23 April, 2024
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La Regione Sardegna si sta attrezzando per affrontare adeguatamente la “Fase 2” all’interno delle proprie strutture e da ieri, nell’assessorato regionale degli Affari generali in viale Trieste, è in funzione una termocamera bispectrum con software di riconoscimento facciale, efficace anche in presenza di mascherine, che rileva la temperatura corporea.

«Per primi stiamo realizzando un progetto pilota con l’obiettivo di garantire la totale sicurezza dei lavoratori e dei cittadini che dovranno accedere agli uffici regionali – ha detto l’assessore degli Affari generali, Valeria Satta -. Tutti saranno sottoposti al controllo della temperatura corporea prima dell’accesso, in totale sicurezza e nel pieno rispetto della privacy. Se la temperatura dovesse risultare superiore o uguale ai 37,5 gradi non sarà consentito l’accesso agli uffici, secondo quanto prescritto nel protocollo. Garantiremo supporto e consulenza sull’innovazione tecnologica a tutto il sistema Regione.»

«In queste settimane, sono numerose le azioni messe in campo per la sicurezza ed abbiamo utilizzato l’importante esperienza maturata nel progetto sulla videosorveglianza, che nei prossimi giorni rilanceremo ha concluso Valeria Satta -, sottoscrivendo la convenzione operativa con le Prefetture ed integrando le telecamere in dotazione coi sensori per il rilevamento della temperatura a distanza di sicurezza.» 

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«Negli ultimi mesi la Regione ha adottato azioni importanti per ridurre il ‘digital divide’, cercando di salvaguardare le Amministrazioni Comunali da ogni pregiudizio economico derivante dai ritardi nell’esecuzione dei lavori.»

Lo comunica l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta, ricordando che attualmente sono 75 i cantieri in lavorazione, 220 quelli collaudati e 152 i servizi di banda ultra larga attivati.

«In questo periodo abbiamo lavorato intensamente in questa direzione ed alcuni risultati lo testimoniano aggiunge l’assessore Valeria Satta -. La Regione Sardegna è stata candidata come polo strategico nazionale per i data center pubblici, ha avuto il riconoscimento degli interventi sulla sicurezza con il primo Cert-PA regionale, oltre al recente progetto ‘Kentos’ che porta la connettività a 100 (Gbps) in oltre 800 uffici, compresi i Comuni della Sardegna. Vogliamo continuare il percorso intrapreso che ha consentito di attivare l’infrastruttura in 152 Comuni, rispetto ai soli 24 che risultavano nello scorso mese di luglio.»

«Siamo pronti ad adottare ogni iniziativa per non perdere, a causa degli eccessivi ritardi del passato, i fondi della programmazione Fesr e Feasr. Già a dicembre 2018, siamo stati penalizzati per oltre 8 milioni di euroconclude l’assessore regionale degli Affari generali –. Lo scorso 23 aprile abbiamo sollecitato l’immediato avvio dei lavori e l’applicazione anche in Sardegna della delibera del 7 aprile dell’Agcom in materia di adozione di misure sui servizi a banda larga e ultra larga.»

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Tra le tante misure, soprattutto di carattere sanitario, che la Regione ha messo in campo per gestire l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, è stato garantito che ogni dipendente possa continuare a lavorare, evitando di bloccare l’amministrazione regionale e garantendo ai cittadini di accedere ai servizi in totale sicurezza. L’assessore degli Affari generali, Valeria Satta, ricorda che sin dal 29 febbraio, ancora prima del decreto del presidente Conte, la Regione Sardegna ha attuato lo smart working.

«Sono state attivate le utenze del dominio regionale per 3.667 dipendenti, che così hanno potuto lavorare da casa sin da venerdì 6 marzo – aggiunge l’assessore Valeria Satta – Contemporaneamente sono stati attivati una task force e un numero verde (800.150.800) per garantire consulenza e supporto a tutte le strutture del sistema Regione, anche alle ulteriori 910 utenze attivate al di fuori del dominio regionale. Sono convinta dei vantaggi dello smart working, che può aumentare la produttività, ridurre gli spostamenti, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e migliorare la qualità della vita dei dipendenti.»

