28 March, 2024
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Roberta Gambarini, stella del canto jazz americano, inaugura giovedì 1 agosto (alle ore 21.30) la decima edizione dell’International Nora Jazz Festival. Una rarità assoluta. La cantante di origine torinese si è fatta largo nel difficile star-system della musica afroamericana a New York, grazie alle sue eccellenti doti di interprete e a una vocalità raffinata coltivata per anni con lo studio e il confronto con i jazzisti più titolati della scena stelle e strisce. Tanto studio e gavetta per una delle pochissime artiste non americane che per due volte ha visto un proprio album candidato ai Grammy come disco dell’anno (prima “Easy to love” del 2007 e poi “So in love” del 2009). Un’edizione come sempre organizzata dall’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e dal comune di Pula, che si terrà nella straordinaria location del teatro antico di Nora. Un appuntamento che si affida al fascino e al mistero dell’universo femminile per invitare il suo affezionato pubblico a quattro serate di grande classe che proseguiranno con Catherine Russell (sabato 3 agosto), Mayra Andrade (giovedì 8 agosto) e Cyrille Aimée (sabato 10 agosto). Voci grintose, abbaglianti, dai forti vibrati, che fondono blues, pop, morna ed afrobeat per poi sciogliersi ineluttabilmente nel jazz.

Palcoscenico tra i più potenti e suggestivi dell’Europa festivaliera, nato sotto il segno della ricerca e della qualità, nella prima decade di agosto Nora Jazz propone dunque un calendario di artiste destinate ad arricchire il parterre di ospiti di fama mondiale che, anno dopo anno, sceglie il festival pulese come unica tappa esclusiva dei suoi tour in Sardegna. Caratterizzati da interpretazioni struggenti, talvolta aggressive, talvolta dolcissime ed abbaglianti, gli stili delle quattro regine del jazz contribuiscono alla ricchezza della proposta degli organizzatori del festival, da anni impegnati in una nuova e originale narrazione culturale del territorio pulese. Un territorio immerso in un contesto storico di straordinarie bellezze artistiche e paesaggistiche e che, nei dieci giorni del festival, oltre ad intercettare le nuove tendenze della musica internazionale, propone originali appuntamenti letterari ed enogastronomici aperti al pubblico, da godere prima dell’inizio di ogni concerto nella suggestiva terrazza affacciata sul mare. Gli incontri letterari con le scrittrici Simona Tilocca, Vanessa Aroff Podda, Claudia Aloisi, Cristina Caboni sono organizzati da Giovanni Manca in collaborazione con le case editrici Condaghes, Nor, Palabanda, Garzanti e Libreria Lo scolaro, Pula.

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La musica di Manuela Bollani, l’ironia di Fabio Marceddu, i versi di Vanessa Aroff Podda, i disegni di AnnC Pacunayen e la visionarietà di Maurizio Temporin e Tiziana Troja. A Cagliari due giorni di teatro, poesia, musica, fumetto e narrativa per riflettere, anche con ironia, sulle donne e sugli uomini, sulle discriminazioni e sulle politiche di genere. Mercoledì 29 e giovedì 30 maggio prosegue il Family Festival di Lucidosottile che, con il tema “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”, propone cinque appuntamenti nel segno della multidisciplinarietà delle arti.

Mercoledì 29, a partire dalle 18.30, all’ExArt di piazzetta Dettori, spazio alla narrativa con la presentazione del libro “Arcana, il castello dei destini sbagliati”, scritto da Maurizio Temporin e Tiziana Troja ed in uscita a giugno per Mondadori. Intervistati dal regista Joe Bastardi, i due autori racconteranno la genesi del racconto che ruota intorno al mondo dei tarocchi. «I tarocchi ci narrano i modelli del maschile e del femminile – spiegano Maurizio Temporin e Tiziana Troja – e ci consentono di riappropriarci dell’origine partendo dalle figure archetipiche». Ma il libro, col suo approccio fantastico, racconta anche una vicenda in cui i tarocchi, che sono sempre stati usati per conoscere il futuro, vengono utilizzati per cambiare il passato.

