24 December, 2025
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha stanziato un finanziamento di 200mila euro a favore delle Università della Terza età della Sardegna. Le risorse serviranno per l’organizzazione di corsi di studio ed eventi culturali pensati per favorire l’integrazione nel tessuto sociale e culturale degli over 60.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha deliberato duecentosettanta milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020, per l’acquisto, da parte della Azienda per la Tutela della Salute, delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie dagli erogatori privati nelle branche della salute mentale, dell’assistenza specialistica e assistenza termale, nell’ambito delle dipendenze patologiche, dell’assistenza alle persone malate di AIDS, di quella erogata nelle RSA, nei Centri diurni integrati, negli Hospice, nelle strutture ospedaliere e in quelle in cui si erogano prestazioni di riabilitazione.
«Confermiamo gli stanziamenti degli anni precedenti, calcolati sulla base dei fabbisogni stimati da ATS – commenta l’assessore Luigi Arru -. La possibilità di mantenere la quota invariata è indicativa di una buona amministrazione esercitata anche a fronte dei vincoli imposti dal piano di rientro della spesa sanitaria.»

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Università

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha partecipato, ieri mattina, al Simposio di aggiornamento sull’accreditamento periodico dell’Università di Cagliari. L’esito particolarmente positivo del processo di accreditamento, che certifica, attraverso una commissione di esperti, l’innalzamento della qualità dell’Ateneo cagliaritano, è stato salutato dal presidente Francesco Pigliaru con grande soddisfazione: «La Regione condivide l’entusiasmo per questa certificazione di qualità che fa maturare nuova fiducia, incoraggia i giovani ad iscriversi e riconosce l’Università quale istituzione strategica fondamentale nella nostra isola. Ci complimentiamo con tutti coloro che hanno lavorato per arrivare, con determinazione e impegno, a questo significativo risultato. Da parte nostra, noi abbiamo creduto e continuiamo a credere pienamente nel valore, nelle potenzialità e nel ruolo delle 
Università sarde. Per questo investiamo energie e risorse, dai 30 milioni per la ricerca fortemente voluti dentro il Patto per la Sardegna, sino agli interventi per l’orientamento e per il diritto allo studio. Oggi ci sentiamo incoraggiati su questa strada e spinti a fare sempre di più e meglio. L’obiettivo, come spesso ripetuto, è di dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, qui in Sardegna, opportunità di studi universitari di alto livello, che garantiscano loro di affrontare il futuro con strumenti adeguati e di alta qualità». 

«Il grande risultato ottenuto dall’Ateneo isolano è per noi la certificazione ed anche la gratificazione per il grande lavoro sistemico svolto in questi anni su tutta la filiera dell’istruzione: dallo zero-sei anni, passando per gli istituti intermedi, i tecnici, le scuole superiori, sino all’Università e alla ricerca che sono i livelli più alti della preparazione che si possano raggiungere – ha detto l’assessore Giuseppe Dessena -. Le politiche mirate di questa Giunta sono dunque premiate da questi risultati: abbiamo i contributi per la mobilità studentesca (2,8 milioni), perché gli studenti possano confrontarsi con altre realtà e riportare le loro competenze in Sardegna, il rimborso per il fitto casa (3,5 milioni), un incremento sulle borse di studio che passano dai 3 milioni ai 13 di milioni di quest’anno, e gli 11 milioni di euro sulle borse di dottorato. Questi e molti altri interventi hanno permesso un positivo processo di accreditamento che continueremo a sostenere perché è solo così che si possono offrire istituti della cultura di qualità e si può frenare la dispersione nel percorso di studi.»

