22 December, 2025

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La Regione ha depositato al TAR Sardegna il ricorso contro l’ordinanza con la quale oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, ha confermato la qualificazione della Sardegna come “zona arancione”.
«Difendiamo i legittimi interessi e i diritti della Sardegna contro un provvedimento immotivato, che danneggia gravemente il nostro tessuto economico e produttivo affliggendo la Sardegna con un nuovo insopportabile atto di prevaricazioneha detto il presidente della Regione, Christian Solinas -. Dietro questi colori ci sono persone, attività economiche e produttive. Oggi tutti gli indicatori consentono di mantenere la Sardegna in zona gialla, permettendo al nostro sistema economico e produttivo, già duramente provato dal perdurare della pandemia, di continuare il proprio lavoro. Tuteliamo dunque le ragioni e i diritti della Sardegna. La collocazione in arancione, prosegue il Presidente Solinas, appare immotivata, e nemmeno e’ possibile individuare con certezza a quali dati si sia fatto riferimento per adottarla. I dati da noi trasmessi dopo essere stati tardivamente avvisati dal Ministero, prosegue, quelli pubblicati da Agenas e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla, confermano l’ingiustizia del provvedimento adottato, tanto piu’ che sono stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l’indicatore RT non e’ mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione.»
«Non vi è alcun sovraccarico dei servizi assistenziali. L’ultimo rapporto Gimbe, pubblicato ieri, conferma una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramentoha aggiunto Christian Solinas -. Il ministro della Salute, con l’ordinanza impugnata, ha quindi stabilito sussistesse la necessità e l’urgenza di collocare la Regione Sardegna in zona “arancione” e vi ha dato corso senza che in merito l’Amministrazione abbia potuto concretamente esprimersi o apportare i propri elementi di valutazione (che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti), applicando un D.P.C.M. pubblicato il venerdì della stessa settimana cui si riferivano i dati presi in considerazione. La Regione, ritenendo tale decisione ingiusta e ingiustificata, ha chiesto, con spirito di leale collaborazione, che il provvedimento venisse modificato, in ragione delle non corrette modalità di adozione del provvedimento e dell’insussistenza dei presupposti per l’applicazione delle misure in esso previste, ma senza esito. Ciò sebbene l’art. 2, comma 3, del D.P.C.M. 14.01.2021, attribuisca al Ministro della Salute il compito di aggiornare l’ordinanza adottata, a seguito di verifica settimanale del permanere dei presupposti che ne hanno giustificato l’adozione. Il Ministro non ha ritenuto di provvedere in tal senso e, dopo ore di discussione con gli organi tecnici sulle misure da adottare, alle 19 di oggi ha deciso di tenere la Sardegna in zona arancione.»
«La Lombardia, invece, nel giro di due settimane ha fatto il doppio salto dalla zona rossa a quella arancione a riprova dell’ampia discrezionalità del Ministro in materia ha rimarcato Christian Solinas -. La Regione Sardegna si vede quindi costretta a chiedere l’annullamento dell’ordinanza impugnata all’intestato Tar, con richiesta di urgenza e di intervento immediato inaudita altera parte. Richiesta motivata dal fatto che il procedimento ministeriale di rivisitazione della tipologia di colore da attribuire ha una cadenza settimanale, con la logica conseguenza che essendo decorsa la giornata di oggi senza comunicazione di rettifiche e/o cambiamenti, la Sardegna sarà obbligata ad almeno un’altra settimana forzata di chiusura “arancione” con grave ed irreparabile danno per l’intera collettività regionale.»
«In diritto ciò che si contesta è il mancato coinvolgimento della Regione Sardegnaha concluso il presidente Christian Solinas, il difetto di istruttoria nel non prendere in esame i nuovi riscontri inviati sulle terapie intensive effettivamente occupate nelle settimane monitorate (in numero inferiore alla soglia minima richiesta) oltreché l’apertura di nuovi 30 posti in terapia intensiva.»