L’assessorato degli Affari generali esercita un ruolo fondamentale e centrale per tutte le pubbliche amministrazioni regionali che hanno necessità di supporto per l’attivazione dei servizi digitali, l’uso della connettività e gli interventi del piano per la digitalizzazione.

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La Lega ha scelto i nuovi coordinatori in Sardegna.

«La Lega sta svolgendo un ottimo lavoro all’interno delle istituzioni, soprattutto in Regione, grazie a un eccellente lavoro di squadra dei nostri Consiglieri, Assessori e Presidente del Consiglio. Siamo pronti a nuove sfide al fianco dei cittadini, sempre attivi sul territorio, tra la gente.»

Lo ha detto il coordinatore regionale della Lega, l’on. Guido De Martini, che nella giornata di ieri, a margine dell’inaugurazione della nuova sede del movimento a Iglesias, alla presenza del vice segretario federale, Andrea Crippa, ha ufficializzato le nomine della squadra degli otto coordinatori provinciali: Michele Pais per Sassari, Valeria Satta per la provincia di Cagliari, Gianfranco Abeltino per la Gallura, Annalisa Mele per Oristano, Pierluigi Saiu per Nuoro, Giorgio Todde per l’Ogliastra, Michele Ennas per il Sulcis Iglesiente e Valentino Meloni per il Medio Campidano. Andrea Piras proseguirà nel ruolo di coordinatore regionale della Lega Giovani.

«Nelle prossime settimane – ha concluso Guido De Martini – intensificheremo l’attività in tutti i territori della Sardegna e saranno previste aperture di nuove sedi, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso propositivo nel dibattito politico e fornendo risposte concrete alle numerose istanze dei cittadini.»

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Dallo scorso 16 settembre è attivo il servizio ‘PagoPA’ della Regione (https://pagamenti.regione.sardegna.it), previsto dal Codice dell’Amministrazione digitale e realizzato dalla Direzione generale degli Affari generali e della Società dell’informazione, che finora ha consentito ai cittadini di effettuare pagamenti elettronici verso i 35 enti aderenti, in gran parte Comuni. Ora, il sistema è stato esteso anche ad altre pubbliche amministrazioni e gestori di pubblici servizi operanti in Sardegna, comprese le società partecipate, le amministrazioni non regionali, migliorando la copertura e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

«Il ruolo di intermediario tecnologico della Regione consente di ridurre i costi ed i tempi rispetto a quelli che si avrebbero con più intermediari – ha spiegato l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta -. Inoltre, permette agli utenti di utilizzare la funzionalità ‘carrello’ per effettuare contemporaneamente più pagamenti verso diversi enti, semplificando l’operatività e in alcuni casi riducendo le commissioni complessive. Grazie a questo servizio, i cittadini possono pagare direttamente, in maniera semplice ed affidabile, tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli ed altri tipi di pagamento. Un passo avanti decisivo verso una Sardegna digitale sempre più vicina al cittadino.»

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Con due precedenti bandi, nell’ambito del progetto “Reti per la sicurezza del cittadino e del territorio”, finanziato con fondi comunitari Po Fesr 2014-20, 368 dei 377 Comuni sardi sono stati finanziati per dotarsi di impianti di videosorveglianza urbana, che dovranno essere raccordati con un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio realizzato dalla Regione.

«Il nodo – spiega l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta – utilizzerà la Rete telematica regionale (Rtr) come piattaforma di comunicazione per rispondere all’esigenza espressa dalle Prefetture e dai Comuni di poter disporre di sistemi evoluti e centralizzati. Il nodo costituisce il raccordo di tutte le reti dei Comuni della Sardegna, realizzando un unico punto di monitoraggio a disposizione delle forze dell’ordine. Per stabilire le modalità operative di utilizzo, prossimamente, verrà stipulata una convenzione tra la Regione e le Prefetture responsabili dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. Inoltre, la creazione di questa infrastruttura, oggi riservata alla videosorveglianza, in futuro potrebbe essere utilizzata, per implementare un modello di ‘Smart region’, anche per altre iniziative.»