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Assessorato Lavoro

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha approvato una delibera che interviene sul Reis (il Reddito di inclusione sociale) operando un’importante riorganizzazione e rimodulazione di spesa delle risorse del Programma Operativo Regionale del FSE (Fondo Sociale Europeo) 2014-2020, per un totale di oltre 32,8 milioni di euro. Il provvedimento riguarda la parte del Reis relativa alla riattivazione dei beneficiari del sostegno economico, attraverso azioni mirate e personalizzate di contrasto alla povertà da realizzarsi con politiche attive e di inclusione sociale. La delibera ha lo scopo di imprimere un’accelerazione della spesa, andando a risolvere alcune criticità sorte nella prima fase di applicazione dello strumento, rendendo più agili le procedure e immediati gli interventi.
Con il suo atto, la Giunta conferma la strategia regionale volta ad arginare il fenomeno della povertà e della marginalità sociale attraverso un insieme di progetti integrati lavorativi e/o di tipo formativo multiprofessionale (percorsi formativi, work experience, etc.) rivolti, in particolare, a persone e famiglie in condizioni di disagio economico e sociale e di soggetti svantaggiati maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione. In particolare, la delibera attribuisce 2 milioni di euro alla Direzione generale dell’Istruzione, per realizzare progetti (ad esempio di contrasto al bullismo e al vandalismo) che rafforzino la funzione sociale, inclusiva ed aggregativa delle Scuole, oltre al loro ruolo istituzionale educativo e formativo.
Sono attribuiti alla DG Lavoro 10,2 milioni, per consentire l’immediato avvio di politiche di inclusione attiva: entro dieci giorni verrà pubblicato un avviso pubblico per la formazione di un catalogo di azioni immediatamente attivabili che sarà messo a servizio delle attività dei tavoli multidisciplinari gestiti dai Plus. Le azioni saranno, naturalmente, in favore delle famiglie in condizioni di povertà per promuovere la loro attivazione sociale e lavorativa, volta a migliorarne le condizioni di vita. Ulteriori 20,5 milioni sono assegnati sempre alla DG Lavoro, per dare attuazione a progetti che prevedano percorsi integrati e multidimensionali di inclusione attiva rivolti a persone maggiormente vulnerabili per migliorarne il livello di occupabilità.
La rimodulazione è effettuata nell’ambito del processo di programmazione unitaria, e assegna, come detto, risorse finanziarie del Programma Operativo Regionale del FSE 2014-2020 per totali 32.853.682 di euro. Le risorse vengono trasferite dalla Direzione Generale delle Politiche sociali e ricollocate in capo alle Direzioni Generali del Lavoro e della Pubblica Istruzione con la finalità di accelerare la spesa (in vista delle importanti scadenze intermedie che attendono il Programma) per fornire risposte efficaci alle fasce più deboli della popolazione.

Accanto al Reis, è attivo dall’1 gennaio 2018 il Rei nazionale: uno strumento complementare a quello regionale, che non ha plafond predefiniti su base regionale e che gode di una dotazione complessiva di quasi 2 miliardi di euro che potrà contribuire, insieme al Reis, a dare sollievo alle famiglie in maggiori difficoltà.

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E’ in programma questa sera, alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, la presentazione in anteprima del film documentario “Uno sguardo alla terra”, del regista Peter Marcias, una produzione Capetown Srl con il supporto della Società Umanitaria Cineteca Sarda ed il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e Sardegna Solidale distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà.

Il film è stato girato in alcune tra le più grandi capitali del mondo e nasce dalla volontà di recuperare uno dei più importanti lavori del cinema del reale, ovvero “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra. 

Alle 20.30, prima dell’inizio del film, sarà presentata la mostra fotografica dedicata allo stesso.

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Il Carbonia va in vantaggio di due goal dopo soli 7 minuti, chiude il primo tempo avanti sul 3 a 1, ma la Dorgalese rimonta, porta la partita ai supplementari e, dopo aver sprecato un rigore al 120′ (parato splendidamente da Daniele Bove), si impone “cinicamente” alla lotteria dei rigori, per la terza volta fatale al Carbonia in 8 anni tra Eccellenza e Promozione (nel 2010 i minerari persero ai rigori la finale di Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 fu il Bosa a negare la gioia di sollevare la Coppa Italia di Promozione, sullo stesso campo del Centro Federale di Sa Rodia a Oristano, teatro della sfida odierna).