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Con la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado in presenza al 50% a partire da lunedì primo febbraio, gli Uffici comunali e le associazioni di volontariato (Associazione Nazionale Carabinieri, Protezione Civile e Compagnia Barracellare, coordinate dal Comando di Polizia Municipale antiochense), sul campo dalla prima ora per contrastare il diffondersi del virus, saranno presenti in prossimità delle fermate dei bus dedicate agli studenti pendolari, al fine di garantire il rispetto delle normative in vigore e dare supporto all’attività di sensibilizzazione sull’utilizzo della mascherina e sul divieto di assembramento.

Il servizio di trasporto studenti è così strutturato:

Arrivo

Ore 7.39 da Calasetta – 2 bus ARST e 1 bus di linea privato (fermate: via Tuveri (Liceo) e Piazza Repubblica (IPIA);

Ore 8.00 da Carbonia, San Giovanni Suergiu, Basso Sulcis – 5 bus ARST e 1 bus di linea privata (fermate: Palasport – lungomare Cristoforo Colombo, angolo di Salvo D’Acquisto, via Bolzano);

Partenza

Ore 13.20 per Carbonia, San Giovanni Suergiu, Basso Sulcis – 5 bus ARST e 1 bus di linea privata (fermate: Palasport – lungomare Cristoforo Colombo, angolo di Salvo D’Acquisto, via Bolzano);

Ore 14.03 per Calasetta – 2 bus ARST e 1 bus di linea privato (fermate: Piazza Repubblica, IPIA, e via Tuveri (Liceo).

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A Iglesias 21 nuovi casi di positività sono stati accertati tra i residenti rispetto all’ultimo aggiornamento, 41 pazienti si sono negativizzati. Lo ha comunicato poco fa il sindaco, Mauro Usai. Attualmente 59 persone sono positive, con 8 pazienti ospedalizzati. Altre 94 persone si trovano in quarantena.

«Rivolgo nuovamente l’invito a mantenere alta l’attenzioneha detto il sindaco Mauro Usaievitando comportamenti a rischio ed osservando rigorosamente le prescrizioni sanitarie. Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali, mantenere il distanziamento e rispettare le norme igieniche di prevenzione.»

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Domani, sabato 30 gennaio, i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale saranno sottoposti alla vaccinazione anti Covid al Madison Cineworld di Iglesias. Un passo in avanti sostanziale per l’immunizzazione di tutto il personale che in questi mesi ha tanto fatto per garantire assistenza e supporto all’utenza, mettendo in prima fila la tutela della salute del prossimo.

Il coordinatore di progetto, Giuseppe Ottaviani, lo ha comunicato ai medici interessati con una nota nella quale ha spiegato che «è in ripresa, pur non secondo le aspettative, la fornitura del vaccino Pfizer in Sardegna. Nonostante le consegne non siano ancora regolari e quantitativamente adeguate, sono state assegnate in extremis alla nostra Area dosi sufficienti per includere le vostre categorie nella sessione di sabato 30 gennaio 2021. Comprendo il disagio – ha concluso Giuseppe Ottaviani -, per lo scarso preavviso ma, purtroppo, siamo costretti a lavorare con programmazione a brevissimo termine. Si conferma la vostra convocazione delle vostre categorie per sabato 30 gennaio».

«Nonostante i ritardi e la pessima gestione delle forniture ad opera del governo centrale, che ha comportato inevitabili ritardiha commentato il consigliere regionale Michele Ennas -, ringraziamo l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, la ASSL Carbonia per aver predisposto l’attività. Non possiamo che sperare, d’ora in avanti, che l’esecutivo nazionale si adoperi tempestivamente per fornire all’Isola un numero congruo di dosi per proseguire il piano vaccinale con quelle certezze che in questo mese troppe volte sono venute meno.»

 

 

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La RSU della Sotacarbo ha diffuso una nota nella quale dichiara di essere fortemente preoccupata per il perdurare di una situazione di incertezza legata alla mancata nomina del terzo membro del CdA da parte della Regione Sardegna e dell’espletamento di tutti i relativi atti amministrativi necessari al corretto funzionamento del Centro Ricerche. La Regione ha concordato, da circa un anno con il socio ENEA due azioni da intraprendere:

  • un aumento da parte della RAS delle sue quote societarie, passando dal 50% al 51%;
  • creazione di un fondo di dotazione indispensabile per il proseguo delle attività di ricerca. 