«Abbiamo deciso di completare il programma di interventi precedentemente avviato – prosegue l’assessore Valeria Satta – perché alcuni Comuni erano rimasti fuori dai due bandi, non potendo realizzare l’impianto di videosorveglianza locale né l’interconnessione con il nodo centralizzato. La sicurezza dei cittadini e nei territori è un tema particolarmente importante e la videosorveglianza rappresenta uno strumento fondamentale da migliorare grazie alle nuove tecnologie

Il finanziamento di 415mila euro è destinato a nove enti locali per impianti di videosorveglianza dedicati al monitoraggio di spazi aperti in luoghi pubblici, da realizzare entro il 30 giugno 2021: Loculi (35mila euro); Lula (45mila euro); Mogorella (35mila euro); Monastir (70mila euro); Ollolai (45mila euro); Onanì (35mila euro); Orgosolo (70mila euro); Urzulei (45mila euro); Villa Sant’Antonio (35mila euro).

Oltre ai finanziamenti direttamente concessi agli enti locali, considerando che non tutti i Comuni sono attualmente collegati alla Rete regionale, la Giunta ha già stanziato 7 milioni 39.400 euro per il collegamento in fibra ottica alla Rtr delle sedi comunali.

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«La pubblicazione delle delibere adottate dalla Giunta regionale è mediamente più rapida rispetto al passato. Il servizio può certamente essere migliorato, come ogni aspetto e dinamica della pubblica amministrazione, ma è totalmente falso che la Giunta e l’Assessorato da me guidato abbiano posto in essere un sistema più lento di quello fino ad oggi utilizzato, o addirittura elusivo del dovere di trasparenza cui l’amministrazione è tenuta.»
Così l’assessore degli Affari generali, Valeria Satta, risponde alle critiche sull’attivazione di un ulteriore servizio di consultazione telematica degli atti della Giunta regionale.

«Affermare che ai Sardi venga negata la possibilità di accedere in modo trasparente e anonimo alle delibere e agli atti prodotti dalla Giunta, oppure che per consultare o scaricare un documento sia necessario inoltrare una formale richiesta di accesso agli atti, è una falsità non consona al ruolo istituzionale di chi l’ha pronunciata – aggiunge l’assessore Valeria Satta -. Infatti, per chiunque resta disponibile l’accesso agli atti dal momento in cui vengono pubblicati, in modo assolutamente anonimo così come è sempre stato e come la legge impone. Dunque, qualunque cittadino può accedere direttamente al sito e consultare i documenti senza inoltrare alcuna richiesta formale di ‘accesso’. Procedura prevista dalla legge e, dunque, non suscettibile di cambiamento per mezzo di delibera, peraltro totalmente distinta da quella oggetto della polemica.»

«In aggiunta al consueto servizio previsto in ottemperanza alle leggi vigenti, da adesso il cittadino dispone, se ritiene, di un servizio aggiuntivo: cliccando su un’icona accanto alla delibera può richiedere di essere avvisato in tempo reale, tramite mail, dell’avvenuta pubblicazione. Una seconda opzione, aggiuntiva e non sostitutiva dell’altra. Un servizio in più per rendere la Regione Sarda sempre più efficiente, sempre più vicina ai cittadini», conclude l’assessore regionale degli Affari generali.

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CMESA_MOMENTO DELL’ESERCITAZIONE

CMESA_BENTU ESTU 2019

Si è conclusa ieri l’esercitazione sperimentale-dimostrativa “bentuestu2019” con la partecipazione, nella fasi dell’atto conclusivo, del sottosegretario di Stato alla Difesa, dott. Giulio Calvisi, del prefetto di Cagliari, Dottor Bruno Corda, del comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, gen. C.A. Federico Bonato, del comandante delle Forze Operative SUD, gen. C.A. Rosario Castellano, del vice comandante per il Territorio Gen. D. Gualtiero De Cicco, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna gen. B. Francesco Olla, dei vertici della Protezione civile regionale, degli assessori regionali Anita Pili e Valeria SATTA e dei Sindaci del territorio.

La “bentuestu 2019” è un’esercitazione dimostrativa che trova la sua ragion d’essere nel solco tracciato dai protocolli d’intesa sottoscritti tra il ministro della Difesa ed il presidente della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna per gli anni 2017 e 2019 e dall’ordinario sistema di cooperazione civile-militare che prevedono, tra l’altro, lo sviluppo di programmi di studio, ricerca e sperimentazione di possibili attività di comune interesse quali una scuola di Protezione civile di prevista istituzione nell’Isola.