E’ stata una grande finale, ricca di goal (3 a 3 al termine dei 90′ regolamentari e dei 30′ supplementari), con mille occasioni da una parte e dall’altra, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi 6 a 6, 7 a 7, o con la vittoria di misura, con tantissimi goal, dell’una o dell’altra squadra.

Carbonia e Dorgalese, rispettivamente 6ª e 9ª squadra dei gironi A e B di Promozione, hanno dimostrato di aver un’ottima intelaiatura di squadra ed hanno dato spettacolo nel pomeriggio quasi estivo oristanese. Al Carbonia, alla fine, resta il rammarico per la grandissima occasione mancata, per non aver saputo gestire il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, ma anche la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di saper esprimere un ottimo calcio; analoga la soddisfazione per il bel gioco per la squadra dorgalese, che in più s’è tolta l’enorme soddisfazione di conquistare la prestigiosa Coppa per il secondo anno consecutivo.

Davanti ad un pubblico meno numeroso del previsto (non c’è stato il pieno di due anni fa della finale con il Bosa), al “Tino Carta” di Oristano le due squadre sono scese in campo sotto la direzione del signor Gabriele Caggiari di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari).

L’avvio di partita è stato scioccante per la Dorgalese, sotto di due goal dopo poco più di 7 minuti. Il Carbonia ha sbloccato il risultato con un calcio di rigore di Claudio Cogotti, assegnato per un fallo subito da Momo Cosa, entrato in area dopo una fuga irresistibile sulla fascia sinistra; ed ha raddoppiato dopo una manciata di minuti con Lorenzo Loi, prontissimo ad approfittare ad un errato disimpegno del portiere dorgalese e a superarlo con un diagonale imparabile.

Il doppio svantaggio ha scosso la Dorgalese che al 15′ ha rischiato di subire anche il terzo goal, quando Marco Foddi (alla fine ancora una volta tra i migliori in campo) non è stato abbastanza freddo nella battuta a rete dopo uno scambio con Momo Konatè.

Neanche il tempo di registrare l’occasione mancata dal Carbonia per chiudere il match, che la Dorgalese lo ha riaperto, con un goal del giovane Graziano Malatesta (18 anni), su assist di Giovanni Cadau (36 anni). Un minuto dopo le parti si sono invertite e su assist di Malatesta, Cadau ha sfiorato il pari. Subito dopo, Daniele Bove si è opposto alla grande ad una conclusione di Luca Congiu.

Il Carbonia non è rimasto a guardare e a metà primo tempo ha sfiorato ancora il terzo goal con Momo Cosa, ben servito da Marco Foddi.

Ancora continui capovolgimenti di fronte e al 32′ il Carbonia è andato in goal per la terza volta: l’azione si è sviluppata sulla destra, Simone Giovagnoli si è inserito bene, ha tentato un cross al centro, ne è venuto fuori un pallonetto incredibile che si è infilato sotto l’incrocio dei pali.

La Dorgalese ha sentito il colpo ma ha reagito ancora con orgoglio e buone trame, creando non pochi problemi alla difesa mineraria. Nel finale del tempo, prima Momo Konatè ha sfiorato il quarto goal, poi allo scadere Christian Mameli ha sventato sulla linea di porta un cross di Luca Congiu.

In avvio di ripresa la Dorgalese ha riaperto subito la partita dimezzando lo svantaggio al 3′, con un colpo di testa di Giancarlo Piras (40 anni il prossimo 12 agosto) che ha sorpreso Daniele Bove.

La Dorgalese ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal del 3 a 3 che, dopo un’occasione di Riccardo Milia su punizione, ha realizzato al 18′ con un calcio di rigore conquistato e trasformato da Giovanni Cadau.