«Nulla di quanto concordato tra i soci è stato fatto», spiegano Ivo Puddu della Filctem-CGIL, Alberto Plaisant della Flaei-CISL ed Andrea Porcu della Uiltec UIL.

La RSU chiede una decisa presa di coscienza, per evitare l’irreparabile, da parte del Presidente Solinas, che non può consentire alla realtà isolana di perdere un Centro di Ricerca all’avanguardia, eccellenza nel settore energetico ed in generale dell’economia circolare, apprezzato a livello internazionale per i risultati ottenuti in campo scientifico, ma che non trova pari valorizzazione in ambito regionale.

A tal proposito i ricercatori Sotacarbo lanciano un appello al presidente Christian Solinas, affinché la RAS risponda alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci convocata per la seconda settimana di febbraio e dia seguito agli impegni presi con l’RSU e le OO.SS al fine di garantire la continuità delle attività di ricerca e scongiurare il mancato pagamento degli stipendi a partire già dal prossimo mese di febbraio.

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Sono 257 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 5.473 i test eseguiti. Salgono a 38.141 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 574.708 tamponi di cui 9.722 antigenici rapidi. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 4,6%.

Si registrano 7 decessi (976 in tutto). Sono 453 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-12 rispetto al dato di ieri), 40 (-3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.594. I guariti sono complessivamente 20.726 (+514), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 352.

Sul territorio, dei 38.141 casi positivi complessivamente accertati, 8.757 (+50) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.206 (+18) nel Sud Sardegna, 3.111 (+27) a Oristano, 7.660 (+44) a Nuoro, 12.407 (+118) a Sassari.

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Gian Piero.
Voglio fare memoria di te. Chiamandoti per nome, quel nome che anche tu hai ricevuto in dono, come tutti.
Un nome che dice chi sei stato, un nome che è stato la tua storia di piccolo e di forte. Un nome che è stato la tua vita consegnata, non immune dalla sofferenza e dalla fatica, realtà queste che attraversano tutte le vite, e che tu hai saputo e voluto interrogare, tra una sigaretta e un’altra, tra un colloquio con Dio e un silenzio interiore, tra una canzone e una lettura. Con arte.
Sì, faccio memoria di te anche come un artista. Artista, come definisco anche Dio (Lui non me ne voglia), mentre creava. E gli artisti, si sa, soffrono molto, non sempre son compresi, non sempre son considerati “normali”, cioè «obbedienti alle norme, alle regole del politically correct». Hanno un modo di vedere la realtà con la pelle, percepiscono gli infrasuoni dei cuori e, spesso, non conoscono e/o sposano le mezze misure. Sono una apocalisse, sono quel “magari tu fossi freddo o caldo”, che decide di dire “no!” alla tiepidezza, rinunciando ad essere vomito.
Gian Piero.
Artista nella vita, menestrello di Dio, capace di intercettare i ritmi e le danze dello Spirito in quanti hai incontrato, solo perché, in umiltà, semplicità e lode, ti sei lasciato “suonare” anche tu. Sì, Cristo ha fissato il suo sguardo su di te e ti ha chiamato nella sua Chiesa, presbitero nella sua Chiesa, in questa madre nel cui grembo tutti cresciamo: empi, adulteri, farisei, pubblicani, traditori, lupi, agnelli, serpenti velenosi, aspidi, pantere e leoncelli, mucche e orsi… resi giusti, resi capaci di “dimorare insieme” solo per Grazia, solo per l’abbondanza di Misericordia che fonda la comunione e ci fa camminatori.
Gian Piero.
La tua parola, eco della Sapienza, è stata manna anche per me, quando, nuda d’orgoglio e di superbia, ho messo la mia storia nei tuoi orecchi, senza vergogna. Storia che tu hai saputo ascoltare e leggere, anche nelle sue righe storte, riconsegnadomi alla Luce, alla Verità.
Gian Piero, ora, corri, vai, benedetto del Padre! Ricevi il Regno preparato da te fin dal Principio. Perché, come uomo, come ministro dell’altare e servo della storia, hai dato da mangiare un pane di vita eterna, hai dato da bere il sangue della salvezza, hai accolto lo straniero che c’è in ognuno, hai vestito e rivestito la dignità di ogni fratello, hai visitato le nostre malattie e prigioni… Tu, piccolo tra i piccoli.
Tendi la tua mano, ora, a Colui che ti tende la mano per stare in eterno con te, e tu con Lui e con tutti i poveri!
La tua Pasqua ci dice ancora: «Coraggio! Non temere! Con Gesù andrà tutto bene!»

