24 April, 2024
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E’ iniziata ieri pomeriggio, con l’insediamento degli eletti, la nuova consiliatura del comune di Portoscuso. Dopo la verifica delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti, il nuovo sindaco Ignazio Salvatore Atzori ha prestato giuramento ed ha poi comunicato la composizione della Giunta (già resa nota la scorsa settimana).

Ricordiamo la composizione della nuova Giunta comunale

Ignazio Salvatore Atzori: sindaco;

Giorgio Alimonda: vicesindaco ed assessore con deleghe Lavori pubblici, Bilancio e Programmazione, Portualità, Urbanistica e territorio, Politiche energetiche e Sviluppo sostenibile;

Attilio Sanna; assessore con deleghe Servizi tecnologici, Sport; Turismo e Spettacolo, Patrimonio; Commercio ed Artigianato;

Ornella Pilisio; assessora con deleghe Servizi Socio-assistenziali, Assistenza Disabili, Cultura e Beni Culturali, Pubblica Istruzione;

Monica Napoli: assessora con deleghe Rapporti con le associazioni, Politiche per la casa, Agevolazioni per le famiglie, Misure proattive per il contrasto alla povertà e per l’inclusione attiva.

E la composizione del Consiglio comunale.

Maggioranza (lista Portoscuso Insieme), 8 consiglieri: Giorgio Alimonda, Attilio Sanna, Stefano Masala, Enrico Atzei, Mirko Poddighe, Attilio Valdes, Ornella Pilisio, Monica Napoli.

Minoranza (lista Portoscuso rinasce), 4 consiglieri: Rossano Loddo, Stefano Ariu, Marinella Grosso, Erminio Melis. 

Il Consiglio comunale ha proceduto poi alla nomina dei componenti di due commissioni: la commissione elettorale comunale e la commissione comunale per la formazione dell’Albo dei Giudici Popolari. Nella prima sono stati eletti componenti effettivi due consiglieri di maggioranza, Enrico Atzei ed Attilio Valdes, ed uno di minoranza, Stefano Ariu; componenti supplenti due consiglieri di maggioranza, Ornella Pilisio ed Attilio Sanna, ed uno di minoranza, Erminio Melis. Nella seconda, infine, sono stati eletti due consiglieri di maggioranza, Mirko Poddighe e Monica Napoli (la minoranza ha rinunciato ad eleggere un proprio rappresentante, seppure ne avesse la possibilità).

Il nuovo sindaco di Portoscuso, Ignazio Salvatore Atzori, ha convocato la riunione di insediamento del nuovo Consiglio comunale per martedì 28 giugno, alle ore 17.00.
All’ordine del giorno figurano l’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti, il giuramento del sindaco, la comunicazione dei componenti della Giunta (già resa nota cinque giorni fa) e la nomina della commissione elettorale comunale.
Ricordiamo la composizione della nuova Giunta
Ignazio Salvatore Atzori: sindaco;
Giorgio Alimonda: vicesindaco ed assessore con deleghe Lavori pubblici, Bilancio e Programmazione, Portualità, Urbanistica e territorio, Politiche energetiche e Sviluppo sostenibile;
Attilio Sanna; assessore con deleghe Servizi tecnologici, Sport; Turismo e Spettacolo, Patrimonio; Commercio ed Artigianato;
Ornella Pilisio; assessora con deleghe Servizi Socio-assistenziali, Assistenza Disabili, Cultura e Beni Culturali, Pubblica Istruzione;
Monica Napoli: assessora con deleghe Rapporti con le associazioni, Politiche per la casa, Agevolazioni per le famiglie, Misure proattive per il contrasto alla povertà e per l’inclusione attiva.

Ricordiamo anche la composizione del nuovo Consiglio comunale:

Maggioranza (Portoscuso insieme) 8 consiglieri: Giorgio Alimonda, Attilio Sanna, Stefano Masala, Enrico Atzei, Mirko Poddighe, Attilio Valdes, Ornella Pilisio, Monica Napoli.

Minoranza (Portoscuso rinasce), 4 consiglieri: Rossano Loddo, Stefano Ariu, Marinella Grosso, Erminio Melis. 

Sarà una sfida a due per il nuovo sindaco di Portoscuso, tra Ignazio Salvatore Atzori e Rossano Loddo. Il primo guida la lista della maggioranza che ha amministrato il comune di Portoscuso nelle ultime due consiliature con Giorgio Alimonda sindaco, Portoscuso Insieme; il secondo guida la lista Portoscuso rinasce.