Al 34′ un episodio che avrebbe potuto cambiare il finale della partita: Alessandro Muggianu, già ammonito, ha commesso un brutto fallo su Francesco Marreddu (16 anni), l’arbitro ha messo mano ai cartellini ed è sembrato pronto ad ammonire il calciatore della Dorgalese ma poi ci ha ripensato, presumibilmente dopo aver ricordato di aver già ammonito lo stesso calciatore ed essersi reso conto che, conseguentemente, lo avrebbe dovuto espellere…

Dopo una serie di sostituzioni da entrambe le parti, al 90′ la Dorgalese ha sfiorato il goal del ko, con Alessio Bruno che ha colpito la parte esterna della traversa su assist di Giovanni Cadau.

Nei due tempi supplementari si sono registrate poche emozioni, con il Carbonia un po’ più vivace con i tanti giovanissimi messi in campo da Andrea Marongiu ma al 120′ l’occasione più clamorosa l’ha avuta la Dorgalese, con un calcio di rigore che Giovanni Cadau non è riuscito a trasformare per la grande reattività di Daniele Bove.

A quel punto, è rimasta solo l’ennesima lotteria dei rigori, che ha visto subito l’errore di Marco Foddi e poi i goal di Fabrizio Lai, Gianni Ruiu, Luca Congiu ed Alessandro Muggianu per la Dorgalese, quelli di Riccardo Milia, Claudio Cogotti ed Alessio Sireus, prima del secondo errore di Simone Giovagnoli che ha reso ininfluente il quinto tentativo della Dorgalese che ha dato sfogo alla grande gioia per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva. Al Carbonia resta tanta amarezza, per la grandissima occasione mancata perché nel giorno in cui l’attacco, non proprio prolifico nel corso di tutta la stagione, si è sbloccato andando a segno ben tre volte, la difesa, autentico punto di forza della squadra, non ha vissuto il pomeriggio migliore, consentendo alla Dorgalese di rientrare in partita, quando questa sembrava quasi chiusa…

Carbonia: Daniele Bove, Simone Giovagnoli, Andrea Bove, Riccardo Milia, Cristian Mameli, Claudio Cogotti, Lorenzo Loi, Marco Foddi, Mohamed Konate, Matteo Cosa, Federico Zucca. A disp. Omar Galizia, Fabio Biccheddu, Fabio Mastino, Luca Orgiana, Alessio Sireus, Francesco Marreddu, Manuele Melis. All. Andrea Marongiu.

Dorgalese: Roberto Sanna, Simone Busu, Ettore Musu, Gianni Ruiu, Franco Solinas, Giancarlo Piras, Giovanni Cadau, Fabrizio Lai, Graziano Malatesta, Alessio Bruno, Luca Congiu. A disp. Salvatore Ruiu, Simone Mameli, Leonardo Nonne, Lorenzo Rodriguez, Alessandro Muggianu, Mauro Loddo, Roberto Fancello. All. Giuseppe Bacciu.

Arbitro: Gabriele Caggiari di Cagliari; assistenti di linea: Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

La Dorgalese martedì 1 maggio affronterà il Tonara, vincitore della Coppa Italia di Eccellenza, per l’assegnazione della Supercoppa regionale.

 

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Carbonia e Dorgalese mercoledì 25 aprile, alle 16.30, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano, si giocano la Coppa Italia di Promozione. La Dorgalese detiene la Coppa (vinta un anno fa sul Guspini Terralba, con il punteggio di 2 a 1), il Carbonia ha perso la finale con il Bosa, due anni fa, ai calci di rigore. Il Carbonia è sesto in classifica nel girone A, la Dorgalese nona nel girone B.

Il Carbonia si è qualificato per la finale, superando nell’ordine: Carloforte, Arbus, Macomerese e Sant’Elena. La Dorgalese in semifinale ha superato il Porto Rotondo.