Suor Barbara

suorbi@gmail.com

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Il comune di Iglesias e l’Associazione EnneDue A.S.D. con il progetto “Enne 2 Music Lab”, partecipano al bando dell’ANCI “Fermenti in Comune”, iniziativa finalizzata al finanziamento di progetti di carattere sociale dedicati alla promozione del protagonismo giovanile.

Il progetto “Enne 2 Music Lab” prevede la realizzazione di uno studio di registrazione musicale, di un’emittente radiofonica e di percorsi di studio e di formazione nel complesso sportivo di via Toti, recentemente ristrutturato e reso fruibile per la comunità.
Una maniera per coniugare l’interesse per la musica con la formazione professionale in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro, e per valorizzare il centro di aggregazione giovanile realizzato in questi anni grazie anche all’impegno della Associazione EnneDue, in un’area che si trovava in una situazione di abbandono e che oggi, essendo pienamente riqualificata, ospita le attività dell’Associazione e delle scuole, oltre che di tante persone che praticano sport.

«Questo progetto mi rende molto orgoglioso e sono certo che, se venisse approvato come ci auguriamo, sarebbe la più grande opportunità che i giovani di Iglesias hanno avuto negli ultimi anni ha commentato il sindaco Mauro Usai -. Passo dopo passo, andiamo avanti con coraggio, nell’interesse della comunità e dei nostri giovani.»

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Lunedì 1° febbraio 2021 i tecnici di Abbanoa saranno a lavoro a Carbonia per effettuare il collegamento delle nuove condotte appena realizzate in via Monte Tasua con quelle esistenti in via Monte Leone. Per eseguire i lavori sarà necessario sospendere l’erogazione idrica nella zona tra le 8.30 e le 14.30 nelle due strade e nelle vie Don Orione, Costa Medau Becciu, Monte Rosmarino, Monte Fossone, Monte Sinni e nelle località Is Cadonis e Campo Frossolis. Il servizio sarà riattivato anticipatamente qualora l’intervento dovesse richiedere tempi minori rispetto a quanto preventivato.

Verranno intrapresi tutti gli accorgimenti necessari a limitare i disservizi. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

Dal 21 gennaio 2021, una decina di ex dipendenti della Casa Famiglia “Il Girasole” di Fluminimaggiore, sono in presidio permanente davanti alla medesima struttura. La manifestazione ha lo scopo di far sì che si possa ottenere la riapertura della struttura, chiusa per urgenti lavori di ristrutturazione, nei primi mesi del 2019 e portati a termine nel settembre dello medesimo anno, ma tutt’oggi, nonostante le innumerevoli sollecitazioni fatte dalle scriventi e le rassicurazioni verbali ottenute, il servizio non è stato riattivato e nessuna garanzia si ha che ciò possa avvenire in futuro. Inoltre la quasi totalità di questi lavoratori ha terminato la NASPI, per cui non possono più contare neanche in un minimo sostegno al reddito, rendendo la loro situazione economica, e quella delle loro famiglie drammatica. Anche per questi motivi, spinti dalla disperazione, gli operatori hanno deciso di sfidare il vento e la pioggia che stanno flagellando la nostra regione, pur di attirare l’attenzione di codesta Direzione, e delle istituzioni che leggono per conoscenza, affinché si arrivi all’auspicata riapertura della Casa Famiglia e che la stessa possa finalmente restituire un importante, ed indispensabile, servizio al nostro territorio.

Le segreterie della Funzione pubblica CGIL e CISL hanno chiesto la convocazione di un incontro al commissario straordinario A.T.S. Massimo Temussi, ed al responsabile D.S.M.D. – zona Sud Graziella Boi, per trovare e portare a soluzione la vertenza. A tal fine hanno dato piena disponibilità, anche in forma di videoconferenza.