28 March, 2024
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Nell’ambito delle iniziative del Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli che ha sede a Nuoro presso l’Università, giovedì 28 novembre, alle ore 16.00, nell’Aula Magna UniNuoro in via Salaris 18, si terrà il primo incontro informativo del ciclo di seminari “Uno sguardo sul mondo”.

Il ciclo di incontri intende offrire al pubblico, informazioni sulle situazioni di crisi sul piano internazionale, di cui si parla spesso, ma delle quali con difficoltà si hanno elementi conoscitivi per comprendere appieno fatti, azioni ed eventi che si verificano in paesi esteri.

L’argomento di questo primo incontro è «L’invasione turca ed il progetto di democrazia del popolo kurdo: come una Nazione può esistere senza Stato».

Protagonisti di grande rilievo per la conoscenza diretta degli accadimenti Yilmaz Orkan, responsabile della Diplomazia del Movimento kurdo in Italia ed Helin Derik, rappresentante del Movimento delle donne kurde.

Dopo il saluto del dott. Fabrizio Mureddu, Commissario Straordinario di Uninuoro, la prof.ssa M. Cristina Carta illustrerà le prossime attività del Centro Studi sui diritti della Persona e dei Popoli. Introdurrà l’incontro, la professoressa Gabriella Ferranti, coordinatrice del Centro Studi. Ne sarà moderatore l’avvocato Stefano Mannironi,  presidente del Comitato ARCI Territoriale Centro Sardegna.

«Questo primo incontro – afferma Stefano Mannironi – sarà l’occasione per affrontare il tema del confederalismo democratico che vuole uomini e donne, idee e culture, religioni e convinzioni politiche poste sullo stesso piano ed in perfetta armonia.»

Yilmaz Orkan ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa che «contribuisce ad informare su una situazione drammatica in cui i diritti umani vengono costantemente violati».

«Ritengo particolarmente significativa – ha detto Gabriella Ferranti – la presenza di una donna kurda in queste giornate che, sul piano mondiale sono dedicate alla lotta sulla violenza alle donne ed alla promozione dell’uguaglianza di genere.»

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Da lunedì 15 sino al 20 luglio, Nuoro sarà luogo di richiamo di giovani provenienti da 12 Paesi: Brasile, Sudan, Austria, Germania, Francia, Turchia, Mauritius, Siria, Pakistan, Nigeria, Algeria, Olanda e, naturalmente, da tutta Italia. Il successo di presenze è dovuto alla ricca offerta didattica della International Summer School “The Future of Human Rights in Europe”, giunta alla quarta edizione, che si conferma un fiore all’occhiello per il Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari e per UniNuoro in termini di internazionalizzazione.

Le attività didattiche si svolgeranno nella sede UniNuoro di via Salaris, che metterà a disposizione strumenti, aule e laboratori. Gli iscritti alla Summer School potranno inoltre godere delle stesse agevolazioni previste per gli studenti universitari di Nuoro in possesso della Carta dello Studente. Visiteranno  gratuitamente i luoghi di cultura della Città e vivranno momenti di socializzazione per promuovere lo scambio di buone pratiche e di esperienze nell’ambito della tutela dei diritti umani. In un momento storico così segnante come quello che stiamo vivendo, Nuoro si conferma territorio chiave per abbattere i muri dei pregiudizi, anche e soprattutto nei confronti dei soggetti deboli (minori, disabili e migranti) e per confrontarsi sui rischi connessi alla preoccupante ascesa dei nazionalismi con il conseguente rischio di un processo di “disintegrazione” europea (Brexit) e su tematiche quali il rapporto tra scienza e diritto (testamento biologico, eutanasia, fecondazione assistita, diritto alla privacy nel web). Tutti questi fondamentali argomenti sono il contenuto del programma della Summer School di quest’anno.

La buona riuscita dell’iniziativa è garantita dal sostegno del Consorzio UniNuoro e dall’impegno del direttore scientifico e del responsabile organizzativo della Summer: prof. Gabriella Ferranti e Maria Cristina Carta, dell’Università di Sassari.

