29 March, 2024
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Parla del grande esodo di profughi nel Mediterraneo lo spettacolo in programma domenica (14 maggio) a Monserrato  al Grande Teatro dei Piccoli, la stagione per famiglie organizzata da Is Mascareddas alla sua la quattordicesima edizione al MoMoTI (in via 31 marzo 1943).  Alle 18.00 la compagnia padrona di casa porta in scena “Soglie”, pièce di burattini e narrazioni liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe” e interpretata da Tonino Murru con il contrappunto musicale di Mauro Palmas al liuto cantabile.

Diretto da Marco Sanna,  e con teste di legno scolpite da Donatella Pau, lo spettacolo – per un pubblico dagli 8 anni – narra la storia di Amal, un migrante, uno dei tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane, e ricostruisce la sua parabola umana, dalla partenza piena di sogni fino al rimpatrio forzato. 

Lo spettacolo è costruito su un doppio registro: da una parte la storia di Amal e del suo tragico viaggio, dall’altra una serie di personaggi che vivono una storia parallela, con i tipici equivoci della commedia all’italiana.

Questo secondo piano s’interseca solo superficialmente con il primo, allo stesso modo in cui le nostre vite sono appena scalfite dalle orde di disperati che sbarcano sulle nostre coste, di cui ci accorgiamo solo nel momento in cui i loro viaggi si trasformano in stragi. I burattini, che saranno il cardine e la cifra stilistica dell’intero lavoro, sono da sempre espressione popolare per eccellenza, a loro sarà affidato l’onere di far vivere la storia attraverso le voci meno colte della nostra Italia, con quel tocco di irriverenza e sarcasmo tipico della loro tradizione.

Il terzo piano del lavoro è quello della coscienza, incarnata direttamente dal burattinaio, che costantemente si sposta da dentro a fuori la rappresentazione, esprimendo tacitamente la sua costante esitazione, la sua inadeguatezza nei confronti di un dramma davanti al quale scopriamo ognuno la nostra inutilità.

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Bambini e ragazzi di quattro continenti a scuola di multiculturalità col linguaggio universale dei burattini. Al via domani (martedì 9 maggio) a Monserrato “Tu sei me”, uno dei tre progetti sardi tra i trentasei vincitori del bando MigrArti Spettacolo 2017, il programma di contributi varato lo scorso anno dal Mibact con l’obiettivo di coinvolgere attraverso iniziative culturali le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia.

Epicentro delle attività di “Tu sei me” – laboratori e messa in scena di uno spettacolo con il coinvolgimento di quindici bambini e ragazzi dai 10 ai 15 anni, immigrati di seconda generazione – è il teatro MoMoTI di Is Mascareddas. La compagnia di Monserrato è il capofila del progetto realizzato con la collaborazione di quattro realtà del terzo settore che svolgono da anni attività di promozione della multiculturalità nei territori della provincia di Cagliari: l’articolazione sarda della Ong Aidos, Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo, Arcoiris Onlus, l’associazione di volontariato OCI, Organizzazione Cittadini Immigrati e l’associazione Rosa Roja Onlus.

Guidati dai maestri burattinai Tonino Murru e Donatella Pau e da alcuni mediatori culturali, i piccoli partecipanti all’iniziativa saranno impegnati da maggio a luglio nell’ideazione e realizzazione di uno spettacolo teatrale di burattini basato su fiabe, racconti e personaggi mitici dei paesi di provenienza: Kirghizistan, Cuba, Marocco, Tunisia, Ucraina, Bolivia. Obiettivo dell’operazione è mettere in evidenza i punti di contatto tra diverse culture, evidenziando le differenze come opportunità di confronto e crescita.

Ancora una volta la compagnia Is Mascareddas si consorzia con alcune tra le più attive realtà del terzo settore sardo nel campo dell’immigrazione e mette al servizio del sociale la sua arte per collaborare con le diverse comunità etniche presenti nel territorio in cui opera. E lo fa con un percorso didattico suddiviso in tre momenti. Il primo, in partenza domani (martedì 9 maggio) al MoMoTI dalle 17.00, è un laboratorio di narrazione di 15 ore. La seconda fase (della durata di 25 ore) è dedicata alla costruzione di burattini etnici. Il terzo momento (ulteriori 20 ore) è quello della messa in scena, con la programmazione di una serie di rappresentazioni aperte al pubblico.

L’esperienza dei ragazzi e degli operatori coinvolti sarà raccontata da un breve film documentario sotto forma di video-diario. Aggiornamenti quotidiani sul progetto saranno ospitati nella pagina Facebook di Is Mascareddas. 

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Seconda serata, domenica 26 marzo, a Monserrato, al Grande Teatro dei Piccoli ,con uno degli spettacoli più celebri di Is Mascareddas. Alle 18.00, al MoMoTI, per la quattordicesima edizione del cartellone per famiglie ospitato nel teatro in via 31 marzo 1943, Tonino Murru porta in scena un vero classico per burattini con quasi vent’anni di repliche per varie generazioni di bambini: “Areste Paganòs i giganti”.

