24 December, 2025
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«È stato un confronto molto utile, uno scambio di informazioni su progetti concreti e attività in grado di arricchire e irrobustire il nostro sistema di accoglienza e integrazione. Dopo aver gestito gravi emergenze legate ai numerosi sbarchi attraverso Frontex, ora vogliamo realizzare un modello di accoglienza che sia diffuso ed equilibrato facendo tesoro delle esperienze di altri territori che si trovano nelle nostre stesse condizioni.»
Così l’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, intervenuto a Bruxelles nella sede del Comitato delle Regioni, alla conferenza sul tema Migrazione e asilo: verso un approccio di governance multilivello che si è svolta nella sede del Comitato delle Regioni.
Filippo Spanu, nella città che ospita le più importanti istituzioni europee, ha sottolineato che «è necessario tenere in grande considerazione e valorizzare il ruolo di Regioni e Comuni che accolgono i richiedenti asilo e offrono un contributo rilevante al sistema di ospitalità affrontando ogni giorno molte difficoltà». 
Alla conferenza, organizzata dal Comitato europeo delle Regioni, dalla Conferenza delle Regioni periferiche marittime e dalla Regione greca dell’Attica nell’arco di tre sessioni, hanno preso parte rappresentanti di regioni italiane, spagnole, svedesi e greche e delle istituzioni europee. Tutti convinti che solo con un’azione coordinata, frutto del lavoro comune, a diversi livelli, di enti e istituzioni, si possa gestire in modo efficace il fenomeno migratorio.
L’esponente della Giunta Pigliaru, che ha rappresentato le regioni italiane insieme all’assessore toscano Vittorio Bugli, si è soffermato sui progetti di volontariato sociale rivolti ai migranti, gli accordi sottoscritti con Anci e Prefetture per potenziare la rete degli Sprar, le iniziative di informazione e sensibilizzazione nelle scuole superiori sul tema delle migrazioni, gli eventi sportivi con il coinvolgimento dei migranti che hanno incontrato e dialogato nei campi di calcio e negli impianti che ospitano gare di atletica tanti giovani sardi.
Filippo Spanu ha ricordato il ruolo propulsivo della Sardegna nell’ambito della Conferenza delle Regioni, in cui ha il coordinamento in materia di cooperazione internazionale, e nel programma Eni Cbc Med del quale è Autorità di gestione: «Stiamo lavorando per rafforzare le relazioni con i Paesi dai quali provengono i flussi migratori per contribuire a creare migliori condizioni di sviluppo. Crediamo molto in questa strategia che comincia a produrre risultati. Per questo l’Europa deve essere capace di valorizzare il ruolo delle regioni, valide alleate ed enti attuatori di progettualità che offrono un prezioso contributo nelle complessa realtà africana».
Filippo Spanu ha anche fatto riferimento agli ingressi illegali: «Nel caso della Sardegna la maggiore difficoltà, tanto da un punto di vista politico che operativo, è costituita dalla rotta algerina, da Annaba verso le coste del Sulcis. Un caso simile a quanto avviene nelle coste siciliane con l’arrivo di persone provenienti dalla Tunisia. Su queste due rotte è necessario agire con modalità coordinate per arrestare il flusso, anche con un maggior presidio delle acque territoriali lungo la traversata e con un ulteriore rafforzamento del dialogo con le autorità algerine sulla scia di quanto già avviato dal Governo italiano, in linea con le istanze della Regione Sardegna. Siamo convinti che per arginare questi flussi possa svolgere una fondamentale funzione di deterrenza il Centro di Permanenza per i rimpatri di prossima apertura a Macomer ed esclusivamente destinato a coloro che arrivano nelle coste sarde con gli sbarchi diretti».