Illustri i relatori tra i quali: Ezio Perillo, Giudice della Corte di Giustizia UE; Domenico Vallario, assistente giurista della Corte europea dei Diritti dell’Uomo; Carla Ciavarella, già Direttore del carcere di Tempio e Nuoro; Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo e presidente del Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli, recentemente istituito a Nuoro; Leone Rizzo, Parlamento europeo. Ed i docenti universitari Angela Di Stasi (Università di Salerno), Paolo Fois (Università di Sassari), Lina Panella (Università di Messina), Federica Rassu (Università di Poitiers), Federico Savastano (Università La Sapienza, Roma). Presenti  anche l’Organizzazione Internazionale Soroptimist con la  Presidente dell’Unione  italiana Patrizia Salmoiraghi e le Associazioni ACOS con la presidente Giustina Casu e  Up & Down con Giovanni Mura. Rappresentato anche il Foro di Nuoro dagli avvocati Stefano Mannironi e Fabio Varone e la Regione Sardegna con il dottor Marco Sechi del Coordinamento regionale per l’accoglienza ai migranti.

Sul piano internazionale sarà presente tra i relatori Alison Jones, rappresentante del Movimento British in Europe.    

Tra gli appuntamenti pubblici si segnala il workshop interattivo “Giovani in azione” di giovedì 18 luglio alle ore 16,30 (ingresso libero) che sarà tenuto da Maria Gabriella Lay, già funzionario ILO, Marina Castellini presidente dell’Università della Terza Età di Alghero e Silvia Serreli docente del Dipartimento di Architettura (Università di Sassari). Un format innovativo che si avvale di dinamiche di gruppo per favorire spirito critico e l’empowerment per una cittadinanza attiva e responsabile. L’evento rientra nelle iniziative celebrative del centenario dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sviluppate col Dipartimento di Giurisprudenza e di Architettura dell’Università di Sassari, Master Deca Pro e Università delle Tre Età di Alghero. L’evento vedrà una fase preliminare con la visita al Museo ISRE ove, per tutta la durata della Summer, sarà esposta la Tela di Pinocchio “C’era una volta… Grillo Parlante, dove sei?”, che costituirà lo spunto per aprire il dibattito sul tema “lavoro”, sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e su nuove dinamiche per una condivisa visione di futuro per soluzioni che siano economicamente valide, ecologicamente sostenibili e socialmente eque.

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E’ stato istituito presso UniNuoro il Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli. Hanno partecipato alla presentazione il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, Fabrizio Mureddu (Uninuoro), il presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo prof Pier Virgilio Dastoli, nella sua qualità di presidente onorario del Centro Studi, la Prof.ssa Gabriella Ferranti e la dott.ssa Maria Cristina Carta, rispettivamente presidente e coordinatrice del Comitato Tecnico-scientifico del Centro, Stefano Mannironi, avvocato del Foro di Nuoro, la Prof.ssa Marine Toullier, il prof. Robertino Uda e la dott.ssa Rosy Guiso, membri del Comitato tecnico scientifico del Centro.

Come evidenziato durante la conferenza stampa, il Centro afferma il proprio carattere pluralistico e indipendenza da ogni condizionamento e discriminazione di carattere ideologico, religioso, politico o economico e si pone quale principale obiettivo quello di promuovere una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell’ambiente, la solidarietà e la non discriminazione.

«Il logo del Centro Studi – precisa la prof.ssa Gabriella Ferranti – oltre a richiamare i colori della pace, rappresenta la capacità della cultura (la scala di libri) di rendere tutte le persone uguali».

L’istituzione del “Centro Studi sui Diritti della Persona e dei Popoli” a Nuoro è il frutto di un percorso continuativo, che ha avuto inizio nel 2016 con il primo Laboratorio giuridico in materia di tutela internazionale dei diritti umani, promosso dalla Cattedra di Diritto internazionale e dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari (professoressa Gabriella Ferranti e dott.ssa Maria Cristina Carta) e tenutosi proprio presso la sede UniNuoro.