Il tecnico del Carbonia, Andrea Marongiu ha convocato i seguenti calciatori: Fabio Biccheddu, Andrea Bove, Daniele Bove, Claudio Cogotti, Giovanni Congiu, Momo Cosa, Marco Foddi, Omar Galizia, Simone Giovagnoli, Momo Konatè, Lorenzo Loi, Cristian Mameli, Francesco Marreddu, Fabio Mastino, Manuele Melis, Simone Miali, Riccardo Milia, Luca Orgiana, Alessio Sireus e Federico Zucca.

 

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La gestione di cinque tra i più prestigiosi campi di calcio a 11 della città sta per essere affidata alle associazioni sportive che ne faranno richiesta. È questo l’obiettivo perseguito dall’Amministrazione comunale di Carbonia, che ha bandito una gara d’appalto distinta per ciascuna struttura sportiva. Questi gli impianti interessati:

• Campo di calcio a 11 Santa Barbara;

• Campo di calcio a 11 di Bacu Abis;

• Campo di calcio a 11 di Is Gannaus;

• Campo di calcio a 11 Toto Cesaracciu (nell’area dell’ex Miniera di Serbariu);

• Campo di calcio a 11 di Serbariu.

I bandi per le cinque strutture indicate si aggiungono alla gara d’appalto lanciata nelle scorse settimane dall’Amministrazione comunale per l’affidamento della gestione dell’impianto di calcio a 11 di Cortoghiana.

L’avviso di evidenza pubblica prevede la gestione di ciascuna struttura per un periodo di tempo di tre anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore triennio, su concorde volontà delle parti: Amministrazione comunale e società sportiva aggiudicataria dell’appalto. «Si tratta di centri sportivi che rappresentano, a tutti gli effetti, importanti poli di aggregazione per la comunità locale. La nostra finalità è consolidare e valorizzare la funzione sociale che questi impianti rivestono per gli atleti», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Il criterio di aggiudicazione dell’appalto si baserà sull’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata in considerazione del miglior rapporto qualità/prezzo. I soggetti ammessi a partecipare alla gara sono: operatori economici; società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive e discipline associate riconosciute dal Coni; enti di promozione sportiva o società aderenti riconosciute dal Coni; federazioni sportive nazionali e/o regionali e discipline associate riconosciute dal Coni; associazioni senza scopo di lucro che abbiano nel loro statuto lo svolgimento di un’attività sportiva.

L’assessore dello Sport Valerio Piria ha spiegato quali saranno le specifiche che regoleranno il contratto d’appalto: «Al gestore spetteranno le entrate derivanti dalle tariffe di utilizzo, dalla gestione di eventuali punti di ristoro, dalla pubblicità, dalle sponsorizzazioni e dall’organizzazione di eventi di carattere extra sportivo. Il Comune erogherà annualmente al gestore un contributo finalizzato a sostenere, in particolare, le spese per le utenze di energia elettrica e di acqua. Nel dettaglio, 1.000 euro il primo anno, 800 euro il secondo e 600 euro il terzo anno».

Le domande di partecipazione alla gara d’appalto dovranno essere presentate, entro e non oltre le ore 12 del giorno 7 maggio 2018, al seguente indirizzo: Ufficio Appalti del Comune di Carbonia, piazza Roma 1, 09013 Carbonia.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link:

http://www.comune.carbonia.ci.it/…/…/calls/it_IT/all/10.html .