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Incontro assessore Paci con ex Keller e sindacati

Il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha incontrato una delegazione di lavoratori ex Keller in una sala del comune di San Gavino Monreale, a margine di un incontro di programmazione territoriale. Insieme a Paci, i consiglieri regionali Rossella Pinna, Alessandro Collu e Gianni Lampis, rappresentanti sindacali, sindaci e assessori locali. L’incontro è stato chiesto dagli stessi lavoratori che, in questo momento, non ricevono più gli ammortizzatori sociali.
«È un dovere essere qui, ascoltarvi e fare un ragionamento sul futuro con voi e i rappresentanti del territorio – ha detto Raffaele Paci -. Questa della Keller è una partita che stanno seguendo direttamente gli assessori dell’Industria e del Lavoro che hanno le competenze specifiche, ma anche la Presidenza segue quotidianamente la vertenza. Ci sono due strade di intervento: una è quella di dare una risposta nell’immediato alle famiglie senza reddito visto che non ci sono più gli ammortizzatori, l’altra è quella di monitorare le proposte degli acquirenti. E in questo la Regione è presente e segue da vicino l’evolversi della situazione. Sempre all’interno delle regole, però: voglio ricordare che non possiamo dare soldi senza rispettare le legittime procedure, perché poi dopo due mesi l’Europa ce li richiede. Adesso aspettiamo di vedere come va il bando che scade il prossimo 29 aprile: se entro quella data non ci saranno manifestazioni d’interesse, cercheremo di individuare e superare insieme al Consorzio industriale eventuali difficoltà di quel bando. Se invece le manifestazioni d’interesse ci saranno, allora immediatamente la Giunta si impegnerà a trovare incentivi all’interno di una procedura negoziale in cui sarà coinvolto anche il ministero dello Sviluppo economico, per accompagnare l’investitore in un processo di rilancio. Riferirò subito di questo incontro al Presidente e agli assessori competenti – ha concluso il vicepresidente Raffaele Paci – in modo che possano continuare a seguire questa vicenda e provare a risolverla al più presto.»

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L'Aula magna durante il simposio di questa mattina

E’ stata trasmessa all’Ateneo di Cagliari, nei giorni scorsi, la relazione della Commissione di esperti incaricata dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) di sottoporre a valutazione l’Università degli Studi di Cagliari. Già dal 2016 l’Ateneo si era volontariamente candidato per il processo di accreditamento periodico istituito in Italia per autorizzare gli Atenei ad attivare sedi e corsi di studio (Accreditamento iniziale) ed a confermare e valutare i requisiti di qualità, di efficienza e di efficacia delle attività svolte (Accreditamento periodico), per rendere confrontabili i percorsi universitari a livello nazionale e internazionale e di conferire fiducia a tutte le parti interessate, famiglie, aziende, investitori.

L’esame degli esperti inviati dall’ANVUR è stato particolarmente approfondito: dopo una valutazione documentale a distanza, la Commissione è stata in Ateneo nello scorso mese di ottobre e ha analizzato non solo UniCa nel suo complesso, ma anche un campione statisticamente rappresentativo di corsi di laurea e dipartimenti.

Ora si attende l’ufficializzazione del risultato da parte dell’ANVUR, ma si può dire con assoluta certezza che il giudizio ottenuto è “pienamente soddisfacente” (il giudizio più elevato finora tra quelli assegnati), e colloca l’Università di Cagliari alle prime posizioni tra gli Atenei (una trentina, su 96) che sono stati finora sottoposti a valutazione.

«E’ un grande successo di squadra – ha detto il Rettore, Maria Del Zompo, conversando con i giornalisti -. Non soltanto di chi vive e opera all’interno dell’Ateneo, con gli studenti, il personale, i docenti e i ricercatori, ma anche del territorio: penso ai rapporti con le imprese, ai Comitati di indirizzo, alle istituzioni. Tutti hanno partecipato a questo percorso di crescita che premia la qualità della didattica, della ricerca, dei servizi agli studenti e delle strutture. E’ il punto di partenza di una strada sulla quale, tutti insieme, vogliamo continuare a camminare.»

«È stato riconosciuto il lavoro che si sta facendo nella sua oggettività – ha aggiunto Maria Del Zompo -. Il nostro è un bellissimo Ateneo, che può certamente migliorare, ma che offre ottimi servizi.»

Di “una certificazione importante della nostra organizzazione in qualità e per qualità” ha parlato il Direttore generale Aldo Urru, «che premia uno sforzo pesante fatto in un contesto di contrazione pesantissima di risorse finanziarie e umane».

Elio Usai, coordinatore del Presidio di Qualità, ha sottolineato che «l’Ateneo è pronto a continuare sulla strada intrapresa. Molto contenti della certificazione ottenuta, che attesa anche l’ottimo livello di tanti nostri docenti», mentre il Prorettore vicario, Francesco Mola, ha rimarcato la complessità della procedura, cominciata con una valutazione documentale, prima ancora della visita in loco. Poco dopo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru – conversando con l’ANSA – ha espresso la soddisfazione della Giunta per il risultato centrato dall’Ateneo.