L’esercitazione è stata condotta dal 26 al 28 novembre dal Comando Militare Esercito della Sardegna e la Prefettura di Cagliari, in coordinamento con la Brigata “Sassari”, Vitrociset, azienda del gruppo Leonardo, la Regione Autonoma della Sardegna, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna (CRS4), unitamente ad assetti operativi inseriti nell’organizzazione di Protezione civile, quali il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri, la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto, avvalendosi delle tecnologie rese disponibili presso il Centro addestramento tattico di 1° livello di Capo Teulada.

Si è trattato di un primo passo, al quale seguiranno ulteriori eventi esercitativi, che vedranno il coinvolgimento diretto degli enti locali e delle organizzazioni di volontariato, organismi questi indispensabili nel sistema di protezione civile.

Durante i tre giorni d’esercitazione sono state simulate situazioni emergenziali complesse, finalizzate a conoscere e promuovere, in ambito civile, la flessibilità e le capacità di impiego sia civile che militare del Centro addestramento tattico, con specifico riferimento al Piano contro gli incendi boschivi in condizioni meteo particolarmente avverse.

L’Esercito ha schierato assetti specialistici, mezzi e materiali tecnici provenienti dalla “Sassari” del 3° reggimento Trasmissioni/47° battaglione “Gennargentu”, del 1° reggimento Corazzato, 21° distaccamento Aves “Orsa Maggiore” e del Centro Ippico Militare del Cmesa, che hanno consentito, nelle diverse fasi dell’esercitazione, la simulazione di situazioni emergenziali estremamente realistiche grazie all’uso dei sistemi di moderna concezione, opportunamente adattati alle esigenze degli assetti preposti alle funzioni e compiti di Protezione civile, e che possono consentire, nel modo più realistico, la verifica del grado di risposta ad ogni tipologia di eventi calamitosi di tipo naturale e industriale.

L’obiettivo è quello di avviare una collaborazione strutturata in grado di consentire lo svolgimento di esercitazioni complesse rendendo la principale infrastruttura addestrativa dell’Esercito, il poligono di Capo Teulada, una risorsa irrinunciabile, non solo per la Forza armata, ma anche per il territorio.

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«La cybersecurity è un tema strategico e di grande attualità per la Pubblica Amministrazione e la Regione Sardegna si è posta l’obiettivo di adottare le misure necessarie per ridurre il rischio informatico.»

Lo ha detto l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta, durante l’incontro “Cybersicurity nella Pubblica amministrazione: dalla consapevolezza alla gestione del rischio”, organizzato dall’Assessorato in collaborazione con Agid (Agenda per l’Italia digitale).

«Per contenere il ‘cyber risk’ è fondamentale superare la scarsa consapevolezza che può caratterizzare la PA e l’assenza di strutture adeguate ed organizzate – ha aggiunto l’assessore Valeria Satta -. Perciò, mantenendo il ruolo guida della Regione in questo processo, abbiamo deciso di investire su formazione, progetti e studi tecnologici, anche in collaborazione con Sardegna ricerche, Crs4, Università e Sardegna.it . Una strategia digitale che deve attuarsi attraverso l’innovazione, la ricerca e il talento.»

Durante l’incontro sono stati affrontati i temi della sicurezza nell’Ict; la sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione; la Cooperazione con Agid per l’attuazione dell’Agenda digitale locale; il piano triennale, sicurezza e gestione del rischio nelle PA.

 

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«L’impatto digitale sulla nostra società deve avvenire attraverso innovazione, ricerca e talento.»

Lo ha detto l’assessore regionale degli Affari Generali, Personale e Riforma, Valeria Satta, in apertura dei lavori dell’incontro che si è tenuto ieri nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Cagliari, per la presentazione dello studio “Gli effetti della trasformazione digitale sulle imprese e sulle PA italiane”.

«Nella pubblica amministrazione – ha aggiunto l’assessore degli Affari generali – c’è ancora molta strada da fare e siamo sicuramente più indietro rispetto alle imprese private, ma attraverso progetti e studi tecnologici porteremo la nostra Regione, già premiata sul digitale, a livelli competitivi con una strategia vincente.»