Entrambi i candidati alla carica di sindaco hanno una lunga esperienza amministrativa alle loro spalle.

Ignazio Salvatore Atzori, nato il 31/01/1950 a Tratalias, vicesindaco ed assessore dell’Ambiente nelle ultime due consiliature (assessore dell’Ambiente anche nella Giunta di Franca Cherchi negli anni ’90) è già stato sindaco per due anni e mezzo tra il 2004 (eletto il 12 e 13 giugno) ed il 2007, esperienza conclusa in anticipo per le dimissioni di 9 consiglieri su 16.

Rossano Loddo, nato a Portoscuso il 3/12/1969, assessore dei Servizi tecnologici e del Verde pubblico nella Giunta guidata da Adriano Puddu dopo le elezioni del 27 e 28 maggio 2007, è alla terza candidatura consecutiva alla carica di sindaco. Nel 2012 e nel 2017 si è presentato alla guida della lista “Portoscuso nel cuore”, perdendo in entrambe le consultazioni elettorali che si conclusero con l’elezione di Giorgio Alimonda. La prima volta, con cinque liste in campo, ottenne 1.289 voti (34,50%), secondo dietro Giorgio Alimonda che si impose con 1.459 voti (39,05%). Cinque anni fa, con due sole liste in campo, Rossano Loddo ottenne 1.591 voti (46,20%), contro i 1.852 voti (53,79%) di Giorgio Alimonda.

I candidati alla carica di consigliere comunale delle due liste (12 seggi a disposizione).

Portoscuso Insieme (candidato sindaco Ignazio Salvatore Atzori): Giorgio Alimonda, Enrico Cristiano Atzei, Giovanni Maria Campo, Elena Marras, Stefano Masala, Emilia Meloni, Monica Napoli, Ornella Pilisio, Mirko Poddighe, Attilio Sanna, Attilio Valdes, Stefania Zonca.

Portoscuso rinasce (candidato sindaco Rossano Loddo): Stefano Ariu, Antonello Casula, Sandro Galli, Marinella Grosso, Alessia Loddo, Andrea Loddo, Erminio Melis, Orietta Mura, Maurizio Nuscis, Davide Sanna, Lorenzo Puddu, Martino Puddu.

Giampaolo Cirronis

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Centinaia di visitatori si sono riversati già da stamattina nel Parco di Monte Claro, a Cagliari, per la prima giornata di Orti arti e giardini, quarta edizione della mostra mercato dedicata a produttori alimentari, artigiani e vivaisti provenienti da tutta Italia.

La manifestazione nata dalla collaborazione tra Comune di Cagliari e Slow food Cagliari, e ora forte anche dell’appoggio della Città metropolitana del capoluogo sardo, si è aperta con il taglio del nastro da parte del sindaco Paolo Truzzu, insieme al fiduciario Slow food Cagliari, Raimondo Mandis, e al direttore generale della Città metropolitana, Stefano Masala.

Tra gli appuntamenti della mattinata particolarmente seguito è stato il forum su “I valori del cibo del verde e del paesaggio a confronto con i cambiamenti climatici”. E’ stata l’occasione per parlare di un tema attualissimo, relazionandolo con quelli, cari a Slow food.

«L’annata agricola 2017-2018 in Sardegna è stata la più devastante degli ultimi decenni – ha ricordato Raimondo Mandis, aggiungendo che la causa è da rintracciare nel repentino alternarsi di alte temperature e grande umidità nei periodi sbagliati. Se la mano dell’uomo è per gran parte responsabile dei disastri ambientali, ciascuno può fare qualcosa per rimediare: occorre affrontare il problema adeguando i nostri consumi, carni, cereali, frutta e verdura prodotti vicino a noi comportano un minor impatto sull’ambiente. Quindi un primo importante passo è consumare cibi a chilometro zero.»

Gianluca Cocco, direttore del Servizio Sasi dell’assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente ha indicato le possibili strategie da adottare davanti a un cambiamento climatico in atto ormai da 100 anni: «Occorre puntare su mitigazione e adattamento – ha detto -. Adattamento significa lavorare anticipando il futuro nel progettare infrastrutture, trasporti o mobilità, un processo che andrebbe governato dalle regioni. Mitigazione vuol dire, invece, provare a ridurre le immissioni, rinunciando ad esempio alle fonti fossili per quelle rinnovabili».