La CEV ha valutato molto positivamente (ha espresso un giudizio nel complesso pienamente soddisfacente di livello B in una scala da A a E – dove E equivale al non accreditamento, cioè alla soppressione della Sede) la capacità dell’Università di Cagliari di definire le proprie politiche e strategie per la didattica, la ricerca e le connessioni col territorio e col sistema produttivo, la capacità di coinvolgere i portatori di interesse nella vita dell’Ateneo, il ruolo attivo della Rappresentanza Studentesca negli Organi di Governo e la leadership coinvolgente.

Ancora, ha apprezzato il senso di appartenenza alla Comunità sentito da tutte le categorie di attori consultate, la centralità del ruolo degli studenti e delle loro esigenze e soprattutto la volontà di miglioramento. Gli esperti valutatori hanno apprezzato il modello adottato dall’Ateneo per realizzare il miglioramento continuo, ritenuto in grado di affrontare efficacemente le continue sfide e le novità dell’alta formazione e della ricerca.

Il Rettore, il Prorettore Mola, il coordinatore del Presidio per la Qualità Elio Usai
Il Rettore, il Prorettore Mola, il coordinatore del Presidio per la Qualità Elio Usai

La Commissione ha espresso opinioni particolarmente positive sul reclutamento e sulla qualificazione del corpo docente e ha anche giudicato come “prassi meritoria” l’attività predisposta dall’Ateneo a favore della crescita delle competenze didattiche dei docenti attraverso i progetti “Laboratorio Didattico Calaritano” e DISCENTIA.

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Ritorna l’appuntamento con “Monumenti aperti”: sabato 5 e domenica 6 maggio, porte aperte a Sant’Antioco per la visita, gratuita, di innumerevoli siti archeologici e culturali incastonati in scorci paesaggistici mozzafiato. E per l’edizione 2018, due importanti novità: il trenino turistico (gratuito) che condurrà i visitatori alla scoperta dei beni culturali dislocati nel centro cittadino, e la possibilità di conoscere il Faro di porto Ponte Romano, alto 22 metri, edificato nel 1924 e ancora oggi punto di riferimento per le imbarcazioni in navigazione sul Golfo di Palmas. Ad arricchire la visita al Faro, la possibilità di utilizzare gratuitamente bici elettriche messe a disposizione per una passeggiata con visita guidata alla Salina. Ma non finisce qui: esclusivamente domenica 6 maggio, il Comune ha organizzato un’iniziativa tesa a diffondere in maniera “virale” i siti archeologici di Sant’Antioco. Si chiama “InvadiAmo Sant’Antioco” e consiste nella condivisione di immagini del centro storico antiochense nei principali Social Network, utilizzando Hashtag specifici: #invasionidigitali e #invadiAmosantantioco #santantiocoècultura (per ulteriori dettagli visitare il sito: http://www.invasionidigitali.it).

Grazie all’immancabile collaborazione degli studenti delle scuole cittadine, i siti saranno visitabili dalle 16.00 alle 20.00 di sabato 5, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 di domenica 6 maggio. Non mancheranno le visite guidate nei principali luoghi di interesse: la Basilica, le Catacombe, il Museo Archeologico Ferruccio Barreca, l’Acropoli e la Necropoli, la Torre Sabauda, l’Archivio storico comunale, il MuMa, eccetera. Insomma, a Sant’Antioco c’è solo l’imbarazzo della scelta: «Incastonata in una suggestiva cornice – commenta l’assessore della Cultura, della Pubblica istruzione e dei Beni culturali, Rosalba Cossu – la nostra isola offre bellezze paesaggistiche dal fascino incomparabile. Conoscere meglio la nostra storia, oggi ci permette di avere maggiore consapevolezza della nostra identità, ci invita a tutelare, valorizzare e condividere questa grande eredità culturale che è un bene universale. L’evento di Monumenti Aperti ci offre l’opportunità di aprire con entusiasmo le porte dei nostri monumenti, incoraggiandone la fruizione in maniera collettiva. Grazie alla variegata e generosa collaborazione volontaria soprattutto degli studenti e delle Associazioni, vivremo l’emozionante esperienza del tuffo nel passato».