Nell’atto unico per teste di legno, che sostituisce nel programma della stagione il titolo “Oscar va in città”, Areste, la “superpecora”, il toro ed altri otto personaggi sono i protagonisti di una movimentata vicenda di balentìa ambientata in Sardegna: due ragazzi nel loro paese fanno cattiverie di tutti i tipi. Arroganti e prepotenti, se la prendono con uomini e cose. Stanchi dei soprusi, gli abitanti decidono di rivolgersi ad Areste Paganòs. Armato di intelligenza ed ironia, Areste rifiuta qualsiasi prova di forza che i due “balordi” gli propongono, e a sua volta lancia una “sfida memorabile” che riuscirà a modificare definitivamente l’atteggiamento negativo dei due “bulletti” riportando la pace nel paese.

Ispirato alla tradizione popolare italiana e fortemente radicato nell’humus sociale e culturale isolano, questo allestimento di burattini affronta argomenti attuali, e vuole essere un ulteriore momento di approfondimento e riflessione sulla drammaturgia “burattinesca”.

 

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Ultimi impegni a Cagliari per la sesta edizione di Nues, il festival dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo, che tra mercoledì e giovedì vive a Cagliari gli atti conclusivi della sua sesta edizione con due diversi appuntamenti in programma all’Auditorium Comunale in piazzetta Dettori (entrambi con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).

Mercoledì 2 dicembre, alle 19.00, va in scena “Soglie“, una coproduzione di Sardegna Teatro e Is Mascareddas, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. La regia è di Marco Sanna. Lo spettacolo, che ha debuttato a Cagliari lo scorso maggio, narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane e attraversano la penisola da sud a nord per raggiungere il confine; ne ricostruisce la parabola umana, dalla partenza piena di sogni al naufragio di cui è l’unico sopravvissuto, fino al rimpatrio forzato. Liberamente tratto dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”,Soglie chiude la sezione di Nues intitolata “Storie migranti, le ragioni degli altri”, che ha riflettuto sul fenomeno delle migrazioni attraverso una serie di appuntamenti di questa sesta edizione della rassegna organizzata dal Centro internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna.

Suggella invece il capitolo sul tema della guerra, e l’intero festival (che riserva però ancora un’appendice sul cinema d’animazione), “Un viaggio straordinario. Omaggio a Tiziano Terzani, la serata-evento in programma l’indomani, giovedì 3 dicembre, alle 18.30, dedicata all’opera del giornalista e scrittore fiorentino, scomparso nel 2004, e al suo pensiero di uomo di pace. In una scaletta coordinata dal giornalista Vito Biolchini saranno proposte proiezioni di brevi filmati di Mario Zanot, regista e amico di Terzani, e letture degli attori Fausto Siddi e Maria Loi tratte dal libro “Lettere contro la guerra”, con interventi musicali del Coro di voci bianche del Conservatorio di Cagliari, diretto da Enrico Di Maira e Francesco Marceddu. Tra i contributi della serata, la lettura della risposta di Terzani all’articolo da New York di Oriana Fallaci “La rabbia e l’orgoglio”, sul Corriere della Sera del 29 settembre 2001, di cui saranno proposti i passaggi salienti.

Tiziano Terzani (m) foto Priamo Tolu - spettacolo Soglie-coproduzione Is Mascareddas - Sardegna Teatrofoto Priamo Tolu - spettacolo Soglie-coproduzione Is Mascareddas - Sardegna Teatro13 (m) foto Priamo Tolu - spettacolo Soglie-coproduzione Is Mascareddas - Sardegna Teatro21 (m)

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Roberto  De Angelis - Tex Roberto Baldazzini -Maestosa Roberto De Angelis (m)

Spazio a due maestri del fumetto italiano nella giornata di domani, sabato 28 novembre, a Cagliari, alla sesta edizione di Nues, il festival dei fumetti e dei cartoni organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto, in corso fino a giovedì prossimo, 3 dicembre. Alle 18.00 alla MEM, la Mediateca del Mediterraneo (in via Mameli), Roberto De Angelis, disegnatore della Sergio Bonelli editore, e Roberto Baldazzini, raffinato autore di fumetti erotici, sono i protagonisti di una conversazione, condotta dal direttore artistico del festival, Bepi Vigna, sul rapporto tra fumetto popolare e fumetto d’autore. L’incontro è preceduto in mattinata, alle 11 al Lazzaretto, da un workshop di Roberto Baldazzini, dal titolo “Disegnare icone pop”, proposto all’interno della settima edizione di GioCoMix, così come l’appuntamento dell’indomani (domenica 29 novembre) con Roberto De Angelis: un laboratorio sull’ambientazione fantascientifica nel fumetto.

Autore di fumetti, pittore, designer e storico dell’immagine, Roberto Baldazzini (nato a Vignola, in provincia di Modena, nel 1958), si impone negli anni Ottanta con un segno originale sulle riviste di fumetti d’autore Orient Express e Comic Art, dove pubblica le storie di Stella Noris su testi di  Da allora le sue graphic novel sono tradotte e pubblicate in Europa, Stati Uniti e Sud America.

Mercoledì 2 dicembre, alle 19.00, parole, musica e burattini sono la formula di “Soglie”, una coproduzione Is Mascareddas – Sardegna Teatro con Tonino Murru in scena con il contrappunto musicale di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratto dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, lo spettacolo chiude la sezione di Nues intitolata “Storie migranti, le ragioni degli altri”.