Il Centro rappresenta oggi la sede di incontro e raccordo non solo in ambito accademico , ma più ad ampio spettro, in quanto coinvolge attivamente nella sua organizzazione Istituzioni, enti, associazioni ed organizzazioni non governative, imprese sciali e istituzioni locali territoriali . Il regolamento istitutivo del Centro riconosce particolare rilievo e considera fondamentale la partecipazione dell’organo consultivo del Centro rappresentato dal Comitato dei portatori d’interesse, chiamato  a formulare proposte utili alla definizione degli indirizzi delle attività e dei programmi del Centro.

Il sindaco Andrea Soddu ha evidenziato che: «La vocazione del Centro è quella di rivolgersi alla collettività ed in particolare ai giovani chiamati a costruire e diffondere la conoscenza dei diritti umani; tematiche verso cui gli studenti nuoresi hanno dimostrato in questi anni particolare interesse ed attitudine, prendendo attivamente parte alle delegazioni recatesi presso le Istituzioni europee ed internazionali, partecipando a progetti di mobilità come l’Erasmus e Ulisse ed a format internazionali come il Processo all’Europa, promosso dal Consiglio italiano del Movimento europeo. Tutte queste iniziative confermano che l’obiettivo di Nuoro è collocarsi in Europa come centro internazionale di accoglienza, integrazione e sensibilità in materia di diritti umani».

Il presidente Pier Virgilio Dastoli ha rimarcato che il Centro Studi opererà in conformità ai principi sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, alla Convenzione europea dei diritti umani e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea. Ha, inoltre, evidenziato come il tema dei diritti umani rivesta sul piano internazionale un ruolo tutt’altro che marginale, tanto che al primo punto delle Agenda europea – a suo parere – al primo punto dovrebbe collocarsi il diritto alla dignità di ciascun essere umano, senza imposizioni per il no eletto Parlamento europeo da parte delle altre Istituzioni ed in particolare del Consiglio europeo. Tra i suggerimenti per le prossime attività del Centro – afferma Pier Virgilio Dastoli – le priorità dovrebbero riguardare tre aspetti di fondamentale importanza:

  • l’applicazione dei principi di sussidiarietà e prossimità alle regioni insulari;
  • la necessità di individuare, accanto ai diritti ampiamente riconosciuti dalle fonti primarie di diritto UE, anche i doveri degli Stati;
  • l’opportunità di elaborare a livello di Unione europea una Carta dei diritti collettivi e non solo dei singoli, riferiti non alle sole minoranze bensì a tutti gli esseri umani (pace, giustizia e ambiente).

«La partecipazione attenta ed attiva degli oltre 130 iscritti al laboratorio – dice la prof.ssa Gabriella Ferranti (docente di Diritto Internazionale e dell’Unione europea dell’Università di Sassari) – ci ha convinto che il territorio fosse fertile per ulteriori e più articolate iniziative in questo settore, così rilevante in questo momento storico per la collettività.»

Aggiunge la dott.ssa Maria Cristina Carta (docente di Tutela internazionale dei Diritti umani all’Università di Sassari): «Nel luglio 2016, in un’ottica di continuità con il percorso iniziato con il Laboratorio, è stata avviata la prima edizione della Summer School The Future of Human Rights in Europe, giunta quest’anno alla sua quarta edizione e sempre più di respiro internazionale, sia in ragione del prestigio dei relatori, sia della partecipazione di giovani studenti e professionisti provenienti da tutte le parti del mondo (Turchia, Nigeria, Irlanda, Svizzera, Germania, Francia, Brasile ecc.)».

La prof.ssa Marina Toullier, in collegamento dall’Università di Rouen, di cui è docente ha dichiarato di essere particolarmente entusiasta di far parte del Centro Studi per un duplice ordine di ragioni: sotto il profilo scientifico, perché i diritti umani sono sempre più di frequente messi a repentaglio, anche in riferimento a categorie quali i giornalisti, i professori universitari e gli avvocati, che in Paesi come la Turchia e il Brasile sono sottoposti a regimi di censura; dal punto di vista personale, alla luce di un legame di profonda amicizia e stima che mi unisce al territorio nuorese ormai da diversi anni.