Per l’elenco completo dei siti e gli orari di visita, si può consultare il sito www.comune.santantioco.ca.it .

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Con una serata dal titolo “Ottoni, dal quintetto all’ensemble” proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con “Fiati, il respiro della musica”, rassegna curata dal Dipartimento fiati dell’istituzione musicale cagliaritana.

Alle 18.00, negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino), formazioni composte dai migliori studenti e dai docenti proporranno musiche di Soglia, Gatti, Bernstein, De Jong, Ellington, Mills, Bigard, Meixner, Kalke, Gershwin, Gabrieli, Bach, Rheinberger, Satie, Copland, Piazzolla e Mercury.

Fiati, il respiro della musica è una rassegna pensata accendere l’attenzione sul settore degli strumenti a fiato ripescando a piene mani da un repertorio che abbraccia tutta la storia della musica, dal barocco all’ottetto a fiato di Stravinsky. Protagonisti del ciclo di concerti sono soprattutto i migliori studenti del dipartimento Fiati che, affiancati dai loro insegnanti, in un’ideale spirito di condivisione, hanno la possibilità di vivere un’esperienza professionalizzante e di esprimersi nei più rappresentativi organici di strumenti a fiato.   

L’ingresso ai concerti è libero e gratuito.

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Il periodo di estrazione del sughero per la stagione 2018 in Sardegna è stato fissato dal 1° maggio al 30 settembre. Lo dispone un decreto firmato nei giorni scorsi dall’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.
In base alla normativa, la legge regionale 4 del 1994, coloro che intendono estrarre il sughero devono dare comunicazione dell’operazione alla Stazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale prima dell’inizio dei lavori. Al fine di tutelare le piante, l’estrazione del sughero può essere sospesa, con determinazione del direttore del Servizio ispettorato del Corpo forestale pubblicata sul sito istituzionale della Regione, con preavviso minimo di 15 giorni in due casi: se un attacco di insetti mettesse a rischio con defogliamento lo stato fitosanitario delle sughere e se le eventuali condizioni ambientali avverse ostacolassero gravemente il razionale distacco del sughero.

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Il comune di Sant’Antioco avvia i laboratori inseriti nel progetto “Educativa di strada – L’isola che c’è”, rivolti ai giovani dai 12 ai 18 anni. Il progetto, attivato in collaborazione con il Consorzio Territoriale Network Etica Italia e con la Cooperativa “Dimensione Umana”, ha lo scopo di promuovere relazioni sociali “autentiche”, non filtrate dagli strumenti informatici che oggi hanno assunto un ruolo preponderante, anche in termini relazionali. “Educativa di strada”, inoltre, si pone l’obiettivo di interviene dove possono esistere forme di disagio: ovvero tutte quelle situazioni a rischio emarginazione, devianza, abbandono e solitudine. Spazio, dunque, ad attività ricreative, ludiche ed animative come i laboratori di cucina (denominato “La nostra cucina”), di fotografia, di creazione di videoclip, nonché escursioni all’aria aperta tramite trekking che accompagnano i partecipanti alla scoperta del patrimonio naturalistico, paesaggistico e archeologico dell’isola di Sant’Antioco.

«L’Educativa di strada – commenta l’assessore dei Servizi sociali, Eleonora Spiga – richiama l’idea di andare là dove esiste il bisogno in una nuova concezione di incontro, anziché aspettare la richiesta di aiuto: i servizi si spingono dove c’è la necessità. Tale iniziativa si presenta come una innovazione del tutto originale in un sistema nel quale spesso vengono sottovalutati, per impreparazione o per superficialità, i problemi giovanili. E l’educatore di strada parte dal presupposto che ogni soggetto che incontra è capace di iniziative, portatore di risorse da valorizzare e promuovere.»

Tutte le attività, la cui partecipazione è gratuita, sono organizzate dall’equipe educativa, in collaborazione con le agenzie educative, le associazioni di promozione sociale e le società sportive del territorio. Per le iscrizioni c’è ancora tempo: gli interessati possono contattare gli uffici della Cooperativa ai numeri 329 7818930; 324 9226449; 0781 840507.