 

 

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Dopo la rottura della coalizione di centrodestra, con l’adesione di Forza Italia alla coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), a Iglesias si profila l’accordo PD-Piazza Sella (UDC). Nell’ultima settimana, tra partiti e movimenti impegnati nella preparazione delle liste da presentare agli elettori il 10 giugno per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, è accaduto di tutto. Prima l’annuncio dell’accordo tra quattro liste di centrodestra (Piazza Sella, Fratelli d’Italia e due liste civiche che fanno riferimento a Giancarlo Mameli e Pinello Cossu) per la candidatura a sindaco della giornalista Ilenia Mura; poi l’annuncio di Forza Italia di adesione alla coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Valentina Pistis (Cas@ Iglesias e lista “Iglesias in comune” creata da rappresentanti del PCI); ieri l’uscita del PCI dalla coalizione che sostiene la candidatura di Valentina Pistis, nella quale resta Alberto Cacciarru (consigliere comunale uscente del PCI) che sarà capolista nella lista civica Iglesias in comune («ho deciso in ogni caso di rimanere – ha detto questo pomeriggio – perché non ho queste barriere ideologiche ma ho semplicemente delle idee da portare avanti per il bene della mia città»); questa sera la riunione tra le delegazioni del Partito democratico e della lista civica Piazza Sella (UDC) che, salvo sorprese, dovrebbero ufficializzare l’accordo, al quale hanno lavorato negli ultimi giorni. A questo quadro, vanno aggiunte le candidature a sindaco del medico Carlo Murru alla guida di una coalizione di tre liste civiche, e del giovane studente universitario Federico Garau per il Movimento 5 Stelle.

La situazione è in continua evoluzione e non sono escluse ulteriori sorprese, anche se i tempi stringono, perché alla presentazione delle liste mancano ormai poco più di due settimane.

 

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artigianato corallo

La Giunta regionale ha approvato il calendario 2018 della pesca del corallo rosso. Sarà possibile pescare dall’1 giugno al 30 settembre. 

«Il corallo è una risorsa importante ma delicata dei nostri mari – commenta Pierluigi Caria – e, per questa ragione, la monitoriamo con attenzione in modo da stabilire, ogni anno, una disciplina che garantisca l’attività dei pescatori ma non sacrifichi la sostenibilità dello sfruttamento». 
La delibera approvata dall’Esecutivo conferma, in sostanza, le direttive degli ultimi anni: l’attività può essere esercitata unicamente dai pescatori professionisti titolari dell’autorizzazione regionale e non potranno essere rilasciate più di 25 autorizzazioni, dietro il pagamento di una tassa annuale fissata anche per il 2018 a 1.500 euro. Inoltre, non potrà essere pescato un quantitativo giornaliero di corallo superiore ai 2,5 kg e il prelievo non sarà consentito a profondità inferiori ai 50 metri.
Secondo quanto previsto dai regolamenti comunitari, poi, è vietato l’utilizzo di veicoli sottomarini telecomandati (ROV). Anche per questa annualità, poi, sono confermati i porti di sbarco designati, situati in prossimità delle principali aree di pesca: Santa Teresa di Gallura, Castelsardo, Alghero, Bosa, Oristano, Portoscuso, Calasetta, Villasimius e Arbatax. Viene anche confermata l’adozione del giornale di pesca del corallo, per registrare i dati del prelievo e certificare la provenienza del prodotto.
«I dati relativi agli anni 2016 e 2017 – dice l’assessore dell’Agricoltura – registrano un andamento costante dei quantitativi prelevati. Con l’aiuto del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DISVA) dell’Università degli studi di Cagliari monitoriamo con molta attenzione l’andamento della biomassa di corallo rosso nel tempo e il relativo stato della risorsa in Sardegna. A fronte di un progressivo impoverimento negli anni precedenti, la biomassa in mare stimata dal modello per le annualità più recenti risulterebbe in una situazione definita ancora non “allarmante”. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla tutela ecologica delle risorse marine, come i ricci, le oloturie, lo stesso corallo – conclude Pierluigi Caria -, ma mantenendo un confronto aperto e continuo con gli operatori, affinché gli interventi di tutela e le limitazioni siano sempre condivise col comparto e permettano il mantenimento dell’attività di pescatori e imprese del mare.»