All’incontro di stamattina ha partecipato anche Daniela Ducato, coordinatrice delle filiere La Casa Verde CO2.0.  L’innovatrice green ha invitato a guardare ai processi produttivi con gli occhi di api, pesci, lombrichi: «Rappresentano l’acqua, l’aria e la terra – ha affermato -. Così se nel fare sia industria sia prodotti industriali i processi sono rispettosi di queste specie allora vuol dire che stiamo procedendo nel verso giusto. In Sardegna siamo virtuosi: produciamo più di 150 biomateriali indirizzati ai diversi settori, dall’edilizia all’interior design all’agricoltura”.

Sono 110 gli stand presenti quest’anno ad Arti Orti e Giardini. Il visitatore non ha che l’imbarazzo della scelta: si va dalle 120 specie di salvia guaranitica alle figlie del vento, piante che crescono senza radici, dal basilico dal profumo di pepeorone all’erba sale, una pianta capace di insaporire i piatti senza rischi per la salute. Sono in mostra anche le collezioni di hemmerocalis, piante perenni rustiche dall’abbondante fioritura estiva e facili da coltivare, ideali per il giardino sardo, gli zafferani prodotti interamente con metodi biologici, le degustazioni di carne di pecora lavorata in pregiati tagli. Alla manifestazione sono presenti anche gli stand di diversi enti e associazioni come quello dell’Ente foreste o della Voce delle piante, associazione che applica l’ortoterapia a persone con disabilità.

Domani, domenica 13 ottobre, dalle 9.00 al tramonto si prosegue: sono in programma quattro forum sui temi della manifestazione, laboratori per bambini come Viaggio nell’orto tra visibile e invisibile, o quello per gli adulti sulla preparazione dei culurgionis, e ancora esposizioni, eventi sportivi, spazi di convivialità ed altri eventi, per promuovere i temi del cibo buono, pulito e giusto, del verde e del paesaggio. Ambiti cari a Slow Food, condivisi dall’amministrazione comunale di Cagliari, che ha inserito la mostra mercato tra gli eventi indentitari della città, ed ora partecipati anche dalla Città Metropolitana di Cagliari.

La manifestazione è realizzata anche in sinergia con il CONI.

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«Dopo gli accadimenti degli ultimi giorni nel settore dei trasporti pubblici nel nostro territorio, ci troviamo ad essere assolutamente contrariati dalla gestione centrale degli stessi. In ambito ferroviario ritardi, cancellazioni e disagi per i pendolari, sono sempre stati all’ordine del giorno, per cui riteniamo che un’ulteriore soppressione estiva sia da ritenersi scandalosa.»

A dirlo sono cinque componenti del coordinamento Forza Italia Giovani Sulcis Iglesiente, Arianna Lecca, Giacomo Cherchi, Sonia Cambarau, Stefano Masala e Paolo Sanna.

«Un territorio che deve rinascere, che ha bisogno di crescere e investire anche e soprattutto sul turismo, non dovrebbe forse vedere incrementati e facilitati i collegamenti piuttosto che vederli ridotti? Non è accettabile che vengano soppresse delle corse da e per il capoluogo con il pretesto della chiusura dell’anno scolastico quando, in realtà, queste sono anche sempre affollate da universitari (che tra esami e tirocini si trovano a viaggiare anche per tutto il mese di luglio) e lavoratori. Non é accettabile che, a seguito delle soppressioni, la maggiore concentrazione di pendolari si trovi stipata in treni composti da due soli vagoni spesso e volentieri sprovvisti di aria condizionata. E soprattutto non é accettabile che tutto ciò coincida con un aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti avvenuto negli ultimi mesi. E la situazione non è tanto migliore in casa Arst: ricordiamo che le nostre agenzie di Carbonia e Iglesias si trovano in stato di agitazione sindacale dal 13 aprile 2016 e che negli ultimi tre mesi sono stati indetti già due scioperi per cercare di smuovere la dirigenza centrale. I motivi degli scioperi sono sotto gli occhi di tutti: mezzi vetusti che non viaggiano in condizioni di sicurezza, sistemi di climatizzazione raramente funzionanti, carrozzerie usurate che permettono facilmente le infiltrazioni d’acqua all’interno della vettura ad ogni accenno di pioggia e portine che spesso e volentieri si aprono durante il viaggio.

Questa é la gestione dei trasporti pubblici che la Regione riserva al nostro territorio. Noi auspichiamo – concludono i rappresentanti del coordinamento Forza Italia Giovani Sulcis Iglesiente – che si riesca a far fronte all’incapacità di ascoltare le esigenze dei cittadini del Sulcis Iglesiente e che si lavori sin da subito per migliorare la situazione, agevolare i pendolari e mettere in sicurezza il sistema trasporti.»

Centro intermodale 2015 1