Dott.ssa Rosy Guiso, presidente della Cooperativa sociale “Progetto Uomo” che dal 1986 opera sul territorio ha espresso la propria soddisfazione di essere parte del progetto “per contribuire alla crescita in questo territorio dei diritti fondamentali delle persone”.

L’avv. Stefano Mannironi, a chiusura della conferenza stampa, ha espresso il suo auspicio che il Centro Studi possa rappresentare «un ponte per l’Africa e per tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, culla della civiltà del tempo che fu e che sarà».

Il prof. Robertino Uda, rappresentante del CAL (Consiglio delle Autonomie locali), ha affermato che è sua intenzione stimolare il CAL e, di conseguenza, i Comuni sardi a portare il dibattito nelle rispettive Comunità per una maggiore consapevolezza sui diritti fondamentali.

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A partire da oggi e fino al 28 luglio, Nuoro è luogo di richiamo di giovani provenienti da 15 Paesi: Brasile, Germania, Spagna, Azerbaijan, Tanzania, Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran, Nigeria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Algeria e, naturalmente, da tutta Italia. Il successo di presenze è dovuto all’offerta didattica delle due summer school con sede a Nuoro che ha saputo richiamare l’attenzione di neo laureati da tutto il mondo. Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari con la Summer School sui diritti umani dal titolo “the future of human rigths in Europe” giunge alla terza edizione riconfermando il successo di presenze degli anni passati.

I dipartimenti di Agraria e Architettura di Sassari, inaugurano la “stagione delle Summer School” con il corso dal titolo “Modelling sustainable farming systems under climate change”. Le lezioni hanno luogo nella sede UniNuoro di via Salaris, che mette a disposizione strumenti, aule e laboratori, per offrire ai partecipanti la miglior esperienza possibile. Oltre alla classica frequenza, i ragazzi potranno godere delle stesse agevolazioni previste per gli studenti universitari di Nuoro in possesso della Carta dello Studente, godendo in questo modo dei luoghi della cultura offerti dalla Città senza trascurare i momenti di socializzazione che favoriranno lo scambio di buone pratiche e di esperienze negli ambiti dei diritti umani e dei cambiamenti climatici. In un momento storico così segnante come quello che stiamo vivendo, Nuoro diventa territorio di confronto per abbattere i muri dei pregiudizi e proporre nuovi modelli di agricoltura sostenibile. Questo successo è reso possibile grazie all’impegno dei direttori scientifici delle due scuole: prof.ssa Gabriella Ferranti e prof. Pier Paolo Roggero, entrambi dell’Università di Sassari, che con i loro rispettivi staff hanno replicato il successo degli anni passati, aprendo le porte alla concreta possibilità di trasformare Nuoro in una sede naturale dei corsi estivi, vista la grande richiesta di iscrizioni e di Università che vorrebbero candidarsi ad attivare nuove summer school.

Tra gli appuntamenti pubblici si segnala il “Processo all’Europa” che si terrà martedì 24 a partire dalle 18.30 (ingresso libero). Un format innovativo ideato dal Movimento Europeo Italia che consiste nella simulazione di un processo che vede sul banco degli imputati le istituzioni europee. Il Centro Europe Direct del comune di Nuoro, in collaborazione con il Consorzio Universitario UniNuoro, ha promosso l’iniziativa accolta dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari che ha coinvolto nel progetto gli studenti del Corso di Laurea dei Servizi Giuridici e magistrale in Giurisprudenza del Polo Universitario di Nuoro guidati dai loro docenti.

Durante l’evento finale si scontrano le tesi dell’accusa e della difesa, in attesa della sentenza finale emessa da un Collegio giudicante composto da illustri esperti della materia tra cui: prof. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio Italiano del Movimento; dott. Vincenzo Amato, presidente del Tribunale di Nuoro; dott.ssa Carolina Bellantoni, prefetto di Nuoro; dott. Riccardo De Vito, magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Sassari; prof. Paolo Fois, emerito di Diritto internazionale dell’Università di Sassari; avv. Stefano Mannironi, avvocato del Foro di Nuoro.