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La Società Assicuratrice Italiana (SAI) nasce come società di assicurazioni nel 1921 a Torino con lo scopo principale di assicurare i rischi industriali. Nel 2002, dopo aver incorporato La Fondiaria Assicurazioni, cambia nome diventando Fondiaria Sai. Nel gennaio 2014 la società, che è entrata a far parte del Gruppo Unipol, prende il nome di UnipolSai, una delle compagnie assicurative più importanti nella graduatoria nazionale dei gruppi assicurativi e leader in Italia nel ramo danni, in particolare nell’RC Auto. La Compagnia opera in Italia attraverso una grande rete formata da circa 3.000 agenzie assicurative e oltre 5.700 subagenzie, tramite le quali offre una gamma completa di prodotti e servizi assicurativi e serve oltre 10 milioni di clienti. UnipolSai è sempre alla ricerca di personale giovane diplomato o laureato da assumere come… L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.suntini.it/diariolavoro_unipol.html .

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Ancora pochi giorni per iscriversi al “Premio Amnesty International Italia”, sezione Emergenti. Scade il 30 aprile, infatti, il bando di concorso del Premio, organizzato come sempre nell’ambito del festival “Voci per la libertà”, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina mare (Rovigo). Il 20 e 21 luglio si svolgeranno dal vivo le semifinali del concorso con otto artisti, il 22 la finale con cinque di loro.

Possono partecipare tutti gli artisti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto. Le informazioni sul concorso, i premi, le modalità di iscrizione e il bando completo sono disponibili all’indirizzo www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti .

Uno degli otto semifinalisti è già noto. Sono le napoletane Mujeres Creando che, con il brano “E je parlo ‘e te”, hanno ottenuto il Premio Web Social 2018 in virtù dei voti raccolti sul sito e sulla pagina Facebook di “Voci per la libertà”. Grazie a ciò si aggiudicano, oltre all’accesso diretto alle semifinali, un pacchetto promozionale offerto dal Mei.

La band partenopea ha prevalso sugli altri 53 artisti che si erano iscritti al concorso entro il 10 marzo, artisti che sono, comunque, ancora in lizza per partecipare alle semifinali del 20 e 21 luglio.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 30 aprile sarà inoltre assegnato il Premio under 35, che consentirà anch’esso al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso.

L’Associazione Voci per la libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nelle semifinali a Rosolina mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia Emergenti.

In occasione della finale del 22 luglio sullo stesso palco salirà anche Brunori Sas, in qualità di vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione “Big”, con la sua “L’uomo nero”. Big ed emergenti uniti nell’intento di promuovere i diritti umani e le campagne di Amnesty International attraverso la musica.

Le Mujeres Creando sono una band interamente femminile formata da: Assia Fiorillo (voce), Igea Montemurro (violino), Giordana Curati (fisarmonica), Anna Claudia Postiglione (chitarre), Marisa Castaldo (batteria e percussioni).

Nasce nel 2010 in formazione di trio. Il nome è mutuato dal collettivo femminista sudamericano e in italiano significa “Donne che creano”; il riferimento alla creatività, al grande potenziale delle donne quando si uniscono per un obiettivo comune, insieme al carattere mediterraneo della lingua spagnola sembrano cogliere in pieno l’impronta artistica e concettuale che si vuole dare al progetto. Il 26 gennaio 2018 la band ha presentato il primo disco dal titolo “Le stelle sono rare”.

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Ieri, 23 aprile 2018, tramite PEC dell’ufficio protocollo del comune di Sant’Antioco, il circolo cittadino di Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco Ignazio Locci e alla sua Giunta, di presentare una mozione per attivarsi presso la Presidenza della Regione Sardegna e la Giunta regionale, per individuare un Centro di riferimento regionale relativo a questa patologia nell’ambito del Sistema sanitario regionale ad attivare corsi di aggiornamento e preparazione per medici e sanitari al fine di garantire una migliore assistenza alle persone affette dalla sindrome della fibromialgia; un codice di esenzione regionale per le prestazioni sanitarie fruibili dai pazienti affetti dalla sindrome della fibromialgia.

Ad attivarsi con la Regione Sardegna per l’adesione alla piattaforma nazionale “Nuova celiachia”, l’adozione della piattaforma creata dalla Regione Lombardia ed attivare le successive convenzioni con gli esercizi commerciali accreditati, per semplificare maggiormente l’erogazione dell’assistenza per i cittadini celiaci ed i loro familiari.