo appuntamento a Villa Satta sarà dedicato ai futuri designer: il 12 luglio ritorna l’Open Day IED, l’iniziativa dedicata alla presentazione dell’offerta formativa dei corsi triennali 2018-19, dove verranno inoltre raccontati i progetti realizzati nel corso di questo anno accademico. Tante le novità anche per i corsi di specializzazione di fashion e fotografia. A raccontare la sua esperienza professionale anche un atteso ospite, creativo tra i più ricercati nel mondo della moda.

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Ritorna l’Open Day all’Istituto Europeo di Design di Cagliari. Giovedì 14 settembre sarà possibile avvicinarsi alle professioni creative nella scuola che da cinquant’anni coltiva e forma i talenti più originali e che favorisce l’immediato ingresso nel mondo del lavoro. Una giornata a porte aperte che si rinnova come ogni anno a Villa Satta e contemporaneamente in tutte le altre sei sedi italiane IED in cui si parlerà di professioni creative nel campo del design, della moda, delle arti visive, della comunicazione, e ancora di sostenibilità ambientale, tecnologie e innovazione. Ospite atteso stavolta sarà Antonio Mancinelli, caporedattore della rivista di moda Marie Claire, sensibile e attento narratore di quanto avviene nel mondo della moda.

Una vera e propria comunità, quella dello IED, formata da professionisti, docenti, aziende, istituzioni e studenti che attraverso una costante interazione permettono la creazione di un network di relazioni e culture capace di generare creatività e innovazione.

Dalla mattina alla sera un programma denso di attività di orientamento dedicate all’intera offerta formativa IED Cagliari con i corsi triennali, i corsi di specializzazione professionale e i Master.

Si parte alle 11.00 con la registrazione dei partecipanti. Alle 11.30 il via ufficiale in Aula Magna con il benvenuto e la presentazione della giornata a cura della Direttrice IED Cagliari, Monica Scanu. Alle 11.45 l’Open Lesson “Moda: ma che maniera di comunicare!” a cura di Antonio Mancinelli, caporedattore del mensile Marie Claire. Ad introdurre l’incontro sarà l’Art Director IED Giovanni Ottonello.

Dalle 12.15 alle 13.30 la presentazione dell’offerta formativa dei corsi triennali di: Arti Visive e Multimedia, a cura di Angela Cotza; Product Design, a cura di Annalisa Cocco; Interior Design, a cura di Giuseppe Vallifuoco, Fashion Design, a cura di Massimo Noli e di Nicola Frau. Alessandro Serri, neodiplomato in Product Design nel 2016-17, illustrerà le fasi di ideazione e realizzazione del progetto Sinclair Remake, ideato per il servizio di Car Sharing di Cagliari offerto da Playcar, il quale ha acquistato i diritti per la produzione. Anche per le altre discipline interverranno gli studenti dei corsi specifici – Alberto Zaccheddu per Arti Visive e Multimedia, Chiara Pilloni e Aura Mattana per Fashion Design, Stefano Cau per Product Design e Silvia Atzeni per Interior. Durante l’intera giornata gli advisor daranno informazioni sulle borse di studio. Dalle 13.30 i coordinatori e gli studenti accompagneranno gli interessati a visitare le mostre e le installazioni ed illustreranno i lavori realizzati durante l’anno accademico 2016-2017. Saranno esposte anche opere, modelli di design, abiti e accessori realizzati dai ragazzi.

Il pomeriggio sarà invece dedicato ai corsi Master e di Specializzazione. Si riprende quindi alle ore 15.00 con l’Open Lesson “L’uso dei colori negli interni” di Francesca Picciau, architetta e docente del corso di Advanced Interior Design. Segue alle 16.00 la lezione aperta di Andrea Bettinzoli, del Corso di Visual Merchandising, con l’intervento di una ex studentessa che racconterà le sue esperienze professionali al termine del corso.

Infine alle 17.00 la presentazione del Master in Design dei Servizi Turistici Sostenibili a cura di Monica Scanu e lancio del brief per il concorso Borse di Studio. Il Master, prima offerta formativa esclusiva per la Sardegna legata alla sostenibilità ambientale, partirà a novembre. Entro il 20 settembre è possibile candidarsi al Concorso per una delle borse di studio messe a disposizione che mette in palio la copertura del 50% della retta di frequenza.

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