Sempre Maurizio Temporin, insieme all’illustratrice di origine filippina AnnC Pacunayen, sarà protagonista nel corso della mattinata di un incontro con gli studenti del Liceo Artistico Foiso Fois, nell’ambito della “Rivolta culturale dell’accademia di Bella Arti a Cagliari”. I due autori parleranno ai giovani del loro lavoro e in particolare della trasposizione in chiave fumettistica dello spettacolo “Spanker Machine” di Lucidosottile.

La serata di mercoledì si concluderà a partire dalle 20.00 all’ExArt di piazzetta Dettori con la presentazione della raccolta di poesie “Maledetta la tua bocca, maledetta!”, edito da Nor. Modera l’incontro  Andrea Garau. Con i suoi versi Vanessa Aroff Podda ci racconta di un mondo femminile, libero, ribelle, maleducato, sensibile e ironico. La sua poesia ci racconta con dissacrante lucidità e schietta ironia i risvolti più autentici, intimi e genuini della quotidianità. Attraverso le sue parole vengono abbattute tutte le obsolete scenografie stereotipate delle ritualità sociali e di genere, e la realtà riaffiora sulla pagina con nuda purezza.

È un doppio appuntamento da non perdere quello in programma giovedì 30 maggio. La serata si apre alle 19.00 all’Exart (ingresso 10 euro) con lo spettacolo prodotto dal Teatro dall’armadio “Alfonsina Panciavuota” in cui Fabio Marceddu, diretto da Antonello Murgia, interpreta un ruolo tutto al femminile per parlare della resilienza delle donne del secondo dopoguerra. Nella Sardegna poverissima del secondo dopoguerra, la piccola Alfonsina viene venduta come serva al padrone della miniera. Quattro lunghi anni di soprusi e abusi segneranno indelebilmente il resto della sua vita, ma la ragazza riuscirà però a trovare la forza per opporsi e tentare di cambiare il proprio destino. “Alfonsina Panciavuota” è un inno agli ultimi, un corale a voce sola, quello di una donna che è tutte le donne. Donne che nei secoli hanno sopportato e sopportano in silenzio la subalternità imposta della loro condizione femminile, lasciando andare – quasi rassegnate, come se fossero colpevoli – la propria libertà di scegliere. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro dall’armadio per il progetto SEI in collaborazione con Exma Exhibiting and Moving Arts.

Alle 21.00 ci si sposta al Jazzino di via Carloforte dove la cantante Manuela Bollani è la speciale interprete dello spettacolo “C’era una svolta” (ingresso 10 euro). Con le musiche originali di Gabriele Landucci e accompagnata al piano da Massimiliano Grazzini, Stefano Bollani racconta con ironia l’universo femminile ribaltando gli stereotipi del mondo delle favole. Un intelligente “One-Woman Show”, sospeso tra concerto e cabaret, in un viaggio umoristico e surreale, che scatena tante risate e qualche riflessione. Lo spunto è semplice: la gran parte delle nostre credenze ha la sua radice nelle fiabe che ci venivano raccontate da piccoli: è così che impariamo che esiste il Lupo Cattivo di cui diffidare e il Principe Azzurro che ogni fanciulla attende con impazienza. Ma cosa succederebbe se un giorno ci fosse una svolta? Magari questi personaggi potrebbero reagire diversamente ai vari eventi e le loro differenti scelte porterebbero a conclusioni inaspettate e così forse scopriremmo che il Lupo non è poi così cattivo, la Nonna non è così affidabile, le principesse non sono tutte sante e incontrare il Principe Azzurro potrebbe non essere poi una gran fortuna. La produzione esecutiva dello spettacolo è stata curata anche da Stefano Bollani, pianista nonché fratello della interprete.